gregge. beicari, xxxiv-123: ognun credeva esser ristorato / dopo la morte co'
veramente al mondo dei piaceri che io credeva impossibili e che io sono ancor capace
lo ritarderebbero. alfieri, 4-154: credeva metello che con reiterati assalti lo travaglierebbero
ritirato, che per lo più si credeva che questa sua tanta ritiratura e tanta
l'incostanza de'popoli, i qudi credeva che..., facilmente passati i
appartiene ed esponsi del popolo gentile che credeva nel vero iddio d'israel.
, salvo la vecchia e colei che si credeva inghiottir la imbeccata; e sedendogli in
trovare una tal ritrosia nella persona di cui credeva poter far più conto. carducci,
che un autore o due e inetti gli credeva a rendere un sano giudizio e a
fratello. idem, 10-9: io mi credeva in questa sera gonfiare la pancia con
: servilio che era di migliore aere credeva che fosse il meglio a piegare gli animi
bartoli, 1-1-46: né punto men si credeva doversi per riparare alle cannonate in battaglia
concluderla. varchi, v-50: io credeva che voi foste al 'ronne', non
ei, che da un anno si credeva morto, / alleluia, alleluia! è
, mentre io parlava o credeva di parlare, masticava una nocciuola rosicchie-
fallimento. bisticci, 1-i-526: chi credeva ch'egli non comparissi già avevano fatto
. cocchi, 5-1-205: così egli credeva essere accaduto... all'alto monte
124: sono molti giorni ch'io mi credeva d'esser stata posta dalla fortuna nel
5-470: misere e rozze, il malusèi credeva di doverle sempre trattare senza tanti riguardi
, 4-1052: il filosofo di ginevra credeva che la libertà non potesse consistere che con
un uomo addossato a un altro; e credeva due giovinastri che ruzzassero. sanminiatelli,
sono venute addosso invece de'danari che credeva gli dovessero venire in saccoccia. 6
subito dire: « né anche io lo credeva ». baldini, 14-143: si
tutto nel tuo petto l'amore che pur credeva d'aver da te meritato il tuo
concio e saettato me, quando io credeva che tu mirassi altrove. -impressionare l'
muratori, cxiv-45-268]: io mi credeva già saldati i loro conti.
. le parve quella immagine, ch'ella credeva cosa salda e non un'ombra,
e menate per ciò tanto rumore? / credeva, salmisia, che derivaste / dalla
giunta. salviani, 6: io mi credeva certo certo che ci legassero le vigne
saltano addosso. palazzeschi, 1-34: credeva... che io volessi saltarle addosso
10-33: l'amico... si credeva che i suoi saltetti ed il suo
annunzio, iv-1-298: la povera creatura credeva di salvare un'anima, di redimere
. giuglaris,, 43: credeva quell'ippocrita che la riputazione -salvo
è ciò che voi domandate? io mi credeva che voi foste un santo: or
dolce che la sapa e non solo credeva, ma approvava alle due parole tutto quello
che chi non sapea la vita sua credeva che stesse pure di delizie e in conviti
credo, dalla cattiv'aria in cui si credeva anticamente essere la sardigna. fagiuoli,
pranzo, e che l'emilio non credeva si potesse mai adoperare. = dal
al posto miserabile di medico condotto, si credeva uno spostato e non amava i suoi
cecchini, cv-731: sto pavaion, che credeva che fosse in le altre mie robbe
sentirmi smaccare tutti quei fruttarelli ch'io mi credeva aver raccolti dalla cultura di quel mio
di passione. lippi, 6-63: credeva il mio fantoccio con un sguardo /
quei tali promessi sposi, dei quali credeva di essere sbrigato per sempre. 3
rima e nella versificazione e più si credeva bravo. = deriv. da
, i-4-143: il foresti... credeva che il cristo nel nostro riscatto dovesse
scampanio. suonavano a morte: e alfredo credeva anche di sapere per chi.
di soffolco, la scampò come si credeva, peroché, quindici dì appresso alla
e benché egli tenesse replicato che non credeva, nondimeno il meschino mezzo morto si
ch'aveva di vincere perché con bastoni credeva di vincere, quando invitò.
