per non intorbidare la limpidezza della propria coscienza. tassoni, 10-66: il conte
, la limpidezza della mente e della coscienza, una vecchiaia serena e consolata dalla
una sottilissima e lincea discussione della loro coscienza que'loschi filosofanti. di breme
vita. stuparich, 9-47: piena coscienza era già in due uomini, che spesero
soffrono che lor rinfacci la libertà della coscienza, perché pretendono di essere legislatori di lor
, e non sarebbe stato di coscienza se avesse fatto subire la stessa sorte
italiano). -matrimonio segreto o di coscienza: speciale tipo di matrimonio canonico che
ma produce effetti esclusivamente religiosi (di coscienza). -matrimonio morganatico: v.
come si usa in que'matrimoni di coscienza, che non hanno ad apparire.
: quelle che si smascellavano in piena coscienza eran le due matterelle, alle quali
che può obnubilare la ragione o la coscienza; furore, frenesia, smania;
sì matto che vada a comunicarsi con coscienza di peccato mortale, ché anzi che vada
: andategli a parlare di dovere, di coscienza, di sacrificio, di fede,
è come un'improvvisa prodigiosa maturità di coscienza, che ci persuade. -maturità
e civilmente evoluto, che ha piena coscienza dei propri diritti e delle proprie capacità
6. notizia, rivelazione, presa di coscienza che colpisce profondamente, improvvisamente e im-
13. sm. persona umana considerata nella coscienza di sé, nell'identità individuale,
: nel mio intimo, nella mia coscienza. -anche: nelle mie condizioni, nei
: nel mio animo, nella mia coscienza, nel mio intimo o, anche,
ii mondo è il megacosmo. la coscienza è il microcosmo. il megacosmo è
individua distintamente, diventa uomo, cioè coscienza. la coscienza è una camera oscura in
diventa uomo, cioè coscienza. la coscienza è una camera oscura in cui si
star cheto il cane, ch'è la coscienza, con gettargli dinanzi un boccon melato
che vivo 'n pene. -avere coscienza, essere consapevole. a rrigo testa
morte quando gli tornano alla memoria della coscienza i fatti suoi, senza velo di passione
in partic.: mente, intelletto, coscienza. chiaro davanzali, xxii-45: fossi
deficitari puri) o di riportare alla coscienza le esperienze memorizzate (disturbi di evocazione
che troppo si rammenta; nega la coscienza propria, e quest'è la più grave
ombra di pretesi e mendicati scrupoli di coscienza egli... [volle]
che l'ambizioso deluso aveva un'inconfessata coscienza del suo scadimento e della sua ambigua
di dottrina che imponga leggi eterne alla coscienza; la parola papale è per essi
le restrizioni mentali a certi uomini di coscienza larga paiono cosa onesta e prova d'
apparisce la vera mentalità, la viva coscienza e simili eccelsi attributi della personalità,
del momento in cui, acquistando la coscienza d'essere mortale, differì istantaneamente dalla
comune letteraria d'un popolo, non avendo coscienza dei nuovi bisogni delle menti moderne,
riflettere spassionatamente; mettersi una mano sulla coscienza. canigiani, 1-112: recatevi
data; venir meno a obblighi di coscienza o a impegni d'onore (o
con mentita e insolente pietà, la coscienza dei popoli: li addottrinarono quasi fanciulli
lo più, abitualmente, con piena coscienza di dire il falso); persona
tarchetti, 6-i-417: che è la coscienza... se essa è dissimile
giordano [crusca]: trattava con netta coscienza i suoi poveri negoziucci e mercanziuole.
studio e fin talora con mercimonia della coscienza? 2. speculazione, sfruttamento.
pietose, meschinissime scuse impedirmi di assumer coscienza del mio sentimento per adriana. bechi
quegli elettori ciò che ispirerà loro la coscienza e il sentimento del dovere. capuana
mescolato, perocché non potea colla sua coscienza medesima trovare scusa di quel che s
iii-14-327: tra i morsi della dolente coscienza ei sente mescolato il veleno dell'amore e
nel suo messiato, ha la profonda coscienza della sua dignità messianica. = deriv
quali ci sforziamo di addormentare la nostra coscienza. -ant. carica, dignità
io si raccoglie e concentra in una coscienza di sé, che non è astratta coscienza
coscienza di sé, che non è astratta coscienza di quel tal principio immateriale in cui
popolare fa consistere l'anima, ma coscienza piena ed intera della propria realtà concreta
jakobson). varia solo il grado di coscienza metalinguistica tra autore e autore.
di interpretare o interpretazione della presa di coscienza e dell'esame critico di un fatto
: è lo sguardo cioè della coscienza di classe. processo e meta-processo in
. processo e meta-processo in questa coscienza rivoluzionaria avvengono contempora neamente.
affermazione dell'immortalità ha per fulcro la coscienza dell'io metempirico e sopraindividuale. pampini,
e pericoloso consequenziarismo e un'educazione della coscienza morale, che il metodismo, così
dottrina, che imponga leggi eterne alla coscienza. d'annunzio, v-3-820: quando la
immediata della realtà mediante la fusione della coscienza con il processo di mutamento.
, perdeva animo, forza, fede e coscienza di forza. de sanctis, ii-15-32
b. croce, ii-6-431: acquistai coscienza sempre più limpida della natura del mio
voi vogliate andar all'inferno senza scrupolo di coscienza. f. corsini, 2-59:
e senza volerlo; tocca agli uomini di coscienza metter riparo. -preparare, organizzare
ispirazione divina che possa indirizzarsi egualmente alla coscienza del musulmano e del metuale, del
. croce, iii10- 130: in coscienza, io non credo che il ferrari,
potrebbe portare anche rapidamente modifiche notevoli nella coscienza linguistica d'una parte della società.
vi sia manifesto, / pur che mia coscienza non mi garra, / ch'a
come l'introduzione a quel maggior grado di coscienza morale e civile che è l'etica
estens., con partic. riferimento alla coscienza, alle convinzioni più profonde e radicate
dio: conoscere i segreti più intimi della coscienza umana. guarini, 2 -ded
ora ad un altro, e la coscienza di questo o di quello stato è espressa
chi tanto adentro non mira con la coscienza, fa migliore amarle [le maritate]
, tenendo la fede e la buona coscienza. tommaseo [s. v.]
al male e ai suggerimenti della cattiva coscienza. bacchetti, 14-234: il clima
. saccenti, 1-2-6: se la coscienza ci abbandona, / v'è perieoi
non era ancor tanto minchiona / la coscienza mia, né tanto stitica / com'or
lo sdegno mi ministra le parole, la coscienza, che ho di me stessa,
l'altrui vita e ministri de l'altrui coscienza. 6. dir. cost
il quale, per non macchiare la coscienza e la riputazione, del suo proprio
] a confortarsi colla rettitudine della propria coscienza e minorava a poco a poco le
un modo contrario a quello della propria coscienza è un minorato spirituale, è un gobbo
aspetti di deficienza culturale, di scarsa coscienza civica, di arretratezza, di grettezza
; che opera o agisce con grande coscienza, con scrupolo assoluto; meticoloso.
da noi, niente ci rimorde la salutevole coscienza. lubrano, 1-181: certi savi
la nostra addiman- dazione [esame di coscienza] così minuzzata e sottile è segno
, in minuzzoli più piccini della sua coscienza. -spossare, estenuare, fiaccare.
tante mirabiliari terribilità perdé la sua cattolica coscienza del peccato allegro, e morì immatura.
miscuglio del suo cuore e della sua coscienza un caritatevole odio per me.
di povertà, né finalmente purificare la coscienza de'fratelli dal peccato che comissono in
ardori, / tengono poco salda la coscienza. manzoni, pr. sp.,
religiosità misteriche, rivolte ai problemi della coscienza del singolo, contrapposte a quella ufficiale
nel confessare l'errore, solamente la coscienza istessa vale per mille testimoni. baldi
... ma proprio in tutta coscienza, debbo confessare che mi è impossibile
,... assunto con una coscienza mistificatoria raffinatissima. = deriv. da
: l'uomo probo ritrova nella propria coscienza le misure giuste per conoscere ogni grandezza
-conoscere la propria misura: avere coscienza dei propri limiti. s.
uno accanto all'altro; ma con una coscienza fiera, quasi polemica, della propria
della fatalità, di dovere talvolta dargliene coscienza, sembra che voglia diminuirmi il rammarico
oliva. -che muove da tranquillità di coscienza, da animo sicuro e libero da
. son più clementi sì, che una coscienza colpevole, che una colpa tormentatrice.
e la cupidità giungano a spegnere la coscienza... non pure dei partecipi al
grottesche. vittorini, 5-348: la coscienza comunista non perderà più la facoltà di
presente osservazione e abbandoniamo alla delicata loro coscienza il giudizio del fallo che qui denunziamo
abdicazione] un libero atto della mia coscienza?... -i miei modesti
particolare sovreccitazione, e n'avevo un'esatta coscienza, e potevo sorvegliarmi ma non moderarmi
per lor mezzi la legalità e la coscienza, per lor fini le riforme e non
che un dilemma inesorabile si propone alla coscienza dei cittadini: e con la 4 moderazione
botta, 5-468: a che ripugnavano la coscienza propria e gli ordini del moderatore sovrano
, del magistero ecclesiastico come vincolante la coscienza dei fedeli con la forza della sua
tutte le apparenti irregolarità di che la coscienza è capace. pascoli, i-792:
egli avia / a'poveri lasciò per coscienza, / con questo modo, ch'e'
infine, tutto ciò che nel mondo è coscienza è modo (o estrinsecazione) del
estrinsecazione) della sostanza divina, sia come coscienza (sentimento, intelligenza, bontà)
, vi-165: l'intimo sentimento della mia coscienza vuole che io le protesti di non
ella fusse... di buona coscienza, nientedimeno, perché non era parimente
dà inquietudine e molestia per la mala coscienza. bembo, 10-ix-277: il caso
aveva un nocciuolo freddo e duro di coscienza religiosa irrigidita nella forma impressale da maestri
, incapaci di alzarsi per sé alla coscienza dei doveri morali e abbandonate agli istinti
. ibidem, 86: molti hanno la coscienza sì larga che avanza una nave di
ha tanti assas sini sulla coscienza quanti io ho bicchieri di vino
nostra terminologia e della nostra pseudocoscienza o coscienza di primo getto... è
scioglimento,... di illuminare la coscienza pubblica traviata da versioni monche o partigiane
, al fine che se ne prenda coscienza e si cerchi di risolverli in modo
da indurre ad affrontarli e a prenderne coscienza su scala mondiale con responsabilità, a
collo sventolarsi si monda, così la coscienza degli scrupoli si esamina, si confessa,
speranza e francheggiato dallo scudo della sua coscienza. pindemonte, ii-485: per cui da
avrei saputo in quel comitato dicifferare la coscienza alge brica de'monetieri liberalissimi
il corpo di fuori, e non la coscienza dentro, ai be'muni menti,
alla realtà, invito alla presa di coscienza, all'assunzione di responsabilità.
