84: se mai da pietoso e gentil core / l'estrema voce altrui fu essaudita
acuto, / che mi passao lo core e m'ha 'ntamato. giacomo da
, / passa per gli occhi e lo core diparte. morovelli, 1-75: però
dardo, / ed avisa qualunque ha gentil core, / e fierelo, che mai
voluto darlo, / ma dato il core e dato avria la vita, / pur
/ che dal corpo mi levao / lo core e diello a voi. giamboni,
più te offenda, / e lo core me se fenda ch'è malo en perseveranno
risorga, apra gli occhi, e 'l core infiammi. sassetti, 263: se
che l'un l'altro ha en core: / guardalo co el muletto per dargli
ché moio en delettanza e vivo senza core. guinizelli, iv-21 (5-17):
/ a pena giunge a vista del mio core, / che dando in mezzo pe'
alcuni li quali, benché abbiano il core morto nel corpo, pur spinti dalla
, / sì come a nostri debitor col core / no'perdoniamo con tutta la mente
che tu l'ami / con tutto il core e con tutti li sensi.
più forza di rendere molle ogni duro core... che il volto pallido,
, / per lo dolzere ch'a lo core le vene, / e frangie in
la destra, e nella pugna il core, / nella perduta pugna. alfieri
, / ed avisa qualunque ha gentil core, / e fierelo, che mai non
/... / mi guida il core in ogni mio sentiero, / e
, / quando muti questi occhi all'altrui core, / e lor fia vóto il
già di sopra non è tratto 'l core / alcuna volta dal divin amore.
: il cameriere privato del principe valentino core ha subito un lungo e dettagliatissimo interrogatorio
soavissimi accenti, / se vi dettasse il core, / né foste cortesia, ma
disegno io fei (forse il dettava il core) / di distorlo da roma,
/ le grazie intente udirono, e nel core / l'albergaro; e correan su
] / chi gli dà tutto 'l core, / ma colui abracciato / sarà
no comovese la mente mia né 'l core; / per odio nuio blasemo ni laudo
, cane agli sguardi e cervo al core! foscolo, vili-159: ma ov'io
visdomini, 3-3: lo mio gioioso core / è da l'amor costretto, /
vilissima / pro- fligamo il furor con core intrepido: / baculi de l'imbelle
loco sacro e pio, / incominciò col core e con la bocca, / inginocchiata
fallanza, / che comprendeste il mio core. giamboni, 4-22: tutti gli animali
vista è vivo, vivo è sanza core. ariosto, 11-83: all'entrar d'
presso gli abbaglia, e vince il core. boccaccio, iv-87: oimè! chiunque
fuoco, / e dolcemente consumarne il core. tasso, 6-ii-189: candido fior germoglia
vedermi trar di mezzo il petto il core. boccalini, ii-14: a poco a
eo? / no, ma lo core meo / more spesso e più forte /
sazzo che m'ami, amoti di core paladino. giamboni, 241: diede degli
incresca, / quand'in un gentil core / entra di foco, e d'acqua
, i-11: chiuso, inaccessibil core / di ferro egli ha. pananti,
tutto di faccia / e più di core, odendo racontare / che il conte
duo, che insieme agionto aveano il core, / né volevan l'un l'altro
ad esso, da cui solo tenete core e corpo e poder, e quanto bene
disio / ai navicanti e intenerisce il core / lo dì c'han detto ai dolci
. bonagiunta, ii-301: aggio lo core -così temente / per voi, che
(54-5): e se lo core meo fosse diamante, / non doverla aver
la fronte, / ancor ch'avessi un core / da mandricardo ower da rodomonte,
cortesia / de vostro dolze e debonàire core. bencivenni, 4-34: ora intendete bene
, viii-2-25: 'ite caldi sospiri al freddo core / rompete il ghiaccio che pietà contende
or me responne, / che nel core èi enfiato, / l'umile per superbia
, / che m'occupava duramente il core. cicerone volgar., 1-59: ho
che m'ha rapito ed assorbito el core, / e temme emprescionato en suo
ha corrotto il corpo, ha casto il core; / ha sano il suo di
per qual dignitate / così leggiadro questi lo core have? ». zanobi da strata
che mai non spiace / levate il core a più felice stato. boccaccio,
: massime essendo qui senza 'l mio core, / e senza voi a mia
ostinato: / né forte braccio né core animoso, / maglia elmo o
del piacer di colui, che mai del core / non mi si partirà, sovente
, 99: egli fermatosi sull'an- core, e ricevuti i soldati che erano stati
e io, conoscendo in me simele core e volontade per defettiva parte del mio
: io, conoscendo in me simele core e volontade per defettiva parte del mio
/ e cui saluta fa tremar lo core, / sì che, bassando il viso
perché non scuse / d'aprir lo core all'acque della pace / che dall'et-
che di mensa leve, / prende nel core a tutte membra umane / virtù te
, xlii-1-50: fèra scienza al vostro core è giunta, / poi che d'error
vincea con preghi e con digiun del core. -digiuno delle campane: quello
: legno quasi digiunto / è nostro core in mar d'ogne tempesta, / ove
/ se da vertute non ha gentil core: / com'aigua porta raggio,
qual dignitate / così leggiadro questi lo core have? idem, par., 7-86
: ma sopra tutto gli dilania il core / il veder che gli uffìzi son diretti
fiducia della misericordia di dio dilata il core, lo incita, e con alcuni dolcissimi
/ m'aprir la mente e dilatarmi 'l core. morante, i-214: concetta era
, tu l'hai fatto grande questo core: el s'è dilatato, el s'
forte. magalotti, 4-66: respira 'l core, e si dilata, e posa
se non truova alla lingua amico il core. caro, 5-745: ché la
: moio en delettanza e vivo senza core. neri de'visdomini, 3-80: "
20-11: or ecco leggiadria di gentil core, / per una sì selvaggia dilettanza /
ii-242: s'alcun ben deletta / lo core vostro, or lo mettete avante.
/ scender non lascia a dilettargli 'l core. a. verri, i-171: effetto
: ella non sentia / quanto nel core amor punge o diletta. michelangelo,
assai credo che deggia dilettare / libero core e van d'intendimenti. cicerone volgar
, furono stampate dal diletto di udirle nel core di elisabet. d. bartoli,
pittore / di sperati diletti / al desioso core! muratori, 5-ii-71: chi potesse
noi discende, e ne spalanca il core / al placido inondar de'varii affetti
ch'elle sono, per dio, di core schietto. -divertirsi, svagarsi,
nostri sguardi, / ma passa al core il dilettoso male. achillini, ii-180
/ ed èssi rinchiuso dentro nel mio core. d'annunzio, v-2-111: il
soprattutto l'apmente in quale guisa lo core meo e la mente s'alegra, plicazione
: di grazia, vi sia a core quella deligenza che vi domandai, caso non
e dense / mi diluvin su 'l core atre tempeste. segneri, i-296:
poesie anonime, v-334-44: dimenbra tuo core d'orgo- glianza. = lat
la vergogna che mi sento venire dal core insin nel viso. tasso, 20-24:
/ (e ben chi piange ha dur core / o ver che mattezza el dimina
, ii-136: carlo, quel generoso invitto core, / da cui spera soccorso italia
lungiamente, / mi fa sovente -lo core dolere. busone da gubbio, 152:
-figur. monte, ii-380: nel core aggio un foco / lo quale me
non feràe / lontana dimoransa / lo core meo, che tanta pena dura. c
vi son, ma presso v'è lo core / con gran merzede tuttora cherendo /
sarza ne va il re che ha il core ardente, / e poco tempo vi
l suo vivo ardore / la penetra nel core, / dimostra la sembianza impallidita /
e que'sospiri / che 'l miser core voi accompagnomo, / madonna, duramente dimo-
stransi di fe'diritta e di puro core, e dopo il preso frutto,
che se stesso donò cum demonstrazione del core, fu molto più liberale che l'
sentendo / che si movean le lagrime dal core, / ch'era sommosso da la
, / passa per gli occhi e lo core diparte. 2. separare,
della vigna, ii-115: amando con fin core e con speranza, / di grande
/ con gioì si dipartisse lo mio core / per altra donna, ond'ella sia
susa. re enzo, 2-36: core, che non ti smembri? / esci
e se per altro muta mente e core / dipartesi da l'amoroso usato.
dolor sent'io, quanto sentir può un core; / ma se stimi che cresca
amore / se'in mezzo del mio core, / convien ch'io t'ami più
ov'ei dipinse, / fu questo core, e fu pennello il guardo. la
di quelle, c'han diporto / di core innamorato. chiaro davanzati, ii-343:
così saldamente chiavata questa falsa openione nel core, che non era possibile indi diradicarla
, 3-50: la figura piacente / lo core mi diranca; / quando vi tegno
donne, che 'l mi dice il core, / perch'io vi veggio andar
. chiaro davanzali, ii-331: lo core assisi / in voi, bella ch'ho
che m'avea in balia / tuta de core. albert ano volgar., 12
): si voglion questi due cavare il core; / e poi combatton, come
. tasso, 13-i-728: mentre il core involi / a'suoi pensier, fede il
: a ciascun'alma presa e gentil core / nel cui cospetto ven lo dir presente
che le espressioni che escono direttamente dal core. leopardi, i-212: l'effetto della
figliuoli, dimostrandogli con la tenerezza del core i sentieri dritti e le vie sicure.
