/ abbarbagliato, che noi siam, cred' io, / some di mercanzia per questa
allegri, 4-220: è più dolce, cred' io, stare in segrete, /
accadere non ha mai senso buono, cred' io; e quando pare che l'
, 2-6-374: francesco allora svegliato, cred' io, e fatto savio dal terror
d'angioli. baruffaldi, 49: cred' io che temperi / con un po'
lo sdegno, non è miglior maniera cred' io, che osservare posatamente in quanti
lescentuli armeggiando. baretti, 2-395: mi cred' egli tanto adolescentulo da scegliermi per consiglierò
. monti, iv-417: scritto, cred' io, da qualche liscia-stivali, che ignora
salviati, 19-52: ilgagliof- faccio si cred' ora / darmi la soia, e volere
. caro, 6-80: da quello cred' io che venisse, che non ci appestammo
bemi, 168: costui [michelangelo] cred' io che sia la propria idea /
rischiarsi '. non si direbbe, cred' io, 'arrisicarsi '. collodi,
, ii-334: non negherà chicchessia, cred' io, che gli atteggiamenti di una
qualche volta, come fate voi? si cred' egli ch'io l'abbia scordato
. giulianelli, 1-84: più felici cred' io ne i loro avanzamenti sarebbero elleno [
graz zini, 4-288: cred' egli però, che noi ci moiam di
inf., 25-20: maremma non cred' io che tante n'abbia, / quante
514: in vano, tato, cred' io, dal troppo zelo della boccaccesca eloquenza
onde si causa / che tal si cred' aver compro un balascio, / o
dante, inf., 13-26: cred' io ch'ei credette ch'io credesse /
monti, 17-818: a lui, cred' io, / ancor non giunse dell'ucciso
dalla licenziosa vulgar gente per levarsi, cred' io, stoltamente dalla fantasia l'ombile
quale... viene a formare, cred' io, con queste differenti cavità lo
di quest'altra femina. / -cotesto non cred' io, che gli è impossibile;
di casa pucci; dette così, cred' io, dal colore della ciccia o carne
tirso del suo satirico ha voluto, cred' io, misurare il colosso rovinato dall'
me senator volesse, il poverello, / cred' io s'andrebbe a giudicar se vera
, inf., 25-21: maremma non cred' io che tante n'abbia, /
dubbio scarco, / il mistero, cred' io, comprender bene / del ministro
mister ch'avesse mai, / o cred' aver, non m'han valuto fiore.
eroi di siracusa, è scritto, cred' io, da qualche liscia-stivali, che ignora
anno, e condurrebbe il frutto, mi cred' io. a. segni,
in vinegia seguì, / chiamaron, mi cred' io, / il bambin nato
ne stringono del fosso, allor, cred' io, / niuno in troia di noi
forse del carceriere, ma più, cred' io, perché all'ardente desio le
piena, / se s'aprisse, cred' io, la quarta sfera: / selve
vista de gli dei. / non cred' io già che fosser questi frali /
grazzini, 4-389: mai più non cred' io che vi sia venuto innanzi, nobilissimi
. dante, inf., 13-25: cred' io ch'ei credette ch'io credesse
quello. carducci, 131: come cred' io che al ciglio lacrimoso / e a
ariosto, 1-66: muto restava, mi cred' io, se quella / non gli
possa oltrepassare senza guastarsi. vi giunse, cred' io né più né meno in quel
carletti, 190: con quest'ordine cred' io, perché non lo so di certo
, 1-48: cupamente finto / non ti cred' io: se veritier non sei,
me sanator volesse, il poverello, / cred' io, s'andrebbe a giudicar se
la giornea peripatetica, per far, cred' io, una maschera di nuova invenzione
: e da omero non si trova, cred' io, adoperato se non in questa
presago, egli è quel desso / cred' io che 'l fato accenna, e 'l
usatemi... gli saranno, cred' io perdonate, insieme con la traduzione
giorni di tempo, per essere, cred' io, meglio dibattuto e considerato.
goldoni, vii-21: ora per aiutare, cred' io, la digestione, / vuole
ramo, così quello in giuso, / cred' io, perché persona su non vada
età;... ciò facendo, cred' io, per quello che poi si
/ per mio discarco, gran pazzìa cred' io / che saria. tramater [s
schiavo. or non sarammi già, cred' io, / disdetta di venirla a riverire
tolto la sargia, le lenzuola, mi cred' io, con certi panni di dosso
quindici alla crazia, / che si cred' egli d'esser diventato? -acer.