compiuta dal soggetto sui fatti della propria coscienza e sulle proprie esperienze. manzoni,
, come se fosse il grido della coscienza. misasi, 163: la turba delle
bartoli, 1-1-20: recandosi a gran coscienza una certa sua giovanile leggerezza,
di umanità -coscienza morale: v. coscienza, n. 4. -legge,
che si riferisce all'animo, alla coscienza; spirituale, interiore (in contrapposizione
9. disus. l'animo, la coscienza. g. p. maffei,
, misticismo, avarizia, ma una coscienza puntigliosa del valore degli atti, un
a criteri di giudizio che derivano dalla coscienza o esprimono contenuti di carattere ideale o
di dottrina che imponga leggi eterne alla coscienza. boccardo, 2-414: 'fratelli
morbida fantasia ch'egli ha per voce della coscienza. carducci, ii-6-223: il petrarca
cotai note, / o ira o coscienza che t mordesse, / forte spingava
de'vermi e col ri mordiménto della coscienza. 2. per estens.
potestà concitò alle difese, lusingando la coscienza dei popoli con le arti sacre di
i-715: ritrovava, col ritorno della coscienza,... un amore moribondo
sempre, quando non sia creduto in coscienza necessario quel sacrifizio al bene di molti
. iacopone, 1-88-8: honne bona coscienza / ch'el morir te fo en
, 18-2-103: quasi ne gli rimordesse la coscienza, o dubitando di dover essere scomunicati
al cuore de'quali mormorava alto la coscienza per roba indebitamente acquistata, sia per
respingerli (invece di respingerli non appenane prenda coscienza). s. antonino, 3-71
di un sentimento, dai rimorsi della coscienza. -anche: irritato, offeso.
boccaccio, viii-1-258: dal vermine della coscienza morsi,... correndo, seguitano
... morso dal verme della coscienza, io piango di non avere a quelle
sé stesso rimorso: / o dignitosa coscienza e netta, / come t'è picciol
quasi dica: a la degna e netta coscienza ogni picculo fallo dà grande ed amara
sedendo nella nostra mente, [la coscienza] è prima e avveduta giudicatrice delle
pallavicino, 1-550: i morsi della coscienza punitrice, l'ardore delle passioni insaziabili
, 13-414: un picciol morso della coscienza lo scosse, lo richiamò a usare della
... non lasciandogli che la coscienza di un dolor sordo e presente, d'
di vita di relazione e spegne la coscienza, il pensiero, la ragione e
, che tiene desta nell'uomo la coscienza dei suoi limiti e della sua imperfezione
pena di morte] che mortifica la coscienza degli onesti, i quali non volevano
l'arte sarebbe nazione senza neanche prender coscienza storica di essa. 3.
opera medesima che l'uomo ricava la coscienza e la regola dell'arte in genere e
deliberato di ingannare o con la chiara coscienza di essere in contrasto con la verità
ceto, classe sociale considerata priva di coscienza civile, di maturità politica, o
bruttezza mostruosa, e aveva di essa coscienza, peggio anzi: un tragico invasamento
storica: nel pensiero del croce, coscienza precisa e puntuale del proprio inserimento nella
errori e sogni; sono moti della coscienza morale, storia che si fa. soffici
., i-411: i letterati acquistarono coscienza della loro importanza; pitocchi e adulatori,
procedevano né dalla ragione, ne dalla coscienza, ma dalla sua irritata muliebrità. b
, pompa, con serena e tranquilla coscienza, ben sapendo che nel paese dove l'
fini, procedimenti diversi. la coscienza, xxi-713: io non posso degnamente
me sento percosso a bersaglio / da coscienza alfin, che 'l cor compunge. ceresa
[il riso] nessuno nella sua coscienza trova sé munito da ogni parte.
, ingenito in essi dal murmure della coscienza e dell'istinto di fratellanza che gli affatica
e trova finalmente la sua libertà di coscienza e di esame, il suo libero arbitrio
in tronco, e poi muso e coscienza di bronzo. ghislanzoni, 8-57: un
cane della biblioteca italiana: perché la coscienza della sua mostruosa bruttezza gli fa portare
del proprio individuo, ma infondendo coscienza di dignità ove non è, migliorando,
mutatori di quelli pastori e con buona coscienza si può altri confessarsi da loro.
meno vasto e complesso, investe la coscienza, l'etica, l'ideologia collettiva
nell'uso della lingua o riconosciuto dalla coscienza dei parlanti. f. m.
egli [il mazzini] è rimasto coscienza e passione di popolo, patto di regno
cambiamento radicale introdotto nella storia e nella coscienza umana dall'incarnazione di cristo.
del momento in cui, acquistando la coscienza d'essere mortale, differì istantaneamente dalla
. muta in lui la pietà. la coscienza non mai muta. carcano, vi-410
il povero mameli che non ha per anche coscienza di sé, egli dice agli uomini
napoleonica, pose la base alla nuova coscienza nazionale italiana. pavese, n-i-636:
e infine quell'eterna lotta in lui fra coscienza e subcoscienza. bocchelli, 2-xix-823:
per ottenere un abbassamento del livello di coscienza del paziente e il conseguente allentamento delle
stato psicofisico di semi-incoscienza o di coscienza e sensibilità attenuate, ottenuto con la
o di eliminare l'attenzione, la coscienza, la percezione della realtà, la
di questa casa, dopo avermi tolta la coscienza con un narcotico, mi diede in
, occupazione o attività che ottunde la coscienza e snerva la volontà, impedendo la
nari a qualcosa: rifiutare di prenderne coscienza, di venirne a contatto; respingerlo.
talora il ruolo di una sorta di coscienza esterna (e per lo più tale figura
nascita del nostro io, cioè quella coscienza di esser qualcuno di unico e permanente
accettare la propria parte; non prenderne coscienza. scala del paradiso, 113:
dovrebbe vergognarsi, o chi ha la coscienza sporca. tommaseo [s.
per mezzo dei sensi o sperimentabili nella coscienza (per lo più nelle specificazioni natura
'normale 'secondo la nostra attuale coscienza storica; ma i più non hanno coscienza
coscienza storica; ma i più non hanno coscienza di questa attualità determinata storicamente e ritengono
di valori etici definiti come tali dalla coscienza comune di un gruppo in un determinato
l'insieme dei rapporti sociali che determina una coscienza storicamente definita... inoltre:
'. -animo, psiche, coscienza. tarchetti, 6-i-431: tutta la
e molle, le dame non si fanno coscienza... non se ne sente
non sono dati naturali, ma stati di coscienza e formazioni storiche. -in
quegli elettori ciò che ispirerà loro la coscienza e il sentimento del dovere.
da leggi sancite; ritenuto tale dalla coscienza di un gruppo o di una società in
e 'normale 'secondo la nostra attuale coscienza storica; ma i più non hanno
storica; ma i più non hanno coscienza di questa attualità determinata storicamente e ritengono
condizione psichica di normalità, di piena coscienza di sé. s. maria maddalena
, 13-28: carducci, questa stupefatta coscienza religiosa, la fa diventare il senso
d'annunzio a questo naturalismo. toglie ogni coscienza storica, religiosa: fa diventare tutto
cecchi, 13-28: carducci, questa stupefatta coscienza religiosa, la fa diventare il senso
assol. labriola, ii-75: la coscienza dell'individuo in questo rimo e più
: egli gratuiti e insignificanti, estranei alla coscienza di madera, in mano a quattro
; essere in procinto di affiorare alla coscienza. angela [« la stampa
abbia a trovare in quella nicchia la coscienza, e come possa navigare senza bussola
e gli altri artisti siano espressione della coscienza nazionale, della razza, della stirpe
apporta un contributo essenziale alla formazione della coscienza nazionale. unearetti, xi-82: in
per merito di kemal pascià, una coscienza nazionale s'è formata. -che è
dei temi originari e specifici della coscienza di esso. -anche: prodotto dalla cultura
i valori che stanno a fondamento della coscienza di una nazione (o, anche,
confessore, recandogli a colpa gravissima di coscienza se egli col ferro e col fuoco,
come istintiva, anche se latente, nella coscienza collettiva, e farla emergere in vista
. nella 'nazionalità', ch'è la coscienza dei popoli e che assegnando ad essa la
generata dal vivace e continuo lavorio della coscienza popolare nella sua differenza ed unità colla
attuare una storia comune; sentimento, coscienza nazionale. cattaneo, i-1-152: in
richiamare all'esigenza dell'unità e della coscienza nazionale. gramsci, 4-62: le
a una cultura, a una comune coscienza nazionale. gramsci, 6-15: per
dati naturali, ma stati di coscienza e formazioni stori che.
altre, i moderati non partecipavano della coscienza universale; facevano una nazione a parte.
offuscano. -perdita o diminuzione di coscienza tipica del sonno o dell'ebbrezza;
vaga, priva di chiarezza e di coscienza; ricordo sbiadito; opinione infondata o
di torpore indefinito; offuscamento temporaneo della coscienza. linati, xv1-160: patrizia gli
di lieve confusione o di obnubilamento della coscienza. gozzano, i-1265: mi sento
è quella che appartiene a'casi di coscienza, dove fu eccellentissimo. grazzini,
forse la nozione del necessario, la coscienza dei termini che la realtà pone alla nostra
operare, e un tale giudizio è la coscienza. cattaneo, w -3-218: le
ond'esse vengono ad esercitare sulla nostra coscienza una coazione irresistibile. b. croce
dopo qualche giorno, la crisi di coscienza fu superata - necessità fa legge -
e certezza o attualità; attenuarsi nella coscienza. lucini, 4-281: l'imperativo
la natura... avrà creato una coscienza capace di giustizia soltanto per darle il
colpevole, esecrabile, che ripugna alla coscienza; delitto efferato, crimine. varchi
questa casa, dopo avermi tolta la coscienza con un narcotico, mi diede in
ant. e letter. ripugnante alla coscienza morale, abominevole, nefando; che
uomo col raziocinio e coll'aiuto della coscienza scoprire e conoscere la sussistenza di tali
di cui si va chiarendo il concetto nella coscienza delle classi dirigenti e nella negazione dei
poteva risorgere che con la resurrezione della coscienza nazionale. come negazione, ebbe vita
non ài ricerco bene prima la tua coscienza. bisticci, 1-i-148: intervenne un
culturali propri della tradizione negra; la coscienza diffusa fra i popoli negro-africani e negro-americani
si rallegri in lui fatto altero di coscienza e di libertà. pascoli, 827:
mio 'ndugio appresso 'l tribunal della mia coscienza giustificar da vantaggio la mia rettitudine,
v'infestano l'anima e vi rubano la coscienza, il mostrarvi contra essi armato.
