chiedo inutilmente per quale abbaglio dell'animo credetti di dover assecondare le sue triviali parole
; senza che, io mai noi credetti. varchi, v-35: abbaiatori si chiamano
di così dolorosa rassegnazione che io lo credetti prossimo a ima santa fine e mi slanciai
un'altra altea, per le quali credetti io che bisognasse mandar per esse in queste
essempri. idem, 9-2-17: sempre credetti io meno al mio senno che all'
la sua forma all'angelo custode che credetti fermamente, per un pezzo, mi venisse
: mentre si annodava la cravatta, credetti d'inghiottire in vece sua, trangu
. michelangelo, 89-3: i'mi credetti, il primo giorno ch'io / mira'
ingegno recato a quello che io non credetti mai che alcuno mi recasse, ma
balocco ch'io sono... gli credetti. b. davanzali, ii-93:
, 3-24: fu allora che credetti di assistere come un fantasma (
a. f. doni, i-160: credetti che voi fusti venuto per ber trebbiàno
ond'eran §ì bramosi / non mi credetti che lance né spiedi / né troppi ferri
le canarie, e in buona fede credetti che egli vi fosse sopra. de
cadran le sorte *. / allor credetti ben ricever morte, / tanto facean
ci smarrimmo; e tempo fu ch'io credetti di non avere mai più a capire
. buonarroti il giovane, 10-927: credetti a un pippione empiere 'l gozzo,
mi rimescolai, / ch'i'mi credetti aver qualche gran male, / mi si
. faldella, 2-41: io credetti di urlare al mio onorevole vicino
tanti sguaiati. govoni, 2-105: non credetti a me stesso / quando strappato in
ci smarrimmo; e tempo fu ch'io credetti di non avere mai più a capire
pavese, 4-156: fu l'anno che credetti nella scienza come vita cittadina, nella
o scandali. pananti, i-45: credetti allor che fosse il dover mio,
parole ma- ladette, / che non credetti ritornarci mai. intelligenza, 27
, integrarla. svevo, 3-884: credetti di aver fatta un'importante scoperta scientifica
fatta un'importante scoperta scientifica. mi credetti chiamato a complemen tare tutta
una femmina, con la qual maritandomi credetti d'uscire di povertà. tasso,
v-2-269: dal congiuntivo sguardo io mi credetti messo a zinnare nelle braccia della moglie
ove m'addosse: / ch'i'credetti trovar perle in un bosso / e be'
femina a stretto consiglio, la quale io credetti incontanente che fosse ciò che ella era
, orfeo, 286: i'non credetti, o dolce mio consorte, / che
: avanzando all'involto la mano, credetti -e n'ebbi una fitta -di toccare il
: così stabilito nel mio proposito, mi credetti in questa maniera d'aver ammutite tutte
il petto doleami con orribile spasimo. credetti quella notte morire. verga, 4-18
, orfeo, 288: i'non credetti, o dolce mio consorte, / che
così stabilito nel mio proposito, mi credetti in questa maniera d'aver ammutite tutte
tremando e palpitando / di morire io mi credetti / nel pugnar di tanti affetti.
