abbioccare, intr. (abbiòcco). covare le uova (detto della gallina
. (acchiòccio). mettersi a covare le uova. = deriv. da
= deriv. dall'accostamento di accoccolare e covare. accoccovato (part. pass,
, i-262: [l'usignolo] suol covare o il maggio o l'agosto
i-262: [l'usignolo] suol covare o il maggio o l'agosto,
, i-262: [l'usignolo] suol covare o il maggio o l'agosto,
al guinzaglio, ciò che mi faceva covare dentro, come sapete, desideri di evasione
: questi non era tal uomo da covare quei soldi, onde non garbandogli piucchetanto
targioni pozzetti, 7-23: il loro covare [de'volatili domestici] e rilevare
. 10. locuz. - covare sotto la cenere, fuoco sotto la
seggiola o nel canto del fuoco a covare la cenere. -ridurre in cenere:
chiocchette ben fiorite, / istupidita dal covare. sbarbaro, 1-183: è quello,
, e mettere una gallina a covare. simile a quella che hanno
restano di far più uova, e vogliono covare. carena, diventa uccello.
verga, 3-80: 3. raro. covare. ora metteremo le uova di anitra
i-1-191: va [il cuculo] a covare nei nidi degli altri, e particolarmente
maschio e la femmina si alternano nel covare le uova; nutrono i piccoli,
fosse conformata a generare soltanto e non a covare? conformazióne, sf. forma
da nascondere, ci convinciamo tutti di covare qualche cosa di proibito, di involontariamente
pensiero, da un'idea fissa; covare (idee, sentimenti), non manifestare
fido. = deverb. da covare. covaccino, sm. dial.
da cofaccio (focaccia), rifatto su covare. covàccio (covàcciolo),
= comp. dall'imp. di covare e da cenere (v.).
covante (part. pres. di covare), agg. che cova.
aprire le medesime piaghe. covare, tr. { cóvo). tenere
galline si pongano, scusa le madri dal covare. leonardo, 1-176: quivi non
, 'fiorentine 'chioccia, a covare. nati tutti i pulcini, rimaneva ancora
rondine... alla fine toma a covare sotto lo stesso tetto. carducci,
fosse conformata a generare soltanto e non a covare? pascoli, 80: e covano
nulladimeno in letto a poltrire ed a covare se medesima. pindemonte, 216:
una seggiola o nel canto del fuoco a covare la cenere. 4.
scuotono. ma le madri gli vogliono covare, tenergli in braccio sott'ombra,
alle maremme, e standosi nel campo a covare le sue prede, apronio cesario.
: questi non era tal uomo da covare quei soldi, onde non garbandogli piucchetanto
i giorni l'avaro era lì a covare il suo tesoro. manzini, 10-110:
crediate, ch'egli là passeggiasse a covare malinconia. d'annunzio, iv-2-39: la
non si sa vedere perché si abbia a covare per molti anni. 6.
malattia. carena, 2-298: 'covare il male ', vale in modo figurato
private, tutte le passioni che possono covare nel petto di un uomo lo accompagnarono
, ci mette sospetto la stanza e il covare che fanno quelle brigate del governatore.
panzini, ii-386: gli spinaci devono covare, covare nella teglia. montale,
, ii-386: gli spinaci devono covare, covare nella teglia. montale, 3-121:
col senso del comp. incubare * covare covariante, agg. e sm.
resta intatto. = deriv. da covare; nel significato del n. 5 è
. covatìccio } agg. disposto a covare, che cova (un uccello)
tutte covaticcie, e intendono più a covare ed a nutrire li suoi figliuoli. carena
altri segni, si mostra disposta a covare e farsi chioccia. d'annunzio, iv-1-461
covato (part. pass, di covare), agg. sottoposto alla cova
incubatrice. covatura, sf. il covare, l'essere covato; il tempo
covazióne, sf. ant. il covare, cova. bencivenni [crusca]
avea fatte. = deriv. da covare. co vèlie, pron.