... / emendar, mi cred' io, non può la lieta / nonadecima
disse: / atride, or sì, cred' io, volta daremo / nuovamente errabondi
da questa digressione, non aliena, cred' io, dal proposito, tornando in via
furono annunziate in versi, non, cred' io, con espressa intenzione di velarle e
... i emendar, mi cred' io, non può la lieta / nonadecima
venegia seguì, / chiamaron (mi cred' io) / il bambin nato fio;
: non di maggior beltade / fu cred' io, condottiero il frigio audace, /
in uomo avaro splender questo, / cred' anche fuor di fango viver rana.
questo angolo sol del ferreo mondo / cred' io che ricovrasse il secol d'oro /
m. cecchi, 343: tal si cred' aver compro un balascio, / o
/ in quel linguaggio lor pianger, cred' io, / della fierezza tua, de'
, una donna, / moglie, cred' io, d'alcun dei guardiani. giovannetti
/ vecchio; e m'ha detto che cred' anco fare / opera tal, che
i-54: né i fili del canape cred' io che possano mai filarsi sì sottilmente,
, i-54: né i fili del canape cred' io che possano mai filarsi sì sottilmente
1-48: cupamente finto / non ti cred' io: se veritier non sei, /
poeta. pascoli, 1246: non cred' io che un gaio / sogno d'amore
cui metope sono scolpite l'arme, cred' io, gentilizie del fondatore. carducci,
', etimologia che in nessun'altra lingua cred' io, né moderna né antica
. s. maffei, 173: cred' ella dunque che / abbia vèr lei così
quattro dita e fatte di getto, cred' io, da donatello o da baccio
oltraggioso, / sì che del fior non cred' esser gioioso, / se pietate e
la giornea peripatetica, per far, cred' io, ima maschera di nuova invenzione.
ambiziosi e superbi. e di qui mi cred' io che venga quel modo di dire
ese- grabile, che il cielo, cred' io, non la fulmina per non contaminare
strada / di simil colpa, e mi cred' io che molto / diffidi sia di
203: sebben gli arabi erano, cred' io, più di sessanta, non
baldinucci, 9-viii-52: per opera, cred' io, di qualche dottorello guastamestieri,
sregolate passioni umane: / dalle quali cred' io che più si stempre / la sanità
campione. berni, 168: costui cred' io che sia la propria idea /
dell'inquisizione. segneri, iv-394: anzi cred' io che ancor ne i loro [
sacrasse, /... già non cred' io che tanto alcun valesse / chiaro
. genovesi, 1-i-182: studiavano, cred' io, a stordire ed imposturare il pubblico
1- 116: a niuno increscerebbe, cred' io, d'aver dato ricetto a
indiavolato, stando / in quelle parti, cred' io ch'e'si provi, /
mazza, iii-85: no, non cred' io, spirto divin, che 'l
inf., 25-21: maremma non cred' io che tante n'abbia, /
. 0. cavalletta, lvi-199: cred' io che i vaghi e rugiadosi fiori
la iniqua usanza / ogn'om si cred' esser di valimento, / e tal omo
cesarotti, i-xlii-vii: no, non cred' io, spirto divin, che 'l nembo
le labbia / spuma sanguigna; né cred' io se inselva / fiera che tanto
, xiii-916: parlar però potresti, cred' io, senza insultarmi. cesarotti,
: la mala ventura o il diavolo (cred' io) m'abbi intoppato oggi a
caro, 12-101: non sempre avrà, cred' io, la madre a canto /
più utile e più adattato a quell'età cred' io che si possa proporre, che
de le scisme. achillini, ii-144: cred' io che al buono iurisconsulto sia necessario
, inf., 25-21: maremma non cred' io che tante n'abbia, /
antico sangue; / né per altro, cred' io, mendica, esangue, /
cesarotti, 1-xvii-11: eh più d'uno cred' io di costoro piegherà ben volentieri il
, in cui / pur s'annida, cred' io, timor de'numi. foscolo
