10-i-258: or si può egli in buona coscienza lascialive [maggio 1992], 4
tempi e di luoghi pienissima libertà di coscienza e l'esercizio libero della loro credenza
cui lo spirito giunge ad affermarsi come coscienza. oriani, x-28-8: abbandoniamo,
sintesismo. galluppi, 1-i-310: la coscienza dell'unità sintetica della percezione comprende.
.., giunse allora a chiarezza di coscienza e di definizione per opera precipua del
via via questo sé, di cui è coscienza il pensiero, cresce e s'impingua
rivendico come uomo la mia interezza di coscienza e di volontà, custodita e rafforzata tenacemente
4. figur. perdere la coscienza di sé, sdoppiarsi. alvaro,
-ant. svenire, perdere la coscienza. g. villani, iv-12-66:
settembrini [luciaborgese, 1-303: la coscienza, fulminea, di desiderare irresino],
adempimento dei doveri più santi che la coscienza imponga ad uomo nel nostro tempo?
gadda, 15-9: si direbbe che la coscienza collettiva e la singula, oltraggiate dal
a soffocarlo in un angolo buio della coscienza, nella parte più nera di noi,
forse lo smorire della musica e la coscienza della sua spaventosità gli fecero abbozzare un
2. psicol. percezione e coscienza della propria collocazione nello spazio circostante.
lo spazio è... la stessa coscienza dello sforzo del movimento degli atti prensili
dell'anima umana, specchio, misura, coscienza del mondo. comisso, 12-72:
verità (con riferimento in partic. alla coscienza e alla memoria). monte
dell'ingordigia che tutto trangugia e strale della coscienza che punge. foscolo, ii-359:
ci sono specifici che tengano il luogo della coscienza intellettiva e morale o la soccorrano se
hanno fatto fare un sol passo alla coscienza morale, hanno indubitatamente il merito di
a saldare la frattura operata nella mia coscienza dai vari vemat- sch, burgunder,
; la parte più profonda e tenebrosa della coscienza. leopardi, 300: me di
ora tutt'insieme dai tenebrosi spechi della coscienza. g. giudici, 9-63: quando
specola triestina. -ant. la coscienza in quanto capace di discemere fra bene
preminenza del raccoglimento, dell'analisi di coscienza, dell'esame interiore, del pensiero
facoltà mentali e in partic. la coscienza o anche la fantasia; togliere il
, 1-348: per spengere questa mia coscienza ci vuole la morte. se basta
morte. se basta. spengere la coscienza! m'illumina con una luce da
, 112: con una perfetta serenità di coscienza l'andava assiduamente cercando nel suo piccolo
è sperduta in errori di cui la sua coscienza non ha potuto sopportare il peso.
livido e spietato. -ottundimento della coscienza. e. cecchi, 13-117:
cosa che non è allentamento, sperdimento di coscienza, ma totalità di coscienza: sentire
sperdimento di coscienza, ma totalità di coscienza: sentire il drammatico della nostra parzialità,
sé... quei casi di coscienza dei quali poteva così seguire sperimentalmente il
avvertire la perdita del controllo della propria coscienza, personalità, sensibilità (in partic
imparzialmente. vittorini, 7-30: la coscienza universale... qui ritorna sotto
.. qui ritorna sotto forma di coscienza liberata dall'ordine e dalle distinzioni individuali,
dalle distinzioni individuali,... coscienza arbitraria e scatenata... pluripersonali-
accettando un graduale e triste ispessimento della coscienza? oppure ribellandosi? =
tende a considerare la letteratura come la coscienza che il linguaggio ha di essere linguaggio,
che si ha in paradiso. la coscienza, xxi-716: s'egli sarà una volta
diavolo. borgese, 1-126: prese allora coscienza del se stesso che vedeva allo specchio
. -per simil. risvegliarsi (la coscienza). giacosa, 71: la
. giacosa, 71: la sua coscienza non si spigriva per questo, la
... i dubbi della sua coscienza di fronte alla fede. -neanche
note, / o ira o coscienza che 'l mordesse, / forte spingava con
voler cieco spinti, / mentre han coscienza per lor ferma pena. porcacchi,
, 2-xxii-56: è un discreto spiraglino nella coscienza dei signori critici. -spiragliùccio
specifico, illuminando l'animo, la coscienza. vita di s. francesco,
. non risveglino nel fondo della mia coscienza un pericoloso spiritello che dice: «
in meglio, ché era uomo di coscienza, caritativo e di buono ispirito. libri
l'indulgenza cattolica verso la propria grigia coscienza di buon padre di famiglia borghese che
: rinvenire o far rinvenire, riprendere coscienza, riaversi. bandello, 1-22 (
. 3. che è proprio della coscienza; che riguarda l'interiorità dell'uomo
interpretazione dell'indagine speculativa come analisi della coscienza e la conseguente svalutazione del metodo tipico
a suo potere le pazzie di sua coscienza. s. gregorio magno volgar.,
stesso, « è uno splendore di coscienza ». -con riferimento alla madonna
10. voce dell'anima o della coscienza. campanella, 822: pur dalla
. 7. palesarsi prepotentemente alla coscienza (un sentimento, un pensiero)
doveva srotolare per se stesso la propria coscienza e poi la matassa di quei suggerimenti che
-figur. parte remota e oscura della coscienza. carducci, iii-16-240: quest'altra
, astratto da tutto; separato dalla coscienza; remoto da sé. serao,
d'assicurazione costituiva ancora un caso di coscienza; figurarsi... tutte quelle nuove
può ben dirsi che non venisse dalla coscienza di pio. statuto albertino, 28
; scolpito (un'iscrizioche aveva tanta coscienza ai sé. fanzini, iii-509: per
la standardizzazione si superano soltanto con la coscienza critica, con un alto, sviluppato,
, 3-90: non perdette quasi mai la coscienza, finché le parve che tutto si
, a una colpevole stasi / della coscienza. 7. assoluta tranquillità esterna non
, in psichiatria, disturbo transitorio della coscienza, spesso di origine epilettica, in cui
8. sottoporre a giudizio la coscienza. cavalca, 18-202: sagli,
doni, 1-10: giurami poi sulla sua coscienza che quando ella era piccina l'andava
giotto mi appaia come stella fissa sulla coscienza e l'illumina, purtuttavia il mio ideale
strano in un uomo che aveva tanta coscienza di sé. 18. estendere
. mazzini, 42-219: ho la coscienza che nelle attuali circostanze e cogli elementi
4. offendere gravemente la propria coscienza. 5. bernardo volgar.,
: non voglio affatto far credere che la coscienza 2. ant. e letter. per
lieto e compagnevole sì, ma di coscienza, così don alessandro avealo in istima di
è ritratto... stimolante della coscienza grazie alla sua tendenziosità liberatrice che cerca in
della simpatia. -rimorso della coscienza riguardo al peccato commesso o, anche
i quali, per ricoprire lo stimolo della coscienza, la quale egli riprende dell'appetito
intendere, non essendo punti dallo stimolo della coscienza per gli peccati non orribili commessi,
abbandonò: e questo sol per istimolo di coscienza, meraviglia a trovarsi in un idolatro
volte per verità ho avuto stimolo di coscienza neh'amministrare li sacramenti a questi negri
da parere un guappo in ripresa di coscienza, sbadigliò a catena otto o nove
. leopardi, v-16: in buona coscienza io credo che in pochissime cose apparisca
sappia. -privo di sensibilità e coscienza. fiamma, 235: la vita
di whitman aveva già nella storia della coscienza, pienamente scontati. 8
delle vere lezioni qual uomo di onesta coscienza si attenderebbe giudicare? 4.