ch'essi non sentissero gli stimoli della coscienza in questo fatto, poiché né manco
pratica l'obie zione di coscienza. = voce dotta, comp
di ammirare il privilegiato congegno della sua coscienza che, pur potendo indignarsi così,
nella nerezza et oscurità, quanto alla coscienza che non è chiara e quanto alla
nera [una porta] poco meno della coscienza di un gesuita o di un
(una persona, l'anima, la coscienza, con partic. riferimento alla condizione
[govoni], di certo, la coscienza e la nervatura doppia dei nostri grandi
192: all'incontro, metter la coscienza scoperta nelle prime file a ricevere le prime
, vii-122: la purità della coscienza... dà e porge altrui molto
, di peccati (una persona, la coscienza, il cuore, ecc.:
da se stesso rimorso: / o dignitosa coscienza e netta, / come t'
dalla facoltà di non provocare obnubilamento della coscienza, ma capace di favorire l'insorgenza
strane, malate d'ideali, con la coscienza sconvolta dai problemi religiosi e sociali che
, 7-24: il normale non ha coscienza, non ha nemmeno il sospetto metafisico
un senso di sollievo che arrivava alla mia coscienza come il segno che il lavoro era
cavalca, vii-21: chi la sua coscienza pone nel giudizio e nella bocca altrui
" in sé 'per produrre la coscienza, oppure la totalità dell'essere in
gadda conti, 2-605: la mia coscienza, ancora indistinta, nimbata di sonno
-pacificare, tranquillare (la coscienza). guerrazzi, i-301: si
cesi avere tanto in mano da ninnare la coscienza perché si addormentasse. -lusingare
suoni avviene e piace di annegare la coscienza di uomo. toscano, lxxvi-186:
4. lucidità dell'intelletto o della coscienza. de roberto, 4-30: il
14. vivo nella memoria o nella coscienza. cicognani, 13-45: ribrillaron nel
che l'ambizioso deluso aveva un'inconfessata coscienza del suo scadimento e della
protegga la sua casta, ma con chiara coscienza di fare il bene della classe che
e più vitale dell'animo, della coscienza, della sensibilità spirituale, della personalità
scoppio dell'ira, senza quasi la coscienza di quanto operava, era fuggito lasciando la
o insieme di motivi che suscita la coscienza di tale debito, che origina il
xv-475: la noia proviene o da debolissima coscienza della nostra esistenza, per cui non
sentiamo capaci d'agire, o da coscienza eccessiva per cui vediamo di non poter
uomini, neppure ne'colloqui con la coscienza nostra. pavese, 3-12: non puoi
1-7: voi, cui noia la coscienza della vostra esistenza, qual sincero piacere
utilitaria, la concordia impossibile, la coscienza venale, la vita vegetativa, noiosa
il vizioso fra mille noiosissime spine della coscienza mena la vita. fagiuoli, vii-152
. che non è posseduto originariamente dalla coscienza, ma acquisito nel processo della propria
romano. idem, 4-47: la coscienza dell'impotenza materiale di una gran massa
dante, par., 17-127: coscienza fusca / o de la propria o
in lui, senza distruggere l'identità della coscienza, cioè dello stesso me? non
per acquetar i rimorsi crudeli di sua coscienza: questo fu di fare un nonnulla di
conseguente impegno a stabilire nell'intimo della coscienza unità d'amore con tutti gli esseri
, in quanto agisce sul livello della coscienza, lottando contro il sonno (un
sua, non si potendo in buona coscienza chiamare fiorentino lo scrittore fiorentino, e
risolvere da sé i conflitti della propria coscienza. michelstaedter, 227: questo non
la coda: le basta questa 'coscienza di qualcosa di speciale 'che
socrate un precettista, perché la sua coscienza era estranea ad ogni dominio della soggettività
) per esortare gli uomini ad avere coscienza della propria condizione di mortali.
cotai note, / o ira o coscienza che 'l mordesse, / forte spinga
, indizio di un travaglio profondo della coscienza moderna. 2. deliberazione,
aspetti della realtà, ecc.; coscienza acquisita di un fatto, di un'
-anche: acquisito saldamente o persistentemente nella coscienza, nell'animo o nell'intelletto (
ei s'infingesse, perché si facea coscienza d'assentire al decreto del matrimonio clandestino
. posson eglino in buona fede e coscienza tenermi per ercole, da che a quanto
: sia che mi vien la vergogna alla coscienza di lasciarti andar via così sola,
rozzo e novizio e veramente purissimo di coscienza nell'arte scrivana. manzoni, pr.
spettacolo della distanza... è la coscienza che quelle plaghe ai tinta neutra,
o finge alcunché (l'animo, la coscienza, i sentimenti). petrarca
ad un uomo nude le brutture della coscienza. -sincero, autentico (un
, e ciò a cui è aperta la coscienza in quanto costituita da possibilità; secondo
il nulla è la cessazione della mia coscienza, è l'incoscienza. sbarbaro,
: bisogna sapere che io, avendo coscienza del dovere sociale delle classi abbienti verso
vrebbe fare un piccolo esame di coscienza sulle sue responsabilità. gobetti,
e della filosofia della religione, la coscienza, che sarebbe la base dell'esperienza
si configura non come la voce della coscienza morale, ma come la prescrizione e
acidi grassi poiinsaturi e degliventù che avesse la coscienza d'un cuore nel petto...
vita di nazione e libertà deve assumere coscienza e 'manifestarla carducci, iii- 28-217
appello di chi si rivolse alla sua coscienza per domandargli se gli paresse umanamente lecito
obbedisca alla mia repubblica con integrità di coscienza, con fine di giovare a lei,
all'eterne pene. -impegnare in coscienza, imporre come co- mandamento morale,
la propria parola', vincolare la propria coscienza o il proprio onore all'osservanza di
xxvi-393: la legge positiva per obbligare in coscienza dee avere i° la promulgazione e 20
ossequio a precetti religiosi; tenuto in coscienza. giamboni, 10-131: dispone [
obbligato a dir bene degli altri contro coscienza. -voi siete pure obbligato, come
.. » gli suggeriva qualcuno nella coscienza. -come sottoscrizione di una lettera
ne viene a quel freno invincibile della coscienza che mi trattenne anche dopoché cessai di
è moralmente vincolante, che impegna la coscienza. m. villani, 10-25:
imposto dalla norma morale o anche dalla coscienza personale; impegno di adeguarsi alla legge
senza obbligo alcuno particolare in materia di coscienza e di religione. de luca,
2. polit. obiettore di coscienza: chi pratica l'obiezione di coscienza
coscienza: chi pratica l'obiezione di coscienza (in partic. nei confronti del
da cui si sente profondamente vincolato in coscienza, rifiuti di obbedire a una legge
, come nel caso dell'obiezione di coscienza al servizio militare, un obbligo sostitutivo
sostitutivo che non contrasti con la sua coscienza). legge 75 dicembre 1972 n
norme ber il riconoscimento della obiezione di coscienza, 12: coloro che, anteriormente
per reati militari determinati da obiezioni di coscienza, possono, entro trenta giorni dalla
del popolo sovrano la parola d'una coscienza incorruttibile? -ostile, avverso (
lume, sia pure obliquo, di coscienza morale, una forma di onore.
di rimozione o, a livello di coscienza, per deformare, attraverso l'intervento
di un'intelligenza ristrettissima e di una coscienza obliterata. -messo in secondo piano
tempi e di luoghi pienissima libertà di coscienza. siri, v-1-388: le vecchie
], senza alcuno ri- mordimento di coscienza, lasciare in preda della oblivione.
3. medie. causare una diminuzione della coscienza o delle capacità sensorie (un trauma
ben guardare, è la sua stessa coscienza [di edipo] mai del tutto rassegnata
pasolini, 8-167: ma perché tanta coscienza di un fenomeno così semplice com'
vita nella propria opera? si tratta della coscienza che nasce dopo una momentanea obnubilazione
2. reso insensibile, privato della coscienza. fr. colonna, 2-9:
troverà mai la manifestazione di una pura coscienza morale, ma o manchevolezza di coscienza
coscienza morale, ma o manchevolezza di coscienza morale o un occasionale obumbraménto di questa
-obnubilare una persona, fargli perdere la coscienza. antonio degli alberti, 1-31:
difficoltà de'tempi, per cui la coscienza de'giudici più pura e serena riceve
(228): rimordendogli probabilmente la coscienza d'esser, co'suoi spropositi e con
, all'occhio forse della lor propria coscienza: dargli quel tanto di singolarità che
di giudicare, di agire; prendere coscienza della realtà e delle situazioni in cui
attenzione, venirne a conoscenza, acquistarne coscienza, mostrare di capirne l'importanza,
-aprirsi gli occhi di qualcuno: prendere coscienza, conoscere una verità. bibbia
denaio in mano. -essere presente alla coscienza. s. girolamo volgar. [
intimi che ne sapevan l'occulto della coscienza e ne vedevano il palese de'fatti
un tradimento. settembrini, 71: la coscienza degl'italiani, credenti e non credenti
tutti coloro che si sentivan punto la coscienza macchiata, che non eran pochi,
prosimo, ne offenda la sua coscienza, ne offenda la sua fama
egli per non offendere maggiormente la sua coscienza. goldoni, xiii-937: l'ambizione
, questo lo deve decidere la sua coscienza. 24. provare afflizione,
: imbolato avrebbe e rubato con quella coscienza che un santo uomo offerrebbe. rappresentazione
e gli s'era quasi offuscata la coscienza. 15. turbarsi, accigliarsi
tremula, dorata marezzatura agli orli della coscienza. a poco a poco, nel lento
ii-12-59: enrico... ha una coscienza morale oggettivata e vivente nel vecchio padre
-essere percepibile all'intelletto; rivelarsi alla coscienza. e. cecchi, 2-157:
antonio da ferrara, 130: anche la coscienza me reprende / pianger, quando
: dobbiamo nel nostro digiunare levar dalla coscienza le macchie che ci sono, e metter
savinio, 10-11: un grave caso di coscienza ombrava la gioia del giovane repubblicano.
