idem, 14-67: così (chi 'l crederia?) sopiti ardori / d'occhi
mio corpo parlassino in voci umane, non crederia che potessino o me stesso o le
tasso, aminta, 3: chi crederia che sotto umane forme, / e sotto
di tanta difficultà che per poco si crederia. lippi, 1-73: malmantile è nostro
, viso lucente, / ca non mi crederia / esserne mai gaudente. dante,
di tanta difficultà che per poco si crederia. varchi, v-700: nel primo caso
ne'fulgid'occhi tuoi, / ognun ti crederia temide stessa, / che rieda oggi
alfieri, 5-152: chi 'l crederia pur mai, che filarmonica / tanto
del fuoco. boccaccio, vii-164: chi crederia che 'l freddo aspro e noioso /
violente. boccaccio, vii-164: chi crederia che 'l freddo aspro e noioso
viso lucente, / ca non mi crederia / esserne mai gaudente. angiolieri,
il gonzo. melosio, 1-300: chi crederia... /... che
me incarnatamente, / chi me vedesse il crederia già bene. = comp.
indovino. aretino, ii-244: chi crederia che il consiglio d'ipocrito, uomo indovino
, 14-67: così (chi 'l crederia?) sopiti ardori / d'occhi nascosi
questo nuovo inferno / (ch'il crederia?) tra santi uffici e messe.
. aretino, vi-292: chi crederia che il consiglio d'ipo- crito.
, i-41: spento è (chi 'l crederia?) quel foco chiaro / ond'
, 2-51: quivi (ch'il crederia?) trovammo andrea / con la consorte
non fosse, / questo farabolon non crederia / poter darmele a bevere sì grosse.
alla signoria il caso mio... crederia fosse ben fatto che voi parlaste a
, e non avea / (chi 'l crederia?) poi di fuggirla ardire.
e non toccasse il foco / non crederia potessegli nocere. bibbia volgar., x-519
ubliare; / se v'obbriasse, crederia morire. mostacci, 151: bon
domenico da prato, lxxviii-iii-275: chi crederia eh'amor volgessi in basso / de'
troian la gran colonna? / chi crederia d'achille il crudo passo? cellini,
mi fer'e mi lanza, / ben crederia guarir de mei doluri. latini,
di lume. casti, 19: chi crederia che arida selce, che / principio
ricordo, prologheggiante così: « chi crederia, che sotto umana forma i..
e'stesso lo pavente, / niun crederia quel che di me sovente / fanno
m. cavalli, lii- 1-227: crederia che il medesimo potessero fare li signori
f ariosto, i-rv-88: chi crederia che qui, dove è sì splendida
, 2-51: quivi (ch'il crederia?) trovammo andrea / con la
de'tolomei, 77: la doglia / crederia crescesse / sed eo per lui de
e lo bue rumigasse, l'asino crederia ch'elio mangiasse, perché non sa che
tasso, aminta, 8: chi crederia che sotto umane forme / e sotto
fer'e mi lanza, / ben crederia guarir de mei doluri, / ca sintiramu
di bocca, e poi non si crederia quando ben si dicesse « lo spenditor di
non avesse conoscenza / fors'a queste tagliate crederia. f. f. frugoni,
e non avea / (chi 'l crederia?) poi di fuggirla ardire. loredano
non avesse mai veduto foco / no crederia che cocere potesse; /...
segreto di bocca, e poi non si crederia quando ben si dicesse: « lo
feri e mi lanza, / ben crederia guarir de mei doluri, / ca sintiramu