abbagli / nel falso immaginar, e credi a questi, / ch'a dritta via
dee., 3-7 (337): credi tu che io creda agli abbaiatori?
mai non ti abbandoneremo: confortati. credi tu che la nostra deità abbandoni così
che mai veduto non t'avesse, credi tu che egli credesse che tu fossi
ganzo avventuriero. moravia, i-378: credi forse che io... abbia bisogno
dritta lista. machiavelli, 862: credi esso proprio a far questo ti esorti,
vasari, ii-241: mentre che maestro credi orefice... lavorava in fiorenza,
domanda tu ancora / di quel che credi ch'a me satisfaccia; / ch'i'
/ qual tu forse mirando a te non credi. tommaseo, 1-388: mi libero
bernardino da siena, 850: che credi che dimostrano questi vergati e adogati e
per adempiere tutti quelli altri desiderii e credi da questa cavare tutte le tue consolazioni.
alte speranze adesca e pasce / gli estrani credi. g. gozzi, ii-43
alcuna maraviglia. tasso, 6-v-98: credi a questi occhi miei che fuggi tanto,
a affogarsi. giusti, v-161: credi tu che, se avessi potuto aiutarmi,
tu fai tuoi castelli in aria, ma credi a me, che quando tu crederrai
uniti insieme / di vincer anco agevolmente credi. idem, 9-6: soliman venne
seneca volgar. [crusca]: non credi tu che la neve, che l'
. p. della valle, i-328: credi di avere scritto altre volte che la
, sive herbarum, ab arvis inflexum credi tur, eo quod terris fixis radicibus
g. m. cecchi, 8-1-1: credi tu ch'io non mi ricordi, che
profitto. baretti, i-14: tu credi aver a far con degli allocchi, e
/ nell'alone scarlatto in cui tu credi. dessi, 3-125: nella sua sordità
sabini tamen alpum dixerunt, unde credi potest nomen alpium a candore nivium
nome vita. boccaccio, i-31: credi tu che questi siano nati delle dure
il mondo. ammaestramenti, 129: credi che altrui è mestieri quello che a
dante, purg., 27-25: credi per certo che se dentro a l'
/ nell'alone scarlatto in cui tu credi. -locuz. a visiera alzata
dio non t'avessi adiutato, come credi tu stessi da questi sottili omori, che
questo ancor, s'a gli occhi credi. idem, 724: si nieghi a
: tu se'matto, / se ne credi andar netto; e s'io credessi
così rapidamente da ogni parte che quando credi d'averla afferrata, allora proprio è quando
: ohimè, fratei mio! che animo credi tu ch'io allora avessi? tu
nei deserti. sinisgalli, 6-208: tu credi che i convitati dei banchetti platonici potevano
cristo per noi. alfieri, 1-420: credi, / che irati tanto ancor non
: pensa, se tu annoverar le credi, / che miglia ventidue la valle volge
in acqua ordinaria, et lassandola stare due credi la fa diventare di sapore amaro,
non s'apprendono così facilmente come tu credi, se ben ci troviamo nel centro loro
setta, e molto / più che non credi son le tombe carche ». boccaccio
/ ché la saetta fiere te che credi / lui danneggiar, ma talor no la
. gelli, ii-40: che dolor credi tu, giusto, che sia stato
così i tuoi / oltraggi vendicar ti credi e 'l danno? / ardisci, ardisci
l'orecchie. barberini, iii-268: eternar credi le cose passate / con cetra armoniosa
attosche. savonarola, iv-469: or che credi allora facessino quelli cani arrabbiati, massime
gran cosa. idem, v-1-607: tu credi, nevvero? che il piccolo uomo
equatore. ariosto, 34-55: pur credi che non senza alto misterio / venuto
di stelle, guida il carro, che credi, momo, che si debba fare
asini davvero. idem, ii-55: se credi che il latino sia una cosa noiosa
, i-484: tu [superbia] ti credi con le corna toccare le stelle,
ti trovi ricco,... e credi morire nelle miserie, e ogni assai
. d'annunzio, iii- 2-1079: credi che vaneggio? ma ho qui un'pensiero
ateo stesso. giusti, ii-232: credi che le vittorie della canaglia saranno eterne?
, proprio con odio: « ma chi credi di essere? canaglia, farabutto,
: e anche vo'che tu per certo credi / che sotto l'acqua ha gente
, ch'io non sono chi tu credi, e fai una gran villania a farmi
/ ancor non m'hai come ti credi in mano. -avere in ordine
; e quelli rispose: -colui che tu credi che sia in maggior miseria. cantari
, / e tenermi a bada ti credi. sbarbaro, 1-50: mi piace nel
talento? - bada lì: che credi che ci voglia un gran talento a finire
sottile. tozzi, 1- 537: credi tu che io sia da meno di lei
. nelli, 1-2-3: che ti credi ch'io sia ciapetto, che si lascia
m. franco, 1-9: a che credi ch'io pensi, o ch'io balocchi
. sacchetti, 49-41: dunque credi che io sia un bamba- rottolo:
hai paura d'un solo, ma credi a me, che non fia solo:
stornello / disse cantando: rasier, credi micchi; / statti tra '1 ranno caldo
te vo'castigar, non so se il credi? - / il re diceva a
bastevolmente scelerato per aspirare all'eroismo, credi che la fortuna arriderà sempre alle tue imprese
grave e lungo e grosso, / non credi tu ch'io schiacciassi un sonaglio?
/ ch'è parte della fede che tu credi. idem, par., 20-127
. l. salviati, 19-122: ti credi, ch'io abbia avere ogni terzo
sono il suo maggiordomo. non ci credi? ma tu che hai visto,
. de roberto, 431: - credi che costoro vengano qui per amor mio?
. deledda, iii-67: che credi che io sia diventato un ani
5-17 (37): dimmi s'tu credi ch'io / ne sia servito innanzi
in cor di padre, il credi; / ma il sospetto bensì. monti
de sanctis, 1-75: matto insolente! credi tu che somi lippi,
e lungo e grosso, / non credi tu ch'io schiacciassi un sonaglio? /
portare anche in giamboni, 191: e credi, chi fa contra le dette co-
bastemmia e non si punisce, non credi tu che idio voglia punire lui? pulci
accorse. forteguerri, 21-46: ma credi tu che quell'opra sì ria / ell'
stizzì e disse al maestro: -ma credi proprio ch'io non sappia dire a?
aretino, ii-130: ma quante gentildonne credi tu che ci sieno che paiano divine
gonzi che venivano a giocare al botteghino, credi che per me avresti fatto male?
secoli trascorsi ed il sapere, / e credi che l'antica sapienza / mestier non
ora te la faccio breve, ma credi che la cosa è durata un gran
. pananti, i-294: ma che credi che siamo tanti broccoli, / disse
eterno brontolare: / « se ti credi che mi cheti per te, / povero
sulla testa! sono dei ragazzacci, cosa credi? ragazzacci come quelli che la notte
pare efficacissimo! cassola, 2-524: credi che non abbia capito che intenzioni hai
flaminio, 55: se tu non credi essere giustificato per i meriti di cristo,
anni. pirandello, iv-101: che parti credi che abbia la volontà nella vita?
solo servirtene nelle poche cose, appena credi di sentirle o di saperle. ti ci
per confessare. cassola, 2-524: credi che non abbia capito che intenzioni hai?
soldani, 1-32: o tu che ti credi esser per la buona / e aspiri
quattro paternostri, e che su i credi / fondo il grado, l'onor,
sono stato giustamente punito. qual risposta credi tu ch'io abbia fatta a questa
dante, purg., 27-27: credi per certo, che se dentro all'
nuovi testi fiorentini, 338: dienne credi ii mogia di grano - dienne credi
credi ii mogia di grano - dienne credi il canpante interamente. campànula, sf
estreme. bruno, 3-5: e credi a l'evangelo, / che dice di
civil briga. savonarola, iii-174: credi tu che io fussi venuto quassù a
* / dice l'aquila « or credi a baie simili! *. 7
. boiardo, canz., 58: credi a me, guido mio, ch'
latini, i-902: ma tu sempicemente / credi veracemente / ciò che la chiesa santa
e narrigli un tuo fatto, quando tu credi che t'oda, e'ti spicca
: io ti so dire (e credi a questa età canuta) che appena due
egli; io vo'sapere come tu credi che egli l'intenda col principe.
