incontro unqua timore / non si sveglia nel cor colmo d'ardore. cesari, 6-217
. goldoni, x-1209: ma il cor mio non ha costanza / un rivale a
giuliano de'medici, 128: mai del cor non mi sei tolta, / che
la crex mort e trapassà, / lo cor li fai e tomba strangossà; / a
colle / additò dello scampo, i cor perversi / tonando ei fulminò. m.
, / per tenere da'sensi il cor rimondo. -con meton. e per
. di tonificare), agg. che cor robora, rinvigorisce il fisico
glie ne facea / per sollevare il cor dalla paura, / che il cuculo,
cura torbida infesta / par che il cor mi lusinghi e me l'afferra. monti
cinzio, iii-14-3: queste d'invitto cor, d'altiera fronte, / non torcean
/ che ventura agio avuta, / oi cor mio tormentoso! petrarca, 125-57:
già segnata fosti; / onde 'l cor lasso siede / col tormentoso fianco / a
: in me non raffiguro il mio / cor, che da me fuggio / esule
gran tristizia: / pel sol ricordo il cor mi strugge e preme. lorenzo de'
caldi spiriti lor tornan talora / al prezioso cor le forze sue. cesari, 6-9
mai l'amo d'amor nel cor ve prese / velato stando de sotto ad
veder chiarore, / però lo mio cor non posa / di pianger lo nostro
ellecto a chi supporre / i vostri cor magnanimi e zentili / abbiate il voler saldo
lorenzo de'medici, ii-13 2: o cor mio, così piagato / fa di
d'amor ch'attenda scampo, / cor no gliel pensi, né gliel dica il
torbido non lava, / né torto cor parla ben dritto, e, dove /
. mazza, i-34: al mio cor, cieca indigesta mole / di guasti affetti
così lega e ricinge / amore i nostri cor. graf 5-426: in mezzo ai
/ e gran pene. l'un cor mi dice / che si disdice, e
/ il mortai tosco che in tuo cor rinserri. 4. ant. creatura
à grand smarrimento, / qé lo cor li tramuda e 'l pensier e 'l talento
, 2-71: se di toxico il cor ebbe alor copia, / pensilo ognun che
cinzio, iii-6-93: di tanta temenza il cor trabocca, / che per l'orror
ch'eterne / lagrime per la piaga il cor trabocchi. 21. versare involontariamente
con quella tenerezza che si cria / nel cor del buon figliuol, quando per pena
178-6: or alto or basso il meo cor lasso [amore] mena, /
, che dentro asconde / tempio tuo cor, si fesse a me palese.
, 2-112: quante volte a questo cor tradito / de'furtivi ardor tuoi l'opre
onde n'andai già altero, / del cor, de l'alma, d'ogni
. tasso, 7-43: e passa al cor del traditor un gelo, / onde
all'uscio d'una bella / rubatrice de'cor traditorella. carducci, ii-14-7: hanno
duce, / e s'ha nel cor un sol e rar disire. foscolo,
scenda / pioggia, che infin entro il cor gli offenda. -attraversare l'ombra
/ ferito m'ha li panni e 'l cor trafitto. fagiuoli, ii-115: chi
rubino, / ch'egli poscia bevé col cor trafitto. marchetti, 5-6: egli
miri / a questa donna, che 'l cor mi transfora. lippi, 2-37:
] l'esul che sempre tè fisso nel cor. / penò trafugato per valli deserte
ciò sper- mento / face d'aver cor tràito e nemico / di parente ed amico
petrarca, 72-6: quasi visibilmente il cor traluce. boiardo, 1-87: poi
anni / apparve tal c'ancor nel cor traluce. dolce, 6-37: 'crisolito':
conti, i-122: quando un pensiero al cor traluce, / amor mi risospinge ai
cerchio rotondo: / con tutto 'l cor chi centra sempre t'ama, / ché
da membro piagato, / si duole il cor, ch'ei non faccia il suo
vestigio di quella usanza. 'sì dolcemente lo cor mi 'nnamora'. redi, 16-i-185
, 64-9: voi siete del mio cor tramontana, / ché non si muta da
spessamente. ibidem, xxxv-ii-51: vienne, cor mio, andiamone a la croce:
: sì gran dolore a mensola al cor venne, / che, nelle braccia d'
e fortissime, sproporzionate ancora al volume del cor o e che denunziavano un
, cvi- 388: ni il cor avesti verso me sì atroce, / sì
à grand smarrimento, / qé lo cor li tramuda -e 'l pensier e 'l
fede, / lieta più preme il cor ch'ella possedè, / indi sperando nome
quelle chiome / per cui tanto il mio cor arde e sfavilla. tasso, 15-4
'attraverso, oltre'e dal lat. tardo cor transcaspica, sf.)
