ché l'africa non è se non la cote / ove affilammo il ferro, per
/ col sonante calcagno il suol per- cote. e. cecchi, 1-33: lo
l'africa non è se non la cote / ove affilammo il ferro, per l'
t'affili / come l'arme su la cote. 2. aguzzare, appuntire
di tagliare perfettamente. si opera sulla cote bagnata d'olio, mentre l'assottigliatura più
. aguzzare / il dardo ad una cote, e spiar torme / e '1
aguzzando il giovenil desio / a l'empia cote. boccaccio, v-211: quantunque conoscano
ei suoi sdegni desta, ed a la cote / d'amor gli aguzza ed a
s'aguzza de l'ira a l'aspra cote. pallavicino, 1-219: per tanto
cui l'ottuso filo abbia l'alpina / cote rimosso e il ruggine. leopardi,
accogliete i vostri orrori, / nera cote sembrate, ove pungenti / rende amor
d'un argenteo fiume / su durissima cote ivi affinando / l'armi. alfieri
la ruota di pietra arenaria, la cote). -anche rifl. compagni
torto, il manico, e così la cote. marino, 378: amor d'
; lavorato con la mola, con la cote. simintendi, 1-182: apparecchiasi
torto, il manico, e così la cote. arrotatura, sf. l'
, sempre s'assottiglia e fa pori nella cote ed esala in aria. d.
suoi sdegni desta, ed a la cote / d'amor gli aguzza, ed a
, iv-78: « bondiòla, specie di cote chino insaccato e legato,
arrotando [le api] bruniscon come a cote. 2. pulire. mattio
vecchio dolor, cui giro aspro sia cote. boccalini, i-329: apollo, e
, nauseoso, il brivido vellicava la cote della nuca, stillava sulle spalle, scorreva
« abbiamo del maiale arrosto tenerino, del cote beffe de'riti della religione
che rintuzzato gli avea (come ima cote) la corte. redi, 16i-
i trifauci cerberi, e arroterebbe sulla vostra cote l'asta fulminea per isgozzare i cinghiali
tosto ei [amor] mi per- cote, / ch'un altr'arco in mano
instituito egualmente, o vero per certe cote alcuni eredi, gravarli inegualmente alli debiti
pentimento e per angoscia / si per- cote con man la destra coscia.
= voce lucchese, deriv. da cote. cotanto, agg. tanto
la crocciola e il cotatoio e la cote. = deriv. da còte
bocchelli, i-459: il brivido vellicava la cote della nuca, stillava sulle spalle,
cota. castiglione, 505: la cote che non taglia punto, pur fa acuto
ruote da arruotare,... la cote, il vaso dall'acqua, il
, / che suol ne'ferri far la cote alpina, / che non ha taglio
: udissi lunge / stridere su la cote / forse una scure. pavese, 22
grillo si unirebbe il frastuono / della cote sul ferro. -per simil.
aghi acuti arrotando bruniscon, come a cote. 2. figur. stimolo;
il giovenil desio / a l'empia cote, ond'io / sperai riposo. cariteo
più aguzzar la punta acuta / ne la cote cruenta, avvelenata. bembo, 1-192
le voglie e l'ardimento, / cote d'amor, di cure e di tormento
: credetel pur a me, che cote fui / di fede a l'uno e
tale: / perché de la virtù cote è lo sdegno. f. f.
affetti e a * van desiri è cote, / amor, che tanto puote.
