popolo de'giudei non volesse ritornare alla coscienza, nientedimeno il nostro redentore pure lo
la verità delle idee predicate quanto la coscienza, la sincerità, la costanza di
l'ultima mano alla pulitura della propria coscienza e saldati i suoi conti colla giustizia
, xlvti-274: o pungente coltello -di coscienza. aretino, 10-27: tenete per
nero e immobile e a cui la mia coscienza, attratta ma tutta irta e in
lui e lo grave malificio punge mia coscienza, diroe confidandomi del suo correggimento al
già non dèe più pungere alcun stimolo di coscienza o tingere il volto la verecondia.
, che aver compiuto nelli pongiglioni della coscienza tatto del patricidio da lui cominciato?
rigoglio della vita giovanile quei pungoli della coscienza de'malvagi, ancorché dilaceranti, vengono
i castighi con timori, rimorsi di coscienza, agitazioni e vertigini, rendendogli stolti
metterci la coda: le basta questa « coscienza di qual cosa di speciale
19. il farsi sensibile e avvertibile nella coscienza di un impulso sentimentale o morale (
, misticismo, avarizia, ma una coscienza puntigliosa del valore degli atti, un
! -tormentato dalla vergogna, dalla coscienza. machiavelli, i-vm-254: dal freddo
uomo'ravviluppato negli errori, punto dalla coscienza. -indebolito (una facoltà)
-filos. nella realtà fenomenica o della coscienza, l'esistente, l'ente.
periodo è nata... una maggiore coscienza della necessità di difendere beni naturali e
prorrotto tragico. gentile, 3-53: la coscienza di me, anch'essa, è
, anch'essa, è una doppia coscienza o una coscienza pregnante, perché,
essa, è una doppia coscienza o una coscienza pregnante, perché, per percepire me
perché, per percepire me stesso e averne coscienza, occorre che io mi percepisca nella
da quel qualsiasi qualcosa a cui la coscienza si rivolge. stampa periodica milanese
parea trapelasse da quando a quando una coscienza e un rimorso. pascoli, 229
non li paventa, sicuro nella propria coscienza '. e può stare se intendasi sottinteso
disgrazia non alloggiasse in qualcheduno d'imbrattata coscienza. spallanzani, i-219: voglio lusingarmi
ora di esame per aggiustar la vostra coscienza? baretti, i-95: chi sa che
per essere savissimo et uomo e di buona coscienza. berni, 175: chi non
e tutto è quasi. la sua coscienza oscilla tra questa costante approssimazione e questo
aveva evocato un morto quatriduano nella mia coscienza. -in similitudini per indicare un
ii-27: voi non potreste, in buona coscienza, mettere fuori se non quattrinaglia
1-96: se [a beppe] la coscienza incallita non gli recava il minimo disturbo
è almen sì calante che si dovrebbero far coscienza a spacciarlo con libertà.
alleati, con nome, bandiera propria e coscienza di sé. carducci, iii-19-182:
il subalpino prode si prese in buona coscienza, perché era solo nella stanza.
, quel che egli ha nella sua coscienza non è un'operazione logica o un
2. nella mia mente, nella mia coscienza. onofri, 15-71: mi risuona
che ha la funzione di tranquillare la coscienza, di evitare il rimorso.
della bilancia, incaricato di tenerci queta coscienza, trattenendo a ogni pesata qualcosa per
comp. dall'imp. di quietare e coscienza (v.). quietade
: mai più saprò quietare la mia coscienza. tozzi, vii-341: forse, tu
un po'quietato. dossi, iii-240: coscienza è sì dolce di complessione che ogni
-in partic.: pace e purezza della coscienza. iacopone, 46-62: s'eo
il tendere con ogni forza, la coscienza del fine. ma voglio per solito una
di quietistica contemplazione, ma deve prendere coscienza della propria responsabilità. luzi [in
caliginosi, da giustificare l'opinione che la coscienza degli uomini d'italia provasse indifferentemente lo
morali o sgombro da dubbi (la coscienza, l'anima). iacopone,
sul lago queto e calmo come una coscienza d'onest'uomo presenta un paesaggio che
in dio e di purezza e tranquillità della coscienza determinata da una condotta virtuosa e
borghini, 2-45: io mi fo coscienza di prestare a cinque e sei per
. -anche: centro e sede della coscienza, della volontà. francesco da
zittì con una minaccia alla quale soltanto una coscienza sporca poteva credere e lasciarsi intimidire.
israeliani... a un esame di coscienza sulle circostanze del mento); portato secondo
menti. 2. obnubilamento della coscienza. praga, 4-248: la sirena
ah'anima che alla casa; più alla coscienza che a'traffichi; più a dio
ra- vegga e senta il rimordimento della coscienza, perché l'accorto adulatore racconcia così
. -per estens.: nel profondo della coscienza, intimamente. buti,
, 2-15: non si può concepire coscienza che non sia radicalmente autocoscienza.
una nuova filosofia che si radichino nella coscienza popolare con la stessa saldezza e imperatività
ha fatto solida presa nell'animo o nella coscienza individuale o collettiva; intimamente connaturato,
e nascosta) di una persona, della coscienza, dell'animo, della sensibilità (
disfacimento al romanticismo. -avere coscienza di qualcosa. magalotti, 23-305:
sua massima raffinatezza. -delicatezza di coscienza, scrupolosità. deledda, v-163:
gli era stato causato da raffinatezza di coscienza, ma dalla volgarità stessa della casa
a freddo, finta tragedia raggelata dalla coscienza della propria finzione. 2.
. -figur. lo spazio della coscienza. gatto, 4-92: nell'imbuto
che fa la bontà nel fondo della coscienza. governi, 843: si è appena
: benché i ragazzi abbiano meno sviluppata coscienza degli uomini, nondimento all'idea di dovere
già omettini ragionanti. -caratterizzato dalla coscienza (un periodo della vita).
, ragionativo, eloquente, ma di coscienza timorata in fatto di lingua, col
apparati anatomico-fisiologici, viene a manifestarsi nella coscienza. carducci, iii-2-385: salute,
, alla fede, alla religione, alla coscienza, a dio, e la ragione
e ponga ragione con seco medesimo: la coscienza accusi; la memona rammenti; il
85: dove lega la ragione, coscienza pugne. ibidem, no: ragione
in pedanteria conseguenziaria, la purezza di coscienza in puritanesimo. -per estens.
libro di prediche [crusca]: la coscienza rammentatrice delle male opere. manzoni,
mio giorno perduto. -rimorso della coscienza. saluzzo roero, 3-ii-76: rimase
potente. tarchetti, 6-i-417: la coscienza... subito si confonde e ammutolisce
di viltà non ti rampogna / rea coscienza oscura, / lascia dar lode altrui della
. per estens. che rimorde (la coscienza). segneri, iv-8: molto
ora ad ora agitare degli stimoli interni della coscienza rampognatrice. = nome d'
, che induce al pentimento (la coscienza). mamiani, 11-72: anime
... tribunate dalla rampogne- vole coscienza. = deriv. da rampognare.
: che si cela nell'intimo della coscienza; che influenza i pensieri più profondi
forma, la compiutezza spirituale della sua coscienza pesano, più che gli anni, sulle
di malizia e di rapacia che la sua coscienza sa esser false ed ingiuste.
è tradizionalmente considerato di qualificata gravità dalla coscienza sociale ed è punito severamente dalla legge
quando con miglior consiglio e con più chiara coscienza delle sue attitudini si volse a fare
villano, / o suo parente senza coscienza! = dal provenz. rapador,
. era di tornaconto il perturbarvi la coscienza e il mettervi mal con domineddio,
e alla lunga alla lunga anche alla mia coscienza quella vita intrinseca e comune con una
guicciardini, i-104: alfonso, tormentato dalla coscienza propria, non trovando né dì né
: nella sfera del giudizio e della coscienza morale questo predominio si esprime come opinione
che, riposando sul meccanismo naturale della coscienza, non ammette la libera circolazione di
in senso soggettivo, la proprietà della coscienza di presentarsi qualcosa come proprio oggetto;
stesso in quanto viene fatto presente alla coscienza (e il termine ricalca il ted
) ie, in uno stato di coscienza più o meno obnubi- ata, atti
portato a sentirsi in pace con la coscienza, guardando le raschiature del proprio manoscritto
agevolmente portato a sentirsi in pace con la coscienza, guardando le raschiature del propno manoscritto
d'oro, / quei c'han la coscienza al tutto rasa / ai scrupoli.
d'un'anima, il conato di una coscienza. 21. essere irritato,
priego, ch'alia vaga riva / di coscienza, con pietà rassegna, / guidi
di maria teresa. -rassettarsi nella coscienza: fare l'esame di coscienza.
-rassettarsi nella coscienza: fare l'esame di coscienza. sassetti, 7-404: il mare
a dio, s'andava rassettando nella sua coscienza. = comp. dal pref.
-che ha l'intento di tranquillare la coscienza sociale e morale. calvino,
quel turbamento, il testimonio consolante della coscienza lo rassicurava alquanto. carducci, ii-9-234:
necessari per ottener fa tranquillità della mia coscienza. -rinsaldato nel potere.
quegli accordi che, non ratificati dalla coscienza, parevano a lui leggi di forza
a stento il disprezzo per un popolo senza coscienza di patria. papini, x-1-445:
difficile che un uomo onesto meni la sua coscienza in porto senza qualche strappo e qualche
. figur. che priva della tranquillità la coscienza, che incrina la serenità intenore.
distinguere il bene dal male (la coscienza). monelli, i-4: non
i-4: non indaghiamo troppo il fondo della coscienza rattrappita. 5. avaro
), sm. operazione della coscienza, che, riferendo il proprio comportamento
è uomo ravviluppato negli errori, punto dalla coscienza. colletta, iv-109: cimitile,
-accorgersi, rendersi conto; avere coscienza di qualcosa; farsi consapevole. -anche
cecchi, 13-13: da un ravvivamento della coscienza del valore dei nostri ultimi grandi poeti
si pone come un dato primitivo della coscienza ed in cui qualunque conoscenza riposa in
come motivo mediato su l'autorità della coscienza medesima. -per estens. applicazione
lo sviluppo dell'idea del progresso corrisponde alla coscienza diffusa che è stato raggiunto un certo
di fatto; che è presente alla coscienza o che è immediatamente conosciuto (e
nello spirito di una persona, nella coscienza collettiva di una comunità. b
bisogno che gli avvenimenti abbiano lasciato nella coscienza pubblica delle tracce reali. c
rettoria. la nuova letteratura, rifatta la coscienza, acquistata una vita interiore, emancipata
da essa e in quanto presenti alla coscienza; realtà. -anche: nella teologia cattolica
parole d'un re, che ha coscienza, sono come fatti compiuti.
