: l'ultimo splendore del sole che si corica, vi dura sino a che si
idem, 3-236: sotto il ponte si corica [il vagabondo] / con la
nasce il sole quando a noi si corica, li quali voltano le piante loro
linati, 8-45: il sole si corica laggiù alle colline be- riche, tutte
, nella macchina mietitrice e legatrice, corica orizzontalmente gli steli sul trasportatore.
tutta notte si dimena: chi si corica con lo stomaco vuoto non riesce a
altro, le mosche chi si corica con lo stomaco vuoto, non riesce
monna pigrizia] pronta al lato mio si corica. 30. sm. scena da
che fanno, sono queste: coluro si corica sopra l'orizzonte obliquo, l'equatore
dotta, lat. concubinus * che si corica insieme con altri *: cfr.
, si spoglia fino alla camicia, si corica fra le lenzuola e comincia a russare
davanzali, ii-491: cotale annestato tralcio corica con tutta la vite nel fondo della fossa
mondo, è come imo che si corica in un letto duro e disagiato:
l'asino quando non ne può più si corica, e buona notte a chi resta
3-22: « quando il sole si corica insaccato si aspetta il vento di ponente
. s. degli arienti, 293: corica tose a lato de l'amata donna
alza più tardi alla mattina, e si corica più presto al dopo pranzo, che
al mondo, è come uno che si corica in un letto duro e disagiato.
d'un'ave maria, sì si corica in terra incontanente, tanto gliene giova;
, sedie) su cui ci si corica o siede. collodi, 193:
tedaldi, 1-67: fa'fossette, e corica, ovvero propaggina detti rami, e
al mondo, è come imo che si corica in un letto duro e disagiato:
meno d'un'ave maria, sì si corica in terra incontanente, tanto gliene giova
al mondo, è come uno che si corica in un letto duro e disagiato:
che dice che 'l sole si leva e corica, ed a levare e coricare si
del sole, e che egli non si corica né leva, ma costeggia. chiabrera
luna iddio, sì diviano ch'ella si corica e leva e cresce e menoma e
nicomaco, ora si spoglia, ora si corica a lato alla sposa, or le
nel 1430) in origine 'chi si corica, dorme sulla paglia ', deriv
sconcacado. brancati, 4-79: chi si corica coi bambini, si alza pisciato.
asino quando non ne può più si corica, e buona notta a chi resta
, 1-143: quando la donzella si corica la prima sera con suo signore di
raccorcante, agg. ant. che si corica ovvero tramonta ogni giorno (il sole
asino quando non ne può più si corica, e buona notte a chi resta!
in modo tale che chi vi si corica non possa distendere le gambe. -fare
nella monodica e scenica, tuttavia nella corica più forte che in ogni altra deve
ritonda, 1-143: quando la donzella si corica laprio stato di servitù d'amore e di
, 134: che questo vizio sotterra ti corica. ariosto, 9-27: il superbo
spogliarello di tutte le sere, si corica senza dir parola, mi volta le
che l'acqua venga sul ponte quando si corica questo vascello per racconciarlo.
del bere ben stracco, / se corica nel letto. baruffaldi, 89: dàmmi
quella melanconia taciturna che da più dì si corica a letto e s'alza all'alba
jahier, 3-21: se una sera si corica ricco: ecco che all'alba una
artigiano, un trafficante mai non si corica la sera nel suo letto, senza avere
, nello stesso letto, l'oste li corica sotto la stessa coperta.