eroi di siracusa ', è scritto, cred' io, da qualche liscia- stivali,
. bergantini, 1-201: da qui cred' io che al venir poi d'autunno
un certo poeta, / coronato (cred' io) d'aglio e cipole / nella
: benché alcuni leziosi, con attenzione, cred' io, romanesca, abbiano introdotto l'
dal non amar voi scambievolmente già non cred' io. muratori, 14-224: trovandovi senza
la sargia, le lenzuola, mi cred' io, con certi panni di dosso,
la gelosia martello, dal martellare, cred' io, che fa il * cuore
inf., xxv-19: maremma non cred' io che tante n'abbia, /
chiamiamo la gelosia martello dal martellare, cred' io, che fa il cuore agitato
la gelosia martello, dal martellare, cred' io, che fa il cuore agitato
massimo e venerato; ma più, cred' io, per malia di propensione forastiera
estremo esegrabile, che il cielo, cred' io, non la fulmina per non contaminare
medicina di salerno, / ond'io cred' esser tristo in sempiterno / mem- brando
nessuna medicina di salerno, / ond'io cred' esser tristo in sempiterno / membrando me
. -non già per metterla, / cred' io, ne'mendicanti. salvini, v-417
risedeva in asia, dove ad augusto cred' io girasse in mente di trasferire l'imperio
voce. metastasio, 1-ii-48: non cred' io... / più mesta donna
cerco e sermon. / ride, cred' io, partendosi / il messo. botta
mister ch'avesse mai, / o cred' aver, non m'han valuto fiore.
/ -non già per metterla, / cred' io, ne'mendicanti. fagiuoli, xiii-101
[vostre opere belle] / che non cred' io lingua mortai s'affronti / ad
7-20: tal [mensa] non cred' io che s'apparecchi dove / ministra
miseróne!). grazzini, 4-288: cred' egli però che noi ci moriam di
da sé modellata repubblica messe innanzi, cred' io, come per gioco, le mogli
? delle miniere? d'ogni cosa, cred' io. orsù, a ogni modo
questa legge... affine, cred' io, di tenere dentro alla città la
, xii-2-29: la monna è cosa, cred' io, che non si piglia che
dante, inf., 13-27: cred' io ch'ei credette ch'io credesse /
unica fronda. fantoni, ii-106: cred' io che sollevasse il capo / dal
. leopardi, 32-187: emendar, mi cred' io, non può la lieta /
. tasso, 5-10: né già cred' io che quell 'onor tu curi / che
d'ogni morte; / chi più lui cred' e più vi s'afatica / lo
): non de-bassani, 8: né cred' io già che egual trastullo darmi /
difficile: / e di qui vien (cred' io) che tanto stimonsi / oggi
staman di buon'ora, a fin (cred' io) / di non essere scorti
. allegri, 173: più dolce cred' io, stare in segrete, / dove
e prender lo suo frutto contrarioso, / cred' omo esser gioioso, / radoppia il
per riuscire a tanto non bisognava, cred' io, spendere dai sett'anni ai quattordici
inclinato a debollezza simile. pensione, cred' io, datavi dal cielo, per
alfieri, 5-142: così, cred' io, dice ora il ben più tristo
vita, chiamata penula, somigliante, cred' io, alla dottorai toga de'nostri secoli
idem, inf., 13-27: cred' io ch'ei credette ch'io credesse /
le perturbazioni ah'animo, per avere (cred' io) i sogni più puri,
perturbazioni all'animo, per avere (cred' io) i sogni più puri,
ed anche su quello di lugo, cred' io, la mia casa possiede varie pezze
s'è ritirato a scrivere, donde non cred' io che fia per isbrigarsi per questa
adorna la piacenza, / ché non si cred' ella che pur amore / sumetta sua
contadin rivestito. bresciani, 6-xii-30: cred' egli forse quel pidocchio rifatto di vincenzo
algarotti, 1-vi-194: non accade, cred' io, far parola, se non
che la sete / quivi, come cred' io, s'avea già tratta / e
