disus. costumatezza, educazione, buona creanza. lasca [tommaseo]: l'
, de grande allevo e de onorata creanza. = deverb. da allevare1.
1-33: però chi vive con qualche creanza / l'usa [la carbonata]
lieto scoppiettar con mano lodò questa buona creanza. crudeli, 1-19: che non
fargli intendere che non è buona creanza mettersi a ragliare in faccia al pubblico,
: i georgiani non hanno per buona creanza che, quando bevono, si porga
, ii-138: è stupita de la buona creanza vostra, de la grazia e de
, gli scamiciati e sboccati senza creanza. béchi co (bàcchico)
ricevette molto gentilmente, e con bella creanza: venendo con noi ne mostrava le
molto il caffè; l'accettò per buona creanza, mentre la vecchia sorbiva con voluttà
bisogna rimanere, ma il boccone della creanza va lasciato! gramsci, 206: insomma
fatti loro, calpesta tutte le regole della creanza. pananti, i-60: come,
del tutto dentro a'termini della buona creanza il pubblicar colle stampe ciò ch'altri
un'altra dimanda, a cui la buona creanza dell'istituto non deve rispondere. manzoni
a tale, che dimentico d'ogni creanza avea preso a mondare dall'erba un
vilissimi mascherati scrittori, capitali nemici della creanza, della ragione e della verità.
accioché io non incorra in nota di mala creanza. foscolo, xiv-172: consegnate l'
e chi non sogna, non ha creanza, né carità, perché non aiuta il
molto maravigliato dello spirito e della buona creanza del carpione. 2. pesce
odore di rancidume; onde non sarebbe creanza, né gentilezza il dargli ad annasare a
noi: 4 questa è una cattiva creanza '. secondo il tommaseo, si dirà
si dirà con maggior proprietà 4 mala creanza '»). il concetto e
lettere i buoni e civili costumi con creanza di gentiluomo. egli era divenuto costumato
al mondo da nulla, o se la creanza è da me tolta a fitto.
anche dalla madre doveva ritrarre la compiuta creanza e quella silenziosa riservatezza che negli ambienti
/ ma il ciuco ti buttò senza creanza. d'annunzio, ii-303: ma dato
lettere i buoni e civili costumi con creanza di gentiluomo. sassetti, 22: io
l'onesta conversazione, civiltà e buona creanza di molti cavalieri e molto nobili personaggi
disse colui scappellandosi con una compitezza senza creanza, « don come si chiama, signor
disse colui scappellandosi con una compitezza senza creanza, « don come si chiama, signor
fatti loro, calpesta tutte le regole della creanza, compromette il decoro de'suoi colleghi
capire se con me si fermava per creanza o perché ci stesse volentieri. -disus
guarda poi la continente gravità e gentil creanza del protonotario casale, esempio di vera
dentro, deve avere anche una bella creanza. -corte pontificia, corte romana-
cortese come ricercano l'usanza e la creanza de le corti. manzoni, 63:
sonetuzzi, a cortigianerie, a imparar creanza, ma di quella salvatica. marino
. ant. in senso positivo: buona creanza, cortesia. p. della
e di conto e di lettere e di creanza sociale, vestisse di rigadone? pavese
prendevamo il bagno; lei pasdella mala creanza commessa nel partirmi di costà senza seggiava
accordo, una specie d'accordo di buona creanza, di non adoperare mai,
. 3. ant. buona creanza; la dottrina che insegna i buoni
-assol.: buona educazione, buona creanza. guittone, xlvi-27: dittator chiaro
ci è donato dal creante. creanza (ant. anche crianza), sf
povero vestire celar la reale e generosa creanza de l'animo suo. aretino, ii-135
guarda poi la continente gravità e gentil creanza del protonotario casale, esempio di vera
: ricevette molto gentilmente e con bella creanza. boccalini, i-77: accadeva che
più si attendeva alla vanità della bella creanza che alla sostanza di bere con soddisfazione
(414): ma con buona creanza, ve'; che non paia che tu
: perciò stava composto e con bella creanza; come si conviene ad un magistrato ad
cara mia, sono regole di buona creanza. bisognava venire in questa bicocca miserabile
il caffè; l'accettò per buona creanza, mentre la vecchia sorbiva con voluttà
dentro, deve avere anche ima bella creanza. 2. l'insieme dei
i-79): tu mi fuggisti contra la creanza, / pensando io non ti fussi
, senza ragione, senza virtù, creanza o cosa di buono. tasso, n-ii-124
cortese come ricercano l'usanza e la creanza de le corti. g. c.