una donna i'fu'fedito / nel cor sì duramente, ch'i tremai / per
cia s'el vorrà vegiar con lo cor e con l'annimo e mete le soe
, arcier rigido e scaltro / al cor da un canto all'altro.
la crox mori: e trapassà / lo cor li fai e tomba strangossà / a
niccolò del rosso, 1-367-3: nel duro cor che por forga s'umilia / mi
: e per veder chi m'ave 'l cor trapunto / d'angelica beltate e prope
di ciò che mi trapunse / il cor d'un sì suave ardente strale, /
e la crudele spina / però amor di cor non la mi tragge. marini,
11-208: tu traesti del petto il cor piano piano / per la piaga che fèr
me sempre ritratto: sì m'è 'l cor del petto tratto, / se in
decalogo, 53: trarse vanitad de cor e de testa: / alora guarda-
prendere consistenza l'imspiri, che del cor profondo tragge / quella ch'ai ciel se
/ solo un sospiro, onde il mio cor si sface, / di mia vita trarrò
, d'un penzero, - lo mi'cor traggiate. fiore [dante],
giacomo da lentini, 5: lo cor mi fa sentire / che già mai non
trame intendimento, / se fosse 'n cor o 'n corpo o sul vidire, /
concede / ch'io tragga del mio cor ciò ched io canto. / ond'io
sm. letter. spostamento di oggetti o cor pi, anche di animali
1-596: entro il più vivo / del cor garzia trafitto... /.
, / d'una gelata fiamma il cor si alluma, / madonna, e le
memoria, ond'io traseculo, / el cor ch'io t'avea dato a farmi
trasforma l'anima, / sente cangiarsi il cor. foscolo, iv-356: all'apparir
/ trasformeme entro lui e faice 'l mio cor penato: / amore esme- surato,
parte, / se io -no paso lo cor mio, -ciré servo / a quela -ch'
: amore quasi per trasparenzia / lo cor venereo à levato a volo.
sembiante oscuro, / onde tempio suo cor chiaro trasparve; / e ben l'
poesie bolognesi, xxv-i-771: figlia, lo cor te traporta / né la persona non
/ che fra paura e speme il cor traporta: / così raggio, che specchio
molli piume, / sazio di gioia il cor, s'addormentava. m. leopardi
suo trastullo. / non v'era cor sì mondo, ne sì casto, /
agg. (trattessuto). cor la preda avanza, 7 e già
anonimo, i-501: se di pensieri il cor mi pronta, / null'om dica
or mi mena orgolglio: / lo cor mi se 'nde taglia. guido delle
soggiorno / lui, che 'l mio cor, come gli piace, trebbia. pananti
coperchio / e lo vasello, ove il cor dimora, / nonn. è spezzato
l'istoria trovo scritta / in mezzo 'l cor, che sì spesso rincorro, /
pianti, / che non altronde il cor doglioso chiama, / ven da'begli occhi
lemene, i-303: mi trema il cor nel seno / pensando di cecilia al gran
bene, / l'anima sento per lo cor tremare, / sì come quella che
sì dura novella / mi è venuta nel cor la tremarella, / m'è passato
inferma / stupidisci la mente; il cor mi fugge / da'suoi ripari, e
io / quel che t'agita il cor dubbio tremendo, / mentre il voler del
amor seppe ben costei imprimere / nel cor con indelebil foco e subito, / che
tremola e bella, / che sgombrando dal cor l'om- bre e i martiri,
tremoli d'ardore / e un palpito di cor che l'affatica, / s'udìa
suo mal presaga, / parlava al cor che palpitava forte, / dicendo: «
levo li occhi per guardare, / nel cor mi si comincia uno tremoto, /
lodi o nomini, / che 'l mio cor di dolor non sude e trepidi.