, 1-4- 438: non la credeva mai dovesse dare in tali scartate. i
ebbe questo disegno quell'esito che si credeva, non essendo passate che brevi scarumazze con
posso raffrenare questo diavolo scatenato, che io credeva che fosse un santo. piccolomini,
scavava nella sostanza loro più secreta, credeva scoprirne radici strane. -assol.
ii-219: perforata la pelle quando si credeva che di tal buco uscir ne dovesse o
] un semplice. era uno che credeva che ciò che ci divide è sempre quello
altrui. bacchetti, 15-210: non credeva più al segreto o non volle vederlo
scialacquate spese. siri, vi-145: credeva [l'ambasciatore]... tuttavia
'tre moschettieri', entusiasta e sciamannone, credeva di aiutare la causa di garibaldi.
la gioventù scienziata di catania nel 1603 credeva favoloso ciò che si narrava di questo
... tastate le botti che si credeva che piene d'olio fossero, trovò
a ferdinando e il desiderio che si credeva che avesse il senato viniziano che si scompigliasse
fuora contro deire, cercando tutto ciò che credeva atto a muover a riso gli argivi
desimo non valere, che si credeva a nulla, non isconfida- to,
comprendeva la sconvenienza, un poco perché credeva le fosse lecito tutto. brancoli, 4-70
: noi ci giurammo fede. io credeva di essere amato dalla più bella e dalla
1-50: appena lo scorgeva, o credeva soltanto di scorgerlo, il cuore le batteva
borraginacee, genere miosoti, che si credeva utile che per curare la puntura dello
tronco o seduto su una pietra, credeva sentire in se medesimo scorrere il fiume del
portava reverenzia. nappi, xxxviii-225: credeva de condur mia navicella / sì come
stanza nel cuore della città: io credeva che il lazzeretto se le dovesse scostare più
più dolce che la sapa e non solo credeva, ma approvava n. villani,
essere umano. perché, si credeva che fosse un fenicottero? -stendere il
: gli eserciti intanto si ribellavano e credeva [tiberio] correggerli con duo'scurisci teneri
trovare una tal ritrosia nella persona di cui credeva poter far più conto. de bosis
e le cause che lo determinano o si credeva che lo determinassero, il maremoto,
ribrezzo della febbre. manzini, 12-35: credeva di opporsi alla tosse, chiudendo la
petruccelli della gattina, 4-89: si credeva obbligato di opprimermi dei suoi sdolcinati complimenti
: io, lo ripeto, non credeva che avesse a nascerne tutto questo.
fu più prossima di quel che si credeva, e per non dare nei pali e
dell'invidia, perché la lonza si credeva secemesse dai reni il 'tyncurium'che poi
da quel suo collo così lungo egli credeva di saper tuttavia cavar fuori una seducentissima
dava più segno i vita e si credeva spento per sempre. -sfallire dal
antichi si conosceva la peonia perché si credeva atta a far comparire o nascere i
: sia un'antica colpa, come dante credeva, sia la natura origine, come
: dara'line quattrocento, che troppo credeva che fossero più i dugento marchi, che
dicerie in cui in parte anche lei credeva, più che titubante, semimpaurita, miluzza
al cielo stesso e alla spera del sole credeva essere convenevole dir cose maravigliose; e
d'italia e d'un avvenire ch'egli credeva esser prossimo, l'occhio semispento dalla
voce generale non è erronea, si credeva che la prima banca di londra e del
nostri maggiori antichi. tozzi, vi-636: credeva che quella passeggiata gli facesse trovare definitivamente
quegli che non si sentivagrave e che ben credeva campare, sicché non si voleva
'irraggiungibile virilità? noi che lo si credeva il senzagranelli!) e subito si
sarpi, vi-1-152: non mancarono chi credeva che fosse più secreta causa che movesse
bertini, 7-107: parla esso contra chi credeva la milza separatrice d'un sugo acido
quella tale e tale cosa. egli credeva nell'efficacia delle raccomandazioni che seppelliva in
. bacchetti, 2-50: in russia si credeva... che l'unico modo
« appunto » dice colui il qual si credeva sballar seta spagnuola e poi vantarsene con
croce. tansillo, 1-291: io mi credeva, essendo già settembre, / venirmi
. scarfoglio, 150: già qualcuno credeva ch'egli [carducci] fosse
il nome alla setta, ed il quale credeva che il mondo fosse governato da spiriti
poeta! di tutto ciò che egli credeva d'aver fatto e di essere,
inghilterra. cavour, iv-60: io credeva che la mia proposta intorno allagiurisdizione ecclesiastica ed
e il petardo alla porta; ma quando credeva che la fanteria dovesse dare la scalata
che tal voce non era, come si credeva, tolta nuo le sfregacciolature
, ambi odiatissimi, ognidisorbitante favola se ne credeva: e nelle morti de'padroni le
c. bini, 91: io credeva di poter parlare quest'idioma gemelli careri
sempre tranquillo, almeno sicuro, perché lo credeva tutelato da una potenza incrollabile.