quell'antico omicidio non gli pesava sulla coscienza, lo raccontava come un'azione inevitabile
quello commesso con dolo, cioè con coscienza e volontà della propria azione e delle
la sicurezza sul lavoro, di fronte alla coscienza politico-sociale e in base a una concezione
: io ho pochi peccati d'ommissioni sulla coscienza, fra i quali uno de'più
riferisce alla rettitudine e all'integrità della coscienza la purezza o l'impurità delle cose
le teorie storiografiche, che sono la coscienza che la storia acquista di se medesima:
. si aggiungeva bene o male la coscienza di classe. idem, 10-32:
della virtù, sempre la barca della coscienza s'appressa a porto di salute. v
nell'incertezza; non ben chiarito nella coscienza; affannoso, angoscioso, tormentoso (un
e attenuato: in verità, in coscienza (ed è forma comune del linguaggio
cesarotti, 1-xl-18: ho sempre creduto coscienza, dal desiderio della conoscenza.
onesta giustizia in italia? perduta ogni coscienza di dignità individuale? carducci, iii-7-146
sul lago queto e calmo come una coscienza d'onest'uomo presenta un paesaggio che mi
stati patologici legati a una diminuzione della coscienza; delirio onirico. =
oniroide: condizione mentale in cui la coscienza assume un aspetto di crepuscolarità simile al
e allucinatorie (e tali aspetti della coscienza degradata e alterata possono riscontrarsi all'inizio
, come segno del profondo disturbo della coscienza che l'invasione di esse provoca nella
trasforma in io onnicosciente identificato con la coscienza universale -con dio creatore (o col
ovunque; che penetra o giunge in ogni coscienza. papini, vi-474:
: appunto perché avevo così perduta la coscienza di sottostare a qualcuno e riacquistata quella
un raggio di luce scese a illuminargli la coscienza, che gli facesse intravedere la dignità
erciò onnipresente. angioletti, 67: la coscienza di un • io invisibile e onnipresente
taria per mezzo di una coscienza posta fuori dalla azione e dai
il con cetto di una coscienza universale che tutto veda e tutto
antica rappresentazione autoritaria per mezzo di una coscienza posta fuori dalla azione e dai personaggi
economico e sociale e dai progressi della coscienza etico-giuridica. garzoni, 7-203:
della persona umana che si riflette nella coscienza soggettiva della propria dignità e nella stima
rispetto all'esistenza interiore, cioè alla coscienza. pasolini, 13-267: al vero
trattavano i fatti positivi e gli stati di coscienza come esseri assoluti, cui applicare il
... il concetto di una coscienza universale che tutto veda e tutto sappia e
una situazione); che offusca la coscienza, la rende assente (il sonno
in forma povera e naturalistica: la coscienza del preesistente (si noti questo attributo)
brica, deve conquistare la sua coscienza morale nel lavoro, che gli
non operano conforme al dovere: la coscienza e la fama. nomi, 6-23:
di valori si sarebbe operato nella sua coscienza. -essere in congiunzione astrale.
se non addirittura negativo sullo sviluppo della coscienza critica e della valutazione scientifica operativa del
e ne costituisce per lo più la coscienza critica (anche nelle espressioni operatore culturale
di altre sostanze stupefacenti; fargli perdere coscienza, renderlo stordito, farlo addormentare (
ideale o morale, o togliendo la coscienza concreta di ciò che accade e delle
molte piccole trasgressioni, e la sua coscienza a poco a poco s'addormenta,
. mazzini, 43-173: la mia coscienza s'oppone a che io assuma l'
, questa opportuna confusione e oscurità della coscienza: tale che noi siamo portati ad
-che opprime l'animo, la coscienza. carducci, iii-20-14: il santo
la calunnia potranno opprimervi mai, quando la coscienza del sapere e dell'onestà v'arma
vissuto, si caratterizza teoreticamente per la coscienza che in esso il soggetto attua della
flerida: 'quei ch'ha buona coscienza può sprezzare l'opinione '. de
3. figur. togliere la coscienza, la ragione, la capacità di
della carica stessa) e riconosciuta dalla coscienza popolare come legittimo organo di governo della
7. precetto che obbliga in coscienza i fedeli di una religione.
d'ordine degli atti estetici è la coscienza estetica stessa. -ordinario (una mansione
ogni negozio più grave l'avvocato della coscienza del re, a cui toccasse non lasciar
quante volte me lo disse la mia coscienza mordendomi, e me lo confermarono all'
. -rendere insensibile ai richiami della coscienza. segneri, i-217: quando noi
dell'incosciente, ossia di quello che la coscienza ancora non ha organizzato. volponi,
apparati anatomico-fisiologici, viene a manifestarsi nella coscienza. 3. ordinamento strutturale e
della vecchiaia, il gusto e la coscienza critica di taluni effetti particolari e la
orgo glio nazionale né per coscienza di secura vittoria, ma,
il punto d'orientazione, riconfortatosi nella coscienza del suo operare, si rituffava [
. 4. psicol. coscienza del tempo e dello spazio in cui
. labriola, iii-130: co- testa coscienza ora viene intesa come suggerimento, ora
il momento iniziale precedente la presa di coscienza della creazione critico-artistica e della formazione istituzionale
s. v.]: la buona coscienza è un buon origliere. = dal
il tuo equilibrio e sei tranquillo nella coscienza di te stesso che resta ferma e orizzontale
statale e organizzate culturalmente in una 'coscienza morale 'contraddittoria e nello stesso tempo
relazione diretta con l'orizzonte della sua coscienza. graf, 5-108: balenano i
voler cieco spinti, / mentre han coscienza per lor ferma pena. beccuti,
torgli ogni scusa del rimordi- mento di coscienza con cui orpellava la sua inflessibile repulsa
senso di violenta protesta, di disperata coscienza della propria impotenza. pananti,
zena, 3-231: nell'orticello della mia coscienza / fra un sasso e l'altro
: un così insoppor- tabil martòro di coscienza sopportollo il fabro parecchi mesi tutto chiuso
124: mancava alla letteratura italiana la coscienza, e perciò mancava a'letterati la
della promozione individuale, della libertà di coscienza (ed è termine proprio delle polemiche
del popolo sovrano la parola d'una coscienza incorruttibile? 2. agg.
stesso turbamento sensuale concorre ad oscurargli la coscienza, a rendergliela ottusa. govoni,
evidenti e più necessarie all'umana coscienza. carducci, iii-18-275: gli
egli aveva ora una terribile lucidità di coscienza, una lucidità continua, senza più
, ciascuno si fa lume con la propria coscienza, e buono è chi si crede
è ancora giunto a chiarirsi perfettamente alla coscienza (un sentimento); non ben precisato
/ tutti narrar. -che toglie la coscienza. gadda conti, 1-66: aveva
e illudere in questa maniera la vostra coscienza? -dominato o trascorso nel peccato
per la luce della riflessione e della coscienza tirano a sé tutta l'attenzion nostra
, 4-67: ospiti amari della mia coscienza si levavano un dopo l'altro e
frequenza degli abitatori per la libertà della coscienza conceduta ed osservata in francia.
(ossessiono). tormentare insistentemente la coscienza, la volontà, l'animo,
savinio, 12-154: noi siamo figli della coscienza. dobbiamo subire, dobbiamo obbedire questo
(228): rimordendogli probabilmente la coscienza d'esser co'suoi spropositi e con
quale trovi una simile macchia sulla sua coscienza, non lo dica a nessuno, per
oncia di giudizio e mezza ottava di coscienza, ditemi per la verità quale errore
a quella sera gli aveva ottenebrata la coscienza, cadde. baldini, 9-36: chiarezza
: l'abitudine della falsità gli ottundeva la coscienza. soffici, iii-119: tale facile
morale; rendere sordo ai richiami della coscienza. tronconi, 5-13: se domani
, la mente, una facoltà, la coscienza). gherardi, ii-74: chi
, stanco; ridestandosi talora con la coscienza ottusa e la sensazione soltanto degli occhi
modo, sotto pelle ovina, volpina coscienza celava. dominici, 1-160: bene
. segneri, iv-104: la coscienza di uh empio così perduto sarebbe quella
badoer, li-3-167: vivo con la coscienza molto pacata. forteguerri, iv-389:
parevan tali da metterla in pace con la coscienza... ella si diede a
sicurezza data di lasciarli vivere pacifichi nella coscienza, libertà e religione loro. gemelli
che in venti volumi che ho sulla coscienza sono ben sicuro di non aver usata mai
lotta di classe, la coscienza della propria realtà sociale albeggia nelle manifestazioni
, 1-ii-76: obbligano essi i patti la coscienza de'paciscenti? cioè obbligano naturalmente?
meritano d'esservi, nelle agitazioni della coscienza, consiglieri e padri dell'anima.
, che nasce da ragione e da coscienza. 8. conoscenza approfondita di
da una crisi di istituzioni e di coscienza. pasolini, 9-330: l'italia è
mente al paese reale, indicante la diversa coscienza e volontà politica che sarebbe risultata
avere, quella che si usa chiamare coscienza politica, perché sono, in tutti i
dei medici e sovratutto di una risvegliata coscienza pubblica. 2. sottoposto
da leggerezza, da scarsa serietà e coscienza (un'affermazione). arbasino,
sotto il doppio governo della natura e della coscienza universale, fuori di quei palancati artefatti
un palchetto quasi in un palco funerale la coscienza. gemelli careri, 1-vi-259: la
tradizioni della scienza e della coscienza umana, pedanteria di scienziati romanzieri,
pulsioni primordiali, al loro manifestarsi alla coscienza sotto forma di inconscio collettivo, di
costui non avesse delle palle nere sulla coscienza. -formazione lenticolare di una sostanza
libello politico, ma un'opera di coscienza; non è costretto a coprir questo
priego ch'alia vaga riva / di coscienza, con pietà rassegna, / guidi la
che è ben vivo e presente alla coscienza; che non è spento nella memoria;
algarotti, 1-ix-123: la dilicata coscienza di quel paltonièro. cesari,
. garzoni, 1-5io: questa [coscienza grossa] è quella che gli induce a
e. cecchi, 6-295: la coscienza americana è un fermento d'energie barbare
di prender una pietra, perché la coscienza diceva loro: e tu, come
panni addosso, mi resterà sempre intorno la coscienza il velo trasparente dell'onestà. cantoni
furono sinora libere mai né fondate sulla coscienza popolare, ma soggiacquero nella loro vita
e tutto è quasi. la sua coscienza oscilla tra questa costante approssimazione e questo
staremo da papi. -con la coscienza del proprio potere, dell'autorevolezza delle
, iii-68: rivangavo nel fondo della coscienza le preghiere insegnatami pappagallescamente da bambino.
protezione è vano anche l'esame di coscienza. -con riferimento a dio concepito
anche quando sia accompagnato da una piena coscienza nel soggetto e da una intera o
dall'aura senza convulsioni né perdita della coscienza. = voce dotta, comp.
