fatale, in cui appena con quieta coscienza possiamo dissimulare a noi medesime la nostra
. pratolini, 2-42: allorché ebbe coscienza del proprio declino,... la
, buona donna, e con che coscienza / potete voi tenervi quel d'altrui?
all'esterno. -doppia esistenza, doppia coscienza, doppia personalità: condizione di chi
e come in uno stato di doppia coscienza, gli pareva, mentre così pregava
chi è in pace con la propria coscienza. fra giordano, 1-242: dovunque
, di semi-incoscienza o di attenuata coscienza e sensibilità. giusti, 4-i-196
successive dosi di viltà, la mia coscienza. -in radioterapia: quantità di
: il detto messer buccio era d'ottima coscienza, e dottissimo in iure canonico.
tormentano i bimbi per l'esame di coscienza. dottorévole, agg. (
nostro essere; ce n'avverte la coscienza fin da quando cominciamo appena ad avere
, anzi una cooperazione contraria alla sua coscienza. svevo, 3-616: l'assenza di
. panzini, iii-32: con la coscienza sicura e severa delle necessità artistiche, spiccò
nelle superstiziose dimostrazioni; bastando alla sua coscienza la eccezione mentale mentre giurava, l'
catastrofi, le frequenti preghiere, la coscienza di un grave ed austero dovere compiuto
caratterizzata da accessi convulsivi con perdita della coscienza e successivo coma, simili a quelli
ii-435: la nuova letteratura, rifatta la coscienza, acquistata ima vita interiore, emancipata
più cose: anzi tutto, la coscienza che si deve recare informata e scrupolosamente
edificio spirituale, cioè la purità della coscienza, alla quale è sempre congiunto il
proprie facoltà spirituali, acquistando più chiara coscienza morale, ampliando le proprie conoscenze,
tace è un popolo che deve educarsi alla coscienza de'propri diritti. b. croce
8-194: [il dolore] dà coscienza di un distacco tra la realtà e
, indica a volte la formazione della coscienza etica, a volte la formazione intellettuale
) tendente a determinare la formazione della coscienza civile, sociale ed etico-politica di una
rovani, ii-705: nonostante però una coscienza così elastica si corrugò e fremette quando
tisfattoria ed umile senza dazione. la coscienza, xxi- 708: ma se
: dei tempi nuovi, della nuova coscienza creata dal diritto elettorale, neppure il più
). oriani, iii-157: la coscienza politica si schiari nei cittadini esercenti l'
, per pervenire a una più sicura coscienza o a una salda sistematicità.
diventerà di lui maggiore, se nella coscienza non gli si rinnovi lo stesso culto
la sua progressiva emancipazione dall'egoismo della coscienza. gramsci, 9-311: i proletari stessi
stesso mondo emendato e rifatto secondo la coscienza. -raffinato (un artista)
, che mutano improvvisamente l'equilibrio della coscienza; è accompagnata da alterazioni delle
.., con l'indebolire la coscienza dell'universale concreto, indebolirono quella dell'
d'una specie d'autorità contro la coscienza. d'annunzio, v-3-34: l'uomo
fosse stato armato d'una più che netta coscienza, sarebbe restato sommerso nel mare de
più importanza in questo dopoguerra è la coscienza di vita di storia (di sé
supplicio, quanto il rimorso d'una coscienza macchiata dall'enormità di colpe esecrabili.
evoluzione del sentimento religioso nel quale la coscienza dell'individuo adora una divinità come unica
la felicità dell'animo nella serenità della coscienza, anche a costo di tempestive rinunzie.
da convulsioni generalizzate e dalla perdita della coscienza (altra forma, meno grave,
da improvvise e brevi perdite di coscienza e dalla presenza di mioclonie senza fatti
. a. labriola, iii-247: la coscienza dell'uomo adulto, presa allo stato
dell'individuo, farebbe mestieri che nella coscienza sociale ci fosse una piena equazione fra
caso concreto. -anche: la stessa coscienza eticosociale del giudice, in base alla
decidendo ciò che, secondo la propria coscienza, è giusto, tenuto conto di
virtù personale, come capacità della propria coscienza a riconoscere il principio universale del giusto
operare d'un uomo scellerato, di coscienza larga, che non teme né la
fosse mai stato, / di coscienza scrupolosa e schiva. tasso, 8-42:
la carità, con puro cuore e buona coscienza e santa fede. la qual cosa
. per cartesio è un prodotto della coscienza, un « ergo ». carducci,
con fermezza d'animo, con piena coscienza delle responsabilità e delle conseguenze di un'
che erompono di colpo dai sotterranei della coscienza e poi ne vengono riassorbite come avviene
maria, una specie d'esame di coscienza tutto mondano e temporale da farsi nei
non è imputabile a negligenza colpevole (coscienza invincibilmente erronea), l'azione o
è lecita; nel caso contrario (coscienza vincibilmente erronea) è più o meno
senza rimedio e con pericolo che per coscienza erronea commettano molti peccati, e cadano
, 47: or qui la vostra erronea coscienza / corregger devo, e quindi a
atto non conforme ai dettami della coscienza; disordine morale; fallo, peccato
trascinata ad errori, di cui la coscienza, continuamente, le rimordeva. palazzeschi
fuggire la pena e la rimorsione della coscienza, per la paura della pena sì c'
che avevo avuto con lei, questa coscienza mi sconvolse in un modo anche più
gozzi, i-244: un fraterno debito di coscienza mi obbliga ad avvertirvi che le mal
pruova di mille testimoni della lor lesa coscienza. garzoni, 1-398: furono essagitate
guerrazzi, 6-177: gli altri, rimordesse coscienza, o maraviglia esaltasse, tacevano.
e il retto comportamento. -esame di coscienza: v. coscienza, n. 4
. -esame di coscienza: v. coscienza, n. 4. segneri,
di interpretare personalmente, secondo la propria coscienza (fedele all'ispirazione dello spirito santo
è parso (se così in coscienza vi dico) ch'alia dignità ed
; esame. -anche: esame di coscienza. giamboni, 252: puotesi usare
mente sbandavasi di più, come una coscienza nuova fuori di lei, che esaminasse,
aspettasse qualche cosa. -esaminare la propria coscienza: fare l'esame di coscienza.
propria coscienza: fare l'esame di coscienza. aretino, 1-64: esamina in
e il tuo giudizio e la tua coscienza. tasso, iv-294: esaminando la mia
tutto questo tempo esaminata rigorosamente la mia coscienza, che non mi resta né pure
landolfi, 8-164: esaminare la propria coscienza è affare di poco conto per ogni
sincerità. -fare il proprio esame di coscienza, guardare in se stessi per conoscere
valutazione della responsabilità morale; esame di coscienza. zanobi da strata [s.
nel modo dovuto, con scrupolo, coscienza, veridicità; puntuale, diligente,
verginali contribuenti, si mischiavano con la coscienza d'essere un cattivo proprietario, che
: in questo rinnovamento del contenuto nella coscienza, in questa ristaurazione dell'uomo nell'
il tonno sardo dai porti di francia. coscienza che la storia acquista di se medesima.
2-405: nel momentaneo silenzio della mia coscienza io aveva investigato... se
molto parchi in fatto di crisi di coscienza e di formule di salvazione; né di
morte di tacfarinata, ed agitate dalla coscienza dei loro falli, mandavano ad escolparsi
commessi errori, / perché la propria coscienza il facea / abbassar gli occhi e variar
. labriola, iii-21: la coscienza della eseguibilità del desiderio, della brama
come d'una specie d'autorità contro la coscienza. scalvini, vi-92: il sol
pena di morte] che mortifica la coscienza degli onesti, i quali non volevano
: ha condotto lo scrupolo della sua coscienza studiosa al punto di guastare la redazione colpa
comunità, di fornirle il punto di coscienza originario, di offrirsi come oggetto d'
in italia. oriani, iii-157: la coscienza politica si schiarì nei cittadini esercenti l'
parole domandavano in sostanza la libertà della coscienza e l'assegnamento de'tempi per ciascuna
un esercizio assai lungo, so in coscienza di essere appena alle prime armi.
poesia partecipa di ogni cosa proibita dalla coscienza -ebrezza, amore- passione, peccato -ma
le esigenze di mutamento e ne dà coscienza al mondo. 2. aspirazione
le minacce che turbano di continuo la coscienza e l'immaginazione. = deriv.
principio, sorgere; nascere, assumere coscienza della vita. cicognani, 9-31:
metastasio, gli mancò un mondo della coscienza operoso, espansivo, appassionato, animato
4. figur. rimuovere dalla coscienza, dall'animo (pensieri angosciosi,
, né lingua potette esplicare. la coscienza, xxi-713: io non posso degnamente
concetto della individualità possa esplicarsi diventando simultaneamente coscienza ideale e forma politica, l'individuo
pieno possesso delle proprie forze, alla coscienza delle proprie possibilità. gioberti,
un graduale svolgimento, una presa di coscienza di tutti gli elementi già sin dalla
ad essere e rimaner tali, ha coscienza dei propri confini e non se ne contenta
tanto, quell'eccellente uomo proponeva alla sua coscienza esplorativa e incontentabile. vittorini, 5-325
ad un uomo nude le brutture della coscienza. pea, 7-334: esposte,
migliori fra i suoi alunni una viva coscienza di loro stessi e dei più seri
prima a venezia, vuoi per la coscienza del proprio valore, vuoi perché in
dell'incosciente ossia, di quello che la coscienza ancora non ha organizzato. levi,
seno liberi istituti rappresentativi e libertà di coscienza e di parola. govoni, 295
ha tanto favorito l'esquilibrio fra la coscienza dell'individuo e la norma costante dell'
al governo, ovvero che pur per coscienza dubitasse di non potere in tanto
. forte ti dee strigner la coscienza. nigrisoli, lvi-86: indi (mercé
ineffabile che li esalta e nella quale la coscienza si concentra e si smarrisce elevandosi
, sollevato in estasi: smarrire la coscienza della realtà in uno stato d'estasi
parte. -che ha perso la coscienza di sé, che ha subito uno
o commozione intensissima che sopraffà la coscienza isolandola in uno stato di straordinaria felicità
di intensa commozione, di smarrimento della coscienza, di profondo stupore, di ammirazione
. sinisgalli, 6-291: solo una coscienza sensibile all'arcano può veramente toccare profondamente
, x-2-536: la critica, quella coscienza esteriore che ci avverte de'nostri difetti
dello spirito, del pensiero o della coscienza (un oggetto, una circostanza).