non hai punto di civiltà, né di creanza. -che importa a te s'io
scostumato? brusoni, xxiv-858: la creanza sforzò glisomiro ad invitarvi ancora laureta.
piace, figliuola mia, ve', creanza e cortesia; cose nelle quali non si
-ho inteso; non vedete? abbiate creanza. -con chi parlate? -col servitore
odore di rancidume; onde non sarebbe creanza, né gentilezza il dargli ad annasare
e non voi che ho mancato di creanza non venendo in persona ad augurarvi il
sono costretto a mancare... alla creanza, lasciando senza risposta parecchie lettere.
scapito dell'intelligenza, se non della creanza, si sbadiglierebbe! bocchelli, 2-14
disse colui scappellandosi con una compitezza senza creanza, « don come si chiama,
» dissero. « conosciamo le regole della creanza ». -per antifrasi. guarini
guarini, 349: ove vai? che creanza è cotesta tua di volertene andare subito
giunto? verga, 4-105: bella creanza! non vedete che c'è una signora
ma dopo due giorni si ritirò con creanza, e fè più paura che danno.
. fiacchi, 126: senza aver creanza, / o il minimo rispetto / verso
non posso non arrossire ricordandomi della mala creanza commessa nel partirmi di costà senza salutarla.
i-184: e se pur volete usare questa creanza, usatela senza offendermi, mentre volete
, volgendogli le spalle, senza una creanza al mondo. carducci, i-879:
, come amico, mi è sembrato creanza non andar via. pavese, 4-285:
: non parlammo gran che; per creanza gli dissi che venivo da torino dov'
. e guidata male dalla troppo delicata creanza della sua fanciullezza. 8.
quali si ten- ghino per dargli la creanza che si brama. 9.
. locuz. -non avere né garbo né creanza: essere rozzo, maleducato, incivile
/ di chi non ha né garbo né creanza? -boccone della creanza: parte
garbo né creanza? -boccone della creanza: parte di cibo che si lascia
nieri, 242: il boccon della creanza (dicono anche: della vergogna)
casa degli altri, perché non è creanza finir tutto. = deriv.
creanzati? = deriv. da creanza. creanzuto, agg. scherz
vigoroso cuore. = deriv. da creanza. creare (ant. criare
s'io non avessi esercitato la mala creanza con limitar voi altri signori ad udire
affetto, a tenerezza); buona creanza, educazione. caro, 11-229:
, al bene comune, alla buona creanza; smascherare; segnalare deficienze, lacune
, una specie d'accordo di buona creanza, di non adoperare mai, a
disporre il suo cuore ad una mala creanza con vana donna, giovane, bella,
baretti, 1-44: si reputa perfino mala creanza negli uomini l'entrare nel distinto dettaglio
, 32: il vento non ha creanza: appartiene all'arte scapigliata e discinta
tanto sa di medicina quanto di bella creanza, verrà bestialmente a darmi una mentita
, gentile; tatto, ritegno; buona creanza, civiltà. bandello, 4-24
disporre il suo cuore ad una mala creanza con vana donna, giovane, bella,
] per ubbidire alle leggi della bella creanza a servirsi di cibo e di vino
sì ce n'è più dovizia che di creanza in tinello. pallavicino, 1-539:
, la mia. 5. buona creanza, belle maniere, tatto, cortesia
/ pieno di vino e di buona creanza. -in partic.: predestinazione alla
'lunga una picca / con pochissima creanza / ancor ella nella stanza / degli
, 1-44: si reputa perfino mala creanza negli uomini l'entrare nel distinto dettaglio
stile, di gusto, di letteraria creanza; barbari essere e scapestrati e goffi gli
di chi non ha né garbo né creanza? faldella, iii-113: per esitare
l'esemplificherò, con più di buona creanza, con un equivoco preso da'miei
non come certi, / più fava che creanza e gentilezza. 6. nome
più si attendeva alla vanità della bella creanza che alla sostanza di bere con soddisfazione,
, corrompitore della verità, della buona creanza e delle buone lettere; un furioso,
, contegno; le regole di buona creanza, le buone maniere, le convenienze
: per rispetto alle regole di buona creanza; per salvare le apparenze. alfieri
forme: osservare le regole di buona creanza. de roberto, 577: anche
3. atto di urbanità, di buona creanza, parola di pura cortesia; complimento
i rapporti sociali; regole di buona creanza; dovere di convenienza. f.
