). castelnuovo, 1-344: ci credi due esseri così romantici da ribadirci da
ricerchi e vedi / che spesso aver la credi / savia, deritta e bella,
aurea volgar., 253: ora mi credi che tu riceverai tal gotata che tutta
sentimenti malevoli. tarchetti, 6-ii-675: credi che l'ingratitudine è umiliante per chi
. carducci, ii-12-203: se tu non credi opportuno pubblicarlo, io ti pregherei,
. chiaro davanzati, 121-4: se credi per beltate o per sapere / la
bonifazi non è un prete come tu credi. -lo dice anche milloschi. -tu riscaldati
marchetti, 5-124: se forse immortai credi piuttosto / l'anima, perché sia
, 8-1050: or io ti domando: credi tu che per i posteri possa valer
ti mando quattro paginette pel vigo: credi proprio che ora lavoro a finire, cioè
ii-18: non mi conosci ancora se credi che io potrei stare un momento con
fai ubidiente, che ti ritema, chi credi che 'l facci ubidiente?
nostro misticismo. d'annunzio, iii-1-408: credi tu facile ricondurre al ritmo di gioia
medici, 129: quando perso aver mi credi, / più veloce a te ritorno
, i1i-62-2: ser mula, tu ti credi senno avere, / tanto che porti
robustezza / indicio; e se no 'l credi, fanne prova. giuglaris, 2-637
mia robustissima in luogo della tua, credi pure che non tarderei un momento ad
deledda, iii-265: 1 denari, credi pure, figlio mio, sono la
accatta. rogna birresca, quando tu credi che la sia guarita, rinfresca. p
pavese, n-ii-102: sta'buono e credi a me: di romanza- tura non
m'è amore, e tu 'l credi, / c'onni mi'disio mi fa
metastasio, 1-i-107: ah, se non credi / qual fuoco ho in petto accolto
ii-2-266: « tu... credi proprio a niente? dimmi a chi credi
credi proprio a niente? dimmi a chi credi? oh! credi mai in qualche
? dimmi a chi credi? oh! credi mai in qualche cosa? » «
perché l'arte vi sta nascosta e la credi natura. -che fa uso di
. ovidio volgar., 6-519: credi non omo dir queste cose a ti,
assorbe i refugi. ahi! dove credi / sul d'ogni parte maculato suolo /
5-9: quel giardinetto che c'è? credi che un'altra volta non sarebbe la
letteratura. g. gozzi, i-2-111: credi tu, quando io vivea, che
povera caporalessa. « che cosa ti credi? una rubacòri universale? ».
e non senza rabore: « chi credi tu che sia suo padre, altro che
lo guasti. dominici, 4-210: credi che ogni metallo ha sua raggine,
gli iddìi immortali ti scongiuro: non credi al mondo, che ha per costume sotto
. g. prati, 1-200: credi... al ruggir di questi topi
/ tosto vien men che tu non credi ai sensi, / né schivar curi i
. sacchetti, vi-65: « or credi tu non mai sentir d'amore » /
/ come mba per forza e elody e credi che se molte volte non capisco faccio sempre
di fiamme. marinetti, i-13: credi tu che potrei... aprire i
gran simplicitade: / tutti i pagan credi mettere in sacco. gigli, 2-160:
disse poi « straccione! terrun! credi forse che non abbia soldi abbastanza da mettermi
non fu l'opra mia pietà qual credi. / per non macchiar d'inonorato eccesso
3-658: semplicetta fanciulla: che tu credi / che il sacro asilo ti potesse adunque
loro veleno. guarini, 292: quanti credi tu, grillo, che sa- rebbono
. ariosto, 1-iv-45: dove ti credi fuggire? sta'saldo; viso di ladro
. l. strozzi, 1-68: credi che quale / di loro presta gli orecchi
. bernardino da siena, 2-i-109: che credi tu che sia la cagione della festa
lodato: « eh schizzinoso! e che credi sia questa? ». 2
, soldi 3. rettori, 22: credi che i lor quarti dinanzi lessi,
: « ecco, tu non mi credi che io te gli rechi; acciò che
da barberino, 1-41: 0 credi tu che il padre mio re agolante si
dee., 3-3 (1-iv-264): credi tu per improntitudine vincere la santità di
santa marta: se con parole mi credi tirare, / non ti se'posta con
di celato. monte, 1-86-7: or credi, folle, ched io vada a
. bernardino da siena, 967: quanti credi che siano i figliuoli di santo francesco
ò mia difensione, / se non mi credi, fotti il saraménto. fiore [
uomo. cuoco, 2-i-15: non credi tu che una parte principale della saviezza
sbagli, perdio, se a me tu credi / far paura con queste bravazzate.
attenzione o sballerai il motore. cosa credi di avere in mano, una jaguar?