avevamo più senso del mondo esteriore e neppur coscienza di esistere divisi. d'annunzio,
e ora, il senso, quasi la coscienza, ora, improvvisa, di non
che è estraneo allo spirito, alla coscienza. m. ricci, i-49:
interiore abbia perduto la possibilità e la coscienza del vedere. montano, 91:
, che sono sentiti come estranei alla coscienza. -in senso concreto: singolo oggetto
oggetto o fatto sentito come esterno alla coscienza. gramsci, 8-202: esse infatti
. proiettare al di fuori della propria coscienza la causa delle proprie sensazioni, o
quale si proiettano al di fuori della coscienza le manifestazioni che i sensi vi hanno
centro. 5. estraneo alla coscienza (in contrapposizione a ciò che le
magico, e uno stato tutto nuovo della coscienza: quasi un'insonnia della vita.
di dio, dilettando l'anima e la coscienza vostra in lui; e non vogliate
: se gli uomini che amano di coscienza il paese erano più destri all'armi,
privata de'mali pubblici, riposo della coscienza. -caso limite, unico nel
pietro. stuparich, 3-155: da tale coscienza le nasceva un estro festoso e,
; essere rimosso dall'animo, dalla coscienza (un sentimento, un pensiero, ecc
riforma e al protestantesimo: manca ogni coscienza di contrasto e di eterodossia, si
.., altro è discorrere di coscienza morale come pratica coscienza che ha la
è discorrere di coscienza morale come pratica coscienza che ha la sua espressione nel consiglio
si cambia. quale questo motivo? la coscienza della legittimità di quel suono; e
legittimità di quel suono; e tale coscienza è data, quasi sempre o sempre
eufìa, sf. letter. buona coscienza, buona inclinazione. lancellotti, 1-242
secondo l'eufia, cioè la buona coscienza dell'appetito della concupiscenza. = voce
, con la più sincera e vivida coscienza liberale, sostenere provvedimenti e ordinamenti che
croce, i-4-338: un effetto dell'alta coscienza storica dei romantici fu anche il loro
distrazione; dispersione dello spirito e della coscienza; digressione (di un libro,
, col tempo e con la chiara coscienza del diritto negato! = comp.
fondachi camminando sul crocefisso, tranquillavano la coscienza pensando che eran crocefissi cattolici: quale
. lat. coscientemente, con piena coscienza. 2. dir. can
dall'ordinario ai chierici che egli in coscienza ritenga colpevoli di qualche grave delitto,
con valore causale e informata conscientia 'coscienza informata '. voce registr. dal panzini
per disgrazia il ragazzo era fatto con coscienza, come se ne fabbricano ancora ad
siena, i-133: ristrigniti colla tua coscienza e con messer domenedio, e pensa e
cosa del loro pensiero e della loro coscienza il cosiddetto fascismo né opporvisi, ma
né opporvisi, ma pur gli cedevano contro coscienza e in quest'atto procuravano di salvare
primi in una moltitudine di guastamestieri senza coscienza e senza verecondia, ed esser portato a
santo e l'altre cose dell'altare con coscienza di peccato mortale, ovvero nel modo
(ma è anche vero che nella coscienza lessicale il termine è ricondotto a falx
= » denominativo da falcidia, che nella coscienza les sicale s'incrocia con
il cattolicismo distrigandosi così del romanismo nella coscienza del clero avrebbe affermato che il papa
restituì quello che gli parve avere sopra coscienza, e il resto di giusto e
crescere, amico mio, su la coscienza un bel palmo di pelo nero e
in modo non conforme ai dettami della coscienza e alle norme della legge naturale o
dei propri doveri, alla voce della coscienza; contegno riprovevole, vita disordinata;
della legge morale, ai dettami della coscienza, alle prescrizioni dell'autorità costituita;
da se stesso rimorso: / o dignitosa coscienza e netta, / come t'è
. bocchelli, 13-20: quando la coscienza è pura e franca, disprezzare le false
sonnolenza, sul falso- bordone della sua coscienza sdegnata. 2. salmodia nella
alto sentimento dell'arte e insieme la coscienza di un mondo adulto ed illuminato,
dossi, 530: tanto radicata è nella coscienza umana la bellezza dell'ozio che fu
, che con essa comincia a prendere coscienza di quel mondo poetico che tradurrà poi
di cola di rienzi] non acquista coscienza di se medesima misurandosi colla realtà,
supporre nello stato fantastico del poeta la coscienza di questo passaggio. d'annunzio, v-3-83
avrebbe poi dato i suoi frutti nella coscienza di ciascuno. -sostant. creatura
dell'uomo abile, » privo di coscienza », « privo di scrupoli »,
, e qualche scrupolo, qualche barlume di coscienza turba il più indurito cuore faraonico,
che grava l'uomo e la sua coscienza; insieme di nozioni, di conoscenze,
grave della vita stessa; quello della coscienza che deve deliberare sulla condotta da seguire
nella quale è l'eco della loro coscienza. dossi, 507: fà che il
tali angosce. rosmini, xxvi-252: coscienza farisaica... [è] quella
gli ipocriti avesser tolto sopra la lor coscienza il carico de parasiti? egli è
abbiamo la forza di ucciderlo nella nostra coscienza. carducci, 8: chiese, postriboli
, leggendo questi aforismi, sentiva la coscienza allargarsi e spianarsi neh'immensità dello spazio
chi tormenta se stesso, la propria coscienza o dà pena ad altri. boccaccio
giurisprudenti, per così dire, della coscienza; la quale è la regina del tribunale
che pur 10 sentiva 'nella propria coscienza inconsistente, ombra, nebbia, divenuta
cosa non può: contraddire alla sua coscienza. verga, i-203: io te
e andò dall'infermiera colla più serena coscienza di questo mondo. -personaggio celebre
interessi tra l'estremo sud e la coscienza viva del paese. questa facile demagogia
fidelitade;... alcuna volta la coscienza. collenuccio, 52: li brundusini
;... alcuna volta la coscienza. benvenuto da imola volgar., i-142
volgar., i-72: margine di coscienza si reputa per fedità. buti,
. michelstaedter, 359: la sua coscienza della vita è limitata all'insoddisfazione di
di bisogni. ma felicità senza « coscienza » non esiste. egli dunque attribuisce alla
. egli dunque attribuisce alla morte la coscienza dell'assenza dei bisogni. montale,
fella. pascoli, ii-1197: è la coscienza della loro reità... che
, risiede per contro in una coscienza incoata e confusa, che non erompe in
appare ai sensi o si manifesta alla coscienza (un determinato og getto
fenòmeno, sm. ogni contenuto della coscienza costitutivo della cosiddetta esperienza esterna (
generale che faccia rientrare ogni forma di coscienza in un unico discorso. 2.
ebbe sempre presentissimi giorno per giorno nella coscienza, prodighi sempre di meditazioni feconde di
cadaver prema. -assenza totale di coscienza etica e civile (cfr. bestialità
5-129: bisogna molto bene fermare in coscienza quello che si può fare e si
dante, e senza che ne avesse coscienza. carducci, iii-7-399: la sua [
validità certa e assoluta; sicurezza, coscienza salda, priva di incertezze. -in
ne'diritti che crede suoi; una coscienza ferrea, un'anima che fa ciò
ci siamo. sto per avere sulla coscienza la vita di un uomo. sperava di
ha dunque, né può avere, coscienza veruna del contenuto (fessissimo) delle
suo pensiero si sprofondava nelle fessure della coscienza. pascoli, i-621: cancelleremo il
nievo, 2-29: sicuro della mia coscienza ho potuto celebrare degnamente la festa di
, e di festereccio ragionamento. la coscienza, xxi- 713: o quanto
con cui, per solo scrupolo di coscienza, ma senza nessuna speranza, cercai di
con fiammante fuoco percuote la femmina la coscienza di colui che con lei abita.
mentre egli era in quel turbamento di coscienza, un ignoto... fiatando il
de sanctis, i-60: nella loro coscienza è una eterna parodia di tutto quello
11-54: la frode, ond'ogni coscienza è morsa, / può l'uomo usare
dalla grazia di dio e dalla buona coscienza. bartolomeo da s. c.,
raro e fievole giunge il lume della coscienza comune. govoni, 8-84: alle lontane
. jovine, 2-30: la parola coscienza lo richiamò alle sue attribuzioni sacerdotali ed
dall'altra, dà allo scrittore la coscienza delle possibili scelte stilistiche. 20
adoperarla e parlare di « sdoppiamento della coscienza ». corazzini, 3-67: il
: inveiscono filando ragionamenti con la sicura coscienza di cieco che parli di colori a
morire santamente, a posto con la coscienza, in grazia di dio. -fare mala
così non apparisca, paghi della lor coscienza, tranguggiano con animo saldo e constante
di ingannare gli altri o con la chiara coscienza di essere in contrasto con la
. soldani, 1-7: ella [la coscienza] non può mentire: ella è
, e uno stato tutto nuovo della coscienza: quasi un'insonnia della vita, insonnia
inibizioni, che occupano il campo della coscienza e ostacolano le attività mentali.
grazia resolva le schiume / di vostra coscienza sì che chiaro / per essa scenda della
flagello in seguito d'un esame di coscienza, e non intenda né punto né
grande; e le dovrà sempre rimanere nella coscienza, come perpetuo flagello. baldinucci,
della sua potenza e che trascende la sua coscienza. cassola, 1-224: non riusciva
porto che io ho lasciato. la coscienza, xxi-707: finalmente la ragione,
ignoranza, massime quando va foderata di coscienza imperterrita e di faccia tosta, riescono
. bacchelli, 1-ii-446: aveva la coscienza foderata d'un osso più duro che la
, più intima deh'animo, della coscienza, di un sentimento, ecc.