bene, non come senso, non come coscienza..., ma come io
da essa e dall'essere presenti alla coscienza. paleotti, l-ii-256: quando si
essa e dall'essere presenti alla coscienza; il termine corrisponde a quello del lat
realtà, quando si ha una vigile coscienza del dovere! savinio, 22-205:
termine, si può dire che la coscienza estetica di questi giovani pittori..
i-1-127: la satira è l'esame di coscienza dell'intera società; è una riazione
era una gatta. -recarsi a coscienza: v. coscienza, n. ii
-recarsi a coscienza: v. coscienza, n. ii. -recarsi addosso
: una vera signora, che abbia la coscienza del valore del proprio abito di grenadine
come altrettante manifestazioni legislative, riducono la coscienza dell'individuo a puro recipiente.
e le sentisse troppo contrarie alla propria coscienza: 'recita, pare che reciti '
, in minuzzoli più piccini della sua coscienza, di quel piccinaccio, di quel
alla vita eterna, secondo la loro coscienza. de roberto, 526: il signore
altri, regalmente sconfitto in una dolorosa coscienza di sé. = comp.
dell'altrui spalle, sopra l'altrui coscienza, sopra l'altrui autorità, carità,
fantasia cinematografica senza aver prima acquistato piena coscienza critica. soldati, 2-303: 'metteur-en-scè-
29: lo scrittore non è più coscienza del mondo ma registratore di coscienza.
più coscienza del mondo ma registratore di coscienza. 2. per estens. che
della favella, come puoi tu non farti coscienza di lasciar correre nel 'vocabolario '
tutte le apparenti irregolarità di che la coscienza è capace. ma non regna assoluto
la vita interiore di una persona; coscienza, interiorità. mascheroni, 8-318:
altri per mia regola che la sola coscienza e (se, dopo questa,
penetrare, anima vedresti che di sua coscienza regola principale in ogni operazione si fa
-con uso iron.: tranquillare la coscienza. muratori, 10-i-58: più grande
del diritto e nel consentimento della pubblica coscienza. 9. eccles. caratteristica
secolo, indice guerra alla libertà della coscienza e dei culti, al suffragio universale
proprie facoltà sensoriali o intellettive; riprendere coscienza, ritornare in sé. l.
cesare] dimostra in esso la paralizzante coscienza di quanto vano fosse immaginarsi e immaginarlo
psichico secondo il quale ogni elemento della coscienza tende a riprodurre l'insieme da cui
la crisi. -figur. coscienza dei propri limiti, della propria imperfezione
5. condizione di chi ha colpe sulla coscienza o è in stato di peccato;
e reiterava le sue imposizioni comportamentistiche: la coscienza non ne era implicata. 5
azione condizionante del soggetto (della sua coscienza) sugli oggetti di conoscenza e come
se stessa come assolutezza storica, prendendo coscienza della propria relatività. 3
norma oggettiva, ma per obbligo di coscienza). valerio massimo volgar.
e la cupidità giungano a spegnere la coscienza non pure dei presenti, ma dei futuri
quello che gli parve di avere sopra coscienza, e il resto dì giusto e onesto
. b. croce, ii-13-212: qyella coscienza del legame col cosmo è né più
antiquari, che vende di tutto, coscienza, santità, erudizione, reliquie false
la droga naturale immediata che toglie la coscienza dell'estinzione. assomiglia alla remissione euforica
fuggire la pena e la remorsione della coscienza e della paura della pena, sì
ciascuno a se stesso: riprendere piena coscienza delle proprie facoltà spirituali. guittone,
vuol rendere, (di pudore e di coscienza insidiata). cassieri, 11-59:
e pigliare la rendita senza obbligo di coscienza a restituzione. c. campana,
. in senso morale: opposizione (della coscienza). l. donato, lii-6-380
in ciò gli faceva la sua propria coscienza. -ritegno, titubanza. l
filosofi per significare i rimorsi della rea coscienza. -colpevole di infedeltà riguardo al
di difesa che tende a respingere dalla coscienza attuale e a relegare nel preconscio o
ricordi 'concorrenziali '; stati abnormi della coscienza; repressioni; rimozioni. calvino,
nel linguaggio della psicanalisi, respinto dalla coscienza attuale o soppresso, in quanto derivato
nel linguaggio della psicanalisi, respingere dalla coscienza attuale o anche sopprimere idee e affetti
dà inquietudine e molestia per la mala coscienza. corona de'monaci, 80: né
vts. sa ai avere sopra la sua coscienza la riputazione della mia opera e sua
la forza del male togliene la coscienza, qui il martìro, sorto dalla fantasia
tende a dare all'qperaio la sua coscienza di salariato, non di produttore.
. psicanal. rifiuto del paziente a prendere coscienza dei dati contenuti nell'inconscio (e
personali, impressioni e riflessioni per avere coscienza di sé nella memoria del tempo vissuto
5. consapevolezza delle proprie azioni; coscienza della qualità morale e della conseguenza
protestante, non dipendendo che dalla propria coscienza, ottiene tutti i vantaggi della responsabilità
o della carità, per discarico della coscienza e per la restituzione di quel
senza curarci della morale, la stessa coscienza, forse per un resto di atavismo
restrignere il mormorare della malizia. la coscienza, xxi-705: studi sì di ristringere
2-ii-48: acquistare sempre di più quella coscienza di noi, che si può acquistare
che si può acquistare soltanto attraverso la coscienza del mondo: e non smarrirsi nel
e non smarrirsi nel mondo, che è coscienza muta e cieca; e non restringersi
interesse dinastico, sempre vivo nella sua coscienza, lo pungolava ad agire; l'
: può l'artista moderno richiamarsi alla coscienza elementare dell'uomo, senza cadere negli
resterebbe a vedere se gli spostamenti della coscienza artistica europea costituiscono... un
lavoravano con concordia discorde per elaborare una coscienza nazionale-popolare moderna... i libri
vera legge che è quella della coscienza, produce, retrospettivamente, il '
libero, rettificato, secondo la sua coscienza ed il suo temperamento. 2
cose, una certa giustezza e rettitudine di coscienza pittorica. c. carrà, 436
nel timor di dio e nella buona coscienza. -esente da dubbi (la
tra questa gente, senza onestà e coscienza, assai odioso. svevo, 8-375:
propria alle revisioni ed agli esami di coscienza. 10. medie. ispezione
. genovesi, 1-i-102: la coscienza che previene l'azione o l'omissione
dicesi antecedente...: la coscienza antecedente, il cui principio è una legge
alle questioni morali e agli esami di coscienza, non poteva purtroppo esser più revocato.
: disamina sottilmente la tua coscienza e, secondo tue forze, con vera
se non ricostituzione de'limiti nella coscienza, la riabilitazione di tutte le sfere
capriccio, e riadagiarsi con più tranquilla coscienza nell'uno e continuare a svagarsi lietamente
-psicol. giungere nuovamente al livello della coscienza (un'idea, una tendenza repressa)
2. figur. affluire nuovamente alla coscienza (i lensieri, i ricordi)
, 68: voi chiedete se la mia coscienza ha prefisso un limite alla monarchia e
, sottopone a un attento esame di coscienza i suoi legami e i suoi affetti
. pasolini, 8-163: a tale coscienza manichea del male borghese gli studenti possono
-al figur.: presa di coscienza di un aspetto in precedenza trascurato.
, paesà, che non hai niente sulla coscienza? parla, parla, -riattaccava il
principio italiano 'e di un allargamento di coscienza e portò un apprezzabile contributo alla chiarificazione
voi, corvi di veste e di coscienza / che il suol di cristo di zizanie
militari spergiuri e da un prete senza coscienza procacciarono al regno, facendo violenza al
pensiero ribellato dal sentimento e incatenato dalla coscienza! ribellatóre, agg. e
problema diventava di facile comprensione: ogni coscienza doveva provare un fremito ribelle.
, 16-44: il fondo inesplorato della coscienza ribolle sordamente. pirandello, 7-472:
: buona mormorarazione è quella della santa coscienza, la quale ricalcitra contra il male e
a tu per tu con la propria coscienza, ciascuno di noi svolge la sua matassa
altri messeri dal passato ricattabile, dalla coscienza incerta o comunque pavida. pasolini,
suo terrore, dallo sdegno della retta coscienza per quella vile e ricattatoria soperchieria,
biasimevoli. -in partic.: esame di coscienza. f. f. frugoni,
luogo a fare una generale ricerca della propria coscienza. -ricerca cadaverica: esame necroscopico.
i sensi; toccare l'intimità della coscienza con sentimenti di amore, pietà, commozione
si concedesse ai calvinisti la libertà di coscienza. parini, 802: ricercasi che l'
243): come s'awedrà la coscienza ricercatrice de'movimenti dentro, che in
nun doveva avé fiatato, co quela coscienza sporca d'avé ricettato la merce,
-richiamare alla realtà: far riprendere coscienza della propria situazione o del luogo dove
libro di prediche [crusca]: la coscienza internamente richiamatrice all'opere buone.
o di un errore; esame di coscienza. -anche: atto conoscitivo di verifica
e passione, poteva, altesame della coscienza rigorosa e vendica, riuscire esonerato dal
reale (e non puramente 'ideologico') della coscienza operaia presso vaste masse di lavoratori,
platonico riconduciménto (superiore) alla iniziale coscienza non separata dal mondo. -operazione
, consapevolezza. -riconoscimento di se: coscienza di sé. frachetta, 3-171
piombo la gravezza e viltade della loro coscienza spirituale, ricoperta di fuori con lisciata
il lavoro] fare con novità e coscienza, giovandomi di quel buono che in antecedenza
per iscudo a ricoprire la sua verminosa coscienza e già ^ ingannarono. 13
è fare ricordevole colui che sé contro a coscienza fa dimentico. ovidio volgar.,
ricuòrdo), sm. impronta lasciata nella coscienza e rievocata dalla memoria, con partecipazione
fatti, circostanze e opere perpetuatisi nella coscienza collettiva (e la tradizione orale o
più pegni a donare non lo posso in coscienza, perché, se 10 venissi a
è se non ricostituzione de'limiti nella coscienza. periodici popolari, ii-610: non
pauperismo. 3. ripresa della coscienza di sé. barilti, i-321:
'riso tra le lagrime'? -prendere coscienza con ironia e distacco degli errori commessi
i quali, a quel ridestarsi vittorioso della coscienza popolare, s'erano rimpiattati nelle loro
popolo di ventisei milioni, ridesto a coscienza di libera vita dalle giornate di milano
mazzini, 51-201: per debito di coscienza e una volta per tutte dichiaro o
ciascuno si starà cheto, ma la coscienza il ridice. -comunicare, trasmettere
l'errore ha trovato una spiegazione e una coscienza: si è elevato in qualche modo
cézanne fin dalla prima gioventù fece della coscienza di se stesso l'ideale supremo e
in un condannato), di una nuova coscienza civile e morale in modo da consentirne
in un condannato), di una nuova coscienza civile e morale in modo da consentirne
che ha lo scopo di liberare la coscienza morale da concetti erronei. -casa di
bonsanti, 5-5: insieme al riemergere della coscienza presero risalto... un'inquietudine
rientrare in sé. -riprendere coscienza, ridestarsi, distogliendo la mente o
maniera di chi fa un esame di coscienza testamentario. -richiamare succintamente alla memoria
non consisterebbe... nella sua coscienza razionale teologica: ma si manifesterebbe in
della vita e più in generale della coscienza morale e diventa problema missionario di rievangelizzazione
soldani, 1-7: dirà [la coscienza], qual verme entro l'udito interno
secondi ignorarono, per loro ragioni di coscienza, che cosa fosse lingua letteraria.