iacopone, 42-10: pregove che consiglite lo core meo tanto afflitto, / e la
a costei, che gli ha furato il core, / che più non cerne il
sua lingua a lui mentirono. ma loro core non era con lui dritto; e
dimostransi di fe'diritta e di puro core, e dopo il preso frutto, alla
: per dritto amar e per servir di core / son preso, flagellato e posto
/ con grande studio e franchezza di core: / tenga masnada a corte e buon
iudicio de derittura me fo ordenato nel core: / scritto ne porto el tenore de
, dolore ingordo, / divora il core e lascia / le lagrime per gli
toli amendue / nasconder non poterò il core offeso; / ma abbracciati sanza
e sfoghi / de l'amorose passioni il core. alamanni, 6-2-29: se ben
antica maga, / se bellezza un core impiaga, / le ferite disacerba; /
e però non ringrazio / se non col core affa patema festa. petrarca, 316-4
sia disasgio, / aciò che lo suo core è di ciò degno. boccaccio,
disaminaménto / il si fermò con ordine nel core, / pensando che il suo intendimento
sia cosa quella che più forte odia core. della porta, 2-207: quella
: signor mio, disarmate el vostro core de appetito sì profano. ariosto, 7-57
aperta la via per gli occhi al core / che di lagrime son fatti uscio e
ciò prendere dolore deve e pianto / lo core inamorato, / e lamentar di gran
mia disaventura / m'ha disfatto nel core / ogni dolce penser ch'i'avea
strano, glie cominciò a battere il core, perché mai se era discalciata né ita
in noi discende, e ne spalanca il core / al placido inondar de'varii affetti
uno amo, un delfino ed un core, che disciferató vuol dire: amo del
disciferató vuol dire: amo del fino core. discifratóre (disciferatóre),
: discior sentissi le ginocchia e il core / di laerte il figliuol, che tal
: questo liquore, che sdrucciola al core, / o come l'ugola e baciami
; / sono disciolto e legat'ò lo core e la mente. inghilfredi, 5-30
i-122: oh ben disciolto ne'sospiri il core, / che di pietade al trono
ver lui sua donna ha fero core. disconfòrto, sm. disus
/ ne sentii poscia e penitenza al core. / or vegno a'tuoi richiami
di tromento / e di pianto pasco il core, / ch'in un punto me
venir tarda / qualche soccorso al discontento core, / io morirò di doglia e
ciglia, e vergognosa / fuori mostrò del core i discontenti. giannone, 1-iv-541:
la volontà più volte è corsa al core / per discoprire a coste'le mia
tiene ancora / il desir caldo che nel core io porto, / e l'alta
in volto un'ilarità troppo discorde dal core. monti, ii-19: la fierezza di
le grazie intente udirono, e nel core / l'albergaro; e correan su
d'ostro adorno, / con empio core e disdegnato ciglio. -figur.
desdegno a poco a poco / soave core di forore alluma. g. cavalcanti,
disdegno / sì feramente che distrugge 'l core. francesco da barberino, 56:
d'un disdegno / sì ferito 'l meo core, / che se voi non l'
sento ad ora ad or venirmi al core / un leggiadro disdegno aspro e severo
il traditore / venne a ferirmi il core. / allor presi a disdegno il cane
/ ch'a riposar si va dentro nel core; / ma trova lui di sì
io gastico / di villania 'l mio core. chiaro davanzali, 580: io
io mi disdico ch'io non ho tuo core. dante, purg., 3-109:
mia lingua / non sa disdire al core. algarotti, 1-512: avendogli a quel
, 1-134: in sé pur chiude / core e virtù di figlia, e il
postutto / mi tornasse in disdutto di bon core. cielo d'alcamo, 130:
, / che gli entra poi nel core, / e fallo de le sue vertù
disegno io fei (forse il dettava il core) / di distorlo da roma
. prati, 1-55: ma il core? / ah! sui campi del core
core? / ah! sui campi del core, a disertarli, / era passato
, iv-33 (16-8): dice lo core agli occhi: per vo'mòro,
133: i't'ho donato il core; e non ti piace, / e
ismarrire mi fate la mente e lo core, / sì che tucto per voi mi
mia disavventura / m'ha disfatto nel core / ogni dolce penser ch'i'avea
, del tuo maritare / lo mio core forte mi duole. / cosa non è
potesseno desfermare, e v'intrasseno al core. 2. figur. non
tromba è di primavera / che disfida ogni core / a la guerra d'amore.
si alta amanza ha presa lo me'core, / ch'i'mi disfido de lo
/ addormenta le luci e sveglia il core. d. bartoli, 9-32-116:
cortese / quanto bisogna a disfogare il core. pulci, 22-12: rinaldo non
che basti in parte a disfocar il core! lalli, 12-158: deh lascia tu
7-15: forse fia che 'l mio core in fra quest'ombre / del suo peso
/ un ghiado fitto per mezzo del core, / pensando qual fu la disgrazia mia
. prati, 1-168: nel disilluso core / non si coloran più, / mesto
avea prontissimi e compensi, / di core imperturbabile e di volto. alfieri,
e poi a'can dato mangiare il core? 3. pigiato, pestato
la qual gli passò per mezzo il core. ariosto, 30-83: fu morto da
i-1461: ma chi di suo bon core / amasse per amore / una donna valente
de la gran doglia, ch'ai core mi sento, / ch'eo son caduto
i-9: crudele, acerbo e dispietato core, / vestito di dolcezza e d'amar
17-181: al vostro aspro e dispietato core / gradì che sol d'angosce io
ch'io dessi ad un credei questo mio core: / pascere lo facea quel dispietato
, / che due parti facite d'uno core, / da voi mi parto ancor
e stato / dispose a voi il mio core e la mia fede. -adeguare
vigore / snerva dell'alma e impicciolisce il core. alfieri, 1-205: or dal
, alle vezzose / tue forme il core e le pupille invano / supplichevole intendo.
/ ah! fai torto al tuo bel core, / disprezzandomi così. leopardi,
l'onore / non te traiesse de core / a tenerte lo menore / fratecello desprezato
: pur converrà che si diserri il core / e s'appalesi al mondo et a
che 'l gran pianto non distempre il core, / face la fiamma che l'asciuga
fore, / che per passare il core già messa hai. anguillara, 2-219:
] sia prenunziato qua in mezzo del core della italia, perché si distenda per tutto
che m'ha priso / a lo core tanto coralmente / mi distringe e distene /
: voi, man preste a distenermi 'l core, /... / se
, ed ancor mi distilla / nel core il dolce che nacque da essa. petrarca
non potè / capir tante dolcezze un picciol core. cesarotti, i-345: i fanciulli
. savonarola, 7-ii-268: il mio core che era distretto in un poco di
signore, tu l'hai fatto grande questo core: el s'è dilatato, el
odo delle colonne, 1-1: distretto core e amoruso / gioioso mi fa cantare
rider mai viene da crudele o vizioso core; e questa tal fanciulla non è distretta
bella man, che mi distringi 'l core / e 'n poco spazio la mia vita
che m'à priso / a lo core tanto coralmente / mi distringe e distene /
su'disdegno / sì feramente che distrugge 'l core. dante, vita nuova,
ismarrire mi fate la mente e lo core, / sì che tutta per voi mi
. / s'era svegliato nel destrutto core, / e diceva a'sospiri: «
manlio fu sì forte e d'alto core, / che comandò che il figliuol fosse
ad esso, da cui solo tenete core e corpo e poder, e quanto bene
masuccio, 445: a lei dava il core... ottenere averlo per sposo
/ la qual fa disvegliar altrui nel core / lo spirito gentil, se v'è
/ lusinghiera / vi disvegli ardor nel core. 2. intr. (
/ il mio pensiero e disvelato il core. marino, i-77: quanti meno onesti
: alfin fermato in un pensiero il core, / la pietate e le lacrime
/ l'afflitto, lasso e tormentoso core. bembo, iii-475: spesso un giro
, / e qual di questo desviato core / fusti già un tempo feritor non parco
/ drizza a buon corso il disviato core. oddi, xxi-11-242: com'è ben
per essere ivi una vena che deriva dal core. marino, 15-48: quelle tre
abolire tale dittongo, e scrivono 4 core, omo, scola, gioco, ovo
il petto, a me consuma il core / empio pensier d'amore. /.