la battaglia / con mesto viso e cor trepido stassi. leopardi, 8-43: trepido
gran disegno, / l'ansia d'un cor che indocile / serve, pensando al
provò. betteioni, i-518: il cor mi stringe / un trepido terror de la
in furor ardente, / ognomo dè so cor forzar / e refrenarsse per schivar /
movimento. marino, 1-20-70: serbinsi i cor virili a lotte, a giostre,
fortini, 1-163: sentendo un certo trespigio cor uno « ohi- mene, fa',
caze -ni mai aver tormenti: / lo cor tut ge stragode - per grang alegramenti
straziarmi amore / con fermeza passo mio cor piagato. -che è frutto di
-ni 'canto de 'ndevina / lo cor de la rea femena - no meiora n'
monti, x-4-335: strette intorno al mio cor tenean consiglio / fra lor dell'alma
2-37: lacci no ma tributi / al cor del mio signore / devotamente offerti /
cittadini, qual eroe / qual generoso cor fu mai più degno / di ricever gli
33: viva senz'alma e senza cor nel petto / per miraeoi d'amor
ex- tolse / e triunfò d'un cor per forza acceso, / or si gloria
d'illusion pasciuto e di canzoni / il cor gli tripudiava, il cor non anco
canzoni / il cor gli tripudiava, il cor non anco / esercitato dai venturi affanni
deiettare -ne lo suo comitato, / lo cor è passionato -assai spiacevole, miserando (una
d'uom che per soverchia pena / il cor famiglia] s'era procacciata colle
alma trista, / voi udireste lei nel cor cantare, / spogliata del dolor che
donzella alta e gradita / sentendo al cor la velenosa piaga, / ora il
monti, 13-513: smarrì l'auriga il cor, né per sottrarsi / alla man
x-3-321: ma dinne: avean coloro il cor vigliacco / come i vigliacchi che a
trochilium apiforme), con ali trasparenti e cor = deriv. da troclea, 2
colei / cui natura di ghiaccio il cor compose, / meco vi state in chiusa
petrarca, 10-13: d'amorosi penseri il cor ne 'ngombra: / ma tanto ben
tronche o corte, / incenerita il cor, svenata il petto. g. manganelli
onde il sonoro / ritmo che il cor ritenne / somigliava un trottar di brigliadoro
], i-250: per che 'l me'cor sì chiariha / di non far giamai
e non temete; / femina di buon cor mi troverete. c. boito
xvi-11: dunque ormai lastri / vostro cor lo cammin per seguitare / lo suo sommo
guerra, / è sola speme un cor / al trovator? / ma s'ei
al trovator? / ma s'ei quel cor possiede, / bello di casta fede
.. /... nel mio cor fa la sua residenzia / et ha
santi martiri. alfieri, xv-75: in cor del crudo / trucidator della tua figlia
, ii-505: né il truculento / cor gli piegaro i teneri belati / né i
tal forza 'l duol, che 'l cor non sempre intende / quanto lunge dal ver
affetto, 7 onde sgorgan dal cor fiumi di pianto, / precipitoso
/ per mia beata sorte / ferire il cor con la tua bella immago. verga
turbe achille: / che gli pose nel cor questo consiglio / giuno, la diva
calpesta. cesarotti, 1-xxxiv-213: l'uman cor,... in sé mede-
. gozzi, i-17-231: turbato ho il cor da mille affetti. fogazzaro, 1-566
con turbato ciglio, / mostra del mesto cor doglie profonde. forteguerri, 27-21:
: guai sospiri affanni pianti rei / al cor sostegno e. ttutta volta cresce.
alfieri, 1-79: oh del mio cor non degni, orridi affetti / cui
: paura avea, perch'era del cor privo / e perché amore mi stringea sì
sapande tutta quanta, / così lo meo cor canta, / sì fortemente abonda /
valore / non aggio, ché sento lo cor partire. scampolo dugentesco sul prender moglie
, / ben dovea dare -a voi cor di pietate, / ca tutesor cad eo
/ in voi -donna, trovasse / gran cor d'umil- tate. guittone, iii-31-1
, 21-8 (54): chi nel cor mi pinse tal vagheza / ubligato gli
al peggiore / veri quella che 'l me'cor ha 'n ubrìa. = var
per figliolo, / quando t'aperse el cor l'aspro coltello. foscolo, ix-1-313
... m'avvampa / il cor qualor io gli riguardo fiso, /.
