sé tanto umore che le possino ricevere cottura, tagliandole in pezzi e mettendole sopra
: un solo attimo di troppo nella cottura bastava per abbruciare e rovinare ogni cosa
. pietra calcarea bianchiccia, dalla cui cottura si ottiene la calce idraulica e il
cui si fa il lesso; mediante cottura con acqua bollente. f.
sono serbevoli, e mangiansi senz'ai tra cottura. la loro buccia rimane alquanto grinzosa
carne, pesce o altro una lenta cottura senza acqua, con niuno 0 poco
avverb.: e indica il modo di cottura del cibo. bencivenni [crusca
arte. cassola, 2-167: la cottura dura tre giorni; se è stata fatta
a contatto con altro pane durante la cottura: e ha il bianco che all'istante
a contatto con altro pane durante la cottura (v. baci atura).
), sm. ri- scaldamento o cottura a calore uniforme, mediante l'immersione
in uso nelle fornaci per la cottura dei laterizi (allo scopo di
targioni pozzetti, 12-7-244: la cottura [delle pietre alluminose] si fa
tr. avvolgere tocchi di carne per la cottura con fette di lardo, prosciutto,
non interamente cotto, a mezza cottura: detto dell'uovo cotto col
tutto sodo; rimasto a metà cottura, che si sente al dente
pollo, vitello, che dopo la cottura prendono un colore assai chiaro.
che viene sottoposto, a una duplice cottura, per eliminare tutta l'umidità e
porcellana non lucida ottenuta con una sola cottura a 1000-1100° c: pasta notevolmente compatta
si rimette di nuovo in fornace nella cottura susseguente, e in due cotture viene
maiolica che ha avuto la prima cottura. pascoli, 1320: ché
massaia vegliava... amorosamente alla cottura di certe castagne marroni biondi e rotondi
, detto di alcune vivande con speciale cottura, è voce del dialetto lombardo (brasà
minore concentrazione. -anche: acqua di cottura degli ortaggi utilizzata a scopo medicinale o
3. per estens. acqua di cottura di qualsiasi sostanza. serao,
d'ossa: soluzione acquosa ottenuta dalla cottura in autoclave delle ossa dei bovini (
di calloso e di fibroso per la cottura, « è molto difficile per una
: versarla nell'acqua bollente per la cottura. silone, 37: dalle finestre
nella fabbricazione del vetro o per la cottura del calcare. a. neri
giallastro, molto igroscopico, ottenuto per cottura della pietra calcare: ed è usato come
ridurre il calcare a calce viva mediante cottura. -per simil.: far
di calloso e di fibroso per la cottura, « è molto difficile per una
essere lambiti dalle fiamme durante la cottura nei forni. -casella salante o evaporante
ingredienti oleosi o mucillaginosi: sottoposti a cottura e ridotti a una pasta consistente)
voce dotta, comp. da cedro2 e cottura, sul modello di agricoltura, ecc
assenza del ferro, e ottenuto per cottura di calcare puro e caolino. -cementoamianto:
calcari, ecc.) e la susseguente cottura in forni del manufatto ottenuto, sottoposto
, in attesa di essere passate alla cottura o alla torchiatura. 7. per
. cociménto, sm. ant. cottura. -anche: la digestione (del
). operaio addetto a operazioni di cottura. statuto della corte dei mercanti
(cuocitura), sf. disus. cottura. cassiano volgar., viii-3 (
ad essere buona, non aveva rotto alla cottura, e i vermicelli facevano, come
; è mangereccio, ma dopo una cottura prolungata; si trova comunemente in europa
uomini laboriosi, e giovani in felice cottura, nelle sale della biblioteca. entrano,
buono. palazzeschi, 1-241: la cottura, la maggiore o minore compattezza della
), agg. che concorre alla cottura. c. mei, 126
di calori. 2. cottura, riscaldamento, disseccamento. soderini,
voce dotta, lat. concoctio -onis * cottura completa; digestione \ concreare (
. uomini laboriosi, e giovani in felice cottura, nelle sale della biblioteca..
zucchero o con glucosio, praticando la cottura a vapore o con apparecchi a vuoto
dissime nell'interno per l'eccessiva cottura. non erano consigliabili, ammonì
schizzar nell'arteria coronaria, dopo la cottura del cuore, liquidi caldi e con
grossolano, ma si prosciugava molto con la cottura, e acquistava una corteccia rigida splendente
che si forma su alcuni corpi nella cottura o nel raffreddamento, per azione delparia
còtta1, sf. il cuocere, cottura (in particolare: a scopo di
. disus. dare la prima cottura (a minerali o altri materiali nelle
ha avuto una prima, leggera cottura. targioni tozzetti, 12-6-351:
cuocere), agg. sottoposto a cottura (per lo più con riferimento a cibi
si è superato il punto giusto di cottura. m. villani, 1-53
solidificato mediante successive operazioni di bollitura e cottura (lo zucchero). ricettario fiorentino
cottóia, sf. tose. cottura. tramaler [s. v
cottóio, agg. tose. di facile cottura, che cuoce facilmente (con particolare
, civaie cottoie, cioè di facile cottura. 2. figur. che
veneziana, deriv. da cotta2. cottura, sf. il cuocere, il cuocersi
è compiutamente cotta. -di prima cottura: di cibo o sostanza che cuoce
con diligenza osservare, dal dì della cottura infino a undici giorni. biringuccio,
sia, la fa cuocere di prima cottura. baldinucci, 131: più e diverse
subito la macinatura, lo spiano, la cottura. oriani, x-4-333: perfino la
... non aveva retto alla cottura, e i vermicelli facevano la colla.
che asseveravano che tutto era di prima cottura, tutte le vivande fresche. soffici,
di lavori fosse, al momento della cottura dello smalto, di tenere gli oggetti un
e verdissime nell'interno per l'eccessiva cottura. idem, 3-261: non sarebbe
e patate? è un piatto di cottura un po'lenta: occorre un tegame di
coccio. cassola, 2-160: la cottura della polenta richiese molto tempo e l'
col diventare irrespirabile. -cassa di cottura: cassa rivestita di materiale isolante,
dal fuoco per portare a termine la cottura e conservare caldi i cibi. baldini
cucina, ributtò marmitte, casse di cottura, spense il fuoco. -figur
amor di dio! usate un poco la cottura, incendendo e cocendo il vizio per
condurrai a bene, venti a mezza cottura, settanta rimarranno in embrione. nievo
gridare il nostro ospite abbandonando a mezza cottura una sua definizione del valore. carducci,
altro che quelli del nuovo per finir la cottura. c. e. gadda,
. uomini laboriosi, e giovani in felice cottura, nelle sale della biblioteca.