. loredano, 1-23: la bella creanza finalmente ci fa guadagnare con fatiche a
, xli-i-508: ha data sempre una creanza... a quella figliuola..
, 191: non farò la mala / creanza mai di far portare in tavola /
, 4-117: noi abbiamo avuto la buona creanza di contornare gli incliti defunti, di
, / cioè ben costumato e con creanza: / ch'ogni altra nobil- tade
.. leggete, e vedrete la bella creanza di codesto frustatore aguzzino.
, / ricchi di roba e scarsi di creanza, / pavoneggiarsi con la nera cappa
suoi funerali l'onestà che nella bella creanza? c. dati, 8-24: sì
se ne deve andare anche la buona creanza. viani, 13-414: gli uomini
188: che se voi non avete altra creanza / né altri costumi né altre gentilezze
complesso delle regole di urbanità e buona creanza. della casa, 545:
fare senza offendere le regole della buona creanza: fino sbudellarsi. d'azeglio, 1-96
le regole del galateo e della buona creanza, tirò fuori una mano di tasca
: venir meno alle norme di buona creanza (o anche alle usanze).
garbo né grazia, né garbo né creanza; né garbo né mitidio, né garbo
chi non ha né garbo, né creanza? 13. dimin. garbétto
, 4-117: noi abbiamo avuto la buona creanza di contornare gli incliti defunti, di
, / gente senza rossor, senza creanza, / di sì fatta genìa non
tratto e compitezza di contegno; bella creanza, ricercata affettazione di modi; amorevolezza
lingua furbesca, o gerga, per buona creanza. = v. gergo1.
rustico ed incivile pedagogo che vi diè creanza. diodati [bibbia], 1-73:
se e'saltan la granata, addio creanza. settembrini [luciano], iii-2-226:
le regole del galateo e della buona creanza, tirò fuori una mano di tasca
... tratterà senza grazia, senza creanza, con atti vili e modi plebei
graziosi tà di aspetto e per benigna creanza e per eccellenzia di costumi, erano
che l'autorità magistratesca consista nella poca creanza, nel cipiglio e nel sussiego. cesarotti
cielo. loredano, 1-23: la bella creanza finalmente ci fa guadagnare con fatiche a
.. / i giovanotti di poca creanza / si gettano ai bacini e danvi il
mi si dia occasione di guerreggiar con creanza e di far conoscere al pubblico che
tutti desidero col tempo l'illibatezza, la creanza e la carità del vostro vecchio e
monti la tenesse in allora in qualche creanza. 2. raro. l'
non ha rispetto alcun, non ha creanza: / è fetida, e malvaggia,
circonscritta daltimmensità ha tessuto encomi alla mala creanza comandandola a i suoi discepoli. fr.
vantatore, timido e impastato di mala creanza, di costui. dottori, 1-21:
, / impertinente, altier, senza creanza. a. verri, xxiii-140: eppure
impertinente, / e fatta senza termine e creanza, / la bile in corpo a
. fiacchi, 126: senza aver creanza, / o il minimo rispetto / verso
la gatta imparare / ci farà sol creanza o gentilezza. / ch'il più sarà
si comporta in modo contrario alla buona creanza; ineducato, rozzo, villano,
in contrasto con le norme della buona creanza. b. pino, 1-88:
rozzezza, volgarità, scortesia, mala creanza. guidiccioni, 5-281: a roma
che l'autorità magistratesca consista nella poca creanza, nel cipiglio e nel sussiego.