la mente, / ch'è tristo lo cor meo, che sì si sente /
che tenni ambo le chiavi / del cor di federigo, e che le volsi,
. ariosto, vi-33: se 'l cor tuo s'ha da partir questa notte,
/ sì forte per amor che * 1 cor sostenne / per te gran parte in
/ farsi che ancor farei / veder un cor di marmo intenerito. 9
... s'un voler duo cor governa; /... / s'
1-iii-45: è gran tempo che il cor mi rode questa / ulcera sorda.
de l'altra l'ira ultrice / di cor fugge a zerbino e si dilegua: i
bene, / fida speranza e del mio cor la zoglia. 3. agg
, 1-viii-118: morte era al suo cor veder divelto / dalle sue braccia il caro
notte al lume de le stelle / il cor di nove misere sorelle. carducci,
omanitade / quanta esser mai potesse in cor gentile. ghirardacci, 3-36: sigismondo imperatore
om mortale; / ma quanto il mio cor vale / e conoscie in diritta lealtate
terra / che non rinforzi al mio cor l'aspra guerra / ed umidezza agli occhi
: la bella ninfa, vita del cor mio, / in atto vidi accorto,
seppi gli amorosi guai, / che 'l cor s'umiliasse aspro e feroce.
o santo, / d'un cor pentito e umiliato il pianto. manzoni,
, comp. da umile e dal lat cor cordis (v. cuore).
/ lacrime e pie adempi 'l meo cor lasso, / ch'almen l'ultimo pianto
gemme tante, / che del tuo duro cor l'aspro diamante. serpetro, 155
un caldo fiume, / e coscienza il cor mi pugne ed unge. fogazzaro,
cavi i vaselli di detto ranno, pigliagli cor un paio avidità.
-ni 'ncanto de 'ndevina / lo cor de la rea femena - no meiora n'
/ ai tanto gaudio ha pieno il cor, che appella / sé fortunato et unico
20-3 (83): amore e 'l cor gentil sono una cosa, / sì
par che mi conforte / sì che 'l cor lasso altrove non respira. s.
. poliziano, 1-596: rendimi il cor, ché tu non gli dài posa,
cheggio; e vorrei l'una / col cor ver me pacificato umile, / l'
or, ben fate cangiar stile / allo cor, se nutrirlo unque vi è grave
viso. carducci, iii-2-143: se dal cor profondo unqua mi cade / la dolce
medici, ii-65: perché tu nel mio cor la sete ac cendi,
ciascun vi s'accosta col tremito in cor. gramsci, 11-159: il partito comunista
/ più che alle brame del tuo cor sebato, / questo è l'onor che
e rotte, / ond'io resto col cor pallido e smorto. -palpitare,
om mortale; / ma quanto il mio cor vale / e conoscie in diritta lealtate
non ha detto, / rivocando nel cor l'usato ardire, / e lasciando ir
, / fa d'un crin laccio al cor con arte maga. viani, 4-80:
/ rotto l'usbergo, in mezzo il cor gli mise. luna [s. v
, iii2- 98: qui dischiusa dal cor parola franca / è con pavento o con
sempre dura tale amore / e del cor non ese ma'. boiardo, canz.
noi / siamo usi a guerra, e cor ne'petti avemo. tasso, n-iv-183
, quanto quel frutto / che fa il cor de'monaci sì folle. ottimo,
schiva, / usurpandosi il guardo il cor rapina. 11. ant.