mi fu cagione / per che già la credetti rara e densa. francesco di vannozzo
da tutti vuoi la baia. / già credetti essere il cucco, / so che
detti questo figliuolo a filippo, io credetti avermi levato briga, e io l'ho
seriamente. tolomei, 2-151: ben credetti che voi fingeste d'essere adirati per
) ebbi della paura, e mi credetti di vedere un qualche demone lunare. leopardi
buonarroti il giovane, 9-704: io lo credetti perturbato da demone, disposto / a
il mio desir sempre digiuno: / credetti mille volte aver conclusa / la dubia
morbosa resistenza. d'annunzio, v-2-370: credetti ritrovare tra le due colonnine il mio
, 24-2: al principio del libro mi credetti / abbreviar..., /
navicare, e così dove io non credetti, ritrovai la quiete mia. caporali,
105: ci fu un momento che io credetti che tu, stanca e noiata di
io feci il « garbuglio » perché li credetti protestanti. 3. ancona o
tien fede. bembo, 1-7: credetti, lassa, aver gioiosa vita, /
lui toglie. cesarotti, i-185: credetti che ciò dovesse donarsi alle circostanze della
guiducci, ii-3-5-605: quel picciol moto credetti io proceder dalla scabrosità della interior superficie
quanto meschina. pioverle, 1-133: credetti di scorgere in rita una di quelle anime
vita ci furono varii periodi in cui credetti di essere avviato alla salute e alla
ci pensarono neppure. boine, i-154: credetti senza lume nella oscurità, dava un'
sul mare tra copenaghen e malmò che credetti d'aver visto il primo esemplare della
costeggiai i mari tenebrosi della magìa; credetti di trovare nelle superstizioni antiche e negli
che i prezzi erano saliti, io gli credetti subito perché sapevo per esperienza che non
passava di là; e per allora io credetti, che fossero marinari, i quali
mar nero fu pessima, e più volte credetti che il battello fosse per andare a
ardeva in voi così candidamente ch'io mi credetti riveder me stesso giovinetto nell'atto di
non la faciloneria. loria, 5-183: credetti, allora, di aver capito da
avrebbero sostentata la mia vecchiezza, e credetti colla perdita di tutti gli altri piaceri
avviarmi ad una solenne gabbata; ma credetti di farla da furbo. pea, 8-59
105: ci fu un momento che io credetti che tu, stanca e noiata di
volgar., 4-332: io non credetti che mai mi dovesse orazione mancare
aretino, v-1-365: tanto più il credetti quanto più intendeva che governavate fino a
. g. gozzi, 135: io credetti allora che mancando tu [ippocrate]
quel tuonar, che spinto / mi credetti all'abisso mio e profondo. / d'
vita ci furono varii periodi in cui credetti di essere avviato alla salute e alla
i'mi rimescolai, / ch'i'mi credetti aver qualche gran male. parini,
m. cecchi, 7-3-2: io non credetti mai / ad erasto forchette, né
arfasarre. giannotti, xli-1-38: io credetti pure averti a mandar fuori co'frugoni.
prosa? giordani, xii-72: mi credetti obbligato, e dalla politica e dalla
giovio, ii-247: io non mi credetti giamai che in questa stagion de tempi
d'avviarmi ad una solenne gabbata; ma credetti di farla da furbo. =
barcollare. pavese, i-25: credetti dicessero a me e vacillai sulle gambe
. deledda, i-207: sul principio credetti che si trattasse dell'eterno conflitto fra generazione
... mi sconturbai, e lo credetti un qualche genio limare. buzzati,
soletta giacìa. bocchelli, 9-102: credetti di capire come, attraverso il mistero e
. buonarroti il giovane, 10-927: credetti a un pippione empiere 'l gozzo, /
giovio, ii-247: io non mi credetti giamai che in questa stagion de tempi
la grazia di dio sano, dove io credetti, ora fu, che voi noi
se il giuoco, che perduto io già credetti, i vincerò col mandarla in guadagnata
con guizzi diversi e con forze maggiori mi credetti ritrarre, ma, vinta da loro
poliziano, 1- 733: i'mi credetti il giorno / fussi ogni dea di ciel
il giovane, 9-704: io lo credetti / perturbato da demone, disposto /
da sima, 930: io mi credetti, già tempo fu, che le
le radici. aretino, ii-161: io credetti che tu volessi inabissar la porta.
con l'andar del tempo, 10 credetti nelle mie favole come in una specie di
mi fu cagione / per che già la credetti rara e densa. -molto
nievo, 737: non so chi credetti che fosse quell'incognita e pietosa persona
rei costumi, / ed io non gli credetti, e non permisi, / che
d'oggi. parabosco, 2-24: io credetti narono al capitano con una maschera di
infinsi venuto a venezia per ossequiarla e credetti aver addotto un'ottima scusa per riescirle
in modo m'infrascasti / ch'io mi credetti d'essere il tuo amore. cesarotti
altri mi lasciai inorpellare, e mi credetti divenuto un gran che. -rifl
, ebbe quel fine / ch'io non credetti ch'arrivasse mai. cesari, i-420
tu credevi quello che scrivevi, appena credetti potere a tanto sforzare la debo- letta
invernali. d'annunzio, iv-1-404: credetti indovinare in lei una specie di vago
, sicuro. bettini, 1-293: credetti il momento opportuno per intonare « il
, 9-102: sentii, per un istante credetti proprio di capire, la parentela degli
del paese degl'iperborei, io ci credetti, e dopo lunga resistenza mi resi.