. dante, purg., 27-27: credi per certo, che se dentro all'
giuso / e inabissarsi se allo sguardo credi, / or gemebonde rialzar diffuso /
impadronirsi. alberti, 109: et credi a me, lionardo, ne'padri
novellino, 29 (56): tu credi al matto un cappello aver dato,
. guarini, 294: quanti credi tu, grillo, che sarebbono sotto
/ di natura nefando, se tu credi / che corisca non t'ami, il
che corisca non t'ami, il vero credi. / che vuoi tu ch'ami
/ il gran segreto voglion che tu credi. / lì sono li caratteri segnati.
tutte le indicazioni e significazioni possibili. credi che questa sia pedanteria? non credo
9-129: e molto / più che non credi son le tombe carche. andrea da
: alma carca de errore, / che credi aver sofrenza / a la potenza /
siena, no: e questo contento donde credi che venisse? non veniva se non
i cittadini non mordon ve', che credi? / e'son di carne, e
». ella rispose: « se credi ». uscirono. una carrettella era sulla
tu fai tuoi castelli in aria, ma credi a me, che quando
mi lascio vincere dall'ira, ma credi che non ne potevo più. carducci,
far cosa degna del tuo valore, se credi operar cavalierescamente, se desideri far opera
potrebbe più oltre serbare? che credi che si cavi di casa, il migliore
noi quanto prima vedere bene lume, credi tu il cavezzo quale ci toccasse in
pelli dell'impresario resteranno senza lavoro, credi che i fon- tamaresi ne riceveranno vantaggio
bernardino da siena, 658: chi credi tu che l'abbi più cerco, o
dante, purg., 27-25: credi per certo che se dentro all'alvo /
dee., 7-5 (182): credi tu, marito mio, che io
. bravo. -ma che bravo! credi tu ch'io solo sia di questo parere
eterno brontolare: / « se ti credi che mi cheti per te, / povero
., 1-2 (85): non credi tu trovar qui chi il battesmo ti
, che fu peccatore; come non credi che maria potesse vedere la chiarità di
latini, i-901: ma tu sempicemente / credi veracemente / ciò che la chiesa santa
chi- liadi degli * adagi ', credi di aver per certo dinanzi a te
in te... perché disperi? credi tutto finito? hai ventisei anni.
frivolo. aretino, 8-330: credi tu che la ruffiana entri in cica-
tiro secco. nievo, 673: tu credi forse che sia come nelle nostre fattorie
questa doppiezza? giusti, ii-227: credi che questa solitudine, questa disperata monotonia
sirena. nieri, 208: tu ti credi che il marito duri sempre a starti
. tasso, 14-7: non già come credi, / dicea, son cinto di
regime. pavese, 1-10: cosa credi di fare, goffo, con la gente
è tonda, / ma tu non credi. -classe aggiunta o collaterale:
mai, diranno bene e giusto? o credi che allora sarà cessata la mania della
ingegnoso. guarini, 294: quanti credi tu, grillo, che sarebbono sotto
che tu non sii preso quando ti credi bell'e scampato. idem, 263
noi quanto prima vedere bene lume, credi tu il cavezzo quale ci toccasse in
se ella va colà. -né come credi. -non può dunque andar né bene
tu di questi sciocchi ancora tu che credi che santo antonio abbia a insalare carne?
aretino, ii-27: tu, che ti credi consolare con la cena, entri in
per quella via. panzini, i-410: credi che mi faccia dispiacere questo spirito di
a cuore. alberti, 120: credi che a'padri sieno i figliuoli meno
, in comune. oderigo di credi, 76: de'dare...
propria scioperataggine. collodi, 112: che credi che un pesce di quella grossezza
sì, poi guarda storto. -se credi che ti tenga compagnia giorno e notte,
condiscendenza,... e se credi che io te ne debba un compenso
ragionamento. ariosto, 26-102: e credi, pazzo, ancor ch'io tei comporti
, forse più presto che tu non credi, che tu sarai in buono concetto
8 dicembre). oderigo di credi, 55: nel detto anno, al
alcuno: sciocco che tu se', credi nel papa. e que'disse, alzando
pelli dell'impresario resteranno senza lavoro, credi che i fon- tamaresi ne riceveranno vantaggio
su tra noi, se giù ritornar credi? m. villani, 1-20: apparecchiati
puote, e prende (e tu noi credi!) / pietoso in vista gli
aretino, ii-27: tu, che ti credi consolare con la cena, entri in
, / superbissima bestia ed impudica: / credi aver fatta l'ultima fatica, /
o abbreviati. bruno, 3-332: credi, che sarebbe consummatissimo e perfettissimo geometra
di cherer securamente / ciò che credi che sia di tua ragione, / ch'
adulatoria. sinisgalli, 6-208: e tu credi che i convitati dei banchetti platonici potevano
di baciarla. alberti, 122: credi tu, batista, se adovardo avesse de'
quanto de'figliuoli copia e presenzia, credi tu che giudicassi dell'amicizia? sannazaro
lo cuopra. guarirti, 294: quanti credi tu, grillo, che sarebbono sotto
mettere alla coda di tutti, e credi pure che sono io il primo a
. caro, 14-156: tu ti credi per esser ricca, d'osservare la festa
i-484: tu [superbia] ti credi con le coma toccare le stelle, e
legittimità. pavese, 7-65: tu credi che le donne corran soltanto dietro ai
. bellini, 581: tu credi che io potrò usare la maniera d'istrumen-
, per lo cui essemplo tu mi credi piegare, non prendere in ciò fidanza
ora suprema. imbriani, 1-284: credi tu, che vi sia chi possa credersi
dante, par., 13-37: tu credi che nel petto onde la costa /
dante, par., 13-39: tu credi che nel petto onde la costa /
s. bernardino da siena, 61: credi tu che queste costellazioni abino più forza
dici a questo, tu che ti credi di essere uscito dalla servitù del demonio
: tu t'inganni, se tu non credi ch'io ti conosca, e sappia
., 27-29: e se tu forse credi ch'io t'inganni, / fatti
., 16-113: se non mi credi, pon mente alla spiga, / ch'
, 20-90: io veggio che tu credi queste cose / perch'io le dico,
pudica, / come io credo che credi, e creder dei; / ch'altrimenti
455): « ebbene, cosa credi? * rispose agnese: « glieli manderò
fu di grado maggior che tu non credi. idem, purg., 21-127:
/ lasciala per non vera, ed esser credi / quelle parole che di lui dicesti
, le dissi. « se non credi in qualcosa non vivi ».
etterno. leggende di santi, 3-132: credi a'nostri iddei, e viverai.
è porta de la fede che tu credi. cavalca, 6-1-7: lo primo
uomo tu ti se': ché non credi tu quello che credono gli altri? diodati
lui l'impero a lui l'arbitrio credi / delle dubbie tue sorti, e la
con simile / pace si muor, mel credi. / rose vogl'io, non
: e anche vo'che tu per certo credi / che sotto l'acqua ha gente
, creda, credetemi?; cosa ti credi?: modi di intercalare per avvalorare
cassola, 2-24: - cosa ti credi? - fece il mauri sorridendo.
amico! -credetemi, mi creda, credi all'amicizia, ecc.: nella
rispondimi, ti prego, presto, e credi all'invariabile amicizia del tuo g.
, ii-426: di quell'involto fai come credi, ma senza darti la minima pena
in tanto tempo che si direbbon sei credi, se ne muore intirizzato. guerrazzi,
, 4-45: essendo divenuto in quattro credi / vedovo, amante e cavaliere a piedi
d'essermi moglie in meno di tre credi. 4. figur. complesso
de'corpi suoi non uscir, come credi, / gentili ma cristiani. boccaccio,
né per cristo né per i santi, credi a me che è un altro par
s. bernardino da siena, 597: credi che sia croce questa? non è
alfieri, vm-65: più tu il credi immoto, / più crolla il trono
mi vedi / e il mio dolor non credi? / e insulti al mio dolor
cruda e selvaggia. guarini, 149: credi tu ch'amarilli / ti sia cruda
non istimo lisca; / forse ti credi tu ch'io non conosca / che per
un velivolo. ojetti, ii-451: credi agli strumenti allineati sul tuo cruscotto;
tu di questi sciocchi ancora tu che credi che santo antonio abbia a insalare carne
da niente. savonarola, 5-ii-41: tu credi forse che dica da beffe e che
d'autore! pirandello, iii-136: credi che voglia tenermi il tuo danaro? m'
e pinzocchera damazza del biscottino, e credi che in confronto può parere un sanculotto
fu ch'io credea, com'or tu credi / che dolcemente ne guidasse amore /
, 59: disse l'abate: or credi tu che fia iddio, che tutte
arco / che la saetta fiede te che credi 1 lui danneggiar ma talor no la
mia vita danneggiandomi. non tanto quanto tu credi ma qualche cosa c'è di vero
., 1-2 (85): non credi tu trovar qui chi il battesimo ti
vi-n-82 (i-11): -che credi fare? -darti molti guai. petrarca,
che è. giannotti, 2-2-336: credi tu dare a me bianco per nero?
come li vedi scontratati, / simile credi la natura d'elli. /..
gozzano, 457: è occupatissima, credi, ed è costernata di non aver trovato
/ che parto de'lor studi esser tu credi; / ma se ne togli alcuni
volgar., 2-93: se mi credi, già per certo sappi, mi pare
ti seggo ai piedi /... credi, / è perché meglio l'anima
per maggior tempo, che tu non credi, ebbi dinanzi agli occhi. alfieri
fu di grado maggior che tu non credi. fr. colonna, 2-17: aveva
, 3-90: -dimmi: tu ci credi al destino? -che intendi dire? -al
destino. carducci, ii-3-407: se credi, indirizza a me la domanda e i
per fede. alfieri, 1-841: credi, ch'io assai lo estimo; /
dante, inf., 21-82: « credi tu, malacoda, qui vedermi /
chi le detiene? alvaro, 14-7: credi ancora in dio, ma hai rifiutato
andar di man de lo steriino; / credi a cristofan che non è donato!