solo a ciò che viene dalla cattiva coscienza. -ritenere inutile (una normativa
4-i-19: egli non dèe confondersi la coscienza involontaria dei nostri pensieri colla riflessione volontaria
volontaria. rosmini, xxvi-51: la coscienza è una riflessione, ma non qualsivoglia
isolarsi dalla religione popolare, contrapponendosele nella coscienza dei suoi motivi. b. croce,
stesse del pensiero; che si riferisce alla coscienza che il soggetto ha della propria appercezione
benessere; e sebbene in atene la coscienza riflessa avesse già cominciato a prevalere e
materialismo storico, secondo la quale la coscienza e il pensiero riflettono la realtà oggettiva
non riconosce altro giudice che la propria coscienza; però allora soltanto incomincia ad inquietarsi
ridare chiarezza alla propria o ah'altrui coscienza. capitoli della compagnia dei disciplinati della
alla orazione, di riformare la loro coscienza e di nutrire lo spirito loro.
. nievo, 831: la mia coscienza mi dirà sempre ch'io la penso
letter. analisi insistente, accanita della coscienza. bacchetti, 1-i-341: era giunto
affabiltà. -intimità, interiorità della coscienza. de sanctis, ii-13-113: a
13-501: perché a un tratto, nella coscienza, sorgono certi ricordi?..
riuscita. ma poi rigalleggiava nella sua coscienza l'agguato. -manifestarsi di nuovo
riscattare socialmente; sollevare a una nuova coscienza di sé e della propria dignità personale
avvertiti i fedeli di rigettarla e colla coscienza e col fatto. cesari, 1-1-174
volse a sua maestà e gli facea coscienza che fornisse le mura di quelle cosacce
figur. riflettere su di sé; avere coscienza del proprio operare. dante,
serena... poi quel rigoràccio sulla coscienza di muller. = voce dotta,
e il troppo allargare la giurisdizione della coscienza, cioè l'essere troppo rigorista, come
arrivato ^ lla convinzione di possedere una coscienza tanto scomòda e rigorosa da non potere
ma tanto? -che obbliga in coscienza, vincolante. tesauro, 5-182:
abluzione. michelstaedter, 336: la sua coscienza, se riguardiamo anche solo al corpo
al corpo, non è più la coscienza d'un corpo, ma è disgregata e
sempre... impedire che la coscienza, rallentato il freno all'egoismo ea
anticomunismo. 8. presentarsi alla coscienza, alla mente o alla memoria in
dietro male pratiche, peccatore di rilasciata coscienza. bianchini, [in soldani,
agostino volgar., 4-87: questa nostra coscienza... con calde lagrime d'
di mettersi facilmente in pace colla propria coscienza, aveva dato sfogo ai rimorsi lodando
o speranze, ma per debito di coscienza. 8. il tratto di
altrui vita e ministri de l'altrui coscienza. -interrompere per qualche tempo una
predominio politico non ne avevano rimasta la coscienza. 30. locuz. -
lii-2-377: testimonio... per coscienza io debbo d'antonio mazza,.
-ripresentarsi con insistenza alla mente, alla coscienza o all'attenzione di qualcuno; riaffiorare
. dossi, iii-95: benché la coscienza nulla mi rimbrottasse,...
-con riferimento alla coscienza. rebora, 3-i-9: per non
aver poi ad udire noiosi rimbrotti della coscienza, voglio ora sgretolare coi miei poveri
-avere rimembranza di sé: aver coscienza della propria condizione e del proprio valore
si difende dietro al bastione della sua coscienza, rimembrando la fede maritale.
mi sapessi inoppugnabilmente unico interprete della mia coscienza umana governata pertanto da regole sovrumane.
aspirazioni si univano nei rimestii della bassa coscienza. 3. dibattito ideologico alquanto
dabbene. -con riferimento a casi di coscienza. bisticci, 1-ii-421: non solo
[a frate santi] assai casi de coscienza, per essere uomo di buona coscienza
coscienza, per essere uomo di buona coscienza e intero, sanza che persona lo
riguardar di merito. -rimettersi nella coscienza di qualcuno: affidarsi a essa,
aspetta, a tradimento ne rimonta alla coscienza il soffio d'una angoscia atavica prenatale
per riconoscerli basterà la rimordente e grave coscienza. foscolo, xvi-267: salito appena
: « per vostra dignitate / mia coscienza dritto mi rimorse ». idem, purg
già mai da voi, / né honne coscienza che rimorda ». boccaccio, dee
viva né mi rimorda d'alcuna cosa la coscienza, parli chi vuole in contrario.
c. croce, 63: la coscienza sempre rimorde l'uomo tristo. brusoni,
/ gioco di voi; ma ora la coscienza / rimorderai a'avervi dato a bevere
13 (228): rimordendogli probabilmente la coscienza d'essere, co'suoi spropositi e
buon asilo a fascisti a cui la coscienza rimorde, pavidi del presente e dell'
rimordiménto, sm. rimorso di coscienza, che costituisce per l'animo un
rimordiménto di cuore... la propria coscienza fa sentire alla sincerità d'una mente
turbazione d'animo e gran rimordiménto di coscienza per lo mal passaggio che intendeva di
d'avarizia, vermine di rimorsione della coscienza. boccaccio, viii-3-158: coloro li quali
fuggire la pena e la remorsione della coscienza e della paura della pena, sì ci
babilonia, cioè nella confusione d'una coscienza stravolta e rimor- siva! =
2. figur. rimproverato, tormentato dalla coscienza, per la memoria di errori o
se stesso rimorso; / 0 dignitosa coscienza e netta, / come t'è picciol
morso! boccaccio, vtii-2-146: dalla coscienza rimorso, conosce sé in quella dannazion
, vergognandosi, arrossita e dalla propria coscienza del fallo rimorsa, subito si partì
quegli, tocchi e rimorsi da miglior coscienza, prima di morire, disdissero i
l'ambizioso programma che nella sua rimorsa coscienza gli serviva di scusa per la scappata
o senza compì, di specif. di coscienza, di cuore, della ragione,
. si è di stare con la coscienza pura e netta e sanza rimorso di
pietra, e di sì dura e callosa coscienza, che possono fare che male che
sfacciatamente, senza vergogna e rimorso di coscienza. landino, 120: come loro non
filosofi per significare i rimorsi della rea coscienza. parini, 539: se cedo,
20. psicanal. allontanato dalla sfera della coscienza con un processo inconscio. dorfles
anima che è rosa dalle rimostranze della coscienza, ch'ella è in somma parlar figurato
. psicanal. allontanamento ed esclusione dalla coscienza di impulsi, immagini, pensieri, sentimenti
dante, ma con piena onestà di coscienza disperi d'ogni certezza. periodici popolari,
passare inosservata. -finire rimosso dalla coscienza (un ricordo). montano,
, senza curarci della morale, la stessa coscienza, forse per un resto di atavismo
animo per le colpe commesse (la coscienza). segneri, i-589: dare
mondo e la carne più che la coscienza, pia rimproveratrice. = nome d'
, mi basterà l'approvazione della mia coscienza, di quel divino ch'è in me
, e nel suo terrore non ebbe coscienza del dramma terribile che si svolse in un
ingannato. ghislanzoni, 17-145: la coscienza ci rinfacciava l'inganno. tarchetti,
immagini converge la nostra fede, prende coscienza e si rinfocola. -avere una
. -figur. mondo (la coscienza). ricciardo da cortina, 1-29
si dispera mai della vita: alla coscienza della sua missione e del dovere.
480: l'arbitro si sentì nella sua coscienza ringagliardito quando suonò per lui l'ora
si dispera mai della vita, alla coscienza della sua missione e del dovere.
ringraziamento serale: un breve esame di coscienza mi ha fatto ravvedere da quella implicita
così caratteristico di schietto marxismo, una coscienza così superba e ferma di plebeo che
6. contorto, ambiguo (la coscienza). fr. serafini, 178
). riacquistare il senno, la coscienza; riaversi. nievo, 7-93:
non smetteva di gemere. -riprendere la coscienza di sé. s. spaventa,
per rianimarmi, rinsensarmi, riacquistare la coscienza di me stesso. 3.
rinsènso, sm. ripresa di coscienza. linati, xvi-io: come
sé, riacquistare 1 sensi, riprendere coscienza dopo uno svenimento o un profondo
ritornato in sé dopo una perdita di coscienza. porcacchi, i-299: essendosi tornato
: in un attimo gli balenò alla coscienza il suo amor proprio; ed egli lo
. caro [tommaseo]: facendomi coscienza che per nostro particolare interesse si mettano
il dominio defla ragione; rischiarare la coscienza con un opportuno esame interiore; riconsiderare
x-22-151: cercate di riordinare la vostra coscienza: la confessione bisogna farla in regola.
dati culturali; rimettere ordine nella propria coscienza. arbasino, 3-528: romanzi-sogno come
figliastra, si rassegna a vivere colla sola coscienza delle proprie doti, senza rispetto ai
e senza volerlo: tocca agli uomini di coscienza metter riparo. tornasi di lampedusa,
frutto, la morte. -riprendere coscienza della realtà. montale, 1-55:
poi ti farò far l'esame di coscienza e ripassare tutte le persone a cui lo
fin de'suoi lavori. -avere coscienza di sé. campailla, 1-3-43:
avvezza ai soliloqui e agli esami di coscienza, soleva procedere con ordine e distinzione nel
assumer degli altrui omei, / nessuna coscienza vi repete! io. chiedere
ripiegamento pessimistico che stendhal aveva intuito diventa coscienza comune alla letteratura mondiale.
cibo, e si discingono alla libertà della coscienza e alla sfrenatezza della lascivia.
principio le dissolutezze gli restano indigeste sulla coscienza, onde egli si sente ammalato di
: fare cose, onde ci ripigli la coscienza nostra che facciamo male, si è
alla mente, alla memoria o alla coscienza. beccuti, 181: or per
. croce, ii-4-167: riportare alla coscienza non è scoprire una legge scientifica; e
; e, semplicemente, riportare sfila coscienza. tornasi di lampedusa, 52:
metafisica, per quanto certa appaia alla coscienza, non è dimostrabile, le matematiche
non se la verità e la propria coscienza. jahier, 59: certo, nelle
quieto ritirare ad attendere alle cose della coscienza. scalvini, 1-32: sarà il
circostanze negative e dolorose; serenità della coscienza determinata dalla capacità di dominare sensazioni ed
. cercando severamente i ripostigli tutti della mia coscienza,
anima vedresti che di sua coscienza regola principale in ogni operazione si fa.