e avuta la sua morte sulla coscienza. -assol. pataffio,
dei suoi dipinti ad altro rassomigliare in buona coscienza che a quelle di carni stracottate non
sentii allora farsi strada nella mia coscienza la certezza che sarei rimasto per
strada, ti dico!.. la coscienza mi dice di no.. ti cercherei
: che facilmente transige con la propria coscienza. rapini, vi-197: saremo verseggiatori
ingordigia che tutto trangugia e strale della coscienza che punge. 4. sofferenza,
proprio pazzo; e soprattutto aveva rallegra coscienza della sua stramberia. 2. affermazione
giunse mai ad acchetare i latrati della coscienza ed a strangolarvi non pur la credenza
già mai da voi, / ne honne coscienza che rimorda. bibbia volgar.,
sentirsi offeso e nell'onore e nella coscienza, e però tentato a disubbidire un governante
è la situazione, la presa di coscienza della quale crea le classi; ma è
. figur. componente della personalità, della coscienza, del carattere di una persona,
noi, sotto tutti gli strati di coscienza, che gli si sono a mano a
, morte, con istrazio fattone senza veruna coscienza mannelli, 161: misongli un uncino
a danneggiare qualcuno o ad annullarne la coscienza o a soggiogarne la volontà (e
o saldezza (la fede, la coscienza). cicerchia, xliii-433: stette
premessa la strenuità del volere e della coscienza,... aveva quell'entusiasmo
che questo accade per la strettezza della coscienza. pasolini, 9-122: questa strettezza di
teatro. tarchetti, 6-ii-43: questa coscienza dell'esistere può non essere circoscritta esclusivamente
più delle volte sono pagati per strozzare la coscienza pubblica. aleardi, i-xxiii: molte
di rilassatezza; opera che ottunde la coscienza e distoglie dalla percezione della realtà.
confondere lo spirito critico, ottundere la coscienza. ricettario fiorentino, 2-109: servono
scarsa lucidità intellettuale, di confusione della coscienza e anche di diffusa sonnolenza, di
uno svegliarsi ed un riaddomentarsi, uno smarrire coscienza e ripigliarla, stupidamente, faticosamente.
, perdita o attenuazione dello stato di coscienza. ottimo, ii-351: stupidezza ed
, perdita o attenuazione dello stato di coscienza e, in partic., ottundimento
-figur. insensibile agli stimoli etici (la coscienza). rosmini, xxvi-251: coscienza
coscienza). rosmini, xxvi-251: coscienza stupida quella che difficilmente si risente a'
circostante e talvolta anche dalla perdita di coscienza, tipica di molti quadri tossici,
offusca i sensi e le facoltà della coscienza (un preparato, una pozione).
che giunge solo indistintamente a livello di coscienza (un contenuto psichico); non
rimanendo al di sotto della soglia di coscienza, sono tuttavia suscettibili di esercitare la
di diventare consci o di emergere come coscienza dissociata (e il termine, proprio della
stellare che stava al di sotto della coscienza. = comp. dal lat
, agg. che non è elaborato dalla coscienza né è presente a essa; che
luogo al di sotto della soglia della coscienza (e il termine fu proprio delle
fanzini, iii-559: se noi avessimo avuto coscienza del sub- cosciente, quella creatura angelica
8-724: quell'etema lotta in lui fra coscienza e subcoscienza. barilli, 9-87:
chi potrà mai indicare dove incomincia nella coscienza e subcoscienza il lavorìo psichico delle prime
dalla persona dell'inventore, acquisiti alla coscienza o subcoscienza sua. = comp.
sub (v. sub1) e da coscienza (v.). subcoscienziale
breve durata, senza completa perdita di coscienza. lessona, 1421: 'subdelirio':
, 1-8: abbaia [il cane della coscienza] subito che sente venire li nimici
che cade al disotto della soglia della coscienza, formando un accumulo di ma
una vecchierella! un livello subliminare di coscienza, ciò che è lo schema cor-
in altezza di sapienza, suavità di coscienza, sublimità di virtù. boccaccio, viii-1-104
decisione contrastante con quella cne, in coscienza, il giudice avrebbe dovuto pronunciare)
di esprimere le riserve della sua libera coscienza circa l'angelismo di s. carlo
1843-1904), coercizione esercitata sulla propria coscienza e volontà. labriola, iii-143:
: la ragione o l'errore, la coscienza o la superbia dell'intelletto, li
: questo, rispose, gli aveva fatto coscienza di dir la sua, da galantuomo
degli altri. carducci, iii-4-236: coscienza porta / il mio volere, e tra
pascoli, i-216: penetriamo nella nostra coscienza, e non fermiamoci alla superficie, dove
che tuttavia affioravano talvolta alla superficie della coscienza e ne formavano in qualche modo la
italiani lo facciamo e assegnamo per solito senza coscienza di accrescere il valore dell'idea rappresentata
quando poi tu se'debole, la [coscienza] ti rinfaccia con disperata superstizione,
supplicio, quanto il rimorso d'una coscienza macchiata dall'enormità di colpe esecrabili.