le ville, le castella, quante credi che ne siano state dibarbate? leopardi
5-16 (37): dimmi s'tu credi ch'io / ne sia servito innanzi
hai un brutto difetto, giulio. ti credi in diritto di frugare nella vita degli
cominciò tutto rivolto: / « non credi tu me teco e ch'io ti guidi
ma non sarà giamai quel che tu credi. lemene, 461: insolentello / fastidiosetto
. baldi, i-37: materia è, credi, e prima, 11 mio mateo
. leopardi, iii-871: se tu credi ch'io possa darmi pace della tua
di s. petronio, 33: ma credi vui, padre mio e signore mio
e della gialla; / e ogni permutanza credi stolta, / se la cosa dimessa
5-122: di'di'/ sicuramente, e credi come a dii. petrarca, 248-8
. giusti, 2-304: o che credi, perdiavolo, / che io mi ci
forestiere che mai veduto non t'avesse, credi tu ch'egli credesse che tu fossi
, perché forse questo a me non credi, / sappi che 'l mondo nomina le
i. nelli, 19-3-7: credi tu che il signor ruggiero sia tanto
, e ti fida di questi schifi; credi a questi disamorati! borsi, 137
giorno prima. montano, 140: credi tu che io non veda come hai
ma non sarà giamai quel che tu credi, / che discaciar me possi da i
che è tutta disciolta..., credi che ancora questo non è sanza causa
moravia, viii-228: se non mi credi, questo vuol dire che tu vuoi potermi
si tramutano. maestro alberto, 54: credi alle fortune, o uom,
ci è / perieoi, granchio; credi a me: io veggo / discosto un
volte il giurai, ned anco il credi? -che disprezza o non cura
: e acciò che tu 'l credi maggiormente, gl'iddiei del fiume stigio ne
amore. francesco da barberino, 94: credi tu, messere ugolino, che questa
, / ahi deplorabil fato! / credi, credimi pur, che disperato / io
ma che tu per l'uso oramai credi vera, per mascherare, perdona la parola
precetti. sbarbaro, 4-47: se credi ci sia chi può assolverti, ti
speranza. tu disperi? tu ti credi perduto? sei ancora vivo, hai ancora
andrea da barberino, 1-41: o credi tu che il padre mio re ago-
dispogliati dei foschi / pensieri ed ama e credi. -per simil. liberare da
volgar. [crusca]: come credi che 'l coraggio ch'è in tante luogora
: « eh schizzinoso! e che credi sia questa? ». 3
come pure avvenne al botticelli ed al credi, lo avea disvogliato dell'arte
/ e tu medesmo so ben che lo credi: / dumque l'amenda solo in
alfieri, 1-418: assai, me 'l credi, / nel tuo volere e disvoler
tu di questi sciocchi ancora tu che credi che santo antonio abbia a insalare carne
g. m. cecchi, 1-i-128: credi tu / che non ci sieno,
pensa di cherer securamente / ciò che credi che sia di tua ragione, / ch'
. francesco da barberino, 378: credi tu per piangere e dolorare riavere lo
si rifece da capo, e -disse: credi tu bene i detti sacramenti, e
entri dove son due cani! / credi tu pur ch'io sia così merlotto?
tecchi, 2-151: « ah, tu credi che sia questo, proprio questo?
, xli-1-451: -no, mona finocchia: credi ch'io voglia che tutto il vicinato
, dottoraccio indegno; e in avvenire credi tu che la ci sarà? ».
4-33: « oh non andò come tu credi » rispondo / e frattanto rivedo il
, o aspro drago, / che credi far di me poi che qui m'hai
raffinato. grazzini, 4-323: che credi tu ch'io voglia fare un convito
fiamma stringi? verga, 1-18: credi dunque che quando ima bella donna ti
parte di questa vita, alloraché tu credi ch'e'muoia, ed e'nasce
vedi, / credo ben che tu credi / ch'ella ti porgerà la bella mano
abissi, e, come assorto il credi, / lieve dai precipizi e intatto
grazia. ariosto, 34-55: pur credi che non senza alto misterio / venuto
risposto subito e del rispondere breve oggi. credi che non so come riparare a tanta
fa belle / più del sorriso '. credi, che non parlo del silenzio epistolario
purg., 16-114: se non mi credi, pon mente a la spiga,
più da lontano assai che tu non credi. speroni, 1-3-404: usiamo nel
setta, e molto / più che non credi son le tombe carche. boccaccio,
di fortuna, e bench'io non credi lor cosa, che dicano, e ch'
in pena dell'antico fallo: / credi però dell'oro ergerti un vallo / ove
fiore, 158-13: se tu mi credi, e cristo ti dà vita, /
. deledda, i-106: tu che credi in dio e nel demonio, sei venuto
(316): sì, tu mi credi ora con tue carezze infinite lusingare.
. l. martelli, 1-129: credi tu ch'io aggia a mente ancora,
veggio arte esecranda, / onde inalzarmi credi. botta, 4-184: i vizi
esempio per model ci additi, / propor credi monti, v-505: ciò può dar
. idem, i-20: allora, credi anche questo: ch'io farei volentieri
non so, o epicarmo, se tu credi che allora sieno i ricchi più che
, ed alla lunga / esperienza or credi. manzoni, pr. sp.,
lontana. rosa, 46: quando credi udir cose di prezzo, / e star
affatto del cuore. foscolo, xiv-404: credi tu ch'io voglia tenermi quello ch'
parole. mazzini, i-247: quanti credi tu siano gli esuli italiani che ¦ intendano
livro ensegnamenti -, / fa come credi a te più convenire, / pensando spesso
la patria estimi. alfieri, 1-841: credi, ch'io assai lo estimo;
il flusso / delle mondane cure estinguer credi / il rigoglio de'sensi? saba,
estremismo, bruno mio, che tu credi sia nuovo, cammina con le grucce.
cielo? barberini, iii-268: eternar credi le cose passate / con cetra armoniosa,
fraterni iacoli; / però, se credi, tu se'più che matto, /
narrigli un tuo fatto, quando tu credi che t'oda, e'ti spicca un
senza senno, se dappo'che tu credi, ed hai paura della mia grida
infelicità umana. alvaro, 14-7: credi ancora in dio, ma hai rifiutato tutti
die'in pena dell'antico fallo: / credi però dell'oro ergerti un vallo /
di fraterni iacoli; / però, se credi, tu se'più che matto,
, 5-1208: ah! tu non credi adunque, / ch'io conosca del mar
: non son, non son qual credi: in me vedere / di vener
: dio tristo ti faccia, che mi credi trattare per fancèlla e vai donando il
parlare, / ché con lusinghe mi credi levare / come io fussi un bambolin
al suo usato soggiorno. oderigo di credi, 84: per cimatura di panno
salito in scanno, al cospetto di chi credi tu di trovarti? carducci, ii-10-132
sì quella tu sei / che mi credi un fantoccio, e non un uomo.
cavalcanti, 181: che stima tu credi ch'e'facciano di te? tolomei,
, aminta, 767: se no 'l credi, fanne prova. fagiuoli, 1-4-298
fino a'capelli. calandra, 119: credi tu che quei due farinelli si
: acciò che a favolette più non credi. fiore, 65-10: chéd e'n'
, 4-145: s'a noi non credi,... / credi a quel
noi non credi,... / credi a quel che mentir né può né
/ ch'è parte della fede che tu credi. g. villani, 10-55:
bocchelli, 2-217: tu dunque mi credi uno scroccone, uno che approfitta dellar
scherz. grasso, 15: che credi tu che sia questo amore? egli è
; / poiché davver pur vivo esserti credi, / femminizzando in mal virile gonna
de'corpi suoi non uscir, come credi, / gentili, ma cristiani, in
sbracciata. bocchelli, 2-140: forse credi che io al tuo fianco non sappia affrontare
di bolèa. nomi, 1-29: credi / che ci sian strade per tornare
labbro. deledda, i-85: ah tu credi di aver bevuto tutto il fiele della
marino, 4-145: s'a noi non credi,... / credi a quel
noi non credi,... / credi a quel che mentir né può né
il fuoco lui? -o che lo credi di fegato? -fece borsarelli. -non
corsini, 7-15: e che ti credi, o misera figliuola, / d'aver
sapor sapere che è lo smesurato, / credi poter, cercando, enfinito potere,
. m. cecchi, 19-38: tu credi / gonfiarmi con un fil di paglia
dell'uomo] signora e fine / credi tu data al tutto. -con
: queste nozze non sono, come tu credi, da dovero. -perché le
volte il giurai, ned anco il credi? da ponte, xxiii-43: facemmo
non servando in sé certezza, / credi alle fortune, o uom, leggiere,
leggiere, / che discorrenti son? credi al finito / ben, che a fuggir
xli-1-451: no, mona finocchia: credi ch'io voglia che tutto il vicinato
fuor di suggello. oderigo di andrea di credi, 95: comprammo un bue
multa. p. verri, i-287: credi tu, finalmente, che quando l'
, / e il flagello de'principi ti credi? / aurea catena al collo non
e il flusso / delle mondane cure estinguer credi / 11 rigoglio de'sensi? gioberti
fiore, 158-13: se tu mi credi e cristo ti dà vita, / tu
pianta). oderigo d'andrea di credi, 88: anne dato, detto dì
inveterato. dominici, 1-135: quando credi sostenessi il giudeo, turco o saracino
impiccio. grazzini, 4-95: non credi che si sia altri che tu, che
tracciando torme. parini, 402: chi credi tu che tante in varia etade /
124: quando hai tanto fregato che credi bene che 'l colore sia bene incarnato
dante, par., 13-38: tu credi che nel petto onde la costa /
re. cavalca, iii-178: tu credi esser vestito e fornito, e tu sei
vergogna. machiavelli, 669: tu credi forse che io sia cieco, e che
lemene, 453: barbara, forse credi / che sian fole ingegnose / queste
): ed ella disse: or non credi tu, ch'elli 11 s'abbiano
non servando in sé certezza, / credi alle fortune, o uom, leggiere
libro di sentenze, 1-13: tu credi ch'io ti tolga molti diletti, quando
hai fracido. se tu me le credi rimbeccare tutte, tu sei in uno grande
vetro / del viver tuo saldo diamante credi, / egro giacendo e di rimedio casso
però * non franco ', o se credi che per sicurezza sia necessario francarlo,
frascaria. rosa, 46: quando credi udir cose di prezzo, / e star
ant. grasso, 14: che credi tu che sia questo amore? egli
, ii-79: grandemente t'inganni se credi che allo studio dell'istoria altri attenda per
con vita sì agra, / quando avere credi, allor più magra / trovi tua
aretino, 8-121: ma tu ti credi forse, che se bene io dormiva
smorfiosa, / madama fricandò, che credi? forse / di pormi soggezion?