paraggio. dante, ii-12: a mia coscienza pare, / chi non è amato
, siete un bestemmiatore. -prendere coscienza delle proprie possibilità, della propria forza
'è tatto e il risultamento o coscienza di quello. la 'comparazione'concerne
cesare] dimostra in esso la paralizzante coscienza di quanto vano fosse immaginarsi e immaginarlo
annunzio, iv-1-402: due processi di coscienza si svolgevano dentro di me, senza
secondo la quale a ogni fenomeno della coscienza corrisponderebbe un fenomeno fisiologico, per effetto
gadda, 7-24: il normale non ha coscienza, non ha nemmeno il sospetto metafisico
dai paranoici. gozzano, i-1082: la coscienza del giovinotto s'è disgregata sotto l'
ingannato. 5. balenare nella coscienza, nella mente. poerio, 3-260
deliberato di ingannare o con la chiara coscienza di essere in contrasto con la verità
3. non essere ancora giunto alla coscienza, alla maturità (l'animo)
che pensaro ch'io sozzasse la mia coscienza per sacrilegio (o per parlamento de'
morte, con istrazio fattone senza veruna coscienza. b. segni, n-n: il
romagnosi, 3-179: il potere ammirabile della coscienza riesce inconcusso e trionfante sol quando i
muratori, 6-106: per avere una coscienza, esortatrice buona e parlatrice efficace dentro
ch'essi non sentissero gli stimoli della coscienza in questo fatto, poiché né manco
libri parrocchiali, fate quello che la coscienza vi detta. -prete parrocchiale',
altre, i moderati non partecipavano della coscienza universale; facevano una nazione a parte
nata qualche superbia nel segreto della sua coscienza, piacciono a loro medesimi. s
particolare sovreccitazione, e n'avevo un'esatta coscienza, e potevo sorvegliarmi ma non moderarmi
situazioni che vengono fuori dalle vicende della coscienza pratica. -in relazione con una
politica... ma calata in una coscienza in cui si dà il massimo del
. de roberto, 4-89: la coscienza pubblica traviata da versioni monche o partigiane
continuo aiutarlo ad aggiustar le partite della coscienza con dio. pinamonti, io:
l'indulgenza cattolica verso la propria grigia coscienza di buon padre di famiglia borghese che
i-1-457: tra i due poli della coscienza, la sensibilità e l'intelletto,
un poco di gioacchino belli dorme nella coscienza d'ogni romano; o quasi? e
un libello politico, ma un'opera di coscienza; non è costretto a coprir questo
: orazio passò in rapido esame la sua coscienza. -passare a filo di spada
nievo, 308: feci un esame di coscienza così sottile, così scrupoloso che non
e molle, le dame non si fanno coscienza, ben lo sapete. non se
, 7-691: passati ora una mano sulla coscienza: mi meritavo questo da te?
pascoli, i-120: penetrò nella sua coscienza qualche cosa di analogo al lento passeggiare
in passerelle e sfilate di prese di coscienza vissute in primissima persona. 9
mazzini, iv-4-84: abbiamo conquistato la coscienza delle nostre forze e mosso un gran
la voce della sua... coscienza l'aveva ritratto dai passi della più
ant. persona priva di fede, di coscienza; miscredente, infedele. -anche:
più di ogni altra, non potendo in coscienza considerare una maestra con tanto di patentino
che nasce o che deriva dall'orgogliosa coscienza di appartenere a una categoria culturalmente e
conflitto interiore (l'animo, la coscienza); accettare il dolore facendolo strumento
umani... sanno come la coscienza patisca e lotti e vinca. montano,
. labriola, iii-295: quando la coscienza del governo non corrisponde a quella della
, 3-134: andò... colla coscienza tranquilla dinanzi al pretore, e quando
perfetta regolarità dei polsi e la calma della coscienza. l. gualdo, 153
18-i-21: bisogna sapere che io, avendo coscienza del dovere sociale delle classi abbienti verso
danneggino altrui o che ledano la coscienza non sono patteggiabili tra gente onesta
affetto; le autorità colla freddezza di coscienza mal sicura, e preludiarono a quella
ingiusta ed io ne rimarrei aggravato in coscienza. -sentimento di amicizia, di
-venire a patti con la propria coscienza: venir meno ai propri ideali,
mai venuto a patti con la propria coscienza. 15. prov.
fa l'uomo così paventoso come la coscienza delle cose mal fatte, laonde possa la
cosmo, quasi altrettanto che alla proria coscienza. il traditore intende loro sostituirsi.
parente, oggi così limpidi in ogni coscienza e sicuri come norma a giudicare delle
vedere una rivista, che vorrebbe formare la coscienza politica del paese, incominciare col pazzesco
e criminosi per difetto di sviluppo della coscienza morale. -pazzia penitenziaria: espressione con
contra mia voglia, sospinta dalla interna coscienza, non mi son potuta contenere di
legge morale o religiosa, gravando sulla coscienza. fra giordano [crusca }:
; commettere un peccato gravandone la propria coscienza. latini, rettor., 62-17
in peccato di bugia secondo la mia coscienza per lo dire della verità. f.
-condizione di chi ha colpe sulla coscienza e non è in grazia di dio
, donna pia, per umiltà e per coscienza di quel che le manca alla perfezione
ii-15-32: quando alla società manca la coscienza della forza, ed i più sono pecore
massa di persone sacrificata, senza averne coscienza e vantaggio, per gli interessi altrui
davvero la imperfezione di quella forma della coscienza, nella quale morale e religione si
per certo a chi abbia anche una lieve coscienza del gran male che il pedagogismo ha
un momentaneo mancamento, che ha perso coscienza delle proprie azioni. boiardo,
(anche con sineddoche, nelle espressioni coscienza, cuore, stomaco peloso).
questo vostro giuramento, senza non offender la coscienza vostra, se già voi non aveste
(come dir si suole) una coscienza pelosa. martellini, 1-1-9: al certo
/ rubbar i figliuol d'altrui? uh coscienza! / tognon, tu l'hai
la posata dignità di carducci viene dalla coscienza ch'egli ha... di vivere
lxxix-m-116: la delicatezza stessa della sua coscienza lo aiutava a notare le prime quasi
loro confinanti, l'individualità umana prende coscienza di sé, si esalta, esplode
o uscir tanto dall'intimo penetrale della coscienza dei fedeli, da toglier loro l'
. d'annunzio, v-1-553: la coscienza umana è un mistero profondo, è un
beni illecitamente acquistati; dirimere questioni di coscienza; regolare l'uso delle indulgenze (
l'intuizione dell'ambiente: guidandolo la sua coscienza artistica nel pennelleggiare sempre in modo diverso
; sentimento di sé, consapevolezza, coscienza. -anche: acume intellettuale, facoltà
: egli non la ricuperò [la coscienza], in quella sua spossatezza estrema,
: considerare nell'ambito dell'esame di coscienza. schiatta pallavillani, 1-41-n: ché
le mal fatte cose di cui la coscienza mi sgridi; ma molte le mal
, ma confessare d'avere scritto contro coscienza, d'essere stato solennemente mentitore,
solo sul pensato si forma la tranquilla coscienza di possedere il vero. gentile, 1-221
la non pensata: impensatamente. la coscienza, xxi-714: venendo egli [l'amico
piacevole, che si affaccia timidamente alla coscienza. manzoni, pr. sp.
formare contenuti mentali, principalmente di acquisire coscienza di sé e della realtà che i
risorse mentali, delle facoltà intellettive; coscienza o atteggiamento mentale, mentalità; qualità
assurda! il pensiere si decompone nella coscienza e nel linguaggio. breme, conc
noiosi e dolorosissimi; può riguardare e coscienza di doveri e apprensioni di danni o pericoli
al suo pensier venire / con poca coscienza e con bugie. -venire pensiero,
o la percezione, ci voleva quella coscienza ritmica. -comprensione, intuizione.
scrutava dentro, faceva lunghi esami di coscienza: voleva indagare il perché di ogni
è di quelli c'hanno perduta te coscienza, caggiono in grandi pericoli e spessi
, ogni disegno: / fai perdere coscienza e fedeltà. g. gozzi, i-27-65
, 13-80: sensualità, cioè perdimento di coscienza o abbandono, sia in una carne
pura perdita, a sgravio della sua coscienza. -andare in perdita: non coprire
per potergli far vivere accanto una forte coscienza che sappia affermarsi diversa da lui.
o quell'angelo a cui la coscienza potesse rendere fedele testimonianza di tanta nettezza
istituzione. labriola, ii-50: la chiara coscienza ch'egli [socrate] s'avea
storia eticopolitica s'indirizza agli uomini di coscienza, intenti al loro perfezionamento morale,
ammirazione. galluppi, 1-ii-259: la coscienza della propria perfezione è un vivo piacere
. bigiaretti, 8-161: affermo con piena coscienza che mio figlio osvaldo è una serpe
, pettegoli, maligni, perfidi, senza coscienza, senza cuore, doppi come le
, avesse trovato sulla traiettoria quella sua coscienza madida, fiacca, suppurante di rimorsi
: se gli uomini che amano di coscienza il paese erano più destri all'armi
, v-3-256: noi abbiamo l'invincibile coscienza che sotto ai fenomeni variabili vi sia una
gobetti, 1-i-943: un esame di coscienza severo ci convincerebbe che la nostra politica
i nostri redivivi spinosiani potrebber piantar nella coscienza del cannibale il perno dell'ente e fame
quella schietta impassibilità che sapeva attingere dalla coscienza del suo abbonimento verso quel ricco persecutore
di valori si sarebbe operato nella sua coscienza. 5. ant. inseguimento
. -sottoporre a severo esame di coscienza. zanobi da strata [s.
