s'elli è amadore, / che 'n cor porti dolor senza paraggio. maestro alberto
arrigo testa, v-96-9: del vostro cor certanza ben ò veduto in parte,
/ e la tradisce ogni uomo. il cor, la mano / poni a più
ii-409: amor per tal ragion sta 'n cor gentile / per qual lo foco 'n
lontan paese / e se sì dolcemente il cor mi prese / per una chiara donna
piange e ride, e come il mio cor face. s. degli a rienti,
verso sì fatta fiamma, / che 'l cor già se ne 'nfiamma. /.
ii-102: venendo a voi lo meo cor s'asigura, / pensando tal chiarura -sia
che tenni ambo le chiavi / del cor di federigo, e che le volsi,
ch'i'vo'portar de lo tuo cor le chiavi, / ed a mio modo
: ella ha le chiavi del mio cor sì mosse / che n'ha aperta
di forisena, / che del suo cor tenea le chiavi ancora. boiardo, canz
/... / ché del mio cor ormai ti dò la chiave. poliziano,
e piana / che d'ogni chiuso cor volge la chiave: / con lei va
, 6-i-26: serba intanto / del mio cor teco l'ima e l'altra chiave
/ a quelle donne c'hanno 11 cor gentile. paolo da certaldo, 2:
cheggio; e vorrei l'una / col cor vèr'me pacificato umile, / l'
vai / ogni uom che ti mira il cor ti dona. bisticci, 3-8:
porta. marino, 346: colme il cor di vergognoso scorno, / chinano i
, ix-601: la voce del mio cor per l'aria sento: / -ove mi
, ed il corvo crocita, e la cor merlo che chioccia, fi
chiodi, / coi quali amore il cor gli punge e fiede. bandello, 1-15
bene che è il chiodo che il cor loro trafigge, e che d'altro non
/ il ciglio inarca, e nel suo cor predice / rio cordoglio di morte a
chiomazze diurro empi foco / il bel cor d'anfitrite. pindemonte, 9-676: le
pieno ed adorno, / tragge lo cor de la persona vostra; / e'prende
era in la bocca, / altro nel cor, ne le secrete chiostra.
/ né il dolor sol, ma il cor metto in oblio. leonardo, 1-168
e quella / che di musiche note il cor ricrea: / onde la vita coniugai
, donna caunoscente, / donde lo meo cor sente / la gioi che 'n voi
/ de'suoi simili, chi nel cor gli desta / dell'amico ad un tratto
vera, / senza partir da ciò su'cor null'ore. panzini, iii-528:
prima, / da quell'istante il cor m'invase. manzoni, 35:
4-45: gran duol mi prese al cor quando lo 'ntesi, / però che gente
pensiero, / tale un moto nel cor..., / che nell'aura
de la beltà che m'have il cor conquiso. boiardo, canz., 98
doglia / a quella fiera che 'l mio cor conquide. ariosto, 45-15: a
, e gli conquise / e intenerigli il cor d'alta pietade / col largo pianto
8-53: sentì per gli occhi al cor passarsi un foco / che d'un
ha, / e per dolore il cor se gli conquide. tassoni, 6-23:
/ tanto che se ne sente il cor conquiso. g. stampa, ix-113:
io ti saluto, o tenera / de'cor conquistatrice: / amor son io:
gola / l'allegria che chiude in cor. 5. figur. imprimere
, 475: ben è ragion, cor mio, / che tu faccia, nel
sapienza; e alla mia prudenza inclina il cor tuo, acciò che tu custodi le
amor consumativo, / amor conservativo del cor che t'ha albergato! guido delle
ruina, e già considero / che 'l cor s'adempia di pensier più lepidi.
/ giusto somiglia / di quella il cor. metastasio, ii-97: se mai noto
consiglier malvagi. lemene, 449: mio cor, de i consiglieri / se son
saette, / che m'hanno il cor degli anni più di sette / passato
, / figlio, chi dà consiglio al cor mio angustiato? 4. ant
guinizelli, ii-409: amore in gentil cor prende rivera / per so consimel loco
interditto, / né contra a te quel cor che cridi tengo. bembo, 1-243
oggi m'avanza; / sento serrarmi il cor, sento ch'ai tutto / consolarmi
né il dolor sol, ma il cor metto in oblio. machiavelli,
eccelso. carducci, 195: se nel cor de'popoli consorti / misericordia tace.
/ et io sento di lei tutto 'l cor pregno. ariosto, 5-67: io
fuggia col sangue / le vie del cor ripiglia, e per le membra / diffuso
i'per un cento / avesse magno cor, forz'o savere, / operandol
da dentini, ii-54: foc'aio al cor non credo mai si stingua! /
marino, 295: dal fondo del cor traendo a forza / da largo pianto
leopardi, 22-29: né mi diceva il cor che l'età verde / sarei dannato
ii-446: questa pesanza ch'è nel cor discesa, / ha certi spirite'già consumati
i quali eran venuti per difesa / del cor dolente che gli avea chiamati. compagni
uccide consuma / le cure del cor. botta, 5-138: i soldati consuma
cheggio. iacopone, 90-5: [lo cor] arde ed encende, nullo trova
, 1-57: par che 'l cor del petto se gli schianti, / e
. anonimo, ix-1018: tanto di cor piangeraggio / per voi, mio signore,
., 1-57: e par che 'l cor del petto se gli schianti, /.