, or sepolcro, ha nel mio core. / quella adorai gran tempo.
fiamme, che prime / mi divampaste il core, / chi mi farà mai tale
/ ch'i't'ho 'nto nel core e fartel toccare. cellini, 2-33
non ti divelli e schianti, afflitto core? caro, 2-1025: in quella guisa
/... / che 'l core da lo petto / pare che mi sia
da te. mi si divide il core / in questo dir. montale, 1-127
o gente umana, perché poni 'l core / là 'v'è mestier di consorto divieto
/ per la sala iva, conturbato il core / e squassando la testa, ed
/ te in alto intelletto un puro core, / frutto senile in sul gio-
stae / e religioso àe / e core e vita, e dio nel secul sente
: così gioioso e gaio è lo mio core / che no''l savria co'lingua
di voce o di sono / lo meo core allegrar non può già mai, /
/ per l'estremo diletto era ogni core; / questo potea ben dirsi il
la terra la bocca sua, divoroe core, morendo molti. castiglione, 189:
, dolore ingordo, / divora il core, e lascia / le lagrime per gli
che ti cavava gli occhi ed il core, quando la vagheggiava. giusti, 4-i-157
e signore, advegna imperò che col core tristo e doglioso ve pona a sì crudo
oi dolze amore / che lo mio core / a tutte l'ore / hai sì
anni tuoi; / non ti molceva il core / la dolce lode or delle negre
, ed ancor mi distilla / nel core il dolce che nacque da essa.
xii-1-240: grazia n'aggia l'onorato core / che m'ave addotto in sì dolcetta
/ de'canti uditi da fanciullo; il core / che da voce domestica gl'impara
dà per gli occhi una dolcezza al core, / che 'ntender no la può chi
sì èmi gito / tuo dolzor dentro dal core, / mio male in gioi m'
disse che donato m'avea 'l core: / menommi sott'una freschetta foglia /
, ii-271: mi sento allagare il core in un mare di dolcitudini, e la
, -lontana, / sovrana, -de lo core prossimana. bonagiunta, ii-319: ben
/ la sciabola brandì: pose sul core / il nastro tricolore: / su le
vi-1-177 (39-1): tant'è lo core meo pien di dolore, / e
prendere dolore deve e pianto / lo core inamorato. g. villani, 10-34:
nom bieltà: per li occhi il core / mi passò; la seconda, angelicanza
, / più che dolersi, l'amoroso core / di questa lontananza ond'io mi
io solo intesi il nome del mio core. cino, iv-157 (18-2):
leopardi, 17-64: né dielle il core / di sprezzar la dimanda, e il
questo disir, ch'a tutti sta nel core, / de'fatti altrui sempre cercar
domare, / che la morte al core ho ministrata. simintendi, 1-214: tu
, / tacita s'apre la memoria al core / e la speranza. viani,
e piana, / e 'mpiva 'l core a ciascun di vertute. idem, vita
, 133: i't'ho donato il core; e non ti piace, /
chiari, 1-i-21: negli uomini prima del core io guardo il volto quando delle mie
simulati lo suspendeno e gli trafiggono il core, mostrando non curarlo e volersi
che fatto gli aveva libera donazione del core e amavalo più che se stessa. marino
401: chiunque alla beltà rivolge il core, / nel profondo del sen cova
, ch'han 10 più del tuo core. anonimo, ix-814: e sai di
mio, / donneava il penserò entro lo core, / e, con mia donna
un punto m'arde e ghiaccia el core. guarini, 68: l'invaghir donzella
ingrato) / alla falsa menzogna il doppio core, / vive sempre in timore /
fiamme del suo priso e nuovamente ligato core. bembo, 1-100: così aviene
sopra, che se cibava d'uno core de robini. caro, 8-1019: tra'
/ simeon disse, a trapassarti il core: / e tu sarai di lungo
ha nom bieltà: per gli occhi il core / mi passò; la seconda,
, vi-1-194 (54-6): se lo core meo fosse diamante, / non doverla
e que'sospiri / che 'l miser core voi accompagnomo, / madonna, duramente dimo-
ebbro, cane agli sguardi e cervo al core! tommaseo, i-315: io bambina
affogar l'onta / de'ceppi e in core la vegliante erine. 2
: lo viso mostra lo color del core, / che tramortendo, ovunque pò s'
gran disio / dell'eccellenza ove mio core intese. savonarola, 6-18: questo della
/ o più eccelso ed intrepido di core. testi, ii- 106: or
priso / me fer sovente e forte in core edoce / in vostro amor ciò che
sazio, / volgasi al figlio lo efferato core, / ch'io voglio il corpo
/ e l'effe rato core al suo misterio / più mansueto e più
agghiacciandomi il seno, ardermi il core. rolli, 569: se in garzon
col fanciullo faretrato / inferrifoca il mio core. salvini, 16-10: a che
l'orrate chiome, / rallegrossi nel core, en vista come / si fa qual
: così fa quelli c'à povero core / di soferire pene per amore, /
fiorita / quando è pietoso il giovinetto core, / di me, che son de
/ sotto il cui peso giacque oppresso il core, / che per albergo or mi
/ e sì pur godi in trafiggermi il core / con replicati colpi. manzoni,
. iacofione, 93-54: mamma col core afflitto, entro la man te mitto
beve, o bella, il tuo core in poche stille, / trapiantato qui
v-1-81: non fate contra 'l vero al core un callo, / come sete usi
non soffre amore irato / l'empietà del core ingrato. s. maffei, 6-5
or tanto, / empio, a tuo core? cattaneo, ii-1-25: non già
oggi per questa man ne l'empio core, / nido di tradigion, la pena
metastasio, i-96: era avvezzo il mio core / già gl'insulti a soffrir d'
novelle da un canto mi empiè il core di dolcezza, pensando che non solo non
ingegno o encomiarsi la benignità del suo core. foscolo, xvi-49: il prefetto si
. leonardo, 2-92: fòssile il core roso da un serpente enfiante. enfiare
'l tuo creatore / non amassi di core, / e non fossi ubidienti / a
bianchicci, folengo, ii-89: quel core altier, quell'inumano / s'enfia stormi
/ della mia donna, e 'l core / arse d'entrambi in amoroso fuoco
mia, per la quale entrorono al core, allora quella gentilissima mano entrò drieto
e sì dolce ti entrò le vie del core, / che niuno al par di
. iacofione, 93-53: mamma col core afflitto, entro la man te mitto
cesarotti, ii-28: entro il mio core infondi / la dolcezza del duol.
scrisse entr'un diamante in mezzo 'l core. ser giovanni, i-37: fa'
: fanno dubbia contesa entro al suo core / duo potenti nemici, onore e
. alfieri, 1-850: entro al mio core / stanno in note di fuoco ornai
/ donde avìa un pensier entro nel core. intelligenza, 49: galatida si
sol men ratto si nascose / entro nel core. carducci, 16: la vita
, 16: la vita esulta entro nel core, / e il cor si levà
eo? / no, ma lo core meo / more spesso e più forte /
[cavalli] tacerei l'indole e 'l core, / né la forza e l'
per più non poter, dentro il mio core / t'ergerò un tempio, in
/ per noi moristi, volgo il fedel core. lalli, 1-3-73: già colei
sento che in erranza era 'l meo core. dante, vita nuova, 13 (
per noi moristi, volgo il fedel core. cadetti, 126: ma egli si
/ di quei sospiri ond'io nudriva 'l core / in sul mio primo giovenile errore
foco, / sì che mi cuoce il core / con tonda, che dovria spegner
-ed essere segnore / de lo suo core quand'este 'n errore. canzonette anonime,
aggia ragione: / ché 'l mio core / sta 'n errore / pur di te
, / che m'occupava duramente il core. castiglione, 175: estimo poi che
, 259: quel ch'ai mio core / quel che ne'labbri miei / essaggerava
se non dal pochissimo loro sentire di core, e dal fittizio sentire di capo.
le divote orazione... cum el core unito, contrito e exagitato..
), e in esalamento dell'innamorato core. segneri, iii-1-203: tanto che per
al re supremo / ti piovon rabbia in core e ad esalarla / gridi ozioso e
, 23-29: quanto ruggier l'era nel core impresso, / mille volte narrato avea
tu con le tue proprie mi cava il core e portalo a lui; e gli
, / e con man palpitante e core essàngue / le prende e tratta e
erasto e con la dieta man passando el core, non sì presto finì la ultima
lorenzo dei medici, i-125: il core si partiva da me, e quasi esanime
in vita, gli occhi e 'l core, / la speranza, il disio mi
religione,... accese ancora el core de giminiano cum tale fervore, che
ché gli è usanza d'ogni gentil core. / con chi sente quel foco,
volto, onde tutt'ardi: / tuo core 11 dica, ov'è il suo
cosa molto disiata, / che fa lo core tanto confortare, / che disiando compie
, 24-408: esilarassi / a tutti il core nel vederla. rovani, ii-820:
-se non degna il mio petto / quel core, arà te, cor, quel
e il mio exinanito e di amore evacuato core alquanto revocato... omni perduto
che per esse si vegga insino al core. -fuoruscita di umori dal corpo
/ se spirto di pietà vi punge il core. soderini, iii-217: sono ancora
/ immobile il pensier, stabile il core. f. negri, 76: ne
chi dal giorno che nacque tenne il core / esposto sempre a strai d'amor,
compre accuse / d'ogni ribaldo hai core? alla efferata / del rio neron insaziabil
che le espressioni che escono direttamente dal core. gioberti, iii-57: la caricatura
e far de la mia pena cibo al core, / del ciglio altrui sproni e
. leonardo, 2-506: la mutazione del core per la sua morte è equale
io no spero -ch'om di basso core / a tal ragione porti canoscenza: /
in bocca, nell'animo e nel core. stuparich, 5-68: maddalena era
disio / ai navicanti e 'ntenerisce il core / lo dì c'han detto ai dolci
le mie speranze, et duolsi il core, / che frutto più di lor coglier
, 41: nui / forno -d'un core dui, / ed ora, -plui
di quei sospiri ond'io nudriva 'l core / in sul mio primo giovenile errore,
106: e1 non sarebbi sì indurato core / che non si fusse mosso a compassione
. moniglia, 1-3-12: -anelante 'l mio core / della tua povertà brama i tesori
piccioli sone? / e nel mio core come potè stare, / che nentr'esso
la pace di cristo è dentro dal core e non la rompe la tribulazione esteriore
non vi essendo dentro la rettitudine del core. l. guicciardini, 136: non
non sentite vibrare mai una corda del core che sente la natura, o dell'immaginazione
tue fiamme, ed io le mie nel core. carducci, ii-2- 146:
/ misuri la pietà dentro al suo core. a. verri [il caffè]
1-161: ah! se del tuo gran core / l'ardir primiero è in qualche
. iacopone, 93-55: mamma col core afflitto, entro la man te mitte
e come amor disciolse / da viltà il core, e a tanto ardir l'estolse
in finem. pro torcularibus, prò filiis core '. cioè: in fine.
