steldaccia, in provincia di palermo. cosale, agg. nella teoria del linguaggio di
soltanto cose osservabili direttamente. - lingua cosale, quella in cui sono ammissibili solo enunciati
10-138]: la luce, il meno cosale di tutti gli enti, è da
evanescente astrazione: frammento estratto dalla mondanità cosale dell'esperienza ingenua arbasino, 23-1346:
presenta, che si manifesta in modo cosale; concreto, tangibile. p
naturalizzazione cosalistica. = deriv. da cosale. cosalità, sf. condizione
si presenta, si manifesta in modo cosale; oggettività, in partic. di una
agg. che ha la facoltà di rendere cosale, oggettivo; che attribuisce consistenza o
denuncia camusiana. = deriv. da cosale, coi suff. dei verbi frequent.