e, dove amore e grazia acquistare ti credevi, beffe e strazio di te acquistavi
amore di cui ti ridevi e che non credevi possibile in te. e che arzigogoli
piana terra, quanto più secura stare ti credevi, ne li nostri lacciuoli incappavi?
pulci, 19-7: e disse: che credevi tu far, matto? / i
tu, plato, con lui / credevi, e sei credean l'età romane,
. foscolo, 1-408: tu il credevi / bizzarro d'ira che vaneggi e adombri
prati, ii-129: tu, postumo, credevi, / tu blanditor felice, /
, i-324: povero figlio mio, credevi di nuotare in un mare di champagne
.. ne hai cavato due che credevi di peso, e che poi ti sono
'rivo al lumicino eh!? ti credevi di non averle a tirare le calze
miglior bracchi alla coda che tu non credevi. masuccio, 259: per volerse
stavolta hai fatto male i tuoi calcoli. credevi di bevertelo tutto te, questo bel
terra, quanto più secura stare ti credevi, ne li nostri lacciuoli incappavi?
. pulci, 21-5: tu credevi e'ti fussi creduto, / a chieder
terra, quando più secura stare ti credevi, ne li nostri lacciuoli incappavi? bembo
[cose] non sono difficili quanto credevi, però che elle sono tutte collegate insieme
fra il mare e dio cui tu credevi. 11. stor. grado
contati. non tanto, come tu credevi, se ha avuto la volontà e
fra il mare e dio cui tu credevi. 24. assestare, menare
tu poi, o m. tullio, credevi così oppressa la patria, che per
occhi tuoi andavi desiderosamente dove vedere la credevi. leggenda aurea volgar., 1254
tu nuova e semplicetta, / veracemente le credevi, e al colle, / là
nelle vivande. pulci, 5-62: tu credevi che le sbarre / non ti tenessim
/ fra il mare e dio cui tu credevi. bacchetti, i-ii: dio non
il non oppormi a un viaggio che tu credevi necessario a riparare le nostre disgrazie.
sono indovinati. moravia, xiii-45: credevi che non avessi inteso; ma ho
musicale. pulci, 25-279: tu credevi abbagliarmi col velo / e che baiardo
fiocco. idem, 25-279: tu credevi abbagliarmi col velo / e che baiardo
la mostarda. pulci, 5-62: tu credevi che le sbarre / non ti tenessim
. guerrazzi, 2-87: oh! che credevi?... che il tempo
gnocco che non sei altro, e che credevi ch'io sarei venuta a fare?
grandi. pulci, 19-7: che credevi tu far, matto? / i granchi
sui quaderni con ti lungo! cosa credevi che diventassi, da grande: una
certo. ungaretti, xi-156: credevi... che il pensiero vero fosse
... quando più secura stare ti credevi, ne li nostri lacciuoli incappavi?
achille così lo insultò: ettore, tu credevi una volta, quando spogliasti patroclo d'
da me, e lascimmisi credere che tu credevi quello che scrivevi, appena credetti potere
migliorata, o sei restata delusa? mi credevi più ardente? più discreto?.
e placido. ungaretti, xi-157: credevi che il tuo corpo... fosse
un fine. es.: « tu credevi che in pochi mesi avresti avuto l'
anche tu potevi non raccettare colui che credevi indegno della tua famiglia: l'hai
che languon nati appena, / e te credevi piena / de balsamo immortale. niccolò
buti, 1-704: 'tu non credevi ch'io loico fossi'; cioè ch'
disgraziato, che hai facto? tu credevi, quando prendesti caterina, che,
sei tu tondo di pelo / che ti credevi forse di mattare / noi e noi
vita di gesù cristo, 123: or credevi tu essere più savio e migliore de'
dilettevole. viani, 10-31: non ci credevi che ci fosse lonferno / et ora
? / tu non sapevi 0 non credevi: ei volle: / ti solcò tutto
, o sei restata delusa? mi credevi più ardente? più discreto? nievo,
e tu, plato, con lui / credevi, e sei credean l'età romane
diffinite. alfieri, 5-216: non ci credevi [voltaire]? e tientilo.
che fussi creato; / e tu credevi e'mandassi il tributo? / e carlo
in tanto abbrobrio, / tu non credevi mai esser volubile, / fin che l'
occhio le aggrandirà, perfette, / dove credevi arena, vedi le chiocciolette. algarotti
o sei restata delusa? mi credevi più ardente? più discreto? ti
firenzuola, 384: quando tu ti credevi essere uscito dell'acqua, e
autorità patriarcale. verga, 5-547: credevi di vivere patriarcalmente in mia casa,
piana terra, quando più secura stare ti credevi, ne li nostri lacciuoli incappavi.
non lo cercavi; e dove non credevi si mostra eccellente. fiamma, 1-103:
non ne uscirai più. non ci credevi forse ancora, fino a ieri,
in tanto obbrobrio, / tu non credevi mai esser volubile, / fin che l'
molte tribulazioni, e tu non lo credevi perché non se ne
avere, e tu, pusillanime, credevi volessi comprometterti. -sostant. dante
vostro dire. machiavelli, i-vm-162: credevi tu però avere a fare con ciechi o
iii-2-134: potevi non raccettare colui che credevi indegno della tua famiglia: l'hai creduto
iii-2-134: potevi non raccettare colui che credevi indegno della tua famiglia: l'hai creduto
tu, plato, con lui / credevi, e sei credean l'età romane,
. calvino, 12-25: quella che credevi una ricercatezza stilistica dell'autore non è
spesso parlava col suo compagno. « credevi tu che ci saremmo ricongiunti? »
: perché non l'hai fatto? ti credevi furbo, contavi in tal modo di
tutto nell'amore ed io nulla; tu credevi ciecamente in lui, io satireggiava sulle
quiete. montano, 1-40: tu credevi di potertene star quieto senza esserti prima
di tutti i ribaldi; / e tu credevi 10 tenessi i piè saldi! berni
2-ii-1070: tanto panno a perdere, credevi tutta la larghezza alle opre per lui serbarsi
loro sconvenevolezza, più che tu non credevi e non aresti mai pensato, ti venivano
che sono tante! svevo, 6-260: credevi davvero che avrei acconsentito di lasciar seppellire
, dove la divinità immaginaria che ti credevi di ottenere? 13. locuz.
dalle mani! ma meglio così: credevi sguizzartela, e sei dato proprio nella nassa
di vento. d'annunzio, iv-2-1145: credevi tu che avremmo ripreso insieme il volo
« la fortuna che fino ad ora credevi aver contraria quanto prima ti aiuterà.
disapprovazione o disprezzo. giusti, ii-529: credevi che io a un tuo atto di
poi maraviglia se,... dove credevi di riuscir glorioso, siete rimasto svergognato
. i. frugoni, i-9-274: credevi forse, in erto giogo alzata / superba
. lamenti storici, iii-155: tu credevi de scapare, / ludovico, così
tullurù? tansillo, 3-239: tu mi credevi un matto, e un turlulù,
sembiante di fuoco: « che ti credevi, » gli disse, « ch'io