non molto buona, e che il corticelli qualificò per barbara: la crusca la notò
si formano dalla riflessione con raziocini. corticelli, 2-286: molte belle cose si sono
simil luogo, allora, dice il corticelli, esige la preposizione a; e si
secondo il costume dell'attica. corticelli, 2-26: perché il dialetto attico,
a'nostri tempi l'atticismo de'greci. corticelli, 2-26: questo atticismo, al
, / levami su le penne. corticelli, 2-26: ebbe la lingua greca
ch'alcun d'autorità lo scemi. corticelli, 2-209: e ora non parlo
si dica, sarà ben detto. corticelli, 1-95: io osservo appunto, che
.. gli avverbiali, come tardanza. corticelli, 1-133: molti sono gli avverbi
di esplicare gli accidenti di quello. corticelli, 1-132: l'avverbio opera col
[della bocca] nel pronunziarle. corticelli, 1-315: il b è assai simile
non fa niun'altra parte d'orazione. corticelli, 107: il dativo, e
, questa mutazione si dice declinazione. corticelli, 18: la declinazione altro non è
. -ant. desinenza. corticelli, 15: la determinazione, o sia
dicon diminutivi; i secondi dispregiativi. corticelli, 9: quanto a'diminutivi,
tralascia- mento, che dir vogliamo. corticelli, 227: usitatissima presso i nostri
e dalla figlia del saturnio dio '. corticelli, 230: della enallage. questa
istraniero nome, eterocliti son chiamati. corticelli, 21: eterocliti si chiamano que'
casi, di questi un'altra. corticelli, 92: gerundio, come presso
, e il loco ove era gita. corticelli, 87: gire ha queste voci
crede; ma modi, come dice il corticelli, poetici. leopardi, 22-138:
? -sonorità, tonalità. corticelli, 2: queste quindici lettere si chiamano
per dar la benedizzione all'uomo. corticelli, 252: padre m'era in onore
che in essa fummo soliti di sperimentare. corticelli, 79: s'incontra grandissima varietà
che cagiona rincontro e concorso de'lumi. corticelli, 222: 'e'copula,.
solo; unirsi, confondersi. corticelli, 183: questa preposizione, se ad
disus. aumento sillabico, desinenza. corticelli, 22: de'nomi ci sono,
ultima sillaba, sono sempre indeclinabili. corticelli, 20: indeclinabili chiamiamo que'nomi
, tal proposizione indifferente si chiama. corticelli, 140: benché,...
a casa d'un certo procuratore. corticelli, 209: innanzi innanzi è come superlativo
che 'n tutte le lingue son monosillabe. corticelli, 7: interiezione è una parola
quelle parole del 'vostro nome'. corticelli, 256: la virgola si usa per
da trionfar di sì ostinati avversari. corticelli, in: non pochi intoppi..
intramezzando un concerto giulivo di violoni. corticelli, 235: la 'tmesi '.