le missioni, per puro dovere di coscienza rinunzio al mio vicariato. suppósto2 {
. borgese, 1-142: quella sua coscienza madida, fiacca, suppurante di rimorsi
è cosa spettacolare e neppure bene avvertibile dalla coscienza, ma surrettizia o quasi.
. ant. sollevato, scaricato (la coscienza). s. caterina
, ed è suscita e scaricata la coscienza. gigli, 4-291: dal contesto
e le due scuole. -riacquistare una coscienza politica e civile. - anche sostant
. 10. sollevato (la coscienza). s. caterina da siena
[dai piaceri sensuali] che angustia di coscienza e svagamento di cuore?
. 3. perdita temporanea di coscienza; deliquio (anche nelle espressioni svanimento
ottantesimo, lamentoso amico svaporato con aristocratica coscienza debole. -confuso, intorpidito (
alacrità, in partic. a prendere coscienza della realtà sociale, politica; esortare,
paga, che ha sempre sveglia la coscienza del dovere compiuto. bertolucci, 1-142
scienza, dell'organizzazione sociale, della coscienza etica, e conseguentemente del benessere.
. 402: due processi di coscienza si svolgevano dentro di me, sen11.
se ella avesse avuto ualche tacca sulla coscienza, m'avrebbe certo agguantato per
. muratori, 10-i-60: la loro coscienza tranquillamente si tace. fiacchi, 152
-in partic.: mettere in pace la coscienza. bacchelli, 19-321: quell'infinità
tacitare la segreta angoscia che gli dava la coscienza di mentire. pasolini, 21-124:
machiavellismo, cioè ai capacità di tacitare la coscienza a fin di bene.
nella giovine e tenace memoria e nella forte coscienza accesa di sdegno tacitiano e foscolesco figure
, passato di molte co di coscienza, rivolgimenti di sentenze ingiuste e male inte
, 1-168: la morte taglia la coscienza dell'esistere? 33. impedire
. bilenchi, 14-87: la mia coscienza chiedeva un taglio netto col delitto.
anche se è stato poi percepito dalla coscienza moderna come un istituto barbarico e improntato
aver rimproveri e per ottenere lode dalla coscienza. ungaretti, viii-43: gesti tuoi terreni
mi ridà il tono vitale e la coscienza netta di me e il solare ottimismo e
un drammatico assalto del tarantolismo della buona coscienza [monaldo leopardi] proclama « il prestigio
si vanta di possedere la tariffa della coscienza di tutti i deputati. allora fioriscono
. lo stesso bomber tascabile ha poi sulla coscienza il possibile gol del vantaggio, visto
quasi tayloristica del lavoro dava all'operaio la coscienza della sua necessità. 2
rigore, necessità cosmica di creazione, coscienza applicata... è la determinazione
, i costu 2. coscienza etnica e nazionale dei tedeschi. mi
, x-2-295: lo scrittore vuol penetrare nella coscienza altrui e trapassare i vari tegumenti che
mi rispondete voi col fremito di una coscienza indignata: « né morire, né rubare
ovvero temperamento d'esso rettore, gravante la coscienza d'esso rettore, acciò in questo
secondo il suo gusto e la sua coscienza biasimare un libro, le più tremende tempeste
: penso sempre, se quest'arma avesse coscienza che cosa farebbe il giorno cne colla
, come forma esistenziale legata essenzialmente alla coscienza che ne ha l'individuo.
lunga libertà educatrice ha generato un'alta coscienza della dignità e del rispetto dell'individuo,
-affliggere, angustiare l'animo, la coscienza; assillare con dubbi e timori.
ora de'rimorsi, che tormentano la coscienza de'dissoluti, e, che tenagliano l'
da un altro, come stimolante della coscienza grazie alla sua tendenziosità liberatrice che cerca
ragione-, sottoporsi a un serio esame di coscienza. s. caterina da siena,
loro tenuto gran conto di custodire la coscienza. pirandello, 8-601: la sua
nota e palese la teneritùdine e delicatezza di coscienza di que'insulani. 3
. creazione di dio da parte della coscienza umana. gioberti, 4-1-507:
custodia. gentile, 1-194: la coscienza religiosa non ammette molteplicità: né ammette
, presupponendo la scomparsa di dio nella coscienza contemporanea, assorbe alcuni principi del cristianesimo
umano dovrebbe uscire vivido arconfido a prendere coscienza in un dio sconosciuto, padre di tutti
basaglia, 1-i-404: la graduale presa di coscienza da parte degli infermieri del mutare delle
forse la nozione del necessario, la coscienza dei termini che la realtà pone alla nostra
dio, vaneggio? dio mio, la coscienza mi sfugge, mi si perdono i
all'autocoscienza, attività è il termine-oggetto della coscienza, ma attività è anche il termine-soggetto
cfell'economia politica'che gli uomini prendono coscienza dei conflitti di struttura nel terreno delle ideologie
della noncuranza, quanto si senta assillato dalla coscienza della sua deficienza.
arcano ventilare tra lui e la sua coscienza. -tutti e tre ugualmente.
una specie di superstizione che si fa coscienza l'esaminare sì fatte cose. chiari,
era inattingibile in fondo alla sua buia coscienza, come un tesoro calato dentro un pozzo
qui testa vale un po'cuore e coscienza. periodici popolari, i-318: dovete imparar
meno comune, a cui però la coscienza di tutti risponda con subito assenso.