per gli strettoi per li figliuoli di core '. vedete che stranio parlare par
un sudore angoscioso con un palpitare di core sì forte, che veramente, s'io
/ per l'estremo diletto era ogni core; / questo potea ben dirsi il
che al tuo bel sole / distempri il core; / ch'io gelo e tremo
quadrupedi. tortoletti, iii-489: un ulcerato core / per estrinseco antidoto non sana
/ sì ch'a mirarla, intenerisce il core. carducci, iii-7-9 = esulta in
. guarini, 46: se 'l giovinetto core amor ti pugne, / amor anco
david, che era uomo secondo il core di dio, fece villanamente ammazzar uria
e scalda sì l'anima e 'l core, / che ci dà forza d'obliar
, / tra'a meglior coreo il disviato core. tasso, 9-62: venia [
testi, i-261: so ben ch'il core, / presago del suo mal con
e il mio exinanito e di amore evacuato core alquanto revocato, da capo di ripululante
un signore simplicissimamente, ma non con core deliberato di mandarsi ad effetto; e
/ oprò ch'in mezzo al sotterrato core / svanì quella virtute e strinse insieme
, / quando muti questi occhi all'altrui core, / e lor fia voto
intima agonia / evocatrice che dilania il core. d'annunzio, v-3-128: l'errante
senza inganno, e che hanno 11 core mondo come fanciulli che nacquero ieri; perché
mutò tutto di faccia / e più di core, odendo racontare / che il conte
ombre e fumi; / l'ardono il core altre amorose faci / e mirano altro
chiaro davanzali, 640: lo vostro core è face / e face me gaudente
accese / novo berzaglio del già morto core. epicuro, 116: deh! spezza
bel segno, / se in gentil core amorosa facella / ardesse a caso, e
pecto e passolli cum larga piaga el core, per la qual ferrita subitamente moritte
/ però che molto l'aveva nel core; / tra falago e sdonnino era il
, / ivi riveggia le falde del core; / onde chi non è tal,
x-3-284: so che immago è del core / la forma esteriore: / ma
che mai non spiace / levate il core a più felice stato. giusto de'conti
/ la vostra leggerezza / si rassomiglia al core / volubile, incostante, / del
: ohimè lasso agudiato / lo mio core afferra; / e da me vene la
103: leanza / le porto con fin core e co speranza: / ch'i'
fallanza, / ché comprendeste il mio core. guittone, xxv-80: ché più
mi segui, cugin, di buon core. grazzini, 4-19: ma, se
sia poco, / ched è chiamato core. guinizelli, iv-18 (3-20):
fatto fallemento; / con- sèrvate lo core en uno stato, / che sempre de
/ che due parti fecete d'uno core, / da voi mi parto, ancor
a me fora mistier che lo mio core / parlass'e che mostrasse il suo
martelli, 1-59: io la tenea nel core / gioiosa e bella molto, /
per poco fallo / non prender grosso core, / per te non falli amore.
/ di voi, che sì avete dolce core. bianco da siena, 95:
. bonichi, 28: saggi'òm di core altero / per non falsar sua mente
via maggiore / fora prusore -giusto di core -provato, lacopone, 43-310: lo
che anela / far da leon col core impecorito; / falsificando il cuoio ed il
/ con gioi si dipartisse lo mio core / per altra donna, ond'ella sia
or me responne, / che nel core èi enfiato. cecco d'ascoli, 120
, / o pur pascendo accresce fame al core; / a pena un tuo desio
medici, i-116: non solo il mio core era in quel petto, ma già
io 'l chieggo; e ti rimanga in core / questo mio pianto...
masuccio, 73: non perdendosi niente de core, corno astuta ed animosa da subito
/ ch'io non misi il mio core in luogo immondo, / ma nel più
de la fede. / infelice quel core / che si lascia ingannar da questa
regni de la mente / vola fendendo il core. b. croce, i-3-179:
84-3: -occhi piangete, accompagnate il core / che di vostro fallir morte sostene.
non ver lignaggio fa sangue, ma core, / ni vero pregio poder, ma
allor ch'i'vi rimiro, lo meo core / tén, com'ho detto,
/ che due parti tacite d'uno core, / da voi mi parto ancor
/ che caro aver di lui dovessi il core. tasso, v-48: per questa
, 41-48: fece voto di core e di fede / d'esser cristian,
esta noi, si guerria / lo core e l'alma mia. dante, conv
con atti e con parole / studiasi fargli core, / e consolarlo dell'umano stato
que'sospiri / che manda amor dal core e li comporta, / credendo che
posa, / non istarebbe del suo core in forse. tasso, 6-64: insolito
figliuola. rosa, 164: facciam core, o tirren, mutiam linguaggio /
: senza parlarne altrui si mette in core / di far che muoia, e sia
ched i'non abbia più pentute 'n core: / ch'i'concedetti di prender
feruto. mostacci, 150: umile core e fino e amoroso / già fa lungia
tende agli occhi reti e prende il core; / dolce in sembianti, in atti
amore] in candida bandiera / gentil core incatenato: / e gli amor più lusinghieri
lucido e sottile, dal calor del core generato di sangue più puro, il
di tromento / e di pianto pasco il core, / ch'in un punto me
caviceo, 1-225: scio ben che a core fatato e totalmente disposito né castigazione,
medici, ii-250: arda di dolcezza il core! / non fatica, non dolore
amore]. / freddo e giovenil core, / in van consumi il tempo e
[le grazie] / dolce in core ei s'allegri e dolce gema. carducci
leopardi, 20-100: parla al mio core il fonte, / meco favella il
/ e che ciò possa dir meo core estima, / poi, quando 'l sento
mio valore / non si sentisse al core / per breve tempo almen qualche favilla
accise faville spisso spisso percotendo lo dolente core, facea dal propie vene abandonare lo robicondo
gnosa pecchia, / entro a'favi del core / portando il mel d'amore.
/ arbitro delle menti, e insiem del core, / qual sarà mai sull'alme
parole / scoprirgli di qual piaga ha il core offeso, / adon ben se n'
e per dolce prigion diede al mio core, / offender volle col suo duro
il caldo si genera per il moto del core; e questo si manifesta perché,
de'febbricanti, mosso dal battimento del core. firenzuola, 493: carni
signore, / non terra, ma core -coltando, / fede, speranz'e amore
de la fede. / infelice quel core / che si lascia ingannar da questa
(57): madonna, lo suo core è stato / con sì fermata fede
, i-9: crudele, acerbo e dispietato core, / vestito di dolcezza e d'
/ che strazio fan d'un amoroso core / molto sdegno di donna e poca
e di compassion m'hai mosso il core. tasso, i-80: per quanto m'
/ se da vertute non ha gentil core. cavalca, ii-259: l'anima
, vii-81: nessuno amante mai con fermo core / o con puro volere / donna
: dio è spirito e abita nel core de'fedeli, e vede tutte le nostre
amassi / e fedelmente ti donassi el core, / e tu, donna, la
manca d'aiuto a chi fedelmente di core lo domanda. 4. in modo
nemico, e ricorso ne'lago del core e nel fegato, lì si fortifica,
de'medici, i-53: il mio core fortunato, cioè felice e contento..
/ qualunque, sgombro di memorie il core / al re de'regi offerse, e
segni / del cielo hai sordo il core. nievo, 1-359: virtù sì felice
che mai non spiace / levate 11 core a più felice stato. boccaccio, vii-154
tende agli occhi reti e prende il core; / dolce in sembianti, in atti
, ch'ha sempre al vii guadagno il core, / dietro i pochi la strada
che 'l fratello / le avea nel core amaramente impresso, / ma dico d'
. ben è certo ora parere viril core da feminile...: ché in
ch'escon del pianto che mi fende il core, / sappiate ben contar de'miei
eo più te offenda, / e lo core me se fenda ch'è malo en
: subito se fece nel lato del core una fenditura. soderini, i-435: dandovi
un vampo e gli occhi e 'l core. chiabrera, 240: fama dice /
fenice incenerita / ha culla insieme il core e sepoltura, / onde da duo begli
essa passion di morte / dentro dal core in de l'alma nata. f.