: eccesso di difesa? o cattiva coscienza che sopraffaceva il sospetto coi lamenti e con
. mostrava buona persona e efi buona coscienza. michelstaedter, 48: egli
conducesse, erano bisogni irrefrenabili della sua coscienza. -che si riferisce al rapporto che
diffidenza. gioberti, 14-67: la coscienza, unita all'amor proprio, constituisce
nella capacità di valutare autonomamente e nella coscienza che la persona ha di sé come soggetto
degli stati aveva messe tali radici nella coscienza popolare che durante la rivoluzione a nessuno
6-291: ernesto era per loro una coscienza morale personificata. personifìcatóre,
senz'altra persuasiva che la rettitudine della coscienza e l'abborrimento di comandi ingiusti e
la gamba amputata], che io ho coscienza di questa pertinenza. c. e
peccato, che ne sarà? turberassene la coscienza mia, ma non se ne perturberà
: si è introdotto nelle sfere della vostra coscienza un elemento perturbatore, che è risalito
alterano l'equilibrio e la normalità della coscienza (e può essere un sentimento l'
la cui sensualità è anormale senza averne coscienza. -che costituisce una deviazione sessuale
in cuor suo un doveroso esame di coscienza. bontempelli, 20-64: può darsi che
determina (anche nell'espressione peso di coscienza) -, la pena che vi
, non pensate con quanto piso de coscienza e infamia del mundo nui li abbiamo
profonde e inesauste sorgenti del male nella coscienza dei popoli. -pessimismo leopardiano: quello
pettegoli, maligni, perfidi, senza coscienza, senza cuore, doppi come le
sua penitenza / pettinava a ciascuno la coscienza. 5. per simil.
al giudizio della pro pria coscienza; valutare lealmente un modo di
buon senso, emesso secondo la propria coscienza (un giudizio, in contrapposizione a
vivere, 18: uomo di buona coscienza gode e in dispregiare fortuna e in
dalla pratica della virtù, dalla pace della coscienza, dall'unione con dio, dalla
. -intensa consolazione, pace della coscienza che deriva dalla pratica della virtù.
aveva un nocciuolo freddo e duro di coscienza religiosa irrigidita nella forma impressale da maestri
villania commessa in passato, aumenti la coscienza che si ha di se stessi.
-con soggetto collettivo: avere dolorosa coscienza del danno ricevuto o che sta per
dell'imperialismo, ma senza averne chiara coscienza, cioè senza disturbare il corso pacifico
raffinata ambizione, ed anche talvolta dalla coscienza delle proprie forze e da una virtù
vita anche negativo, radicandolo profondamente nella coscienza di una persona o di un popolo
i nostri redivivi spinosiani potrebber piantar nella coscienza del cannibale il perno dell'ente.
, in minuzzoli più piccini della sua coscienza, di quel piednaccio, di quel
la picciolézza di questi e scadde nella coscienza universale anche l'idea dell'impero.
se stesso rimorso: / o dignitosa coscienza e netta, / come t'è picciol
domestico. oriani, x-6-82: la coscienza di possedere un cavallo, un biroccino
gettare le illusioni, dovete acquistare la coscienza della vostra piccolezza, della vostra solitudine,
senza porgere mai orecchio alla voce della coscienza morale, quest'uomo non solo rimane
in un'improvvisa e fugace sospensione della coscienza, talvolta associata con automatismi motori,
piedi: farsi uno scrupoloso esame di coscienza. rinaldeschi, 1-118: quest'è
mi fu impedita dall'intervento improvviso della coscienza, che riuscì per un poco a dominare
sta in carità e serenità e pienezza di coscienza. comanini, l-iii-350: gli uomini
uomo, se non pel testimonio della coscienza. c. bini, 1-130: il
ha di lei. -che ha la coscienza macchiata da molti peccati. dominici
pietra e di sì dura e callosa coscienza che possono fare che male che vogliono
vogliono sfacciatamente senza vergogna e rimorso di coscienza. roseo, v-216: non son più
, intellettualmente e moralmente pietrificati, colla coscienza corrotta e prona al dispotismo.
uno spirito alienato da sé, una coscienza inconsapevole, un pensiero petrificato.
'l'eco degli operai', trattato dalla coscienza di scrittori onesti e vogliosi di mettere
lui la condanna: e si volgeva alla coscienza de'giudici. idem, 18-ii-1074:
: sento condannarmi dalla mia medesima coscienza, che mi rimprovera la negligenza e pigrezza
fuor di casa. -rimuovere dalla coscienza. francesco da barberino, ii-114:
io la conosco), / si farà coscienza di tenerla / in casa. baretti
esce dall'anima pia, dalla buona coscienza è alimentato e da dio ne'celesti granai
/ fu piombo e vetro d'ogni coscienza. -di piombo (con valore
cotai note, / o ira o coscienza che 'l mordesse, / forte spingava
solito. il tempo muta peggio della coscienza d'un dottrinario francese. di giacomo
le fiche al medico: abbi la coscienza netta e non temere. monosini, 319
5-180: dagli stimoli trafitto / della propria coscienza in sé ritorna / l'animo,
superi, placidissimaménté). con tranquilla coscienza, con animo libero da preoccupazioni e
o più semplicemente restarsene imboscato con placida coscienza! anche per questo ci sarebbe voluto
ricrea in quanto muove da tranquillità di coscienza, da animo sicuro e libero da
e ai suggerimenti e ai placiti della coscienza. -desiderio, volere. machiavelli
infima minoranza verso la scuola plasmatrice della coscienza nazionale e umana. -ideatore
, a una plasticità problematica della loro coscienza. -facilità di imitazione di atteggiamenti
alla estrema consolazione di specchiarsi nella sua coscienza? de sanctis, ii-296: né
noi non siamo setta: siamo la coscienza della nazione. rappresentiamo l'idea in
al basso livello culturale, alla scarsa coscienza civica, alla facinorosità e alla tendenza
non sono se non accusati davanti alla coscienza nazionale. -per estens. senza limiti
e rammento, nella plenitudine della loro coscienza? aspettano così il giudizio di dio e
nel commutamento di questi affetti. la coscienza, xxi-718: quella beata moltitudine di
lo cogliamo in quel momento supremo della coscienza. e. cecchi, 5-283: c'
o che unisce in sé diversi atteggiamenti di coscienza. vittorini, 7-29: lo scrittore
arrivando a un'ipotesi di obbiettività e di coscienza unitaria che è mosaico di tessere plurisoggettive
arrivando a un'ipotesi di obbiettività e di coscienza
. vittorini. 7-30: la coscienza universale finta dallo scrittore autoritario nell'identità
la sua qui ritorna sotto forma di coscienza liberata dall'ordine e dalle distinzioni individuali
dall'ordine e dalle distinzioni individuali, coscienza della specie, coscienza allo stato di
distinzioni individuali, coscienza della specie, coscienza allo stato di libertà naturale, coscienza
coscienza allo stato di libertà naturale, coscienza arbitraria e scatenata, in quanto natura
arrivando a un'ipotesi di obbiettività e di coscienza unitaria che è un mosaico di tessere
eccesso della sua benevolenza e colla conseguente coscienza della mia pochezza. -scarsa rispettabilità
si deve fondare interamente sui fatti della coscienza. idem, v-2-297: l'idealismo
gadda, 15-9: si direbbe che la coscienza collettiva, e la singula, oltraggiate
ancora vivo nella pratica politica e nella coscienza comune; a partire da comte e
stuparich, 9-172: la mancanza d'una coscienza civile in austria fu la causa per
considerato sia in quanto nasca nella propria coscienza, per consapevolezza personale, sia in
istituzionale di stato (o anche la coscienza della necessità dello stato). guido
una persona, l'animo, la coscienza, ecc.). -anche:
credo di aver ritrovata un poco la coscienza e non ho avuto il coraggio di muovermi
non smagar. monosini, 232: la coscienza è un grave pondo. menzini,
già incredulo re o re largo di coscienza che abbassi la pontificale superbia, ma l'
piovano arlotto, 3: essendo di buona coscienza, attendeva con tanta carità alla cura
cittadina o nelle immediate campagne, con una coscienza di puro campanile del proprio modo di
: rimordendogli [a ferrer] probabilmente la coscienza d'esser co'suoi spropositi e con
parte dell'anima in cui risiede la coscienza che governa il comportamento umano. beicari
ancora affrontato con piena energia e piena coscienza. 2. polit. atteggiamento
2-xxii-56: è un discreto spiraglino nella coscienza dei signori critici. meglio allora le porcate
per morire; e dopo queste porcherie una coscienza lorda. passeroni, iii-140: a
è quel dabben padre che possa in coscienza lasciar in balìa di un curioso fanciullo o
è se non autocoscienza, non come coscienza che presuppone il sé, suo oggetto
sé, suo oggetto, anzi come coscienza che lo pone. 25.
, tassandosi ognuno volontariamente per la sua coscienza di quel più e manco carico che gli
dimandar conto in particolare del profitto e della coscienza di ognuno. marino, ii-10:
giovanni si giustifica meglio con questa sua coscienza d'essere un semplice ambasciatore e nulla
un semplice ambasciatore e nulla più: coscienza che non arrivava all'invidia ma lasciava
in contrapposizione alla legge naturale o alla coscienza morale (cfr. anche legge, n
sesso, che è tanto estranea alla coscienza moderna, era presso i greci ammessa e
pratici temono e burlano ogni principio di coscienza. chiamano pratico quel che è praticabile
cosa qualunque che sia altrui grave alla coscienza o alla borsa. esempio di uno
, non è segno che almeno la coscienza pubblica è migliore della loro, e che
nell'antecedente distribuzione quei ribassi che alla coscienza loro fossero parsi più giusti.
, xxvi-213: buttate via la vostra coscienza posticcia: sotto di essa troverete nelle stesse
: si fa [aretino] una coscienza e un'arte postìccia, variabile secondo i
, io... mi graverò la coscienza d'una dozzina almeno di bestemmie.
perfetta a rivestire l'impeto di una coscienza nobile, che aveva postillato la vanità
sia da una parte una presa di coscienza della condizione umana attuale, dall'altra
posto. -conforme ai dettami della coscienza o della legge morale; pienamente convinto
vincolato e a posto con la sua coscienza, cominciò a stare in ansia. g
., ehm., si sentiva la coscienza 'a postissimo'. -che
: ha raggiunto [kant] una coscienza critica di quello che negli altri era
tu stesso, nudo davanti alla tua coscienza. vittorini, 7-52: come correlare questa
ultima parola, patria, indipendenza, coscienza libera, repubblica o altra, profferita
: inteso il concetto come la puntuale coscienza che lo spirito ha di se stesso nella
... depurare eziandio questa della coscienza morale dalla strana mescolanza di arbitrarie rappresentazioni
fatto che se ne prendeva sempre più coscienza. 2. incrementare un'attività
ma più per modestia prudente che per coscienza d'errore o di torto. così
una buona quantità di quattrini con quella coscienza che potea, questi venne a morte
il lume e il richiamo della sua coscienza, gli elementi del suo spirito erano stati
punire come meglio credo i dipendenti scevri di coscienza morale, o lasciar andare le cose
ascoltare le confessioni, non credendo in coscienza di potere esercitare il ministero nelle cose
il fasciame verde. -con la coscienza di non poter raggiungere nessun risultato.
