(m'accovacciò). mettersi nel covo: rintanarsi; porsi a giacere; appiattarsi
. che se ne sta raccolto nel proprio covo; rannicchiato, appiattato.
accovàcciolo). accovacciarsi; mettersi nel covo, nel covacciolo. tommaseo-rigutini, 2855
v.]: covacciolo è il covo che si fa nel letto chi molto vi
). tose. ritirarsi nel proprio covo; accovacciarsi. giuliani, i-295:
stia? = deriv. da covo (v.). accovolato
levarsi. = deriv. da covo (v.). accovonare
2-211: volendo il serpe svolgersi nel suo covo, e sentendosi impedito dagli aculei del
] il petto, / sprimaccia il covo. d'annunzio, ii-722: riponi il
13. locuz. -appostare alcuno nel covo: sorprenderlo nel luogo ove suole abitare
sia cosa ordinaria / l'appostarmi nel covo. -appostare vallodola, la starna
quando da'cacciatori è trovata la lepre nel covo suo, si suol dire, ella
: ecco che essa lascia il covo e fa un piccolo giro fino al muro
tratto, a ogni feroce belva / covo ed asilo. foscolo, sep.,
: voglio che almeno dentro il funebre covo della mia memoria / rimanga un asilo
suo profumo ha già attirato al suo covo il giovine maschio. soffici, ii-69
, / franto tali dal turbine, al covo, / e ne l'ozio inquieto
per me 'ntendo farmi un tratto il covo / dove regnan le donne, ove le
165: caffè di ladri, di baldracche covo, / io soffersi ai tuoi tavoli
spire / poi torna, turbato nel covo, / chi sa? dall'andare e
da vivere, / da farmi il covo. idem, iii-229: mi conforta
, frettoloso, barcollante, nel suo covo; e, dopo di averlo serrato forte
giusti; e sebbene la riportassi al covo secondo il mio solito, chi sa
10 per me 'ntendo farmi un tratto il covo / dove regnan le donne, ove
, una signora a braclevò dal suo covo un cerbiatto / ed or lo segue sull'
la tua reggia, agamennone, / è covo di briganti sotto il monte / zara
tua reggia, agamennone, / è covo di briganti sotto il monte / zara di
da vivere, / da farmi il covo. collodi, 9: con questo burattino
de'tuoi canti il nido, / il covo de'tuoi sogni 10 ben lo so
i-269: era in quel contorno 11 covo di una lupa, la quale allevando di
e pittoresco viavai la fuliggine di quel covo di pirati e di falchi, al
da'cacciatori è trovata la lepre nel covo suo, si suol dire ella è
, 2-4: è un gran pezzo che covo in testa questa maninconia, e se
e pittoresco viavai la fuliggine di quel covo di pirati e di falchi, al quale
, ix-i6x: un lion, nel covo entrato / d'agil cerva, ne sbrana
uno là, ognuno trovò il proprio covo, la gente di rilievo nella foresteria
per chiappare in fragranti, e a covo,... quello smargiasso, che
/ che siano uscite allor allor dal covo. 2. figur.
lunario / anche lui si faccia il covo. e. cecchi, 6-79: una
, v-410: covàccio e covacciolo, il covo. rasori, cono., 1-416
sa perché. = deriv. da covo. covaccióne, sm. letter
. della valle, i-41: così covo le piume e chiamo spesso / de le
. raro. chiudersi, rifugiarsi nel covo; accovacciarsi. -anche al figur.
. dal lat. cubile * covile, covo 'attraverso il neutro plurale cubìlia.
covigliare), agg. chiuso nel covo; accovacciato. -anche per estens.
'coviglio2, sm. letter. covo; rifugio, nascondiglio. -anche al
gli animali selvatici; tana (cfr. covo). fra giordano [crusca
terra. salvini, 23-259: al covo giunto [il cervio], traggo fuora
, 11-160: un lion, nel covo entrato / d'agil cerva, ne sbrana
di più senza paglia, e senza covo. prati, ii-115: e la sua
: e la sua casa poveretta un covo / sarà di leoncelli, e un fulvo
a spire / poi toma, turbato nel covo, /... / piantiamo
criniere, / le note latebre del covo cercar. 2. per simil
. rucellai, 4-69: adagiandovi entro il covo di un bel grogiolato letto con tutta
'poltrire', stare nel letto, nel covo. prati, ii-309: deh!
fatemi, / fatemi un po'di covo, o fili d'erba. nievo,
ed uno là, ognuno trovò il proprio covo, la gente di rilievo nella foresteria
si affacciasse all'apertura del suo triste covo. cicognani, 1-93: il prudore irresistibile
mattina, ad abbandonare il mio triste covo prestissimo, per non tornarvi che a sera
... quanto al sorprenderlo nel covo era faccenda più difficile ancora: tutti i
165: caffè di ladri, di baldracche covo, / io soffersi ai tuoi tavoli
e pittoresco viavai la fuliggine di quel covo di pirati e di falchi, al quale
la tua reggia, agamennone, / è covo di briganti sotto il monte / zara
chiesto che la sua casa non diventasse un covo di cospiratori. -figur.
tuoi canti il nido, / il covo de'tuoi sogni io ben lo so.
al po. locuz. -a covo: covando, nella cova.