46: francatef o ninfe, il core: / posto ha giù l'armi,
sconsolata, / poi che lasciò lo core / a la battaglia ove madonna è
aguto, / che mi passao lo core e m'à 'ntamato. giacomo da lentini
, / in tanta alteze 10 mio core giunta; / così mi fere amor,
se medesimo pensando, / ferissi 11 core e la sua mente vana. g.
ch'i'sento lo sospir tremar nel core. pannuccio del bagno, 20-2: piggiore
/ ferì, che li passò insino al core, / ché pelle dura o callo
petto / è già tutto il mio core una ferita; / lume di duo begli
nel pecto e passolli cum larga piaga el core, per la qual ferrita subitamente moritte
questo liquore che viene dal tuo vulnerato core. bartolini, 4-143: diceva, mentre
e lei vid'io ferita in mezzo 'l core. boccaccio, i-464: lente andando
loro, / la piaga in mezo 'l core aspra e mortale, / la prigion
ed agia in sé fermanza e novo core. vito da cortona volgar.,
con una chiave d'or mi fermò il core / l'amor, quando così m'
): fanno li occhi a lo mio core scorta, / fermandol ne la fé
non si convien fermar sì duro il core / in una opinion, pensando seco /
: ovunque giro gli occhi o fermo il core / in questa oscura luce e viver
metro / sempre più lento era del core. d'annunzio, iii-1-870: sento
cor suo, non si parte però il core dall'amata, ma fermasi nelli occhi
con esse si conforma, poiché del core, cioè amore dell'amata, non
., 6-88: subitamente si fermò nel core / di metter suo poder, fatica
57): madonna, 10 suo core è stato / con sì fermata fede,
.., vivono e vivranno nel core di quanti figli ha l'italia. rovani
del volto / quanto costa al mio core! c. e. gadda, 6-332
troppi vezzi, e nella grande mutevole core. dante, conv., ii-m-13:
volto. tasso, 6-i-198: il mio core / scoprir si vuole, e dimostrarvi
/ pure a troiolo avendo fermo il core, / che tosto si dovea permutare,
sorte. / fu naturai ferocità di core / ch'a quella v'instigò,
. marino, vii-515: trafitto il core / m'ha il tuo pregar; sono
): duro, ferreo e adamantino core. salvini, 22-71: a lui queste
che sotto quelle sì ferrigno e spietato core alberghi, anzi mi giova credere che
d'amor, / il mio ferrigno core. bocchelli, 13-232: eppoi,
via del ferro, non le dava il core, temendo che la deboi e tremante
marino, 4-151: contro 11 tenero core allor si scaglia / de le donne malvage
alfieri, x-11: chiuso, inaccessibil core / di ferro egli ha.
orazioni delle quai poco si movon dal core. s. bernardino da siena, v-351
mente, / altra cura nel core. varano, 182: vedrai l'ardito
de la mente / vola fendendo il core; / e la ferita stride aperta
de l'amore materno, percosso nel core / da quella festa immensa che l'
che compie onne festo / che 'l core ha bramato. n. villani, i-10-34
e mette fuoco e fiamba nel mio core. = variante dial.,
amore / ariodante ardea per tutto il core. serdonati, 10-175: la fiamma cresceva
.. i sol per rimedio del ferito core / volgi a me gli occhi,
ancora / il desir caldo che nel core io porto, / e l'alta speme
amore / fiammeggia sempre e nutresi di core. lalli, 1-3-10: di sdegno e
, / che puon svegliare ogni sopito core. machiavelli, 827: ciascuno occhio pareva
fassi, e ribelle / contro il povero core..., / del proprio
, che 'n essi mira aperto il core, / prende, vedendo ciò, novo
a la morte, che 'l tristo core aggrappa. dossi, 161: era una
qual dignitate / così leggiadro questi lo core have? ». idem, par.
guanni, 74: s'ella il core / ha di duro macigno, indarno tenti
del petto gli trasse il fiato e il core. giulio dati, 1-122: fiero
di ridere, e quando rido di core, mi manca il fiato. de
generosi pensier, dolci maniere: / core sempre all'amor facile e prono,
, del suo nemico per ficcarlo in core. nievo, 528: allora tutte le
, xxxv-n-13: signoria ch'affranchi 10 core / è la tua, madre d'amore
della vigna, 128: amando con fin core e eoe speranza, / di grande
/ che seguitore / no fidi ben suo core / fin c'arà pensamento. g
, / mai non fu muto il core, / e un tacito saluto / ed
de tale foco, / lo mio core non avea loco. / fui furato a
se l'affannata mente e il debil core / non m'ingombrasse altra beltà più forte
messaggeri, che portino l'ambasciate del core. dell'uva, 215: o saldo
fele, / tanto starò di bon core gecchito. allegri, 170: fu
disdegno / sì feramente che distrugge 'l core. boccaccio, dee., 4-2 (
/ e fieramente mi si stringe il core, / a pensar come tutto al mondo
: non è uomo sì crudo né core sì freddo e fiero, che a le
questo liquore che viene dal tuo vulnerato core. alfieri, 6-97: m'ha impegnat'
strale / la medicina era passarmi 'l core. caro, 2-470: qual fero
/ nella fiera battaglia • del tuo core, / contra 'l paterno, e contra
13-46: così quel contra morte audace core / nulla forma turbò d'alto spavento
rabbia e velen misto / nel tristo core il crudel dente fige. goldoni, iv-36
, / mostrando nella vista come il core / era d'amor servente. tedaldi
, facc'eo; / dentra lo core meo / porto la tua figura.
/ trae li sospiri altrui fora del core. cassiano volgar., x-10 (
lume for de mesura, resplende nel mio core. 10. personaggio storico
ché moio en delettanza e vivo senza core. rinaldino da montalbano, 884: giunse
tu guidi / li spiriti fuggiti del mio core, / che per soverchio de lo
de la mente / vola fendendo il core; / e la ferita stride aperta
lui ennoxio granne è filosofato: / lo core è vulnerato en passionato amare.
qua giù non lice: / ma un core filosofico sempre qua giù è felice.
, x-3-286: quante belle che il core / non armàr di rigore, / finalmente
, / gentil mia donna, al core e a la persuna. 2
caro segnore, / prego di tutto core / che non vi sia gravoso, /
fan con prontezza d'animo e di core / più d'un pozzo capace alto e
ché sofferir non pò la doglia il core. detto d'amore, 460: mi'
sazzo che m'ami, amoti di core paladino; / levati suso e vattene,
ciò che dico faciemi, / di bon core t'amo e fino: / quisso
fino amore. mostacci, 150: umile core e fino e amoroso / già fa
fosse uno amo, un delfino ed un core, che disciferato vuol dire: amo
disciferato vuol dire: amo del fino core. 9. saldo, duro
: gli occhi sono le finestre del core, e da essi si cognosce l'affetto
mio, / perché sdegna il mio core / ogni altro cibo, e vive sol
questa parte; / amerai iddio col core e colla mente, / e solo a
18: perché legge non desti al core umano ancora? / ah! neppur tu
spera per questo entrarti un dì nel core. straparola, 1-2: cassandrino, che
, xii-i * 339: oramai lo mio core, che stava in gran pensieri,
arbitro delle menti, e insiem del core, / qual sarà mai sull'alme il
vedestù colui / che 'n su lo core mi tenea la mano, / quando ti
a quella c'à in pregione lo mio core. rinaldo d'aquino o rugieri d'
. chiaro davanzali, ii-353: lo mio core, /... 'n amoroso
/ viso gentil, tornava foco al core. trivulzio, iii-239: ne'coloriti fior
/ che certamente t'ha donato il core. ariosto, 1-55: ella gli rende
barberino, 3: madonna, il core è sempre pien di voi / e lo
fiorita / quando è pietoso il giovinetto core, / di me, che son degli
in lui tu fisa / tutto il tuo core. = deriv. da fissare,
fischia lo strale, e nel tuo core, / figlio arindallo, nel tuo
): fanno li occhi a lo mio core scorta, i... i
perch'ella amava lui più che 'l suo core: / ma l'incanto è cagion
se non dal pochissimo loro sentire di core, e dal fittizio sentire di capo.
mi dipinse un volto in mezzo al core. cellini, 1-99 (231):
ecc. monte, ii-380: nel core aggio un foco / lo quale me
: chi lauda in faccia lo fragella in core. ottimo, ii-404: li lusinghieri
/ m'hanno con mille strali acceso il core. calmeta, 116: voi,
rivolgimenti. carducci, 152: al core / le man portai; che,
me, mentr'io ne giva, il core i fluttuava. -ansimare.
