cagnolini allora nati, e abbaiatorelli nel covile. abbaiatura, si. abbaiamento.
cui lo teneva, lo tirò appiè del covile, e, stesavi sopra l'altra
hamac 'portava * a uso di covile ']. amadina, sf
defetto ch'eo no arentri al mio covile. chiaro davanzali, ii-366: e
si mise subito in cammino, verso il covile della fiera che voleva provarsi d'ammansare
già secca aragna, il tuo buio covile / n'hai per tomba, e per
367): saltò fuori da quel covile di pruni; e vestitosi a mezzo,
(367): balzò da quel covile di spini; e vestitosi in fretta
sbilenca, da far credere che fosse un covile piuttosto che una casa, aveva un
avrebbe voluto fargli andar tutti insieme al covile; ma era fatica buttata. moretti,
quegli che andavano a levare del suo covile la fiera, acciocché, cacciata, desse
che avrei lasciato andare il cane nel covile, se non fosse, che udendo chiedere
pastor, che s'imbatteo / in un covile allevator di cuccioli / di cagna che
, ii-43: l'aveano tratto dal suo covile per condurlo alle carceri criminali. egli
crusca '. canile1, sm. covile per il cane (ed è per lo
urlar per fame / pieno un digiun covile. bruno, 3-108: or, per
e l'altre maniere di nudrimento, il covile, il nido, i figliuoli e
, spelonca. -anche: tana, covile. boccaccio, vii-254: così andando
che avrei lasciato andare il cane nel covile, se non fosse che udendo chiedere licenza
altre maniere di nudri- mento, il covile, il nido, i figliuoli e i
ciascuno di noi fu chiuso nel suo covile. giusti, v-277: so che hanno
= deriv. dal lat. cubile * covile, covo 'attraverso il neutro plurale
covile, sm. luogo dove si rifugiano abitualmente
allora nati, e abbaiatorelli nel covile. bartolomeo da s. c.,
2-26: la volpe tornando al covile, e non trovando i figliuoli
quegli che andavano a levare del suo covile la fiera, acciocché, cacciata,
l'altre maniere di nudrimento, il covile, il nido, i figliuoli e i
se tutta l'isola n'era un covile? vico, 226: quest'orfeo,
umanità, si truova esser un vasto covile di mille mostri. monti, x-1-429:
mise subito in cammino, verso il covile della fiera che voleva provarsi d'ammansare.
urlar per fame / pieno un digiun covile. 2. canile; ovile
, la lama dell'acqua, e il covile del cane. fed. della valle
a illustre gente, / fatta mandra o covile / di vilissima greggia. monti,
quando spunta il mattin, fuor del covile / chiama la greggia e a pasturar la
andar sempre rinchiusi dentro il proprio portatile covile. 4. abitazione, casa povera
defetto ch'eo no arentri al mio covile. m. franco, 1-123: et
franco, 1-123: et esco del covile a mattutino. firenzuola, 966: quell'
quell'altro ha caro d'uscir del covile. cellini, 1-121 (279):
: e sollevatomi da quel mio infelice covile, mi messi adosso un poco di
/ che per far bello il nefando covile, / fosse dal proprio aitar cristo
: mi rizzai ed uscii pronto dal covile, andando con l'orecchio in traccia
edificazione e di pietà, e presentemente covile di una trista genera zione
, come s'infocò l'aria del covile ch'io abitava. situato a pretto
un giaciglio di tizzi, in un covile di brace; e ho divinato ch'essi
notte spara orsi si recava al suo covile passando sotto la chiesa del mosaico che aveva
ancora è il seno di balchan, covile de'pirati turcomani. -figur.
, iii-314: chi non conosce quel covile della superstizione, dell'ignoranza e de'
nascondersi, per dormire); tana, covile; nido. crescenzi volgar
cubile, sm. ant. covile, tana. s. bernardino
quale / stato che sia, dentro covile o cuna, / è funesto a
ha de la morta gente il suo covile. fiamma, 186: or che 'l
il leone] tosto entrò nel suo covile, / e a tutt'e due disconcia
di far come da gabbia, e da covile / degli umani saperi; ond'ei
, 2-133: disgraziatamente in questo fradicio covile ho interrotto il colloquio di due amanti.
il fallace / ravvolgimento avea stanza e covile. d'annunzio, v-2-63: ed
i porcellini d'india] di brigata al covile, ma era fatica perduta.