allor si trova privo, / non credi ch'abbia in odio tesser vivo.
fosse danaro. giusti, 4-i-238: udir credi le strida / di fanciulle e di
tribune ». carducci, ii-3-231: credi a me: che certe cose le
al figur. batacchi, ii-221: credi, scellerato, / che mantener ti
spirito. de roberto, 4-123: credi tu che vi siano di quegli sguardi
. bar etti, 3-27: credi tu che in quella loro villereccia dimora
varchi, 24-22: - tu non lo credi, giambianco, tu non lo credi
credi, giambianco, tu non lo credi; tu ti troverai un tratto un ramengo
tua: d'un simil fusto, / credi, cattuna invan mai non s'accorge
n. franco, 2-71: chi credi ch'io sia stato o mercurio?
notte come uscire dalla gabbia. perché credi che andiamo oltre po? 5.
veneranda / che noi diciamo! e credi io la gabelli? lippi, 5-2:
tu di questi sciocchi ancora tu che credi che santo antonio abbia a insalare carne?
come dicesti, errante, / se tu credi acquistar qua fama o loda. berni
per model ci additi, / propor credi animai per eccellenza, / e il
allegro. campofregoso, 1-54: come credi che stia questo infelice / se advien
figur. maestro alberto, 54: credi alle fortune, o uom, leggiere,
leggiere, / che discorrenti son? credi al finito / ben, che a fuggir
!... -amica mia che cosa credi di trovarci? un edifìcio magnifico e
un berlingozzo. berni, 19: che credi? all'oste un canestruolo di zacchere
di ghiaccio non divenisse tosto gelato; credi tu che andresti così glorioso della tua
inf., 12-132: voglio che tu credi / che da que- st'altra a
: de'corpi suoi non uscir, come credi, / gentili, ma cristiani,
preti. svevo, 6-41: ma credi che io vorrò gettare l'onta su una
a molti mali. dominici, 1-121: credi presto il bene e sia tarda a
posto a scrivervi, ben ch'io credi e quasi sappi certo ch'ella
70: vedo ben, che tu non credi quanto e't'amo; / e
come amor volle. nievo, 471: credi tu che sotto questa mia scorza dura
di ghiaccio non divenisse tosto gelato, credi tu che andresti così glorioso della tua severa
, di già! sta bene. come credi. -con valore attributivo: trascorso,
repubblicana, lv-472: -tu dunque non credi più a nessuno, tu sei imbevuta delle
gioglio com nescente / e gran ricoglier credi, ahi che van see! panuccio
giornalettucciàccio. de marchi, i-772: credi tu che tuo suocero abbia menato tanto
faceva spogliare. bacchetti, 2-120: credi che tu ed io potremmo guadagnarci la
un giorno e nemmeno disfatta, ma credi che i giorni doven- tano anni per
voce di donna. -tu non ci credi, lucia? -e giù una risatina
tutti sono rapiti dalle adulatorie laude, credi tu che intendano la letizia della giubilazione
/ e non sarai ingannato se ciò credi. leonardo, 2-85: discemere,
. aggiudicazione, assegnazione. oderigo di credi, 65: quando fu dato il lodo
. cecco d'ascoli, 3949: tu credi che per arte / si possa dare
vanno gloriosi. foscolo, iv-314: credi tu che andresti così glorioso della tua
non istà. cammelli, 266: credi forse ch'io abbia a starmi in
capitale. grazzini, 38: tu credi forse avermi sbigottito / con queste goffe
un per la gola e dirgli: credi ciò ch'io affermo. giusti, 3-80
nonna. nieri, 208: tu ti credi che il marito duri sempre a starti
., 7-2 (158): credi tu che io sofferi che tu m'impegni
un amaranto, / e tu lo credi un don de la rivale. / anche
narrigli un tuo fatto, quando tu credi che t'oda, e'ti spicca
governatore di piccolo terreno. oderigo di credi, 53: i quali [beni
zovigliatori. bocchelli, 12-122: credi che possa essere tanto presuntuoso,
/ fu di grado maggior che tu non credi. boccaccio, v-108: si riempierono
diceva io; vatti con dio; credi tu saper più di me tu, che
grande durezza. giusti, iii-138: credi che per non dirgliela lì in grinta,
barlaam e giosafatte, 3: che credi tu guadagnare, ch'hai lasciati li nostri
: / s'al buon consiglio credi / e di sé ti provvedi.
canigiani, 1-22: deh! come credi tu trovar di rado, / ch'un
dante, par., 13-38: tu credi che nel petto onde la costa /
battaglio, / da poi che tu non credi in cielo a dio, / ch'
t'amo / più che no 'l credi, assai. te 'l tace il labro
. fiore, 158-14: se tu mi credi, e cristo ti dà vita,
poco venga poi il sole e tu credi e di'che è racconcio il tempo
quanto cosi io, / e tu si credi, per tuo folle errore, /
varchi, 24-22: -tu non lo credi, giambianco, tu non lo credi
credi, giambianco, tu non lo credi; tu ti troverai un tratto un ramengo
ii-133: di litio e di gusciate / credi che ve ne fosse / per far
parole del vecchio. intelligenza, 163: credi che sian l'iddei per noi infiniti
adultero, idolàtrio e usuraio, che credi tu ch'egli viva. = deriv
, per non rammentare * i due credi '; e 4 sacello 'potrebb'essere
compose. bonarelli, xxx-5-34: e credi che i centauri / manuchin le fanciulle?
g. m. cecchi, 17-117: credi tu ch'io mi imbacucchi, che
tu buo beccuccio imbambolisci, e 'l credi scoppio d'amore, e ten fai bello
: ma per questi primi tre mesi credi che sono imbarazzato seriamente. borgese
espulsa ad infestarmi. pavese, 3-213: credi ai mostri, credi ai corpi imbestiati
, 3-213: credi ai mostri, credi ai corpi imbestiati, ai sassi vivi,
strufifinacci. grasso, 14: che credi tu che sia questo amore? egli è
quelle fatta fia commessione. oderigo di credi, 64: fu fatto il detto
. forteguerri, iv-31: forse tu ti credi / che 10 potessi formare un solo
disillusa anche di quegli affetti che tu credi generosi e imperituri, gli affetti della
). foscolo, ii-71: e credi tu che l'oste / oggi a caso
guardassi te,... oh credi che imparerei il disegno meglio che non
'impro duttivo '? credi tu pure coi moderati, che siamo stati
. baruffaldi, 1-250: tu non credi però ch'io ben conoschi / perché
., 3-3 (294): credi tu per improntitudine vincere la santità di questa
, amor mio. non è quello che credi. ti sei inalberato a torto.
sp., 33 (571): credi pure che non è mestiere per te
coprire con un'incannicciatura. oderigo di credi, 72: murò e ricopersemi la detta
b. doni, i-282: faranno credi tu però che 'lla gente sia cieca /
: quando hai tanto fregato, che credi bene che 'l colore sia bene incarnato
. metastasio, 602: so che non credi estinto / in me l'incendio antico
, iii- 92: talora star credi / due mesi che tu vedi / compier
umilia. tommaseo, 1-86: se credi poter godere di molte [donne],
che mai veduto non t'avesse, credi tu che egli credesse che tu fossi
le avesse il presente increscimento cagionato, credi tu, che ella te ne 'ncolpi?
la faccenda non è così facile come tu credi; ma è molto indaginosa '.
, / mi stai fresco / se ti credi di scherzare / con quegli occhi indemoniati
, impuntarsi. busenello, 51: credi ch'in tuo sen non vegga dio /
, /... se tu credi / che corisca non t'ami, il
che corisca non t'ami, il vero credi. gualdo priorato, 10-iii-37: uno
i-28-27: giovane indiscreta e crudele, credi tu di aver stabilito un fondo di entrata
adegni appena / l'umil colomba e credi aver le penne / cinte d'invitta
in te, tomasso, infedeltate. / credi la ventate. = voce dotta
. bocchelli, 18-i-605: se tu credi che l'uomo inferocisca per l'utile
. aretino, 20-152: quanti corrivi credi tu che ci siano, i quali s'
da siena, 521: quanta differenzia credi che sia dallo intendare di cristo, in
idem, par., 13-44: tu credi che... / quantunque a
avermi ogni ben tolto / non però quanto credi il cor me infrango, / ma
, disse il mulo, se tu credi che chi più ci può si sappi vendicare
, ne sono io responsabile, ma credi che un uomo è seriamente impacciato e
io ascoltassi il mio solo giudizio; ma credi tu che nel giudizio non s'ingerisca
settembrini [luciano], iii-2-15: credi di parlare con un margite, il quale
vuoi controllare, vuoi? non mi credi? fai le domande a inghippo eh?