consu- mativo, / amor conservativo del cor che t'ha albergato! bencivenni,
16: che di gran sdegno il cor mi si consume. anguillara, 14-223:
dolore / a quelle donne c'hanno il cor gentile. petrarca, 72-11: né
oimè dolce accoglienza / ed accorto intelletto e cor pensato! fazio, ix-100: e
note, al basso, / sfogare il cor con la sua rozza rima, /
la sua vaga, che ha 'l cor di ferro, / star co'porci,
/ fan gli sguardi e onesto il cor. parini, giorno, i-408:
il caro padre; / e dentro al cor giulivo / contemplando la speme / de
ariosto, 44-66: non è il mio cor diverso alla natura / del marmo,
, tu che conosci lo intrinseco del cor mio, siami bon testimonio, come
, ix-34: sì dolcemente dentro del cor posa / che ciascun mio spirito contenta
petrarca, 82-10: però, s'un cor pien d'amorosa fede / può contentante
ciascuno ragionevolmente per uomo che di poco cor fossi ti terrebbe e senza forse ti
de'medici, 219: troppo sarebbe il cor contento e lieto, / poi eh'
, ix-601: la voce del mio cor per l'aria sento: / -ove mi
a guardarle io scelsi, / il cor di quelli ch'io prendea tra i
.. / di pietà, di gran cor, di gran prudenza, / di
medici, 485: teme alla vita il cor nel tristo petto, / né delle
1-200: sì rara donna in vita al cor ti corse / per trarne fuor rime
che sempre stringe / all'uomo il cor dogliosamente, ancora / ch'estranio sia
che se vanti. / matre, lo cor te se scianti, / stu me
/ né è la lingua al proprio cor contraria, / che quel, ch'oggi
iacopone, 78-2: l'amor lo cor sì voi rennare, / descrezion voi contrastare
contrasta, / quel che possiedi in questo cor ti basta. d. battoli
.. / a contrastare il fato in cor latino, / ben mostri or tu
doglia, disleale; / che il cor tradito più se ne contrista, / e
de lagreme gli faccio offerzione / del cor contrito e molto amaricato. cavalca,
petrarca, 366-120: miserere d'un cor contrito, umile. boccaccio, dee.
576: o umil gallicano, il cor contrito / a dio è sacrifizio accetto
, / quando mi membra lo meo cor fallace / la fellonia, come dava
ma ritrovar noi so. / tanto nel cor sepolto / un contumace sdegno / dissimular
mondo. pindemonte, 266: il tuo cor che si conturba e pavé, /
, / ch'allora m'incende 'l cor d'ogni lato, / e per un
, 90-166: o cristo, che lo cor sì m'hai furato, / dice
pianto! tasso, 3-8: agghiacciato mio cor, ché non derivi / per gli
se descrezione, / arbitro, poder, cor, senno e vertute / noi fue
dunque converse / verso dio maddalena il cor pentito, / ella tutto il cosperse /
. marino, 346: colme il cor di vergognoso scorno, / chinano i
, a sembianza, / se da lo cor non vi venisse amanza. latini,
coperte. ariosto, 200: ed ogni cor che qui par sì coperto / trasparente
servia; / e liombruno di buon cor mangiava. pulci, 16-24: furonvi [
-ocxo <; * corvo '. cor àcidi, sm. plur. ornit.
coraggio! oh dèi! / palpita il cor mentre m'appresso a lei. a
. coràticum, deriv. da cor * cuore '. coraggiosaménte,
. ant. che viene dal cuore, cor diale; caldo, appassionato
. = deriv. dal lat. cor * cuore '; cfr. provenz.
parte). corallàio (dial. cor aliar 0), sm. chi fa
. coralloacate { corallo acate, cor allocate), sf. ant.
tanto coralemente: / foc'aio al cor non credo mai si stingua! / anzi
sia disavvenente, / chéd io tanto del cor disio e bramo, / che picciol
voce registrata dal panzini, ivi6x. cor amina, sf. farmac. derivato etilico
voce dotta, comp. dal lat. cor 'cuore 'e da amina
terigi al lasciarla / sentì strapparsi il cor dalla corata. = « lat.
lat. tardo coràtum, deriv. da cor * cuore ', sul modello di
ser giovanni, ché intendo hanno ordinati certi cor bacchioni e mulacchie per stasera
, / che transportar si fa dal cor fanatico. tansillo, ix-605: chi vuol
'cuoricino *, dimin. di cor * cuore '. còrda, sf
or quella corda / soavemente dentro al cor risuona, / che mi con forta
cordage. cordàio (dial. cor darò), sm. artigiano od operaio
= voce dotta, dal lat. cor cordis 4 cuore '. cordato3
, saggio ', deriv. da cor cordis 4 cuore '. cordatrice,
= deriv. dotta dal lat. cor cordis cuore 'attraverso il lat
, formato dal lat. class, cor cordis 'cuore '. cordialménte (
= deriv. da corda. cor diline, sf. plur. bot.
dal lat. cordolium, comp. da cor -cordis * cuore 'e tema
= deriv. da corda. cor dòma, sm. (plur. -i
natura feminarum, v-180-174: già lo cor de la femena no re- pausa né
. corine, deriv. dal lat. cor * cuore '. corindóne,
m. franco, 1-135: mensa il cor, leggìo una baldoria, / bicchier
manifesta. 3. dimin. cor lètto. garzoni, 1-751: si
cornamusino, sm. ant. suonatore di cor namusa. pulci,
torto, soprano e basso, detto anche cor none). b. giambullari,
splendore, / quel potè a un cor gentil togliere amore. pulci, 9-68:
; / sì forte el suona che suo cor si muta / e uscigli il
anche cornio. cor nòcchio, sm. dial. tutolo di
sf. scherz. ant. paese dei cor nuti. a
cornuta cetra, / d'intenerire un cor si dava vanto. marino, 9-100:
la mia lira, e m'arde il cor. guerrazzi, i-144: mentre eponina
(v.). -acer. cor póne. b. giambullari, 1-1-308
/... / fèrmati in cor che sorgeran tempeste: /...
macchina in questi ultimi anni è stata alquanto cor 7. corredo del bosco
da loro, scritto v-237: note cor come dicono anche con poetica
asprezza lacera la vita e il costume del cor = deverb. da corredare
dante, 62-13: però se leggier cor così vi volve, / priego che
sdegno, / che 'l penoso tuo cor tragga di pene. marino, 13-177:
fango, / oggi, mutato il cor da quel ch'i soglio, / d'
mio compar tribolo disse che aveva lasciato certe cor reggine che legavano la sua
. correttore. cor reggiménto (corregiménto), sm. ant
(corregiménto), sm. ant. cor rezione. pietro
cuoio ». correggiòla1 (coreggiòla, cor [r] eggiuòla), sf.
correggia *. correggiòla2 (coreggiòla, cor [r] reggiuòla), sf.
etimo incerto. correggiòle1 (coreggiòlo, cor [r] eggiuòh) t sm.
. correggiòlo2 (< coreggiòlo, cor [r] eggiuòlo) t agg.