89: nei fondacci della sua coscienza non credeva né alla madonna, né
fondachi camminando sul crocefisso, tranquillavano la coscienza pensando che eran crocefissi cattolici.
comune, la libertà vale a dire di coscienza. -istituire un beneficio, un
così, inavvertitamente, con la propria coscienza, fino a commettere un delitto?
appelli di colpo alla legge ed alla coscienza più fonda neghi la tradizione con ciò,
24. la parte intima (della coscienza, del- l'anima, del cuore
. alvaro, 7-61: nel fondo della coscienza di ognuno è il dubbio di trovarsi
, 1-86: poi lo scrupolo di coscienza divenne abitudine, diletto quotidiano e forma
contemporanea a considerare come fatto fondamentale della coscienza non già l'elemento, ma la
di sua maestà, per scarico della coscienza reale, aver alle volte qualche mano in
dell'uomo moderno è nella franchezza della coscienza, a cui risponde franchezza di parola
che prescrive con sottili distinzioni regole di coscienza per i singoli atti della vita.
b. croce, i-3-10: coscienza è anche quella che è nell'atto
o legga una poesia..., coscienza non critica, ma non per questo
interessi tra l'estremo sud e la coscienza viva del paese. gobetti, 1-i-59:
cosa del loro pensiero e della loro coscienza il cosiddetto fascismo né opporvisi, ma
né opporvisi, ma pur gli cedevano contro coscienza. c. e. gadda,
col quale intende forse di richiamare a coscienza il vecchio peccatore. formìdine, sf
ora tutt'insieme dai tenebrosi spechi della coscienza. d'annunzio, v-3-114: dalla
e'non gli avesse fatto purgar la coscienza ed assolverlo de'peccati dell'uccision di
volse a sua maestà, e gli facea coscienza che fornisse le mura di quelle cosacce
, 153: chi vedessi ben la sua coscienza / la ve- deria di mille error
interiore degli atti umani, riguardante la coscienza e i suoi rapporti con dio (
(cioè dio stesso, o la coscienza dell'uomo che giudica se stessa,
anco senza bisogno. -foro della coscienza: v. coscienza, n. 4
-foro della coscienza: v. coscienza, n. 4. -foro divino
662: giudicava che lo scrupolo della coscienza dovesse essere più forte nel ritenerli,
quanto più son celati e sordi alla coscienza di quelli stessi entro cui operano.
la tentazione era stata più forte della coscienza e lui era tornato su.
gettare le illusioni, dovete acquistare la coscienza della vostra piccolezza, della vostra solitudine
non appena desto, ebbi la piena coscienza della forza del mio desiderio. g
latoio. svevo, 3-587: la coscienza dell'infermo non sarà mai tanto chiara
metastasio, gli mancò un mondo della coscienza operoso, espansivo, appassionato, animato
di forza gli s'era permessa libertà di coscienza sin al futuro concilio. alvaro,
suoi; conosciutili, non trovavo nella coscienza mia la forza di detestarli. svevo,
, 1-174: che forza, quale coscienza di sé sembrava ricavare il ciabattino dall'esercizio
dante, par., 17-124: coscienza fusca / o della propria o
di morale; e questo principio è la coscienza della nostra bassezza e fralezza. d'
dante, inf., 28-116: coscienza m'assicura, / la buona compagnia
tasso, ii-16: in questo la mia coscienza mi francheggia. f. f.
, senza compagnia, / con la coscienza che sol mi francheggia / « sotto
, ii-15-5: voi francheggiati dalla vostra coscienza seguir dovete il vostro cammino, imperturbati
. bocchelli, 13-20: quando la coscienza è pura e franca, disprezzare le
dal tumulto interno balzavano a galla della sua coscienza squarciata. deledda, i-538: il
e sofista sottile contro la voce della coscienza, l'altro tutto animato da alti
. capuana, 4-183: per sgravio di coscienza, quasi quel quarto d'ora sciupato
. it., ii-85: la coscienza è vuota, il cuore è freddo,
soldati. mazzini, ii-764: abolire la coscienza? siate allora inquisitori e tiranni:
agitava in fregola e si giocava la coscienza nelle cose più materiali. = deriv
.. giurò che per iscrupolo di coscienza, non per amor d'altra donna
di giustizia, amica mia [buona coscienza]; / o cibo il qual dio
freschi freschi dall'averla tradita in piena coscienza. pratolini, 9-197: i combattenti
se sopravveniva nel suo discorso un attimo di coscienza del suo linguaggio appassionato,..
voglio altri per mia regola che la sola coscienza e... l'onore.
in luogo d'interrogare unicamente la propria coscienza, richiamarsi alla « necessità storica »
, 11-52: la frode, ond'ogni coscienza è morsa, / può l'uomo
spirito, cioè senza vergogna e senza coscienza, sei bene stato tu. monti,
, io7: si cominciò a frugar la coscienza. d'annunzio, iii-1-955: mia
. davanzali, i-228: egli frugato dalla coscienza dell'assassinata provincia e altre colpe,
. giunse... a chiarezza di coscienza e di definizione per opera precipua del
di pochi getta un seme nell'universale coscienza, che frutterà, fecondato dai fatti
durante i quali cercavo pace per la mia coscienza. -ant. accrescere le proprie
6-232: facendo un energico appello alla coscienza riapersi gli occhi con la ferma intenzione
le ripetiamo senza sforzo e senza averne coscienza; o per meglio dire, la coscienza
coscienza; o per meglio dire, la coscienza è sì lieve, sì fuggiasca,
gioia. peccato che sia funestata dalla coscienza dell'attimo che passa. cardarelli,
pomi. manzoni, 790: se la coscienza esita, s'inquieta, avverte,
: limite e libertà, indeboliti nella coscienza, logorati nell'attrito, non furono più
con fiammante fuoco percuote la femmina la coscienza di colui che con lei abita.
furtivi qualche frazioncella di libertà senza darne coscienza al popolo. verga, 4-253:
significa che il ministro aveva già la coscienza di commettere un atto illegale.
. pavese, 8-62: responsabilità, coscienza, forza, tutto galleggia alla deriva
sm. filos. disus. senso, coscienza del futuro (con riferimento escatologico e
senza futuro. pasolini, 2-130: la coscienza -né tenebra né luce - / alle
virtù abbandonata e dissimulata la luce della coscienza, è più morso da tal pensiero
: ora, a galla della propria coscienza, emergeva soltanto il dispetto.
il cuore, nelle sue gare contro la coscienza, è estroso, avveduto e fantastico
zioni del regno si accorda alla libertà della coscienza e del pensiero, l'italia
, i-252: nel garbuglio della sua coscienza non sapeva nemmeno se considerarlo come nemico
, [era nata] una franca coscienza libertaria. garibaldino, agg. e
sia manifesto, / pur che mia coscienza non mi garra / che alla fortuna,
buti, 1-416: 'pur che mia coscienza non mi garra * cioè pur
garra * cioè pur che non vegna contra coscienza, non mi ci morda. albertano
pratica della virtù, la pace della coscienza, il possesso della grazia, l'
che vendono per trecento franchi mensili la coscienza e la penna,...
(e chi ne è colpito perde la coscienza e, a causa della risoluzione del
percezione si geminano... la coscienza del realmente accaduto, che nelle sue forme
eminenti prende nome di storia, e la coscienza dell'universale, che nelle sue forme
è la semplice e vuota generalizzazione della coscienza sensibile. b. croce,
. croce, ii-8-322: tolta la viva coscienza del fatto, ogni caratterizzazione storica sfuma
la congettura il processo genetico della sua coscienza filosofica. b. croce,
, i-145: la critica è la coscienza o l'occhio della poesia, la stessa
rimproveri, né di superiori gerarchici né della coscienza. -potere gerarchico: quello che
benevolenza, della carità, della buona coscienza, di co testi lussi
può avermi ingannato l'ingegno, non la coscienza. 3. dialetto, parlata familiare
scannati gergacci mal toscaneggiati possa in buona coscienza porsi a con fronto della
la germanicità e poi la verità e la coscienza. detta composizion di miniera. germànico1
s'intende bene che, parlando di coscienza morale, non si parla della morale
di questa vita conduce in salvo la coscienza e l'onore, non può dolersi
fanno getto / e del denaro e della coscienza. niccolini, 2-1-7: getto si
anima va a spasso, pur che la coscienza grossa come un pastone trionfi a spese
tanti i cristiani che tengono la giusta coscienza. per questo il figlio di dio,
lo scherzo è il fiore (o coscienza) della serietà / l'acutezza è il
d'un giansenista, che atterrisse una coscienza già scrupolosa con le fiamme sempiterne.
e di imbecilli, egli ha la coscienza di essere un libero, un grande
che a sé, diposta la buona coscienza da parte. g. visconti, ii-1-4
agitava in fregola e si giocava la coscienza nelle cose più materiali e più sciocche
cicerone volgar., 1-38: la coscienza della bene portata vita e la ricordanza
privi di tutto, dalla gavetta alla coscienza, che tutta l'ignominia del disfattismo
essere di giovanissima età, con vera coscienza non hanno potuto meditare sul caso. landolfi
avesse più di un omicidio sulla sua coscienza, e a venti miglia in giro gli
gli avevano da gran tempo avvelenata la coscienza. -che non ha mèta fissa
me non mi conosce che la mia coscienza. moretti, 152: suor ilaria è
che le ballava: -non ne avete coscienza, giudeo? cassieri, 166:
a'suoi figliuoli, e giudichi la sua coscienza, e tema iddio. pulci,
giudicare altrui acceca 10 lume della propria coscienza; però che, quando giudica 11
o esamina se stesso, la propria coscienza, i propri atti, ecc.
, 13-87: ella cominciò l'esame di coscienza, tatto più arduo e alto dello
l'aumento delle comunicazioni, la libertà di coscienza e tant'altre ottime parti del governo
, e quindi col mondo, nella cui coscienza il soggetto si realizza.
che è formulato secondo leggi necessarie della coscienza). rosmini, xxii-129: sebbene
kant, le rappresentazioni vengono riferite alla coscienza di un soggetto e in essa unificate
davo alle cose involontariamente. -esame di coscienza. cavalca, 18-204: singolarmente ama
nostro fallo, come il giudicio interiore della coscienza che ad ogni ora ci risuona nell'
come d'una specie d'autorità contro la coscienza: ora, gli rinasceva ogni tanto
stesso avete sentito neu'intimo segreto della coscienza il loro difetto, e siete stato per
raro e fievole giunge il lume della coscienza comune. bartolini, 17-195: discioglieva il
guerrazzi, 2-27: aveva creduto in coscienza potere omettere la sua giunta, perché
-giurare sulla propria vita, sulla coscienza, sull'onore, sulla fede,
, 1-10: giurami poi sulla sua coscienza che quando ella era piccina, l'
presente causa giudicheranno secondo verità e coscienza: e in fatti il loro giudicio ha
o d'arti, chiamati a rendere in coscienza qualsiasi giudizio, scelti volta per volta
b. croce, iii-27-196: la coscienza giuridica era in russia debole o assente
giustificarsi: ben mi basta la mia coscienza; e ogni cosa (dice la scrittura
, 3-68: egli seguiva giustizia, coscienza, religione. -vendere la giustizia
crudele giustiziando come il rimorso invisibile della coscienza. -ant. affrontare la pena
). cavalca, 9-323: la coscienza renda la testimonianza; il timore leghi
perciocché vi andava della religione e della coscienza. a. verri, li-m: pur
b. croce, iii-27-196: la coscienza giuridica era in russia debole o assente
per potergli far vivere accanto una forte coscienza che sappia affermarsi diversa da lui,
75: ma se la mente di buona coscienza dal terreno carcere risoluta, libera il
/ parlar sempre di cielo e di coscienza. magalotti, 24-125: quando quel
consultare l'università sopra un caso di coscienza relativo alli sparati delle loro gonnelle.