partito via il cuoio delle verghe della cottura,... in tal maniera,
in vino bianco, e bea la cottura. 4. ant. scottatura
, 8-7 (291): fu la cottura, tale, che lei..
sua più tosto tinta d'erbe che cottura di sole se ne andasse via, costoro
vogliono gli autori che duri una solenne cottura. 7. figur.
cozióne, sf. il cuocere, cottura. crescenti volgar., 3-7
4 crogiolare '. 2. cottura lenta di vivande a fuoco temperato.
vare la colazione pronta e a giusta cottura all'ora inat tesa del
del fuoco: produrre, determinare la cottura dei cibi. rustico, vi-1-124
la particella pronom.). ricevere cottura, essere sottoposto all'azione del fuoco
argomento. magalotti, 24-230: la cottura dello zucchero consiste in un punto così
ant. azione del calore; riscaldamento; cottura, maturazione (di frutti, di
4 decotio ', decozione, da cottura, o scottatura, e poiché se scotti
particella pronominale). essere sottoposto a cottura. biringuccio, 1-29: van minutamente
dente: di cibo che è servito a cottura non perfettamente ultimata e che si è
ritiro uniforme durante l'essiccazione e la cottura). dimagrare (ant. dimacrare
oriente, dopo esser stati liberati mediante cottura dai princìpi amari che contengono.
una sostanza colorata, per immersione o cottura; tinto. simintendi, 1-135:
torrenti in piena. -consumato per lunga cottura, stracotto (un cibo);
ne condurrai a bene, venti a mezza cottura, settanta rimarranno in embrione. piovene
e nella consistenza, che la vera cottura suole produrre. chiari, i-i-n: gli
la quale la calce viva, proveniente dalla cottura del calcare, viene trasformata in idrato
23. dare un principio di cottura a carne, pesce, selvaggina perché
subito, vale dar loro una prima cottura affinché meglio si conservino.
. 6. primo grado di cottura a cui vengono sottoposti carni e pesci
carne sottoposta a un primo grado di cottura, per impedire che si decomponga.
fu dato un primo legger grado di cottura, perché non vada a male,
carne: sottoporla a un inizio di cottura per impedire che si guasti. -mettere
durissimo e quasi vetrificato per la forte cottura. carena, 1-235: 'lavoro ferretato
rissimo e fragile a causa di una cottura eccessiva, che ha provocato un inizio
patate, sottoposte a un procedimento di cottura parziale, di essiccazione e di compressione
olio, in cui, durante la cottura, si formano caratteristici rigonfiamenti.
cognacche ben fine; o forse la cottura non era stata fatta a dovere,
quale, prima dell'essiccazione e della cottura, si comprime il pastone d'argilla
in muratura destinata alla calcinazione e alla cottura di rocce (calcari, gesso)
, ecc., o per la cottura di argille modellate; crogiolo. -fornace
alla regolazione del fuoco necessario per la cottura
uno dei fornaciari, - come avviene la cottura? -per simil. e al
chi è addetto alla lavorazione e alla cottura del pane; proprietario di un forno
legna) posti nella stessa camera di cottura oppure indirettamente mediante la trasformazione dell'energia
. -in partic.: la camera di cottura della fornace. gemelli careri,
con fondenti e passata al forno di cottura. = voce dotta, comp.
debbesi molto diligentemente guardare che esso la cottura non possa mordere, né ad alcuna cosa
, fate rosolare la carne e tiratela a cottura col brodo. negri, 2-291:
della maiolica, che, sottoposta a cottura e unita al calcino, forma lo
-frittata avvolta: quella che, dopo la cottura, si condisce con burro e formaggio
mira i piani fritti / dall'estiva cottura. / e per l'abbruciamento acerbo,
essere sottoposti anche a vari procedimenti di cottura o di conservazione (frutta sciroppata,
cortile fumavano già i forni per la cottura del pane. comisso, 15-62: il
; il colore è bruno-verdastro e nella cottura diventa di un rosso vivo; si
guscio e verdissime nell'interno per l'eccessiva cottura. 4. disus. il
to frattario usato per la cottura delle ceramiche; scani, 394
una bevanda). -anche: di facile cottura, facilmente digeribile, tenero, morbido
, che sono di una finezza e cottura particolare, mi si regalavano da un
. 2. materiale prodotto dalla cottura del minerale, precedentemente frantumato o polverizzato
per divaricarle, le foglie dopo la cottura. e. cecchi, 2-67:
28. portato a un grado conveniente di cottura o di condimento (un cibo,
v.]: la vivanda è alla cottura giusta. giusto di sale: cibo
di granelli d'anice, giusto di cottura, del colore e del sapore delle nocciuole
'che, versata sopra di essi a cottura ultimata, li fa apparire lucidi.
bianca o colorata e, avvenuta la cottura, nel raschiarne alcune parti, in modo
o besciamella per farla rosolare durante la cottura): dal più ant. gratiner
su una pietanza per farla rosolare nella cottura '. per la datazione, cfr
lat. gretnia * fascio di fase di cottura (un laterizio). -mattone greifilegna,
ago della bus processo di cottura dei prodotti ceramici e che sola
imbianchimento (un materiale fibroso ottenuto dalla cottura di vegetali). 10.
, 9-35: nota che in ogni cottura debbe il cavallo diligentissimamente esser guardato.
iberica (spagnola e portoghese). della cottura l'argilla, che è esposta per alcuni
il carbone polverizzato e miscelato per la cottura dei laterizi. = deriv. da
per male, perché è una naturai cottura instillataci per la parentevol guardia e providenza
smalto liquido un oggetto già sottoposto a cottura (e costituisce un procedimento per la
(pignoni) prima o dopo la cottura. = deriv. da pignone1 (
come latte fuor di poppa / per cottura o poca o troppa. 9
industria chimica, introduzione nel forno di cottura di caselle contenenti oggetti da cuocere.
caselle contenenti oggetti da sottoporre alla cottura. = deriv. da incasellare.