: non conosci più la pisana, o credi ch'ella finga ancora per esser creduta
vuoi sbarbaricare affatto e per sempre, credi che senza arricchire l'universale diverrai povero
vignali, 70: oh, che credi tu che lo potessino tenere se ne
credi che molti matrimoni sbiadiscono proprio per questo,
: « contadino tristo, tu mi credi sbizzarrire? », rispose: « no
una si fiera scalmana in casa, credi tu che l'avrei passata sì liscia in
: ti siedi sul greto e credi di essere solo col cane, e fai
percorrere. dante, lxxii-5: non credi tu, perch'io aspre vie scalpi,
, ch'i'non sono chi tu credi. ariosto, 1-iv-239: sei tu dulippo
significato della stretta etichetta. se tu credi che io abbia a scandagliare.
rapidamente da ogni parte che, quando credi d'averla afferrata, allora proprio è quando
seta / nell'alone scarlatto in cui tu credi, / figlia del sole, serva
scarpone. così la spaventi soltanto. credi di essere in galera? 4
tecchi, 2-150: « ah, tu credi che sia questo, proprio questo?
l'attrezzo a cui tera! credi tu però che siffatta censura, così nuda
più s'apprezza, / quando che credi già strengerlo in mano, / vien
uniti insieme / di vincer anco agevolmente credi, / se ben son le tue
/ et ignorante più che tu non credi, / se la mia pura fede non
un servitore pratico del paese e qual tu credi che possa essere il caso suo,
dante, inf, 21-81: « credi tu, malacoda, qui vedermi /
/ mi stai fresco / se ti credi di scherzare / con quegli occhi indemoniati
pubblico. pavese, 3-183: tu credi di averlo aiutato a schiacciare i titani?
di capo, doglia di stomaco, che credi tu che io dica? lami,
qualche ribaldo e diragli villania, quanto credi el re l'avessi per bene? bandello
e vedi, / ché spesso aver la credi / savia, deritta e bella,
non lodo. alberti, ii-144: che credi tu, niccofa, che sia facile
un servitore pratico del paese e qual tu credi che possa essere il caso suo,
santità tanto acclamata. segneri, i-166: credi tu di non dovere a dio rendere
s. bernardino da siena, 2-ii-1190: credi tu che se tu se'stato scialecquatóre
cartaggi- ne. ariosto, 1-iv-389: credi tu ch'io non abbia più d'un
, scioccherella! » pavese, 3-174: credi a me, scioccherella. il tuo
fate. parabosco, 2-22: credi tu che costei ti vogli bene per il
goldoni, ix-1104: più che non credi / la beltà di colei m'accese
mi sua via. credi cogliere / de questa vita tua sì solitaria
un evento. carducci, ii-10-73: credi che io ti desidero sempre: nonvoglio dirti
lode. nievo, 776: credi che, se dovessi rimanere, avrei godutoi
. landi, 53: quando tu credi che la donna ti abbia a riordinare
ha lattati? segneri, i-166: credi tu di non dovere a dio rendere
belo, 42: oh sciagurato, ti credi che perscontraffar la voce io non ti cognosca
così come li vedi scontrafatti, / simile credi la natura d'elli ». buonarroti
, illetterato. grasso, 28: credi ch'io non sappia chi tu sei,
non t'incresca? nievo, 471: credi tu che sotto questa mia scorza dura
commedia della sembola, 2: che credi che non sappi fardi conto? / so'
e ti buggeriamo, lettore che ci credi. -esercitare il potere.