in forma povera e naturalistica: la coscienza del preesistente (si noti questo attributo)
sperare. -il fondo oscuro della coscienza. borgese, 1-75: nemmeno credeva
era inattingibile in fondo alla sua buia coscienza, come un tesoro calato dentro un
di pugliese quella che gli parlava nella coscienza, come dall'alto di un pozzo
un pretendente con dare un calcio alla coscienza, par prammatica legittimata dall'uso. pacichelli
gelsi, 4: questa [la coscienza] vuol praticar con buona gente, /
grandissima paura dimostrarono, o veramente dalla coscienza compunti i nostri cittadini: ma io
vendetta, di proposito, con piena coscienza dell'atto che si compieva, tutta
(che nasce dalla ragione o dalla coscienza morale o deriva dai fondamenti costitutivi di
predetti. genovesi, 1-i-102: la coscienza antecedente, il cui principio è una legge
precipitato, formano il nocciolo della mia buona coscienza, cioè del mio pessimo carattere?
goffi oltremisura: balbettava né aveva la precisa coscienza di ciò che andava dicendo.
statua classica. -chiaramente definito nella coscienza; che appare nettamente determinato nell'animo
. che è prossimo ad accedere alla coscienza, pur essendo ancora inconscio o latente
ancorata ad un livello non di chiara coscienza, ad un livello inconscio (o
a metà seppellita e cancellata dalla nostra coscienza, o anche soltanto allontanata, tenura
, ma tale da poter affiorare alla coscienza se a suggerirla non è una nostra intenzione
fenomeni psichici distinto dall'inconscio e dalla coscienza. bocchelli, 2-v-535: la prima
fenomeni psichici che precedono lo sviluppo della coscienza. = voce dotta, comp.
sf. psicol. stadio in cui la coscienza appare imperfetta o è incompleta la consapevolezza
suo tempo seguissero i raziocini propri della coscienza propriamente detta. = voce
lat. prae 'prima 'e da coscienza (v.). precostituire
accorgono di essere infelici perché non hanno coscienza di diritti... sulla loro
per le vie parlando di costumi e di coscienza con un certo tuono da quaresima e
crusca, iv impress.]: la coscienza di sapere quello che meritato avevano era
ambiziosi, egli predistinto fra tutti dalla pubblica coscienza. predistorsióne, sf.
annunzio, iv-1-402: due processi di coscienza si svolgevano dentro di me, senza confondersi
avesse illuminato a un tratto uno stato di coscienza preesistente sebbene immerso nell'oscurità.
. il papa allora potrà, tuta coscienza, dichiarar per quella parte alla qual egli
b. croce, iii-26-246: la coscienza morale in atto e simile a quella in
da senso di soffocamento con perdita della coscienza e successivo coma. -in partic.
mancati fornai e fari- notti di corrotta coscienza che, a dispetto delle buone leggi
verità. gentile, 3-53: la coscienza di me, anch'essa, è una
me, anch'essa, è una doppia coscienza o una coscienza pregnante, perché,
, è una doppia coscienza o una coscienza pregnante, perché, per percepire me stesso
, per percepire me stesso e averne coscienza, occorre che 10 mi percepisca nella mia
differenza da quel qualsiasi qualcosa a cui la coscienza si rivolge. soffici, v-1-209:
quali, per ricoprire lo stimolo della coscienza la quale gli riprende dell'appetito della
ho compiuto con una perfetta lucidità di coscienza, esattamente, nella massima sicurezza.
preminenza del raccoglimento, dell'analisi di coscienza, dell'esame interiore, del pensiero
, 7-98: a tradimento ne rimonta alla coscienza il soffio d'una angoscia atavica,
prender consiglio da lui. -prendere coscienza: acquistare la conoscenza consapevole di un
essere. moravia, 22-248: prender coscienza vuol dire acquistare consapevolezza di se stessi
e fu a questo punto che presi coscienza del nuovo problema da cui non sono
possibile che in un solo atto immediato la coscienza apprenda l'incondizionato della moralità e lo
sosta nella nostra storia, la nostra coscienza un enigma per noi stessi.
non possono operare. -presa di coscienza: conseguimento della comprensione lucida di se
moravia, 22-248: la £ presa di coscienza ', in un momento storico diverso
19-7: un paese senza 'presa di coscienza 'nei confronti della propria antropologia,
del bello scrivere, ma da una coscienza che stenta a rimarginare alcune nascoste ferite.
un randello. -influenzare profondamente la coscienza o l'intelletto; convincere, persuadere
forma, la compiutezza spirituale della sua coscienza pesano, più che gli anni, sulle
di dottrina che imponga leggi eterne alla coscienza. soffici, v-2-672: oggi,
azione si configura non come la voce della coscienza morale, ma come la prescrizione e
medico terminò la prescrizione per scrupolo di coscienza: -sono raccomandati anche i bagni tiepidi
connaturato,... ne abbiamo una coscienza subita e perfetta. -occasionale
: ci rimorde, è vero, la coscienza, e più farà ella rumore,
... non lasciandogli che la coscienza di un dolor sordo e presente, d'
stesso '. -che ha piena coscienza di sé, delle proprie qualità.
dal destino comune, una superiorità, la coscienza di una forza capace da sola.
pressa). della spiritualità o alla coscienza dello spirito. bonvesin da la riva,
più pegni a donare non lo posso in coscienza. -prestare a gaggio: v.
: operando per me, abbi almento la coscienza che tu non ingannerai alcuno: il
avrei saputo in quel comitato dicifferare la coscienza algebrica de'monetieri liberalissimi che per soccorrere
suo sogno di delizia, riprendendo la coscienza della vita al fianco d'una donna
croce, iii-25- 330: la coscienza estetica non ha uopo di prendere a prestito
ha uopo di prendere a prestito dalla coscienza morale il sentimento del pudore, perché
alba nuovissima. -vigile (la coscienza). giovanni da samminiato [petrarca
[petrarca], ii-347: la tua coscienza... è sempre presta e
sia manifesto, / pur che mia coscienza non mi garra, / ch'a
. anteriore, precedente alla formazione della coscienza o della memoria storica.
bibbia volgar., vi-148: la crudele coscienza, turbata, sempre presume.
villania. e la mattina rimordendolo la coscienza di sì laido peccato, temeva di entrare
coscienze e ogni cosa è subordinata alla coscienza; il prete è un magistrato morale e
affatto al debito, all'onore e alla coscienza. carletti, 153: era nostro
, 4-2 (i-iv-368): quasi da coscienza rimorso dalle malvage opere nel preterito fatte
. rapini, 27-227: la mia coscienza, la mia intelligenza, la mia preveggenza
prezzata che l'innocenza, che la coscienza, che dio. -gradito (
si metterebbe in pace con la >ropria coscienza frequentando donne prezzolate, anziché fa pace
terra / libertà, pace, onore e coscienza, / guastar di legge e far
. gobetti, 1-i-943: un esame di coscienza severo ci convincerebbe che la nostra politica
fornello di cucina, non abbiamo più coscienza di aver a che fare col fuoco
, i-319: aveva educato la sua coscienza di storico m quelle primizie quando si
: l'atto mentale primo è la coscienza che appartiene in proprio ad ogni sensazione.
una pregiudiziale retriva e a stati di coscienza puramente cul- turalistici. savinio, 12-178
nelle persone d'onorato animo e di timorata coscienza, l'incertezza della regola che in
morale; e questo principio è la coscienza della nostra bassezza e fralezza. b.
d'ordine degli atti estetici è la coscienza estetica stessa. c. carrà, 113
il suo grado (istinto, senso, coscienza, ragione), è l'unità
solo ce lo siamo continuamente ravvivato nella coscienza coi miti che gli si riferiscono e
di sé, nell'animo, nella coscienza. storia de troia e de roma
. -obnubilamento sensoriale, perdita della coscienza. biondi, 92: postala in
di ammirare il privilegiato congegno della sua coscienza che, pur potendo indignarsi così, realmente
dell'anima umana, specchio, misura, coscienza del mondo. gentile, 3-232:
metafisica, per quanto certa appaia alla coscienza, non è dimostrabile,
, il troppo allargare la giurisdizione della coscienza, cioè l'essere troppo rigorista..
: l'uomo probo ritrova nella propria coscienza le misure giuste per conoscere ogni grandezza
7-15: breve, paolo è nella mia coscienza 'un prete '(come me
altro che quando cade nelle mani e nella coscienza di processanti e di giudici guidati dalla
non a comunicare le nuove voci della coscienza europea,... ma quelle del
mutabile. tale e il processo della coscienza dalla certezza sensibile alle percezioni, e
pareva, perfetta. due processi di coscienza si svolgevano dentro di me, senza
lxxix-iii-116: la delicatezza stessa della sua coscienza lo aiutava a notare le prime quasi
soverchiato. cattaneo, v-1-150: la coscienza procumbe sotto il peso o d'
può somigliarsi ad un vasaio di ottima coscienza. mamiani, 10-ii-477: quello..
figli della nazione, associati in una stessa coscienza di perfezionamento morale e materiale e attivi
gli amici suoi, saranno in buona coscienza disposti a prodigargli. pellico, 2-357
trovata ma prodotta, è scienza e non coscienza. migliorini, 7-243: ciò che
singole civiltà, e consultiamo la nostra coscienza. b. croce, ltl-9-88: egli
un inventario. moravia, 16-19: la coscienza, signori, è un prodotto storico
tende a dare all'operaio la sua coscienza di salariato, non di produttore.