e intransitivo, ma attivo si considera. corticelli, 58: il verbo personale altro
sillaba, una desinenza). corticelli, 54: 'qualche'con la stessa invariata
'. -con uso avverb. corticelli, 191: vuole l'accusativo, ma
una vivissima ipotiposi e descrizione di lui. corticelli, 3-i-172: non ci ha cosa
, la ritiratezza e l'applicazione. corticelli, 3-i-191: le narrazioni, le quali
strumento (quale complemento). corticelli, 117: i verbi di quest'ordine
attacco 'lo piglieranno per 'assalto'. corticelli, 3-i-43: parlano un oltramontano italianizzato
. 7. indifferentemente. corticelli, 108: se i sostantivi saranno l'
mancante d'ogni più risvegliato romore. corticelli, 3-ii-211: la nostra pizia,
breve la prima secondo il senso. corticelli, 259: poco si ha a dire
3. scorrettamente, sconvénientemente. corticelli, 49: * ogni 'malvolentieri s'
una o più forme morfologiche. corticelli, 87: i verbi della seconda classe
conosce manifestissimo nella particella 'non abbia'. corticelli, 244: troncandosi spesse volte presso
indicativa. -forma grammaticale. corticelli, 81: a questi si possono aggiungere
rota d'una frombola in maniera. corticelli, 161: nella nostra lingua l'infinito
a martello di qualunque severa discussione. corticelli, 3-ii-299: l'acutezza soverchia e
tempo spenditore e a tempo massaio. corticelli, 3-ii-59: nel governo della sua
cosa che fosse capace di senso. corticelli, 3: i caratteri greci [dell'
cristo nostro signore. -declinare. corticelli, 149: ne'verbi di moto per
figura dell'intero albero e pianta. corticelli, 3-ii-140: alcuni microscopi ancora vi sono
anche fuori nell'accensione del volto. corticelli, vii: le regole grammaticali sono
a tutto potere procurare di fuggire amore. corticelli, 3: i caratteri greci mescolati
che la si mostra così ristretta. corticelli, 2: queste quindici lettere si
e partecipar l'una de l'altra. corticelli, 56: tanto è pronome
tutti una continovata petizion di principio. corticelli, 103: talora si può dubitare se
è non nell'uomo ma nella gente. corticelli, 94: questa particella [ecco
da un verbo di moto. corticelli, 116: i verbi di quest'ordine
quest'ora hanno aperto gli occhi. corticelli, 3-i-219: che se la novità de'
biasma e la chiama vizio di falsità. corticelli, 76: si noti che '
-ling. subire la dissimilazione. corticelli, 242: la l è consonante di
avete ridotti a la lor nativa purità. corticelli, 259: lo stesso dee dirsi
la particola negativa innanzi a sé. corticelli, 52: niente, nulla, particelle
nel conte d'anguersa, il boccaccio. corticelli, 45: tale...
maschile o femminile o neutro. corticelli, 25: ha il pronome tre generi
in senso assoluto; numerale cardinale. corticelli, n: i nomi numerali sono quelli
per nominativo a 'sbigottita e morta'. corticelli, 104: nel primo luogo si
obliquo di questo pronome nel caso retto. corticelli, 43: è...
. -trovarsi, esserci. corticelli, 223: sono quelle che accennano aggiungi
una notazione di disprezzo). corticelli, 3-ii-207: se una persona di merito
sonetto ch'io non ho voluto ommetterlo. corticelli, 48: molte cose sono state
ingegno o il vigor dell'operazione. corticelli, 94: questa particella ['ecco
: lì, sul principio, [il corticelli] discorre della concordanza delle parti dell'
è ordinariamente la gloria dei prìncipi. corticelli, 177: il comparativo innanzi a
, quinto, nono, ecc. corticelli, n: altri [nomi numerali]
poetiche da quella lingua nella nostra. corticelli, 91: que'verbi..
da'latini grammatici s'appellan comunemente. corticelli, 59: l'ottativo ha sei tempi
particelle si faccia qualche particolar menzione. corticelli, 34: dopo la particella '
poco decenti alla gravità dell'opera. corticelli, 146: quando si tratta di
, l'uno, l'altro. corticelli, n: i nomi partitivi sono quelli
hanno il quarto caso come paziente. corticelli, 113: i verbi quest'ordine,
il peggiorativo, vezzeggiativo, avvilitivo. corticelli, 9: quegli accrescitivi, che dinotano
fra la neve e le ceneri. corticelli, 3-ii-263: la perorazione del genere
v. pronome. corticelli, 58: il verbo personale altro è
con riferimento a un verbo). corticelli, 58: i [verbi] mezzi
non sono quel sì fido alleato del corticelli, che debba spaurarmi d'un idiotismo veneziano
pizzocore picchiapetti, o frustate cotorere. corticelli, 3-ii-157: io sono allegro bensì
dire) in presto od a pigione. corticelli, 171: negli esempi addotti dal
un libro, un autore). corticelli, 3-i-218: egli nel suo decamerone parla
maniere proprie dell'infanzia delle lingue. corticelli, 226: cinque sono le figure
può dire alcuno se non di molti. corticelli, 15: due sono i numeri
in 'i'caderanno nel suo plurale. corticelli, 19: questa declinazione comprende i
e in pluralità in cinque altri. corticelli, 49: 'ogni'malvolentieri s'adatta al
merito della buona opera non gli scema. corticelli, 40: si noti che 'medesmo'
e del caldo, come lo struzzolo. corticelli, 67: gli errori popolareschi
signor abate piero andreini gentiluomo fiorentino. corticelli, 105: dopo il nominativo si
posate, vi storpi il verso. corticelli, 3-ii-319: dee notarsi ancora che
, aggiungono lo 'tre'al positivo. corticelli, 11: al superlativo...