scrédito, sm. diminuzione o perdita del credi to, della fiducia,
nelle varie scuole. / tu non credi e sogghigni. calvino, 5-22: amerigo
. jahier, 135: tu credi di esser più istruito perché hai fatto le
deboi salute. pirandello, 8-1050: credi tu che per i posteri possa valer la
fanno fine del male; e quando già credi potere istar senza lei, pur vi
al signore. savonarola, ii-269: credi... e abbi fede che altrimenti
è tonda, / ma tu non credi. sbarbaro, 4-12: l'anno che
, 162: deh, se ciò credi, agira / li ochi al mio stato
. d'azeglio, 7-i-275: se credi che si seguiti il primo progetto,
ogne setta e molto / più che non credi son le tombe carche. vita di
, par., 5-60: ogne permutanza credi stolta, / se la cosa dimessa
imbrogliato. tommaseo, 2-i-301: ti credi per orzo darmi paglia: / sembula
purg., 16-114: se non mi credi, pon mente a la spiga,
latini, i-899: tu sempicemente / credi veracemente / ciò che la chiesa santa
. aretino, 20-320: tu ti credi forse che colei de la quale mi
lussurioso, lascivo. suali: tu credi che sia in quello cne le conosce in
gigi, i'non dileggio; / tu credi ch'io mi adiri et io motteggio
, onde ovidio vuole dire: non credi tu ch'io sappia di questi luoghi?
sensibilità. gozzano, 1-818: tu credi ch'io consideri coloro come miei simili
/ come una cosa passata, / credi d'averla scordata, / credi d'averla
/ credi d'averla scordata, / credi d'averla sepolta. betti, 96:
. aganoor pompilj, vi-1177: non credi tu che il seppellito amore / risorgerebbe?
. c. croce, 71: - credi tu che sia tornato sereno? -
ti avrebbero dato tanto spago, cosa credi? moravia, xi-118: venni..
femtu migliorar qui tre soldi? non credi tu che io te gli possa
fate un gran servizio. grafi 5-1151: credi tu che la critica mi spiaccia?
. a. monti, 667: cosa credi che fosse? una giustificazione, due
. f. pona, 4-269: credi pure, se con l'abozzo della cortigiana
setta, e molto / più che non credi son le tombe carche ». cavalca
ritmo nenciale, 1-143: che ti credi, poccia dell'amore, / con
in cima al vesuvio... credi forse che, sfiancato nella breccia delle sue
medesimo? amenta, 2-1: tu credi intenerirmi, ed io sto per metterti quest'
). emiliani-giudici, ii-235: tu credi che ci sia poi tanta distanza dalla
indurato m'è amore, e tu 'l credi, / c'onni mi'disio mi
trama / lacci a l'onore e, credi a me, n'avrai, / via
colorito, a volte sfumando? e non credi tu, cheuesta pompa e questa sfumatura accennino
, 5-i-1642: adesso pianta- fa. ma credi sul serio che se volessimo fucilarti faremmo
m. cecchi, 1-ii-16: se tu credi condurmela, bene sta; se non
più sgombro. pasolini, 12-153: tu credi di guardare con gli occhi sgombri della
tu che dici donche, sgrandinato! - credi rigirano il collo; alzano ora questa
terre senza afaticarse. firenzuola, 235: credi tu venire a sguazzare qua, dove
s. bernardino da siena, 2-i-94: credi che ella [maria] intendesse dell'
entri dove son due cani! / credi tu pur ch'io sia così merlotto?
sicché tu hai ardire di venirmi innanzi! credi tu poterti vantare d'essere arricchito per
uccello mosca sull'alloro; / ma li credi tu eguali se t'avventuri / fuor
« di', di'/ sicuramente, e credi come a dii ». passavanti,
. mandamelo però'non franco', o se credi che per sicurezza sia necessario francarlo,
dante, infi, 21-81: « credi tu, malacoda, qui vedermi / esser
da l'amante: fugi quelli che tu credi seguri e tu serai seguro. astolfi
quanto oltra il vi- der estimi e credi. / poscia che del terren fu signorile
que- st'uomini silvestri? che ne credi? / pelosi, piccinacoli, negru-
setta, e molto / più che non credi son le tombe carche. / simile
. lettere di cortigiane, 87: credi, anima mia diletta, che, potendo
non se'in terra, sì come tu credi; / ma folgore, fuggendo il
da siena, 2-i-408: se tu non credi a me... va'legge
16-434: si tratteneva anche come ammicco. credi? forse / di pormi soggezion? monti
eterna e anche l'articolo che tu credi che sieno date pene di ninferno eternali
: domandai tu ancora / di quel che credi ch'a me satisfaccia; / ch'
: alma carca de errore, / che credi aver sofrènza / a la potenza /
dica da scherzo. barbaro, 1-66: credi tu che io ti sofferi che tu
. gozzano, i-176: tu non credi e sogghigni. or quali cose / darai
benedicite », e tu suggiugni quella benedizione credi a dio essere più grata e utile
neppur per sogno. pirandello, 8-932: credi forse ch'io sia geloso..