. tasso, 6-iv-2-27: 'l digiuno mio cor, che brama, e pensa /
córro; pass. rem. córsi, cor rèsti, córse, corrémmo
, 2-131: e tanto buono ardire al cor mi corse, / ch'i'cominciai
: sì rara donna in vita al cor ti corse / per trame fuor rime
: per quel ch'io sento al cor gir fra le véne / dolce veneno,
— deriv. da correre. cor riho, sm. ant. specie di
'l mondo fa nudo, e 'l mio cor al cardinale di ferrara e all'ambasciator francese
, ebbe apollo la sera delli ventidue del cor oh mia fortuna triste e
massa, ix-1112: in tredici giornate di cor tanto, che non posso
gerundivo di corrigère 'correggere '. cor rigènte, agg. e sm. ant
tutti i termini tecnici della pittura con quelli cor rispondenti per uno scrittore.
dei re. monti, x-3-28: al cor sincero / sempre il labbro fedel corrispondea
, sm. raro. il corrodere, cor rosione. - anche al
e l'agio di attenderci. cor rompiménto, sm. il corrompere, il
, agg. che ha la proprietà di cor rodere, di consumare,
bianco e lucido, come propizia nieve, cor rosivo molto, e mortifero
iacofione, 41-54: e eo comenzo el cor rotto d'un acuto dolore
motto, / sì mi strugge lo cor doglia e pietanza / di quella donna piena
sf. disus. il corrugare, il cor rugarsi; contrazione della pelle
parlare. chiabrera, 107: dal cor tragge nocchier sospiri amari, / quand'
. = deriv. da un verbo cor tare (da corto), non altrimenti
corso; / per che l'armato cor da nulla è morso. cino, ii-600
/ et io sento di lei tutto 'l cor pregno. ariosto, 218: non
, 218: non so come ogni cor non si spaventa, / come alcun dura
lo straziar fierezza, / se innamorato cor giunge a straziarsi / per sovrana
. tasso, 6-i-46: asconde un cor superbo ed empio / sotto cortese angelica
a voi venuto / ca 'l mio cor è feruto: deiatel medecare. dante,
un dì: « ciò che tuo cor diletta, / chiedelmi », bacco nella
/ bacco soggiunse; « or sia tuo cor contento ». lancellotti, xxiv-311:
debbi a quella, / che nel suo cor sentia mille quadrella. ariosto, 28-48
la mattina / ch'eran partiti sì alla cor tese, / gli
, a sembianza, / se da lo cor non vi venisse amanza. folgore da
fui: / e sdegnoso pudore il cor mi punse, / che all'alta cortesia
calzata, / merzé del copertoio c'ha cor to nese.
/ insin ch'ella a tancredi il cor non passi, / e 'l cadavero infame
'l ghigno, / semina in quel cor puro odi e sospetti. marino,
fa motto; / teme alla vita il cor nel tristo petto, / né delle
/ per cui simil desio nel mio cor posa. petrarca 366-123: che se
/ eh'amor co'suoi belli occhi al cor m'impresse. boccaccio, dee.
che mi dicesse queste parole: 'vide cor tuum \ idem, purg.,
/ però se in cosa umana il mio cor spera, / tu sola in terra
20 (74): amore e 'l cor gentil sono una cosa. arrighetto,
amor vuole imparar dottrina, / abbia il cor franco ad esser sofferente, / e
è amadore, / che 'n cor porti dolor senza paraggio. passavanti, 146
, bona coscienza, / non dal meo cor la tua verga cessando. iacopone,
vergine unica e sola, / e 'l cor or conscienzia or morte punge. boccaccio
ciascun vi s'accosta col tremito in cor. manzoni, 21: ed or di
bella, si favella / lo mio cor con mico. dante, conv.,
fiero; / ma tenne un tempo il cor maligno ascosto, / né si lasciò
com'è dolce e soave / nel cor, così venisse in queste rime. m
leggia- dretta fera, / così nel cor mi punge, / ché mi piace morire
versi / i miei pensier, come nel cor gli chiudo. boccaccio, dee.
: deh, padre, / così 'l cor ti reggesse anche i ginocchi! leopardi
dunque converse / verso dio maddalena il cor pentito, / ella tutto il cosperse
aspra punta immerge / in mezzo 'l cor dove ha la vita albergo. marino,
gentile amante! / dove lasci il cor mio sì sconsolato? / tu mi
, x-3-132: e perché dunque dal mio cor costante / così diverso è il tuo
amore / deh! non stemprarmi il cor. monti, x-2-220: questo dio degli
giusti siete, / rendete a me quel cor: / mi costa troppe lagrime /
: lungo a dir fora ciò che 'l cor sostenne, / come la mente constemata
: quando dio vuole / ritrarre un cor dal mondo, e a sé chiamarlo,
, 182-2: amor che 'ncende il cor d'ardente zelo, / di gelata paura
/ arder del vostro amor fu 'l cor costretto. sarpi, i-390: se li
: ché gli occhi messagger del mio cor vago / mi mostrano or costei e or
nome, / d'alma costome -e di cor volontate. dante, par.,
volto di colei / che scolpita ho nel cor con maggior cura, / credo che
meo e occhi, che farete? / cor, come soffermi dolor cotanto, /
. angiolieri, 32-8: se 'l cor di becchina fosse diamante /...
amava, / novellamente gli è dal cor partita. tasso, 15-46: presso
lasci, / perché nel fondo del mio cor rinasci, / s'io te n'
e di grana, / ch'arebbe un cor di marmo ad amar mosso. aretino
. d'annunzio, ii-446: in cor gli ardeva una tristezza ignota, / mentre
coturno spieghi aspri lamenti, / non è cor che non gema al tuo dolore.
. / per alcun tempo, ma nel cor la cova, / finché prorompa alla
allecerato. angiolieri, 27-1: lo mi'cor non s'allegra di covelle, /
quasi cruda epula, cuius cruditate gravatur cor et stomachus indi- gestus efficitur *.
teridi, profonde / acque di mergellina il cor ferìo. craterisco, sm.
