= deriv. da corpo. corpacciuto, agg. che ha il corpo,
rosso, 1-3-164: era [vitellio] corpacciuto e grasso, debole su l'uno
, ma si direbbe che un uomo corpacciuto e colle gotte a'piedi ha voluto tagliar
si ferma ancora una volta a mirare il corpacciuto signore posto sopra la porta d'ingresso
nel ventre si è più tronfio e più corpacciuto del terrestre. vallisneri, i-431:
: il [ramarro] minore era più corpacciuto e divenuto d'un bellissimo verde,
2-484: 'guastada', vasetto di vetro corpacciuto, e col collo lungo e stretto,
17-94: 'guastarda'. vaso di vetro, corpacciuto, con piede e con collo stretto
frugoni, iv-398: v'era un'asinone corpacciuto e tronfo, ch'alia lisciatura del
frugoni, iv-398: v'era un asinone corpacciuto e tronfo, ch'alia lisciatura del
rosso, 320: era [vitellio] corpacciuto e grasso, debole su l'uno
pinuzzo malefico, rosso, di gambo corpacciuto. = deriv. da pino,
carne. baruffaldi, i-166: ipogastro corpacciuto, / polpacciuto: / ipogastro,
nobiltà pomposo e altero, / il corpacciuto cavalier dermino. pananti, ii-12: si
solo miliardi di calcoli nel rene di un corpacciuto animale, la sua colica senza fine
il bel cinquecento sensuale e ridanciano, corpacciuto e trucolento, sfottitore e crapulone.