... presenta incavata avanti la cottura la data del mccl.
che non è ben calcinato durante la cottura per la preparazione della calce (un
non è delignificata durante il processo di cottura (e costituisce un'impurità dannosa all'
o la pasticceria, a sorvegliarne la cottura, a estrarre il prodotto quand'è giunto
quand'è giunto al giusto punto di cottura. tommaseo [s. v
i laterizi da cuocere, sorvegliandone la cottura e l'estrazione; alloggiatore.
uscì. capuana, 5-266: la prima cottura era andata bene.
grandi ambienti, per l'essiccazione e la cottura di prodotti in vari rami industriali,
ch'è inserta nell'utero, senza cottura è come una ptisana d'orzo.
,... avertendo però alla cottura che non si intostisca troppo. crusca
e l'altre parti ignude, per la cottura del sole, erano come di un
i vasellami di terra dopo la prima cottura. vallisneri, iii-13: le stesse donnicciole
ornamenti a linee incise prima della cottura, talora recanti tracce di colorazione
mangiare neh'intemo del capanno. la cottura della polenta richiede molto tempo e l'
vengono poste le stoviglie pronte per la cottura. 8. metall. nel forno
un pezzo di cacciagione, prima della cottura, per rendere la vivanda più saporita
., dell'arrosto) prima della cottura, per rendere le vivande più tenere
strutto che viene raccolto dopo la prima cottura. giamboni, 8-i-185: se 'l
vergine ', e viene raccolto dalla prima cottura. carducci, ii-14-6: un po'
prima a lenta essiccazione, poi a cottura in fornace; si distinguono in laterizi
. lessata, sf. prima cottura che si dà alle carni o
nell'industria alimentare, chi sorveglia la cottura, eseguita mediante forni, di prodotti
(ant. lesaiira), sf. cottura in acqua bollente. bencivenni
si preleva il sapone dalla caldaia di cottura e, mediante una pompa e un
il cui frutto è acido, e colla cottura perde ogni qualità sospetta.
camere di lievitazione e dei forni di cottura. 2. per estens.
di gelsomini; quando sarà vicino alla cottura, levato dal fuoco, come sopra,
sostanze coloranti in composti facilmente eliminabili; cottura. 2. tess. lavatura
dell'uomo e degli animali soltanto dopo la cottura, dopo una prolungata immersione in acqua
e di roba buona, risparmia macinatura, cottura ed altre faccende di simile sorte.
verniciatura, viene sottoposta a una seconda cottura a 950-1000 °c. bisticci,
disfacendo il maiz per infusione e per cottura, bevanda che dava alla testa al
non ha raggiunto il giusto punto di cottura. sercambi, 1-i-236: passato il
dial. ant. far consumare mediante cottura (un ortaggio). messisburgo
(hì viene eliminato dal lavaggio, dalla cottura 0 qall'arrostimento), consumati direttamente
lievito e manipolazione della pasta e una cottura conveniente. 3. alterazione,
b. stefani, lxvi-2-202: data la cottura proporzionata, levala dallo zuccaro, disponendola
vasi di maiolica; indi segui la cottura dello zuccaro fino al termine detto manus
zucchero o con glucosio, praticando la cottura a vapore o con apparecchi a
stessa e permette così una più facile cottura di alimenti e un più pronto rammollimento
massaia vegliava, intanto, amorosamente alla cottura di certe castagne, marroni biondi e
e sottoposta a lenta essiccazione, poi a cottura in fornace (detto anche mattone cotto
e il vaso / per la strana cottura apparecchiato. barilli, ii-262: in
friabile, ottenuto formando, con la cottura della suddetta miscela, mezzi gusci molto
soprattutto per schiumare i liquidi durante la cottura { mestola da schiumare) o estrarne
mentre friggono e farne scolare folio a cottura ultimata. carena, 2-229:
usa per rimestare i cibi durante la cottura. - anche: ramaiolo.
di natura chimica o fisica (come la cottura, il riscaldamento, l'irradiazione,
non interamente cotto, rimasto a metà cottura, che si sente al dente,
si sogliono deporre sul riso dopo metà cottura all'incirca. -per estens.
caratteristica del miele (con riferimento a cottura). auda, 143: lo
e con 1'aggiunta di brodo durante la cottura. pascarella, 2-272: andiamo a
di cui è costituita o delle modalità di cottura (come, ad es.,
pasta o il riso, dopo la cottura, vengono scolati e resi più saporiti
color rosa violaceo e sono adatti alla cottura. lustri, i-58: la
buco! mollare tutto, le casse di cottura, le tavole racimolate, la terza
ceppaie in putrefazione, è commestibile dopo cottura con l'eliminazione di un veleno emolitico
-aumentare progressivamente di volume per effetto della cottura o del rimestamento; gonfiarsi (un
per lo più per il grado di cottura, di frollatura e di maturazione raggiunto
una ventina di specie commestibili dopo cottura: spugnola. o. targioni
tipico odore muschiato che scompare con la cottura; polpo muschiato. -anche: polpo
ed è per lo più adoperata per la cottura di ceramiche, per la smaltatura,
a muffola e in particolare alla cottura di materiali ceramici o vitrei;
tossicità altissima, che scompare con la cottura; le carni offrono un cibo squisito,
coloro ch'essendo di bassa e lieve cottura, fumeggiando sfoggianti ferono la lor entrata in
. che ha raggiunto il giusto grado di cottura, ben riuscito (una vivanda)
, per meglio sentire al naso la cottura giusta del coniglio che si sfrigola sul
la putredine, la combustione, la cottura (la carne, un tessuto biologico
animali da cucinare, preparare per la cottura. corona de'monaci, 134:
. l'animale macellato e pronto per la cottura (anche nell'espressione oca pelata)
stibile di tale pianta, che con la cottura acqui per la prova della
carne marcia (cioè macerata, disfatta nella cottura) ', comp. da olla
e patate? è un piatto di cottura un po'lenta: occorre un tegame di
. ottenere. òptesi, sf. cottura (di un materiale fittile).