'ngiuria e ogni villania potessino, quanta pena credi ne portassi el buono figliuolo? poliziano
l'avere altrui ingiuriato?... credi tu per improntitudine vincere la santità di
cavalca, 19-310: se... credi che le anime de'giusti sieno ora
seneca volgar. [crusca]: credi tu che l'altre cose piene di
seneca volgar. [tommaseo]: credi tu che l'altre cose piene di
per me, alla fine, se credi, ti porto pure al macello! lisi
100: eh, se sono vecchia mi credi anche ingnillita? -di animali
prospera. giuglaris, 298: se non credi che il peccare sia un'inimicarsi iddio
donne, a quanti uomini e donne credi che venisse tentazione? -di
-anche sostant. grasso, 28: credi ch'io non sappia chi tu sei,
siena, i-374: pazzia innorma, che credi el tuo figliuolo ami più ranima
cavalca, 19-416: che tormenti e punture credi che sostenga nel cuore suo tutto dì
desio divengo insana. imperiali, 4-31: credi a me pur, che non sarebbe
livro ensegnamenti -, / fa come credi a te più convenire. loredano, 5-39
tu gli sapessi, insegnameli ove tu credi che sieno e pascano le mandrie del mio
uniti insieme / di vincer anco agevolmente credi. tortora, iii-200: molti giovani
. m. cecchi, 91: o credi tu ch'io non abbia pensato /
petto appoggiato alla spalliera -come? tu credi ch'io dica questo per egoismo? per
: stolta in tutto sei, se sola credi / di superar l'insuperabil fato.
le cose in se medesime siano, credi esser diverso dalla interità della scienza.
pronunzia. varchi, 22-95: tu credi che giudicar la cosa in altra maniera che
, non voleva che io scrivessi: ma credi pure, che, anche senza questo
ardore, / bella mia diva, ingiustamente credi? betteioni, iii-182: oggi per
faccia colore del gas. -e che colore credi abbia la tua? -lo so
distornerebbe. gottifredi, xliv-281: non credi tu, figlia, che ti si traponeranno
, 19-117: tu sei tondo, stu credi ch'a costui, che m'ha
5-230: non è, come tu credi, intrepidezza / dar le targa alla vita
, e lontana / più che non credi. n. secchi, 2-15:
lo intende, ché, quando ti credi partire confessato, e tu se'intrigato più
come fanciulli, col tuo ventoso intronamento credi spaurire, noi... al
sensi ne son tutti offesi; / credi, non è la gravezza dei pesi,
, ti prego, presto, e credi all'invariabile amicizia del tuo.
p. verri, 2-i-2-5: credi tu che un uomo che pensa e
suonino i lidi. algarotti, 1-iii-295: credi ora sentire, all'entrare in teatro
chiarissime verità, hanno bisogno, mel credi, d'una larga incisione alla jugulare.
machiavelli, 663: quando tu credi che t'oda, e'ti spicca
sbagli, perdio, se a me tu credi / far paura con queste bravazzate.
: adunque tu [o giobbe] ti credi / ch'esser abietto e vile /
dante, par., 13-40: tu credi che nel petto onde la costa /
ma poche lance rotte, / non credi tu ch'io conosca rinaldo? d'alberti
sol loco; / ma, se mi credi, in più luoghi lo larga.
. pirandello, 8-1022: ma che credi? è una condanna. bevo,
moribondo. costoro gli diceano: * credi nell'italia, ed io t'assolvo in
da finire. / tu ch'eterno ti credi, o saggio, o forte /
/ nell'alone scarlatto in cui tu credi, / figlia del sole, serva
/ chiesto i modi latini, / credi, o dea, che potesse / fiacco
della vita tutto è bello. ma credi a chi è stato tra i morti.
/ molto prò te ne vedrai: / credi a me che l'ò provato /
a vedello / dirai che ringhi e udir credi i latrati. segneri, ii-278:
mia cintia, apollo, se poi credi / fuor de'lacci d'amor fuggir securo
inseguito. ranieri, 1-i-64: o credi tu ch'io sia qualche lazzara o
più matura, larghissime. oderigo di credi, 64: fu fatto il detto
. m. cecchi, 19-17: credi a me, che e'non fu senza
ambo ci annoda: / tu me non credi instabile, / da te non temo
i'son d'altro poder che tu non credi, / e so far lieti e
bibbia volgar., ix-157: or credi tu ch'io non possa pregare il padre
diffamarlo. sacchetti, 106-31: non credi tu che io sappia chi tu se'
caldo di sangue e di pelo. credi che sappia chi è? tut- t'
stà più grame. dominici, 1-185: credi che tal natura cavan più della culla
letame. periodici popolari, ii-265: credi forse che le baionette francesi si sarebbero
finire. / tu, ch'eterno ti credi, o saggio o forte /
. lippi, 6-2: di chi credi, lettor, tu qui ch'io tratti
publicarle comandai e commisi. aderigo di credi, 63: per più copie levai
., ii-143: o tu, che credi esser levator di te stesso e hon
corsa. maestro alberto, 54: credi alle fortune, o uom, leggiere,
leggiere, / che discorrenti son? credi al finito / ben, che a
di conti. oderigo d'andrea di credi, 79: uno libricciuolo gli comperai
linchétto lei? io poi bisogna che ci credi, perché quello a che uno
altresì le parole e liscile; forse che credi piegare, come si piegano talotta l'
fra giordano, 3-120: forse che credi piegare, come si piegano talotta l'
'mbratti. or pur piano. che credi che dimostrano questi vergati e adogati e li-
anarchia. foscolo, xiv-257: se tu credi la mia lontananza
? emiliani- giudici, ii-235: tu credi che ci sia poi tanta distanza dalla
intraprendenza. guarini, 292: quanti credi tu, grillo, che sarebbono sotto
che vieni a far qui tu? credi tu?... speri tu?
però parla con esse e odi e credi; / ché la verace luce che
, par., 13-44: tu credi che nel petto onde la costa / si
musa. giuglaris, 298: se non credi che il peccare sia un'inimicarsi iddio
cui mi vedo, / tu non credi, o non sai. pananti, iii-174
/ la cosa in lungo, sapi e credi certo / che lungamente non porrò soffrire
possenti. boccaccio, i-31: or credi tu... che essi non ascoltino
volontà del tiranno, tirannicamente governasse, credi tu che quella di tal luogotenentato
3-6 (316): sì tu mi credi ora con tue carezze infinite lusingare,
rimase adosso. savonarola, 5-ii-111: credi tu, dice il signore, che questa
capacità forse unica del popolo italiano credi di macinarmi tra i cavalli, il gioco
sf. gramolatura. oderigo di credi, 87: per conciatura di lino,
: son anch'io sensibile, cosa ti credi? ma tu, individua il momento
maestro in iscrittura. ariosto, 434: credi tu / che costui gran maestro sia
/ fu di grado maggior che tu non credi. b. pitti, 1-18
al male. mazzini, 5-188: credi tu che il suffragio universale, in
de'preti? in altri termini, credi tu che la influenza de'preti sia
ariosto, vi-481: -dimmi questo, credi tu / che costui gran maestro sia
splendor di due eccelse magnifiche magioni / credi, per umiliarli, non sian forti
/ è valorosa in disputar se 'l credi; / polverizzata sana tutte arsure, /
goldoni, ix-1133: ma tormento leggier, credi, non m'era / il non
malagevole e lontana / più che non credi. c. campana, ii-311: era
disse: e tu uomo, che credi fare? picciolo uccello sono, e malagevolemente
esposta alla malignità della gente era, credi, per me, un rimorso continuo.
dante, par., 5-33: se credi bene usar quel ch'hai offerto,
gli sapessi, insegnameli ove tu credi che sieno e pascano le mandrie
dimmi, figliuol mio, quanti amici credi avere? ». costo, 1-416:
). aretino, vi-182: -tu credi ch'ognuno sia come sei tu,
io v'era o no. e che credi (diss'egli) che ci sia
. fra giordano, 2-274: or credi tu manicare ciò che tu hai,
fatti un poco in qua. / che credi, ch'io ti voglia manicare?
ma t'inganni, / che tu credi ciò fare impunemente, /..
7-19: manifestamente erri, se ciò credi. leone ebreo, 7: sono manifestamente
nudo di bartolomeo della porta e del credi. baldini, 9-115: dove passa
dante, purg., 27-30: credi per certo che se dentro a l'
capei calvo. / e se tu forse credi ch'io t'inganni, / fatti
e segnalati. bonarelli, xxx-5-34: credi che i centauri / manuchin le fanciulle
con aqua rosata e zuccata. oderigo di credi, 105: de'dare..
tarchetti, 6-i-455: sciocco marinato, e credi di essere venuto qui in un convento
e la mia felicità mi stordisce. credi, mi par d'impazzire. stasera nel
... perché vieni ad importunarmi? credi che io sia di marmo?
gli olivi). oderigo di credi, 90: de'dare, a dì
siepi, ecc. oderigo di credi, 90: de'dare...
molte martellate... quante martellate credi tu le dessino avanti che potessero passare
tanto d'uno, sì ben ne credi ogni bene, che non possa dargli due
, ma che tu per l'uso ormai credi vera, per mascherare, perdona la
deledda, iii-95: quanti anni tu credi che ella abbia? sedici al massimo
far mugliar sino a'marzocchi. / credi che siano sciocchi, / di ciò
, 8-7 (288): mattamente credi, se tu credi questa sola via
288): mattamente credi, se tu credi questa sola via senza più essere,
, 6-i-455: siocco marinato, e credi di essere venuto qui in un convento?
