comandante, tutto l'equipaggio s'è coricato silenziosamente nella bara d'acciaio. panzini
dal caldo, mi sono a mezza strada coricato sotto un ulivo. manzoni,
luce agitandola. deledda, ii-57: coricato supino sul limitare della porta, scacciava
2. che va a letto; coricato. - per estens. disteso.
51: la notte vegnente essendo egli coricato con una sua amanza, lieto e
, iv-357: mi sono a mezza strada coricato sotto un ulivo: al vento di
2. per simil. sdraiato, coricato (di animali). tasso,
, iv-1-806: nell'aia contigua stava coricato un bove grigio, enorme. deledda
brividi. morante, 2-42: s'era coricato presto, ma verso mezzanotte fu preso
annunzio, v-1-498: quando io cieco ero coricato nel mio buio, sentivo di continuo
per allontanarsi in silenzio calpestò un poveraccio coricato in terra, che si voltò sull'
: la sera, appena mi avevano coricato, il babbo sedeva al cembalo nel
raccomandò d'indurre l'ammalato a restar coricato più a lungo che fosse possibile perché la
(anche còleo senza desinenza). coricato, adagiato; steso in letto.
che un'ora più tardi dopo aver coricato la nonna. 2. per
la sera, dopo che 'l sole è coricato. leopardi, 839: che nuove
che il sole si è levato o coricato, che fa caldo o freddo, che
tramonto: ma il sole s'era coricato anzi tempo dietro una cortina di densi
. = cfr. coricàrpio. coricato (part. pass, di coricare)
all'osteria della santuzza ». « o coricato nel tuo letto a dormire, non
non tenne in sé ira infino a coricato il sole. 4. arald
, 1-90: ii sole s'era coricato anzi tempo dietro ima cortina di densi
! = lat. cubare * essere coricato, giacere '; ma col senso
2. intr. giacere sdraiato, coricato. lorenzo de'medici, 104:
cubare2), agg. ant. coricato, posto a giacere. -essere mal cubato
a cento metri sulla nostra dritta, coricato sul fianco, sul mare in burrasca
3. disus. inclinato, coricato. bicchierai, 2: questi strati
. livio volgar., 5-78: coricato il sole, mandò uno cadu- ceatore
persona, un animale: contrapposto a coricato, seduto, prono). -levarsi
senza remi » come quella dove fu coricato il prezioso corpo di erculiano. viani
. 4. messo a giacere, coricato, sdraiato; fatto cadere, abbattuto
4 fuori 'e cubare 4 esser coricato '. escùbitóre, agg. ant
indiano con tanto di barba prolissa -favolosamente coricato sul davanti del suo negozio, fra
. foscolo, xiv-294: mi sono coricato e coperto di tutti i miei panni,
del peso corpo di chi vi è coricato o seduto. baldini, 3-119:
una altra via. -adagiato, coricato, posto a giacere. d.
, rannicchiato, acquattato. -anche: coricato (sul letto o sul divano)
se fosse stata viva. -stare coricato per dormire; stare sdraiato; riposare
sul fianco, sul lato: stare coricato su una delle parti laterali del corpo.
giacere; il modo di stare coricato, sdraiato, appoggiato. roberti
a giacere, disteso, sdraiato, coricato. salvini, 22-332: certo il
modo di stare disteso, sdraiato, coricato, appoggiato. d. bartoli
agg. che staoè stato disteso, coricato, sdraiato. - anche al figur.
sacchetti, 99-5: bartolino era già coricato, e non coricandosi la donna,
stuparich, 1-285: il sole s'è coricato, da poco,...