: quello che gorgogliano è lo rimorso della coscienza che ànno di sì fatto peccato,
e candele romane) e nella vanitosa sua coscienza d'autore se ne sentiva tutto contento
stesso grado, a cui era salita la coscienza degli altri popoli moderni.
piglia in grado sua povertade, in secura coscienza, ché appresso questa vita elli attende
, cauto, graduale; pareva avesse coscienza della mia assoluta innocenza e che facesse
- in partic.: rimordere (la coscienza). mostacci, 147: però
questo è il momento di scaricarti la coscienza di tutto il peso che da tanto
, accesi la luce. -gravare sulla coscienza, sul cuore, sull'animo:
faldella, 7-10: gravava sulla sua coscienza lo scrupolo di cagionare uno scioglimento del
dio (ed è, con la piena coscienza e il deliberato consenso, una delle
: io sono una persona seria e di coscienza, in grembo alla stessa etruria.
per arrivare a quel grado di perfetta coscienza. montano, 196: se si
alla colpa, al vizio (la coscienza, l'animo). s.
da molti uomini grossi e di grossa coscienza, e che desiderano le lascivie ed
. non fa così chi si fa la coscienza grossa, che ciò che fa gli
sono, / fa di non essere di coscienza grossa; / perché dal dolce poi
gli altri, dopo quello che ha sulla coscienza. -farla grossa; farne,
(l'animo, l'intelletto, la coscienza, e anche un atteggiamento, una
determinata condotta (che si fonda sulla coscienza di classe 0 di gruppo', cfr
0 di gruppo', cfr. anche coscienza, n. 8), con una
osservi le sue comandamenta e la sua coscienza non danni. campofregoso, ii-14:
.. guadagnava... la doppia coscienza dell'esaurì mento del proprio passato e
degni di penitenza', è costretta la coscienza di ciascuno, che tanto maggiori guadagni di
d'azeglio, 1-204: mi sembra in coscienza che il peccato di servilità non sia
: ha condotto lo scrupolo della sua coscienza studiosa al punto di guastare la redazione
., forte ti dee strigner la coscienza. boccaccio, dee., 6-10 (
alcuna più amara, che il rimorso della coscienza. 5. governato, retto
sanctis, i-145: la critica è la coscienza o l'occhio della poesia, la
semplice approvare e rifiutare, come nella coscienza immediata dell'artista in quanto produce o
... giustamente il timore dalla coscienza della propria debolezza effettiva, e in
come pensiero in atto, e quasi coscienza dell'idea, se all'idea si vuol
è il carattere essenziale dell'oggetto nella coscienza greca). labriola, iii-138:
dell'anima umana, specchio, misura, coscienza del mondo. b. spaventa,
borgese, 1-422: non aveva ricuperato la coscienza, né c'era stato modo finora
col fantasma del me passato sentita dalla coscienza costituisce il sentimento dell'identità personale.
ed essere necessario a nazione ch'abbia coscienza di se. moravia, xiii-154:
della metafisica che indaga le apparizioni nella coscienza. = voce dotta, comp.
ispirazione divina che possa indirizzarsi egualmente alla coscienza del musulmano e del metuale, del
? dalla parte deh'ignarità o della coscienza? = » deriv. da ignaro
. 2. che non ha coscienza di sé o della realtà in cui
, perché impressi dalla natura in ogni coscienza. = voce dotta, lat
. 6. ant. assenza di coscienza. loredano, 2-i-54: un'ignoranza
a loro stesse. -non avere coscienza di sé (con riferimento a modi
, 2-2-219: io l'ignuda / mia coscienza, e gli error miei pavento.
ben parlare. baldasseroni, 429: la coscienza del granduca leopoldo venne illaqueata. gioberti
,... forte d'una coscienza illibata, s'inoltrerà col vangelo alle mani
illibati; e come giglio / la coscienza ho bianca. nievo, 479: era
. croce, ii-9-248: quello che la coscienza morale riprova e respinge come un male
e illudere in questa maniera la vostra coscienza? mazzini, ii-25: sire! non
d'annunzio, iv-2-490: avendo una confusa coscienza della straordinaria alienazione che avviene in loro
evidenti quanto la verità e signoreggiano la coscienza. boriili, i-m: gli apparati
fenomeno, considerato come semplice stato della coscienza. b. croce, ii-n-40:
delle cose passate non fosse accompagnata dalla coscienza che sono passate, l'anima resterebbe
. che il pensiero vero fosse la coscienza d'una forma perfetta della materia guarita,
stato d'imbecillità di mente e di coscienza che sola può recare fama e agiatezza ai
pensiero ribellato dal sentimento e incatenato dalla coscienza. 7. idea o
egli cerca di soffocare le ultime grida della coscienza. de roberto, 653: forse
11-54: la frode, ond'ogni coscienza è morsa, / può l'uomo usare
o più semplicemente restarsene imboscato con placida coscienza. sinisgalli, 2-65: ognuno di noi
2-206: qui non bisogna imbrattarsi la coscienza. -rifl. paviani, xxix-105
lo più senza scrupoli per la propria coscienza e con scapito della propria reputazione)
dirò che si guardi dall'imbrogliare la coscienza propria e quella del principe, ma
è mai nata dentro di te una coscienza così imbrogliata? l. pascoli,
con ombre infami il candore della sua coscienza, fatto seguace dell'eresia di montano.
al soggetto, il quale ha però coscienza della sua natura mentale. 17.
guerrazzi, 1-44: dinanzi la propria coscienza, la colpa -immobilizzare.
: dottrina che risolve ogni realtà nella coscienza o autocoscienza (con riferimento all'idealismo
quella opacità superficiale scomparisse e che la coscienza si trovasse in contatto 'immediato '
.. il cuore si stringe nella coscienza improvvisa, dolorosa e immedicabile della vanità
3. letter. che ha perso coscienza del tempo e della realtà circostante,
5. privo di sensi o di coscienza. pascoli, 728: egli ti
lo spirito in me, nella mia coscienza, nel mio animo. dante
. -privo di vita o di coscienza; inerte. petrarca, 94-4:
. -assenza di vita o di coscienza; inerzia, rigidità. imperiali
volontà quella che produce l'errore della coscienza, v'ha immoralità nell'uomo,
. -privo di vita o di coscienza; inerte. ariosto, 20-22:
di non tradir mai me stesso, la coscienza, il paese, gli amici e
quilla e quasi con giubilo di coscienza. mazzini, iv-4- 44:
23-93: cuocelo sempre e impassiona la coscienza del benefizio intrapeso. n. franco,
.], 23-13: quando la coscienza impedisce la lingua, è tolta la fidanza
s'awicinava e più chiara in lei la coscienza dell'assoluta estraneità dell'amore al legame
il moto e la impenetrabilità sono la coscienza e la volontà della materia.
strali del pudore, indura / la coscienza. 2. per estens.
. -farsi evidente, affiorare alla coscienza. tecchi, 10-158: egli s'
f. frugoni, vi-717: la mala coscienza... con suo rimorso perpetuo
, la depressione che esso produce nella coscienza dei contrasti della realtà. -assol
esser liberi di votare secondo la loro coscienza, una volta che sono in parlamento
imperturbata serenità, che gli dava la sua coscienza. manzoni, pr. sp.
italiani... è quello coscienza. carducci, iii-18-217: quando le insegne
esso stesso l'« impiastro »: la coscienza sola potrebbe, giungerebbe a essere un
. b. croce, i-3-237: la coscienza utilitaria si distingue dalla coscienza morale,
: la coscienza utilitaria si distingue dalla coscienza morale, perché nella prima è soltanto
. tarchetti, 6-i-492: la mia coscienza era risoluta, la mia volontà libera
incanto. -far proprio; prendere coscienza. g. averani, 1-88:
sempre più impressionante di stile e di coscienza. zavattini, i-84: il crepitìo
sola idea, e la purezza di coscienza che deriva dalla tranquillità e dalla rassegnazione
, rivelatrice di disturbi al livello della coscienza o della volontà. impulsivo,
, 3-33 • rifl.: procacciati alla coscienza una inalterabile calma: ti giova degli
talvolta violentemente rivelando un offuscamento della coscienza o un disturbo della volontà o una
. cicognani, 13-74: ebbe la coscienza d'una impurità dentro di sé:
avendo esse mani tanto impure e la coscienza così gravemente macchiata, non puoté più
causato da una persona che ha agito con coscienza e volontà). segneri
, attribuire - anche assol. la coscienza, xxi-710: se tu perissi [o
casa propria, cioè in della propria coscienza, si ponga a sedere più alto che
molto. bonsanti, 4-52: in coscienza non si poteva accusare, e tener per
sul margine. mazzini, 5-372: la coscienza d'un onesto vai più assai di
. l'inanellamento degli individui nella continua coscienza del fine. 2.
croce, ii-9-43: giova non smarrire la coscienza che il progresso non è punto una
1-427: nel fondo più cupo di quella coscienza... s'era acceso un
, x-1-72: la superbia ammaliava la coscienza, la sensualità inca- liginava lo spirito
il giogo del vizio la lor contenuta coscienza. emiliani- giudici, ii-151: allorquando
sentirne il rimorso, tanto già la coscienza si era incallita. p. verri,
di rimorso (l'animo, la coscienza). f. f. frugoni
. f. frugoni, vi-638: la coscienza incallita... più non sente
. avea così la fronte come la coscienza incallita. segneri, ii-40: hai tu
aiutata dalla nostra mollezza e dall'intima coscienza de'nostri vizi può trovare facilmente le
pensieri riusciva a riflettersi su la sua coscienza sconvolta, tra l'angoscia incalzante dei palpiti
.]: verità incancellabilmente scritte nella coscienza. oriani, x-14-116: le pareva ancora
privare, per opera magica, della coscienza o della volontà; conferire virtù
magiche; privato per opera magica della coscienza o della volontà; stregato, fatturato
agire sugli esseri viventi annullando la loro coscienza o volontà oppure può compiere prodigi;
non sanno portare. -gravare (la coscienza). costo, 1-80: se
in protesto sì amaro, come scarico la coscienza mia incaricando la vostra, così non
cesarotti, 1-xxviii-122: questa [la coscienza dei tradimenti] inceppa la lingua,
11-16: lo aiutava davvero a prendere coscienza di sé, a superare i
persone d'onorato animo e di timorata coscienza, l'incertezza della regola che in ciò
impegno. frateili, 1-5io: la coscienza gli dice che non è giusto inchiodare
occhi e vivi esprimendo tutta la sua coscienza, tutto il suo sentimento: così la
b. croce, ii-8-1: nella coscienza odierna si è venuta incidendo sempre più
di ombre che si incidevano nella mia coscienza. govoni, 6-142: l'immagine di
lxxix-m-116: la delicatezza stessa della sua coscienza lo aiutava a notare le prime quasi indiscernibili
femminilità, risiede per contro in una coscienza incoata e confusa, che non erompe
[era] incommensurabile per la sua coscienza di marito esemplare. 4.
la rosa, e pigliava sulla propria coscienza tutte le incommodità che costei diceva aver
b. croce, ii-12-151: la « coscienza infelice » dell'uomo è l'incomponibilità
; tenuto segreto nell'intimo della propria coscienza (un sentimento, un'aspirazione).
lo scrittore si pone come dio (coscienza universale) nel render conto del reale
-sostant. ciò che non ha coscienza della propria essenza e individualità.