di essere venuto qui in un convento? credi si abbia a fare di te un
aretino, vi-18. 2: tu credi ch'ognuno sia come sei tu,
, e non lo concede. tu lo credi un male, e lo reputi aggressore
neanche la mazza sanno più battere, credi a me. -cascare le mazze
fionda. caviceo, 1-92: credi, signora, che gli è gioco assai
sale tutte. monti, 5-174: credi tu di mutar le vie del fato /
alfieri, xv-64: padre, mel credi, è forza / che tu noi spregi
dante, par., 15-55: tu credi che a me tuo pensier mei /
un tratto, che voi dire / che credi aver trovato qualche meca. pasolini,
da te. ariosto, 5-31: tu credi esser più amato; io credo questo
napoletane del quattrocento, lxiv-151: che credi fare, si morte me dài? /
fare, si morte me dài? / credi trovare meglio servitore? aretino, 20-173
s'aggira. mazzini, 28-80: credi che una collezione di melodie popolari italiane,
verghette. bonarelli, xxx-5-34: - e credi che 1 centauri / manuchin le fanciulle
sono fuori della memoria, come tu credi. ser giovanni, i-19: trista me
delle fiere. algarotti, 1-iii-295: credi ora sentire, all'entrare in teatro
, / menando orgoglio ovunque passi e credi / far con un de'tuoi sguardi altrui
fra giordano, 3-200: se tu credi agli uomini, che tutti sono mendaci
prov. proverbi toscani, 221: credi al vantatore come al mentitore. =
ascoltassi il mio solo giudizio; ma credi tu che nel giudizio non s'ingerisca
cosa. fra giordano, 186: tu credi essere degno e sufficiente a meritare paradiso
, che tu sei stato qui, ti credi di meritar tanto che l'angelo ti
cecchi, 1-i-69: oh quella crezia, credi / che... s'io
io entri dove son due cani! / credi tu pur, ch'io sia così
: misero te s'al sogno tuo non credi, / ch'è del ciel messaggiero
hai, sì savio esser ti pare che credi che ogni altro, da te in
medesimo. gozzano, i-176: tu non credi e sogghigni. or quali cose /
, si metamorfosa così bene, che tu credi che sia proprio medea.
. ghislanzoni, 18-23: grullone! credi tu che se io mi ci mettessi,
egloga del danno dato, 2: o credi ogni persona soperchiare? / speta un
ed honno così e così. oderigo di credi, 71: più ebbi da lui
e narrigli un tuo fatto, quando tu credi che t'oda, e'ti spicca
egloga rusticale della pippa, 5: -non credi gaglioffaccio. / -che no, che
tu njigliorar que'tre soldi? non credi tu che io te li possa ancor
quello che potrebbe più oltre serbare? che credi tu che si cavi di casa,
verga, ii-324: -o tu che credi d'arrivare papa? -gli diceva alle
misero salario. guerrazzi, 13-74: credi anche agli uomini mezzo becchi, o ai
dante, par., 15-61: tu credi 'l vero, ché i minori e'
ballerina della scala. soldati, 2-508: credi che sia possibile? non osavo dirtelo
la storia. segneri, i-347: credi che, quando ancora te ne dimentichi,
ariosto, 434: dimmi questo: credi tu / che costui gran maestro sia
idem, par., 15-62: tu credi 'l vero; ché i minori e'
abbiamo sott'occhio un informe marmoreggiato. credi che da questo miscuglio nessuna congiura umana
compra - gnene, miseraccio! che credi tu che sia? 2.
infelici. e quando estinto / lo credi, il cuore a battere ritorna. /
b. corsini, 7-15: che ti credi, o misera figliuola, /
desir da te sia inteso; / pur credi che non senza alto misterio / venuto
iii-306: piglia dunque quelle misure che credi e saranno ben prese.
mitomania. bacchelli, 20-233: tu credi di ragionare, ma parli come t'
8-1050: or io ti domando: credi tu che per i posteri possa valer
-sostant. gli ingannati, xxv-1-329: credi che fusse ben condotta, quella povera
suo lusso. moravia, 17-206: credi di essere l'architetto giovane e brillante
. mica ti mollo io, che ti credi? ». -perdere di vista,
setta, e molto / più che non credi son le tombe cardie. / simile
il corpo ma l'anima, dove tu credi che t'agiti e ti sollevi quella
stessi. forteguerri, iv-571: ti credi tu... /...
10-37: disse la fede: -e credi, chi fa contra le dette comandamenta,
, 10-37: disse la fede: -e credi, chi fa contra le dette comandamenta
inf., 12-18: forse / tu credi che qui sia t duca d'atene
. leopardi, iii-342: se tu credi che quegli che ti scrive sia giacomo
si è messo lì per morto; e credi che prima di aver finito il lavoro
come fanciulli, col tuo ventoso intronamento credi spaurire, noi, avvegnaché dell'età giovani
affari alcuna cosa sente, / come credi che 'n ciel di sdegno e d'ira
che parma o reggio; / e credi cli'i'non dico da motteggio, /
io entri dove son due cani! / credi tu pur, ch'io sia così
i-16: e tu, mozzina, credi d'avere a mangiare il pane a ufo
f. scarlatti, lxxxviii-n-534: che credi fare, o svergognata troia /..
cialdoni. gli ingannati, xxv-1-329: credi che fusse ben condotta, quella povera
vento improvviso. algarotti, 1-iii-295: credi ora sentire, all'entrare in teatro,
romei, 205: con che creanza credi ch'io rispondessi? di mulattiere?
muro come tutti gli altri ». « credi proprio che lo fucileranno? ».
che musici angioletti in ciel terrestre / credi, al lor canto e a'sensi tuoi
lor canto e a'sensi tuoi se credi, / così addolciti ne restaro i sensi
, fa di me quello che tu credi ». pulci, 19-118: benché fiorinetta
tuo coraggio, / come mutar donque credi l'altrui? dante, conv.
meraviglia. aretino, vi-120: 0 credi ch'è '1 paradiso; naccheri, che
: perché forse questo a me non credi, / sappi che 'l mondo nomina le
mente: -dimmi la verità, bube: credi che dovrai rimanere molto tempo nascosto?
naticuto, e vedilo se non lo credi. marchetti, 5-182: è morta ornai
. gozzano, i-176: tu non credi e sogghigni. or quali cose / darai
/ di natura nefando, se tu credi / che corisca non t'ami, il
corisca non t'ami, il vero credi. pindemonte, ii-55: cento altri segni
. amabile di continenzia, 55: credi darmi a intendere el bianco per el
delle simili. gadda conti, 1-243: credi davvero che un ballo sia un tal
/ fu di grado maggior che tu non credi: / nepote fu della buona gualdrada
, disse: « o sciocco, credi tu ch'io voglia sciòrre una cosa
bada di non praticare la m. perché credi che ha nomuccio; e vale:
dài tal nominanza / che non credi nel mondo trovi pare, / credo ti
: perché forse questo a me non credi, / sappi che 'l mondo nomina le
non son colui, non son colui che credi. idem, par., 15-100
di grado maggior che tu non credi. romanzo di tristano, 245: io
spettri ma meno forse che noi credi. montale, 1-94: d'altra semenza
bologna. calvino, 1-240: tu credi che noi ogni venerdì notte abbiamo l'
pavese, 3-13: issione, tu credi che sien presenze come noi, come
: all'inferno, ai novissimi ci credi? 5. locuz. mancare
bernardino da siena, 51: che credi tu che sia la cagione della festa
fu di grado maggior che tu non credi. idem, inf., 23-118:
nudo di bartolomeo della porta e del credi. cicognani, 13-193: i nudi ora
in grembo, e in me, qual credi, / carca di grave oblio l'
in quei visi... ah! credi a me, è una gran felicità!
dee., 7-5 (1-iv-620): credi tu, marito mio, che io
1-iv-535): vatti con dio, credi tu saper più di me tu, che
, xxv-1-342: oh! che ti credi? che 'l diavol mi porti, se
i sensi ne son tutti offesi, / credi, non è la gravezza dei pesi
ora. c. bini, 28: credi tu che, potendo, io non
, iv -169: ohimè, non credi ancora / che state siam da lui con
? / guarda, no 'l far, credi a'consigli miei, / ché se
borsi, 1-224: tu t'arretri e credi oltrarti / nella stima a me davanti
, ii-9- 235: nessuno, credi, mi ha visto mai ubriaco: per
battaglio adoperare, / s'altro non credi trovar da mangiare. / è questo
codificato, di concezioni filosofiche, di credi e ideologie, di strutture concettuali.
la quiete tua e pel resto, credi di avere a temere alcuna cosa, fai
temere alcuna cosa, fai quel che credi meglio. tarchetti, 6-ii-546: pensa in
., 8-7 (1-iv-728): mattamente credi, se tu credi questa sola via
): mattamente credi, se tu credi questa sola via senza più essere, alla
respirp. d'annunzio, iii-1-164: non credi tu che anch'ella sia oppressa,
. r. roselli, lxxxvin-ii-449: credi veramente l'ora estrema / esser don
che mai veduto non t'avesse, credi tu che egli credesse che tu fossi
9-337: ora questi figlioli, che ti credi? o escono o vengono i loro
in qualche governo..., credi tu che quella di tal luogote- nentato
da massa marittima, xliii-263: se credi, tu se'più che matto,
da siena, i-93: o quando credi tu che sia più grato a dio,
. brevio, 61: compar polo, credi tu che gli ordini degli innamorati si
, disse la fede: « e credi, chi fa contra le dette comandamenta,
e di pietro perugino, altro amico del credi; vi ha però certa originalità che
pigli, lxxxviii-n-272: dimmi s'tu credi ch'io / guarisca della tossa o
fu di grado maggior che tu non credi. idem, purg., 5-2:
i. frugoni, i-1-81: qual poi credi / che l'altre donne, ond'
, 1-13: ma che zio paolo; credi che egli sia stato allevato nell'oro
individuali. pratolini, 10-260: « credi negli oroscopi dei giornali? ».