darebbe fede. -con riferimento alla coscienza, in quanto strumento di conoscenza interiore
la rimorsione e la mala testimonia della coscienza... umilia e confonde il
e venerazione. -con riferimento alla coscienza, in quanto strumento di conoscenza interiore
gloria] consiste nel testimonio della propria coscienza. fantoni, 1-274: il vero repubblicano
repubblicano, forte del testimonio della sua coscienza, non teme le insidie della calunnia
quel turbamento, il testimonio consolante della coscienza lo rassicurava alquanto. ardigò, vi-410
esame dell'uomo interiore col testimonio della coscienza deve intendersi nel senso di socrate;
verso chi lavora in quel modo, con coscienza, pasverga, 4-327: l'altro
gruppi muscolari simmetrici deeli arti e compaionomentre la coscienza rimane conservata. nei bambini si hanno
della nostra terminologia e della nostra pseudocoscienza o coscienza di primo getto o coscienza da 'pittori
pseudocoscienza o coscienza di primo getto o coscienza da 'pittori di campagna'o da cartolina
dopo avervene sconfortato, per iscarico di coscienza, ce la intenderemo benissimo con voi.
la gente si vende la camicia e la coscienza. l. caretti [« lingua
, rispettoso; che agisce secondo una coscienza scrupolosa e onesta; timorato (anche
non dee più pungere alcun stimolo di coscienza, o tingere il volto la verecondia.
la purezza dell'anima, insozzare la coscienza (il peccato, l'impurità);
che non si poteva affermare in buona coscienza colore; forse fu giallo in origine
. ferrari, ii-108: nella sua coscienza ogni popolo tiranneggiato deve accusare la propria
cantoni, 283: con la sua coscienza troppo immune di rimorsi letterari, egli
g. bianchetti, 1-273: ditemi in coscienza vostra se un galan- tirare in campo
dall'amore che gli facea parere pietà e coscienza quello ch'era tutt'altro, consentì
peccati non son messi al tocco della coscienza, come si mette toro al tocco del
.], 23-13: quando la coscienza impedisce la lingua, è tolta la fidanza
. -far perdere la memoria, la coscienza, la consapevolezza, il controllo di
quello in cui potrò togliermi questo peso dalla coscienza. pirandello, 8-960: ho tolto
2-107: alla badessa disse che la coscienza la stimolava ognora a lasciar andare quell'
al re non poter il pontefice secondo coscienza tollerar sì grave e sì diuturno inconveniente
voi cementate alleanza fra l'anima, la coscienza della repubblica e la diplomazia monarchica.
generale, alle topiche dell'inconscio o della coscienza i divani analitici. = voce
. arrighi, 3-134: andò dunque colla coscienza tranquilla dinanzi al pretore, e quando
, 1: il tormentone sugli obiettori di coscienza si sta per concludere con la soddisfazione
. era di tornaconto il perturbarvi la coscienza e il mettervi mal con domineddio.
e fuor di sé; tornare in coscienza, rivivere, poco che fosse la
e a poco a poco lo abbandonava la coscienza del luogo e del tempo. silone
più profonda e intima dell'anima, della coscienza. soldani, 1-196: poca vendetta
roder di que'vermi / che della coscienza il torso infetta? bianchini [in
soldani, 1-225]: il torso della coscienza, cioè l'interno della coscienza.
torso della coscienza, cioè l'interno della coscienza. 8. nucleo centrale
non ce ne può mai riuscire una coscienza retta. 10. che rivela
bocca aperta. gozzano, i-1040: la coscienza di aver torto mi esaspera. pratolini
, e non si ponno / in coscienza difender cause tali. guerrazzi, 9-i-109
preoccupazioni. menzini, 5-232: la coscienza è il boia suo presente. / questo
, 5: bisogna che [la coscienza] spesso piangendo, / stia come scompagnata
. bigiaretti, 8-161: affermo con piena coscienza che mio figlio osvaldo è una serpe
scannati gergacci mal toscaneggiati possa in buona coscienza porsi a confronto della lingua usata comunemente
può dire che nessun moto reale acquista coscienza della sua totalitarietà di un colpo, ma
anima e ai freddi rimorsi della sua coscienza. 8. locuz. fare
attribuire tutti i mali altabborrita, tracotata coscienza. -che eccede i limiti,
stesso. bilenchi, 14-87: la mia coscienza chiedeva un taglio netto col delitto.
religione e sagrificata ai loro voleri la coscienza della chiesa. -intr. alfieri
tacito non per patto solamente ma per coscienza, soggiunse: « con quale animo
perché dagli stimoli trafitto / della propria coscienza in sé ritorna / l'animo.
terra, / sia pur con la coscienza disperata / di non aver goduto altro
. g. manganelli, 8-70: quale coscienza avevo delle sue
patriottico, accelerò la formazione di una coscienza nazionale, ristabilì la serietà di un
eroica. gobetti, ii-10: non hanno coscienza tragica di ciò che li attende:
b. croce, ii-5-254: si acquista coscienza o almeno traluce un barlume di quel
parte è stretta, / così ciascun sua coscienza asfondali (anche nelle espressioni barca tramoggia
: a celestino gravava il papato, per coscienza e per sentirne mormorare ogni dì i
placare una passione o, anche, la coscienza turbata. guido delle colonne volgar.
fogazzaro, 4-121: così tanquillai la mia coscienza, co- m'è sempre il primo
disturbo persiste, è un disturbo di coscienza, e la letteratura cerca correzioni tranquillizzatrici.