. francesco di vannozzo, 194: o cor di doglia pieno e de martiri /
cari e principali / per darmi dentro al cor colpi mortali. 2. per
/ per darli ayta, pietà nel cor scende, / et anche luy trovò gà
anguillara, 15-134: v'intenerisca il cor col suo vagito / il lascivo capretto
nebbia ricoperse, / con tanta maiestade al cor s'offerse / che li si fece
de costei, / or dimme del mio cor, dimme de lei: / per
le ninfe uguali / lasciolla in nisa a cor vaghe ghirlande. r. bonghi,
e fa'che sempre mai / nel tuo cor sia stabilita. parini, 1-xxiii-
anonimo, i-582: fin amor di fin cor ven di valenza / e discende in
di valenza / e discende in altro cor simigliante / e fa di due voleri
valenza, / la soferenza - gentil cor nodrisce; / mette 'n obrìa ciò dov'
, 251: per che '1 me'cor sì chiariha / di non far già
, 4-44: gran duol mi prese al cor quando lo 'ntesi / però che gente
e diffonde del suo bel valore / nel cor che ad amar quello in tutto è
ché l'antiquo valore / ne l'italici cor non è ancor morto. a.
, xxxv-ii-461: foco d'amore in gentil cor s'apren- de / come vertute in
, 30: amor dagli occhi al cor suo valor spira, / e 'l cor
cor suo valor spira, / e 'l cor si move agli occhi penetrando / con
intenta, / io, benché senza cor restar mi senta, / pur vivrò per
/ e mate con dolzura -tutto suo cor li dona; / ma che perda
strali / mandare io voglio il vampeggiante cor. -che esprime una forte passione
fumo; di poi fa entrare uno cor un lume, e subito vedrai la càmera
e sesta stella / spiri nel vostro cor e sacri ardori, / e riscaldivi e
e 'vampi: / credendo che lo cor da doglia scampi, / el si
lxxxviii-i-260: l'ascosa fiamma ch'ai cor dà più vampo, / credendo in
quadrella, / il cui vampore al cor mi fa fiammella. = incr.
/ dietro a quel primo ben che 'l cor vaneggia. foscolo, 1-193: armi
/ del misero soggiorno / gli fa nel cor ritorno. 5. che si
/ gittossi, e pur co'vanni el cor li accese. ariosto, 2-50:
monte, 1-6-16: ca lo meo cor non va piangendo tanto, / ch'io
venti anni, / fortemente diletto al cor d'elvira, / onde osava sperar la
nel novo destino, / certi in cor dell'antica virtù, / han giurato.
fiore / le donai, non mica il cor, / ché due volte non potea
. c. ghiberti, 268: lo cor dat'ò in tenuta / e sono a
. mascheroni, 8-318: un indurato cor t'ascolta appena, / e il freddo
. ve-, con valore privai, e cor cordis (v. cuore).
veder molto, / ché 'n cor venale amor cercate o fede. s.
viario, / che già lieta speranza al cor mi porse. /...
diletto amico / vedovo ti vedesti, in cor l'innato / ridestando magnanimo tuo spirto
note, / deh! qual sentì nel cor novella doglia / al raggirar de le
viglio -o sonno piglio, / lo mio cor non insonna. dante, conv.
ma chi con le virtù tiene il cor sano / in questo mondo vegghia, e
e vela / e travagli a lo meo cor e non spera. poliziano, 1-607
tasso, aminta, 54: mentre al cor scendeva / quella dolcezza mista / d'
dolze male / e l'umile tuo cor non vuol guarire. s. bonaventura volgar
sì ch'io sfoghi 'l duol che 'l cor m'impregna, / un poco,
fare, / qual a le voci il cor, che già spuntare / il fin acciar
, / fuggendo come verso / 10 cor, che 'l chiama. testi fiorentini,
fiamme acceso / si diletta il mio cor, d'arder contento, / soccorri
dante, lxix-2: poi che sguardando il cor feriste in tanto / di grave colpo
e parvi veder molto, / ché 'n cor venale amor cercate o fede. tasso
mi manda è rimanuta / col suo cor tnsto e tutto lacrimoso / e con doglioso
: per quel ch'io sento al cor gir fra le vene / dolce veneno,
io ho d'amor dolcezza il mio cor pieno, / come amor vuole, e
dona. / lo serpent venenoso -el cor porta grand ira: / maior la porta
paurosa e muta; / e, in cor premendo il suo livor, s'assise
parte, / non fu mossa dal cor, ch'a venerarte / devoto intende.