. bonarelli, xxx-5-125: ornai cotesto core / fra tanti ardor, fra tanti incendi
guarda compimento / di quello onde lo core è disioso. bibbia volgar.,
'n un dì ben mille volte il core / di lor si volge. ser giovanni
/ non abbia dentro più che foglia il core. firenzuola, 301: divenuta nel
abbaglia i sensi e mi serena il core! grosso, iii-377: quei d'erari
pene, affanni e sconforti contro 'l mio core. p. verri, i-192
sempre sono a lui in alm'e 'n core, / e per partir neiente
si godon colei che m'arde il core. rolli, 570: folle è pur
ingegna / d'obbliar l'infelice ansia del core. serra, ii-173: ora è
, i-1462: ma chi di suo bon core / amasse per amore / una donna
di brasmar, amor s'engrascia / e core e lingua in folletate lascia / tant'
iv-275): era di quella forza e core e lena, / che intendeste altra
follia. beicari, 5-114: istupisce il core e il senso / quando con la
giacomo da dentini, 14-147: lo core m'abonda, / e de gli
! mi tocchi il fondo del mio core, a dir così. tansillo, 135
/ d'amoroso disio l'una empie il core; / chi bee de l'altra,
ingegno è ammirabile, e il vostro core è una inesauribile fontana di nobilissimi affetti
. leopardi, 20-100: parla al mio core il fonte, / meco favella il
. inghilfredi, 380: stringe lo core e gronda / lo viso di condutto
quella amorosetta foresela / passò sì el core la vostra salute, / che sfigurìo
ch'elle sono, per dio, di core schietto. manzoni, fermo e lucia
formare drento li concetti e desiderii del core. ariosto, 158: sì bella me
, / e corno deventi formosa, lo core n'ho 'nane- mato. dante,
dire 1 le vertù c'han vostro core fornito. s. caterina de'ricci,
, 7-15: forse fia che 'i mio core in fra quest'ombre / del suo
i-3): né forte braccio né core animoso, / maglia elmo o scudo
/ voi siete, e quanto il nostro core è frale! niccolini, 2-2-10:
onde pera a sì fort'arme il core. marino, 1-67: ne la fuliginosa
/ la piaga in mezo 'l core aspra e mortale, / la prigion forte
eo? / no, ma lo core meo / more spesso o più forte /
giravano, e forte, non ho avuto core di dirgli subito l'affare del pagamento
un disdegno / sì ferito 'l meo core, / che se voi non l'a'
acuto, / che mi passao lo core e m'ha 'ntamato. guittone, xxxiv-50
ebbi la cuna, / e il mio core è maggior di mia fortuna. monti
è quella che soverchia / ardir di core, asconde ed inconverchia. maestro alberto
di quei tacerei l'indole e 'l core, / né la forza e l'ardir
vi torrà mai dal centro del mio core? lemene, 453: per invisibil forza
/ chi più umil è di core / e più schifa onne delizia. idem
testa, / poggiando innanzi con sicuro core. marino, 4-49: ed ecco
, / e sallo bene ogn'invescato core: / che quasi morta, in
: francate, o ninfe, il core: / posto ha giù l'armi,
/ con grande studio e franchezza di core. dante, conv., i-v-5:
/ la qual calcato avea con franco core, / rimira con maggiore / temenza
i-9-10: fa che 'l diamante del tuo core or splenda / non più legato in
, 4-143: sopra tutto gli dilania il core / il veder che gli uffizi son
con quella libertà più propria del mio core che del vostro e tralasciando tante ambiguità
non ti frastornino / la testa e il core / larve di gloria, / sogni
l'onore / non te traiesse de core / a tenerte lo menore / fratecello desprezato
medici, i-128: essendo adunque il core fraudato di questa sua speranza, ricorse
di pensier tristi e freddo ghiaccio il core, / girmen senza sospetto ornai ch'
quelle pruine, / ch'ebbe dianzi nel core, ha poi nel crine. parini
, / la freddissima vergine che in core / già volge i riti del bel mondo
nom bieltà: per li occhi il core / mi passò; la seconda angelicanza:
ismarrire mi fate la mente e lo core, / sì che tutta per voi mi
è di primavera / che disfida ogni core / a la guerra d'amore. metastasio
, / da sé la man respingerebbe il core. carducci, 709: un fremito
, sì si riconforta tutto nel suo core, e divenne tutto fresco, e
, / così m'ha ferito il core, / che sanar noi potrò a fretta
, / li rami soi renverdir pensa el core. boccaccio, dee., 1-10-118
non rileva un frullo; / se 'l core è nero ed è torta la zanca
sparso seme che così generoso ed alto core avesse fruttato. albertazzi, 380: il
fallaci, / che ne ingombrate 'l core; / desii vani e fugaci, /
cantari cavallereschi, 255: il sangue al core tutto le fuggiva. -fuoruscire
sconsolata, / poi che lasciò lo core / a la battaglia ove madonna è
: legno quasi digiunto / è nostro core in mar d'ogne tempesta, / ove
che non v'impiaghi / a morte il core. sestini, vi-179: belva così
fanciulla, che m'ha preso / il core. cellini, 2-64 (413)
tu guidi / li spiriti fuggiti del mio core, / che per soverchio de lo
in tanto gaudio gli si accese il core / vedendo la divina providenzia / esserli apparsa
assaltare i nimici, né armava il core con terribilità mendicata, ma con l'ardire
che sia nell'animale, cioè il core e lo celebro. b. segni,
10-76: perdonò a coloro che di buon core voller tornare, e li altri fece
voce / e col funereo ceffo il core agghiaccia / al passeggier. brancoli,
sangue / e gli occhi e 'l core. casti, 5-97: sire, ah
bonagiunta, lxiii-74: dura 'l meo core ardore / d'uno foco amoroso, /
e scalda sì l'anima e 'l core. savonarola, iii-15: in questa mia
, fuorché a pietate / destar nel core. foscolo, 1-32: ch'altro ti
, / perché villana morte in gentil core / ha miso il suo crudele adoperare
/ sed a vertute non ha gentil core. dante, par., z-zz8:
tutto bon consiglio / per lo meo core errante! boccaccio, iv-z8: o ingannate
alta tua virtù per gli occhi al core / ratto scendesti, tal ch'entro e
/ che dentro fu renchiusa nel mio core, / non potendo capervi, esce
, crepa in carne e mendica in core. iacopone, 29-7: alluminato me
da fore, / c'aia umilitate nel core; / ma se l'om non
fuore, / dentro ha di fango il core. morando, iii-226: il mio
1-59: io la tenea nel core / gioiosa e bella molto, / come
non si contende e toglie / a scellerato core / il dolce aspetto e la beltà
e sfoghi / de l'amorose passioni il core. guicciardini, vii-27: questi tirannelli
, / fuor se nel sonno il core / ombra diva mi scuoti.
fore / chi non ama di bon core / a piacere. rustico, vi-1-164 (
... s'era svegliato nel destrutto core, / e diceva a sospiri:
. / manduca l'alma distruggendo il core. s. agostino volgar., 3-52
, / avermi dato e poi furato il core. molza, i-240: o petto
413: parse che mi furasse / subitamente core e corpo e vita. iacopone,
de tale foco, / lo mio core non avea loco. / fui furato a
, 13-i-263: ché, se furommi il core, / fia 'l mio furto minore
di quel furel che m'ha 'nvolato el core. = voce dotta, lat
cacciata fore e mansueto ha fatto el core, / refrenato onne furore che me
ferì, che li passò insino al core, / ché pelle dura o callo non
venuta, onde e'gli crebbe il core. boiardo, 1-2-3: e'si feriano
furtivo / d'ambizion tenta arrivarmi al core, / provvida rimenbranza il caccia fuore.
gabando: / tanto è fellon nostro core! angiolieri, 75-13: s'io gabbo
ciò o làolo, / ma quel core che di questo fu gàolo, / forsi
avea più ardire e più gran core, / che gagliardezza non se vende a
erbe, fanno spendere a tal'uno il core in medicine d'oro potabile per parer
, xxiv-49: visto aggi 'om di core / irato e consiroso / venir gaio,
sofia d'amore, / porto disii nel core / che son nati di morte /
i'mi sentii tutto galluzzare 'l core. = deriv. da gallo1
e ciò che mira l'occhio il core apprezza. lalli, 1-3-73: già
8-81: ama [meone] di tutto core una pastora / delle più belle di
più d'altro amante deo aver fin core. federico ii, 2-12: a tutora
mestizia, / riaprite a gaudio il core. bacchelli, 13-442: un assorto
costoro / la povra vedovella che di core / duo quattrin nel gazofilaccio offerse,
mai non parto da voi lo mio core. dante da maiano, xxxv-1-482: simil
: un lungo tedio gelato su 'l core mi pesa. moravia, 12-16: risuonarono
tal rivale / se divide il tuo core, / più degno sei ch'io ti
un'alma serena, ma un amoroso core in molli pianti si scioglie; la gaietà
le piume, / vola il mio core e geme; / ma solo con la
forme d'amar! questi un sol core / apre a gemino ardore. parini
.. traeano gemiti dal profondo del core. tasso, 7-48: non risponde,
f. colonna, 274: al suspeso core di subito invase uno repente timore per
so con che ascosa soavità l'afflitto core,... in quello [la
con tante e così pungenti spine il core affligendoci e così nuove maraviglie generandone
generan l'amore, / e lo core li dà nutrigamento. guittone, i-3-538:
genere burlesco e quello (oi core mio!) sentimentale. -in
, / un generoso, alter e nobil core / perdon'e porta a chi l'
amore. ariosto, 9-4: di tanto core è il generoso orlando, / che
amar sì altamente / bene de'avere in core ed in mente / una donna servire
dolc'è 'l pensier che mi notrica il core / d'una giovane donna che disia
, leucippe, / perché nel nostro core / o non è fallo, o gentil
tue gentile virtute per dolceza del mio core pensare resta giamai. b. tasso
mi pòn co le sue man nel core / un gentiletto spirito soave / che piglia
io 'scriverò', ché mi favella in core / un gentiletto spiritei d'amore. d'
morte / di tanto rider che farebbe 'l core. angiolieri, vi-1-441 (118-12)
bellezza / immaginata o vista dentro al core, / amica di virtute e gentilezza
, / che puon svegliare ogni sopito core. canti carnascialeschi, 1-4: or che
core, / la steril vita abietta e infruttuosa
però dovunque i'vo le lasso 'l core, / cui raccomando al suo dolce discreto
alto, / e rallegrava ai riguardanti il core. -gocciare, sprizzare, lasciare uscire
gendo se medesimo pensando, / ferissi il core e la sua mente vana; /
/ dentro al suo petto e nel gelato core. papini, 8-67: fu quello
ismarrire mi fate la mente e 10 core, / sì che tucto per voi mi
scizia al ghiaccio, / la sposa il core ed alessandro il braccio. leopardi,
onde mi nacque un ghiaccio / nel core; et evvi ancora, / e sarà
, / immobile il pensier, stabile il core. -indifferenza, insensibilità (in
mi fu dur smalto e fredo ghiaccio al core, /... / la sì
403: la figura piacente / lo core mi diranca; / quando vi tegno mente
153-2: ite, caldi sospiri al freddo core, / rompete il ghiaccio che pietà
/ un ghiado fitto per mezzo del core, / pensando qual fu la disgrazia
/ ne la perdita tua gustar dea core, / che gustò lo dolsore /
, / già similmente mi stringeva il core. bartolini, ii-20: il ricco
, ché tutto non basta al minore core pagare? brev'è, ché senti-
). mostacci, 150: umile core e fino e amoroso / già fa
disio / ai navicanti e 'ntenerisce il core / lo dì c'han detto ai dolci
mio / viso gentil, tornava foco al core. -bellezze nascoste della donna.