increante'..., che non ha creanza. * screanzato 'è peggio
increanza, sf. disus. mancanza di creanza, di educazione, di cortesia;
= comp. da in-con valore negativo e creanza (v.). increato1
2. disus. privo di creanza, sgarbato, villano, rozzo.
indifferente / a questa di colei poca creanza. pananti, iii-94: gli aff ricani
, sfacciata invadenza; indelicatezza; mala creanza. — in senso concreto: atto
8: mi parrebbe d'usar mala creanza, / s'io non facesse riverenza e
, ii-146: confido inoltre nella tua creanza / di vedermi sbrogliar presto la stanza
/ con una sozza e ria mala creanza, / per coglier quel ch'avanza,
. loredano, 1-18: questa bella creanza ha introdotto che tutti amano soverchiamente la
verso di me ogni sorte di mala creanza e d'inumanità. m. ricci,
i loro negozi non volendo per bella creanza interrompere i ragionamenti di coloro che li
, malizioso e crudele, senza una buona creanza; e in somma, la più
ginocchia, e ho domandato così per creanza e per onor di firma: ma
in disparte / e domandolle, con gentil creanza, / chi, don- d'ella
, 1-18: è pernizziosa la bella creanza a gl'ingegni non volendo gl'uomini
altri per non violare le leggi della creanza. metastasio, 1-5-89: legge d'onore
in ogni sorte / di costume, creanza e cerimonia, / di ben leggiadro
, 53: fondavasi paolo principalmente nella creanza degli ospiti; opponeva antonio la maggioranza
che l'autorità magistratesca consista nella poca creanza, nel cipiglio e nel sussiego.
, così per solo effetto di buona creanza. bocchelli, 1-iii-63: l'asciutta
, un vero 'abecedario 'della creanza. verga, 2-20: adele era
del bdellio. malacreanza (mala creanza), sf. (plur. malecreanze
, furono a'padri dissomiglianti per mala creanza. gelsi, 8: mi parrebbe
, 8: mi parrebbe d'usar mala creanza, / s'io non facesse riverenza
= comp. da malo e creanza (v.). malacuto,
= comp. da malio] e creanza (v.). malcreato
si comporta in modo contrario alla buona creanza; che non ha buone maniere;
educazione e si mostra privo di buona creanza; villano, incivile; arrogante.
voracità e una sete non frenate da alcuna creanza. pirandello, 8-701: alla fine
questo è un troppo trascendere / la creanza, il rispetto / al maestro,
ma un uomo senza maniera e senza creanza è suo fratello. carducci, ii-9-30
, i-143: se voi non avete altra creanza / né altri costumi né altre gentilezze
dicesi per uomo rozzo, e senza creanza; ma più che altro dispregiativo maremmanaccio.
impertinenza, / aristarco arrogante; abbi creanza, / matteróne indiscreto, abbi prudenza;
immensità, ha tessuto encomi alla mala creanza comandandola a i suoi discepoli. pallavicino
e mia famigliare, è di buona creanza e molto abondante d'ingegno, e ciò
: questa mi pare una gran mala creanza di lelio ed un gran poco rispetto
), con valore negativo, e creanza (v.). miscredènte
iii-370: un piccolo e moderato codice di creanza è necessarissimo anche nel più intimo ed
come una monna, cotto, / senza creanza un così vii ritratto, / debba
morigeratori pedanti che, per non aver creanza, non ponno insegnarla. c.