e 'l perdimento pieno di dolore. corticelli, 28: mio, tuo, suo
, mia industria, mio ingegno! corticelli, 28: mio tuo, suo,
posizione anteriore in un contesto. corticelli, 253: la voce 'frate '
6-i-562: in van predico ai venti. corticelli, 3-i- 224: nelle case
a una caratteristica grammaticale. corticelli, 75: 1 verbi, che hanno
delle importanzie delle cose della republica. corticelli, 254: or in questo non
siano state in tal genere publicate. corticelli, 164: si prepone talvolta al gerundio
usanza la diciamo 'proposizione '. corticelli, 6: preposizione è una parola indeclinabile
'temerei ', 'sentirei '. corticelli, 59: l'ottativo ha..
remoto, che fanno una bellissima distinzione. corticelli, 71: la prima persona singolare
, cioè * vomita- zione '. corticelli, 100: degli avverbi altri sono primitivi
, e questa si può nominare pericolosa. corticelli, 239: l''a '
il significato di un'espressione. corticelli, 52: * niente, nulla '
materie elettriche producitrici di stupendissime attrazioni. corticelli, 3-ii-223: se pur vogliono i medici
4io, di me, a me. corticelli, 27: sé, pronome primitivo,
i pronominali come 4 nostrale '. corticelli, 237: rimane di dir qualche cosa
può mantenere lo stato libero, sendovi. corticelli, 153: avendo noi qui trattato
o più antica di quella dell'altro. corticelli, 3-ii-135: fece la maestà sua
prosodia, osservate dalla perfetta poesia. corticelli, 250: poco si ha a
amistà è confermata e fatta grande. corticelli, 190: 'appo ', che
tre idiomi franzese, italiano e latino. corticelli, iv: non avendo i sopraddetti
cui distesi forse si potrà dire. corticelli, 5: i dittonghi altri sono
fiume e non scoprì la ragia. corticelli, 3-ii-207: se una persona di
per fondamento di tutto il proemio. corticelli, 3-ii-165: tre parti principali ha l'
è funzione tipica del verbo. corticelli, 200: propriamente parlando l'avverbio non
(una forma verbale infinitiva). corticelli, 162: essendo il gerundio un modo
stima rdebbe ', * aèe '. corticelli, 86: 'escire, escisse
sublimità l'eroica del medesimo omero. corticelli, 11: al superlativo altresì potrebbe
interposte e per aliene o per forestiere. corticelli, 245: quando una voce
quelli si vergognò, e ristette. corticelli, 3-i-162: e quivi farò fine al
altro n'è l'ambra gialla. corticelli, 226: ricchissima è di modi figurati
due consonanti diverse e nimiche del tutto. corticelli, 122: 1 verbi di quest'
insieme, chiarezza e schifiltà di bassezza. corticelli, 217: l'interiezione veramente
nella stessa parte di un'opera. corticelli, 154: oltre i casi locali,
veggiamo farsi per le più dense nugole. corticelli, 3-ii-113: quell'ora parea lieta
d'una volta anche senz'articolo. corticelli, 140: benché, a parlare con
, cioè terminanti in 'e'muta. corticelli, 3-ii-331: le rime sono parte
padre, della madre, di lei. corticelli, 235: morendo egli per sorte
della frase per proprietà di linguaggio. corticelli, 94: alla preposizione si può
voi si dirà ne'secoli avvenire. corticelli, 3-i-281: benché per altro non sia
, catastrofe di tutto il negozio. corticelli, 226: ricchissima è di modi
quelli che osservano i suoi dipinti. corticelli, 3-ii-87: sono le donne d'ordinario
festosa o durante la giovinezza. corticelli, 3-i-123: ne'desinari di onesta scapigliatura
lo sfrenato cavallo in grande prosperità sicuro pa- corticelli, 244: que'monosillabi che hanno dittongo
dovesse la detta '1'scolpitamente pronunziare. corticelli, 3-ii-75: adagio, ad alta
scompagnato, come si fa nel sonetto. corticelli, 3-ii-339: nelle stanze..