da sé modellata repubblica messe innanzi, cred' io, come per gioco, le
il re cristianissimo. allegri, 5: cred' io chiamarsi stati / le tenute che
la piacenza, / ché non si cred' ella che pur amore / sumetta sua
del castiglione, il qual le prese, cred' io, da cicerone e da quintiliano
fiamma nel petto, che lo portai, cred' io, dal ventre di mia madre
massimo e venerato; ma più, cred' io, per malia di propensione fora-
non amar voi scambievolmente, già non cred' io. temanza, 398: questo siffatto
gozzi... si crede, e cred' io con ragione, sieno prodotti dal
suona massimo e venerato; ma più, cred' io, per malìa di propensione forastiera
ella sì proporzionatamente ne scrivesse? si cred' 10. -secondo determinati criteri di
mal de'pondi ': questo male cred' io che sia quello stesso che i nostri
d. bartoli, 2-1-250: fu, cred' io, rispetto di que'savi uomini
le perturbazioni all'animo, per avere (cred' io) i sogni più puri,
da l'immonde fauci / più grave non cred' io resali avemo. panigarola, 2-285
. montanari, 468: né da altro cred' io abbiano preso il nome di quore
, 5-59: la simile [croce] cred' io l'ebbe gesù, / non
fanno insieme una volta al mese, mi cred' io, o quando piace al re
ramo, cosi quello in giuso, / cred' io, perché persona su non vada
algarotti, i-vi-194: non accade, cred' io, far parola, se non chi
gli è rimaso ne la penna (cred' io), perché reciso da piè ne
matteo di meglio, lxxxviii-ii-148: non cred' alcun ch'un uomo 'l tutto sappi,
cara man recato, / mille volte, cred' io, lessi e baciai. foscolo
è rimaso / ne la penna (cred' io), perché reciso / da piè
dante (falsa mente, cred' io) quando trattavasi di mandarlo ambascia
allegri, 173: è più dolce, cred' io, stare in segrete / dove
ribalderie usatemi... gli saranno, cred' io, perdonate, insieme con la
della bella elvira. fantoni, ii-106: cred' io che sollevasse il capo / dal
prognostici. g. gozzi, i-n-197: cred' io che negli antichi tempi fossero oracoli
saion vestito, / il cui pel mi cred' io che donatello / comprasse già quando
era un piacimento a vederle. or cred' io non ci sia modo, che
, 5-59: la simile [croce] cred' io l'ebbe gesù, / non
, ché, comparso / il podestà (cred' io di sotto terra), /
pretende, sono di troppo vantaggio (cred' io) e di troppa risorsa alla
parini, 551: egli stima, siccome cred' io, che 'l gusto della nostra
sono ottave rusticali, così dette, cred' io, dal rispetto e dalla riverenza e
, si veggono due altri più presto cred' io ufizi che dignità. mini, 42
vi-2-54: apollo, a'vanti tuoi nulla cred' io, / le tue glorie son
il sole. magalotti, 4-108: cred' io che gareggiar non osi / teco
inchini, / è di piacer, cred' io, non di fatica / pestarne un
è nata; / basta: lunge, cred' 10, millanta miglia / il fracasso
bravo e 'l più galante che possa, cred' io, far la natura, necessaria
tazze antiche di questo cristallo lavorate, cred' io, con ruotini simili alle ruote
d'oca, per darvi la baia, cred' io; che l'ho molto caro
ne l'alto, / sensa defalto -sù cred' esser fermo; / poi vè'si
, motteggiare; da i bottoni, cred' io, di fuoco, co'quali si
. baruffaldi, iii-101: deriva, cred' io, questo nome da scarafaggio poiché
dubbio scarco, / il mistero, cred' io, comprender bene / del ministro
la cenere sotterra, / poi féscongiurazion non cred' oneste. ottimo, i-358: per modo
di buon'ora, a fin (cred' io) / di non essere scorti e
'scheggiale': cintura femminile, cintola, cred' io, di cuoio, quasi scorreggiale.