far soggiorno. tarchetti, 6-ii-596: credeva che tu la conoscessi, e perciò
di questa materia, la quale io credeva che dovesse essere il sigillo di tutti i
maggiore e forse non sapeva o non credeva pienamente ciò che dal cielo era stato significato
: mia madre mi disse che non credeva neppure una sillaba di quanto diceva jozek
nuove. g. bassani, 5-27: credeva alla sincerità della passione giovanile che l'
, 4-463: l'imperatore napoleone non credeva alla ritirata sincera degli austriaci.
d'annunzio, iv-2-20: il poveretto credeva di rivedere in quella donna la sirena del
dell'oggetto. nievo, 440: credeva forse che la volontà o la presunzione
miei più cari, ch'io non credeva di poter durare in questo stato senza
, snervato dalla lunga aspettazione, egli credeva di smarrire le forze e di cadere
. cavalca, 20-330: la madre credeva ch'egli fosse con giuseppe, e giuseppe
ch'egli fosse con giuseppe, e giuseppe credeva ch'egli fosse colla madre a casa
a tutti coloro che l'ascoltavano e si credeva smascellare dalle risa, disse: «
che, come di scuola napoleonica, credeva che a voler che gli uomini siano
sereni, e severi come d'imagini, credeva lei del paese: se non che
, 2-502: sosteneva il socialismo solo perché credeva, con assoluta e matematica certezza,
cose. principalmente, un partito che credeva nel terrorismo come modo di fare politica »
giunta sofistica). ungaretti, xi-127: credeva [pasquale paoli] nei sogni,
tanto flavio stava immerso nello stupore e credeva sognarsi nell'udir stravaganze tali. manzoni
con una onorevole cittadina sì come egli credeva, la quale era femina vilissima,.
boccaccio, viii-i-ii: sollecitissimo andava là dovunque credeva potere vederla. ovidio volgar.,
sollecitudine dicevano molti; il che appena credeva, ricordandomi come per ad
viziosa che, a prestarla, don marchino credeva in coscienza di non potersi arrischiare a
avessero mandati tutti que'rinforzi ch'ei credeva alla somma delle cose necessari.
marito vide la moglie, che sola trovar credeva, assai meglio accompagnata che egli voluto
nesi. idem, v-110: si credeva che resterebbe impegnato a resistere allo esercito
: eran le lucciole: ma anche lei credeva alle cose fantastiche, alla vita soprannaturale
tasso. fagiuoli, i-76: mi credeva che ognor foste per via: / e
alla resurrezione della carne nella quale non credeva e a sciocchezze di questo genere,
: lapii che faceva il sordo perché ci credeva due poverette e sapevo che lui non
che il carducci a quella sorellevolezza non credeva affatto. = deriv. da
da topi. leopardi, 231: credeva allor del mondo intero / la specie
camera, e sentendo che quello che credeva essere il frate somacchiava, disse piano
ributtato. algarotti, i-vi- 150: credeva sorprendervi un corpo di soli diecimila uomini;
la donna s'irritò. evidentemente lo credeva un satiro o un tagliaborse. cercando di
de sanctis, ii15- 242: io credeva che il parlamento del 1865, surto per
-apparisce qui ed altrove che dante non credeva veri gli antipodi. -sì, il petrarca
allor sospira. giuglaris, 43: credeva queiripocrita che la reputazione sua fosse in salvo
sottana parte d'egitto,... credeva che melchisedech fosse figliuolo di dio.