, i-147: il volere fu sempre la cote del potere; si voglia davvero,
tu di strali forbiti / alla lor cote arma la cetra. gioberti, 1-ii-586
a giansenio, e temprato non mica alla cote scolastica d'ipri, ma all'incudine
grande agli studi ed ai giovani: era cote non rasoio. carducci, 84:
il natio / vigore in su la cote aspra de l'arte, / o troppo
, con una spada che arrotai alla cote della sventura, e così fui libero
parlo breve e netto, poiché alla cote di fiume avete riaffilato il doppio taglio
. cicognani, 6-124: temprata alla cote della realtà più cruda è la loro
, / che lo percuote ad una cote dura. marino, 4-265: lubrico
/ vomita il fiume oscuro in viva cote, / che per latebre tortuose incerte /
, xiii-34: un contro all'aspra cote / di cieco scoglio il fianco urta
mirabil arte, che d'un'aspra cote / sai con un ferro trar vivi sembianti
cfr. anglosassone cot, medio olandese cote 4 capanna ', ingl. cottage 4
la crocciola e il cotatoio e la cote e il martello. = voce d'
inumana, empia ferezza / non son cote, diaspide, adamante, / murice saxo
: « haematites appellatus, eo quod cote resolutus in colorem veniat sanguinis. est
: ivi eresse ai dì nostri a pinta cote / quel bel palagio ch'ai più
per l'erto, / altri per- cote i fondamenti a gara. =
il natio / vigore in su la cote aspra de l'arte, / o troppo
a li scotitori, che non me 'n cote, / e con un truffo di
a li scotitori, che non me 'n cote, / e con un truffo di
197: io son di vera fede immobil cote, / che 'l vento indarno,
per l'erto, / altri per- cote i fondamenti a gara. / ne crolla
t'affili / come l'arme su la cote. soffici, ii-215: si ripeteva
affili / come l'arme su la cote, / e non soffri i vili /
/ all'offesa bontà lo sdegno è cote: / dunque a gara con me
per l'erto, / altri per- cote i fondamenti a gara. pallavicino, 1-313
e mondale e lessale in acqua tanto cote che se desfazeno; piglia uno bacino
canaldo, 30: aguzza su la cote de'diletti la spada de'vezzi,
vuoto si sentono mancare, s'affermano cote s'arruotano i nostri ferri, inacutisconsi le
empier volli; / e a tal cote aguzzai l'incauta brama. salvini,
. marino, 18-230: forbisce a dura cote il ferro acuto / e lievemente poi
rinveste. = denom. da cote (v.) col pref. in-con
inumana, empia ferezza / non son cote, diaspide, adamante, / murice
tonde d'un argenteo fiume / su durissima cote iva affinando / tarmi dell'invincibile fanetra
misero / fiacco, qual dura cote, / e amò poi quando i luridi
avvertivo il freddo della macchinetta contro la cote, non meno spietato di quel della lama
cesari, ii-565: si mangia [la cote] il taglio del coltello da sé
. 17. -dare mangiare a una cote: porgere il cibo a chi non
rifacciano,... giusto come la cote consumando il ferro consuma anche sé.
i-35: in questa ultima menata di cote la compagnia presuppone che sia rifatta la
/ scotitori (e che non me ne cote!), / con un truffo
1: speme,... / cote d'amor, di cure e di
a li scotitori, che non me'n cote, / e con un truffo di
c. i. frugonii-10-41: rozza cote, /... a tagliar non
acuti / arrotando bruniscon, come a cote, / movendo a tempo i piè.
: voi spirti cognati / a tal cote perpetua, faticosa / fortemente arrotati,
minerai nettunio loto / si componesse quella cote antica, / che il natal
io, voi spirti cognati / a tal cote perpetua, faticosa / fortemente arrotati,
di colore bianco-grigio opaco, usata come cote per affilare. bossi,
partic. riferimento a un tipo di cote). anonimo [agricola],
1-19: tolli foglie d'olmo nero cote e fave senza guscio e fieno greco
baldi, 409: il coltello riprendeva la cote, che fosse ottusa. a cui
fosse ottusa. a cui diceva la cote: -sì, ma l'ottusezza mia è
220: rappresenterò in quest'offizio quella cote, la quale benché ottusa e incapace
; e per impresa commune alzava una cote versatile o ruota da affinar il taglio a
(forse da connettere a cpàyp0? * cote ', di origine indeuropea, per
'affilo ', da àxóvyj 'cote '. paragonataménte, avv.