nome, / d'alma costome -e di cor volontate. boiardo, canz.,
pregno, / che spirto di pietà nel cor li crei. algarotti, 2-43:
326: luce d'amore che 'l mio cor saluta / e intelligenza e vita entro
regno. aretino, iii-214: [il cor] dovrebbe essere intento / al divin
degli albizzi, ix-41: poi nel cor le metti una parola, / e
del fante, che ferire / lo cor non mi potesse. dante, 47-31:
poserai per sempre, / stanco mio cor. perì l'inganno estremo, / ch'
/ ch'io non stimava alcun di cor sì caldo, / che me l'avesse
francesco da barberino, iii-401: lo mio cor crema. = voce dotta, lat
, coménzate a lagnare; / lo cor vorrìa crepare, tant'ha albergate doglie
tutti gli amari tuoi, del mio cor esci. parini, iv-46: o pianta
è questo, amore, / c'al cor entra per gli occhi, / per
che prò? l'odio di me nel cor del padre, / quanto il dolore
, / quanto il dolore entro al mio cor, crescea. pindemonte, 151:
53: chi nudrisce tua speme, / cor mio, chi fiamma cresce a'tuoi
il suade: / ma, se dal cor profondo unqua mi cade / la dolce
, / li saria crepà lo cor cum gran pietà. = deverb
che pia, / lo me'cor piange e cria / per la malvagia gente
de le chiome stesse / lega 'l cor lasso, e i lievi spirti cribra.
ella dell'acque, nel secreto / suo cor cantando amore al rugiadoso / estivo raggio
manifestava. ariosto, 200: ed ogni cor che qui par sì coperto / trasparente
'l dolce verde / mi corse al cor la mia donna gentile. ariosto, 42-63
in croce; / e servo un cor sì rigido e feroce, / che me
. lorenzo de'medici, 117: o cor mio, da gesù impara: /
dolce voce / sempre risuoni nel tuo cor virile. capilupi, ix-280: vinca i
virile. capilupi, ix-280: vinca i cor vostri ornai quella umiltade / che condusse
sembianza altera, / è carlo, il cor magnanimo e feroce. carducci, 851
le amiche mie che stanno nel collegiodolore il cor se gli divide, / dicendo: «
fiorito di begonie, di sola di cor amo. gelli, iv-15: dove io
so vostra 'tenuta, / poi lo meo cor non muta / di far leale
parini, xiv-17: male al tenero cor pose ritegno / damigella immatura. alfieri
e sassi, / sempre avendo nel cor l'acceso dardo. ariosto, 1-34:
leopardi, 22-39: né mi diceva il cor che l'età verde / sarei dannato
in vece di tabella, ecco 11 cor sano, / dove è scritta l'istoria
e preteriti strali / al segno del mie cor non fur ma'presso, / or
mente, è quale il cor s'aspettava. de sanctis, 11-7:
fedel d'amore servente / et àgli cor e speranza. sennuccio del bene,
ti diede 1 con la saetta al cor, ch'ancor ti dole. sacchetti,
amore, / e di cui lo cor meo disia amanza. iacopone, 84-19:
voi danzando, / dottando lo meo cor crede / ca tanto brevemente / morrò
brillo, / ma gaio, e in cor pensando a dio, si getta /
/ tu 'l sai, cui lo mio cor chiuso non fue. zuccolo, iv-27
su'novo sguardo / ella sarà del meo cor beatrice. / 10 c'ho provato
a canto; / a me il cor fisse, a voi non toccò il manto
/ m'ha ferito in seno il cor! leopardi, 586: picciolo ha
ogni disio. ariosto, 6-49: il cor che m'avea dato si ritolse,
ed a quel suon diresti / che il cor si riconforta. de sanctis, 7-63
'l mondo fa nudo e 'l mio cor mesto, / il dolce acerbo, e
guiderdonatore. guittone, ii-245: o cor dur e fellone, i mira com'
/ ch'amor in ogni etate il cor accende / a saper quanto un altro ingegno
a lei davanti / e portane nel cor la sua figura. tausilio, 73:
innanzi agli occhi, / e il cor batteva lugubri rintocchi. e. cecchi,
empio / busiri, c'avea il cor sì crudo e strano / che i pe-
, / e còntale che 'l debile cor mio / ne va piangendo con l'
piango, e sento ben che 'l cor si sface; / ed allor, quand'
, i-206: se con emulo dente il cor vi rode i ambizion di fama,
deboletta, / ch'esci piangendo de lo cor dolente, / coll'anima e con
devria en femena enfiare; / lo cor à felonissemo asai plui che no pare.
tempre / mai non cangia ed il cor ruba e la mente. 2
insolita / sa che dèe porgli in cor. serao, i-1012: aveva sempre
certo avea / fatto un severo nel mio cor decreto / di non porla [l'
laudareti el mio optimo proposito e il cor vostro desolverete da questa rapida voglia, e
defigge / l'alma, che nel mio cor per voi posseggio. =
: o nutrice, e il mio cor teme che un male / ti cresca in
/ che s'elle son disperse, il cor mi dice, / venus pregando e
tale; che confessava di non averci degnamente cor risposto, perché sentiva di
monte, ii-385: altro il mi cor non degna. / sempre sto in
/ quel core, arà te, cor, quel petto a sdegno. / misero
. fontanella, iii-363: ei gonfio il cor d'ambiziose voglie, / calcar povero
più degno / d'una fiorita guancia un cor fedele? segneri, i-255: loda
, 120-14: s'acqueti ornai 'l cor vostro afflitto, / e cerchi uom degno
è ben che facda / del mio cor la mia man degna vendetta. testi
; / che servi- raggio voi el cor v'è pegno: / partir non po'
, / e ch'io sovvenga al cor, ch'i'ho feruto. bembo,
talor ch'odo dir cose, e 'n cor de- scribo, / per che da
(435-5): io dentro il mio cor delibro e sancio / che mai non
distrutto, / ha la saldezza del mio cor spezzato. dossi, 29: mamma
328: altro caso è quel che 'l cor delima / che non è a
/ colmino di gradite / insanie il cor, sì ch'io deliri, ed ebbro
altrui deliri / ognun clori ha nel cor, lilla ne'labbri, / ognun canta
mossi; / sì m'avea tenerezza il cor conquiso. mazzini, ii-46: io
). petrarca, 29-13: del cor mi rade / ogni delira impresa,
: tu sola sei, che 'l mio cor disface. / zovene, el non
, vi-65: chi alle vendette il cor pose ed al sangue, / e
/ varrebbe, or che travolto ha il cor di tutti / religiosa una demenza.