. muratori, 10- i-260: colla coscienza su questo punto ben quieta e tranquilla.
che una persona fa con la propria coscienza tra le contrapposte esigenze del dovere,
disastrata mostri chiara e piena e coerente coscienza delle sue necessità transconfinarie inter e soprannazionali
loro durata, obbligano a un esame di coscienza noi, che siamo invece mutevoli,
, sottratte all'inconscio e riportate alla coscienza durante l'analisi, si attaccano alla
me transita sesta e no coscienza: giungere a compromesso e a pacificazione
: i miei nemici vorrebbero transigere colla propria coscienza, e la mia onestà li mette
parca trapelasse da quando a quando una coscienza e un rimorso. de amicis,
non è in sé, che ha perduto coscienza; tramortito, svenuto. navigazione
che qualifica ogni attività o elemento della coscienza da cui dipende l'affermazione o la posizione
propone di scoprire le strutture trascendenti delle coscienza attraverso la descrizione delle cose in se
viene conosciuto, che è esterno alla coscienza (un oggetto). 2.
ha tanto favorito l'equilibrio fra la coscienza dell'individuo e la norma costante'dell'
conoscenza che trascende la loro percezione nella coscienza. 2. per estens. particolare
avarizia e la cupidità giungano a spegnere la coscienza... non pure dei partecipi
in contatto appunto con dio, con la coscienza uni trasportaménto (transportaménto,
il core e la mente, perché abbiamo coscienza di pensiero, di volontà, di
urge anzitutto di darle [all'italia] coscienza e certezza della sua solida e ben
travatura morale. bigiaretti, 10-42: la coscienza, pensavo anche, è una travatura
contatto appunto con dio, con la coscienza universale, con l'assoluto, attribuendo
che lo determinarono, di illuminare la coscienza pubblica traviata da versioni nonché o partigiane
accolto forse più per istinto che per coscienza. -appena conosciuto, palesato.
d'assicurazione costituiva ancora un caso di coscienza; figurarsi come consideravamo tutte quelle nuove
un circolo di sfaccendati giovinastri di poca coscienza, occupati tutto il giorno in star
, 1-2-146: felice fieramente rimorso dalla coscienza e tutto sbigottito e tremante, lo
tuo cospetto, sicché tremoloso per la coscienza della iscellerag- gine, non potendo sostenere
... alfe ammonizioni savie della coscienza, con il trepidante ardire di chi,
si domandava con trepidanza se la sua coscienza le avrebbe mai perdonato quella terribile complicità.
non resta all'uomo se non la coscienza del non poter mai raggiungere lo scopo
, / sempre me hai tributato [o coscienza] -e vissa meco en descordo.
che ritrovi nella semplicità stessa della sua coscienza... un definitivo compenso.
dottrina, che imponga leggi eterne alla coscienza; la parola papale è per essi
podice. proverbi toscani, 302: la coscienza è come la trippa, la vien
potersi con la guerra meglio rivendicare quella coscienza e interiore dignità di nazione che l'
volontà e vitalità, di senno, di coscienza, insensibile, rozza, ignorante.
nella loro balorda tronfìàggine e nella falsa coscienza della loro effimera forza, è invece una
: se i poeti non esprimono la coscienza nazionale,... che cosa esprimonoessi
orrendo, in quella sospensione terribile della coscienza, una truce idea gli s'era affacciata
un particolare rito battesimale, dall'obiezione di coscienza al servizio militare e dalla teoria dell'
c'aveggio, -veggio, -à volta / coscienza, - scienza -di guisa sconvolta,
orientale dove tutti sono bambini, senza coscienza né memoria. -ciò che è motivo
. guerrazzi, iii-24: non la coscienza, ma il prezzo avvertì costui della
mia imbecillità di uomo e la mia coscienza di cristiano. = voce dotta
con mentita e insolente pietà, la coscienza dei popoli: li addottrinarono quasi fanciulli
. tommaseo, 3-i-123: se avesse coscienza de'propri destini, austria poteva farsi
gli parve di essere in pari con la coscienza sua, si sentì più tranquillo e
xvii, dottrina per risolvere i casi di coscienza secondo la quale, quando l'applicazione
, 2-39: nell'intimo della sua coscienza, egli restava quel che era:
era più tosto ulcera di ambizione che di coscienza. g. gozzi, 1-iii-45:
gli duole. e tale è la coscienza di una gran parte de'cristiani, tutta
partecredeva distare tra i 'concreti'pur avendo sulla coscienza la sua ultralogicistica e ultrapedantesca 'philosophie des
di cuore, la quale riconcilia la coscienza turbata. zane, li-2-295: ho deposto
, la distruzione del limite, con la coscienza di essa distruzione. carducci, iii-23-255
a esprimere, in poesia, la coscienza collettiva di una comunità piuttosto che le
per dolore un caldo fiume, / e coscienza il cor mi pugne ed unge.
primo ordine in quanto aveva dato la coscienza alle grandi masse dell'importanza che ha anche
, dall'energia trasmessa e dalla nuova coscienza. 4. relig. unitariano
dottrina, che imponga leggi eterne alla coscienza. amari, 1-iii-422: abd-el- mumen
politico, che è quanto dire la coscienza della nazione, si svolge assai più a
. b. spaventa, 1-35: la coscienza immediata non ci dà altro che fatti
-nel linguaggio filosofico, individuo dotato di coscienza, capace di rappresentare a se stesso
all'obiezione senza urtarvi, ossia senza acquistar coscienza dell'importanza di essa. 14
principio in sé stesso, perché la coscienza non lo rimorde di nessuna usata violenza.
inf, 28-117 [var.]: coscienza m'assicura, / la buona compagnia
10-200: fu a questo punto che presi coscienza del nuovo problema da cui non sono
come me non deve vivere con la coscienza così come un cane che lo morde
gidio [crusca]: non si fanno coscienza di certe che appellano usurpazioncelle dell'altrui
nievo, 419: chi ha cuore e coscienza deve farsi innanzi coraggiosamente generosamente non per
darfùr. svevo, 8-694: la tua coscienza ti vieta d'essere vaccinato? non
11-76: solo in quell'ora io prendevo coscienza piena di me, valutavo con orrore
lasciai che il valentuomo rubasse in tutta coscienza al morto novellatore la proprietà letteraria del
sobretta, ma forse col giuramento sulla coscienza di non più ripetere quel ballo faticoso.
, di ebbrezza, di obnubilamento della coscienza o di uno stato di esaltazione.
accomodante che gli veniva da quella superiore coscienza della vanità del tutto. -in
in alcuno modo scema il segreto della coscienza, che si loda, quante volte alcun
passivo; senza una forte presa di coscienza di sé e delle proprie azioni.