la nefrite] le pustule sotto la cote, le quali rompendosi vomitano copia d'
pie tra abrasiva simile alla cote. landino [plinio],
. -pietra a acqua: tipo di cote. carena, 1-214: 'pietra a
carena, 1-214: 'pietra a acqua': cote di colore cenerognolo, colla quale,
pressi di fossombrone. -pietra cota, cote, da coti: scisto argilloso con
imperato, 1-22-3: è maraviglia delle cote o pietra di arrotare, percioché essa
/ la carta ha troppo ruvida la cote. -farci la pipita: desiderare
alla cintola e in cui ripongono la cote di cui si servono per affilare la
: 'portacote': bossolo da tenervi la cote. = comp. dall'imp
: dicendosi metaforicamente che le labra sono cote di rubino e la lingua un'arme che
la lingua un'arme che in quella cote s'arruota, noti lo stiguani che questa
; e per impresa commune alzava una cote versatile o ruota da affinar il taglio
l'ira: ché così né si fa cote della fortezza e perciò propugnatrice della giustizia
cicerone] tanto si arrotò su quella cote forense e sì divenne acuto che possiam dire
fr. cotiser (deriv. aa cote 'quota '). quotizzato
rader i peli, ad allargar la cote e la carne. mascardi, 2-159:
, fuorché l'eccedente collera, serve di cote alla virtù, a cui facciano corte
e di solito è costituito da una cote). tommaseo [s.
vi-32: or riaffila pur l'orecchio sulla cote della pazienza, per ascoltarmi ciò che
si ammollisce? ma dov'è la cote delle ire soldatesche, degli affetti traditi,
, 1-11: il marmo e ogn'aspra cote rigida / fracta riman da diuturna gutula
che han preso diventa loro come una cote per aguzzar l'appetito a continuarli.
pausa per affilare il ferro con la cote. gadda conti, 2-473: ora l'
/ scotitori (e che non me ne cote!), / con un truffo
, voi spirti cognati / a tal cote perpetua, faticosa / fortemente arrotati, /
intelletto; e per impresa comune alzava una cote versatile o mota da affinar il taglio
a li scotitori, che non me 'n cote. 53. locuz. -a
[gesù]: / ma l'aspra cote del mio duro core, / ripercotendo
le lor punte arruota, / stride la cote e se ne scaglia e spetra /
caldo i salumi che vende già cotti (cote chini, ecc.)
avvertivo il freddo della macchinetta contro la cote non meno spietato di quel della lama che
a li scotitori, che non me 'n cote, / e con un truffo di
li scotitori, che non me 'n cote / e con un truffo di vin mi-
benedetto si scossomo quei doi questa cote appeso ». f. corsini, 2-245
, e da un deriv. da cote (v.). scotico1
a li scotitori, che non me'n cote, / e con untruffo di vin misticato
neve il bosco ombroso / aspro per- cote. d. bartoli, 2-4-88: messo
/ qual dura selce o qual marpesia cote, / che né per lunga pioggia
, ove quell'edra / per la muscosa cote erra e serpeggia? a. cattaneo
sferzi le voglie e l'ardimento, / cote d'amor, di cure e di
sferzi le voglie e l'ardimento, / cote d'amor, di cure e di
: se fresco dolor sì lo per- cote / ch'egli dal lagrimar non si scompagni
cauti ed attenti... che la cote di quell'articolo ove è la sede
de le bell'opre altrui stimolo e cote. foscolo, iv-296: ahi! sovente
candido, 30: aguzza su la cote de'diletti la spada de'vezzi,
(belgio) e adoperata come pietra da cote. = voce dotta, comp.
tu a l'eccelso campione / e cote fosti e sprone. foscolo, ii-152:
all'olio di cui è impregnata la cote usata per affilare i rasoi di scolare
bacchelli, i-459: il brivido vellicava la cote della nuca, stillava sulle spalle.
guerrazzi, 2-403: prese allora la cote e, premendovi sopra la lama con
lucida, affinata e temprata sulla rigorosa cote dello stile, sorge al canto tragico
, 438: giura che, insensibile qual cote, / pria che tradirti la speme
a li scotitori, che non me'n cote, / e con un truffo di vin
la nefrite] le pustule sotto la cote, le quali rompendosi vomitano copia d'anerella
salumai hanno appesi / i salamini nuovi, cote chini, / zamponi,
. -oeiòfi; 'simile a'. cote [kòt], sf. invar.
cotage 'associazione contadina', deriv. da cote 'capanna'; è registr. da dizionario universale