rose, / ma con l'abisso in cor. -fare il demone: agitarsi
gente che lo inseguiva e lo sbeffeggiava. cor azzini, 3-7: ancor io,
demon, che fero / gl'invasa il cor, brevi di tregua istanti / lascia
suoi pensieri, / ma la notte del cor si fa più densa. 5
i-206: se con emulo dente il cor vi rode / ambiziòn di fama, /
amore si faze sentire i dentro da cor signorezar la zente, / molto mazore presio
invita, / dentro dal petto el cor mi raserena. ariosto, 21-22: l'
per la schiva, / come il cor dentro mi detta, / io d'amor
morando, iii-226: il mio cor da quei strali è a tal ridutto /
, 70-23: vedete che madonna ha 'l cor di smalto, / sì forte,
/ solo vista lo prende / ed in cor lo notrisce / sì che dentro s'
, 110-10: i'dicea fra mio cor: perché paventi? / ma non fu
, 16-73: rinaldo, ch'avea il cor dato in diposito, / non rispondeva
o man di rose, / il cor mi depredò. carducci, ii-8-249: v'
conoscenza] disdegna, onde il suo cor sospira. 9. ant.
ad alta / voce lodata, ma nei cor derisa. scalvini, vi-91: la
, 76-9: quanno iubelo ha priso lo cor enna- morato / la gente l'ha
derive. tasso, 3-8: agghiacciato mio cor, ché non derivi / per gli
talor ch'odo dir cose, e 'n cor describo, / per che da meglio
che lusingommi / quell'audace giovanna il cor disvia. colletta, iv-m: essendo
addossata alla finestrella dell'alto solaio. cor azzini, 3-32: e giovinezze erranti
, solitari e lassi / porto 'l cor grave, e gli occhi umidi e bassi
und'omo sente / gioi a lo cor parvente -e tutto bene. / ma s'
talento, / che 'n fra lo mio cor sento, / mi ha messo in
voi danzando, / dottando lo meo cor crede / ca tanto brevemente / morrò
/ e tutto ciò disia / lo mio cor, s'a voi piace, /
desio / de la vita e del cor vedovo anch'io. loredano, 1-217:
sempiterno indissolubil nodo / auguri ai vostri cor volgar cantore; / nostra nobile musa
la formidabil possa, / e fulmina nel cor l'invitta cura, / quante volte
natura e il ciel diffuse / voglie nel cor benigne, / qualor desio lo spigne
rustico, vi-1-170 (33-11): lo cor, quando dal corpo si partìo,
! / (e paurosa lo premeva al cor). / oh! mio primiero
: amore e la mia donna e lo cor mio / sono una cosa ed hanno
innamorato: / bewer le labra e il cor resta assetato, / baciai le rose
, / baciai le rose e sento al cor le spine. testi, i-69:
grandezze e fasti / ambiziosa cura il cor ti tange: / sarai mendico entro il
entro l'alma, / preme 'l cor di desio, di speme il pasce.
antichità fia che inquieti / 10 tuo cor pago: i marmi, i simulacri /
de l'amiche piume / porse al cor refrigerio in tanta fiamma, / più desiosamente
dante, 10-20: priego il gentil cor che 'n te riposa / che la rivesta
desiosa vi vede; / e lo mio cor da ciò non si disvia, /
più felice aprile, / che 'l giovinetto cor subito n'arse. a. lamberti
/ ch'è dentro a lo mio cor, è nata / di voi, madonna
breve duolo impara. / che provi al cor guerra movendo interna. pindemonte, 1-227
, vi-440: tutto quel che del cor la vita accresce, / piacer,
sul grilletto. un rombo. cor azzini, 3-66: allora lacrimò desolatamente
se del vero / punto è 'l mio cor presago, egli è quel desso /
(5-3): rabbia mi morde el cor con maggiur izza, / che quella
, ch'io sazio / sì del bel cor, che 'mmaginando frizza.
ira? petrarca, 37-94: il mio cor a vertute / destar solea con una
. frezzi, i-1-14: già il cor de'giovinetti amanti / destava amore e 'l
/ sé percotendo, che 'l nobil cor desta / e diventa sdegnoso e pregno d'
uccise in mar col fulminato piombo / nel cor percosso, un notator delfino. zeno
/ di più nobile mondo, il cor di queste / e il dominio del dì
perché più grave poscia / giungesse al cor la destinata angoscia. guarini, 45
e natura avrebben messo / in un cor giovenil tanta vertute, / se l'eterna
occhi ancora / ho non men che nel cor quel vago oggetto, / apparve un
, 3-13: ha sì pieno il cor di maraviglia, / che non sa s'
egli osa. foscolo, 1-72: il cor mi trema? la mia destra indarno
un languido « ohimè », che il cor disserra, / dissi: -oh stupori
, / e i desueti spirti e il cor che posa / lunga già s'ebbe
e vecchi seni / più d'un cor arso. fed. della valle, 57
/ di vero padre, in suo gran cor più debbe / destar rimorsi, e
/ di questa, a cui mio cor sta sempre avanti. ariosto, 7-31
, sì com'eo lo sento, / cor no lo penzaria né diria lingua.
. petrarca, i-2-4: giva 'l cor di pensiero in pensier, quando /
con tanta dolcezza / mi fere il cor, che non si può tenere / che
n'amai / la qual ha il cor d'un altro sì piagato, / che
, 108-14: ma se 'n cor valoroso amor non dorme, / prega,
: d'etade / tenera ancor, di cor mal fermo forse; / di delicate
davanzali, xvii-245-12: en voi è il cor gientile, / valore e piacimento,
se non seguirti, dentro al mio cor diace. firenzuola, 61: e
luce pura, / che par nel cor diafano si esprima. carducci, ii-7-3
donna, i quali immediate venivano dal cor mio, se era in quel petto.
del qual ho la memoria e 'l cor sì pieno. idem, 171-10: nulla
/ del bel diamante ond'ell'ha il cor sì duro. boccaccio, dee.
drieto a parole, / ma terrò nel cor diamanti. castiglione, 325: ed
amante, / e che 'l suo cor di rigido diamante / punto non avea
diària, sf. somma di ammontare fisso cor risposta, a titolo di
, 7-79: questa ultima parola al cor s'affise / a manfredonio, udendo la
. folengo, ii-69: ben fùr di cor di diaspro e di diamante / contra
23-127: amor che m'arde il cor, fa questo vento, / mentre dibatte
venti ognora / van dibattendo il nostro cor, non speri / d'incontrar, finché
. miner. altro nome dato alla cor diente (v.), per il
/ avendo a chi la scrisse il cor diritto. cellini, 1-94 (223)
. / tu traesti del petto il cor pian piano / per la piaga che fèr
in giorno / queirardente desir che il cor m'accese, / e la speranza già
descrezione, / arbitro, poder, cor, senno e vertute / noi fue dato
ognun m'assale / in alcuna del cor tenera parte: / mentre ad imo m'
là senza contesa / che non è cor che possa far difesa. boiardo,
de'mortali avari / i difetti del cor toccando scopre. moneti, 45: e
difetto / a torla al mondo il cor barbaro inspira. 18. ant.