, lxii-2-v-8: per sgravio della mia coscienza la prego, la riprego e la supplico
si riprende. -con riferimento alla coscienza. giamboni, 53: quegli guadagna
quegli guadagna e non offende la sua coscienza, che non piglia guadagno niuno, laonde
che non piglia guadagno niuno, laonde la coscienza il riprenda che faccia male. attribuito
regale riprenditore incorrotto. -con riferimento alla coscienza. bonarelli, 1-166: siegue il
pnma attrice. -rimprovero mosso dalla coscienza; rimorso. m. villani,
francesco, e senza riprensione di loro coscienza vendevano e comperavano. -condanna divina,
netta ripresa'. -riassunzione della piena coscienza di sé. b. croce,
della poesia, si schiarisce con la coscienza della vivente unità dello spirito. c
l'indole mia a ciò ripugna. la coscienza delicata ripugna a certe colpevoli condiscendenze.
istinto; tendere a far tacere la coscienza (le malvage inclinazioni).
e d'innocenza l'anima o la coscienza attraverso il sacramento della penitenza; redimere
scende l'avemo pe'gradi / della coscienza, risale / alla gloria immortale,
famiglia. 14. ritornare alla coscienza dal profondo dell'animo o da uno
si è introdotto nelle sfere della vostra coscienza un elemento pertuba- tore, che è
un mondo nuovo, nato con la acquisita coscienza dei valori meccanicistici... forse
. rosmini, xxi-224: data la coscienza di questo peccato, diventa inconcepibile il risarcimento
accuse purgate, volle con qualche rimorso di coscienza risarcirlo del torto fattogli, ed allora
una persona turbata o addolorata o la coscienza afflitta. chiaro davanzati, lvii-24:
avete, rischiarate coir intelletto la vostra coscienza. d'annunzio, iii-1-130: tu devi
, i-144: io osserverò che la mia coscienza non guarda alla giustizia degli uomini che
'postuma'. 7. purificare la coscienza con la confessione sacramentale. verga,
donne... s'erano risciacquata la coscienza e avevano vuotato il sacco dei peccati
cristiana rimane l'acquisto più importante della coscienza d'un certo numero di noi negli
la rivoluzione francese... ha dato coscienza a ogni popolo della forza che risiede
risensarsi delle stirpi, che, riacquistata coscienza di sé, piene di ambizione e di
la soave carta. -figur. riprendere coscienza di sé o dei propri sentimenti.
a incalzare. -ridestarsi (la coscienza, un sentimento); farsi eticamente
balordoni. mauro, xxvi-1-292: la coscienza [dei frati] allora si risente /
. -desto, vigile (la coscienza). manzoni, pr. sp
e dispensazioni. -riserva dei casi di coscienza (peccati) la cui assoluzione in
montanelli, 75: la libertà di coscienza risguarda il pensiero tradotto in fatto sociale.
non gli era stato causato da raffinatezza di coscienza, ma dalla volgarità stessa della cosa
levarsi quella noia, per sgravio di coscienza. arrivò a mostrarsi bonaccione qual era
, 75: se la mente di buona coscienza, dal terreno carcere risoluta, libera
tosto grazia resolva le schiume / di vostra coscienza sì che chiaro / per essa scenda
b. croce, i-3-226: dalla coscienza circa la fragilità di tale identificazione verbale
poi, questa vergogna, testimonio della coscienza. 15. risollevarsi da una
del male, risurgono inanzi alla colpevole coscienza. d'annunzio, i-557: in me
pure in fondo a quella negazione la coscienza di un mondo nuovo, di un nnnovamento
stalle. 2. figur. coscienza. c. e. gadda,
, vale per primo rispettare la propria coscienza, poi dimostrare con gli atti di tutta
lunga libertà educatrice ha generato un'alta coscienza della dignità e del rispetto dell'individuo
figliastra si rassegna a vivere colla sola coscienza delle proprie doti, senza rispetto ai
scrittori latini e studiarli con più larga coscienza. = nome d'agente da rispigolare
di un'intelligenza ristrettissima e di una coscienza obliterata. ojetti, 2-40: noi,
una mente senza nubi e d'una coscienza senza macchia. la sua morale non è
solo ce lo siamo continuamente ravvivato nella coscienza coi miti che gli si riferiscono e
noi prendiamo ora come fatto immediato di coscienza ciò che sarà poi risultaménto ultimo del
in un paese che non ha viva coscienza della sua grandezza passata né desiderio di ri-
nel popolo, basterebbero a risvegliare la coscienza delle moltitudini. comisso, i-201:
dei medici e sovratutto di una risvegliata coscienza pubblica. -sostant., con
, di subordinazione politica; il prendere coscienza di una realtà con il superamento delle
3. il risorgere nell'anima o nella coscienza di un sentimento, di un ricordo
, 5-is1: che forza, quale coscienza di sé sembrava ricavare il ciabattino dall'
di malacarne, dove i quarti della coscienza degli scrittori tu vedi appesi ai ganci
sempre il vezzo degli ebrei: farsi coscienza d'ogm legger difetto contro la legge
conviene nella sciagura. forti della nostra coscienza e della santità de'voti e de'dritti
del paese nel modo migliore che la sua coscienza di patriotta gli suggerisce.
acciocché forse incautamente parlando non noiassono la coscienza degli uditori. statuto dello spedale
pratolini, 3-146: da quando ho avuto coscienza di avere occhi e ritenere immagini,
, se ella avesse avuto qualche tacca sulla coscienza, m'avrebbe certo agguantato per dirmela
cxiv-44-47]: se la sua delicata coscienza la rimuovesse dall'intaccare la verità, non
e ritirato fuori il pensiero della mia coscienza e della mia elezione. -ritirare
quelli della religione riformata, la libertà di coscienza, la permissione de'riti loro.
certo, che aiutava a sopire la coscienza... triste rito: ripetuto,
quale era così avara, ritornò a coscienza, e ringrazio iddio. attribuito a petrarca
la vitalità, i sensi, la coscienza); ristabilirsi, rifiorire (la
. divenuto nuovamente percepibile; riemerso nella coscienza. landolf, 14-58: quella tal
il mare, ha veduto un ritratto della coscienza. 8. luogo che presenta
può ritrovar consolazione nel testimonio della sua coscienza. -incontrare ostacoli, difficoltà
38. riprendere piena consapevolezza e coscienza del proprio essere; riaversi da uno
divoto priego ch'alia vaga riva / cu coscienza, con pietà rassegna, / guidi
risentita l'offesa e sviluppata una loro coscienza e ragione, sì da organizzarsi a rivalsa
mazzini, 64-275: voi non rivelate ancora coscienza d'uomini liberi e d'italiani.
. 14. improvvisa presa di coscienza di aspetti della realtà o, anche
italiana alle idee di ibertà di coscienza e di culto. -considerare un
sensi, rinvenire; risvegliarsi; riacquistare coscienza, forza, lucidità dopo un malore;
appanni il sereno di quella luce che dalla coscienza dello scrittore si riverbera in quelle pagine
6-291: ernesto era per loro una coscienza morale personificata... sì,
poliziotto, che faccia rivoltare loro la coscienza, devono rispetto e ubbidienza alla ingiunzione
, -a compiere un rigoroso esame di coscienza, una severa rivista critica dei nostri
che riaffiora vividamente alla memoria, alla coscienza (un sentimento, un ricordo).
ed è giusto che io ne abbia coscienza e che porti questa coscienza al
io ne abbia coscienza e che porti questa coscienza al limite di tutte le
... si comportava, senz'averne coscienza, rivoluzionariamente. bucini, 11-350:
roba, senza riguardo, né della coscienza, né dell'onore. verga, i-309
la volontà, la sensibilità, la coscienza; spersonalizzare, disumanizzare. 3.
che avea regolato fin allora la mia coscienza e tenutomi luogo di quella costanza di
dei ciarpami romantici fatta da una robusta coscienza, e non vedono che la robusta
, e non vedono che la robusta coscienza non è altro che il guardar netto lo
. bartoli, 1-1-20: recandosi a gran coscienza una certa sua giovanile leggerezza in saltare
crede per lo rodimento interiore della mala coscienza. parini, 329: spero che
dante, par., 17-129: coscienza fusca / o de la propria o
che le diè per prima unità e coscienza. baldini, 14-195: se non pare
, operando per la formazione di una coscienza nazionale e di uno stato unitario e
alle questioni morali e agli esami di coscienza, non poteva purtroppo essere più revocato.
.. questa parola risponde a una coscienza reale nell'uomo al di là della
quegli accordi che, non ratificati dalla coscienza, parevano a lui leggi di forza
. -figur. ritornare improvvisamente alla coscienza. sereni, 3-24: quello,
avesse osato almeno nell'intimo della sua coscienza di romperla con la democrazia. b
come il suo da quattro anni sulla coscienza, la paura viene subito.
medesimi (i cuori lacerati dal rostro della coscienza) né in casa luogo ove la
meno di tutto ciò che gli viene dalla coscienza, sarebbe subito rotto in lui ogni
, semmai, la cultura, ossia la coscienza, a fornire di qualche semplicità psicologica
); degradarsi, corrompersi (la coscienza). landino, 90: non
nei ricordi, nei pensieri, nella coscienza di qualcuno. orìani, x-26-234:
lubrano, 2-302: due princìpi di poca coscienza e di molta impudenza bastano a far
essere per mezzo vostro, ci faremmo però coscienza di proporvene la ristampa, non essendo
una vera signora, che abbia la coscienza del valore del proprio abito di grenadine
non ancora approfondito né evoluto (la coscienza, un carattere). oriani,
sempre più rudimentali e tenui di coscienza, coscienze sempre diversamente individuate, ma
'aver denari e, per quegli ogni coscienza posposta, senza alcuna difficultà ad ogni
moschetteria. savinio, 12-141: una coscienza perfetta non avrebbe lasciato passare certi inutili
non sapete, e lasciata r eccellenza della coscienza e della virtude, aspettate guiderdone de'
quel fruscio s'è fuso nella mia coscienza col russìo dei dormienti. fenoglio, 4-47
russismo: dire che un dostojevski ebbe coscienza della passività dell'anima che fugge il conflitto
que'temporali che nettano l'aria e la coscienza? -di animali. matteo
. 7. figur. interiorità, coscienza. francesco da barberino, iii-186:
i-77: si mettano or la mano alla coscienza quelle donne maritate che vacillano in questo
se le tenessero per sacrate, si farebber coscienza di metter dentro o trar fuori alcune
può sacrificar tutto [fuori che la coscienza. tommaseo]. = voce dotta
che pensaro ch'io sozzasse la mia coscienza per sacrilegio (o per parlamento de'
né ingeneroso, e fu scritto con coscienza calda del buono e del vero e con
e furberia, come trasformismo e doppia coscienza sono sempre stati fra i più insidiosi
sotto la rossa camicia può battere la coscienza del giusto. -figur. atteggiamento
1830 violavano in francia la libertà di coscienza. 4. figur. che
, tende a dare all'operaio la sua coscienza di salariato, non di produttore.