liberarsi di tutto, anche della propria coscienza. bianciardi, 3-109: il personale d'
produzioni d'ingegno tutti abbiamo una certa coscienza un certo rimorso che c'importuna e ci
o della carità, per discarico della coscienza e per la restituzione di quel che
volta ed oggi non più rispondente alla coscienza. 9. stor. secondo
. croce, ii-8-274: può [la coscienza storica] essere assai forte e sicura
freud, un professionista del sottofondo della coscienza, nell'estrema vecchiezza era oppresso dal
7-58: io ti sono in debito per coscienza, ma vedrai che presto pagherò il
11-113: codesto è un atto di coscienza per l'amore della mia conservazione, che
di sua figlia. io credo in coscienza che la virtù renda le donne belle:
. -scendere nell'intimo della coscienza. pascoli, i-216: noi,
, i-216: noi, profondando nella nostra coscienza, giudichiamo a nostra volta che non
14. radicarsi nell'animo o nella coscienza collettiva; attecchire spiritualmente. -anche:
segreta di una persona, della sua coscienza o della sua personalità (anche con
. serra, i-262: c'è una coscienza più sicura, una profondità e una
apparato..., ma la coscienza di 'lavorare 'in profondità e in
operano i sentimenti o si trova la coscienza. petrarca, 94-1: quando ghigne
bernardo volgar., 11-68: la coscienza dell'uomo è molto abissa e profonda
quella dove si svolgono i processi di coscienza e di intellezione più complessi e fondamentali
fin da'primi versi traboccano dal profondo della coscienza. fogazzaro, 1-133: sento un
scende l'avemo pe'gradi / della coscienza, risale / alla gloria immortale, /
, maligni, perfidi, senza coscienza, senza cuore, doppi come le cipolle
ossia appunto il pensiero. primo, coscienza di sé. secondo, coscienza di qualche
primo, coscienza di sé. secondo, coscienza di qualche cosa. terzo, coscienza
coscienza di qualche cosa. terzo, coscienza di sé che è coscienza di qualche cosa
terzo, coscienza di sé che è coscienza di qualche cosa. bianciardi, 4-162
con graduale aumento della conoscenza, della coscienza etica, della scienza, della tecnologia
al buon governo riuscisse quella libertà di coscienza. muratori, 7- iv-346: nel
si leggesse. io troppo rispetto la coscienza e le opinioni altrui perché non la
intristita dall'ombra della colpa che la coscienza di lei continuamente vi proiettava. idem
, avesse trovato sulla traiettoria quella sua coscienza madida, fiacca, suppurante di rimorsi
l'evoluzione, con la presa di coscienza dello sfruttamento e col progressivo risveglio attraverso
fatti, cerimonie, effusioni, esami di coscienza, date memorabili e tristezze d'orfana
: un letterato scandoloso e di mala coscienza, amico di trappolare e d'inviluppare e
che la donna supererà giungendo ad una maggiore coscienza di scelta sessuale e ad una raddoppiata
sempre quell'abu-be- ker, la cui coscienza... era lorda di altri simili
culto come un dritto inde- struttibile della coscienza, non tardò poi a mostrarsi non
[mazzini] validamente promosso e impiantato nella coscienza europea e reso popolare. vittorini,
di predicazione è necessaria ad avere la coscienza di ciò che si conosce. ma prima
si conosce. ma prima di questa coscienza, prima che l'intelligenza si renda attiva
socrate, per raggiungere una forma di coscienza così pronunziata. -diffuso, partecipato
, che è una propedeutica, la coscienza sia considerata, qualche volta, come
, la proprietà dell'onore, della coscienza. -possesso di una dote intellettuale
propria alle revisioni ed agli esami di coscienza. -ameno, gradevole.
meno propri per la loro rigidezza di coscienza e per l'austerità delle maniere al
sofferente l'innocenza, perché la propria coscienza le serve di propugnacolo e la pazienza
. carducci, ii-9-261: è la coscienza di un buono e semplice uomo che
cosa atterrì ferdinando, se non la coscienza che quel grido di pochi avea per
-ho esclamato: qui comincia ad aver coscienza del suo soggetto. fogazzaro, 1-226
penitenza e dimostratore di perdonala sta nella coscienza nostra, il quale ne manifesta il
pensiero ribellato dal sentimento e incatenato dalla coscienza. 3. affettazione enfatica di
e. cecchi, 13-596: la coscienza prospettica (relatività e concorso morale)
religione che non deve essere prostituita nella coscienza degli stessi sacerdoti. -attribuire abusivamente,
fine, contaminando la fama e la coscienza. carducci, li-11-298: questa è
rinnegando in modo poco dignitoso la propria coscienza, la libertà di giudizio, autenticità
.]: prostituzione dell'ingegno, della coscienza. mazzini, 8-120: chi sente
sono ancora pervenute a persuadersi con netta coscienza ch'elle medesime sono il governo a
e del relativo protocollo: ho l'oscura coscienza di essere in debito, e perciò
tardo-ottocentesco e protonovecentesco del « siamo la coscienza avanzata, l'avan- guardia armata,
periodo, a risalire sul piano della coscienza nazionale, la poesia popolare conta due
interessato meno, per quell'assenza di coscienza morale che mauriac stesso vi aveva avvertita
dormire. al. adimari, 276: coscienza d'un peto / si faranno dipoi
torta. proverbi toscani, 85: la coscienza vai per mille prove. ibidem,
: la noia proviene o da debolissima coscienza della nostra esistenza, per cui non
ci sentiamo capaci d'agire o da coscienza eccessiva per cui vediamo di non poter
si sfasciano al primo urto della pubblica coscienza e divengono insufficienti, improvvidi e provocatori
, non con entusiasmo, ma con piena coscienza di fare atto provvido, il trasferimento
sentimento della provvisorietà della bellezza, la coscienza della fine, la certezza dell'appassimento
conclusioni provvisorie. piovene, 10-481: la coscienza di classe [in america] è
toffanin ha mai meditato sul rapporto di coscienza morale e prudenza pratica, di etica
.). pseudocosciènza, sf. coscienza non autenticamente fondata, falsa, ingannevole
nostra terminologia e della nostra pseudocoscienza o coscienza di primo getto o coscienza aa 'pittori
pseudocoscienza o coscienza di primo getto o coscienza aa 'pittori di campagna 'o
v. pseudo) e da coscienza (v.). pseudocòsto
si svia in problemi assurdi, la stessa coscienza morale... s'infiacchisce e
contenuti possono avere nelle manifestazioni della coscienza e nel comportamento dell'individuo in condizioni
essa appare unicamente interessata a portare alfa coscienza una situazione istintiva irrisolta. -per estens
cercato di sapere se avessi scacciato dalla coscienza qualche impulso sessuale. oh, no
significato inconscio dei pensieri involontari rimossi dalla coscienza. moravia, 17-56: mi avvicino
vita interiore di ciascun essere umano: coscienza, interiorità. mamiani, 8-33
1-i-173: la psichiatria rifugge dal considerare la coscienza come forma superiore di giudizio morale.
della psiche; vita psichica, coscienza, interiorità. arcugò, vi-83
varie sensazioni, tra stati diversi ai coscienza in genere, non ha fatto in
; dal primo deriverebbero, affiorando nella coscienza, 1 complessi di tonalità sentimentale che
. morselli, 6-i-183: essa [la coscienza razionale] è un acquisto di '
attendibile ogni elemento tratto dalle esperienze della coscienza, evitando di far ricorso all'introspezione
immagine che può apparire contemporaneamente nella coscienza (di qui l'affermazione di un
essa studia la sensazione, la coscienza, la memoria, il sen
forma falsa di arte cne la loro coscienza e la loro vita di uomini smente
modo di pensare, nella propria intima coscienza. moravia, 25-259: sono un
assuma a suo fondamento i dati aella coscienza empirica individuale, cioè della riflessione dell'
cattivi psicoioghi di fronte ai fatti di coscienza che non afferrano. arbasino, 19-115
da un farmaco) senza compromissione della coscienza. 2. rapida instaurazione di
, ecc.), non ha coscienza, a differenza dello psiconevrotico, della
secondo la sua tesi che ideologia e falsa coscienza da un lato e schizofrenia dall'altro
cuore come sede della personalità e della coscienza e, a seconda delle tradizioni,
xii-688: noi non crediamo che la coscienza di qual si sia onesto pubblicista voglia
repubbliche antiche. labriola, iii-287: la coscienza sociale riposa sul principio della pubblicità.
del peccato, quando i secreti della coscienza si recano in pubblico, quasi i mali
uno stato, caratterizzato dalla presa di coscienza della propria identità. gioberti,
b. croce, ii-5-127: la coscienza estetica non ha uopo di prendere a
ha uopo di prendere a prestito dalla coscienza morale il sentimento del pudore,
i-581: la debole e quasi puerile coscienza del pontefice si sarà certamente spaventata di
. leopardi, v-16: in buona coscienza io credo che in pochissime cose apparisca
tra il suo amore e la sua coscienza. -contrasto fra la natura umana
. cattaneo, iii-257: i rimorsi della coscienza sono pur fieri pugnali che trapassano l'
si sente nelle passioni ed anche nella coscienza. 4. locuz. -avere
iii-301: fruga nella pulciosa camicia della coscienza. papini, v-344: eran venuti,
il corpo di fuori e non la coscienza dentro ai be'munimenti i quali appaion belli
una persona, l'animo, la coscienza). francesco da barberino, ii-33
-avere la coscienza pulita: essere sereni, certi di
fratelli, 5-58: chi aveva la coscienza pulita poteva andare dove voleva. cassola
rimise a camminare: -io ho la coscienza pulita, ho chiesto giustizia, mi
, ponevano la cosa in punto di coscienza a s. m., dicendo che
9-31-1-68: noi, se punto della coscienza e dell'onor ci cale, vorremmo esser
al punto in quanto unità temporale della coscienza. b. spaventa, 1-56:
quella che consiste nella puntualità immediata della coscienza stessa come tutto. 7.
. bonsanti, 2-188: la sicurezza della coscienza lo avrebbe salvato da tante punture maligne
contentezza s'è meschiata la puntura della coscienza. nievo, 1-15: il nostro
divelta de'cuori loro la spina penosa della coscienza e purissimamente ritrattando con sicurtà de'guiderdoni
una sola idea e la purezza di coscienza che deriva dalla tranquillità e dalla rassegnazione
di far una purga generale della loro coscienza e di far un distaccamento libero ed
in cui già mai non tace / la coscienza e poi seguita pena, / se
: libero da ogni peso (la coscienza); non infirmato da dubbi,
purgate, volle con qualche rimorso di coscienza risarcirlo del torto fattogli; ed allora
colpa verso di lui, avere la coscienza sporca. machiavelli, 1-iii-1252: fui
soprannaturali, talvolta ancora tribunate dalla rampognevole coscienza, chiedano rifugio ai chiostri più austeri
bonsanti, 5-132: quell'esame di coscienza andava inteso anche come una purgazione.
confessore aver accettata la purgazione della sua coscienza fatta in pubblico. siri, 1-i-92:
che si cerchino per purifica- mento della coscienza. 2. purificazione spirituale per
(50): s avvede [la coscienza]... di non potere
. 3. sgravio della coscienza o della reputazione da una colpa.
, che sia impellenza alla purificazione della coscienza. pascoli, i-309: botto l'
, 2-i-34: la purità della mia coscienza contenta me stessa, ma non disinganna
pedanteria con- seguenziaria, la purezza di coscienza in puritanesimo. -austerità di costumi
salute e specialmente la serenità di una coscienza in pace con se stessa (l'occhio
l'animo); intemerato (la coscienza). iacopone, 35-49: tu
.. si è di stare con la coscienza pura e netta e sanza rimorso di
inf, 28-117: se non che coscienza m'assicura, / la buona compagnia che
, appo li buoni, basta la coscienza pura. da porto, 1-23: nicolo
ci basta la buona compagnia della pura coscienza. misasi, 1-25: non toccarmi
, pudicizia, castità, tranquillità di coscienza, bontà d'animo, illibatezza di
segneri, i-320: il rimorso di coscienza, che è quello propriamente che grida
più negletto, massimamente da chi è di coscienza o paurosa o pusilla, per non
una persona, l'animo, la coscienza); degenerato, imbarbarito (un popolo
gesuiti] sono i confessori e direttori di coscienza della maggior parte della nobiltà, ed