tu mi parevi sì insuperbito ch'io non credetti che tu ci degnassi più: e
bernardino da siena, 931: io mi credetti, già tempo fu, che le
, 4-156: fu l'anno che credetti nella scienza come vita cittadina, nella
divine vivande. firenzuola, 706: io credetti aver preso marito e aver trovato la
, 34-89: io levai li occhi e credetti vedere / lucifero com'io l'avea
medici, ii-203: lasso! io credetti che maggior leanza / regnassi in te:
de le parole maladette, / ché non credetti ritornarci mai. idem, purg.
bella opra si stamperebbe) mai non credetti dover potere avvenire. caro, 2-1-128:
e nella mia angustia di spirito non credetti sconveniente di domandar luce.
, / buon prò ti faccia; i'credetti esser solo, / i'ho car
incantazioni. sannazaro, iv-356: mai non credetti in magìa. gelli, 15-ii-202:
rolla. pellico, 2-410: vi credetti rea di spergiuro, cattiva di animo,
, che è l'amore -insomma vi credetti il più bello, il più adorabile,
lodi, dovute a san paolo, io credetti dover mandar innanzi per giustificare presso di
ritmo nenciaxe, 1-134: io non credetti mai che chesto amore / mi dogghesse
). compagni, 2-17: mai credetti che uno tanto signore, e della
le parole maladette, / ché non credetti ritornarci mai. cesari, i-364: ecco
-che c'è, rosso malpelo? -io credetti che tu fossi perduta. - io
e egli rispose: perdonami; ché io credetti che fusse il mio. ghislanzoni,
i'presi il mio marito, / i'credetti aver ben fatto: / or io
dove anch'io insieme con alcuni stregoni credetti andare sotto l'acqua e sopra il
di giorgio. campana, 23: credetti di udire fremere le chitarre là nella
presi il mio marito, / i'credetti aver ben fatto: / or io trovo
20: male a mio uopo non vi credetti l'altro giorno, quando mi visitaste
. m. cecchi, 66: io credetti / venire a medicar tra le persone
elegiaco. moretti, i-860: io credetti giunto il momento della mia personale, discreta
su i titoli dell'altre lingue, credetti che ciò dovesse donarsi alle circostanze della
rideste; allora quella io la credetti una minchionatura. bandi, 2-ii-156: alla
, che male a mio uopo non ci credetti l'altro giorno, quando mi visitaste
. siribuono, xi-2-82: ben mi credetti aver gioia compita, / quando lo dolce
operette provvedere all'ammaestramento della gioventù, credetti più savio partito porgerle ad essa purgate
, maschietto. patàffio, 8: credetti allor vedere un bel monnino, /
montare. pavese, 3-145: una volta credetti di avergli spiegato perché la bestia è
sacchetti, 64-58: io non vi credetti mai rivedere: io sono tutto lacero
. g. gozzi, i-23-137: io credetti aver presa consorte / per la consolazion
non ho. pellico, 2-410: vi credetti rea di spergiuro, cattiva di animo
disumana,... insomma vi credetti il più bello, il più adorabile,
e la dia, ch'eo sì credetti a tui mutti. pulci, 4-12:
senza tumulto a molti greci e latini autori credetti. boiardo, 1-1: si dettero
. f. scarlatti, lxxxviii-11-560: credetti avere acquistato un fratello, / e
tanto pericoloso. roberti, i-65: credetti che fosse il tempo da sciorre il
all'osteria, / e garzon la credetti e non fanciulla; / ma sia pur
otto maggio, / si ch'io credetti di diventar sordo. botta, 5-226
fu cagione / per che già la credetti rara e densa. fasciculo di medicina
-gli risponde jo kurtz, -ma perché credetti che volesse prendere un po'd'aria
. tortora, iii-47: qui io credetti di trovar nelle genti affetto ardentissimo verso
la grazia di dio sano, dove io credetti, ora fu, che voi noi
. grazzini, 4-128: io mi credetti otta fu ch'ei rovinassero il palco
stramba non arà la paffa ch'io credetti, non essendo la violante sua moglie.