mente, / ma tra l'arme di cor sente diffalta. tassoni, viii-2-9:
il re, bench'a pietade / tirato cor difficilmente pieghi, / pur compiacer la
ah! no; diffida. in cor sento un orrendo / presagio. cuoco,
e diffonde del suo bel valore / nel cor che ad amar quello in tutto è
ribollì vigor, / se nettare sul cor / mi si diffuse, /..
servitù gli antichi spirti rase / da'cor difformi; e ornai / a noi
dante, par., 10-55: cor di mortai non fu mai sì digesto
laude cortonesi, xxxv-n-47: conforta 'l mio cor, che per te languesce, /
lassi più degiuno, endebelesce: / el cor che tu non pasci, el vive
e pur siete lontani, e il cor digiuno / i suoi dolci alimenti in
/ e nel suo refrigerio il mio cor arse. g. stampa, 96:
in terra / titoli e dignitadi; e cor più grande / di chi va incontro
primo, / ed impon noi che cor, fatt'e sermone / abbiàn lungi
frezzi, iv-1-58: buona speranza il cor dilata / d'allegrezza. flaminio, 20
e par che si dilegue / lo cor nel cominciar de le parole. tasso,
(102-24): in- crèscati del cor, che giace morto / del colpo de
, che per van deiettato / lo cor s'è vulnerato de molte enfermetate?
sedendosi entro l'alma, / preme 'l cor di desìo, di speme il pasce
v. franco, 238: aperto il cor vi mostrerò nel petto, / allor
, i-459: mi veniva ne 'l cor sì gran diletto / da quella vista
, / che non posson capire in cor terreni, / mentr'ho davanti i lumi
: amor per tal ragion sta 'n cor gentile / per qual lo foco in cima
. zanella, vi-739: né il cor senza diletto ancor vi pensa.
faci, e dilettosa / sensazxon soave al cor discende / in quell'oscurità misteriosa.
/ con serena accoglienza rassecura / il cor già volto ov'abita il suo lume.
tante, / che del tuo duro cor l'aspro diamante. morando, iii-232:
in dimino / farà ver me lo vostro cor pietoso. a. pucci,
voi, / che non rasona del cor che tormenta. boccaccio, i-526:
liber feine dimorando / per grande al cor c'avea di voi temenza. abbracciavacca
/ di non mostrar zo che lo meo cor senti. / oi quant'è dura
. / oi quant'è dura pena a cor dolenti / stare tacenti -e non far
: in qual manera fece dimostranza / meo cor leggiadro de la gio'che prese,
(109): mi giunse ne lo cor paura / di dimostrar con li occhi
/ e fa ch'a ciò tutto meo cor sia dato! francesco da barberino,
, / per che dimostri quel che 'n cor non hai? boccaccio, dee.
6-114: tancredi, cui dinanzi il cor sospese / quell'avviso primiero, udendo or
quella diservo / che sue moschette nel cor mi balestra, / la qual
, 23-24: d'intorno al mio cor pensier gelati / fatto avean quasi adamantino
un crudo / nume inva- deami il cor; divina voce / sentia tonare a me
d'intorno, / anzi porta in cor viva la sembianza. parini, xv-46
arderò, / che m'ha ferito 'l cor, tolto la vita, / mostrargli
in dio si riconforte, / e 'l cor, che 'n sé medesmo forse è
ferrara, ix-131: troppo è grave al cor doglienza / a chi ha fatto dipartenza
a te tancredi, ed al tuo cor pietoso / chiedo quella mercé che in ogni
17-38: sempre stringe / all'uomo il cor dogliosamente, ancora / ch'estranio sia
da pisa, xxxv-1-287: lo meo cor non fa fallo / se da me si
dipartita, / onde fin d'ora il cor paventa e trema? marino, vii-366
.. d'angoscia / porto gravido il cor. svevo, 3-611: se io
, vii-506: altri, cui molle il cor molce e lusinga / l'amor paterno
, 30: mentre arse del mio cor la fiamma viva, / spesso, terminio
la vista / che l'alto imaginar nel cor dipinge, / quando aver gli occhi
i-246: quel giorno adunque, che nel cor dipinse / quell'amorosa man l'immagin
: / e mille alte ragion nel cor dipinge / un'amico pensier, chi gli
dipinge in faccia, / e nel cor triema, e non sa che si faccia
12-28: qui tacque; e 'l cor le si rinchiuse e strinse, / e
tuo volto dipinto / teme ella trovar cor fallace e finto. 12.
risospinto. groto, ix-199: il cor ch'io cerco è tutto pien di strali
nòva beltate, / fanno sentire al cor dolce conforto, / allor che per la
24: la qual tanta vaghezza al cor mi dava / che 'nverso il mio
, giammai / verso il misero amante il cor t'as- salse / mentre vivesti?
/ parente de la morte, e 'l cor sottragge / a quel dolce penser che
lunghi duoli, / non de 'l suo cor la pena / a la notte serena
istoria trovo scritta / in mezzo 'l cor, che sì spesso rincorro, /
a quel suon diresti / che il cor si riconforta. de sanctis, lett.
, 22-28: né mi diceva 11 cor che l'età verde / sarei dannato a
sacerdoti dei paesi, convenuti alla festa. cor azzini, 3-36: i frati,
l'improvvisa vista / sino al cor lo colpì, siccome un vivo / raggio
/ che m'avea di paura il cor compunto / guardai in alto, e vidi
fere, / e impiaga sempre il cor, scuopre ogn'intemo. d. bartoli
/ avendo a chi la scrisse il cor diritto. f. d'ambra, 4-9
tempo verrà che fitto / terrà suo cor per amor di vir- tude / o
fiume torbido non lava, / né torto cor parla ben dritto. -con
, / senza partir da ciò su'cor nuu'ore. boiardo, 1-104: a
dì mirai / gl'idoli del mio cor sì vari e tanti. tommaseo,
se zefiro ornai non disacerba / il cor aspro e feroce di costei, / più
facesti mostra- mento / di far meo cor contento / di lei, di quella gioì'
dolce doglie. ariosto, 6-50: il cor che m'avea dato si ritolse /
ch'io porto d'onestà mio cor armato, ma non disamo chi t'
e de'mortali avari / i difetti del cor toccando scopre. marino, 4-242:
impresa, / parlar d'amor a cor disamorato / per forestiero amante. salvini
lui vien meno, / tal d'ogni cor trionfatrice appieno, / sì ti disarmi
apparse / a caso, e il cor tutto l'incese ed arse. machiavelli,
/ quel primier che di ferro ebbe il cor cinto, / ne l'eritreo c'
, che s'alza, / dal cor mi balza / libero il verso.