, deriv. da cubdre (v. covare). cóvo, sm
caso. = deverb. da covare. cóvolo1, sm. ant
, che eziandio le sue uova non vuole covare. bartolomeo da s. c.
16. figur. ant. covare (un sentimento, prima di esplodere
le uova il cuculo per fargliele covare. oggi forma la prima sezione delle silvie
. saba, 4-68 non l'aiuti a covare [la canarina]; fuori porti
non siamo nati ad altro che a covare la nostra ammetta raffreddata, dichiariamo fallimento
(mi dichiòccio). cessare di covare. = voce dial. tose
può ben fare / ch'ella non vuol covare, / e m'intorbida l'uova
dischiòccio). letter. cessare di covare. soderini, iv-285: alcuni
vanno in estasi sante quando li veggono a covare. 7. letter. coltivare
èptiópsupa 'carbone acceso che si lascia covare sotto la cenere '. empireumàtico,
cagnolino al guinzaglio, ciò che mi faceva covare dentro, come sapete, desideri di
non siamo nati ad altro che a covare la nostra animetta raffreddata, dichiariamo fallimento
l'avessi... col mantello foderato covare il fuoco, in su le calcagna
, diffondere, fomentare; rimuginare, covare, nutrire (un'idea, una passione
le vivande. 10. locuz. covare il focolare: stare oziosamente e di
7-ii-38: insegnarono come s'aveano a covare, come da nutrire i vermi, e
, riscaldare. -in partic.: covare. -anche assol. e al figur
singolare fòve). ant. riscaldare; covare; confortare, ristorare.
le altre sarebbero state sprangate, a covare nel buio il pianto e la desolazione
cappellina fondata in capo... covare il fuoco, in su le calcagna sedendosi
, che sta in un cesto grande a covare l'ova, e la fece levar
esso entrò nel detto cesto in atto di covare. panciatichi, 294: sono già
giammai, le quali vennero messe a covare senza aver avuto la concorrenza del maschio
conformata a generare soltanto e non a covare? -in partic.: produrre l'
: non gli date ai contadini da covare la ghiòccia e d'allevare li pulcini,
rondine, che alla fine toma a covare sotto lo stesso tetto. soffici, iii-315
che la brace bene accesa sarà cominciata a covare se stessa, tu dia la volta
camera terrena. -ant. covare. crescenzi volgar., 9-86:
miro, la signora mannoni continuava a covare il rimpianto che l'imparentamento con gli
incubare, tr. sottoporre a incubazione; covare; far sviluppare per mezzo dell'incubazione
= voce dotta, lat. incubare 1 covare ', comp. da cubare *
) dove si pongono le uova da covare. -anche: azienda che pratica a scopo
(plinio), da incubare * covare, giacere, dormire '; cfr.
: la gallina, se non persevera di covare l'uova, ma bevasene innanzi ad
i-191: va [il cuculo] a covare nei nidi degli altri, e particolarmente
dalla notte, si pareva quattro negri a covare un malefizio. -figur. adombrato
,... quello che possano covare, intrigare, macchinare ai tuoi danni
nella stanza, a disegnare, e a covare i suoi guai, ricusando di rispondere
di dio: essere fortemente incollerito; covare una grande rabbia. de amicis,
felice in apparenza può aver latenti e covare nel proprio corpo i due grandi e soli
non sanno, della segreta necessità di covare la sempliciotta silvia, maneggiatrice inesperta,
numerosi come le uova che avrebbe potuto covare la chioccia più massaia di trezza.
parola di dio. 11. covare nell'animo, concepire, nutrire, alimentare
mo'delle galline che si pongono a covare? -a mo'o per mo'
. bacchelli, i-22: li vedeva covare e mutare voglie e propositi d'anime
che eziandio le sue uova non vuole covare. -incapace, inetto.
-montarsi i nervi: rodersi, covare uno stato di tensione. pavese
i tedeschi son soliti accarezzare, quasi covare, in essa. 2. per
. ant. azione del deporre o del covare le uova. francesco da barberino
grassi e là dove l'acqua suol covare: e così s'uccide ogni erba
22. avere in sé in potenza; covare (una quaf. erizzo e s
come suo papà. -aspettare il covare dell'oca: attendere a lungo.