, to della ragione, della coscienza. -anche in senso concreto: ciò
, di buona parte e di buona coscienza, poco feccente. = deriv.
comp. dall'imp. di vendere e coscienza (v.). vendifama
, e con alcuno rimordimen- to di coscienza, non s'abbandona da dio. landino
. muratori, 6-105: col aire coscienza delicata intendiamo la mente dei buoni,
byron ha detto della poesia che è la coscienza d'un mondo da venire. carducci
6-ii-508: quando mai la civiltà e la coscienza segneranno al pubblico disprezzo questi inerti,
nella presente causa giudicheranno secondo verità e coscienza: e in fatti il loro giudicio ha
, col sorgere e l'illuminarsi della coscienza, impallidisce e si spegne.
si, inferno per lo verme della coscienza: che rode, per le furie,
boccaccio, vili-1-258: dal vermine della coscienza morsi e per quello conoscendo sé niuno onesto
peccatori, angustie, rimorsi, vermini di coscienza, sospetti, paure, perpetua fame
per iscudo a ricoprire la sua verminosa coscienza, e già c'ingannarono. pratesi
poesie versificate in quel metro, la coscienza di lui non si sarebbe svegliata. montale
di democrazia diretta e ripristinava la falsa coscienza burocratica. e. berlinguer [« la
dante / fu piombo e vetro d'ogni coscienza. -essere tutti d'un medesimo
pure a qualcosa, a maturarti una coscienza vettoriale più che numerica della poesia e
la morte, è la purità della coscienza. carducci, ii-12-40: ardo di
cioè la confondono daccapo col rimorso della coscienza morale. soldati, ix-262: in realtà
vincolato e a posto con la sua coscienza cominciò a stare in ansia. si domandava
e che remhold avea fatto sinonimo di coscienza, divenne per fichte l'atto primo
una e nell'altra definizione c'è la coscienza del vincolo della storia con la pratica
non giurino, ingannano crudelmente, e la coscienza non li rimorde; pur se combattono
pratica penitenziale. -anche: soffocamento della coscienza; accanimento di autodisciplina. scala
scrupolosa di lui [di arici] coscienza vedendo ch'ei virgolava i seguenti versi
tali facoltà; tessere in sé, la coscienza. dante, conv., iii-ii-15
che tuttavia affioravano talvolta alla superfice della coscienza e ne formavano in qualche modo la
quella chiarezza, quella rapidità e quella coscienza in misura molto maggiore, irrobustite dalla virulenza
. 6. figur. interiorità della coscienza; indole, sensibilità affettiva di una
dante, par., 17-128: coscienza fusca / o de la propria o de
davanti al pianoforte. -presa di coscienza di aspetti della realtà precedentemente sconosciuti.
storicista e poi fenomenologica, stato della coscienza e contenuto di essa. 5
una rilevante importanza nella memoria e nella coscienza. vittorini, 7-246: esperienza ingenua
la libertà, la ragione, la coscienza colle ragioni dell'istinto. montale, 14-67
parente medico ch'è uomo / di coscienza e perito; in due dì / lo
trasparenze notturne, colette ritrova la sua coscienza di vittima, il suo rancore e grida
alle seconde. nievo, 691: la coscienza per quanto pura e tranquilla non ha
è ben vivo nella memoria e nella coscienza (un ricordo). pallavicino,
si ritraeva allora nell'asilo dell'umana coscienza, a domandarle le meste commozioni e la
impietosa dei propri sentimenti, della propria coscienza, del proprio animo. b.
pronto, a sottopormi a esami di coscienza, a vivisezioni anche laceranti.
non ultima a viziare l'esercizio e la coscienza degli ordini li- corrotto, peccaminoso (
volpar., 1-76: guardino dunque la coscienza, che non facciano viziata la forma
valori in cui si crede, dalla coscienza, dalla ragione, che induce a
, andrea avvertì il primo richiamo della coscienza, ma fu una debole voce, che
compiuto o detto intenzionalmente e con piena coscienza; intenzionalità. gentile, 3-128
quanto progresso umano e della libertà di coscienza in nome della ragione, al suo spirito
. mutare profondamente, radicalmente qualcuno nella coscienza. papini, vi-164: v'è
1-1-105: poiché lo stimolo della coscienza cessa, e li freni della cupidità,
,... così ricreava sua coscienza, dicendo infra sé: ora sono al
vulnerabili. loria, 1-96: la coscienza d'avere un punto vulnerabile aveva tolto
il nadir si può benedire in sana coscienza e in retto criterio! = da
statura, ne sorge in mente la coscienza di tanta grandezza. pea, 5-65:
proprie diagnosi e discriminazioni di casi di coscienza, situazioni domestiche, scrupoli sentimentali,
comp. dall'imp. di affittare e coscienza. affittòpoli, sf. invar.
prassistico dell'intera filosofia contemporanea è la coscienza esplicita dell'ipotetismo e del particolarismo scientifico
, un esa me di coscienza che ci può costar caro, ma che
veicoli, per cui il riflesso di coscienza atmico, identificato con questi, considera t'
veicoli, per cui il riflesso di coscienza atmico, identificato con questi, considera l'
4-73: dov'è la verità? la coscienza dell'uomo lo sa spesso, direi
conoscitivo. autoconsapevolézza, sf. coscienza di se stesso, delle proprie azioni
e sul proprio comportamento; esame di coscienza. f. turati, cxlix-i-295
solo ad impedire che i lavoratori prendano coscienza della loro maturità ad autogestirsi, nella fabbrica
4-73: dov'è la verità? la coscienza dell'uomo lo sa spesso, direi
. scarfoglio, 2-i-155: che questa coscienza si cominci a svegliare in lui,
fai star zitto il dovere della tua coscienza. = comp. dal gr.