; / molle e gentil come nutrita a covo / dentro la scorza tenera d'un
: la colomba or nel nido a covo geme, / or bacia il caro maschio
vola e rivola. -fare il covo: fare la tana, il nido.
per me 'ntendo farmi un tratto il covo / dove regnan le donne. carducci,
del lunario / anche lui si faccia il covo, / avvocato e servigiale / de
universale. -non uscire mai dal covo: starsene sempre chiuso in casa,
propria stanza. -prendere un animale al covo, a covo: mentre è nella
-prendere un animale al covo, a covo: mentre è nella tana.
2-36: due leprettin sotto la madre a covo / in una macchia con gran rischio
34-154: il capriuol veggendo / a covo, manimetter non vorrallo. -prendere
acchiappare, trovare, insegnare uno a covo, al covo: nel luogo dove è
, insegnare uno a covo, al covo: nel luogo dove è solito stare
! ben trovò costui la purella a covo. g. m. cecchi, 23-20
/ che me lo saperrà insegnar a covo. b. de rossi, 3-iii-2-285
, per chiappare in fragranti e a covo, come gli riuscì, quello smargiasso
, / giacché non posso chiapparlo nel covo. -anche di cose.
avete, varchi, voi trovato a covo. allegri, 127: l'acchiappar verbigrazia
: l'acchiappar verbigrazia il bene a covo, perch'egli è senza dubbio nascosto in
, o ventura. -riportare al covo: restituire. giusti, i-559
giuseppe giusti; e sebbene la riportassi al covo secondo il mio solito, chi sa
cóvolo1, sm. ant. covo, tana. = > dal
= > dal lat. * cubulum 'covo ', deriv. da cubdre * dormire
criniere, / le note latebre del covo cercar. carducci, iii-25-220: l'onorevole
il potete, quando adagiandovi entro il covo di un ben grogiolato letto con tutta
criniere, / le note làtèbre del covo cercar; / e quivi, deposta l'
: associossi al gabinetto di lettura, covo dei liberali, senza lasciare il casino
ai biacchi, che lì hanno il covo, / ai grilli, alle lucertole che
in borgo d'urbecco, ch'era covo di reazionari papalini facinorosi, ma a
climatica, ed è ora mezza rovinata, covo e rifugio di pescatori, di contrabbandieri
(359): poi guardava il suo covo, rodendosi d'esserne forse esclusa per
7-22: la colomba or nel nido a covo geme, / or bacia il caro
615: tra queste mura, già covo dell'ignoranza, oggi vivido faro da cui
umiliazione di vedersi preferito un sì remoto covo di montagna. 15. figur
criniere, / le note làtèbre del covo cercar. fogazzaro, 2-382: «
23-42: drago fischiator, che dal suo covo / ricetto di velen, pria riposante
. < po>xeó <; 1 tana, covo 'e cptaoc * amico '.
, 205: ognuno trovò il proprio covo, la gente di rilievo nella foresteria,
, sorgente di vizi, di iniquità; covo, ritrovo di delinquenza, di facinorosi
: voglio che almeno dentro il funebre covo della mia memoria / rimanga un
criniere, / le note làtèbre del covo cercar. fogazzaro, 5-24: alto e
e della sua luce rossastra il piccolo covo disabitato. d'annunzio, iv-2-780:
2. per estens. ricetto, covo (tra gente di malaffare, ecc
serchio, famosa un tempo come covo di banditi. gargàfìo, agg
schifosi... avrebbe a uscire dal covo. = deriv. dal fr.
7-22: la colomba or nel nido a covo geme, / or bacia il
, 2-ii-401: [le folaghe] il covo lo fabbricano con cannelle, radiche ed
. tàccio), sm. venat. covo, tana nei quali riposa la
luogo ove sia stata la lepre, 4 covo '; come alla stanza della volpe
nevicata. i andiamo a snidarlo nel covo, appena nato, / tra i
la nebbia, mi son fatto il covo '. -incantare la nebbia a
contrario, indugerà prima di entrar nel covo, aspettando che tu vi sia addormentato,
questo infame mio cuore è diventato un covo di viperette, che rizzano il capo e
de'tuoi canti il nido, / il covo de'tuoi sogni io ben lo so
. del cinghiale 'assodato 'nel covo e che non vuol muoversi. forse
/ una buca oscura, / quasi covo sbieco d'istrice, / o di volpe
cartilagini spiccato il volo e abbandonato il covo palustre invasero le alte regioni dell'aria
. accolta, banda di ladroni; covo di ladri. - anche al figur.
criniere, / le note làtèbre del covo cercar. cattaneo, v-1-194: le caverne
sente l'animo di andar a cercare un covo per il suo lepre!