. mancanza di consapevolezza, di coscienza; irresponsabilità. ferd. martini,
. che non giunge al livello della coscienza o che non è regolato dalla coscienza
coscienza o che non è regolato dalla coscienza; che non è accompagnato da consapevolezza
. -anche: latente nel profondo della coscienza; vago, indistinto.
non è conscio; che non ha piena coscienza o consapevolezza di ciò che fa;
insieme dei processi psichici che sfuggono alla coscienza riflessa. -in psicanalisi, per freud
disotto o al di fuori del campo della coscienza. saba, 1-73: la vita
... sulla carta di una nettissima coscienza e di una penitenza incontaminabile.
integro (una persona, la sua coscienza, il suo animo, ecc.
concordia, dell'amore casto e della coscienza incontaminata. carducci, iii-24-61: tutti
quello che, attestato pure dall'intima coscienza, non è scoperto ed inteso dall'incontentabile
, che rampollavano da sé dalla mia coscienza confusa. 2. che non
sudditi, senza che i tarli della coscienza gli dessero intervallo ne gl'intervalli delle ribellioni
, per giungere al miracolo scoppiante della coscienza umana, che mi doveva aprire
valore di insulto). incorruttibilità di coscienza. = voce dotta, lat
. -che non è avvertito dalla coscienza, inconscio (un atto, uno
dell'incosciente ossia di quello che la coscienza ancora non ha organizzato. piovene,
non dare la propria fisonomia alla sua coscienza. 2. psicol. cessazione
da incori valore negativo e cónsciéntia * coscienza '; cfr. fr. inconsience
qualche incremento, vergognatevi che la vostra coscienza individuale abbia a voi tolta la coscienza
coscienza individuale abbia a voi tolta la coscienza della scimmietà. periodici popolari, i-298
nel suo messiato, ha la profonda coscienza della sua dignità messianica. pirandello
. hanno depositato intorno al nucleo della coscienza prima e sincera, questa facilmente.
21-96: chi volesse indagare con maggiore coscienza che non si è fatto sinora,
: non indaghiamo troppo il fondo della coscienza rattrappita. loria, 5-37: indagava il
al cuore de'quali mormora alto la coscienza per roba indebitamente acquistata. rosmini,
del segreto, interno testimonio della propria coscienza, si contenta di dire avercelo dato
stato di fatto è definitivo per la coscienza morale, essendo ufficio di questa di
l'indiano. nievo, 323: la coscienza non se n'accorgeva, o per
singole civiltà, e consultiamo la nostra coscienza. lucini, 2-17: l'arte
e le passioni senza riflesso alcuno di coscienza morale. pratesi, 1-124: il
b. croce, i-3-237: la coscienza utilitaria si distingue dalla coscienza morale,
: la coscienza utilitaria si distingue dalla coscienza morale, perché nella prima è soltanto implicita
, ii-102: sebbene in atene la coscienza riflessa avesse già cominciato a prevalere,
principio le dissolutezze gli restano indigeste sulla coscienza. bocalosi, ii-7: la congerie di
ingiusto, sconveniente o comunque offende la coscienza. guittone, i-40-63: propio
di dottrina, che imponga leggi eterne alla coscienza. = comp. da in-con
g. ferrari, i-119: la coscienza ci rivela la nostra libertà, ci attesta
ii-10-152: può mai la superiorità della coscienza verso i documenti configurarsi a indipendenza dai
(che deve applicare secondo la propria coscienza) e non ha superiori (neppure
nella certezza sensi tiva la coscienza, il cui essere è sapersi, non
,... dritto indestruttibile della coscienza. alfieri, 5-90: indistruttibile reciprocità
del cuore e senza minima puntura della coscienza! = comp. da in-con
, incapaci di alzarsi per sé alla coscienza dei doveri morali, e abbandonate agli istinti
e le passioni senza riflesso alcuno di coscienza morale. carducci, iii-12-374: il
per essere davvero individuo è necessaria una coscienza capace di contrapporsi a se stessa e a
: la 1 laetitia 'che accompagna la coscienza della nostra perfezione è tanto più grande
forme sempre più rudimentali e tenui di coscienza, coscienze sempre diversamente individuate.
ardigò, ii-323: un atto di coscienza è l'entità più individua e semplice
del tempo. -figur. interiorità, coscienza. balbo, 1-337: per arrivare
la teologia medesima, i casi di coscienza sono indizionariati. = denom. da
, dall'energia trasmessa e dalla nuova coscienza. piovene, 7-440: esistono parole
restava una sottile incrinatura a ricongiungermi alla coscienza: quasi un indoloriménto di quella fatica
strali del pudore, indura / la coscienza, e turpi opre matura. carducci.
. educarci. cioè cambiare la nostra coscienza, abituarci a vedere le cose con
in: in grosse piante videsi [la coscienza] indurita, / e con l'
: quando mai la civiltà e la coscienza segneranno al pubblico disprezzo questi inerti,
profonde e inesauste sorgenti del male nella coscienza dei popoli. 2. che
erano inescusabili, sebben gli operassero con coscienza erronea. nievo, 517: tua
.. affioravano talvolta alla superficie della coscienza e ne formavano in qualche modo la ricchezza
conosciute ed approvate dalla tua propria infallibil coscienza. contile, i-41: il mio
, 6-284: tutti gli altri non hanno coscienza vera di quel che si vuole.
profeti. rosmini, xxvi-226: la coscienza erronea, sia per sé, sia
: considerasse fra tanto egli con qual coscienza potesse il papa lasciar il governo dell'
s. v.]: infeudare la coscienza, la penna. -impossessarsi,
e tuttavia non si rivelava alla sua coscienza. — con riferimento a due
dalla forma immediata ed infima de la coscienza, e mostrato come questa necessariamente si
nega e risolve -e quindi la coscienza si spiega e va compiendo -in un'
gusta che, per compiacergli, infinghino la coscienza. varano, iii-459: in queste
pietose, meschinissime scuse impedirmi di assumer coscienza del mio sentimento per adriana.
, come mero sapere, è sempre coscienza finita; l'infinità non è possibile senza
: se non è l'identità della mia coscienza delle cose, è l'infinitesimale coscienza
coscienza delle cose, è l'infinitesimale coscienza della relazione infinitesimale.
. pellico, 3-226: oggi me coscienza non rimorde, / se ti giudico infinto
influssi misteriosi rimaneva ancora nelle intimità della coscienza. covoni, 8-37: è lo
-dir. canon. per informata coscienza: procedimento con cui l'ordinario infligge
un ecclesiastico che egli, nella sua coscienza, ritiene colpevole di qualche grave mancanza
farlo più di cuore e d'informata coscienza. -completo, particolareggiato, esauriente
dell'incosciente ossia di quello che la coscienza ancora non ha organizzato. gatto,
cose opportune consigli, / infrangibile nella coscienza. d'annunzio, 4-i-157: erano prima
. nelli, i-102: ladra senza coscienza, ingannatora. tagliazucchi, 1-iii-17:
maestro toscano. -senso, coscienza. g. gozzi, i-1-166:
della vita, e voi non potete averne coscienza, perché logica ingenita, logica mobile
la innocenzia e la purità della mia coscienza, dando licenza ingenuamente a chi sa
eletti tre prelati, di che la coscienza nollo rimordeva: l'uno era il
favole colla furberia de'fanciulli e colla coscienza del segretario fiorentino. zendrini, iii-40
: mostravano [i farisei] d'aver coscienza delle picciole cose, ma li gravi
pirandello, 6- 284: non hanno coscienza vera di quel che si vuole..
: gli scrupoli che gli ingombrano la coscienza svaniscono come le ombie di una negativa
un nome, una funzione e una coscienza di sé,... chi potrà
dio... ci fa ingrossare la coscienza. domenichi [plinio], 7-50
, 19-518: ho già troppo ingrossata la coscienza. -di animali. giamboni
pavese, n-i-583: si inibisce con piena coscienza. 5. intr. ant
annullata. -inibizione affettiva: rimozione dalla coscienza di desideri, di sentimenti, ecc
.., temiamo i soprassalti della nostra coscienza, l'insorgere delle nostre inibizioni.
azione risulti, davanti alla loro stessa coscienza, legittima. -nel linguaggio biblico
, tende a dare all'operaio la sua coscienza di salariato, non di produttore.
interiore e delle gioie ineffabili della monda coscienza. mazzini, 2-217: l'inghilterra
troppa importanza al lavorio interiore di tale coscienza pluriper- sonale, si è visto in
è visto in essa un luogo spirituale di coscienza in assoluto presa nella sua
, sui dati comuni delle coscienze come coscienza in generale. -congenito (una
dio vero e innegabile: la sua coscienza. 3. definito, preciso
. -confondersi, smarrirsi (la coscienza, l'animo). m.
gradiva, benché inonesto, mi slargò la coscienza. c. gozzi, i-7:
mi sapessi inoppugnabilmente unico interprete della mia coscienza umana governata pertanto da regole sovrumane.
dispregievole,... non ha coscienza che per inorgoglirsi della sua immaginaria virtù
, iv-1-918: la profondità della sua coscienza e l'infinita estensione della sua sensibilità
inquiete con dio e con la propria coscienza. -irrequietezza. guicciardini,
dà inquietudine e molestia per la mala coscienza. lorenzo de'medici, ii-67:
nella vita pessima degli ambroni con una coscienza così rilasciata come sciolti erano i suoi
giunse mai ad acchetare i latrati della coscienza, ed a strangolarvi non pur la
profonde e inesauste sorgenti del male nella coscienza dei popoli. -ant. vizio,
ogni combinazione; / sono nell'universa coscienza e mi v'insedio. e
materialismo insensato ha spenta in noi la coscienza dell'unità, usurpato il seggio dell'
4. privato della sensibilità, della coscienza; privo di sensi, caduto in
da mettersi in pratica con sicurezza di coscienza, ho io quietata la mia.