. carducci, iii-9-204: con queste smancerie credeva il trovatore di dare alla bella l'
essa. algarotti, 1-x-151: io mi credeva che la pittura grottesca fosse usata dagli
ch'egli, nulla sapendo del lincitano, credeva essere il ruggieri, tanto sottigliò ai
e gli ha affidati a uno che credeva il fior de'galantuomini; e scoprendolo
povero giulio s'accorgeva di restar soperchiato e credeva ricattarsi coll'accrescere veleno al propno rancore
patrizi, 3-118: replicò s'io credeva che vi fossero ancora acque di soverchio nei
ch'egli, nulla sapendo del lincitano, credeva essere il ruggieri, tanto sottiglio di
torino. bonsanti, 5-125: egli stesso credeva con sincerità di essere quel simpatico spaccone
nievo, 505: oh cosa credeva? ch'io volessi offrirmi al primo capitato
più duro il terreno di quello ch'ei credeva e d'aver fatta una sparata a
: il signor klotz... credeva... nella spagiria, come unica
sole). novellino, xxviii-836: credeva che quell'ombra avesse vita, che
smaccare tutti quei fruttarelli ch'io mi credeva aver raccolti dalla cultura di quel mio
cavalcatura. vasari, iv-178: credeva d'esser sicuro lutrech e disarmato spasseggiava
pratiche della repubblica fiorentina, 342: credeva che faranno tanti spaventachi ad messer giovanvictorio
fucilate. ingannata dall'eco, nelly credeva che venissero dall'oliveto; ma poi scorse
colonna infame [1840], 728: credeva l'infelice, che il suo reato
la punta, e non tanto, come credeva, per sperimentare lo scatto della molla
faldella, iii- 85: io credeva che dalle sue labbra dovessero spicciare sempre
la porta dell'inferno, che rodin credeva il suo capolavoro, come subito capimmo appena
. g. bassani, 5-27: credeva alla sincerità della passione giovanile che l'aveva
moglie stata dama della regina, mentre si credeva la di lui vita spirante.
. aretino, v-1-230: io mi credeva, signora, che vi bastasse ornar
miei sponsali, di vino ch'io credeva bere della mia quiete, gusto
a. f. doni, 291: credeva vedere gli inganni che sono usati loro
scarso di esperienza..., credeva facilmente le asserite fortune di altri cercatori
mai non avea creduto né oggi pure credeva, d'incretinirlo; poi, dalla stessa
vano molti; il che appena credeva, ricordandomi come per ad
ma spongiosa. bacchetti, 4-30: credeva che fosse il crepitio del mare calmo,
veramente al mondo dei piaceri che io credeva impossibili e che io sono ancor capace di
pubblica autorità. davila, 595: credeva il papa che questi avvertimenti bastassero senza
parlato della cosa con dolcezza e, credeva, in buona fede. il posto allo
, ii-13-213: lo stesso goethe non credeva al 'mistero', del quale gli uomini troppo
, la quale mai più vedere non credeva, menata. ariosto, 10-35: ruggier
stanza nel cuore della città: io credeva che il lazzeretto se le dovesse scostare
(1-iv-548): ciò che vedeva, credeva che gru fossero, che stessero in
. bottari, 5-145 not.: credeva [il bellori] che la pittura andasse
estens., il cielo che si credeva da essi governato). - stella forte
,... mentre che credeva mirandola ammorzar le novelle nascenti fiamme che
la punta, e non tanto come credeva per sperimentare lo scatto della molla e la
più buone,... ella credeva di non valer proprio nulla. guglielminetti,
rimunerare. beicari, 4-132: ognun credeva esser istorato / dopo la morte co'
in pezzi 1 vasi e le non credeva indispensabile raddrizzare coteste storture della stoviglie. c
pubblico notare certamente io non lo mi credeva. = nome d'azione da
stracicanddo. busca, 18: io credeva che elle fossero come le case de'
, basta che nei tempi di aristotele credeva talmente l'imperita moltitudine molte cose favolose
, da brava donna all'antica, non credeva ai medici, ma credeva agli stregoni
, non credeva ai medici, ma credeva agli stregoni e ai medicastri. c.