anche le conversazioni fra tan credi e cavriaghi, i soli due fumatori della
/ di forti e vili. e credi tu che l'oste / oggi a caso
che abbozzi / un sorriso che tu credi beffardo: /... / cosa
reggi al colle in vetta, già ti credi aver pace. -trovare un luogo
/ e così puote star con quel che credi / del primo padre e del nostro
tu quando ti levi la dimane, / credi acquistar zanzando il paradiso / con croce
a palate. tecchi, 13-178: credi che l'america sia il paese di bengodi
compie tale operazione. oderigo di credi, 73: dè dare per cavatura e
volponi, 1-154: ah! tu credi di poter pensare e fare per conto
e acuti di sopra. oderigo di credi, 150: dé dare...
altri pannicelli. barbaro, 1-66: credi tu che io ti sofferi che tu m'
: seiano tu l'erri, se credi poterti star ne'tuoi panni. [sostituito
dicendogli alcuno: sciocco che tu se', credi nel papa. e que'disse,
, 16-92: o temerario sei, che credi al paro / del nobil. ferraù
è scavato tra noi due: tu credi di saltarlo a piè pari?
risponde a un'occhiata, e tu credi di scherzare, e sei già perduta.
tua parte e la mia. oderigo di credi, 68: ebbi dal detto torricella
corista. bernari, 3-196: tu credi che nella cospirazione ci siano delle parti
? ma tu che sei, chi ti credi? -farsi da parte: ritirarsi
276: odi l'altra parte, e credi poco... chi vuol ben
più viscose. pellico, 2-72: credi che da questo miscuglio nessuna congiura umana
il padre. machiavelli, 640: credi tu che io ti creda che costei
, xxx-5- 330: e tu credi ad amore, / che fa suo nobil
varano, 1-450: delitto lieve / tu credi il trucidar gli uomini giusti, /
?? monelli, 2-91: credi che rufo mi darà un passaggio nella
/ menando orgoglio / ovunque passi e credi / far con un de'tuoi sguardi
poerio, 3-463: in che mai credi / che degnamente adoperar si possa /
pensiero. / an- ch'esso, credi, anch'esso come il resto / è
le avesse il presente increscimento cagionato, credi tu che ella te ne 'ncolpi?
bruto: -ha'tu tanta mattezza / che credi per tuo dire i'lasci l'arme
corpi suoi non uscir, come credi, / gentili, ma cristiani, in
i corpi suoi non uscir, come credi, / gentili, ma cristiani, in
per morte non uscirono gentili, come tu credi, cioè pagani, così detti da
fia poi pien di babbi / dove credi sia el pastaccio. f. d'ambra
comincio a dirti qualche cosa, / credi che io venga a venderti pastocchie.
cattaneo, iv-4-245: vorrei sapere se tu credi che nelle palafitte alpine, o altrove
giustinian, 41: donna, forssi tu credi, / ch'io sia entrato per
un pattuito amor. / -forse non credi / i miei detti veraci? brente
sp., 7 (104): credi pure, ch'io so mettermi ne'
, e tu da pazzia vènto / credi ch'io abbi pietra preziosa / nel
pazzie. emiliani-giudici, ii-235: tu credi che ci sia poi tanta distanza dalla
di essa. giamboni, 10-37: credi che si perda chi mortalmente pecca,
sia dio. oddi, 1-23: credi tu in verità che tra ottavio e oranta
j se pronostico bon o reo ne credi. vasari, ii-29: un s.
che potrebbe più oltre serbare? che credi tu che si cavi di casa, il
stato e d'operazioni, che tu non credi, vedendolo così pelato e cotto.
crudi. tommaseo, ii-iii: credi tu poter divinare... onde l'
vederlo. g. gozzi, i-1-136: credi tu d'essere penetrato da te medesimo
pennellata. bonsanti, 4-178: non credi anche tu... che finora ci
i-12-139: esopo in tanta altezza / credi che pensi a vivere con boria /
quei dell'animo. papini, 27-450: credi tu di parlare con uno di questi
avviso. f. pona, 4-153: credi di essere tuttavia nelle membra di cleopatra
domandai tu ancora / di quel che credi ch'a me satisfaccia; / ch'i'
. forteguerri, iv-43: quanti ti credi / che colle mie tristizie abbia io
f. scarlatti, lxxxviii-11-522: quando credi riposarti in pasce, / ed e'
caduti). giamboni, 10-37: credi che si perda chi mortalmente pecca,
, sorelle. papini, 27-450: credi tu di parlare con uno di questi
lontani, / anna, e tu credi che non sia sincero / il mio
età perdona. tesauro, 5-153: perché credi tu che l'aure infette / perdonino
, 2-ii-167: mi fai ridere se credi che gli occhi di xenocrate rapportino alla
da siena, 324: quanta robba credi tu che sia perita in mare e quanta
de la gialla; / e ogne permutanza credi stolta, / se la cosa dimessa
. f. casini, ii-155: credi tu forse che io ti mandi ad una
, uomo arrogante, a dio non credi. goldoni, xiii-226: il più superbo
foro. emiliani-giudici, ii-235: tu credi che ci sia poi tanta distanza dalla
vita a la sforzesca: / stu non credi che dotto i'ti riesca, /
cinque pani erano dui pessi: che ne credi tu mo'? - respose lo eretico
di valore. montale, 9-55: credi che il pessimismo / sia davvero esistito
smorfiosa, / madama fricandò, che credi? forse / di pormi soggezion?
. giusti, ii-351: io, credi, ti pettinai proprio con un pettine da
mia figliuola? de roberto, 410: credi che mio nipote sia un pezzente,
dimmi, fìgliuol mio, quanti amici credi avere? ». firenzuola, 224:
. pascoli, 1-590: siccome tu credi tutto quello che dicono queste piaghe d'
vasi mirar colmi di vento. / credi, a sì ricco e splendido apparato /
vederai di quelli che parevano alti, credi essere divenute basse piantoline. targioni tozzetti,
, un tipo spagnolo, ma se credi di conquistarmi piantandomi i tuoi occhi nei
piccolezza, ma a'beni che tu credi che sieno in me. -scarso
. cara piccola mia. forse tu credi qualche volta che io non ti amo
: ah, in certi momenti, credi, mio caro, la tua grandezza
i corpi suoi non uscir, come credi, / gentili, ma cristiani, in
le parole e liscile: forse che credi piegare, come si piegano talotta l'
, vti-340: oh, già tu ti credi cattivo ogni volta che la tua anima
nannini [petrarca], 387: credi tu d'essere signore della tua casa
, voltò. cancogni, 223: che credi? io l'avrei fatto per davvero
co del paese e qual tu credi che possa essere il caso suo,
orioni, x-15-49: -avaro! -non credi che io abbia duemila e cinquecento lire?
. bernardino da siena, 63: chi credi tu che possa più, o idio
, che parli? / più che non credi, il re sa il ver;
piedi; / e se ti pizzico, credi / che non l'avrò fatto apposta
particolari. monti, x-4-349: credi / che indifferente [la plebe] ne
è il tuo dio, nel quale tu credi trovare queste cose, universalmente, eccellentemente
, violento e così spettacoloso che non credi ai tuoi occhi. e. cecchi,
ritmo nenciale, 1-143: e che ti credi, poccia dell'amore, / con
ogni valore. ariosto, 35-24: credi che dio questi ignoranti [i signori]
al senno. oddi, 2-46: credi che quel povero vecchio sia voltato qua
nell'alone scarlatto in cui tu credi, / figlia del sole, serva del
la verità. baretti, i-14: tu credi aver a far con degli allocchi /
formato corpo, / di stelle il credi un ricamato globo. 21.
delle scienze. alfieri, xv-100: credi tu forse che il vero dolore consista in
dozzina. / morir allor per collera ti credi. vasari, i-375: fece simone
inf., 12-18: forse / tu credi che qui sia 'l duca d'atene
mosca sull'alloro; / ma li credi tu eguali se t'avventuri / fuor
aretino, 20-321: ma tu ti credi forse che colei, de la quale mi
panzini, ii-692: -ma i nostri figliuoli credi tu, mingòn, che ce fi
: « se'tu matto? come credi tu ch'io ti menassi colà dov'è
o familiare. tarchetti, 6-ii-577: credi a me, carlotta, credi a me
6-ii-577: credi a me, carlotta, credi a me, approfitta della tua bellezza
nette. gelli, ii-40: che dolor credi tu, giusto, che sia stato
quarterone. poeta posticcio tu non lo credi. granucci, 2-158: il notaro,
domandai tu ancora / di quel che credi ch'a me satisfaccia; / ch'
. bernardino da siena, 63: chi credi tu che possa più, o idio
, e quasi armeggio: / tu credi ch'io t'investa, et io volteggio
, / e dei cuor, che non credi, / più dolce preda fai.