è proprio, che si riferisce alla cottura; che si determina in seguito a
; che si determina in seguito a cottura. lauro, 2-63: con
alcune palme indiane mediante un procedimento di cottura e di distillazione. anonimo [
disciolto in acqua d'orzo prima della cottura). note al malmantile, 1-122
cinque... la quinta è la cottura dello zucchero d'orzo. ferd.
schiumandolo fin a tanto che pigli la cottura. domenichi [plinio],
un pezzo metallico in seguito alla cattiva cottura del lingotto. 10. paglia
serve per voltare le vivande durante la cottura in padella o in tegame.
8. gastron. grado di cottura dello sciroppo di zucchero, detto al
o edificio adibito alla confezione e alla cottura del pane. botta, 5-477:
), sm. alimento ottenuto dalla cottura in forno di un impasto di farina
superficie con burro fuso aggiunto durante la cottura. -tozzo di pane: v.
collocato in stampi cilindrici e con la cottura in forno assume una forma caratteristica,
, alla suddivisione in forme, alla cottura. = voce registr. dal
e tenacemente adesiva, preparata con la cottura di mucillagini vegetali (derivate in
crude, queste devono essere sottoposte a cottura completa o a processi di salagione o di
. artigiano addetto alla lavorazione e alla cottura del pane; fornaio, lavorante di
zuccaro ben purgato, tira a meza cottura ed once sei di foglie di viole
scorza di limone, che dopo la cottura viene cosparso di zucchero vanigliato.
al caminetto acceso e alle vivande in cottura. soderini, i-233: farai un
l'industria armatoria. -passare di cottura: cuocere eccessivamente (compromettendo gravemente il
chiacchiere, me la facesse passar di cottura. -passare di mente: v
uve passite con successiva concentrazione mediante cottura. palladio volgar., 11-19:
lievito in modo da ottenerne, mediante cottura in forno, il pane. -
il sugo pro dotto dalla cottura viene adoperato come condimento per gnocchi,
qualsiasi vivanda in cui, dopo una cottura eccessiva, non sono più distinguibili le
]: una minestra disfatta da troppa cottura: è venuta una pattona; s'è
via di fuoco e mediante una forte cottura divenuta nera e tenace... mista
sfoghi, che svapori sin a mezza cottura. 7. pellicola o strato
vivande già preparate o in fase di cottura o da liquidi in ebollizione).
a pressione: recipiente usato per la cottura dei cibi e costituito da un cilindro di
rapidamente temperature elevate riducendo i tempi di cottura). -pentola a vapore: recipiente
: lo zucchero quando, sottoposto a cottura, inizia a solidificarsi in goccioline (
. soderini, iii-551: con la cottura del zucchero si fa la persicata come
e pesce cotto'. la carne vuole poca cottura e il pesce molta...
quale viene data, arrotolandola a fine cottura, una forma allungata che ricorda quella
per gli oggetti di ceramica durante la cottura in forno. 18. enol.
pepato e può essere consumato dopo lunga cottura. -peveraccio giallo: fungo pregiato con
sostanzioso e ristretto, preparato con la cottura prolungata di carni e cosparso di molto
riferimento all'assodarsi della pasta durante la cottura. piadèllo, v. piattello
, di sotto da l'occhio, una cottura con un ferro caldo e un'altra
spezzare il minerale ferroso dopo una prima cottura nella ringrana. carena, 1-170:
steccare o lardellare la carne prima della cottura. p. petrocchi [s.
. il colombo ucciso e pronto per la cottura; vivanda preparata con tale animale.
che si forma negli apparecchi per la cottura, costituendo centri di cristallizzazione sui quali
non necessitare di alcuna sorveglianza durante la cottura e di dare, a cottura ultimata
la cottura e di dare, a cottura ultimata, un riso gradevolissimo, non
. pilaf. -anche: metodo di cottura del riso per preparare tale vivanda.
parola che propriamente significa quella specie di cottura. redi, 16-vi-103: resto a v
(pilottato). cosparso durante la cottura di condimento con il pillotto. -anche
usato per sostenere le ceramiche durante la cottura nel forno. dimin. pironcèllo.
debbesi molto diligentemente guardare che esso la cottura non possa mordere né ad alcuna cosa
, spesso suscettibili di indurimento con la cottura o l'esposizione all'aria, per
, 3-261: e un piatto di cottura un po'lenta: occorre un tegame di
e altri ingredienti disfatti da una lunga cottura (una vivanda).
e altri ingredienti disfatti da una lunga cottura; ogliapodrida. v lancellotti, 4
o ha l'incombenza di curarne la cottura. fanfani, i-140: 'polendàio':
bollente e rimestata in continuazione fino alla cottura, con cui acquista consistenza e si rassoda
della polenta; che è prodotto dalla cottura di tale vivanda. marinetti
p. levi, 5-194: una cottura che parte vuol dire che solidifica a
quando sono di pasta sottile richiedono poca cottura. = var. di puzonetto
quantità maggiore), subisce una seconda cottura e acquista un rivestimento vetroso, trasparente
in tal caso sono sottoposti a una terza cottura). - mezza porcellana o porcellana
di circa 1400 °c per la seconda cottura, in modo che la vetrina penetri in
apparecchi sanitari, che subisce una sola cottura a circa 1300 °c, essendo
in recente complesso residenziale soggiorno, angolo cottura, camera, bagno, posto auto
'cenere', con riferimento al modo di cottura dei vegetali o a quello di imballaggio
sm.): quello sottoposto a cottura con metodi industriali e confezionato in razioni
lat. prae 'prima 'e da cottura (v.). precrepuscolare
gastron. lessatura precedente a un'altra cottura. a. boni, 840
qualche minuto fino ad arrivare a metà cottura. = deriv. da prelessare.
p. levi, 5-195: era una cottura semplice, l'avevo già fatta almeno
pignatta], la fa cuocere di prima cottura; e dipoi gli dà quel suo
minuto tutte l'aperse; e fu la cottura tale che lei che profondamente dormiva costrinse
breve tempo, come preparazione per la cottura da completarsi in altro modo.