, / né l'acerba vendetta il cor disaspra / che dall'offesa è incrudelito
contestabile. testi, ii-16: risoluto cor fa ne'disastri / forza a la sorte
, / che a cercar qualche scampo il cor mi manca. monti, 1-144:
me gradito. / al maligno tuo cor sempre fu dolce / predir disastri. foscolo
solinga e dolorosa, / il mio cor ne fu tocco e imaginai / parte
disavvenente, / ched io tanto del cor disio e bramo, / che picciol tempo
scellerato ancor si disbattea / con palpitante cor sopra l'arena. = comp.
e celebre, / dal fondo del mio cor mai non discàcciati. -cancellare
discaccia, / che d'ignoranza il cor tanto obbumbraro! mattioli [dio- scoride
/ così vado discacciando / dal mio cor la debolezza / per lasciarci la virtù.
amate / frondi, di cui 10 cor non mai discarco. caro, 9-1-271:
e caro, / che di lagrime 'l cor nutrico e pasco, / e mille
oggi se descassa / e dilega dal cor quell'aspre brine / che l'ettemo
, e dilettosa / sensazion soave al cor discende / in quell'oscurità misteriosa.
alfieri, 8-n: voce, che ai cor più duri anco discende. foscolo,
): foco d'amore in gentil cor s'apprende / come vertute in petra preziosa
solo vista lo prende / ed in cor lo notrisce, / sì che dentro s'
amor discenda / guardando quel ch'ai cor tomi piacente. dante, conv.,
leopardi, i-3: era la luna nel cor tile, un lato /
: non pare cosa indegna che dio fosse cor tese ad enea di lasciarlo
/... s'un voler duo cor governa; /... / s'
, / che lo suo lato fino al cor discerpe. a. pucci, cent
349: mancar sentii 'l fiato e 'l cor serrarse / quand'a l'uscio udii
evangeli santi / tutte le vie del cor la vergin bella / dischiuse, e della
di bei denti. alfieri, 1-830: cor né il più fido, né in
/ e non ti aprire anch'ella il cor, son certo / che no 'l
carducci, 98: qui dischiusa dal cor parola franca / è con pavento o
ribalderia. gasi, / ogni cura il cor discingasi, / e di bacco ogn'alma
rinuccini, ix-259: fa che il tuo cor sia discisso / da'ben mondan,
sarà quell'ora / ch'io veda il cor mio libero e discinto / de'laci
, / non fu dal vel del cor già mai disciolta. boccaccio, dee.
/ par che la cinga, e il cor le si di- scioglie, / a
mi parve, / onde sentìa dal cor l'alma disciorsi. redi, 16-ix-73:
de jennaro, 53: farei piatoso un cor d'acerbo tiro / col pianto,
/ rabbia per gli occhi fuor dal cor disciolta. bruno, 3-461: l'arida
dal ciglio / esca tutto il mio cor disciolto in pianto. carducci, 1048:
in te, la duplice arte / il cor mi parte. / o duro suol
l'amorose pruove: / e 'l pio cor, che no 'l rode e no
, 362-6: talor mi trema 'l cor d'un dolce gelo / udendo lei
1-1-69: taci, / d'un cor colmo d'errori / son le discolpe
/ quando a la mente mostra il cor ch'è morto. testi fiorentini, 178
tien ben lungi / del tutto il cor disconsigliato e matto. 2.
ix-552: partomi sconsolata, / lo cor mi si tormenta; / partomi discontenta
1-557: ma d'ogni dolce affetto il cor mi sgombra / tosto il pensar che
i fior dal viso, e 'l cor si franga. marino, vii-234: poiché
si discopre / tal che mi tra'del cor ogni altra gioia. boccaccio, iii-4
penetrar si sente / di que'numeri al cor l'alta virtute, / spirto ha
/ il discorde voler ch'in duo cor miri? caro, 16-10: tal vivon
dis-che indica diversità, separazione, e cor cor dis * cuore ').
indica diversità, separazione, e cor cor dis * cuore '). discor
nel cristiano impero / solo discordia i regii cor governa. menzini, i-4: altri
è questa, / che nel tuo ingiusto cor discorro e trovo? / ti penti
, / se la fronte severa il cor m'esprime, / tacitamente ne discorri.
, / che sì audaci pensieri al cor m'invia, / per strada dal
comunichiamo l'un l'altro il cor nostro: la qual cosa non possono fare
furibondo, / e di lingua e di cor pronto e di mano. cesarotti,
atto disdegnosa, / par che il cor si disfaccia. ariosto, 1-58: corrò
quella diservo / che sue moschette nel cor mi balestra, / la qual,
su'novo sguardo / ella sarà del meo cor beatrice. / io c'ho provato
/ e se d'altro diletto il cor s'accende / impedimento alcun non ce
/ e gran pene. -l'un cor mi dice / che si disdice, -e
disegno, / l'ansia d'un cor che indocile / serve, pensando al regno
aguzza le saette che passarmi / deon il cor. paolo da certaldo, 119:
/ al sol, così mi sento il cor disfare / per soverchio disio nel riguardare
vo'mòro, / gli occhi dicon al cor: tu n'hai disfatti. g.
che m'ha co li occhi suoi lo cor disfatto. petrarca, 220-10: da
serra. ariosto, 198: il mio cor, di materia anco più dura,
202-4: sì le vene e 'l cor m'asciuga e sugge / che 'nvisibilmente i'
., 101: soccorri a questo cor che se disface, / che per te
dì mirai / gl'idoli del mio cor sì vari e tanti. monti, x-3-30
: corse la carità, che un cor già tratto / dalle sue fibre nella
che spesso il piede e sempre il cor disferra. cattaneo, iii-4-31: quella
legger potesse nel profondo / di quel cor disfiorato e vilipeso / qualche virtù vi troverebbe
pianto, / che mi disfoghi il cor sì dolcemente, / va truova il fior
xxviii-98: similimente canoscenza move / lo cor dell'om, che spesso si disforma.