sia aveduto / che 'n voi non trovo cor d'umiltade. giacomo da lentini,
detto seno, / morbido letto delmio cor languente? / ch'a bei riposi
/ del qual ho la memoria e i cor sì pieno. gozzano, i-1095:
può cantar bene, / se dal cor non viene. idem, 392: il
tuo talento; / ed hai pieno 'l cor de vento, -per 'miseri farte chiamare
! gli è l'amore, / che cor un dardo m'ha transformato / la
oltre misura. / or à lo cor cangiata: / saciate, sem'è dura
mia fatica, / che amor nel cor mi riga, / non domando altro che
, canz., 81: scaldami il cor amor con tal diletto, / che
ma 'l bon talento -ch'aggi'e 'l cor gioioso / piagente ed amoroso, /
fresca verdura guinizelli, xxxv-ii-460: al cor gentil rempai- ra sempre amore / come
maccari, vi-403: un vergine pensiero il cor mi tocca. tarchetti, 6-i-388.
alcun, che roso avesse / il cor da dolci ed amorosi vermi, / restò
tristarello, / e ci rode fino al cor. 4. gastron. tipo di
rasi- gnuol vernare / d'amor lo cor m'afina. inghilfredi, 378: non
gion che crudel guerra; / e i cor 'ndura e serra / marte superbo e
/ sì com'io fosse nello suo cor giunto. giuliano de'medici, 116:
anonimo genovese, xxxv-i-722: li cor son pim de sentina, / de
amai / la qual ha il cor d'un altro sì piagato, / che
, / e per versàglio iddio del cor non prende, / non sarà degno
; / e non ti punge il cor pietà de'guai, / che versa sui
versava / e sparger si dovea de'cor cristiani. / ma pure al fin sarà
mando sti versiti, / che del cor mio ho trati / vedoveli e po-
fortuna ria / s'opponga spesso a cor leggiadro, altero. carducci, iii-6-193:
tuo talento; / et ài pieno el cor de vento / per 'meseri farte clamare
sotto fregio e vestimento vano / giace 'l cor vago da vertù lontano.
cino, cxxxviii-59-12: morto mi fu lo cor, sì com'vo'udite, /
. grossi, ii-559: novo al cor di lida era sgomento / i rabeschi
son di vetro, / e '1 sentier cor io calco, è duro e erto
/ e se 'l mondo sapesse il cor ch'elli ebbe / mendicando sua vita a
i-65: quanta invidia ti porto, o cor beato, / che quella man
amare, / ch'i'sento al cor già vicina la morte / né posso a
ch'io non sia vietato: / lo cor mi 'ncende di grande adiranza. bibbia
, 2-5: l'odorato talor rende il cor lieto / e la memoria; e
/ cantando al novo giorno, / il cor non mi ferì. -che
per tòrmi al reo pensier che al cor s'è fitto. butti, 40:
caldi sospiri innamorati / gli escon del cor con minor forza i venti / che
/ la vii plebe si mostri e di cor basso, / non vi maravigliate,
quando va per via, / gitta nei cor villani amore un gelo, / per
de'medici, i-69: quella che 'l cor mi tolse e di villano / lo
essere menato. ariosto, 8-73: « cor mio », dicea « come vilmente
di pietà, che ogni alto / cor prova in sé? 5.
non sono sì amabile / da vincerle il cor. / se avessi un occhietto /
! con troppa forza / vincolate il mio cor. sì lo confesso: / da
viola, un'orlatura alta, e cinque cor ricci, 3-214: se
, dolce cle- menzia, / al cor fan voluntaria violenzia. de mori, 177
dolce voce / sempre risuoni nel tuo cor virile. porzio, 3-206: turbò questa
, / ché tantiquo valore / ne titalici cor non è ancor morto. cottenuccio,
., 31-91: poi, quando il cor virtù di fuor rendemmi, / la
sua vista, / fareb- bevi nel cor tutte tremare, / tant'è in lui
amore si faze sentire / dentro dal cor signorezar la zente, / molto mazore presio
altera vista deventava umile, / col cor gentile, aspetto onesto e pio.