. -preparare una costoletta per la cottura, mondandola delle parti non commestibili.
darle alla rifinizione. -punto di cottura: quello nel quale un cibo è
. -anche: perfettamente (ritento alla cottura di un piatto). settembrini,
chiacchiere, me la facesse passar di cottura. -equipaggiato dei finimenti necessari (
-intr. perdere umidità con la cottura. giuliani, ii-189: il caldo
d'ora i necci arrivano al punto della cottura. pratolini, 9-995: le donne
buco! mollare tutto, le casse di cottura, le tavole racimolate, la terza
rassodarsi, indurirsi; rapprendersi con la cottura o col raffreddamento. tommaseo [
/ imminente. cassola, 2-167: la cottura della legna... dura tre
untume rappreso. -rassodato con la cottura (un uovo). a.
la polenta, ecc.) durante la cottura. -maneggiare, manipolare un oggetto esaminandolo
cibi); di fresca macellazione o cottura (carne, pesce); appena cotto
lo sfratto. cassola, 2-167: la cottura dura tre giorni; se è stata
esali. -bruciacchiato per l'eccessiva cottura (un cibo). alfieri
lasciata raffreddare dopo una prima, prolungata cottura, viene riscaldata e condita con olio
verso il 1715. 9. cottura del, di riccio: grado di cottura
cottura del, di riccio: grado di cottura dello sciroppo di zucchero in cui il
il che farà quando elli sia vicino alla cottura del riccio. -levare il riccio
, la crosta di un cibo durante la cottura). pulci, 4-35: disse
: il lavarsi i piedi con la cottura delle foglie e delle barbe [dell'ortica
ricòtta2, sf. disus. seconda cottura, ricottura. tramater [s
ricottura, sf. il sottoporre qualcosa a cottura per una seconda volta. -in partic
riferimento alla preparazione di animali per la cottura, dopo averli farciti. anonimo toscano
corpo di un animale pronto per la cottura). sacchetti, 185-78: costei
operaio che dispone i pezzi per la cottura. 5. enol. boccia di
cuocere preventivamente, sottoporre a una prima cottura (anche per prolungare il tempo di
carni'o simili: dar loro la prima cottura, quando son vicine a patire,
5. cotto preventivamente prima di un'altra cottura. messisburgo, 93: piglia il
, un preparato precedentemente sottoposto a cottura o a riscaldamento). trattato
. 2. cresciuto durante la cottura; lievitato. a. boni,
. preparare per la conservazione o per la cottura le parti di un animale macellato.
in modo da farlo apparire, a cottura ultimata, come bollito in acqua e
una fonte di calore per proseguire la cottura interrotta. fasciculo di medicina volgare,
6. ritornare duro come prima della cottura (un legume). marotta
condire una vivanda con sale durante la cottura. romoli, 144: come la
(un cibo, per l'eccessiva cottura). alvaro, 8-56: tra
5. sottoposto a una seconda cottura in padella per migliorarne il sapore (
noleggiato. -lasciato riposare dopo la cottura (una vivanda). pratolini,
. -portare i cibi alla temperatura di cottura. romoli, 158: uova tenere
secco in seguito a una troppo prolungata cottura (un cibo). tommaseo [
la fermentazione acido-alcolica del mosto ricavato dalla cottura dei chicchi. marco polo volgar
di brodo o di vino fino a cottura completa. ghislanzonx, 1-11:
-risotto al salto: risotto che dopo la cottura consueta, quando è ancora bene al
quale, rimasto freddo e a mezza cottura, è poi fatto 'saltare * e rosolare
-ridotto di volume attraverso una prolungata cottura; condensato (una salsa). -in
nutriente e saporito ottenuto dalla prolungata cottura della carne in un'esigua quantità d'
longitudinalmente (un pesce, per la cottura). romoli, 171: tinche
partic., un cibo durante la cottura); rovesciamento, capovolgimento, rigirata
una frittata; e giunta alla voluta cottura, la cava fuori e la mangia calda
un cibo o una vivanda durante la cottura; rimescolare il contenuto di un piatto
, mele e mandorle (e a cottura ultimata risulta particolarmente compatto).
è buona cucina. -spappolarsi durante la cottura. romoli, 161: tutte le
a quelle del forno e ottenere una cottura uniforme. carena, 2-237: 'cuocere
legno? 3. portare a cottura o a rosolatura un cibo (il
e di colore ambrato da una cottura condotta col fuoco alto, o diretta-
fiamma. rosolatura, sf. cottura condotta a forte calore o direttamente
. tose. scaglia di minerale. cottura allo spiedo di carni. targioni tozzetti,
e me- rosticciata, sf. cottura rapida all'aperto delle telle a
4. region. stampo tondo per la cottura di torte nel forno. v
per lo più da consumare dopo adeguata cottura. casaviva [marzo 1992]
, aggiunta di sale nel forno di cottura per dotare il prodotto di una vetrina
certe verdure appropriate che, durante la cottura, solo a odorarla la minestra inebriava
invar. ga- stron. tipo di cottura in umido particolarmente adatta alla selvaggina,
cibi conservati; non sopravvivono a una cottura superiore ai 6o°. = voce
invetriata fin a tanto che verrà alla cottura. a. f. doni, 3-96
14. smuovere un cibo nella cottura scuotendo leggermente e più volte il contenitore
contenitore; scuotere il contenitore stesso nella cottura di un cibo. a. boni
e dei coltelli per ogni tipo di cottura e di consistenza del cibo noi la
cotesta sua più tosto tinta d'erbe che cottura di sole se ne andasse via,
in modo tale da effettuare una prima cottura o da facilitare la sbucciatura o lo
gli schidioni. -scottata, breve cottura. messisburgo, 55: piglia
riso 'parboiled * è più resistente alla cottura del riso comune, e nella sbramatura meno
e sfatta per la troppa cottura. e così qualunque bibita dicaffè,
, scuoiare un animale per prepararlo alla cottura. leopardi, 341: ve'la
per privarlo delle interiora e prepararlo alla cottura; sbuzzare. bencivenni, 7-22:
. intr. ant. disfarsi durante la cottura lasciando fuoriuscire il ripieno o le interiora
una pipa o un cibo durante la cottura). verga, 7-267: da
coloro ch'essendo di bassa e lieve cottura, fumeggiando sfog- gianti, ferono la
carni già cotte o preparandole per la cottura. g. vialardi, 1-18
dagli spiedini, con il loro fondo di cottura. 8. locuz. raccogliere,
all'estrazione dei materiali dai forni di cottura, in vari settori (estrattivo,
la pasta del panettone per facilitarne la cottura. migliorini [s. v.