ho sgomberato casa. pratesi, 5-22: credeva che non valesse la pena affannarsi tanto
la lettera di vostra signoria, perché io credeva che subita dovesse esser la venuta,
volgar., 6-285: emilio lepido si credeva che per opera di m. fulvio
, così irreparabile nelle cose dove egli credeva di avere maggiore interesse, non sapendo
le diede nome di maga. la credeva una circe; una strega, od una
penitenza e alla sacra mensa, si credeva di avere sufficiente- mente corrisposto alla religione
figliolo, e ciascuno di essi si credeva che fosse il suo. monti, 9-437
. onorava quella pietra manale perché superstiziosamente credeva di poter per lei impetrar da fiore
tal modo questa mina, che si credeva da ogn'uno che potesse sollevare gl'interessi
cavar loro dalle viscere l'oro che si credeva avessero inghiottito. guerrazzi, 1-639:
truppa. sozzim, 345: si credeva volessero far casini per mettervi più gente
barezzi, 1-71: saulo... credeva meritare, guardando i manti e gli
ogni porta ad ogni svoltata di corridoio credeva di vedermi dinanzi la negra apparizione del signor
strada la donna s'irritò. evidentemente lo credeva un satiro o un tagliaborse. vittorini
taglio, ma non conforme il dirittone si credeva, perché dovè pagarlo piucché pagato non
capezzale, e ogni tantino, quando credeva di non esser visto da nessuno,
peraltro non fu tanto grossa come si credeva. abiti, cappellini, smanigli, gite
775): tastate le botti che si credeva che piene d'olio fossero, trovò
manecel... don alvaro si credeva più certo. -a tal punto
fine. un tecnocrate che senza contraddirsi, credeva nella democrazia. g. bocca [
apollo, nel luogo dove si credeva che fosse avvenuta la metamorfosi di
non si travagliava perché da loro non si credeva così buona. manzoni, iv-263:
tre mesi. papi, 1-3-66: credeva esso nondimeno potersi salvare con quella politica
rilievo di otello. così la buona gente credeva in ilio tempore che gli astri stanno
convegni. calvino, 12-88: questo irina credeva ed era riuscita a far credere non
necessario anche il mio assenso e che non credeva ch'io un baobab sradicato
offerto un termos, ma lei non credeva nei termos, non ci aveva mai
tante cose. principalmente, un partito che credeva nel terrorismo come modo di fare politica
guerra. borgese, 1-75: nemmeno credeva di ritrovare in cima al chiaro monte
beccaio: « per verità io non credeva (gli dissi) che ci volesse tanto
son testi. ghislanzoni, 8-25: egli credeva nei libretti d'opera e nei programmi
i denti e stirò le mascelle, credeva che gli saltasse una vena tanto lo
: ognuno pensava e non diceva quello che credeva, cioè che don manuel peralta fosse
lui ». fogazzaro, 5-410: credeva che maria, nella sua esistenza superiore,
ragione. siri, i-200: si credeva instromento addattato per sedare al primo bollore
de'tormenti coi quali si voleva o si credeva svellere di bocca agli inquisiti la verità
insieme una trafitta del vecchio dolore che credeva d'avere sopito. -sofferenza
due che collui si conbattieno, sì credeva averlo conquiso per sé solo, ma di
dietro di accompagnatori e d'armati, credeva che ciascuno fusse il re. siri,
si era dimenticato di godere e che credeva passata via dal suo fianco e irraggiungibile più
strada la donna s'irritò. evidentemente lo credeva un satiro o un tagliaborse. cercando
gente, e nel tranquillo disprezzo che credeva di leggere negli occhi d'onice del
ma e ill. ma ch'io non credeva nella pace, per esser trapolosa e
di dare loro la terra: ciascuno credeva trarre vantaggio dall'altro per essere maggiore
popolari, il trascendentalismo religioso, e credeva di superarlo solo col più crudo e
torpore quasi direi veggente, in cui ella credeva di venire, per la
, nel 'fedone', nella quale non credeva, era proprio la teoria della trasmigrazione delle
che voltato reno nella sanmarti- na si credeva di trattenerlo qualche tempo coll'aiuto degli ar-
avanzamento degli approcci. alfieri, 4-154: credeva metello che con reiterati assalti lo travaglierebbero
: egli [tolstoi], che non credeva a nulla, sentiva tutte le fedi
, ii-269: l'iniziato si ubbriacava, credeva di andare in treggenda; la sua
della penitenza e alla sacra mensa, si credeva di avere sufficientemente corrisposto alla religione.