. '. verafatto, quando tu credi che t'oda, e'ti spicca un
ma che vuoi fare! ma che credi! quello è un solare ».
/ guarda, se alle parole mie non credi, / questi solchi che v'ha
questa il prese e disse: « non credi tu di prendere altro sollazzo di me
campagna; abbandonarmi; crudele! tu mi credi più sollecito della mia salute che
conforto. fenoglio, 5-iii-447: se credi che sollevi, lavorare in vista del
starci di casa. pratolini, 10-39: credi non stessi sempre con l'animo sollevato
tu, buon beccuccio, imbambolisci e 'l credi scoppio d'amo suggi il
a dio sono questi: uno solo dio credi. dante, par., 24-131:
. carducci, ii-10-211: tu credi che le parole... perché escono
la possono togliere, quando anche meno tei credi? una goccia, la qual ti
'infandos miserata labores'di questo sventurato, credi forse ch'io sia commosso della pietà che
ei ci viene.. -e che disegno credi tu che sia quel di patrizio?
, 7-ii-249: la povera rina mia, credi che sia un sorbetto, non vedersela
. bestiario moralizzato, 1-91: se tu credi, per tua sor- coitanga, /
. d'annunzio, 8-83: tu non credi alle anime sorelle? gobetti, 1-i-371
, par., 5-59: ogne permutanza credi stolta, / se la cosadimessa in la
sopravvivere. alfieri, 1-764: mi credi /... sì vii ch'io
e anche vò che tu per certo credi / che sotto l'acqua è gente che
/ la cosa in lungo, sapi e credi certo / che lungamente non porrò soffrire
e via discorrendo. rebora, 3-i-394: credi ch'io ne parli a margherita sarfatti
le fosse. poliziano, 1-595: or credi tu ch'io sempre durar possa /
sotterrata lassù! fenoglio, 5-ii-39: credi che faccia piacere a uno sapere che
amica, senza infingimenti o sottintesi: credi che tu che io l'astuzia
, cxxxiii-924: non son reo, mel credi, / e per sottrarmi al mio
tanto d'uno, si ben ne credi ogni bene, che non possa dargli due
monte, 1-56-7: non volglio tu credi a le parole sparte: / ciò
dante, par., 15-62: tu credi 'l vero, ché i minori e '
/ de'tuoi santi consigli, e così credi / rimorchiarluminosa del pennello elettronico. lo
, per pietà di te stesso? ancor credi che giacinta t'ami, e voglia
, violento e così spettacoloso che non credi ai tuoi occhi. savinio, 474:
spiacque sovranamente alla teresa. grafi 5-1151: credi tu che la critica mi spiaccia?
« quella tua amica, bice., credi che abbia tenuto la bocca chiusa?
però, federico, quando in mia presenza credi di abbandonarti alla più legittima felicità coniugale
purg., 16-113: se non mi credi, pon mente a la spiga,
re artabano, un omaccione in gamba, credi a me che bacchelli, 2-xxii-280: una
o gentile, non è ciò che tu credi) / chi ti proteggerà? pratolini
ragione. fenoglio, 5-ii-579: ci credi tanto scemi da metterci dalla parte del
, sua sponte. tu farai quel che credi. savinio, 22-374: il nostro
al peccare. de roberto, 422: credi forse che non sappia le tue sporche
potesse camminare con quel suo piede, credi tu... che si fiderebbe
. giamboni, 10-43: quanta allegrezza credi che sia quando la creatura si congiunge col
. bernardino da siena, 51: che credi tu che sia la cagione della festa
. giamboni, 10-43: quanta allegrezza credi che sia quando la creatura si congiugne col
, xii-548: se al labbro non credi, / quel pianto tu vedi / che
f. scarlatti, lxxxviii-ii-534: che credi fare, o svergognata troia, /
e ora, di', sputa, ci credi ancora? » mano e imboccò
conversazione e un nuovissimo gergo (« credi che josette sia una ragazza- squillo?
conversazione e un nuovissimo gergo (« credi che josette sia una ragazza- squillo?