un taglio nel panettone per facilitare la cottura ah'intemo. 3. ant
, rimpinzarono e puntellarono. -scarso di cottura: poco cotto. a. boni
riso nella casseruola e tenetelo scarso di cottura. x. poco dotato, poco
carta avendo attenzione che non passi di cottura, ma che resti nel suo sugo,
molto cotta. a più di mezza cottura, scartatela, fategli prendere un leggero
, previo accurato esame, successivamente alla cottura i prodotti ceramici scartando quelli che non
sione teologica, dovendo sopraintendere alla cottura del timballo e alla schiacciatura delle mandorle
che si mette nella pentola durante la cottura per poterne facilmente portare via la schiuma
particolarmente denso, ricavato da una lunga cottura della carne. g. vialardi,
vialardi, 1-341: aggiungete del sugo o cottura delle carni ridotte a sciroppo.
tenere riuniti gli strumenti usati per la cottura. la scocca, del tipo autoportante
. perdere l'acqua di lavaggio o di cottura, rimanendo asciutto. anonimo toscano
vivanda dall'acqua di lavaggio o di cottura (o dall'olio in cui è stata
di scolo. qua di lavaggio o di cottura. linati, 30-105: guarda
secondo una preparazione gastronomica che consiste nella cottura a fuoco vivace sulla griglia, a
partic.: che è appena uscito di cottura e ne conserva tutto il calore (
. friggerle al loro giusto punto di cottura e mangiarle scottanti. d'annunzio,
'scottare': dicesi ancora delle vivandetirate a mezza cottura. a. boni, 496: scottate
. - in partic.: rapida cottura di un cibo. rigutini-fanfani [
agg. eccessivamente cotto; passato di cottura (la pasta, il riso,
-fessura o lacerazione della pelle per la cottura. malaparte, 7-294: giunse in
o di nessun valore. terminare una cottura eccessiva (la troppo lunga cui
tare scotto, superare il giusto punto di cottura. sculturésco (ant. scolturéscó)
v.]: 'scuocersi': passare di cottura. bian torno intorno /
secco e forte. -sottoposto a cottura (un mattone). alvaro,
= comp. da selettivo] e cottura (v.). selèttodo
sapore, aroma particolare anche per una cottura errata (un cibo, la selvaggina)
) in pezzi di dimensioni adatte per la cottura, servendosi di appositi coltelli: seziona
in fette di spessore opportuno per la cottura in salamoia. 2. elettrotecn
partic.: rammollirsi per la lunga cottura. spallanzani, i-72: ora,
per lo più in seguito a una cottura prolungata. tommaseo [s. v
disus. miscelato con farro nella cottura (un cibo, una minestra).
disus. che ha subito un'eccessiva cottura nel forno da calce (un minerale)
i quali sassi per tale loro troppa cottura... si spengono assai più
a strisce o a losanghe (per la cottura come pasta alimentare) o essere usata
con molto burro che, con la cottura, si sfalda in strati sottili (per
a. boni, 325: durante la cottura abbiate l'accortezza di spalmare di strutto
degli sfoghi, che svapori sin a mezza cottura. bacchelli, 1-ii-442: se l'
dallo stampo in cui è avvenuta la cottura, capovolgendolo. artusi, 385:
quale è estratta, capovolta, a cottura ultimata. tommaseo, app. [
oggetti di ceramica dallo stampo dopo la cottura. dizionario delle professioni [s.
fornace il materiale che vi ha subito la cottura. carena, 1-234:
dal forno in cui ha subito la cottura (un cibo e, in partic
stornellava, sventolava, successivamente alla cottura del materiale, allo svuotamento delle camere
forno di ciò che ha completato la cottura. = nome d'azione da sfornare
cucina, per meglio sentire al naso la cottura giusta del coniglio che si sfrigola sul
uno sfumato. -dorato nella cottura. carducci, ii-1-8: che crede
il livello di lievitazione raggiunto durante la cottura (un dolce). -anche in
la prolungata immersione nell'acqua prima della cottura (le carni). fr.
la prolungata immersione nell'acqua prima della cottura (le carni). g.
cioè quelle pellicole grasse che rimangono nella cottura della sugna, se ne può aggiungere
-l'essere asciutto oppure disseccato dalla cottura o dalla preparazione (una sostanza)
, che acquista grande durezza con la cottura. = comp. da silic [
con crema o marmellata iniettata dopo la cottura (un prodotto di forno). -
con -reso insipido da un'eccessiva cottura nell'acqua valore intens., e da
da decorare e successivamente sottoposte a cottura). -anche l'insieme di tali tecniche
togliere dagli stampi il prodotto dopo la cottura. industrie alimentari [settembre 1993]
2. che ha subito la cottura (un tronco d'albero) o il
chiarificare con l'acqua e darli buona cottura acciò non sobbolla. tornasi di lampedusa,
suo famoso decolleté mostra il grado di cottura aella sua carne rossastra, che vibra e
sobbollitura e la disquamazione. 3. cottura del legno (v. cottura, n
3. cottura del legno (v. cottura, n. 8). 4
213: si fanno cuocere a mezza cottura spinacci o ortiche e vi si aggiunge poi
né morbido. -non ammorbidito da eccessiva cottura o non frollato (la carne)
rese gonfie e soffici da una prima cottura in olio a calore moderato e da
: patate fritte soffiate... la cottura delle patate soffiate consta di due periodi
di facile masticazione per il grado di cottura e di lievitazione (il pane) o
in un abbondante intingolo o liquido di cottura. chiose cagliaritane, 98: entendo
e, gittata via l'acqua della cottura, colle predette cose ponasi cipolla soffritta
risulta tossico se ingerito senza un'adeguata cottura. lessona, 1366: 'solanina'
p. levi, 5-194: una cottura che parte, vuol dire che solidifica a
corpo di un uccello pronto per la cottura. castellini, 25: non le
, che svapori sin a mezza cottura. quando non sfiata più, si sommonda
un uovo non fatto rassodare con la cottura). p p
: le -scherz. preparazione e cottura di una vivanda. sorti delle nostre partite
-curare una preparazione culinaria, la cottura di una vivanda. 7
2-165: francesco era fuori a sorvegliare la cottura della polenta. -procurare un'edizione
; agitarle energicamente nella padella durante la cottura per sgusciarle. giannini-nieri, 57:
gli insaccati), specie durante la cottura per evitare che si sfaldino. spese
'spappolarsi'. es. 'per la soverchia cottura la minestra si è spappata (spappolata)
e da piè. per la cottura con l'eviscerazione'. 2.
