i colori più languidi e più diluti. correggo ad arbitrio il difetto della grandezza e
spoglio, / e 'l mio lungo fallir correggo e piango. 13. intr
la scrittura: coloro cui io amo, correggo e gastigo. petrarca, 353-10:
, dal gr. sióp&óto 'raddrizzo, correggo '(da 8i<4 '
l'altro, non solamente m'emendo e correggo, ma io mi cambio e trasfiguro
è7iavóp{kooi$, da ercavop&óco 'raddrizzo, correggo, emendo '. eparchìa,
, / e '1 mio lungo fallir correggo e piango. delfino, 1-275:
quando non riesce da sé, allora correggo io le sue lettere, ma gli
essi. i. riccati, 3-296: correggo ad arbitrio il difetto della grandezza e
2-401: non predicarmi; io non mi correggo più; sono vecchio. tommaseo,
carducci, iii-18-372: io... correggo, quando posso, e raddirizzo secondo
ciclismo. -mi ricredo: mi correggo (come formula discorsiva). nievo
, rimpinzarsi. nievo, 1-vi-446: correggo la tragedia e le prove di stampa
di vallardi; copio, rassetto, correggo, pulisco alcuni rancidi versic- ciuoli,
scritto). tommaseo, 1-402: correggo le 'preghiere'per la quarta ristampa:
, cosa vuol far il dottore? / correggo metastasio, sì signore. / metastasio
quando non riesce da sé, allora correggo io le sue lettere. carducci,
numero è buono o discreto; parecchie correggo qua e là, alcune scarto e
, 1-vi-446: copio, rassetto, correggo pulisco alcuni rancidi versicciuoli, e mi
carducci, iii-18-372: io... correggo, quando posso, e raddiriz- di
, che è un po'zucca. lo correggo con lo zuc chero.
, 29-iv-1986], 21: subito mi correggo riconoscendonobiltà efierezzaancheallabullaggine. m. gramellini [