che per la fenomenologia degli atti di coscienza si compie come l'automanifestarsi dei fenomeni,
dossi, 1-i-497: il continuo lamento della coscienza e l'autosfiducia di poterla mai contentare
f. busoni, 2-501: la coscienza beethoveniana del critico musicale di cotesto giornale
orbene qui, nella vigile presenza della coscienza storica, è l'antitesi profonda del marxismo
secondo la concezione freudiana, l'origine della coscienza morale è strettamente collegata col parricidio e
peppe, mai ne'miei giorni. che coscienza pelosa! sanità! tanti mesi non
ortodosso, in vista della formazione di una coscienza politica. castrista, agg. (
. processo di deformazione dei contenuti della coscienza determinato dalla sfera affettiva. f
rapporto censis 1992, 246: la coscienza della centralità delle interconnessioni appena citate dovrebbe
reiterava le sue imposizioni comportamentistiche: la coscienza non ne era implicata. eco, 4-333
2. per estens. che ha coscienza di sé e delle proprie azioni.
psichici che comprende gli elementi attivi della coscienza, come i desideri e gli atti di
è proprio, che si riferisce alla coscienza.. e. maretti [
della realtà in quanto oggetto di una coscienza individuale o universale. sapere [31-x-1946
riconoscere qualcosa nella sua essenza, prenderne coscienza. m. del vecchio,
che è oggetto di una presa di coscienza (un fenomeno). m
, di un fenomeno; presa di coscienza. giovane critica [autunno 1969]
atto di volontà formante il contenuto della coscienza e quindi della rappresentazione estetica, a
l'intervallo (e, soprattutto, la coscienza dell'in- tervallo) significa attendere la
che nello schizofrenico, nel quale prevale una coscienza immaginativa derealizzante, lo stato di coscienza
coscienza immaginativa derealizzante, lo stato di coscienza dell'alcoolalluci- notico è dominato da un'
destorificazione questa risoluzione che si compie nella coscienza mitica, quale è la storia umana della
destorificazione questa risoluzione che si compie nella coscienza mitica, quale è la storia umana della
della percezione della realtà e della propria coscienza. f. basaglia, 1-i-182:
che prelude, attraverso la destrutturazione della coscienza di sé, a quello che sarà poi
che lo pervade, michaux contrappone una coscienza attiva che, pur trasformandosi come proteo,
, 1-i-166: così, nelle alterazioni della coscienza del corpo, dello schema corporeo cioè
mente in una priorità materiale di forma della coscienza? = deriv. da effettivo.
], 25: le tracotanze della coscienza egoica irretita nell'illusione di poter sfidare il
vecchio, 1-199: lo schema comprensivo della coscienza del mythe,... rivoltandosi
. vattimo, 13-102: la presa di coscienza storicistica dell'epistemologia contemporanea emblematizzata ma non
: vediamo emergere per contro una nuova coscienza eurosocialista. 2. seguace o fautore
base ai concreti contenuti organizzativi e di coscienza che esprimono, ma soltanto in base
duri si preannunciano per gli obiettori di coscienza. forzitalista, agg. (
solo ad impedire che i lavoratori prendano coscienza della loro maturità ad autogestirsi. v.
possano essere degli alibi, per la tua coscienza, per poter ristagnare nella tua angoscia
l'inabitudine al tratto che per civiltà, coscienza, tatto, nasconde sotto l'ironia
più o meno oscura... coscienza di comuni radici socioeconomiche, un antagonismo si
a. casella, 2-8: colla coscienza inequivocabilmente tranquilla di chi ha ben oprato
sostant. tondelli, 186: coscienza inquieta dei miei stivalacci sdruciti, fancu-
. savinio, 1-226: questa coscienza della nazionalità... disinfetta in
tempi le era costato superar i rimorsi della coscienza; tanto che ormai era arrivata a
narrativo un dato, un contenuto della coscienza, ecc. l. boscolo
1976) ha proposto addirittura che la coscienza operi quasi esclusivamente 'narrativizzando'le nostre azioni,
narrativo un dato, un contenuto della coscienza, ecc. g. bettetini
l'unità [1-viii-2001]: una riattivata coscienza contro il neoautoritarismo. = voce dotta
: il paleoindustrialismo comunista e la cattiva coscienza democristiana hanno ucciso il grattacielo nell'unica
storicismo sia pure materialistico, nella teorica coscienza di classe. panedonìstico, agg
riguardo, sta in una nicchia della coscienza individuale, nella dimensione immateriale, inconsistente
propriamente prepatriarcali, è stato estirpato dalla coscienza degli uomini, in tutti i millenni,
un'attrattiva irresistibile per quella mescolanza di coscienza borghese inquieta e di vanità intellettuale
158: ecco perché, nonostante la coscienza ecologica degli abitanti del queensland sia la
icastico, valido nel demistificare la falsa coscienza nei meccanismi primari della repressione sociofamiliare.
, il caso montesi, gli obiettori di coscienza, gli epurati, la cocaina,
l'ipotesi di freud, spetta alla coscienza sveglia. idem, io7: così la
, perdita più o meno completa della coscienza, dissociazione psichica e comparsa di fenomeni
stare tra i 'concreti'pur avendo sulla coscienza la sua ultralogicistica e ultrapedantesca 'phi- losophie
a ogni scrupolo morale; privo di coscienza morale. pareto, 1-345: come
punto di vista dell'anima, della coscienza; spiritualmente. lucini, 5-13:
i pensieri, la volontà, la coscienza morale. lucini, 6-105: egli
rifiuto della priorità ontologica ed epistemologica della coscienza. = comp. dal gr.
senso anti individualista poiché io sono la coscienza degli altri e ciascun altro è la
altri e ciascun altro è la mia coscienza. = comp. dal gr
turbamento. guerrazzi, iii-143: la coscienza, come fa lo stomaco per indigestione
r asociale, agg. privo di coscienza sociale; insensibile alle esigenze sociali.
situazione e senza il controllo della propria coscienza e personalità. savinio, 7-26
del conseguente prevalere di un contenuto della coscienza su tutti gli altri.
sintomi nevrastenici provengono da un conflitto della coscienza del malato con tendenze istintive, oppure con
poco buonista e sparge il miele della buona coscienza per ammonire sul pericolo sempre presente di
soffrire grandemente se non si ha la coscienza del proprio dolore; e la rivelazione di
e sofferente. = deriv. da coscienza, col suff. dei part. pres
di soccorso. = deriv. da coscienza. coscrivèndo (coscribèndo),
dannosa'(lingua) – 'la muta'(coscienza) – 'la salsa'(anima)
essere consapevoli della novità della sfida per prendere coscienza della sua decisività anche per il futuro
coscienza a buon mercato, di collotortismo della sacrestia
, disattendernele direttive. –anche: perdere coscienza sindacale. ricorsistiposte. forumfree.