chi diralla, una tana e chi un covile, / dove celarsi il mostruoso femore
51: gli altri vadano tutti al suo covile / a riposar da le fatiche il
quale / stato che sia, dentro covile o cuna, / è funesto a chi
.. uscire la corruzione da quel covile della miseria, e il delitto formicar
/ di far come da gabbia e da covile / degli umani saperi. carducci,
trovollo giacere in su un suo quasi covile quale e's'avea fatto di frasche e
quale / stato che sia, dentro covile o cuna, / è funesto a chi
edificazione e di pietà, e presentemente covile di una trista generazione di femmine,
selvaggina. -in par tic.: covile del cervo. - figur. e spreg
su un giaciglio. 2. covile (di animali); tana, cuccia
il cervo] il naso sopra / il covile, traendo con respiri / gagliardi il
la selvaggina, che ne scopre il covile. battista, vi-2-104: a cenni
avrebbe voluto fargli andar tutti insieme al covile; ma era fatica buttata. [
i cacciatori] le fiere del loro covile acciocché elle s'intrichino nelle reti.
lustra1, sf. letter. covo, covile, tana. dante, par
plur. di lustrum * pozzanghera; covile '. lustra2, sf. finzione
, 1-327: le corti sono il covile d'ogni malignità, tutti vi vanno per
a illustre gente, / fatta mandra o covile / di vilissima greggia. genovesi,
tutti costoro? -saltò fuori da quel covile di pruni; e vestitosi a mezzo,
giuglaris, 1-327: le corti sono il covile d'ogni malignità, tutti vi vanno
rabbiosa tigre d'oriente / arde il covile e d'altra fera il dente / la
naso la nera e col muso mostrano il covile. [sostituito da] manzoni,
in quale / stato che sia, dentro covile o cuna, / è funesto a
i nidi di ragno. -tana, covile. ariosto, 27-101: tremò parigi
l'altre maniere di nudrimento, il covile, il nido, i figliuoli e i
molossi turbate eran le lepri entro al covile, / la piuma a'cervi e
, 11-174: esce fuor del secreto suo covile / il pesce a cui dà vago
607): su tutto quel quasi immenso covile, un brulichìo, come un ondeggiamento
. -rifugio di animali; tana, covile. -in par- tic.: alveare
bel paese / e sotto libertà tengo covile. -letter. vumile paese:
quando spunta il mattin, fuor del covile / chiama la greggia e a pasturar
, 1-222: lévati su da questo tuo covile, / dove dormi de'vermi in
cuore della montagna. -tana, covile. passeroni, iii-213: dolce è
indicibile, come s'infocò l'aria del covile ch'io abitava. situato a pretto
molossi turbate eran le lepri entro al covile, / la piuma a'cervi e 'l
di sordida casetta / e da comune popolar covile / levate a casa menano le spose
, 4-37: la vuolpe, tornando al covile e non trovando i figlioli, missesi
mise subito in cammino, verso il covile della nera che voleva provarsi d'ammansare.
tutti costoro? -saltò fuori da quel covile di pruni; e vestitosi a mezzo,
tana e pone il naso sopra / il covile, traendo con respiri / gagliardi a
il vaticano? chi non conosce quel covile della superstizione, dell'ignoranza e de'
. quatto2, sm. region. covile. m. rigoni stern [
il catinuzzo, i quattrinelli, il covile, e molti altri nomi di cosucce
] fu sopra, lo fece raccosciare sul covile. -con riferimento scherz. a
l'impaccio, / non tu tolto al covile o còlto al laccio. campatila,
entr'il fallace / ravvolgimento avea stanza e covile. -dedalo di strade.
stracci. -tana di animale, covile. f. negri, 1-224:
. - in partic.: tana, covile; nido. parini, 377:
venti e sempre turano quella parte del covile dove il vento ha a. ttrarre.
venti e sempre turano quella parte del covile donde il vento ha attrarre. giuggiola,
quali la volpe solitaria avrà fatto il suo covile. pascoli, 649: ampio un
breve semicorona di faggi che forma il covile. = comp. dal pref
autoritario. paese / e sotto libertà tengo covile, / benché suggetto di seneca volgar
/ ed e s'andaro a posare al covile. ser (giovanni, 3-487: a
, 4-37: la vuolpe, tornando al covile e non trovando i figlioli, missesi
, 11-174: esce fuor del secreto suo covile / il pesce a cui dà vago
d'annunzio, iv-2-47: rientrò nel suo covile, grondante, diaccia, con i
deriv. da tana1, sul modello di covile, ovile, ecc. taninéra
'terrier': denota... il covile o buco che si scavano sotterra le
serbata la mia solitudine orgogliosa anche nel covile del postribolo. 2. ant
quali conduce uno speco sotterraneo simile a covile di fiere. misasi, 57: era
di se stesso e del proprio ripugnante covile mentale, si inventa incubiche controparti immaginarie,