. albertazzi, 996: non dalla coscienza le insorgeva il rimprovero o l'ammonimento
: dentro le più segrete pieghe della coscienza, quelle apparizioni ridiventate natura segnavano l'
alberto, 167: costui la insozzata sua coscienza da'vizi ragguardando, e sé con
ebbe rossore, nel teatro della propria coscienza, di adularsi. di darsi ad intendere
dì o l'altro nell'anima vostra la coscienza dei destini, ai quali è chiamata
quel guadagno s'intacchi la giurisdizione della coscienza. manzoni, fermo e lucia, 26
dove non vi fosse l'intacco della coscienza. f. corsini, 2-13: altre
7. ant. lucidità mentale, coscienza, sensibilità. trissino, 2-2-161:
, nella sua bellezza, la superba coscienza del suo valore intellettuale, il suo
sforzi d'intellettualizzarlo, e fornirgli una coscienza ciclica e critica, tornando in niente.
. 2. che mantiene una coscienza pura, onesta; incorrotto, probo
. ottenebrare nella mente; privare di coscienza, di ragione, di giudizio; trarre
. ottenebrarsi nella mente; perdere la coscienza, la ragione, il giudizio, la
mente; reso o divenuto privo di coscienza, di ragione, di giudizio;
la ragione, il giudizio, la coscienza; cadere nell'ignoranza, nel peccato
l'estensione e l'intensificazione della nostra coscienza morale. soffici, v-6-448: la
innanzi al re doveva dimandare libertà di coscienza,... non ebbe adito
fra il soggetto e l'oggetto della coscienza in generale). gioberti, 4-1-244
troppa importanza al lavorio interiore di tale coscienza pi uripersonale, si è visto in essa
visto in essa un luogo spirituale di coscienza in assoluto presa nella sua libertà naturale
, sui dati comuni delle coscienze come coscienza in generale. intenzionalménte, avv
che prepara l'apparizione del contenuto di coscienza vero e proprio. -secondo il filosofo
tra l'incoscienza e i primi barlumi della coscienza. bonsanti, 5-188: sentì quel
, che non ha fede e di pessima coscienza. giuglaris, 210: interessati che
che appartiene o ha sede esclusivamente nella coscienza (in contrapposizione con ciò che ha
in teologia, anima, spirito; coscienza. -anche: l'insieme delle facoltà
esame dell'uomo interiore col testimonio delta coscienza deve intendersi nel senso di socrate:
il profondo dell'animo; mente; coscienza.
esistenza individuale). -in partic.: coscienza (in contrapposizione a ciò che ha
: assimilazione di una scelta esterna alla coscienza. -anche: ripiegamento su se stesso
, tr. tradurre nell'ambito della coscienza; conferire una maggiore intensità e profondità
-di interiorizzarmela -questa capacità di interiorizzarmi la coscienza altrui è natura? o è già uomo
, ii-6-90: basta che si accenda la coscienza morale, che la legge s'interiorizzi
agg. tradotto, assunto nell'ambito della coscienza; dotato di una maggiore intensità e
. 2. vissuto al livello della coscienza individuale (con riferimento alla tecnica narrativa
del monologo interiore e del flusso di coscienza). landolfi, 7-134: il
: assimilazione di una scelta esterna alla coscienza. b. croce, ii-10-157
dell'animo, dello spirito o della coscienza; intimamente. savonarola, 8-i-394:
è giudizio, cioè esaminazione frequente della sua coscienza;... e dal giudicio
. nell'intimo dell'animo, della coscienza; interiormente. cavalca, 19-159
3. figur. nell'animo, nella coscienza, nel proprio intimo. - anche
madre deh'internazionalista giustiziato... la coscienza di noi stessi. oriani, x-2-214
-che si riferisce o ha sede nella coscienza, che è attestato dalla coscienza.
nella coscienza, che è attestato dalla coscienza. -osservazione interna, senso interno:
in teologia, anima, spirito; coscienza; l'insieme delle facoltà spirituali.
7. che si riferisce alla coscienza come sede della vita morale.
17. animo, spirito, coscienza; ragione; interiorità. - anche
delle sue concezioni tolte dal profondo della coscienza. 7. letter. integro
l'hawardo di religione cattolico, di coscienza intera e d'animo generoso. alfieri,
che manifesta tutto tanimo, tutta la coscienza, tutta tinteriorità. banti, 9-60
e non posso operar cosa che la coscienza non ammetta per intiero. soldati,
dell'anima umana, specchio, misura, coscienza del mondo. b. croce,
. d'annunzio, v-1-553: la coscienza umana è un mistero profondo, è
politico ch'io, facendomi interprete della coscienza della nazione, ho più volte espresso
bendati, e con piena tranquillità di coscienza, in un pozzo che non si sa
. interrogare il cuore... la coscienza altrui e la propria. interrogare se
, siete cristiana; interrogate la vostra coscienza. -rifl. carducci, iii-25-22
po'più certe persone di tanta e delicata coscienza e di riguardevol pietà, non si
psicol. dimensione intersoggettiva: dimensione della coscienza in cui trovano fondamento i rapporti fra
v-3-251: noi sentiamo intervenire nella nostra coscienza l'azione continua d'altri esseri. tarchetti
ora avevo avuto chiara e disperata la coscienza delle discordie intestine che mi straziavano.
annunciare; proclamare. la coscienza, xxi-706: a niuno puote intimare o
influssi misteriosi rimaneva ancora nelle intimità della coscienza. carducci, iii-9-152: le sue
, ii-9-218: la cosidetta intimità della coscienza è nient'altro che il sentimento, poeticamente
il punto di * conversione 'della coscienza a sé stessa. 9. ant
-filos. senso intimo, sentimento intimo: coscienza. i. riccati, 2-259:
una sostanza sa di essere, e che coscienza si appella, è certamente uno ed
'senso intimo'e della ragione e della coscienza, e anco di quel che ci avverte
* intimo sentimento ', segnatamente della coscienza e degli affetti.
quando nasconde la colpa sua dentro nella coscienza, sta nascosto dentro ed occultasi negli
-animo, interiorità. — anche: coscienza. s. gregorio magno volgar.
quando nasconde la colpa sua dentro nella coscienza, sta nascosto dentro, ed occultasi
rimanere stecchito, morire improvvisamente; perdere coscienza, svenire. domenichi [plinio]
la tua dignità, ledere la tua coscienza. panzini, ii-174: l'uomo
tutto il vigore della volontà sorretta dalla coscienza. cassola, 2-290: ti rendi conto
miserere; / chi fa l'esame della coscienza. pananti, i-288: tutte le
l'aspro gastigo e per la rea coscienza. guerrazzi, ii-i-io: trovatolo tutto intorato
o imperative esprime la necessità di prendere coscienza di un evento o di una condizione
forma di scetticismo logico che fa della coscienza dell'unità un atto di vita vissuta
e funesto. mascardi, 2-297: o coscienza ben regolata, tu sei sicura ne'
l'intelletto, il cuore e la coscienza. pavese, 8-249: quando racconti
intrighi, cotesto riguardava lui e la sua coscienza. b. croce, iii-27-126:
scienza, e sia la coscienza stessa, in cui chi prova il
conosciute ed approvate dalla tua propria infallibil coscienza. a. f. doni, 2-74
operazioni spirituali dell'uomo; animo, coscienza, interiorità. buti, 2-673
, intristita dell'ombra della colpa che la coscienza di lei continuamente vi proiettava.
si è introdotto nelle sfere della vostra coscienza un elemento perturbatore, che è risalito
di risolvere i concetti di spirito e coscienza. 2. psicanal. uno dei
compiuta dal soggetto sui fatti della propria coscienza e sulle proprie esperienze personali, assunta
.: piegare, rigirare nella propria coscienza, nell'intimo del proprio animo.
intuizione dell'ambiente; guidandolo la sua coscienza artistica nel pennelleggiare sempre in modo diverso
assume a suo fondamento i dati della coscienza, cioè della riflessione dell'uomo su
ogni sforzo d'inturgidire il senso serbando coscienza, porta a questa disfatta. è insomma
costituendo un affronto alla dignità, alla coscienza, allo spirito dell'uomo; indegno
molto per far loro decretare la libertà di coscienza,... fu finalmente invano
bruttezza mostruosa, e aveva di essa coscienza, peggio anzi: un tragico invasamento.
portato a sentirsi in pace con la coscienza, guardando le raschiature del proprio manoscritto
, puzzate e inverminite, la vostra coscienza non ne sente rimordimento né dolore.
394: quello che inverte la loro coscienza, quello che travolge il loro proposito,
coloro che predicano la fede, la coscienza, il proposito. fogazzaro, 10-208:
forma, un aspetto particolare; prendere coscienza di sé o di un dovere o
peccò, / andare a invetriarsi la coscienza. = denom. dal lat
più della invidia cortigiana che della sua coscienza. livio volgar., ii-1-81:
ne viene a quel freno invincibile della coscienza che mi trattenne anche dopoché cessai di
con le sue normali facoltà e con coscienza certa, e non è, pertanto
xxvi-173: * invincibile 'è quella coscienza erronea, la quale ha in sé un
di più sacro ed inviolabile è nella nostra coscienza. nievo, 774: non morrò
uso comune), e con sicura coscienza gli adopera, o lascia il podere
, della storia come di un atto di coscienza che, sorgendo da un bisogno morale
murmure blando. gozzano, i-824: la coscienza della realtà le involse come una fiamma
sf. mancanza di volontà e di coscienza neltagire; casualità. vittorini,
de'vocaboli. vittorini, 5-348: la coscienza comunista non perderà più la facoltà di
cadere. grafi, 5-123: la coscienza mia, usa al cimento, / era
d'armi. bresciani, 2-v-114: che coscienza è la sua, di venirmi lodando
soggetto; l'uomo in quanto ha coscienza individuale di se stesso; tessere consapevole
data natura in quanto egli ha la coscienza di sé stesso, e ne pronuncia tatto
del controllo degli stimoli che giungono alla coscienza e della motricità (v. anche
sono pochi gl'individui nei quali la coscienza riflessa... è riuscita a condensare
, stato di semi-incoscienza o di attenuata coscienza e sensibilità, caratterizzato da manifestazioni,
stato transitorio di dissoluzione del campo della coscienza). gentile, 2-i-62:
le resistenze e favorire la presa di coscienza dei contenuti psichici rimossi. =
di un principio affinché si muti in coscienza. migliorini [s. v.]