. non si legge per imparare la creanza de'contadini, ma per vaghezza di
: ve le voglio bene accusare di creanza, perché [le tre canzoni pastorali]
. romei, 205: con che creanza credi ch'io rispondessi? di mulattiere
le spalle in atto fiero / con creanza gentil da mulattièro. 2.
l'amore un diporto e una bella creanza. gozzano, i-624: berline e portantine
pellegrino, di virtù sola, di creanza nobile e di vita buona, non
dei più sfacciati, e d'insegnargli la creanza a suon di noci? noci,
di tripoli, 'fanciulla di mirabile creanza ',... era nel 1161
vuol dire che le parole di buona creanza non obbligano, né sono come l'
. loredano, 1-18: questa bella creanza ha introdotto che tutti amano soverchiamente la
ordinarie dell'espressione, quali la buona creanza dello scrivere, la grammatica, la
. loredano, 1-16: la bella creanza nuoce ai privati ed ai prencipi,
, al buon costume, alla buona creanza, alle regole della convivenza civile e
gozzi, i-27-186: la mia poca creanza verso di voi nasce da un catarro russo
io non solamente per termine di buona creanza non toccherei simili tasti, ma perché so
se e'saltan la granata, addio creanza. bersezio, iii-48: al povero vecchio
cui paréglia di leggiadria, di buona creanza e di castigatissimi costumi, fosse quale si
ombra il pugnale, per una mala creanza il pistone? pavese, 5-86:
buone, scongiurare questa contraddizione con più creanza, ond'è che m'accosto ancor
/ ricchi di roba e scarsi di creanza / pavoneggiarsi con la nera cappa. magalotti
-con uso aggett.: privo di creanza e buone maniere, maleducato.
referire l'onesta conversazione, civilità e buona creanza di molti cavallieri e molto nobili personaggi
loredano, 1-20: plutarco chiamò la bella creanza pessima per il letto coniugale e per
facella / prese e guidò con rustical creanza / la coppia illustre molto e poco bella
e compagnia bella, per insegnare la creanza, com'egli diceva, a quel villanzone
baruffaldi, 66: convien che, per creanza, / poi mi soffi sulle dita
ombra il pugnale, per una mala creanza il pistone? siri, i-524:
incivili, tratterà senza grazia, senza creanza, con atti vili e modi plebei
da un voler conservare un po'di creanza. -persona boriosa, superba,
tratto, compitezza di contegno; bella creanza (talvolta puramente formale e osservata per
politezze! 7. regola di buona creanza, rettitudine, probità, senso del
, ma un uomo senza maniera e senza creanza è suo fratello. papini, iii-97
1-2-239: il camerier lo mena con creanza / su sopra certi palchi polverosi,
latte che egli poppò in aquino, la creanza che imparò da zanobi, l'abito
dottrina che apparasti in atene e la creanza che pigliasti in mia casa, perché nella
in un porcile / senza stai di creanza e senza onore / merta ben d'esser
] fece altro servizio tutto difforme dalla creanza della casa di sua padrona madama di
in ogni sorte / di costume, creanza e cerimonia, / di ben leggiadro
dei vostn meriti e mio padre nella creanza e mio primo genitore nelle mercedi e doni
-stimare. monti, xii-6-170: colla creanza di gran facchino scagliarsi contra il buon
probità, di molto studio e di somma creanza. g. palmieri, xviii-5-1135:
12-iii-116: ve le voglio bene accusare di creanza, perché mi sono riuscite linguacciute e
due cose naturali e il terzo buona creanza. gualdo priorato, 3-i-74: la
urbanità, rispetto, cortesia; buona creanza. -anche: compitezza di contegno,
privi di questa virtù [la buona creanza]... con vergognosi sopranomi vengono
di venere il prurito, / senza creanza alcuna, / ogni donna era moglie
tratto, compitezza di contegno; bella creanza, urbanità, cortesia, gentilezza.
, di buon aspetto, di nobile creanza, ben letterato, dico di quelle
le regole della cortesia e della buona creanza; che si mantiene entro i limiti
una pulita danza. / non avete creanza. spallanzani, iii-323: il governo.
essenziali (l'educazione). -pulita creanza: buona educazione. f
so, la romanza / di pulita creanza / che ci diletti e incuori.