3. non essere omogeneo. corticelli, 3: i caratteri greci mescolati co'
uno che non vi si risponde. corticelli, 244: que'monosillabi, che hanno
segno si trova spessevolte usato dagli autori. corticelli, 123: 1 verbi di quest'ordine
io non vi pretendo utile alcuno. corticelli, 40: medemo è voce affatto barbara
il lor costume del non potersi mozzare. corticelli, 73: circa i verbi composti
quella finamente / una cosa per sembiante. corticelli, 3-ii-391: è il gran lume
, che si può dir composta. corticelli, 6: delle parole altre sono semplici
migliore, ch'è la mente. corticelli, 3-ii-7: l'appetito sensitivo,
a rigoroso esame ognor si chiama. corticelli, 71: parimente col participio preterito
da banda, a la spartita. corticelli, 196: 'senza': preposizione separativa
esse, ma volessero servirsi delle latine? corticelli, 244: troncandosi spesse volte presso
non doin activa e passiva significazione. corticelli, 88: la lingua veva essere in
discorso secondo le norme della retorica. corticelli, 104: la costruzione, con greco
letterale, ne risulti il maraviglioso poetico. corticelli, 3-i-gua nel suo ceppo assai debole,
vien posto il più sopra il capitale. corticelli, 187: gran parte delle loro
mi pare, né vò sopracapi. corticelli, 3-ii-157: io son libero certamente,
francescone. -nome proprio. corticelli, 253: similmente la voce 'frate'troncasi
(un elemento grammaticale). corticelli, 200: propriamente parlando, l'avverbio
necessario alla sua estimazione e sicurezza. corticelli, 3-ii-103: dice ancora ottimamente aristotile
spiccati e con una sola consonante. corticelli, 236: per compimento di quest'opera
a veder di cui elle fossero. corticelli, 5: i dittongi altri sono distesi
sollucheri e mi muova a compiacenza. corticelli, 3-i-69: essendosi fin qui parlato
per la splendidezza e maestà de'pensieri. corticelli, 3-i-246: in uesto genere toma
intenda per onore la nostra scienza. corticelli, 90: per ciò che appartiene alla
a cui segue la risposta. corticelli, 3-i-281: benché per altro non sia
che io non sono altrimenti ingrato. corticelli, 225: è [la parola
/ come lupa acchiappata alla tagliola. corticelli, 150: si fanno altre tagliuole
parola fra le sillabe d'un'altra. corticelli, 235: la seconda è la
noi quanto molto più che passato. corticelli, 231: l'imperfetto per lo trapassato
conoscere la maggior antichità del testo. corticelli, 65: il participio del verbo 'essere'
arso utilissima cosa il distinguerle. corticelli, 259: lo stesso èe
del discorso (la congiunzione). corticelli, 103: in questo esempio anzi è
proclitica (una particella). corticelli, 154: è da notarsi ancora che
donna vale anche donna di mal affare. corticelli, 135: giovarsi vale approfittarsi.
egli valuta per quel che sono. corticelli, 257: gli esempi degli autori del
quello che indica un movimento. corticelli, 1-378: 'lungo'... quando
incolparne la viscidità di essa bile. corticelli, 3-i-181: è certo dalla sperienza,
de la lussuria dicano li uomini. corticelli, 3-ii-240: adunque, signori, udite
che fa all'orecchio una dolcezza enorme. corticelli, 5: l'unione di due
possono essere sovenute da quel modo. corticelli, 80: i verbi terminati nella prima
semplicemente trinato di bottoncini d'oro. corticelli, 233: vennero le due giovanette in