la ferita / ch'agio al core. = comp. da già
orazioni delle quai poco si movon dal core: dio non va cercando pur romper di
: discior sentissi le ginocchia e il core / di laerte il figliuol. leopardi
amore e penetrar l'amorosa passione al core e quivi abbarbicarsi, egli può dir d'
, 49: io m'agio posto in core a dio servire, / com'io
, 318: a cui / rida nel core e ne le forti membra / la
/ saria di quel d'un amoroso core? latti, 1-145: queste giornate sian
della vigna, 128: amando con fin core e co speranza, / di grande
e disse che donato m'avea 'l core: / menommi sott'una freschetta foglia /
mia cara, com'te soffre il core / che 'l caro amante stia da
in bocca, nell'animo e nel core. beccaria, ii-876: mia cara gioia
mente sta prona / a darglie 'l tuo core. boccaccio, vi-189: poi appresso
si richiuda perfetto amore: solamente il core serva quello, e io, più che
odo delle colonne, 91: distretto core e amoruso / gioioso mi fa cantare;
a quella c'à in pregione lo mio core. a. pucci, cent.
gioiosa: / tu se'il mio core, amore, e 'l meo disire.
ben credesse da ver, lo meo core / si gioerea. -con riferimento
, / sì c'avete il meo core / messo in fero languire / e
cinzio, iii-3-65: tutti entriamo con tal core in giostra, / che il tiranno
furel che m'ha 'nvolato el core. -sfidare a spada e giostra
inquieta speme, / figlia di giovin core, / tutti prestiam ricetto. de sanctis
pace el don m'ha dato dentro al core, / sì ch'io vivo contento
è troppo frale schermo / in giovinetto core. baldi, i-26: non hanno
provvide il ciel, quando al tuo core / commise il fior de'giovanetti ingegni
/ di quei sospiri ond'io nudriva 'l core / in sul mio primo giovenile errore
cui ribolle il sangue e brilla il core, /... / spendesti in
/ un molle, effeminato e senza core, / che veste ostro e profumi
è la pena che sente 'l meo core. dante, vita nuova, 21 (
occhi giro, / ma voi sola nel core / sempre riservo e sol per voi
'1 sospiro ch'esce del mio core. boiardo, 2-31-1: il sol girando
giravano, e forte, non ho avuto core di dirgli subito l'affare del pagamento
son gito pel tuo bosco / col core offeso da pestifer vermo. -sostant
arcier cadde, e ginne il dardo al core, / onde il ferito e 'l
che 'n altra parte gisse lo mio core. dante, conv., ii-vn-5:
/ stese madonna la man bianca al core, / e da'giri lucenti il vivo
dolce ogni mar tiro / sento nel core e l'alma ognor più lieta. di
iacopone, 76-1: o iubelo del core, che fai cantar d'amore!
, / gioisce di tal iubilo nel core, / che qua e là per allegrezza
porta, 2-234: ho tanto giubilo al core che mi trae di me stesso.
. anonimo, i-585: dunque lo core è sempre giudicato / dagli oc <
non aio dritta fede, / ché 'l core è quello che mi fece amare.
il mio paterno amore / sdegna il tuo core altero, / più giudice severo /
/ che ti strugge, amante, il core: / forse che di tanto amore
/ che dandoli nel petto toccò il core, / onde morì. ariosto,
devoto, / con umiltade e contrizion di core. / giunse altri prieghi e convenevol
se giungea orlando, di cavargli il core. p. fortini, i-79: vedendola
, xlii-1-50; fera scienza al vostro core è giunta, / poi che d'error
4-4: fortezza e umiltate e largo core, / prodezza ed eccellenza, giunte
hanno i malvagi è il conservar nel core, / ancora a lor dispetto, /
re pagan che non gli triema il core. savonarola, 5-382: la fanciulla
: ama la sua parte di bon core: / se non ch'a punt'i
, / certo pietà gliene verrebbe al core. aretino, 20-126: se san rocco
de l'amore materno, percosso nel core / da quella festa immensa che l'
. tasso, 13-i-282: di passarmi il core / una candida man si glorii e
, / ha cento mili'allegrezze 'l meo core. bibbia volgar., ii-536:
suo, non si parte però il core dell'amata, ma fermasi nelli occhi dell'
donna / che m'ha ferito il core, e che m'invola / quello
con un ferro, o passa il core. d'annunzio, iii-1-585: io vi
19: possa al mio afflitto core e a la gonfiata mente alcun rifrigerio
scalvini, vi-86: di virtude il core / non pensasti ad armar, né
.. / alla falsa menzogna il doppio core, / vive sempre in timore /
, 4-39: alzossi allor a fille il core un braccio, / che se ben
/ vivo devota a te di tutto core, / così gradisca tu l'affetto mio
, / se questo buon voler terrai nel core, / l'anima tua arà quel
ché non m'avampa, ma lo core coco: / disiderando d'esso mi guerisce
/ col fanciullo faretrato / inferrifoca il mio core. monti, x-3-467: ma di
meno caifa, essendogli concorso / al core, a l'ugne il fele conceputo,
mancar ciò che più brama / lo core meo: ma no le fia contato /
'l cambio s'io ti dono il core. ariosto, 2-56: perdei da lungi
troppi vezzi, e nella grande mutevole core. dante, inf., 14-
/ e d'innorar lo vostro gentil core. cicerone volgar., 1-400: quello
/ si saria per dolcezza aperto il core. botta, 4-409: fu udito gratamente
, / che aria indolcito ogni silvestre core. -scherz. gratissimóne.
di servire a grato / al dispietato core. m. villani, 9-105: lo
; par proprio un che bestemmia col core. lippi, 5-52: rabbiosa il
, a gioco / fu albergo il core: or in lui solo ha loco /
cordanza fina eguale / 'ntrare in vostro core naturale. guittone, i-3-427: pregio
faccio lungiamente / mi fa sovente -lo core dolere. b. visconti, ix-77:
sia / al vostro dolze ed amoroso core, / c'ha fatta rallegrar la mente
, / e grazia n'aggia l'onorata core / che m'ave adatto in sì
/ come dardi le passaro / entro il core. carducci, iii-6-383: instituto letterario
. bonagiunta, lxiii-62: agio lo core -cosi temente / per voi, che
ogni creatura / fanno allegrezza con zoioso core. fr. colonna, 273: cum
: gli uomini che per povertà di core e grettezza di mente tentennano fra le
, giova a dare alle parole e al core la gravità, appunto, del
son, ma presso v'è lo core / con gran merzede tutt'ora cherendo
/ che lingua d'omo o pensiero di core / o guardo d'occhi possan ben
2-77: chi non si sente aprir il core dalle risa, vedendo che..
per una nominata simonetta / lo nostro core ha preso incantamento / con tal martoro e
o tancia, appunto mi grillava 'l core, / sendomi avvisto di parerti bello
la donna, e le ne grilla il core. 6. brillare, risplendere (
proferisse mai quella parola, / che in core han tutti, la rivolta? guai
ver bono amore, / non partuir po core: / tenelo in ventre e voi
t. buzzuola, xi-2-253: ché 'l core e gli occhi voler fan guaitare,
è bel teatro in cui venga dal core / a far di sé pomposa mostra amore
così guardava, e già sentiasi il core / tutto avvampar di generoso ardore.
che per li occhi mi passaste il core / e destaste la mente che dormìa /
/ te de lo spirto guardi e del core. manzoni, pr. sp.
. fiore, 7-8: il me'core sta tanto doglioso / di quel villan
cor pia- ceami, e col mio core / in un perenne ragionar sepolto, /
un vampo e gli occhi e 'l core. 5. locuz. -al
(49): villana morte in gentil core / ha miso il suo crudele adoperare
cieca è la mente e guasto il core, ed arte / l'umana strage.
fallanza, / ché comprendeste il mio core. malispini, 1-370: il leone
è di primavera / che disfida ogni core / a la guerra d'amore. b
l'anima mia e 'l corpo e 'l core / guerreggiano insieme per la morte.
quattro è bon guerrero, / di core ardito e ben presto di mano. s
la beltà di madonna entro 'l mio core / passò così guerriera e sì lo
esta noi, sì guerria / lo core e l'alma mia. ottimo, i-315
tu guidi / li spiriti fuggenti del mio core. dante, conv., iv-xxvi-14
= fors'egli umano e giusto in core, / rispetterà miei dritti: ad
su'brevità familiaremente in quale guisa lo core meo e la mente s'alegra, quando
a sé, ché qui giace 'l mio core ». bibbia volgar., x-370
/ ne la perdita tua gustar dèa core, / che gustò lo dolzore /
: non è uomo sì crudo né core sì freddo e fiero, che a le
mai simile gostato dolore, ciascuno nobele core, de vilità e infamia inimico,
da lentini, 37: hoi tu meo core / perché non ti more?
amore / e di due cori un core / e di duo già mortali un quasi
/ altri sen fugge, e senza core ha il petto: / altri lo segue
segue, e senza fede ha il core. g. gozzi, i-7-41: vedi
/... / non apristi il core, / ubbidirmi fia lieve: a
regina d'amoroso strale / già punta il core e ne le vene accesa / d'
so, so ben, ch'il core / presago del suo mal con moto
presta / man non ne unisce il core, / oltre che inutil resta, /
, 84-61: costringe un duro, illacrimabil core. baldi, 227: mirate come
si fece, e restò illeso il core. casti, i-1-376: per via d'
po'ch'ilio non si vede, / core porria 'ndurare. meo de'tolomei
909]: inlò o è 'l to core. idem [in rohlfs,
., noi sentiamo battere il core d'un palpito che non ha pari.