... è il carattere della coscienza morale. -conciliare dialetticamente termini antitetici;
giovenili ardori, / tengono poco salda la coscienza. muratori, 7-v-106: da quel
salienti con la superba quiete della fiducia e coscienza: uomini, veicoli e carriaggi.
i-69: salite sopra la sedia della coscienza vostra; non lassate passare i movimenti che
perché ho detto d'essi quello che in coscienza credo sia pura verità, e i
con quel po'po'di roba sulla coscienza che l'arciprete 'saltachiudende 'poteva muovere
con quel po'po'di roba sulla coscienza che 1'arciprete 'saltachiudende'poteva muovere rimprovero
7-15: approfondendo la cosa oltre la mia coscienza / (questo è reso possibile,
altri, piena libertà di pensiero e di coscienza, e però non vuo'più confondermi
, 19-20: « se vo'avete la coscienza di vedé trascinare il vostro sangue per
cuno: ucciderlo, averne sulla coscienza la morte. caro figlio;
dei ciarpami romantici fatta da una robusta coscienza, e non vedono che la robusta
, e non vedono che la robusta coscienza non è altro che il guardar netto
una bella fierezza di povero sano che ha coscienza del proprio valore. bernari, 4-132
ti benderagio. -che riflette una coscienza integra (l'occhio). bembo
del vino sincero, sano, fatto in coscienza? » disse fermo. -che
scrupolosa, tanto ch'ella si fa coscienza di sputar in chiesa, il suolo della
sangue di cristo puote nettare la nostra coscienza delle malvagie opere e servire a dio vivente
i-230: il sentimento di una pura coscienza, che v'accompagna nei disastri del
sante opere e il testimonio della buona coscienza copran di silenzio e di confusione i
mi sentivo attaccato nel santuario della mia coscienza e badavo a difendermi. -aspetto
o di come si è; avere coscienza di sé, consapevolezza delle proprie azioni
il pettegolezzo, la frode, la mala coscienza e quella sapienzina che popola il mondo
-presente ai sensi o alla coscienza. dante, purg., 12-128
in un'altra indefinibile cosa della nostra coscienza, che nessun talismano di nessun negromante
savéza, sf. letter. ant. coscienza, consapevolezza. anonimo, i-538:
... alle ammonizioni savie della coscienza. pirandello, 7-558: il consiglio fu
giamboni, 10-28: ritorna alla tua coscienza ed entra per la via de'buoni
. comportamento non conforme ai dettami della coscienza o della morale (o, con valore
compiere una scelta, di agire con coscienza e coerenza; stato di turbamento,
, sbattezzati, / al caldo, per coscienza, / salviamo la virtù.
che non si poteva affermare in buona coscienza colore: forse fu giallo in origine
isbieco, che la sua è una coscienza di sbièscio. -di striscio.
il loro torto, ed essendo la mala coscienza madre della codardia, non ardivano alzar
nella sbozzatura dell'articolo della liberta di coscienza. caldesi, 1-2: non pretendo
bella sbroscia! o come non ti fai coscienza di darci a ingollare questa robaccia qua
è proprio per sempre perduta, nella coscienza degli uomini la devozione per gli dei
divoto priego ch'alia vaga riva / di coscienza, con pietà rassegna, 7
, ii-77: lo sportivo è soprattutto molta coscienza e ambizione del proprio corpo e per
ha imparato a riconoscere una più schietta coscienza dei valori poetici, ad immettere nella
, profondo, che invade tutta la coscienza e la chiude senza lasciare scampo.
. franco, 1: lasciamo che la coscienza me ne rimorda: io non per
suoi disegni. -scrutare la propria coscienza, cercando di approfondire le ragioni dei
; guardare e scoprire il segreto della coscienza, le ragioni e i modi di
provi il bisogno di scandagliare la propria coscienza, non fos- s'altro per attingervi
persona, sconvolgendone la sensibilità o la coscienza morale con un discorso o con un
scàndolo), sm. turbamento della coscienza o sconvolgimento della sensibilità etica provocato da
scandalo e di strupo f e alla coscienza mai non diede orecchio. -fatto
lazzi, non pensate con quanto piso de coscienza e infamia del mundo nui li abbiamo
scannati gergacci mal toscaneggiati possa in buona coscienza porsi a confronto della lingua usata comunemente
per anni, a lungo rimossi dalla coscienza dei napoletani, anche loro hanno finito
alquanto, torneranno poi di leggeri a coscienza. carducci, iii-18-60: seguitò a scapestrare
. -venire dimenticato; essere rimosso dalla coscienza (nelle espressioni scappare dalla memoria
non deve mai offrire giuste scappatoie di coscienza ai contribuenti. bonsanti, 5-178:
conforme ai dettami della morale o della coscienza (anche con valore eufem.)
d'argento..., abbia una coscienza e voglia. bacchetti, ii-437:
. 6. figur. sgravio di coscienza; discolpa. boccaccio, dee.
. » -rimuovere qualcuno dalla propria coscienza, cancellando ogni rimorso. pratolini
pratolini, 8-393: lei, dalla coscienza, vivo o morto, il tedesco
nell'anno 1496. -sgravare la coscienza dai peccati o da una colpa,
io: pure mi scarico la mia coscienza a dirvelo. v ariosto, 1-iv-772
è necessario per scaricare la propria cattiva coscienza. -alleggerire l'animo da una preoccupazióne
giovanotto di molta perizia e di retta coscienza. moravia, 22-6: le folle
. giustificazione a discolpa o sgravio della coscienza da eventuali responsabilità; dimostrazione di infondatezza
scarico di qualcuno o di, della coscienza: come preventiva giustificazione della condotta di
cose per la verità per scàrrico della coscienza mia stante il stato nel quale mi
« per scarico » dicea « di coscienza, / piovano, confessar vi deggio il
« figliuolo mio, a scarico di coscienza, debbo avvertirti che abbandonando la casa
scarico di coscienza, chiedi al tuo amico gabilondo se ha
71: tacitate in tal modo la coscienza e le mormorazioni si diede di piglio
cantoni, 364: sto per avere sulla coscienza la vita di un uomo. sperava
in giallo, e in qual modo la coscienza si venda per gli scartocci.
penso sempre, se quest'arma avesse coscienza, che cosa farebbe il giorno che
queste vengono da una scaturigine di là dalla coscienza. montale, 12-519: è noto
] la sensazione che riconosce esser priva di coscienza? egli la fa del pari scaturire
quale nell'atto del sentire vien meno la coscienza di se stesso. tenca, 1-82
boito, iv-128: è uno scavo nella coscienza. pavese, 10-195: come nettamente
stranieri a sostegno proprio e in niuna rimaner coscienza e vergogna della scelerità che commette incontro
e trassene fuora, sanza saputa e coscienza degli altri, da diciotto centinaia di
non acquistò tanta perizia in siffatti casi di coscienza, dice a sola la donna 'ti
varchi, 23-147: ella [la coscienza] non iscende per questo dall'altezza
io, credente in dio e nella coscienza immortale, serbi, canuto, il mio
inferno; ma non può abolire la coscienza. carducci, ii-9-100: io mi eclisso
punire come meglio credo i dipendenti scevri di coscienza morale o lasciar andare le cose al
e all'enciclopedismo, che formano la coscienza culturale, etica e ideologica di una
vostro sviluppo, la quale è giunta alla coscienza che ciò che voi credete punti di
, dedurre ed argomentare perfettamente ed aver coscienza della forma logica per se stessa
a spiegare psicologicamente l'origine di quella coscienza difettosa etica che socrate avea appercepita col
tratta soltanto di una schennaglia, nella coscienza di lui il pensiero che questa sia
, 1-325: tornò a schermeggiare colla coscienza, e finì col pensare fra sé che
sopravvivere alla sventura. -la coscienza, in quanto vi si presentano i più
orrendo! pratolini, 3-156: sparai senza coscienza, senza nemmeno sentire il colpo tanto
parini, 320: ei non istima coscienza un'acca, / e pur ch'
aveva ancora piegata la schiena e la coscienza né ai favori dei re né ai sorrisi
6-105: altro né pur qui è la coscienza e la voce sua, se non
con onestà, con sincera adesione e coscienza di ciò che si compie, del
e sano e buono e contento in coscienza? moravia, xiv-234: maledico la volta
, 2-229: quanto più esamino la mia coscienza tanto più torco il viso dallo schifo
guardate, / questi miei polsi: in coscienza vostra / ditemi pur se di schifosa
10. figur. impurità della coscienza, peccato. dante, purg.
tosto grazia resolva le schiume / di vostra coscienza sì che chiaro / per essa scenda
da un'inclinazione malvagia; purificare la coscienza. bianco da siena, 43:
. ant. macchiato dal peccato (la coscienza). buti, 2-311: la
ch'alcun fosse mai stato, / di coscienza scrupolosa e schiva. tasso, 2-18
. -figur. sbrigativa purificazione della coscienza (e ha valore iron.)