-pigliare, trovare la lepre a covo: sorprenderla nella tana (nel linguaggio
vo'più tosto pigliar la lepre a covo, ch'ella mi fugga dinanzi a'cani
v-1012: due leprettin sotto la madre a covo / in una macchia con gran rischio
pure discerne ella un leproncino nel suo covo, o un piccolo pesce di sotto l'
/ se quel vecchio dovette corre al covo / questo lepróne, poi che egli è
pianura dal preappennino). 2. covo, rifugio del cinghiale (e della selvaggina
, della vagina;... del covo ove egli dormiva, per dir così
con la particella pronom. uscire dal covo, lasciarsi stanare; levarsi a volo.
criniere, / le note latebre del covo cercar. ungaretti, xi-19: fece attaccare
, i-269: era in quel contorno il covo di ima lupa. 2
delle donne suol essere per lo più un covo di lupacce velenose e crudeli.
. lupàia1, sf. tana, covo del lupo. 2. bot
, i-269: era in quel contorno il covo di una lupa, la quale,
. ant. e letter. tana, covo; antro, grotta, caverna,
dotta, lat. lustrum 'tana, covo delle fiere '. lustro5,
io non ho di monumenti, / né covo gli avi eroi dentro i macigni.
8. tana di un animale; covo, nido, arnia, canile.
1-523: la tua famiglia, covo domestico di rancori e malumori, odia l'
o drago fischiator, che dal suo covo, / ricetto di velen, pria
. / caffè di ladri, di baldracche covo, / 10 soffersi ai tuoi tavoli
degli stagni. il lato intero del covo è reso molle e caldo da un copioso
i portenti e i perigli, e il covo atroce / di polifemo. buzzi,
. montale, 3-31: era [il covo dei pirati] sull'opposta riva dell'
io non ho di monumenti / né covo gli avi eroi dentro i macigni. alfieri
: mi nicchio, mi faccio il covo in mezzo alle coltri. -darsi
ne'paduli vicino alle acque profonde. il covo lo fabbrica con cannelle, radiche ed
, regione o edificio che costituisce il covo, il rifugio, il ricetto abituale di
da vivere, / da farmi il covo. graf, 5-749: per tutto ove
mi vedo brigante sardo accerchiato in un covo di nuraghe. vittorini, 1-61: non
orse e ai ruggenti / leoni il tetro covo e la pastura. -in similitudini e
] pur tolse all'ovile / fatto covo di lupi e albergo d'ira, /
eran da leprotto, sorpreso nel suo covo. -animato da intenso desiderio di
in quel cesto, ribaldo? -io covo i pavarini. -tu covi i pavarini?
s'attenta a muoversi dentro al suo covo. -prendere di mira con il
e pittoresco viavai la fuliggine di quel covo di pirati e di falchi.
fiume 'città libera'diverrebbe in breve un covo di trafficatoli, di sensali, di usurai
periodici popolari, i-392: presso al covo delle arpie porporate è sorto l'albero della
i portenti e i perigli e il covo atroce / di polifemo e la bugiarda voce
ma appena fanno schizzar la lepre dal covo, sentisse che sguattìo! una serra
, / giacché non possono chiapparlo nel covo. albertazzi, 1036: ringrazia il
riposammo in un caffè egiziano, strano covo invaso dai venditori di bronzi cesellati e
d'italia e a punzecchiarlo nel suo covo. se esso n'esce, e in
di uzeda] al gabinetto di lettura, covo dei liberali, senza lasciare il casino
sotto i quatti cappelloni a teglia / il covo fanno a'lor pensier citrulli.
innanzi sera si rabbuia / e nel covo d'altrui ben s'appollaia, / vuol
1-7-22: la colomba or nel nido a covo geme, / or bacia il caro
roberto, 615: queste mura, già covo dell'ignoranza, oggi vivido faro da
lunghe, che la fame le caccia dal covo, vengon [le lepri] prima
del ritratto era partita da quel 'covo di rivoluzionari ', si discusse se non
riaccóvo). tose. rimpiattarsi nel covo (un animale selvatico).