.. veduta l'avessi... covare il fuoco, in su le calcagna
per la tonica de'vasi, a covare o tener caldo, inumidire e mollificare
la gallina, se non persevera di covare l'uova, ma bevasene innanzi ad
panzini, iii-884: giove cominciò a covare le donne. venere dischiuse le ovaie
isgusciare dall'ovo. -stare a covare sulle ova: rimanere passivo. n
gallina, sicché la paona sia scusata dal covare. tanaglia, 2-1158: quando tempo
ove trovilo, la disturba dal più covare. fagiuoli, iii-165: né le galline
del bene, 2-59: la bramosia di covare affienasi con una pennùccia fatta passare per
pernice... non fatica molto col covare sopra i suoi polli, anzi gli
: la gallina, se non persevera di covare l'uova, ma bevasene innanzi ad
particolare e altro non si curava di covare. viani, 19-489: -ma le pollastre
... non fatica molto col covare sopra i suoi polli, anzi gli scalda
rapido e sonante. -mettere a covare (le galline); far covare (
a covare (le galline); far covare (leuova). palladio volgar.
la brace bene accesa arà cominciato a covare se stessa, tu dia la volta
: la quantità di uova poste a covare. -in partic.: la quantità di
uova nel nido di altri e lasciano covare e allevare i loro piccoli da loro.
li piantano, e vi conviene farli covare siile tacchine. molineri, 3-34:
numero, benché molte ne restino a covare anche fra noi. = forma
, / tanto che restrenge o'va covare. boiardo, 2-6-40: esso rassembra
d'untore, non sarei rimasto a covare nel paglienccio la febbre come una cimice
, / tanto se restrenge o'va covare. storia di fra michele, 56:
spina, / tanto se restrenge o'va covare; / à voce roica, vista
non c'è febbre. 10. covare nell'animo, alimentare dentro di sé
le ginocchia. 2. locuz. covare lo scaldino: restare in ozio.
l'accettò con ardore, non volendo covare i talenti, ma negoziarli conforme alla
quegli sciagurati son tutti ancora lassù a covare la loro scelleraggine tarpata dalla dappocaggine e
battute pungenti. vezzare una gallina che vuole covare. pananti, i-296: bruno sovente
galline si pongano, scusa le madri dal covare. pacichelli, 2-805: l'incontro
gallina, sicché la paona sia scusata dal covare, farà tre che si vada a scusare
(anche in espressioni come celare, covare, tenere in seno a indicare la contrapposizione
stavan come colombe in serbatoio / a covare. -peschiera, vivaio per l'
vie di serpe. - covare, nutrire, porre, riscaldare, rilevare
la consapevolezza di un'azione peccaminosa; covare una tentazione di peccato (ed è
. 2. per estens. covare le uova. zucchelli, 8:
consenta al fuoco di ardere regolarmente senza covare in modo pericoloso. giuliani, i-36
calore per la tonica de'vasi, a covare o tener caldo, inumidire e mollificare
6. locuz. smangiarsi il fegato: covare rabbia. buzzati, 6-69: perché
sole salì nel cielo e si mise a covare il mondo come una gallina; scaldava
all'altra quando è 'l tempo del covare. ariosto, 43-76: la casa ch'
brasca, 70: quando mettano a covare le loro ove... loro li
tubercolotica candela, / egli continua là a covare il fuoco / facendosi ballare nella palma
in che maniera l'affezione si può covare ne le più interne parti del petto
... non fatica molto col covare sopra i suoi polli, anzi gli scalda
ne resta qua anche d'estate a covare. d'annunzio, v-2-923: mi ricordo
/ la zigonia zoven se la met a covare, / e sì ye percaza cosse
sali nel cielo e si mise a covare il mondo come una gallina; scaldava le
oche incuriosite, galline in atto di covare, tondi poponi, verze soppianti.