panico. d'annunzio, ii-292: credetti vedere tra lampi / l'aspetto terrestre
visto anche questa parte dell'alhambra, credetti davvero che non mi rimanesse nulla a
mai patire. bacchetti, 18-ii-63: credetti d'aver patito il patibile, e
(secchi, 18-25: io mi credetti che / e'fusse stato un sogno o
, precaria. mascardi, ix: credetti che sopra il fondamento sorgesse al fine
attaccò tanto quel male, che la credetti morta. gli occhi l'avea velati
. cecchi, 7-2-1: dov'io mi credetti / che dovessi ire a parlar a
la spruzzante acqua vivace / ch'io la credetti, e non credetti in fallo,
ch'io la credetti, e non credetti in fallo, / tornato in acqua il
il bernoccolo della matematica, e lo credetti tanto che ebbi l'audacia di fondare
porta benissimo, / meglio ch'i'non credetti. g. p. maffei,
. f. scarlatti, lxxxviii-ii-589: credetti in libertà ogni uomo isponte / fossi
orfeo, 289: r non credetti, o dolce mio consorte, / che
. forteguerri, 29-72: io mi credetti di morire e priva / restai de'
le cose nostre..., credetti che ciò dovesse donarsi alle circostanze della
un bagliore inusitato di promesse, 10 credetti di aver finalmente afferrate le chiome della
su i titoli dell'altre lingue, credetti che ciò dovesse donarsi alle circostanze della
altrui. grazzini, 4-347: -mi credetti guadagnare un fiorino, e non è
degli psicanalisti. svevo, 8-686: io credetti per qualche tempo di avere fatto opera
quadrello nel cuor mio, ma non credetti venire così tosto a questo doloroso partito.
darsene un'altra. tarchetti, 6-i-238: credetti mostrarmi abbastanza severo nel pronunciare una sentenza
son tutto racconsolato, ché io mi credetti, quando ti vidi sì affannoso,
, ma io la supposi infernale; io credetti di scorgervi un raffinamento di barbarie.
sollievo. d'azeglio, 6-74: non credetti bene di raffreddar la fiducia di peppe
il conte d'urbino, e non lo credetti, che almanco la chiesa non ne
mi fu cagione / per che già la credetti rara e densa. frezzi, i-15-64
due tavole. maconi, vi-80: credetti averti mandata questa altra lettera già più
. bellincioni, i-238: quando i'mi credetti riposare, / mi corse su pel
un gran pezzo, come al naso. credetti che un po'd'agro dell'istesso
confusione dei panni, per un istante credetti d'aver lasciato a bordo i miei calzoni
l'ora e la dine ch'eo sì credetti ai toi mutti, / parme che
non c'è. vittorini, 2-89: credetti capire qualcosa della nostra inquietudine con le
commesso. pellico, 2-410: vi credetti rea di spergiuro, cattiva di animo
, a piè del letto, che credetti di cader fulminato secondo il responso della
. forteguerri, 29-72: io mi credetti di morire, e priva / restai de'
). grazzini, 4-347: -mi credetti guadagnare un fiorino, e non è
per quanto gli occhi potevan giudicare mi credetti resolutamente che quello fussi diamante pesto.
giovio, ii-247: io non mi credetti giamai che in questa stagion de tempi
mi voleva e m'ebbe finalmente; credetti appartenerle un tempo pel sangue de'miei
, 16-295: in udire quei suoni, credetti che un nuovo amore si rivelasse all'
baruffaci, i-49: questa pena io credetti più conveniente alla molesta zanzara, la
de le parole maladette, / ché non credetti ritornarci mai. idem, purg.
tanto bene di deha che sulle prime credetti che mi venisse fatto di metterlo su
andammo giù sì rovinevolmente / ch'io credetti ire in bocca a satanasso.