e l'odio e l'ira stabilir tu credi? bettinelli, 3-684: deve aggiugnersi
uomini hanno stabilito dei tribunali, ma credi che siffatta provvidenza non corregge il quinto
e fiditi di meritrici tu, va'e credi a le loro apparenze, e mentre
/ e così puote star con quel che credi / del primo padre e del nostro
bestia. firenzuola, 383: che credi, che io ti abbia a pascere?
io non sono di quelle che tu credi: io, sventurato, tutta la notte
andar di man de lo steriino; / credi a cristofan che non è donato!
altra. groto, 8-17: tu credi ch'io creda che 'l signore / t'
e spregevole. sacchetti, 140: credi tu sempre, maladetta serpe, / regnar
una persona. filarete, 1-i-97: credi tu che, essendo qui tanti maestri e
intorno se con invenzioni magiche ti credi anco penetrare i cuori al
. gadda conti, 1-243: non credi mi potrebbe offrire stoffa per un racconto?
: oh, bella! or non mi credi tu da tanto? ben vedrai,
son colui, non son colui che credi »; / e io rispuosi come a
a. caracciolo, 29: che credi tu cn'io sia una tua strazia /
, disse poi « straccione! terrun! credi forse che non abbia soldi abbastanza da
vò castigar, non so se il credi? f. f. frugoni, iv-322
[pluto] or ora, che tu credi, a giudicare nell'avello.
15: 0 siagurato, che ti credi fare? metter carne sencia osse in
: che sai rivedi; / li maggior credi; / e, come gli studianti
). alberti, ii-144: che credi tu, niccola, che sia facile a
, / ed alzi il capo, e credi alzar le coma. carducci, ii-2-301
se'tu di questi sciocchi ancora tu che credi che santo antonio abbia a insalare carne
qual tu forse mirando a te non credi. b. croce, i-3-23: senza
, confucianismo, taoismo, buddismo, credi di conoscerle bene. montale, 7-60:
pubblica via. dalvongaro, 248: credi tu, caro il mio battista,
'l tapinèllo si muoia? o credi forse con questo indugio trovar amante ch'
che tu se, se tu 'l credi. marino, 1-4-229: con cor tremante
g. bassani, 3-114: « non credi che sarebbe giusto metterci una targhetta commemorativa
popolo). sacchetti, 140: credi tu sempre, maladetta serpe, / regnar
voi mi replicaste) / se tu credi che io abbia la cresima, / mi
strano; pure non era -e tu noi credi -capriccio: era scontento; non tei
navi in ferro. salgari, 22-16: credi che cederà la palizzata? i dayachi
ai consensi da altre mie opere riscossi. credi bensì di sapere per qual motivo il
di v. s., e non credi di aver lasciate due o tre terruccole
disse poi « straccione! terrun! credi forse che non abbia soldi abbastanza da
giamboni, 10-37: « credi, chi fa contra le dette comanda-
in v. bompiani, 1-64]: credi che si possa ripubblicare una propria versione
elli è reie; / virgo maria, credi a meie: / non avrà fine
t centauro, « voglio che tu credi / che da quest'altra a più a
arbasino, 11-40: ma cosa credi? è dalle sei che mi tiri in
. cicognani, 1-124: -ah! credi anche tu di conoscere le cose quando
guerin sportivo », 3-iv-1961]: quando credi che [sivori] insista fino a
impresso intorno ad alcun fatto particolare, credi tu che le giustificazio
avventura non iscorgete. carrer, 2-207: credi peraltro che quando ci abbia un po'
. g. prati, 1-200: credi dunque al ruggir di questi topi / da
non è ancora letteratura, ma, credi tu, tullio pinelli, che quando io
d'i corpi suoi non uscir, come credi, / gentili, ma cristiani,
robustezza / indicio; e se no 'l credi, fanne prova. martello, 6-i-554
intenti ai massimi doveri, / star li credi al timon dei grand'affari, /
colica. giamboni, 10-42: credi tu che nascan tanti dolori di capo,
al guadagno. mazzini, 12-291: credi tu ch'io potrei mai commettere la
bernardino da siena, 2-i-457: quanta robba credi tu che per le divisioni sia stata
. leopardi, iii-342: se tu credi che quegli che ti scrive sia giacomo
gentilmente avvolto. chiari, 33: credi che 'l tarlo ingordo toccar non osi
medici, 129: quando perso aver mi credi, / più veloce a te ritorno
alberti, 1-257: credi tu che a uno giovane non pratico sia
quanto a essere trasferito da messina, credi che sono tentativi inutili. borgese,
p. e. gherardi, cxiv-20-332: credi tu (ella mi dimanda) d'esser
ii-19-117: chi è quel tale? ma credi che la parte trattante il manzoni e
, / da poi che tu non credi in cielo a dio, / ch'io
ma, perché forse questo a me non credi, / sappi che 'l mondo nomina
». gottifredi, xliv-281: non credi tu, figlia, che ti si traponeranno
f. scarlatti, lxxxviii-ii-534: che credi fare, o svergognata troia, / nimica
52: ser carlo d'austria, credi, che se 'l boia / aretin non
un vezzoso tu. leopardi, iii-681: credi a me che se nell'ultima lettera
., 27-30: e se tu forse credi ch'io t'inganni 7 fatti ver
, vii-233: ricorda all'offizial che fermo credi / che 'n tutto sia leal suo
ufficio d'amore per me e, se credi, difendimi al cospetto degli altri.
