. grabàtùlus, dimin. di grabàtus, cra bàtus, anche grabàttus (
pellico, ii-95: la notte m'cra più deliziosa del giorno, perché io
(cfr. crace). cra era, voce che imita il gracchiare del
cominciò a cantare in tale verso, cra, cra; e 'l cascio gli cadde
cantare in tale verso, cra, cra; e 'l cascio gli cadde di bocca
se la cornacchia ci è, gridi « cra cra », / se c'
la cornacchia ci è, gridi « cra cra », / se c'è
dalle finestre, si sfasciano sul selciato: cra! cra! cra! =
, si sfasciano sul selciato: cra! cra! cra! = voce onomatopeica
sul selciato: cra! cra! cra! = voce onomatopeica: cfr.
2. crai, crai (anche cra, cra): voce che imita
. crai, crai (anche cra, cra): voce che imita il gracchiare
, facendo come 'l corvo, che dice cra cra. così e'perditori del tempo
facendo come 'l corvo, che dice cra cra. così e'perditori del tempo sempre
. = voce onomatopeica (cfr. cra cra); per il n. 2
= voce onomatopeica (cfr. cra cra); per il n. 2,
agg. letter. che si addice a cra pulone, che è segno
gr. ùttó 4 sotto ', da cra tere (v.)
articolano fra loro direttamente (un tipo di cra nio).
audacia di quest'arte sa cra è nelle litografie di alfred manessier sul tema
: posto [il diamante] in li cra teri ed aurei poculi e
scabroso passo della scrittura sa cra, inaspettatamente et ingegnosamente prosciolto. foscolo,
stro-bruniccia, corporatura molto tarchiata, cra nio mesobrachicefalo, volto massiccio