2. figur. barlume di coscienza o di conoscenza. pecchi, 9-188
. bufalino, 9-150: ne ho tratto coscienza che i quattro m'abbiano non solo
327: egli può scientemente e di tutta coscienza affermaree garantire che il signor travaglini è uomo
5. per estens. piena comprensione e coscienza; consapevolezza. cavalca, iii-163
male. -per estens. coscienza morale acquisita in seguito al peccato.
in caricatura, mi ha fatto prendere coscienza. = denom. da scimmiotto.
imperio. -risolvere uno scrupolo di coscienza. giannone, 2-i-300: può ciascuno
di sciogliersi ogniscrupolo per maggior sicurezza della sua coscienza. -superare un ostacolo, una
-avere fine (la perdita della coscienza). b. segni, n-213
vita pessima degli ambroni, con una coscienza così rilasciata come sciolti erano i suoi
,... sciolto dimorale e di coscienza, propose adunare in un esercito le
ministro di pace, non poteva in coscienza dichiarar guerra, anche perché la germania
grave. carducci, iii-25-171: abbiamo la coscienza sì tranquilla e tant'ozio e tanta
inseriscono nella normale attività della vita di coscienza, e che pur rimanendone esclusi agiscono
esclusi agiscono tuttavia sopra la vita ai coscienza normale, generando i sintomi stabili dell'
dal di là di ciò che la coscienza può afferrare e chiarire, sorgeva la
, 2-142: simili discorsi scivolavano sulla coscienza di guglielmo senza lasciar traccia.
faccia le si era tanto scolpita nella coscienza da prendere il posto della sua coscienza medesima
coscienza da prendere il posto della sua coscienza medesima. 13. ant
ben presente nella memoria; radicato nella coscienza (un'immagine, un ricordo,
... che l'altro con poca coscienza sopra tale ignoranza dell'avversario cercasse di
. esso ha creato alcuni casi di coscienza isolati, specie nelle classi colte.
, rendere al signore, della cui coscienza non ci sconfidiamo. della porta,
nelle crepe e nelle sconnessure, come coscienza che nessun crollo sarà tanto definitivo da
, da parere un guappo in ripresa di coscienza, sbadigliò a catena otto o nove
. segneri, iii-1-42: ancoraché nella coscienza si affaccino per breve ora, cagionano
, - veggio, - à volta / coscienza - scienza - dislisa sconvolta / che drittura
età a parte, potrei almeno, conbuona coscienza, desiderare la scopa comunista.
. 3. rimuovere, allontanare dalla coscienza un pensiero. lubrano, 2-214
, per giungere al miracolo scoppiante della coscienza umana. alvaro, 19-108: era un'
che tuttavia affioravano talvolta alla superficie della coscienza e ne formavano in qualche modo la ricchezza
mazzini, 8-6: la poesia è la coscienza d'un mondo avvenire; e voi
naturale: non affiora alla luce della coscienza. 4. arald. che
, più solida, più efficace che la coscienza morale d'italia abbia dato in questo
multipli paesaggi cangianti che costituiscono la mia coscienza. -passare marciando.
propria anima a un rigoroso esame di coscienza. lupis, 3-170: poco importava
, e da un denom. da coscienza (v.). li
le loro parole? non mi turbano la coscienza, essendomi nota la scoscienzatezza di chi
. morante, 2-103: la mia coscienza, allora, si riscosse, rimproverandomi
. cattaneo, ii-103: il martello della coscienza lo per- coteva continuo, la paura
era rozzo e novizio e veramente purissimo di coscienza nell'arte scrivana. idem, iii-1-134
. ant. esaminare attentamente la propria coscienza per conoscere lo stato della propria vita
, 7-182: per quiete poi della vostra coscienza, che scrupolizzò tanto a riceverne anticipato
studiare a'teologi se ella con buona coscienza lo poteva tenere. muratori, 8-i-228
« così ammanserai gli scrupoli della tua coscienza ». -di pochi scrupoli, di
scrupoli. -che comporta problemi di coscienza. giuseppe di santa maria, i-93
, i-217: quanti, avendo carico di coscienza scrupoli d'oro, s'accende questa
l'esaminare e nel dirigere la propria coscienza, senza indulgenze e compromessi.
quei dintorni per la sua scrupolosità di coscienza e per la rigida osservanza del suo
buona fede, non si dèe avere agevolmentescrupulosa coscienza. berni, 95: sterno..
e scrupolosa, tanto ch'ella si fa coscienza di sputar in chiesa, il suolo
alquanto allo scrupoloso per troppa dilicatezza di coscienza, onde nasceva il venir sovente da
e de amore io ho la coscienza troppo scrupolosa. b. cavalcanti,
psicologica e a valutazione morale la propria coscienza. d'annunzio, iv-1-809: qualunque
si scrutava dentro, faceva lunghi esami di coscienza. 7. scegliere come
: non isperate di scrutinar la mia coscienza e leggere i miei pensieri. guerrazzi,
: quel mondo si trovò fuori della coscienza, senza lotta intellettuale, anzi rimanendo
torto pare che sia un'espressione della coscienza dello scrittore, il quale sentiva di
/ amara. grazzini, 6-236: ogni coscienza chiara, cioè pura, salvini, 39-iv-187
anche più. -meccanicamente, senza coscienza (con riferimento allo sviluppo dei vegetali
lire e 75 centesimi ». nella sua coscienza si sarà creduta sdebitata col rendermi il
dubbi sulle mie intenzioni, pago della coscienza che sento pura. d'annunzio, ii-470
. psicol. sdoppiamento della personalità, della coscienza (anche soltanto sdoppiamento): grave
nella marcella c'era uno sdoppiamento della coscienza: accanto alla madre tuttora angustiata,
si esorbita da questo ambito [la coscienza], e due o più coscienze coesistono
nei così detti casi di sdoppiamento della coscienza, osservati dalla psicologia anormale. moravia
(e in partic. della sua coscienza critica) dai personaggi, dai temi,
il male con la intermittente ma limpida coscienza morale che pronunzia la riprovazione di quell'
comandanti, possono essi con sicurezza di coscienza sdossarsi di gran parte del peso e appoggiare
se fracristoforo, col buon testimonio della sua coscienza, col sentimento fermissimo della giustizia della
un ago? così tutti noi / la coscienza avvilisce, e così il vivo /
sbalordimento o da uno svenimento, avere coscienza di ciò che si fa o dice
bene con tutti (avere tranquilla la coscienza. il sé denota sovente la più spiri
poco a poco tutte le perturbazioni della coscienza si sedavano. -ant. ridurre
del premio e del castigo, siede nella coscienza. lucini, 5-99: beaumont impose
che gli uomini non son tenuti in coscienza dall'osservanza delle leggi civili, oltre
lui, in verità farei un esame di coscienza per sapere se mai avessi mutato princìpi
6-ii-508: quando mai la civiltà e la coscienza segneranno al pubblico disprezzo questi inerti,
di scienza, di continenza e di coscienza. a. brucioli [valdés],
e, dentro, il segnavia della mia coscienza comanda a ogni bivio: « piglia
nicola quinto dargli desinare, si fece coscienza di mangiar della carne senza licenza del
o realtà o mondo interiore e della coscienza che si vuole o si deve tenere
30: in alcuno modo scema il segretodella coscienza che si loda, quante volte alcun,
d'orléans, 158: sa benissimo in coscienza che è impossibile che io sia stato
di diventare soggetti di cultura e di coscienza. g. berto, 13-58: poi
le selvaggerie che forse potranno prorompere dalla coscienza mia garibaldina. -comportamento rozzo
-associazione semantica: processo presente nella coscienza linguistica di ciascun parlante e basato sulla
la modestia pigli sembiante ai mal sicura coscienza. -rappresentazione ideale o simbolica o figurale
con tutto ciò, nulla rimproverandogli la coscienza d'esseme reo,... non
agg. che non dimostra una perfetta coscienza di sé, delle proprie percezioni e del
da semis 'metà') 'quasi'e da coscienza (v.). semicòtto,
sonno, che non ha ancora piena coscienza o attenzione vigile. -per estens.
è buon asilo a fascisti a cui la coscienza rimorde,... chevi sono ammessi
pensare, agire e scegliere in piena coscienza. p. petrocchi [s
semilucidità, sf. stato di parziale coscienza, proprio di chi non è completamente
fine e lo consegue. ma non ha coscienza di sé e non è libero.
. caratterizzato da un parziale annebbiamento della coscienza, da stordimento. viani
vita priva di interessi intellettuali e di coscienza morale). nievo, 1-vi-95
4. che nasce spontaneamente dalla coscienza (un principio morale).
cui casa e regno sono ricchezze una coscienza già scrupolosa con le fiamme sempiterne o
. -sensibilità interiore o interna: coscienza. galluppi, 1-i-148: la facoltà
per quei colpi e tocchi sensibili sentiti per coscienza, non conv., ii-iii-6:
del sensismo settecentesco. sificazione nasce dalla coscienza. 2. con grande
-senso interno, intimo, morale: coscienza o consapevolezza di sé, delle proprie
di tali fatti interiori si è chiamata coscienza o senso intimo, senso interno.
intimo... è la sede della coscienza. -senso interiore-, funzione psichica
un libro. -forma soprannaturale di coscienza. de sanctis, 11-260: in
. 5. facoltà psichica di coscienza e controllo fisico di sé; l'
, 3-12: questo universale e fondamentale coscienza estetica e morale si dice senso, quasiconoscenza
l'esercime solenni affermazioni. zio della coscienza, la quale più o meno abitualmente
con la duplice funzione di costituire la coscienza della sensazione (che non può essere
lui s'incarnava con magnanimo orgoglio la coscienza della patria. de sanctis, 1-195:
uno svenimento o una perdita temporanea di coscienza. guerrazzi, 2-510: da un
sensibili comuni a più sensi sia come coscienza delle sensazioni (spesso nell'espressione sensorio
le finezze delle speculazioni alla materia della coscienza, la qual è tutta pratica non
. secondo il quale il contenuto della coscienza si fonda sull'esperienza del sentimento.
nel pensiero di a. rosmini, coscienza che l'io ha del proprio sussistere
fra cristoforo, col buon testimonio della sua coscienza, col sentimento fermissimo della giustizia della
. -sentimento nazionale, patriottico: la coscienza, comune a un'intera nazione,
o 'domestico', 'sentimento italiano', la coscienza dell'appartenere all'italia riguardata come nazione
formazione dello stato moderno e di una coscienza laica nazionale (in definitiva il sentimento
20. rifl. aver coscienza di ciò che si fa, essere in
; da principio, nella sua cattiva coscienza, ella temette ch'egli avesse un qualche
. ant. facoltà sensoriale, sensibilità, coscienza della propria vita fisica. iacopone
invar. disus. persona priva di coscienza, di sensibilità morale. tic
= comp. da senza e coscienza (v.). senzacuòre
sono altri giudici fuorché dio e la coscienza. -avere sepolcro nel cuore di
senza che sia avvertito con chiarezza dalla coscienza (un sentimento, un'inclinazione,
un po'triste; ma confortato dalla coscienza d'aver fatto il proprio dovere. brancati
dei filosofi e sepolta agli occhi della coscienza universale. calvino, 15-123: le ipotesi
seppellita nel più segreto ripostiglio della sua coscienza. 10. venuto meno o compresso
a metà seppellita e cancellata dalla nostra coscienza. -non coltivato per molto tempo (
per meditare, per esaminare la sua coscienza. -togliere la libertà a una persona
io porterò con me alla sepoltura la coscienza di questa comunione fraterna nata e serbata
l'indirizzo romantico con il risveglio della coscienza nazionale che mira all'unione anche culturale
in carità e serenità e pienezza di coscienza. 0. rucellai, 6-80: volghiamoci
, dell'acutissimo ingegno del critico e la coscienza, dall'altra, della serietà del
sapete, e lasciata l'eccellenza della coscienza e della virtude, aspettate guiderdone de'
-figur. la difesa che la coscienza fa dell'intedante, purg.,
gliore e più sicuro serrarne è la coscienza che non è l'arca mente che
sudditi fatti pas una nuova coscienza a quell'infima gente della sua sicilia,
: ma egli avrà compenso e premio dalla coscienza ministre troppo bella serviressa: quella
al basso livello culturale e alla scarsa coscienza civile). faldella, i-3-132:
servizio militare normale, dagli obiettori di coscienza, in attività di pubblico interesse presso
non ha fatto un critico esame di coscienza. ha aggirato, con una certa
pietra e di sì dura e callosa coscienza che possono fare che male che vogliono
vogliono sfacciatamente, senza vergogna e rimorso di coscienza. passavanti, 126: non difendiamo
un godimento così intenso da togliere la coscienza di sé. cesarotti, 1-xxxii-275:
: 19. perdere quasi la coscienza di sé nell'eccesso del piacere;
quel che sole dànno, avendole, la coscienza morale o la fede religiosa.