), agg. che ha perso coscienza sindacale. funzionicentrali. fpcgil.
ed illuminargli, ad un tratto la coscienza nelle celle più recondite. =
produrre un perenne disseminamento di vera e forte coscienza nel clero cattolico di germania.
di incubi, dei cenci della cattiva coscienza. = comp. da dopo e
poterlo nascondere. conoscenza che introduce nella coscienza 'non etica'un elemento evidentemente egologico e
la natura stessa di questo tipo di coscienza. egopatìa, sf. psicol
filosofia contemporanea, convinzione secondo cui la coscienza è un fenomeno che si è
letteratura slovacca, è inaccettabile per la coscienza poetica occidentale, ma forse corrisponde a
e di ogni realtà trascendente la vita della coscienza, diretto alfine di realizzarelacontemplazionedisinteressata.
sono mancati fornai e farinotti di corrotta coscienza che, a dispetto delle buone leggi di
un 'feuilleton'quel 'buon tono', quella coscienza letteraria e quella critica sana che invano si
fatta in convenzione riguardante la libertà di coscienza, dicesi esser stato posto in arresto
ma portate con orgoglio, con la coscienza dì essere, dicono gli inglesi con
della gratitudine immoritura, di una consolidata coscienza ammirativa e fedele. = comp dal
rimane al di sotto del livello della coscienza (l'attività psichica o di sensazione)
crea tutt'altri scopi che di prender coscienza contemplativa e totale di sé. =
alla cultura, allo spirito e alla coscienza nazionale. faldella, 9-209:
r libertà, sf. libertà di coscienza: diritto degli uomini di scegliere e
, senza subire costrizioni esterne, la propria coscienza religiosa. campanella, i-69
, i-69: avendo conseguita la libertà di coscienza, conseguonoanchelibertà dicomando... loscortarlealiall'
è altro che indurre nel mondo libertà di coscienza. 2. na casa delle
però d'un linguista ch'abbia la coscienza dilicata. na linguìstica, sf
hanno da innestarsi in una totalità di coscienza senza alcun privilegio. = agg.
bizzarroconnubiogeografico- culturalecheassocialamaniacalità svizzera della perfezione alla coscienza del corpo tutta brasiliana. =
g. pasquali, 5-302: una coscienza scrupolosa, cui ripugni prepararsi manualisticamente,
1-95: un pregiudizio non infrequente nella coscienza di classe medioborghese. mediocèto,
d'altro che del trasferimento della nostra coscienza in un sistema informatico molto complesso che
registrati dal corpo per insufficiente presa di coscienza dei conflittipsichici sottostanti. la repubblica [28-x2000
un termine di trapasso da nozione a coscienza della realtà. la repubblica-genova [5-x-2001]
'immagine', narcisisticamente rispecchiata alla propria coscienza, di sé, l'uomo l'ha
e culturali propri della tradizione negra; la coscienza diffusa fra i popoli negro-africani e negro-americani
, iii-159: ne risentì i turbamenti di coscienza più straordinari e finì per convertirsi al
con tutt'altri scopi che di prender coscienza contemplativa e totale di sé. =
si costruisce come totalità d'una sola coscienza, la quale oggettualmente accolga in sé
aggressivo; né si era recuperata la coscienza del 'panem et circenses'che scarica i conflitti
nulla, ma metteva a posto la coscienza di tangentisti e pauperisti e, soprattutto,
fenomeni psichici distinto dall'incoscio e dalla coscienza. e. weiss, 124
, cheponefineaquello primario, precede immediatamente la coscienza... il 'preconscio'è quindi
sf. psicol. stadio in cui la coscienza appare imperfetta o è incompleta la consapevolezza
realtà, quando si ha una vigile coscienza del dovere. rna precottura, sf
manifestazioni della psiche; vita psichica, coscienza, individualità. gentile, 7-iii-239:
, ecc., subisce interruzioni di coscienza e asserisce poi d'avere ricordi di visioni
hsi... questo riplasmatore della moderna coscienza cinese. = nome d'agente
sera) sia dedicata a un esame di coscienza non solo individuale, ma anche collettivo
... fatta più per scoscenza che coscienza. = comp. dal pref.
, con valore privat., e da coscienza. scostituito, agg. letter.
di parola, libere associazioni e presa di coscienza; scopo della cura; interpretazione;
argentati, pistagnati, spallinati venditori della coscienza. p. valera, 11-84: roba
della penisola le premesse per una chiara coscienza anti-parlamentaristica. r statalista, agg.
, agg. che non è elaborato dalla coscienza né è presente a essa; che
degli oggetti fisici, degli stati di coscienza, delpensieroscientificoeartistico) incuisiarticolala realtà.
e provinciale trovano sempre una rispondenza nella coscienza di uno scultore, di un pittore o
a tutte le stesse regole e anche la coscienza di queste regole; senza però voler
una regola comune che avesse sede nella coscienza stessa della comunità, della possibile comunione
a tutte le stesse regole e anche la coscienza di queste regole; senza però voler
una regola comune che avesse sede nella coscienza stessa della comunità, della possibile comunione
sedeva nella mia poltrona e verdetteggiava secondo coscienza. = denom. da verdetto1,
compiuto o detto intenzionalmente e con piena coscienza; intenzionalità. calderoni [in
mettendo al centro della sua riflessione la coscienza come unica possibile realtà. =