: stato di semi-incoscienza o di attenuata coscienza e sensibilità, caratterizzato da manifestazioni per
ricostru zione del campo della coscienza). = voce dotta,
psicofìsico di semi-incoscienza o di attenuata coscienza e sensibilità, provocato artificialmente ricorrendo a
lui un trattamento che ne sopprima la coscienza o la volontà, è punito [
questo sistema: esso ripugna alla testimonianza della coscienza. tommaseo [s. v.
, il sentimento del contrasto fra la coscienza esaltata che l'io ha di sé
ora avevo avuto chiara e disperata la coscienza delle discordie intestine che mi straziavano,
g. buondelmonti, ii-31: la coscienza o non combatte o debolmente si oppone
tutte le apparenti irregolarità di che la coscienza è capace. ferd. martini, 1-ii-435
ne'pagamenti, con irremissibil debito di coscienza e con ingiustissimo accrescimento all'altre d'
(228): rimordendogli probabilmente la coscienza d'esser stato causa, o almeno
latente, viva, irreparabile / è la coscienza della vita, l'erta / del
irresistibilmente trascinati. borgese, 1-303: la coscienza, fulminea, di desiderare irresistibilmente la
realtà; ed essa è accompagnata dalla coscienza involontaria ed inreflessa. tommaseo [s.
spirito, e per questo modo pericola la coscienza. pasqualigo, 304: sì come
quella chiarezza, quella rapidità e quella coscienza in misura molto maggiore, irrobustite dalla
sperimentati dalla coscienza e i campi di eccitamento cerebrali.
accettando un graduale e triste ispessimento della coscienza? 2. tecn. processo
/ correndo con asciutte piante andato. la coscienza, xxi-718: quella beata moltitudine di
. genovesi, 1-i-102: la coscienza antecedente, il cui principio è una
psicol. riduzione di un contenuto di coscienza o di un processo psicologico alla forma
. beicari, 1-66: era d'ottima coscienza e dottissimo in jure canonico. bisticci
, le più timiduzze e delicate di coscienza labbreggiavano avemarie. dossi, 3-20:
nel sonno su cui invece nuotavo in piena coscienza. d'annunzio, iv-2-551: intorno
impeti. tarchetti, 6-i-417: la coscienza... è dissimile in tutti gli
, il terribile dramma scoppiato in una coscienza, si riducevano per quel signore ad
civiltà, dalla ragione e dalla comune coscienza umana, prescindendo da qualsiasi specifica concezione
ii-84: certo gran pena ha la coscienza laidita. d. battoli, 1-8-139:
villania. e la mattina rimordendolo la coscienza di sì laido peccato, temeva di entrare
volse a sua maestà, e gli facea coscienza ché fornisse le mura di quelle cosacce
e il * 49 non abbiano potuto dar coscienza di sé agli italiani. carducci,
io hoe udito le loro lamentazioni. la coscienza, xxi-719: alla plenitudine di questa
: il vidame, la di cui coscienza non era stata ancora laminata sotto la pressione
fornello di cucina, non abbiamo più coscienza di aver a che fare col fuoco
che... protestò che la coscienza gli vietava di consentir mai a decreto ignudo
mazzini, 86-38: un lampo di quella coscienza di verità e di dovere bastò all'
illuminato a un tratto uno stato di coscienza preesistente sebbene immerso nell'oscurità.
, racconta giovanni, per sgravio di coscienza, dato di piglio alla lancia,
. morelli, 44: la sua coscienza a poco a poco s'addormenta; i
serra, i-262: c'è una coscienza più sicura, una profondità e una larghezza
in campo qualche sua regola larga di coscienza;... anche una certa vergogna
non durò. -avere la coscienza larga, essere di coscienza larga:
-avere la coscienza larga, essere di coscienza larga: tollerare o indulgere ad azioni
la libertà cristiana consiste in aver la coscienza larga e non temere di prevaricare tutti gli
chiesa. segneri, i-276: sei di coscienza larga, ardito, arrogante. pellico
4-196: voi altri cattolici avete la coscienza larga, e trovate sempre preti indulgenti che
toscani, 86: molti hanno la coscienza sì larga, che avanza una nave di
dottrina si argomentò di promuovere tra la coscienza morale e la sua nemica transazioni e
sé sia con gli altri (la coscienza); incline al lassismo (una dottrina
tutte le quali cagioni proviene che ora la coscienza sia erronea giudicando peccato quello che non
dell'animo umano. - anche: coscienza. ugurgieri, 343: le latebre
mia sorprese,... / la coscienza che m'accusa io tento / di
o senza essere avvertito con chiarezza dalla coscienza; che si agita larvamente nel profondo
bene esserne possessori, ché non ci faremmo coscienza di nominargli così, solamente vorremmo che
ducati / che non san casi di coscienza i frati, / o i pedanti vocaboli
dove si può lodare meritamente e in coscienza approvare. de sanctis, 11-67: perché
giunse mai ad acchetare i latrati della coscienza. a. cattaneo, i-173:
gli affanni solleciti, i latrati della mia coscienza, mi compatiresti in vece di lodarmi
, malate d'ideali, con la coscienza sconvolta dai problemi religiosi e sociali che
attività che si svolge nell'intimo della coscienza. -in partic.: travaglio interiore,
generata dal vivace e continuo lavorio della coscienza popolare nella sua differenza ed unità colla
e perplesso dei tuoi dubbi e della tua coscienza. ti piace di roderti e di
legge positiva; conforme ai dettami della coscienza, alle regole e alle norme stabilite;
, in quanto conforme ai dettami della coscienza, alle prescrizioni della legge naturale o
venne restaurando e fortificando dappertutto; la coscienza del diritto e del lecito non si
modesta, ma che talvolta esprime la coscienza del diritto e della forza.
; calpestare la virtù; contaminare la coscienza; pregiudicare una nobile prerogativa.
indole,... e dalla nuova coscienza. 2. ciascuno dei complessi di
metafisico, e comunque come vincolanti in coscienza, incondizionatamente). rosmini,
-essere legge: essere obbligatorio secondo la coscienza o secondo il diritto; essere stabilito,
): uom senza legge e senza coscienza. metastasio, 1-i-25: è un perfido
: dopo qualche giorno, la crisi di coscienza fu superata -necessità fa legge -e l'
contro l'indipendenza dello spirito e della coscienza. nievo, 498: d'intorno
fuori dell'onesto tetto coniugale della nostra coscienza è assai difficile che non si abbian
. de roberto, 1-300: la coscienza della colpa la faceva maggiormente insistere sulla
. croce, ii-10-139: l'esame di coscienza, del quale pareva che si volesse
si cambia. quale questo motivo? la coscienza della legittimità di quel suono; e
legittimità di quel suono; e tale coscienza è data, quasi sempre o sempre
di autorità vera, obbligante anche in coscienza all'obbedienza (un sovrano: e
ammette delle percezioni di cui non abbiamo coscienza, e questa dottrina è una dottrina
boito, 1-524: o spaventosa / coscienza mia, cui tanto leppo ammorba,
interesserebbe al mio onore e alla mia coscienza.
d'esser abbandonato dalla pietosa cura della coscienza, di non sentir più né le punture
tiene in dubbio se io sia obbligato in coscienza a denunziare il mio sig. d
proprie diagnosi e discriminazioni di casi di coscienza, situazioni domestiche, scrupoli sentimentali,
lume di vera scienza e di santa coscienza, che molti letterati con loro ingegno.
peccato sull'anima; perché la quiete della coscienza prepara a'tuoi dolori un letto da
clinico acutissimo, con gravi disturbi della coscienza, febbre, paralisi e convulsioni.
, il gusto più corretto, sorge la coscienza puramente letteraria, il culto della forma
: vorrei che voi, persa come la coscienza della vostra umanità più greve, anche
o al santuario delle intenzioni e della coscienza. gramsci, 9-407: i capitalisti
delle libertà civili e sociali (di coscienza, di 'pensiero, di associazione
contro l'indipendenza dello spirito e della coscienza. piovene, 8-98: come fu un
che il vino lo tracannava con buona coscienza. misasi, 7-i-81: fin dal primo
quello di cui si ha insieme la coscienza dell'atto e del potere di non porlo
. la sua concezione della libertà come coscienza della necessità. 2. possibilità
-senso (o sentimento) della libertà: coscienza che l'uomo ha, a livello
comunicazione sono inviolabili. -libertà di coscienza: v. coscienza, n. 4
-libertà di coscienza: v. coscienza, n. 4. -libertà di
alla sua capacità giuridica (libertà di coscienza), ma anche il diritto, sia
sì calante, che si dovrebbono far coscienza a spacciarlo con libertà. genovesi,
s'intende di uno che abbia libertà di coscienza, la quale consiste nella schiavitudine del
possiede ancora l'interiore libertà morale, la coscienza di uomo libero; persona servile,
, 2-335: non so con. che coscienza i pp. inquisitori gli abbiano sottoscritti
dalla legittima autorità o dai dettami della coscienza; essere conforme alle norme legislative,
e intendono violenza, fermenti scomposti, non coscienza di sé, oscure lievitazioni del sangue
; assillo, rodimento; rimorso della coscienza. dante, xlvi-22: ahi,
notte come una lima sorda [la cattiva coscienza] ti rode le viscere. canoniero
è al di qua della soglia della coscienza o della percezione; che è caratterizzato
ogni altro determina il valore intrinseco della sua coscienza e l'importanza limitativa della sua filosofia
transitorie. tarchetti, 6-ii-43: questa coscienza dell'esistere può non essere circoscritta esclusivamente
la nostra, noi mostreremmo aver poca coscienza de'nostri destini e della nostra missione
sono appresi col sentimento, ossia colla coscienza, ne segue che due sono altresì
sf. medie. perdita temporanea della coscienza e delle facoltà sensoriali; prima manifestazione
fisi ginocchi. bocchelli, 2-v-486: la coscienza perde di forza e divien troppo fisa
scutere con don antonio sui casi di coscienza e di liturgia. gramsci, 1-102
buon grado, ma per debito di coscienza; e può essere franca professione,
ii-713: a che prò'logorarsi la coscienza in una filosofia che non serve a
alle riforme religiose, alle libertà di coscienza. 23. locuz.