verdura: ma non si potrà in buona coscienza chiamar tale una cosa fredda e sfettata
scostumata del popolo che non ha più coscienza. butti, 248: ogni rinuncia della
seguendo il discorso dell'accusatore, acquistavo coscienza delle colpe che mi si attribuivano,
, / promosso sol per scrupol di coscienza, / come giunse ad avereil vescovato,
libero, rettificato, secondo la sua coscienza ed il suo temperamento; sforma,
dei propri limiti conoscitivi. la coscienza, 716: come ami tu overo se
: io non fo cose contrarie alla mia coscienza, - la maggioranza non deve sforzare
introdurlo dove non ha luogo, cioè nella coscienza che l'attività spirituale deve avere e
, 2-19: tacendo non maculò la coscienza, né in parole d'impazienzasfrenò la lingua
, siccome l'uomo che ha la coscienza, se non maculata, almeno conscia di
il depretis, divenuto di troppo timorata coscienza, per non avere le viste di avere
-in modo eccessivo. fondo della sua coscienza. secchi, in quel momento fui
baldini, 9-18: era un esame di coscienza letterario o un tentativo rapace di ricapitolazione
che altro sia la riflessione, la coscienza analitica che uno piglia a posteriori di
che ormai prevale... originato dalla coscienza d'un oscuro divario tra i talenti
per tanto voi mi parete aver isgravata lavostra coscienza. giuglaris, 139: approfittatisi di quelle
10-i-147: certo niuno dirà che sgravi la coscienza sua chi, tenuto a pagar le
sgravare impallidiva, s'allontanava nella sua coscienza, mentre una più forte, che non
-a, per sgravio di, della coscienza: per liberare la propria coscienza da
della coscienza: per liberare la propria coscienza da un senso di colpa, dal
io mi vò prendere, / della mia coscienza per isgravio, / d'avvertirvi di
goldoni, x-659: per sgravio di coscienza, / il povero pasquin, sappia,
per levarsi quella noia, per sgravio di coscienza. arbasino, 19-88: nessuno scrupolo
arbasino, 19-88: nessuno scrupolo di coscienza, nessun debito di memoria, neppure
momento. -con riferimento ai moniti della coscienza. salvini, 40-504: tra queste
lo sgrondo cominciò a voglio metter la mia coscienza in calma con una confesdiminuire, le
: goethe ha cercato di porre la coscienza riflessa, di sé, come demiurgo
brusca o graduale di ogni attività di coscienza provocandogli il coma o una crisi epilettica
libri parrocchiali, fate quello che la coscienza vi detta. manzoni, fermo e
. glielo raccomanderei sicuramente, con piena coscienza di far bene. -con troppa
erano vote. e alessandro fece securare sua coscienza, gl'impetrò l'essere ammesso nella compa1
del tuo animo e la pace della tua coscienza? segneri, ii-192: più volentieri
l'ho compiuto con una perfetta lucidità di coscienza, esattamente, nella massima sicurezza.
sicurezza lo scrittore si pone come dio (coscienza uni versale) nel render
ricercare se non sicurtà dei beni, della coscienza e delle vite loro.
propri per la loro rigidezza di coscienza e per l'austerità nato nei
duca e molto rallegratosi con lui coscienza, alle massime dignità di certe tribù nomadi
non ho soddisfatta per ogni verso la coscienza mia. pellico, 4-23: lasciai
se stesso. gentile, 3-54: aver coscienza ai 'a'è porre 'a'di fronte
ha affrettato e approfondito la presa di coscienza nazionale. 4. psicol.
... sorgerà... la coscienza, la certezza della nostra
di un equilibrio meccanico non interrotto dalla coscienza. 4. esercitazione o gara spettacolare
proprie intenzioni o con la chiara coscienza di essere in contrasto con la verità
pretura non poteva [zamira], in coscienza, e però non osava simularsi edotta
delle cose è costituita dall'atto della coscienza, il quale medita e paragona esse
di lontano, dalle profondità di una coscienza lirica in moto. c. carrà
, con onesta e sincera adesione e coscienza di ciò che si compie, del
, xli-678: io stimo con sincerità di coscienza non essere mai vissuto mortale di cui
esaurita. -propugnato con chiarezza e coscienza (un'idea politica); lealmente
; espresso così come è sentito in coscienza, anche a costo di suscitare risentimento
, con improvvisa e completa perdita della coscienza, accompagnata da squilibri respiratori; è
sindacale degli agenti di cambio. sire una coscienza sindacale. sindacalése, sm. scherz
diritti di lavoratore; far acquisire una coscienza sindacale. cato (una categoria di
estens.: che ha acquisito una coscienza sindacale. a. comandini [
. -per estens.: acquisizione di coscienza sindacale; diffusione e affermazione delle idee
operai e degli impiegati; ovvero della 'mancata coscienza di classe'di questi ultimi. a
d'un dovere e per satisfazione di coscienza, la reale deputazione desidererebbe che alcuno
tende a dare all'operaio la sua coscienza di salariato, non di produttore.
capacità di discernere fra bene e male, coscienza (e anche rimorso di coscienza)
, coscienza (e anche rimorso di coscienza). fallamonica, 99:
con la sinderesi esamina, / e la coscienza consigliando ognora, / che non s'
sinderesi naturale, di nulla si fa coscienza. bruno, 3-561: un uomo,
uomo perda il sangue freddo, la coscienza e la 'sinderesi', vale a dire
'sindrome commozionale': specie di perdita della coscienza, con fenomeni multiformi, mutismo,
non semplice, ma composto, della coscienza. e quindi è una sinergia organicamente
- anche assol. diede questa coscienza. dal suo quartetto traspare ora il sor
'dispositivo deputato alla regolazione dello stato di coscienza nel vasto sistema cortico-sottocorticale'che regola le
tempo determinato. -anche: campo della coscienza (v.. campo, n.
. bergson (1859-1041), la coscienza in quanto penetra nella materia e l'
gradiva, benché inonesto, mi slargò la coscienza. muratori, n-161: da quanto
, avvolto in questo slittare / della coscienza che quanto più sa, / meno è
: a noi interessa slogare l'attuale buona coscienza letteraria... che può rendere
, servivano a puntellarmi contro la coscienza che di tanto in tanto mi faceva memore
). bonghi, 1-205: la coscienza ch'egli non parli in grandissima parte
. bernari, 6-188: si smacchi la coscienza, ciascuno come può.
popoli che vivano in società senza alcuna coscienza di dio, per esempio in alcuni
sono mancati fornai e farinotti di corrotta coscienza che, a dispetto delle buone leggi di
e smammò, sverzò quanto aveva sulla coscienza. 3. intr. gerg
spirituale è certamente la confusa o fiacca coscienza di quel che sia veramente la libertà
, 2-ii-48: acquistare sempre di più quella coscienza di noi che si può acquistare soltanto
noi che si può acquistare soltanto attraverso la coscienza del mondo: e non smarrirsi nel
e non smarrirsi nel mondo, che è coscienza muta e cieca. -tradire i
qualcosa o di qualcuno; perderne la coscienza, la memoria; omettere di compiere
sono stati di soverchio, perché la coscienza stessa me n'avea già date di
/ non finta, come quei che coscienza / smillantan più degli altri avere assai,
notrico. -fare l'esame di coscienza. laudario urbinate, lxxxiii-560: le
: così conservava la pace della propria coscienza, accrescendo smoderatamente gli utili del proprio
», non potrebbe però egli in buona coscienza affermare universalmente che regolato o non regolato
. che dimostra di avere perso la coscienza degli obblighi imposti dalla natura, dalle
pur molti vescovi soavi e di buona coscienza, dai quali gli altri pigliarebbono essempio in
quello, implica sempre nei soggetti la coscienza del nesso che esiste fra loro e
di appartenenza, nella progressiva presa di coscienza da parte di tale individuo dei princìpi
dall'uomo se non pel testimonio della coscienza, la quale accusa il sentimento della vita
sfazione. boccaccio, viii-2-146: dalla coscienza rimorso, cono manzoni,
d'obbli- go e di scarico della coscienza. fagiuoli, x-20: vi sian obblighi
leggi e di voi. -scarico di coscienza. birago, 114: protestò,
adempimento d'un dovere e per satisfazione di coscienza, la reai deputazione desidererebbe che alcuno
. cardarelli, 43: io so in coscienza di aver fatto tutto per voi.