m. fiorio, 308: perché la cottura è uno spartimento di quelle cose le
spadoìetta fino a che siano a perfetta cottura. auda, 21: si mette
spennare, spiumare un volatile prima della cottura. niccolò del rosso, 1-133-8
bene. -spennato, spiumato prima della cottura. imperiali, 4-138: gli spennacchiati
più per pulirlo e prepararlo per la cottura. giamboni, 8-i-227: quelle
, in partic. prima della cottura). da ponte, 264
in una casseruola e sottoposti a lunga cottura con vino, verdure, pomodori, erbe
subito la macinatura, lo spiano, la cottura. cantini, 1-28-257: detto uffizio
, agg. infilzato nello spiedo per la cottura. roseo, v-120: si
rotazione, in modo da ottenere una cottura uniforme; schidione (anche con riferimento
di esse (anche per prepararlo alla cottura). boccamazza, i-1-441:
uccello, anche per prepararlo per la cottura); che ha perso gran parte
più piccole piume, per prepararlo alla cottura. a. boni, 546
dall'osso o dalla lisca con la cottura. anonimo toscano, lxvi-1-35: metti
si rigonfia durante la lievitazione o la cottura (una vivanda). maestro martino
lessata della schiuma affiorante in seguito alla cottura. ambrogio contarmi, ii-121: a
1-168: sgocciolate le costolette, staccate la cottura con un po'di brodo od acqua
4. sottoporre un cibo a cottura, per lo più lenta. f
. disus. sottoposto a lenta e completa cottura (anche in unione con cotto con
. per indicare un perfetto grado di cottura). leggenda di lazzaro, marta
. che cuoce, che serve per la cottura. f. f. frugoni,
fieni. 6. ant. cottura di un cibo, di un alimento.
in modo che, solidificandosi mediante la cottura o il raffreddamento, assumano tale forma
[lo zucchero] sarà alla detta cottura, uno col mestolo lo stancheggi bene e
per privarlo delle interiora e prepararlo alla cottura o per conservarlo. biscioni
inserirvi spezie o erbe aromatiche prima della cottura. carena, 2-271: 'steccare'dicono
4. per estens. sottoposto a lunga cottura, concentra2. per estens. che
. brodo ristretto, ottenuto dalla prolungata cottura della carne nell'acqua. mazzei,
stinco. -vivanda preparata con la cottura arrosto o nel forno di tale taglio
per fermare (cioè dare una prima cottura alle carni, perché si conservino).
guizzar. -rovinare un cibo con una cottura inadatta o manchevole. oddi,
reg gere neanche alla prima cottura. ma lo stovigliàio, prudente,
. tose. sottoporre a una lunga cottura. p. petrocchi [s
, agg. sottoposto a una lunga cottura. d. martelli, 27
stracottissimo). sottoposto a una lunga cottura, per lo più eccessiva (un
. 2. sottoposto a lunga cottura nella fornace (un materiale edilizio)
po'di sapore. -addensato dalla cottura (una salsa). pratolini,
(e la crosta indurita prodotta dalla cottura). b. del bene
: ridotto di volume attraverso una prolungata cottura, condensato (una salsa, un
materia casualmente ridotta, dirò così, a cottura d'anima, la quale..
. -spappolarsi per l'eccesso di cottura. burchiello, 45: spesso intruonan
davasi ai vasellami di terra dopo la prima cottura. il divulgatore, 77: la
aggiungendovi aromi, verdure e liquido di cottura (vino, brodo o acqua)
coperto, lasciando consumare il liquido di cottura o il condimento. romoli, 131
di aromi, verdure e liquido di cottura (un cibo, in partic. la
? -gocciolare, stillare grasso nella cottura (la carne). pea,
grasso o l'acqua contenuta durante la cottura (la carne, un insaccato).
in quanto il formaggio fila con la cottura. pascarella, 2-15: mangiamo
lasciando degli sfoghi che svapori sin a mezza cottura. m. bontempelli, ii-1044:
sventramento, budelleria, lavanderia, tripperia, cottura prosciutti...: percentuale dal
prepararlo per la vendita o per la cottura. ramusio [oviedo], cii-v-926
privato delle interiora per essere preparato alla cottura o nella macellazione. f. negri
usata per tranciare i grossi pesci dopo la cottura. carena, 2-242: 'tagliapesce,
fettine sottili in modo da rendere la cottura più completa e rapida (ed è in
, in partic. per prepararlo alla cottura. marino, 13-15: una colomba
giorno della trebbiatura. -piastra per cottura. soderini, ii-311: altri abbrustolano
. teglia o tegame di terracotta per la cottura di svariate vivande. seneca volgar
. cassola, 2-167: la cottura dura tre giorni; se è stata fatta
fave vecchie ed indigeste / e tenaci alla cottura. sinisgalli, 9-1 io: raccoglieva
pane che tiene l'acqua anche dopo la cottura, che abbraccia e riempie lo stomaco
per consumare glispinaci freschi è necessario procedere alla cottura ed è proprio la temperatura che concorre
pura che resta bianca anche dopo la cottura. arbasino, 53: ha sposato una
ora i necci arrivano al punto della cottura. 2. quantità di cibo
o pietra refrattaria), usato per la cottura di vivande soprattutto su fiamma o brace
talora dotato di fori per controllare la cottura dei cibi. cennini, 3-33:
il riso così ottenuto è resistente alla cottura; è discretamente ricco in vitamina bi
dell'equatore compia la sua opera. la cottura avviene per irraggiamento. = voce
. -levare cibi dall'acqua di cottura, scolarli. a. boni,
e commessi. -portato al punto di cottura desiderato (un cibo). a
in quanto giunta all'adeguato punto di cottura). manzoni, pr. sp
, ciré inserta nell'utero, senza cottura è come una ptisana d'orzo. 0
alla quale talora si unisce il sugo di cottura. fanzini, iv-653: vitello
col bordo basso, usato per la cottura in forno di torte. -in
. pasticciere addetto alla preparazione e alla cottura di torte. dizionario delle professioni
per la preparazione, la lavorazione, la cottura, la decorazione di torte.
agg. ant. sottoposto a una lunga cottura, anche eccessiva. salvini,
. -ant. non totalmente rassodato dalla cottura (un uovo). m
altri animali simili, prima o dopo la cottura. zione, trinciandovi un crocione addosso tanto
si pongono al fuoco soprattutto recipienti di cottura. di breme, ii-250: l'
sventramento, budelleria, lavanderia, tripperia, cottura prosciutti e, per gli scatolofici,
l'addome per mantenerlo integro durante la cottura. fr. leonardi, lxvi-2-301
tuorlo d'ovo e il mattone in cottura. pirandello, 7-675: tempietti di
il cibo contenuto si attacchi durante la cottura. -anche: cospargere il corpo o
tegami. -anche: grasso prodotto dalla cottura di carni e usato come condimento.
animali. -anche: grasso prodotto dalla cottura di carni e usato come condimento.