. -a letto, in letto: standovi coricato, disteso, supino.
una. 5. disteso, coricato, sdraiato (anche nella forma raddoppiata
, 4-35: mi ero... coricato e riandavo col pensiero, già ondeggiante
dal caldo, mi sono a mezza strada coricato sotto un ulivo. manzoni, pr
la fortuna. d'annunzio, iii-1-1108: coricato sentivo la mia anca imprimersi nella terra
sue orazioni. bar- tolino era già coricato e, non coricandosi la donna, e
essermi affaticato per lui, mi sono coricato con la febbre. non importa. c'
musicale caduta, si trovò senza volere coricato e supino. 5. canoro
di lamento che odo soltanto nello star coricato. sono le macchine che fanno questo
sera le sue conversazioni famigliari col sole coricato laggiù in una opulenta finzione di smeraldi
. compiuto o trascorso stando sdraiato o coricato. govoni, 7-113: nel prato
, xiv- 294: mi sono coricato e coperto di tutti i miei panni.
d'annunzio, v-1-230: oreste salomone è coricato in un tettuccio da campo..
musicale caduta, si trovò senza volere coricato e supino, con le gambe penzolanti
trovasi cento metri sulla nostra dritta, coricato sul fianco, sul mare in burrasca
annunzio, iv-1-806: nell'aia contigua stava coricato un bove grigio, enorme che scoteva
banda o in posizione orizzontale (plinto coricato), talvolta forata per lasciare apparire
. e letter. seduto, adagiato, coricato. cavalca, 20-136: essendo egli
-in partic.: lo stare disteso o coricato; giacitura. menzini, 5-204:
/ da l'altra roda si fue coricato, / quand'ella assai fu istata alla
rivolta verso il basso; prostrato, coricato, disteso sul ventre (nella posizione
ha propagginato l'eroismo, l'ha coricato sottoterra, l'ha confitto nel putridume;
posizione per lo più prona; coricato, accasciato al suolo. -anche
rintraccia l'esca, dacché stando egli coricato sempre supino rimira in alto, né facilmente
. che, in piedi o seduto o coricato, sta ripiegato su se stesso,
giamboni, 8-1-184: quando il sole è coricato, tu dèi mettere sotto terra un
incubare), intr. letter. stare coricato o sdraiato; giacere.
corpo durante il riposo; lo stare coricato o sdraiato, il giacere.
assente. 5. tenere appoggiato o coricato sul proprio corpo o sollevato per mezzo
1-387: innanzi che lo sole fosse coricato al monte, tristano rendée per isconfitta
2. ritto in piedi (contrapposto a coricato, seduto, prono).
. praga, 4-35: mi ero dunque coricato e riandavo col pensiero, già ondeggiante
con tanto di barba prolissa, favolosamente coricato sul davanti del suo negozio, fra
, 4-86: una notte io m'era coricato alquanto prima del solito ed avea dormito
solo solo, abbandonato da ciascheduno e coricato come una bestia su le scale di quel
piedi (una persona: contrapposto a coricato, seduto, disteso; anche nell'espressione
della medusa. -per estens. coricato su un fianco a mostrare il ventre
o è tenuto in posizione supina, coricato, lungo disteso (spesso con valore
sbattuta adolescenza. 8. sdraiato, coricato. fenoglio, 5-ii-403: la vigilia
addor mentavo subito dopo essermi coricato, ma non era passata un'ora
sdraiare), agg. disteso, coricato su un giaciglio o sul terreno (una
. sdràio, sm. l'essere coricato, disteso (per lo più nelle
, 1-160: vi passava intere giornate, coricato sopra un mucchio di fieno, smorto
/ dopo che s'è segnato e coricato soffia il lume ad olio: «
pronom. alzarsi da seduto o da coricato (e, in partic. levare il
sera le sue conversazioni famigliari col sole coricato laggiù in una opulenta finzione di smeraldi
in piedi, levandosi da seduto o da coricato (anche nelle espressioni stare su,
dal caldo, mi sono a mezza strada coricato sotto un ulivo. carducci, iii-23-172
quan do il sole fue coricato, egli ebe fatto aparechiare privatamente il
casti, i-2-267: il sol s'è coricato in mare / e sorgon l'ombre
due dei piloni c'era già piazzato coricato un traliccio di servizio, insomma un
animale, che lo ponno lungamente star coricato, non potendosi levar senza aiuto d'alcuno
specie di lamento che odo soltanto nello star coricato. sono le macchine che fanno questo
/ dopo che s'è segnato e coricato soffia il lume ad oglio pff!