economia. pellico, 2-410: vi credetti rea di spergiuro, cattiva di animo
, che è l'amore: insomma vi credetti il più bello, il più adorabile
mia amicizia. praga, 4-40: mi credetti in dovere di affrettare la mia modesta
luca pulci, iv-92: i'non credetti mai che tanta forza / avesse amore
avesse amore, e pur casta serbarmi / credetti e veggio infin ch'è tutto scorza
sigari. fucini, 502: sul primo credetti che mi canzonassero; non era vero
lorenzo de'medici, ii-229: io mi credetti a pontoimo fermare; / perch'e'
al cielo. d annunzio, iv-1-531: credetti che veramente in quell'istante il mio
. gambmo d arezzo, 58: credetti averte mostra tanta scherma, / toltoti
. berni, 117: io credetti trovar qualche palazzo / murato di diamanti
l'ombra. campana, 23: credetti di udire fremere le chitarre là nella
delle parole maledette, / ché non credetti ritornarci mai. cavalca, 20-307:
dico il vero, mi sconturbai e lo credetti un qualche genio lunare. landolfi,
per quanto gli occhi potevan giudicare mi credetti resolutamente che quello fussi diamante pesto.
lorenzo de'medici, ii-229: io mi credetti a pontoimo fermare; / perch'e'
si parò dinanzi, / tal ch'io credetti a me me- desmo appena. /
fui e folle, / e non credetti a tanti strani auguri. del carretto,
/ sentii dir veramente: / ma noi credetti mai di questa sorte, / che
, ove con tanta sinistrézza vi stetti che credetti lasciarli il spirito.
solo gli altri, ma misser matteio credetti che smasciellasse di risa. sermini, 77
puzza. magalotti, 9-1-191: credetti che un po'd'agro dell'istesso limone
tante accende mi sono sopravvenute ch'io credetti di affogarvi sotto. 6. arrivare
ma la voce non venne / com'io credetti: « fa'che tu m'abbracce
28-47 (fil-17): diraile ch'io credetti ch'agricane / dovesse col suo
, 9-102: sentii, per un istante credetti dal lat. speculator -óris, 'esploratore,
sponte. f. scarlatti, lxxxviii-ii-589: credetti in libertà ogni uomo isponte / fossi
spruzzante acqua vivace / ch'io la credetti, e non credetti in fallo, /
/ ch'io la credetti, e non credetti in fallo, / tornato in acqua
, i-92: fu tempo ch'io mi credetti che si potesse fare una torre o
viani, 19-530: ciò che tanto desio credetti mai / dover poscia stantaneo terminare.
/ mi strafelai così che io mi credetti / che il mese di novembre fosse luglio
nievo, io7: a quel punto credetti sentire nel collo lo strettoio del capestro
forca. idem, inf, 34-90: credetti vedere / lucifero com'io l'avea
. chiaro davanzati, xvii-222-56: non credetti svenire / co- m'io sono svenuto
opera. passeroni, iii-167: io credetti, che come i taccuini, / il
. l. strozzi, 1-204: credetti ben trovare il mio figliuolo / scorretto,
. anonimo, i-598: io non credetti certo fallo fare / lo giorno ch'
la vita... così quando credetti d'aver la vocazione al sacerdozio, e
più lungo scrivere, che cominciando non credetti, farò fine a questa parte.
, 34-91: io levai li occhi e credetti vedere / lucifero com'io l'avea
ritmo nenciale, 1-134: io non credetti mai che chesto amore / mi dogghesse
che mi saprete che io non credetti, dico che il già detto guiglielmo da
polvere. stavamo per sorpassarlo, quando credetti che si fosse fermato un tronco.
hai trattato in mo'ch'io non credetti: / tu se'venuto a mieter nel
ginne dietro la casa: ed io credetti / a scaricare il suo peso ventrale.
e l'armi vincitrici / accordar non credetti a due nemici. c. i.
dove mi rasciugavo dopo la doccia. credetti fosse il gatto di casa, e abbozzai
gli risponde jo kurtz « ma perché credetti che volesse prendere un po'd'aria »
v-2-269: dal congiuntivo sguardo io mi credetti messo a zinnare nelle braccia della moglie.
2-39: finalmente, un giorno, io credetti arrivata l'occasione, che avevo sempre