tuoi figliuoletti e l'altro alla tua letteraria coscienza, avresti tutta la vita, per
religione, metteva in lubrica contingenza la coscienza di madama. denina, ii-226: prima
b. croce, ii-n-13: la coscienza morale, all'apparire del cristianesimo,
svelare, scoprire, fare affiorare alla coscienza; mettere o rimettere in auge,
. sacchetti, 356: però ciascun la coscienza scuota / e pensi d'esser candido
fatto che se ne prendeva sempre più coscienza. -piena efficienza funzionale delle facoltà
condizione esistenziale); farne acquistare piena coscienza; divampare (una passione).
mente e di idee; lucidità di coscienza; perspicuità di concetti. -anche:
-in partic.: stato normale della coscienza, in grado di intendere, conoscere
non comporta obnubilamento sensoriale, perdita della coscienza; cosciente. graf, 5-679:
uomini che non si elevano alla sua coscienza filosofica. = comp. di
maggior lume di vera scienza e di santa coscienza, che molti letterati con loro ingegno
che in ciaschedun di loro sarà nominato coscienza. fogazzaro, 10-64: dunque dentro
: nel fondo più cupo di quella coscienza, come al termine smisurato di un pozzo
e alla lunga alla lunga anche alla mia coscienza quella vita intrinseca e comune con una
, per dir così, velato la coscienza. moretti, iii-131: e allora
lunghe mani, / sottili avvisi e grossa coscienza. loredano, 5-25: i grandi
ancora e ci sarà sempre dignità di coscienza, aborrimento alle bassezze. -figur
di ogni altra, non potendo in coscienza considerare una maestra con tanto di patentino
-figur. immacolato, integro (la coscienza). b. croce, ii-6-140
conosciamo... gli scrupolosi dalla coscienza sempre lustrata, affannantisi a spazzar via ogni
ero luterano epperciò disawezzato dall'esame di coscienza, avverso alla confessione. -abitato
libero esame e la restituita intimità della coscienza, avevano precorso la libera ricerca,
una persona, l'anima, la coscienza, la volontà, ecc.);
inpazzire e macchiare la mia reputatione e coscienza? metastasio, 1-i-312: macchia la
una persona, l'animo, la coscienza, ecc.); corrotto, depravato
albertano volgar., ii-83: la coscienza macchiata, per cose male accattate o
giatelo senza cercar altro per riguardo della coscienza. punto, preparando un giorno
, viziano la mente, macolano la coscienza e vituperano la fama. s. gregorio
me stesso, avrei turbato la mia coscienza e maculato la mia fama.
una persona, l'animo, la coscienza); contaminato moralmente, corrotto dal
veggiamo. d'annunzio, v-1-553: la coscienza è determinata come un torace d'uomo
, avesse trovato sulla traiettoria quella sua coscienza madida, fiacca, suppurante di rimorsi
conosciuto mio padre, perché matrema in coscienza sua mi giurò, che non poteva dir
il dono non solo, ma anche la coscienza critica e piena con asafetida pesta dentro,
224-50: ben pare che oggi niuna coscienza si faccia, e spezialmente nella maestria
, maestro delle anime: direttore di coscienza. -anche: confessore. beicari,
anzi indispensabile. la mafia è la coscienza del proprio essere, l'esagerato concetto
panno lo prezzo della detta tintura, con coscienza e licenza dell'officiale di calimala e
dell'anima e l'ulcere pestilenti della coscienza. g. gozzi, 180: io
forma momentanea della legge, che la coscienza pubblica potrà sempre perfezionare. de roberto,
la vera maggioranza del senno e della coscienza d'un popolo. -condizione
. ma inviarlo al fronte, in coscienza, non poteva. poteva renderlo utile,
bernardo volgar., n-13: monda la coscienza tua e sempre sia apparecchiato, accioché
. mazzini, 62-330: quando la coscienza nazionale interviene così vigorosamente nei conflitti politici
digiuni avevano tutte, come lei, una coscienza di ermellino. baldini, 9-46:
, la loro volontà, la loro coscienza, niente miglior dell'intelletto; malabili,
di malacarne, dove i quarti della coscienza degli scrittori tu vedi appesi ai ganci
. locuz. in malafede: con la coscienza di affermare il falso, con la
azione risulti, davanti alla loro stessa coscienza, legittima. = comp.
— piccolo male: breve assenza di coscienza propria della stessa affezione morbosa.
chi opera il bene può avere la coscienza tranquilla. crusca [s. v
timido l'uomo, se non la coscienza delle cose malfatte, onde la sua
vii d'un malfattore / ch'abbia la coscienza maculata / e, benché mostri gran
ignoranti del mondo, senza discrezione, senza coscienza, ma bensì su malfondati sospetti,
soggiogarne la volontà, da annullarne la coscienza; incantesimo, fattura, stregoneria.
di continuo il suo malessere, ne ha coscienza dolorosa. guerrazzi, 16-68: non
la mia ultima volontà, benché contro coscienza. manzoni, pr. sp.,
mamiani, 4-142: la libertà di coscienza occupa il primo luogo fra le franchigie
fissandomi con due occhi torbidi di mala coscienza; parve l'assassino che sospetta nel suo
come amico... a togliersi dalla coscienza il mal peso, ad aggiustar.
, 23-21: forse tutto partiva da una coscienza malsicura pel passato. pascarella, 1-309
maltrattamento! niccolini, 4-51: la coscienza de'suoi mali trattamenti gli facea tanto
la malvagità, la povertà, la coscienza delle male operazioni, s'accostavano a
i loro sacerdoti mettono a carico di coscienza a'signori se non uccidono i loro fratelli
-anche al figur.: obnubilamento della coscienza. s. caterina da siena,
5. obnubilamento sensoriale, perdita della coscienza, svenimento, mancamento. bellori
: in italia... manca la coscienza che l'ardire ha sempre un numero
soffrivo ancora poco, non avevo ancora coscienza d'essere anch'io miseramente fallito con il
e il fallimento già scontato nella propria coscienza. -sostant. gobetti, i-5
pratesi, 1-301: questa conquista umana della coscienza francata da ogni principio religioso e morale
non è che manchi ai chinesi la coscienza (tesser nazione, poiché...
? o vi morderà manco / la coscienza? [sostituito da] manzoni, pr
fuori: che noi non possiamo in coscienza e senza eccedere il nostro mandato,
mazzini, 4-4: forti della nostra coscienza e del mandato che dio e l'
debbono esser liberi di votare secondo la loro coscienza, una volta che sono in parlamento
immagina che queste parole evocano nella tua coscienza illuminata è il gesto che accompagna il
la volontà, ne tiene soggiogata la coscienza; che riesce a ottenere docilità e
': concerne segnatamente le cose di coscienza. 'largo di maniche ':
può configurarsi infine nel processo di auto- coscienza dell'anima individuale, che si compie
ai sensi, all'intelletto, alla coscienza). rosmini, 5-1-139: la
sensi, all'intelletto; rivelarsi alla coscienza. zanobi da strata [s.
apparati anatomico-fisiologici, viene a manifestarsi nella coscienza. de amicis, i-514: ciascuna ha
sensi, rivelato all'intelletto, alla coscienza. rosmini, xi-13s se l'essere
: a fondare una nazionalità è necessaria la coscienza di questa nazionalità e...
di questa nazionalità e... questa coscienza non può aversi, ogniqualvolta l'insurrezione
. rosmini, xxvi- 251: coscienza stupida quella che difficilmente si risente a'
cassola, 6-159: lei non ha coscienza, ha rovinato quella ragazza, e
. 2. -mettere una mano sulla coscienza: v. coscienza, n.
-mettere una mano sulla coscienza: v. coscienza, n. 5. -mettersi
la manumissione dai padroni, anziché dalla coscienza del loro diritto. 2.
re per lui riluca, / che coscienza mosse il re uberto, / siccome
tremula, dorata marezzatura agli orli della coscienza. manzini, 18-228: l'odore dell'
volte per verità ho avuto stimolo di coscienza neh'amministrare li sacramenti a questi negri,
portare il friuli a un livello di coscienza che lo rendesse rappresentabile, esserne sufficientemente
albertano volgar., ii-83: margine della coscienza si reputa per fedità. cassiano volgar
lei: gli perdoni: è la coscienza sua mariòla che col corpo del delitto
il padre pendola era un sacerdote di coscienza e un uomo di molto garbo;
che sono tanto creduli che si farebbono coscienza di pensar alcun male, quando anche
vilipendere la dottrina non davano ai popoli la coscienza del bene che per altri rispetti il
valore e le combinazioni degli atti alla coscienza. 4. nella scherma,
del disio, né l'abbandona / coscienza del ver che la martira. -rifl
, la forza del male tògliene la coscienza, qui, il martìro, sorto dalla
martirizzava co'suoi rabbiosissimi attorcimenti la propria coscienza. manzoni, pr. sp.,
proposito di ingannare o con la chiara coscienza di essere in contrasto con la verità
dire che ci abbia di gran porcherie sulla coscienza! l'avreste detto, eh?
quel giorno filippo aveva giaciuto con la coscienza buia e
l'ho compiuto con una perfetta lucidità di coscienza, esattamente, nella massima sicurezza.
: a tu per tu con la propria coscienza, ciascuno di noi svolge la sua
dei lai. gramsci, 4-47: la coscienza dell'impotenza materiale di una gran massa
ma che non è sorretto dalla necessaria coscienza e volontà (e che quindi non
l'origine degli esseri viventi e della coscienza sensibile; con robert boyle (1627-1691
esistente al di fuori e indipendentemente dalla coscienza, la quale è riflesso della materia
alla quale corrispondono determinate forme sociali di coscienza, non esclusa l'alienazione umana del
lo scetticismo epicureo, la negazione della coscienza, l'anarchia delle passioni, la vita
... difese i diritti della coscienza e della libertà e della vita spirituale
, per giungere al miracolo scoppiante della coscienza umana, che mi doveva aprire lo
altre, ho evidenti e presenti nella mia coscienza. 2. assoggettamento, relegazione
controspinta penale, si tratta di tener la coscienza in equilibrio; si tratta d'una
la incosciente riflessione si forma e sviluppa nella coscienza comune ed incolta, consiste in una
metter la mano a incarnarlo, la coscienza del mio poco valore, contro al mio
nel proprio intimo, nel segreto della coscienza. chiaro davanzali, xvi-41: fo
, che risolvono le schiume della loro coscienza, che si mondano per tornar belle
impiccarsi. né ho avuto scrupolo di coscienza nell'aprirgli quest'ultimo caso, perché
la storia, cercarne il rapporto nella coscienza degli uomini medi, giacché le massime figure