è vero nunzio e imbasciadore del nostro core. s. bernardino da siena, 141
amor sembri preso, / l'audace core in sen langue, o vien manco
tante che le darla l'anima e'1 core, / che cosa hai fatta che
rappreso dal martellar che gli faceva il core, per avere io accennato di essermi
amo se stesso, / così il mio core imbocca / ciò ch'amore li dà
assai credo che deggia dilettare / libero core e van d'intendimenti. castelletti,
un cartelo in piazza, / ghe core i curiosi più no'posso, /.
è ch'io freni il labro e 'l core imbrigli. gualdo priorato, 10-ii-178:
bellezza / immaginata o vista dentro al core, / amica di virtute e gentilezza.
io mi sentìo cominciare un tremuoto nel core, così come se io fosse stato presente
or, che amor m'aventa al core, / dove l'imagin tua sì viva
i-2-127: chi l'immago di quel core / a formar m'insegnerà, /
papi, 4-269: del suo bel core espressa / avrà l'imago in viso.
il quale porti dalla prima giovinezza nel core la piaga immargina- bile di un disinganno
fieri. idem, i-5-54: hai tu core immansueto e duro. 3
inmantenente a voi mando lo meo [core] / perché vi degia dire / com'
impugna la mia spada, e in questo core / l'immergi tutta. tarchetti,
mie miserie el magnanimo e clementissimo tuo core in- clinaranno. simeoni, 1-68:
vollome, lassa, 'm- mitar lo core / plangnar la morte del mio signore.
scoglio, / immobilmente appresso del mio core. pallavicino, ii1-666: presso a
occhi, chi non piegò mai il core, chi è impaciente, chi è superbo
immundizia e defetto e si risguarda il core. tansillo, 2-312: ragion vorria che
netto / d'ogn'immondizia avessi il core e 'l petto. lubrano, 1-166
dolore / per far che moia immortalmente il core. giulio strozzi, 11-3: costei
molesta, quanto rimmortificata affezion del tuo core? 2. che non tiene
immota / con titubante cor, con core afflitto. pallavicino, 468: non fu
carnefice inclemente, / squarcierà l'infermo core, / vò che critichi un immoto /
patria anch'io; ma dentro il core / sento una legge che alle tue repugna
/ ond'avea l'alma presa e 'l core avvolto, / libero uscir da l'
. monti, 5-67: se di core alcun ritroso e duro / avaro gli si
. giustinian, 1-291: o tu, core spietato, acerbo e fero, /
colori dipinto quale è l'affetto del core. impassionevolézza, sf. ant.
/ a tutti quanti s'infonda nel core, / sì che d'amore — possiamo
che anela / far da leon col core impecorito; / falsificando il cuoio ed il
tu, secondo la tua durizia e core impenitente, t'accresci l'ira nel dì
/ ch'ad alto volo impenni ogni vii core. folengo, 1-187: or dunque
impenna, e chi mi scalda il core? / chi non mi fa temer
et impennato / di serafiche piume al core io sento. 3. ant
io mi sento un gran sollucheramento al core, poiché ho saputo che mi vieni
/ e purga dove alberga sempre il core. -ant. adolescente.
c'è colui ch'era il suo core. ariosto, 15-8: il capo de
elemento / chi volubile in petto asconde un core, / de'flutti imperversati oda il
dove si pieghi / l'irresoluto mio dubbioso core, / impetro or io da te
impiaga il petto e mi consuma il core. tasso, 13-i-1132: non hanno,
che non v'impiaghi / a morte il core. fontanella, i-233: mentre fuor
amore, / che m'impiagasti il core, / dinanzi a te vengh'io /
; / ma più s'accende il core, e più s'impiaga.
2-129: abbiate pietà di questo mio core tanto profonda ed altamente impiagato da vostri
traspare a lor per gli occhi il core, / impiagato d'amore.
progresso e impianta un dualismo fatale nel core della nazione. b. croce,
, x-151: con certi giovinotti di buon core / noi ci prendiamo spasso / e
sia, che non s'impetre il core. della casa, 661: tal provo
verace / d'inutil alma e d'impigrito core / la steril vita abietta e infruttuosa
.. a le insubriche madri il core implica. carducci, iii-2-93: sola un'
la legge, a cui contrasta il core! buonafede, 2-vi-18: i nostri accorti
luca pulci, iv-43: mi sorge nel core / importunose doglie, aspre e moleste
andaron a gara ambedue d'impossessarsi del core dell'impresario. de sanctis, ii-15-514
non so divisare, / e co lo core assai sesto e disegno / di quistion
322: mi si agita il core... che qualche impremeditato disturbo
amor vampò su l'alta impresa il core. codcmo, 75: veh! il
). petrarca, 265-3: aspro core e selvaggio, e cruda voglia /
l'uno e l'altra porto impressi nel core, e non sono io di facile
la notizia del suicidio del principe valentino core ha suscitato in roma, e fuori
, / sì m'è sua figura al core impressa. dante, par.,
23-29: quanto ruggier l'era nel core impresso, / mille volte narrato avea
, impressa io la porto indelebilmente nel core. cesarotti, i-xxxiv-n: o rimembranza
, 6-54: lasciò la pugna orribile nel core / de'sara- cini e de'fedeli
che m'ha rapito ed assorbito el core, / e temme emprescio- nato en
groto, 8-26: ma con qual core imprimerò il coltello / nel cor del figlio
l'imagine che di voi mi stampò nel core la dolce mano de l'amicizia venti
, 121: così m'impresse al core / la beltà vostra amor co'raggi
gl'im- primi a i cavalier nel core. galileo, 3-3-219: questo troncare
di nuove forme amor m'imprime il core. stigliani, 276: imprime del
averessimo mai creduto che... fosse core. guinizelli, xxxv-n-475: sì forte punto
che fa notte e die -di bon core. bondie dietaiuti, 293: madonna,
valore, / siccomo cera indolca lo core, / 'n esso ce impronta te
diletto improviso / gl'in- nebria il core. c. i. frugoni, i-3-354
rauca voce / e col funereo ceffo il core agghiaccia / al passeggier. d'annunzio
fa, notte e dia, -di bono core. latini volgar., i-70:
, 79: se lo mio penuso core potesse tanto mostrarese in de lo doloroso
regina d'amoroso strale / già punta il core, e ne le vene accesa /
5-3: avendomi, signori, posto in core / di non perder più tempo a
(ii-235): sì a dentro nel core gli penetrarono le fiamme amorose che egli
cervello, e lo strepito rintrona su 'l core, le ricordanze delle lettere diradate e
bruno, 3-1032: il vampo del suo core non come pic- ciola favilla o
a voi, mia donna, lo mio core ingaggio. f. f. frugoni
quel che fa notte e dia -di bono core. dante, conv., iv-xvi-i
/ rabbia, furor, m'accesero nel core. g. ferrari, 151:
e tanta luce / dentro il mio core infin dal ciel traluce / ch'i''ncomincio
amo se stesso, / così il mio core imbocca / ciò ch'amore li dà
/ che a lui tu ha'dato el core; / indarno tu te inzegni /
colpa, lo pianto / che nel core agio manto / per voi me ingiengnare,
, ch'han 10 più del tuo core. garopoli, 20-72: tu sai quanto
la qual con mille ingegni aperse il core / a ganellon, tanto volse soave.
a le luci e l'altro al core. c. i. frugoni, i-2-268
scrisse entro un diamante in mezzo 'l core, / ove con salde ed ingegnose
, / che non tormenti o ingelosisca un core. foscolo, xiv-242: non rispetto
oramai si svegli / e nel su'core ingenneri vigore. cavalca, 20-
nel volto, perché '1 sangue al core era corso. g. m. cecchi
fai l'anima fiorire, cristo in core hai sì fermato, / non ne vuol
loco sacro e pio, / incominciò col core e con la bocca, / inginocchiata
ma amaro e reo / per cui lo core meo chiamato cor morto, / inzuriato
/ par che, destati dolcemente al core / spiriti d'allegria, lo sgombrin
cecità, ch'empie di tema il core. brusoni, 6-158: panni, signora
da od ama, / che 'l core in quell'or più non disii e brama
per la foresta, e imbelli e senza core, / son di linci, di
ingrandimenti. mazzini, 39-254: mentre il core del piemonte batteva per l'italia,
piemonte batteva per l'italia, il core de'suoi reggitori non batteva che per
: oh crudeltate estrema, oh ingrato core, / oh donna ingrata, oh tre
, / dove hai rivolto l'indurato core? corsini, lvii-123: troppo immodesto
se restìo / a'miei detti il core avrete, / voi sarete un dì tante
sia; / non aspettare che ingraza el core, / ché per la doglia me
, / sì m'è sua figura al core impressa, / ancor mi sia partente