con la perfetta tenuta e la buona creanza di momolo che aveva giustamente i suoi
il cedere con ragionevolezza o per buona creanza non contravviene né alla costanza né all'
violator dell'amicizia, per persona di cattiva creanza e di maligna natura, essere anco
. buonarroti il giovane, 9-196: la creanza / di forestier modesto / fawi al
per non farvi nella carità della buona creanza ingiuria, non mi reco a stupore che
sia cosa conforme alle regole della buona creanza che il precettore, senza veruna occasione
fare senza offender le regole della buona creanza: fino sbudellarsi. d'annunzio, 8-126
releghiate fra le cose arretrate anche la creanza. = voce dotta, lat
-contrario alla buona creanza. testi fiorentini, 201: s'
tiene un comportamento contrario alle regole della creanza; persona maleducata, volgare. luca
. gozzi, i-12-175: ricevuto con gentil creanza / e perché a suo piacer mangi
1-107: benché gli obblighi della bella creanza la necessitassero a rendergli il ballo et
: domanda e ridomanda, con creanza / rispondon tutti che m'hanno veduto
alle convenienze, alle buone regole della creanza e del viver civile, rispettoso a ogni
gli scritti gli uomini a qualche bella creanza, il superbo secolo rende mille ringraziamenti
memoria o di giudicio o di creanza fosse rimaso di ballar con esso voi.
iv- 40: veduta la mala creanza del figliuolo, si empierono gli occhi
iv-5-217: in lui scorgo l'affabile della creanza, il rimesso delia mansuetudine e il
rinfacciarsi l'un l'altro la mala creanza. -con riferimento a sogg.
longiano, iv-40: veduta la mala creanza del figliuolo, si empierono gli occhi di
che ci salutino, siamo tenuti per creanza a risalutarli. serdonati, 9-98:
alle convenienze, alle buone regole della creanza e del viver civile, rispettoso a
intanto / telemaco alla dea, che con creanza / a'dolci detti suoi ristette alquanto
, iii-2-160: il ciuco ti buttò senza creanza, / -per legge d'eguaglianza,
leggieri). brusoni, 7-369: la creanza sforzò glisomiro ad invitarvi alla cena ancora
di parlare. pasolini, 7-ni: poca creanza, farsi ritrovare così, / da
cominciavano a procedere con molta buona creanza. cantù, 2-135: la polizia vietò
.: che non conosce la buona creanza e si comporta villanamente; che ha
per non traviare dai precetti della bella creanza attendono dall'amate la ricompensa al loro
e sagrificati o aha necessità o alla creanza. cesarotti, 1-xxix-36: ecco.
una facella / prese e guidò con rustical creanza / la coppia illustre molto e poco
rusticali. -privo di misura e di creanza. moneti, 2-170: la fame
abito nero, / rustico dimostrassi alla creanza. f. casini, ii-472: si
, do chiaro indizio / d'una creanza discortese e mstica. cavazzi, ni
non volerla, pronto nondimeno per pretta creanza stendeva la mano e prendevala. né
-in sul savio: con equilibrio e buona creanza. aretino, 20-69: acuta nei
, i-143: se voi non avete altra creanza / né altri costumi né altre gentilezze
fare senza offender le regole della buona creanza; fino sbudellarsi. de sanctis, n-215
a essa affezionato, senza usar la creanza di farne ad esso parola, dovea
fumosi / ricchi di roba e scarsi di creanza / pavoneggiarsi con la nera cappa;
non è uomo, ma lupo, senza creanza e senza giudizio. 5
mancanza di rispetto alle regole della buona creanza. b. tasso, iii-172:
mento; / e convien che per creanza / poi mi soffi su le dita /
ritegno- bracciolini, 5-2-48: non hanno creanza né rispetto / uesti soldati, e
/ contro le regole d'ogni creanza. = deverb. da scombussolare.