saturno tricorporeo, come egli allora lo credeva, ma nel principio di luglio 1610
sé consolati partivano, all'ora si credeva veramente beatissimo, giubilava, tre- pudiava
e trovatolo in dolo, che noi credeva, gastigarlo con esilio, senza imbrattarsi
. aretino, v-1-305: io mi credeva, vedendovi camminare sul trotto dei corrieri
con una onorevole cittadina sì come egli credeva, la quale era femina vilissima,
: andai a chiedere a lui se credeva che io fossi un pazzo, come dicevano
quel recupero di un tempo ch'egli credeva quasi immaginario avevano veramente qualcosa di miracoloso
cavalli, tutta vestitini e lunghe arbe credeva di poter conquistare il mondo.
vedermi tanta turba a l'uscio, credeva o che io facessi miracoli o che ci
uno. de amicis, ii-584: credeva che l'acqua sfacesse la stofa come la
fondamentali, poiché dal loro equilibrio si credeva derivasse la salute fisica e mentale dell'
pregare ieri el proveditore che, se credeva poterlo fare senza scandalo, mectessi el
dote materna; e questi non credeva che mi si negassero per giustizia; ma
: diceva a'padri ch'egli prima sol credeva, or vagliatrice, sf. macchina con
grandezza qualche parte di barbaro; non credeva, per esempio, di onorare la
. nievo, 773: e se credeva che non mi amassi più, perché dunque
non toccò la canape. adesso egli credeva che lo avesse percosso per vanagloriare la
con una onorevole cittadina sì come egli credeva, la quale era femina vilissima,
[castagneda], f-352: il principe credeva... si reputò perso per
più che all'antica... si credeva di dire una facezia avvertendo che la
l'odio che nutriva e di cui si credeva oggetto, non era senza qualche dolcezza
frequentemente. dalla croce, ii-100: credeva lppocrate che gran parte del seme, negli
dal vento), che tutti noi si credeva morire diacciati. = comp
si verificherà prima di quello ch'egli credeva. pallavicino, 1-563: questa generai
del vermiglio che ella mi diede, si credeva a tutti i partiti ch'io non
forse identificabile col capostorno (e si credeva che potesse colpire anche l'uomo)
cavalli, tutta vestitini e lunghe barbe credeva di poter conquistare il mondo. verga
de'minerali. spallanzani, v-5: credeva di essermi abbastanza spiegato col dire che
vedendosi baciare la mano da lentilio, che credeva fusse un villanuzzo, arossendo prima un
, 2-502: sosteneva il socialismo solo perché credeva, con assoluta e matematica certezza,
verri, 1-i-110: in somma tutto si credeva di poter fare con leggi vincolanti.
: il sacchi mosso da ciò ch'egli credeva suo interesse ricalcitrava con civiltà e giugneva
vita. vittorini, 9-83: essa non credeva alla possibilità per lei non grande di
mano aver parieno. buzzati, 6-273: credeva forse che lui avrebbe ceduto, il
vedendolo sempre armeggiare co'signori, egli credeva abilissimo nell'esercizio della professione.
in zara. amenta, 1-97: non credeva che un giovane come voi desse in
a un'altezza moderata, non, come credeva di ricordare, fino allo zenit
: « secondo lei, walter vetroni credeva davvero nell'accordo? ». risposta di
tondelli, 1-122: sulle prime nessuno ci credeva, i ragazzini tornavano a casa e
cui la rappresentanza ufficiale del pseudo-socialismo palermitano credeva adempiere ai suoi doveri di ospitalità.
lo hartmann, che da sua parte credeva di stare tra i 'concreti'pur avendo
le autocontraffazioni e le licenze che meglio credeva. = comp. dal gr.
valore. tobino, 3-404: alfonsine credeva capace soltanto la sua persona, gli
, 6-xi-2004], 37: finchési credeva, o si fingeva di credere, che
a voce et apertis suffragiis, perché credeva che quelli che copertamente glie l'arebbono fregata
grigiorossi, vista la bufera dell'olimpico, credeva di tornarsene a casa con un prezioso
. campanella, 11-75: si credeva che già carlo v, come nato di
[23-viii-1988], 13: forse zia credeva di saperlo, e, da virtuoso
infatti, egli [bob marley] non credeva alla morte. corriere della sera [
ridestatore, non il rappresentante, come si credeva un tempo, dell'idea.
statuaria. e con malizia ben femminile credeva di aver trovato la ragione di quella