. caviceo, 1-148: che soccorso credi tu di potere dare ad altro,
1 centauro, « voglio che tu credi / che da quest'altra a più a
ed incolto. tommaseo, n-m: credi tu, misero, di conoscere la
spirituale. jahier, 236: e ci credi e ci prendi passione e ci leghi
animo prendi questa che tu mia sposa credi, e il suo fratello, per tuoi
da te. nievo, 471: credi tu che l'anima non possa sollevarsi sulle
stufata. pavese, 9-66: se credi di farti presentare ragazze, ti sbagli.
altri. nievo, i-608: credi tu che ti avrei mostrato il male,
con tutto il cuor dio ama. e credi: la carità era presidente al tempio
ora oso sperare, della malattia, credi che lo dobbiamo all'assistenza incredibile,
avanza. tesauro, 5-256: tu credi... eh * ei verrà tosto
di bene. campofregoso, iii-7: credi, bestiai presumptuoso, / ch'ai
['la voce '] da speciali credi teorici..., in ultimo s'
verrò, donna malvaggia, quando meno lo credi, a levarmi dal volto la maschera
i-89: o falso amor, che credi de me fare, / perché condutto m'
terzo è il populare: qual credi tu di questi tre che più facilmente
al signore. savonarola, ii-269: credi... e abbi fede che altrimenti
dante, par,, 15-56: tu credi che a me tuo pensier mei /
molto prò te ne vedrai: / credi a me che l'ho provato / lungo
potesse fare durante la guerra. oderigo ai credi, 92: ricordo che a dì
della natura,... ora credi d'aver le gambe di paglia,.
fraterni iacoli; / però, se credi, tu se'più che matto, /
profitto. jahier, 236: e ci credi e ci prendi... passione
. da ponte, 1-647: non credi tu delitto, / per due giovani ornai
cre- 90 ». « e tu credi male ». / « chi me promette
omo mentitore e pien di vizi, / credi che io tema la lingua proterva?
per la sua sembianza patisce? o non credi che l'oltraggio, fatto alle imagini
fiata. monte, i-v-22: quando aver credi, alora più magra / trovi tu'
gaudio e iocondità avavamo; e se non credi, tuo danno, o tu va'
non se dà morte, sì come credi, tosto / agl'incolpati, donna,
suo arrivo. pellico, 2-219: credi che per questa ragione è una provvidenza
signore. pratolini, 9-1266: allora ci credi, allora ti prude, allora vuoi
carnale. tommaseo, 1-86: se credi di godere di molte [donne],
capuana, i-iii- 222: tu credi ancora che io abbia fatto ciò per invincibile
va e u grano rimane. -e tu credi di essere il grano! tu credi
credi di essere il grano! tu credi di essere il grano. guardatelo, gente
. « parla pulito!... credi di mettermi in imbarazzo, con,
pungolo. fra giordano, 3-130: credi tu calcitrare contra lo sti
forteguerri, u-214: or che ti credi tu, che a queste botte / risponda
siena, 520: o quanta differenzia credi che sia dallo intendere d'una beata a
ingannati, xxv-1-342: oh! che ti credi? che 'l dia- vol mi porti
ogni dì de'cavai che gli comperi, credi tu che non sopporti che tu tocchi
silvia, silvia, tu non sai né credi / quanto 'l foco d'amor
ti cercò essendo tu empio, come credi che t'abbandoni, poi che t'ha
ti trovi ricco... e credi morire nelle miserie, e ogni assai ti
te ne andarai ed eliino rimarranno, che credi che il mondo ti venga meno!
. /... se tu credi / che corisca non t'ami, il
che corisca non t'ami, il vero credi. / che vuoi tu ch'ami
] hanno cotal vita non errando, come credi tu che l'abbia colei il marito
forestiere che mai veduto non t'avesse credi tu che egli credesse che tu fossi
trovi un quadri- foglio. non ci credi, però lo raccogli ed esiti a buttarlo
mia robustissima in lugo della tua, credi pure che non tarderei un momento ad
o in pezzi. rettori, 22: credi che i lor quarti dinanzi lessi,
, par., 5-60: ogne permutanza credi stolta, / se la cosa dimessa
/ fu di grado maggior che tu non credi. idem, par., 10-97
e non senza rubore: « chi credi tu che sia suo padre altro che 'l
iii-180: quel mestiere di stella, credi, a lungo andare, annoia; quel
, par., 5-60: ogne permutanza credi stolta, / se la cosa dimessa
poco venga poi il sole e tu credi e di'che è racconcio il tempo
, 3-6 (i-iv-286): tu mi credi ora con tue carezze infinte lusingare,
. monte, i-v-23: quando aver credi, alora più magra / trovi tu'
che sei ancora un ragazzo. non credi tu dunque al diavolo? -in
1 centauro, « voglio che tu credi / che da quest'altra a più a
/ ragionevole è in me più che non credi. d'azeglio, 4-43: parve
. bernardino da siena, 48: che credi tu che sia questa nostra considerazione a
dante, par., 15-56: tu credi che a me tuo pensier mei /
si rammorbidiva. amenta, 4-75: credi tu, marchese, che la marietta
ovidio volgar, 6-159: quando già credi potere istar senza lei, pur vi
venga poi il sole e tu credi e di'che è racconcio il tempo e
di donne? gli ingannati, xxv-1-329: credi che fusse ben condotta, quella povera
/ e la di morte universal rapina / credi tuo solo e non pubblico danno?
: forse non fui perfida / quanto tu credi: un vortice / amaro mi rapina
loredano, 2-ii-167: mi fai ridere se credi che gli occhi di xenocrate rapportino alla
al rapportatore e disse: « tu mi credi forse portare lettere del senato che mi
(i-rv-535): vatti con dio, credi tu saper più (fi me tu
143: disse cantando: 'rasier, credi micchi, / statti fra 'l ranno
sogni vegno /..., / credi, null'àltro è al mio venir
e rawersare un po'la matassa, credi che non mi terrebbero le funi.
, ma oltre l'urgenza de'casi credi siano i discorsi che possono più ravvivarti
cosa fosse ascosa sotto qualche malizia, credi che spesso, razzolandovi e ricercandovi, di
e narrigli un tuo fatto, quando tu credi che t'oda, e'ti spicca
1-17: quando uno naviga, perché credi tu che egli recia? pananti,
messer giovanni: « pensa quello che tu credi faccia più per te, e quello
stampati ». luzi, 4-41: « credi, credi di conoscermi » recita lei
luzi, 4-41: « credi, credi di conoscermi » recita lei quasi parlando al
: -ma il 'bel lavoro 'quale credi che fosse, tu? -o bella
] son d'altro poder che tu non credi, / e so far lieti e
rassegnazione. d'annunzio, iii-1-408: credi tu facile ricondurre al ritmo di gioia una
nobili muse e orpello e tresche / credi che sien paludamento regio. casini, 1-90
dio] per ristoro? / se credi bene usar quel ch'hai offerto, /
alla detta misura che baccareto, siccome credi. g. villani, 12-53:
in sto mondo sia; / non credi a indevi, ch'ai è rasia!
residua a così poco che se tu credi posso conteggiarlo con lui al mio ritorno
z. valeresso, xxx-6-253: ti credi / far camminar qualch'a- sino restìo
scambrilla, lxxxviii-ii-485: se tu non credi i'paghi, tien la cioppa /
fede nelle varie scuole. / tu non credi e sogghigni. or quali cose /
m'è amore, e tu 'l credi, / c'onni mi'disio mi fa
così i tuoi / oltraggi vendicar ti credi e 'l danno? / ardisci,
forma non dicesti ieri: / tu credi forse ch'io dorma o che sogni
: alcuno saggio, dicie: « credi forse permagni'a, te ricchéssa che per
da samminiato [petrarca], i-134: credi a me con david: niuno salterà
separazione. ariosto, i-vi-255: tu credi, filogono, che così dal cielo
nel proprio conto. oderigo di credi, 78: fruosino di donato, nostro
1. nelli, ii-442: -non credi che si sia smorzata punto la sua
, 2-ii-167: mi fai ridere, se credi che gli occhi di xenocrate rapportino alla
. fonine, 89: cosa credi di avere capito, scemo! e non
verbo evangelico: « finché luce hai, credi nella luce; e per te stesso
. foscolo, xiv-257: se tu credi la mia lontananza necessaria alla tua pace domestica
assorbe i refugi. ahi! dove credi [colomba] / sul d'ogni
. r. roselli, lxxxvtii-ii-449: credi veramente l'ora estrema / esser don
1-i-586: tu [la superbia] ti credi con le coma toccare le stelle,
). novellino, xxviii-824: tu credi al matto aver dato un cappello,
avevo chiesto a camillo cosattini: « quando credi si darà la rimenata? ».
tuo cuore, povero artista che ti credi ancor giovane e già ti piace non
). giorgio dati, 1-139: credi che allora fosse prima rimessa in campo
del carro. boiardo, 1-5-62: credi a me, che il ver te dico
gli scritti che hai divulgato, non credi di poter riuscire fuori d'italia, potrei
consacrata la nostra neonata libertà di stampa, credi che mi sento proprio il ribrezzo.
far di molti frutti », che credi tu che facesse frutto alcuno? io
vedello / dirai che ringhi e udir credi i latrati. martello, 6-iii-305: vidi
aia. ode rigo di credi, 91: a'dì 24 di maggio
cogli artigli la timida colomba. / credi tu, ch'egli resti quasi invaghito
ripiomba, assorto / già già tei credi. manzoni, fermo e lucia, 467
, 9-92: tu stai bene già perché credi che starai ottimamente: riuscito di pene
da siena, 2-ii-1124: o mercatante, credi far bene a volere rivedere le ragioni
/ mobil paleo, volubil fiamma il credi. malagotti, 4-63: 1 celesti
mi cominciò tutto rivolto; / « non credi tu me teco e ch'io ti
il voler di giove, a che pur credi / che quest'euro, ch'avverso