[la mosca], non ha creanza: / è fetida e malvagia, empiastra
buone, scongiurare questa contraddizione con più creanza, ond'è che m'accosto ancor io
privo di buona educazione, di buona creanza; villano, arrogante, sfrontato, irriverente
con valore privativo-detrat- tivo, e da creanza (v.). screanzataménte
tivo, e da un deriv. da creanza (v.). screare1
nuovo erano gli architetti intenzionati di traslatna creanza da cui non sanno guardarsi molti scrostando tarla
non vede nell'amata atti di buona creanza, abbandona l'impresa né seguita più
cantoni, 822: oh stacciatone senza creanza! la pigliatecon tanta aria? voi!
nievo, 533: perdonatemi la mala creanza d'avervi impiantati così sgarbatamente, ma
2. assenza di cortesia, di creanza, di buona educazione. c.
sf. tose. maleducazione, mal- creanza, villania. -in senso concreto: atto
incivili, tratterà senza grazia, senza creanza, con atti vili e modi plebei,
alle consuetudini della buona educazione e della creanza nei rapporti sociali. -in partic.
come sapesse ilfilateo, / sguscia con tal creanza quelle fave / che un losofo pare
sinistràggine, sf. disus. mala creanza; comportamento villano o sconveniente.
/ che con sì poco termine e creanza / spegnere i lumi, o goffo smoccolièro
vogliono né meno prendere la soggezione d'una creanza. bottali, 5-21: per viver
con un poco più di garbo e creanza. gioberti, 1-129: si cautelino.
giovio, 4-i-228: pèr la buona creanza della giovane io non mi scandalizarei di
torti, con- ciossiecosa che sia mala creanza far capo d'una composizion laudativa un
lor, come il giusto chiede e la creanza. -ricercato, raffinato (il
giovane, i-145: con altra la creanza / almeno almen se ne faceva onore /
no, così per solo effetto di buona creanza. -spingere fuori l'anima:
co, corrompitore della verità, della buona creanza e delle buone lettere; un furioso
caroso, ii-20: sempre si deve per creanza salutar la dama...,
, / com'è in uso per mala creanza. 3. per simil
, di molto studio e di somma creanza. manzoni, pr. sp.,
vedere niccolò tommaseo dar precetti di buona creanza. pascoli, 74: ella n'ode
che tanto sa di medicina quanto di bella creanza, verrà bestialmente a darmi una mentita
lui, e mi fa la mala creanza di svicolar per isfuggirmi. tommaseo [s
e che sia ver, cosi dir per creanza / si suol de'morti: il
. / che aveva un tantinèllo di creanza, / finì di affacen- darsi
di più per tarantèllo / quella mala creanza di despina, / che ci ha serrato
gioberti, 1-iii-420: la morale, la creanza, la politica, l'economia,
con la perfetta tenuta e la buona creanza di momolo che aveva giustamente i suoi
in disparte / e domandone con gentil creanza / chi, dond'ella fusse; a
a vicenda colle regole della decenza, della creanza, della prudenza. 5
vuol dire che le parole di buona creanza non obbligano, né sono come l'acqua
sapea di galateo / né di bella creanza o nobil uso, / tenea rivolto il
-con maniere rozze, violente o prive di creanza, sgarbate; senza alcun riguardo e
. loredano, i-23: la bella creanza ci ha necessitati a sofferire l'ultimo
unghiuti e codati signori che non voglio per creanza qui nominare. de pisis, 1-423
di comportarsi civile ed educato; buona creanza, cortesia, educazione. dominici,
urgenza dei loro negozi non volendo per bella creanza interrompere i ragionamenti di coloro, che
colui che non sapeva usare una mala creanza, negando qualche cosa. magalotti,
due cose naturali e il terzo buona creanza. 8. sm. il
, 5-58: una certa modestia di buona creanza et una convenevole vergogna che sparsa quasi
nieri, 242: il boccon della creanza (dicono anche: della vergogna)
casa degli altri, perché non è creanza finir tutto. 2. infamia
essere villano, scortese, privo di creanza, di rispetto delle regole della buona
cortesia, che non conosce la buona creanza, maleducato, che ha modi volgari
si trattan le spose! / senza creanza, rozzo villanzone! carducci, ii-3-243:
/ telemaco alla dea, che con creanza / a'dolci detti suoi ristette alquanto
e saviezza e temperanza e cautelosità e creanza e cortesia di parole assai che usano.
indissuggellata, perché l'onore e la creanza voglion così. = comp. dal
educazione e si mostra privo di buona creanza; villano, incivile. chiari