. cantù, 3-85: nella sua coscienza si sarà creduta sdebitata col rendermi il
, 73: l'organo di questa singolare coscienza estetica è ciò che la tradizione della
tradizione della chiesa d'oriente chiama la coscienza sofianica o, sinonimicamente, la coscienza santa
coscienza sofianica o, sinonimicamente, la coscienza santa. d. porzio [«
in pedanteria conseguenziaria, la purezza di coscienza in puritanesimo. gozzano, i-159:
. medie. studio dei diversi stati di coscienza comunque si presentino e siano provocati,
bisogna / perfetta conoscenza / e pura coscienza / e le virtù continovo operare, /
dell'attività psichica sottoposta al controllo della coscienza. = voce dotta, comp
proprio arbitrio un'istituzione libera o la coscienza d'altri. ortes, 1-199:
adio, alla fede cattolica e alla propria coscienza, suggettando il capo alle non sante
devotamente -che nasce dalla vigorosa e appassionata coscienza individuale. b. croce,
dickinson, diede il massimo che la coscienza umana possa dare quando sia in fase di
sdegno mi ministra le parole, la coscienza che ho di me stessa mi soggiunge l'
17. psicol. soglia della coscienza, soglia assoluta della coscienza: il
soglia della coscienza, soglia assoluta della coscienza: il grado minimo di intensità che uno
produrre una sensazione. -soglia differenziale della coscienza: la differenza minima, nella grandezza
solamente io mi vò prendere / della mia coscienza per isgravio, / d'avvertirvi di
tamburello mi ridà il tono vitale e la coscienza netta di me e il solare ottimismo
, ma confessare d'avere scritto contro coscienza, d'essere stato solennemente mentitore, pensatamente
compiuta, anche per scritto, nella propria coscienza. speroni, 543: non è
universo come una pura rappresentazione della propria coscienza individuale); dall'ottocento con
si indica la posizione teoretica assunta dalla coscienza empirica, individuale, come base per
nei contenuti soggettivi, particolari, della coscienza; fu parzialmente superato nell'idealismo trascendentale
oggettivo che elimina ogni contrapposizione fra la coscienza e la realtà. b.
gettare le illusioni, dovete acquistare la coscienza della vostra piccolezza, della vostra solitudine
si vanta di possedere la tariffa della coscienza di tutti i deputati. allora fioriscono
gli affanni solleciti, i latrati della mia coscienza, mi compatiresti in vece di lodarmi
. proverbi toscani, 85: la coscienza è come il solletico. 9.
le mie pene. -scaricare la coscienza da un rimorso. tarchetti, 6-i-551
avrei sollevata in qualche modo la mia coscienza dal peso tormentoso di quel rimorso.
corsini, 2-17: senza riguardo né della coscienza, né delnanza fece che tutte due
nostra storia recente abbiamo modificato la nostra coscienza per quanto riguarda la soluzione finale del
, a prestarla, don marchino credeva in coscienza di non potersi arrischiare a cuor leggero
sf. fisiol. sensibilità corporea; coscienza dell'esistenza del corpo. = voce
. analogia di concetti, di stati della coscienza, di sentimenti, di istituzioni,
somiglianza: possibilità che due stati di coscienza simili fra loro si richiamino reciprocamente alla
simili fra loro si richiamino reciprocamente alla coscienza secondo il meccanismo della reminiscenza.
acconciamente può somigliarsi ad un vasaio di ottima coscienza, il quale allora che dalla fornace
in somma e determinatamente i casi di coscienza e le qualità e quantità di peccati,
in somma e determinatamente i casi di coscienza e le qualità e quantità di peccati
, d'essersi impadroniti dell'inquietudine di coscienza. sommoviménto, sm. spostamento
. -figur. persona che non ha piena coscienza di sé, moravia, 23-52
. medianico (una particolare condizione di coscienza). c. tagliavini [«
alcun ricordo; presuppone uno sdoppiamento della coscienza e può essere sinto matico
intellettuale, di obnubilamento e ottundimento della coscienza o dell'attenzione, di apatia,
, per indicare chi non ha piena coscienza di sé e di ciò che fa
di morale civile sonnecchianti in fondo alla mia coscienza. sonnecchiare (disus. sonnacchiare-,
uno svegliarsi ed un riaddomentarsi; uno smarrire coscienza e ripigliarla, stupidamente, faticosamente.
o senza essere avvertito con chiarezza dalla coscienza; agitarsi larvatamente nell'intimo (un'
.. per estens. che ottunde la coscienza morale e la ontà di reagire al
politiche o militari o per addormentare la coscienza. siri, 1-vi-690: o per
o pensiero che provoca uno stato di coscienza offuscata, di smarrimento della ragione,
dovuto a parziale o totale perdita della coscienza e della volontà, con conseguente riduzione
propria di chi non è turbato dalla coscienza di atti disonesti o spregevoli (e
momento o periodo storico di offuscamento della coscienza civile di un popolo, dominato da
-turbare i sonni di qualcuno-, inquietarne la coscienza. bonghi, 1-228: 1
mortifere. -che ottunde la coscienza e la sensibilità. f. alberti
differisce per la non completa sospensione della coscienza; è determinato dalla necessità di dormire
. codice pesatot, ma sentita dalla coscienza popolare come un pari. pass, naie
ii-345: come sovraccolto troppo tardi dalla coscienza d'un pericolo e d'una colpa,
]: 'sopraccosciènza': cosa di cui la coscienza ci possa rimordere. 'non voglio sopraccoscienze'
= comp. da sopra e coscienza (v.). sopraccòsta
sce al di sopra della soglia della coscienza e come tale viene percepito dal
sm. psicol. livello superiore di coscienza. c. e. gadda
segnati di scienza, di continenza e di coscienza, i quali non cercano sottane di
galantuomini basta a voi l'approvazione della coscienza e il rispetto di voi stessi? orbene
volontario, dettato al re dalla sua coscienza e... dalla necessità di ottener
ma egli ha costantemente evitato questo esame di coscienza traghettando da una riva all'altra o
dell'animo, della mente, della coscienza; imbarazzo, sconcerto, smarrimento.
un uovo: non comportare problemi di coscienza. nievo, 48: la coscienza
coscienza. nievo, 48: la coscienza ognuno di noi se l'aggiusta a proprio
cupo silenzio. -divenire improvvisamente presente alla coscienza. a. cattaneo, ii-46:
cattaneo, ii-46: scavati dal fondo della coscienza, sorbol- liranno per tutto peccati,
e concentrarsi di questa nella sua stessa coscienza di storico, non ha la storia
. -far tacere la voce della coscienza. segneri, i-279: non è
sì facile non sentire il rimorso della coscienza, benché alla fine giungano alcuni a fare
primi entusiasti adepti. -che prende coscienza della propria identità nazionale (un popolo
profonde e inesauste sorgenti del male nella coscienza dei popoli. n. ginzburg,
. -rifl. prendere con stupore coscienza del proprio comportamento o di un'azione
con tutto il vigore della volontà sorretta dalla coscienza buzzati, i-274: io mi ritrovavo
sovreccitazione, e n'avevo un'esatta coscienza, e potevo sorvegliarmi ma non moderarmi
uomo ravviluppato negli errori, punto dalla coscienza, e come tale, quantunque animato da
petto. de roberto, 10-134: questa coscienza e questa previsione, che avrebbero dovuto
conducesse, erano bisogni irrefrenabili della sua coscienza. -paralogismo della sostanzialità: nella
era trovato solitario in faccia alla propria coscienza. cassieri, 69: se non ci
i sensi. rosmini, 1-15: la coscienza stessa della di fede e che tal parole
e malamente fatto nel foro interiore della coscienza, overo ne'termini dell'onestà e della
traumatico originario (che è eliminato dalla coscienza e cioè obliato) aderisce ad un
quel ch'è peggio, lo faceva colla coscienza tranquilla di chi crede di non commettere
-profondità della psiche, intimo della coscienza. d'annunzio, 4-i-168: subitamente
-inconscio, latente nel profondo della coscienza; non accompagnato da consapevolezza, non
piaciuta mai tanto. -sottile di coscienza: che ha uno spiccato senso morale,
ha uno spiccato senso morale, una coscienza scrupolosa. g. gozzi,
: io so che alcuni troppo sottili di coscienza potrebbero dire che questa fosse adulazione.
137: egli era piuttosto sottile di coscienza, e quei piaceri goduti di furto,
io leggo, io le scrivo con tranquilla coscienza di non essermi studiato a sottilizzare su
sua potenza e che trascende la sua coscienza. -a un valore inferiore,
sessuale. -parte recondita della coscienza o della memoria. bacchetti, 2-xxiii-75
freud, un professionista del sottofondo della coscienza, nell'estrema vecchiezza era oppresso dal
, sottopone a un attento esame di coscienza i suoi legami e i suoi affetti.
dalla quale dipendono le sovrastrutture determinate dalla coscienza sociale). b.
dell'idea) che opererebbe sotto la coscienza. g. de rosa, 192
soverchiato a torto ed oltraggiato, la buona coscienza. 7. ant. che supera
, una volta che sia risollevato dalla coscienza..., la scomparsa del sintomo
pensieri peccaminosi (l'animo, la coscienza). s. bonaventura volgar.
con ciò si matura e si precisa una coscienza politica della linea delle organizzazioni ufficiali,
spaccare tutto subito », ma abbia una coscienza precisa, realistica della difficoltà della lotta
ignominia tentata contro al lume beato della coscienza, avrebbero voluto quegli uomini che si fosse
sentimento quella ch'egli spaccia calma di coscienza. segneri, 1-159: chiunque spacciò
: quanto il villan la stimi [la coscienza], a voi lo lascio /
, spaesamento, e quindi presa di coscienza e successivamente presa di possesso dello 'spazio'
, un pensiero, una presa di coscienza. piovene, 6-155: mentre le
occhi per vederli. -prendere coscienza della realtà, della propria condizione.
dubbiose voci nel popolo e con mala coscienza domandare l'arme contra me. a.
una fitta di spasimo, pur essa la coscienza si sentiva subito trafitta dal ricordo di
l'ore secrete e furtive. la coscienza, xxi-705: la mente...
contemplazione siamo levati sopra di noi. la coscienza, xxi-705: appari [la mente
molteplicità delle culture locali] nasce con la coscienza che esso sia in via di sparizione
, 3-100: finché il pensiero è semplice coscienza di sé, tutto è soggetto.
di lingua... derivi dalla coscienza di una contraddizione irrisolta tra lo spontaneismo,
può essere. piovene, 10-481: la coscienza di classe [in america] è
po'questa tua grande paura. è coscienza sporca? bonsanti, 4-36: era.
era... malanimo provocato dalla coscienza sporca e di cui si sarebbe dovuto
4-73: il podestà deve sentirsi la coscienza sporca nei miei riguardi se non ha avuto
resterebbe a vedere se gli spostamenti della coscienza artistica europea costituiscono... un fenomeno
malia dell'artifizio squisito, ha la coscienza della vacuità di esso e dello spreco di
, spregiudicatamente e sopra tutto con informata coscienza, nel secolo passato, al goldoni
cotai note, / o ira o coscienza che 'l mordesse, / forte sprintava con
springava coi piedi, 'o ira o coscienza che il mordesse'. pindemonte, 22-107
ma subito dopo, lo invase una spropositata coscienza del proprio contegno. -con uso
di esprimersi, un comportamento, la coscienza altrui per imperfezioni, difetti o colpe
ingordigia che tutto trangugia e strale della coscienza che spunge. = comp. dal
;, ponendo la cosa in punto di coscienza a s. m., dicendo
intuizione improvvisa e fulminea, illuminazione della coscienza o della memoria. de amicis,