questa il prese a dire: « non credi tu prendere altro sollazzo di me?
e narrigli un tuo fatto, quando tu credi che t'oda, e'ti spicca
, / è valorosa in disputar se 'l credi. mattioli [dio- scoride],
iv-23: se forse al presente ti credi sola, vanamente credi. brusoni, 892
al presente ti credi sola, vanamente credi. brusoni, 892: parlava
irrealizzabile. bembo, iii-495: credi che non sarai perciò caro alla reina,
vantatore, / picciol facitore... credi al vantatore / come al mentitore.
modo è intossieativo e velenativo. che credi tu che sia el detrattore? e1
. rovani, i-460: e come credi tu, scioccone, ch'io voglia vendermi
. caviceo, 1-138: se tu credi ad uno bugiardo, perché non credi ad
tu credi ad uno bugiardo, perché non credi ad uno negante? e se presti
se ribelli: / in un sol credi onnipotente braccio. 2. affermazione
scherzare. cavalca, 20-232: tu credi forse che io ti dicessi per vero che
vita. monte, 1-86-8: or credi, folle, ched io vada a dire
. gli ingannati, xxv- 1-329: credi che fusse ben condotta, quella povera figliuola
tu così folle di maniera, / che credi, ch'una donna / vincer non
lasciami rasciugar cote- ste guance. / credi, v'è un dio lassù vindice intero
virgola. e ogni volta conclude: credi massimo, non ho mai goduto come quella
famiglie migliori a chiedertele. « tu credi? » « ha detto: la vociata
al rispetto. leopardi, iii-681: credi a me che se nell'ultima lettera
e anche vo'che tu per certo credi / che sotto l'acqua è gente che
se tu annoverar le [le bolge] credi, / che miglia ventiaue la valle
svevo, 8-199: eh! i zovini credi sempre d'essere in ultima malora!
rischiosa. grazzini, 4-95: non credi che si sia altri che tu, che
salamo. giusti, v-106: mi credi tanto zuccone da sospirare ancora la mia
è nato il proverbio: 'tu credi aver a mangiar la zuppa co'ciechi'.
e va'cantando. rettori, 22: credi che 1 lor quarti dinanzi lessi,
grossa, e hanno sentito tutti, cosa credi? hanno sentito. e, daccapo,
tranne te, favalessa! o ti credi che ai militari gli hanno strappato la
, » pensava, « ma che te credi, ch'hai trovato er gaggio? »
credo d'averli messi in filo; ma credi tu che altrove farà altrettanto il famoso
c. varese, 1-64: credi tu ch'io non ti avrei annegato in
lullismo / non voglia dir: – o credi, o ti bastono; / trema,
sono mica marcio... che credi... che casco come un sacco
veronesi, 7-100: anche tu, cosa credi, è inutile che fai quella faccia,
. com / forum [11-xii-2002]: credi che questo forum sia frequentato dalla maggior
-ci). credito scolastico: v. credi to. –
, 13-273: cambia pur balia, se credi. ma, per far la cosa
spaccone. aretino, 27-ii-231: tu credi forse un vigliacco affrontare, / pagan,
a. canobbio, 4-68: cosa credi? mica s'ingozzano di kebab, tandoori