, ch'è inserta nell'utero, senza cottura è come una ptisana d'orzo.
, 367: col suo vampante odore di cottura / ch'è il grande odore della
, sm. forno a vapore per la cottura del pane. - per estens.
al vapore-, ottenendo il risultato di cottura attraverso l'azione dell'acqua allo stato gassoso
di una fornace per controllare lo stato di cottura dei vasi. c. piccolpasso
iii-173: alcuni infermi si sogliono curare per cottura e per ventose, le quali si
sottoposto ad essiccazione ma non ancora a cottura e privo di rivestimento. -insieme di
se il segno / vuoi veder della cottura, / che non sia mai verdemezzo
come latte fuor di poppa / per cottura o poca o troppa. -non
piombo, portate allo stato vetroso con cottura e usate come rivestimento di alcuni materiali
di zuccaro ben purgato, tira a meza cottura, ed once sei di foglie di
= comp. da vitivinicolo] e cottura (v.). vitóne,
». -rigirato ripetutamente durante la cottura. simintendi, 2-159: nella quale
refrattario per sostenere le ceramiche durante la cottura. 3. mano (con
vivande di cui talora provvedeva anche alla cottura. getti, 7-364: ma che
. allessatura, sf. lessatura, cottura in acqua bollente. 2.
cibi di attaccarsi al fondo durante la cottura (un particolare materiale per tegami 0
s. ballestra, 2-76: sorveglia la cottura delle penne, rimestola la poltiglia del
: una composizione... con blocco cottura in marmo trattato antimacchia con basi attrezzate
che elimina automaticamente i residui dopo la cottura dei cibi. = comp. dal
bicottura, sf. cottura ripetuta, in partic. nella lavorazione di
. bi-'due volte, doppio'e da cottura. biculturale, agg. caratterizzato dalla
, budelleria, lavanderia, tripperia, cottura prosciutti e, per gli scatolifici,
quale, prima della lievitazione e della cottura nel forno, si inseriscono alcune uova crude
dei disegni e un avanzato metodo di cottura. arbasino, 23-1307: maschere
suo famoso decolleté mostra il grado di cottura della sua carne rossastra. -parte del
], sm. invar. modo di cottura al forno di alimenti che vengono ricoperti
di senape. arbasino, 23-514: cottura di hot dogs, finti riti voodoo nudi
. = comp. da lino e cottura. linizzare, tr. tess.
. invar. edil. ottenuto con la cottura con temporanea del supporto e
gr. póvog 'solo, unico'e da cottura. monocultura, sf. antropol
il quale si è chiacchierato soltanto della cottura di 'scones'e 'muffins', e mai di
elettrico multifunzione con ben 8 combinazioni di cottura. = voce dotta, comp.
leggeri, realizzati con particolari sistemi di cottura e con accostamenti di ingredienti talvolta insoliti.
gilità dei chicchi, migliorare la qualità di cottura e favorire la ritenzione delle vitamine
. il riso trattato parboiled è resistente in cottura, non scuoce e i chicchi
di lavoro con lavello e piastra di cottura incassati, e le mensole a parete sono
durante il quale si è chiacchierato soltanto della cottura di 'scones'e 'muffins',
e categoria. sovracottura, sf. cottura alquanto o eccessivamente prolungata di un alimento
, 26: la tenuta del riso alla cottura o, meglio, alla sovracottura,
= comp. da sovra per sopra e cottura. sovramarginare, tr. (sovramàrgino
1991], 263: la tecnica della cottura 'saltata'è realizzata solitamente con tegami di
di grassi e abbrevia i tempi di cottura. marie claire [dicembre 1991
temperatura dell'alimento, alla fine della cottura, va abbassata più rapidamente possibile in
à ngolo, sm. angolo cottura: piccolo spazio adibito a cucina ricavato
di sei metri quadrati ciascuno, con angolo cottura, impianto elettrico a batteria, macchinetta
d'argento, 16: attrezzatura per la cottura dei cibi... non essenziali
spazio dei servizi igienici, un angolo cottura che è poi un forno a microonde visto
. carne conservata nel proprio grasso di cottura. – anche: il metodo.
na cottura, sf. angolo cottura: v.
na cottura, sf. angolo cottura: v. angolo. coulibiac,
acqua esegnaleacustico che vi avvisa sulla raggiunta cottura? = comp. dall'imp
o d'altro, durante la cottura, e che si è addensato o caramellato
verdure soffritte, completata al termine della cottura con estratto di carne e vino, in
forno a microonde: quello che per la cottura o il riscaldamento rapido e uniforme degli
spazio dei servizi igienici, un angolo cottura che è poi un forno a microonde visto
di girare più facilmente le frittate durante la cottura, di solito costituito da due pentole
1-359: 'gratinare': sotto questo modo di cottura si comprendono principalmente due importanti operazioni culinarie
con la società star (apparecchi di cottura da incasso), rilevandone il 30 %
razza di bonificatori... portò a cottura il mito dell'inferno.
viene posato sopra alle padelle durante la cottura. 2. in alcuni tipi
, smaltato e dipinto dopo la seconda cottura e cotto per una terza volta. –
recipiente munito di un bracciogirevolechemescolacontinuamentelapolentadurante la cottura affinché non si formino grumi. diario
munita anche di forno e piano di cottura. n. orengo, 1-6
di brodo o di vino fino a cottura completa. g. f.