di chi è bandito, scacciato; covo, ricettacolo. -in senso astratto: via
7. tana di animali, covo. guerra di volterra, 4:
. l'uomo si rifugerebbe nel suo covo antico; vi si stenderebbe su, non
carducci, iii-9-126: la scandinavia, covo delle saghe più essenzialmente nordiche,.
nievo, 205: ognuno trovò il proprio covo, la gente di rilievo nella foresteria
ed uno là, ognuno trovò il proprio covo, la gente di rilievo nella foresteria
bresciani, 6-iv-139: egli era il covo d'un infelice bandito, il quale
franto l'ali dal turbine, al covo. banlli, 5-253: il letto dell'
23-42: drago fischiator che dal suo covo /..., pria riposante,
vecchio amore, in fondo al dimenticato suo covo, / amerà finché il nuovo non
luogo convenuto per un appuntamento segreto; covo, nascondiglio. botta, 5-212:
madre... lo rituffò nel covo caldo del seno. -abbandonare nuovamente
1-7-22: la colomba or nel nido a covo geme, / or bacia il caro
: 'rizzare la lepre': farla levare dal covo. -far divenire irto il proprio pelo
, gli apriva adesso il suo riservatissimo covo, protetto all'imboccatura da rocce rostrate,
carducci, iii-9-126: la scandinavia, covo delle saghe più essenzialmente nordiche, e
: altrettante rane, balzando audacemente dal covo, correvano saltellanti su tutti i mobili
naturali, usato come rifugio, base, covo da truppe irregolari. -anche: edificio
trovar negli impicci e sbalzare dal tepido covo familiare in campi d'aperta responsabilità.
/ e fuggendo a rompicollo / nel suo covo si rimpiatta. de marchi, tii-1-87
la mattina alle sette sbuco fuora del covo, che mi parrebbe quasi bestemmia chiamar
tua reggia, agamennone, / è covo di briganti sotto il monte / zara di
. mi nicchio, mi faccio il covo in mezzo alle coltri. -con
. (le tirò appena saltava dal covo, come 'la schizzò fuori'). paolieri
. / molle e gentil come nutrita a covo / dentro la scorza tenera d'un
. (scovò). far uscire dal covo, stanare la selvaggina. crudeli
te pur tolse all'ovile / fatto covo di lupi? d'annunzio, iv-1-748:
anco la spagna, che era proprio il covo de'bacchettoni, ha fatto come noi
fiume città libera diverrebbe in breve un covo di trafficatori, di sensali, di
del lunario / anche lui si faccia il covo, / avvocato e servigiale / de
papini, 27-516: perché contentarsi del covo nativo, delle mura paterne, degli orizzonti
, e arriva al punto del suo covo (dov'è la lepre). calandra
tua reggia, agamennone, / è covo di briganti sotto il monte / zara
l'ultima nostra lepre sgroppi ancora dal covo. -per simil. procedere beccheggiando
] fanno schizzar la le> re dal covo, sentisse che sguattìo! una serra,
3-221: li fece libero dono del castello covo e di antignano e sue pertinenze.
su la schiena, e una ne covo / che a partorir non sarà un lustro
simo primitivo e fondò quel famoso covo di contavirgole, di spaccapéli e di
(v.). sprimaccia il covo. spiumacciare1 (spimacciare, spumacciare)
spiuma il petto, / sprimaccia il covo. sente gli aquilotti. 2
ungaretti, xi-77: la caldea è covo di propulsione d'avventure e, quanto
23. avere la tana, il covo o anche l'habitat naturale in un
, è assai se non è un covo adesso / d'aridi stecchi e di pungenti
2-211: volendo il serpe svolgersi nel suo covo. terminata condizione esistenziale. 19
) e il cane dividere affettuosamente lo stesso covo nel fienile. = comp
una cavità naturale o appositamente scavata; covo. cavalca, 21-137: le
. -in partic.: covo di malviventi. mercantini, vii-1080:
figliolo fra gli alunni dello zei, covo, come dicevasi, di giacobini arrabbiati.
le tracce che ci portano fino al covo. barilli, ii-14: tutto il terreno
fiume città libera diverrebbe in breve un covo di trafficatori, di sensali, di
.. mi nicchio, mi faccio il covo in mezzo alle coltri. b.
franto l'ali dal turbine, al covo. panzini, ii-42: è la voce
vidi quante qui, come in lor covo, / si stanno scelleraggini raccolte.
è un ghetto di miserabili? è un covo della malavita o del vizio? i
veduto. un bel lavoro! quel covo, quel ciavatta, quel quarra, lo
solo gufo, per immaginare il gran covo di tutti i suoi fratelli sotto il quale
che avanzano alcuni pentiti è che nel covo ci fosse il 'papello', quelle richieste