, questo vogliono sindaco, mondo sapesse il cor ch'elli ebbe / mendicando sua vita a
ii-canzone-14: suol esser vita de lo cor dolente / un soave pen- ser,
/ a lo sguardo nascosi ahi non al cor. serao, i-517: adesso inferma
, giuochi, vivande, / quanto può cor pensar, può chieder bocca. della
fra questi sassi, avran mercede / del cor, che desiando arde e sfavilla.
venere spira / amor ch'è 'n cor mortai, lamenta e dole, / e
/ di te memoria entro al mio cor si serra. g. gozzi, i-18-204
io sento / nel più vivo del cor. alfieri, xiv-1-188: mi rincresce ben
anonimo, i-582: fin amor di nn cor ven di valenza / e discende in
di valenza / e discende in altro cor simigliante / e fa di due voleri una
quietarsi, /... / del cor de l'una de le luci nove
aiegro volere / paleso a tute gienti / cor giovanetti fummo sempre di uno stesso volere;
disio, che mai non giunse al cor. 3. che, oltre
colui che tenni ambo le chiavi / del cor di federigo e che le volsi,
gli occhi di pianto, e 'l cor ruggìa di sdegno. -far rotare
/ sì m'avean per letizia il cor confuso, / ch'io non sapea da
ciaoli, / ch'io ho vólto el cor sì fermo in tal vestigio / che
/ del fante, che ferire / lor cor non mi potesse. monte, 1-11-5
, par., 12-30: del cor de l'una de le luci nove /
armonia divina, / onde vinci ogni cor, si volse in cigno.
talor amor dentro mi stilla, / in cor di marmo accenderei favilla / e di
e piana / che d'ogni chiuso cor volge la chiave; / con lei va
sì dolce e latina, / ma volgibile cor ven disvicina, / ove stecco mano
ed occulto / che del dannoso mal nel cor s'allegra / e pietà dimostra nel
, 114: ma quella ch'ai mio cor dà pace e guerra, / minerva
gran tempo è acceso / questo mio cor d'una vorace fiamma. pirandello, 8-583
allenti, non pur scioglia / dal cor mio il laccio o l'ardente vorago /
d'agamennón / rompevan i sospiri e il cor tremava. arici, ii- 11
, 14-6: però mi dice il cor ch'io in carte scriva / cosa onde
. benivieni, 1-13 7: vulnerai cor mio ingrato / el cor ch'altro o
: vulnerai cor mio ingrato / el cor ch'altro o iesu non cerca e brama
sì [il giovane] che 'l caldo cor nel petto / che dentro nascono. pasta
oh vile! oh miserando! oh cor di zeba / chi non pur sé,
i campi /... / nel cor di verno anticipato aprile. pisani,
e se 'l zel del saver che 'l cor mi invade / non basta, pur
et chiascun sapia ch'io / intra 'l cor mio di ziel ti servo ancore /
, 182-1: amor, che 'ncende il cor d'ardente zelo, / di gelata
, / le cui frondi al mio cor fan sì dolce ombra / che l'amorose
mai el credo avere: tanta dolia al cor me dà'. -zià non:
4: il gentil cavalier c'ha il cor acceso / per amor di colei ch'
giacomo da lentini, 54: lo meo cor s'asigura / pensando tal chiarura -sia
3-136: par che nova alegreza il cor me accenda / e cum gran zoglia quel
darme la zoglia, ch'el mio cor desia. ponzela gaia, 28: a
solfo et esca son tutto, e 'l cor un foco / da auei soavi spirti
; senza alcun ragiunto / tornerà vivo el cor vostro defunto. = var
null'om che consolare / possa el so cor, quanto vole sia mondo. sanudo
'l vostriamore che tanto m'alagga / el cor celeste e la zugliosa fa? a
al [uminium] 'alluminio'e [cor \ undum 'corindone'; la var. è
l'espresso, 2001], babybandito [cor dopoguerra, quando i popoli
la repubblica, 1995], babycandidato [cor della natalità (detto baby
dopo anni di contenzioso, portato fino alla cor te suprema degli stati uniti
della sera, 2000], megatour [cor = voce dotta, comp. dal
dipingono prudenti, / molto teneri in cor, molto pietosi, / certi bey,
'l tenero rubino, / inebria 'l cor di nettare divino. = denom.