tasso, 5-10: né già cred' io che quell'onor tu curi / che
in cima, / vaga sede, cred' io, di primavera; / che dalla
fertile d'assai, e ciò, cred' io, perché, lasciando essa ad una
, 429: lui, lui / cred' io segasse / la gola al padre.
medicina di salerno, / ond'io cred' esser tristo in sempiterno / membrando me di
ogni morte; / chi più lui cred' e più vi s'afatica, / lo
di meglio, lxxxviii-ii-148: non cred' alcun ch'un uomo i tutto sappi,
securo. baruffaldi, 1-88: non cred' io che porti / letizia il sol quando
et andar al macello..., cred' io più tosto spinti da pazzia o
, xii-2-29: la monna è cosa, cred' io, che non si piglia che
la piacenza, / ché non si cred' ella che pur amore / sumetta sua vertù
allegri, 214: solamente vi fu, cred' io, di buono / l'udir il
v 3793], xlvii-11: così cred' eo fenire similmente / poi son venuto a
de'vermi spermatici non per altra ragione, cred' io, se non perché con questa
tra noi, / scese dal ciel, cred' io, serene stelle, / voi pur
la iniqua usanza / ogn'om si cred' esser di valimento, / e tal omo
lettore di mediocre erudizione s'accorgerà, cred' io, che queste sono risposte di carta
berchet, 1-26: non fa mestieri, cred' io, di molte lucubrazioni per trovare
piega servidori. parini, 580: altrove cred' io che voi abbiate voluto mentale,
'gli eroi di siracusa', è scritto, cred' io, da qualche liscia- stivali,
. alfieri, 1-153: né tu, cred' io, né quanti / simili a
penna che dettò questa lettera svelta, cred' io, da l'ali di qualche corvo
/ e con un'acqua da fugar, cred' io, / dai tassi il sonno,
un cavallo medo... sarà, cred' io, biasimato perché non sa servirsi
: tinsesi l'innamorato per rossore, cred' io, di veder palesi gli affetti suoi
tuona, se lampeggia, ah! non cred' io / che sia per lui; né
ritornando là donde mi son partito, non cred' io che il dir 'sanza',
, 551: egli stima, siccome cred' io, che '1 gusto della nostra lingua
gozzi, i-21-91: per voi cred' io sempre d'erbetta fresca / e di
un tremuoto? / -la stadera, cred' io, della dogana, / che tracollata
esordio del segneri, ad oggetto, cred' io, d'introdurvi l'armonia e
, che la sete / quivi, come cred' io, s'avea già tratta / e
fuore / spinto per arte, e mi cred' io, d'amore, / a
/ e me di casa popolar, cred' io, / dall'eupili natio, /
, ii-4 (19): non cred' io che tal pena v'atterri / perché
b. davanzati, ii-178: il volgo cred' impedimenti al sentimento della libertà, un
. lubrano, 3-1 io: lucifero cred' io le furie indusse / a vomitar
corsini, 18-48: se sei (come cred' io) guerriero errante, / non
zaro, / chi meglio se ne cred' esser veuto / peggio se ne ritrova lo
rini, 551: egli stima, siccome cred' io, che 'l gusto della nostra
niccolino si ritira / nella stanza, cred' io, dov'era il cesso; /
saion vestito, / il cui pel mi cred' io che donatello / comprasse già quando
costantinopoli, chemifupermessaunarispostaasoggettocosì grande, impermessa cred' io a chiunque altro, o non certo