i-3-151: or so come da sé 'l cor si disgiunge, / e come sa
, 10-164: amor che mai dal cor mio non disgiungesi, / mi fe'cercare
, onde vi punga, / quando dal cor quest'alma si disgiunga, / sarete
, / ch'amor col suo fucil dal cor disserra. caro, 12-1363: ah
or come follemente / la concepesti, il cor te ne disgombro / ornai del tutto
sonno, / e rallegrò il mio cor; sì come il sole / suol dopo
., 1-115: né a costui dal cor già mai disgombrono / li dolci acerbi
. d'annunzio, i-1047: dal mio cor. disgorghi / gran sangue, e
che fiso la riguardi / il cor contenta e subito di sgrama
metastasio, i-i- 441: infelice cor mio, qual altro attendi / disinganno
). guittone, xxxii-20: cor che contra piacere / ha tutte cose
bella faccia / e provar se 'l tuo cor se ne sgomenta. 2.
riconforta / e la man destra al cor già stanco porge; / e 'l misero
per cui / annunzio di sventura al cor d'un padre / è udirsi dir
petrarca, 174-6: tu, mio cor, ancor se'pur qual eri? /
rapìa le nari / e dislegava il cor d'ogni tristezza. 7.
forte / nodo, che unì due cor, disleghi e sciogli? = comp
bel m'è, s'alma / e cor n'ho dislogato e franc'om
ii-390: per forza amore m'ha lo cor furato, / ond'affannato il tien
! angiolieri, 15-5: ma lo mi'cor è sì disnaturato, / che niente
. ariosto, 42-41: triema il cor dentro, e trieman fuor le labbia;
, / che di fastidio ogni altro cor men franco / fora assai meno a sofferir
qual manera fece dimo- stranza / meo cor leggiadro de la gio'che prese, /
ee gravato. iacopone, 11-23: o cor, e co 'l pòi pensare de
, l'alma ho fredda e 'l cor di smalto, / roca la voce;
schiatta pallavillani, xvii-779-18: il nostro cor è dritto in tale festa,
mancante / amato dal cor milenso, / fatto sia el tuo
. monte, ii-382: il cor mi grava, / quando pensava /
, 5-158: a lei l'ambascia il cor divora, a lui / disperanza,
giammai / verso il misero amante il cor t'assalse / mentre vivesti? io disperando
vii, e disperando / gli raddoppiano al cor spirti e speranze. -figur. devastare
più in tono enfatico). cor azzini, 3-65: egli avanti di andarsene
mai m'abbia consolato, / col cor nigro e desperato / sempre mai chiamando
: tomi, / tomi 'l tuo saggio cor, dove star suole, / dove
ch'io rinnovelli / disperato dolor che 'l cor mi preme / già pur pensando,
fraterno / le fu da tanta doglia il cor trafitto, / che gravida disperse ed
jennaro, 132: misere e del cor contrito e lasso, / del tempo invan
, 11-90: né li gravò viltà di cor le ciglia / per esser fi'di
acerbo / su le labbra e nel cor quando tu ascolti / la temeraria italia
. casti, i-1-103: qual in cor dispiacimento e pena / provò, quando colà
, 3-94: adon dammi il tuo cor, gli prende a dire. / e
ha l'amico estinto / del terribile cor l'ira dispiega. bonarelli, xxx-5-153:
altère / tue speranze, o mio cor, se foglia a foglia / l'albero
facile a dispogliarsene. giusti, 2-47: cor mio, dimmi gli affanni e i
rose, / ma con l'abisso in cor. -rifl. collocarsi in un
2-136: tu m'hai con disiderio il cor disposto / sì al venir con le
, 116: questa superba che il tuo cor disvia, / meco contende spesso,
, 12-263: del periglio la speme il cor le alletta, / e vuole andare
che tenni ambo le chiavi / del cor di federigo, e che le volsi,
ma tu con dolze lima / del cor ciascuno 'ngegno / disserrasti nel petto.
ciglio. alfieri, 1-16: il cor disserra ai dolci / paterni affetti. manzoni
, / questo peccato so ch'ai cor gli piomba, / o se giustizia l'
/ ch'amor col suo fucil dal cor disserra. matraini, ix-521: oggi fortuna
contende / questo ruvido panno, il cor m'afferri. berchet, 16: eran
anni ridenti / quando a la vita il cor più si disserra, / contendi al
, a dissetare la loro nostalgia. cor azzini, 3-55: vorrei morirmi di melanconia
sua pupilla / il solitario foco / dal cor mi dissigilla. d'annunzio, v-2-88
dissimular quel che riposto / avrete dentro al cor. alfieri, 1-17: oh trista
trista / sorte dei re! del proprio cor gli affetti, / non che seguir
ix-230: morte ha tenuto del mio cor le chiave / dal primo dì ch'io
momenti di dolcezza / così profonda al cor, / ch'egli vorria dissolversi / in
penetrar si sente / di que'numeri al cor l'alta virtute, / spirto ha
distempràr quel gelo / che s'indurava al cor più che diamante, / e di
amori carnali. tasso, 6-i-217: il cor di doglia ingombro, e di sospetto
e palesa / la bell'alma e il cor gentile. guadagnoli, 1-i-117: i
, xxvi-2-96: se mi vedeste al cor la piaga ascosa, / ch'amor
duol per gli occhi si distille / dal cor, ch'ha seco le faville e
; / ma quei la distillò nel mio cor pria / che fu sommo cantor del
sia distinto, / che nel mio cor gran tempo già dimora, / mercé de
io sento / nel più vivo del cor. se gli avi miei / non distinse
, 31: nel conditore levat'è 'l cor mio / illuminato con grande disio:
un dio / vivo e vero / col cor sincero / fuor da ogni errore.
bel viso sereno / che gli avea il cor di mezzo 11 petto tolto. anguillara
errore. / quel pensier nel suo cor già fatto donno / tutto il dà in
questa primier ferita / prender mezzo del cor; né ributtollo, / né gli
3-6-35: amor, che ha del mio cor la briglia in mano, / me
ornai cessa, e consenti / che 'l cor s'acqueti e 'l sonno a me
far sì gran faglia: / lo mio cor mi deggio rendre / ch'è distretto
/ man d'avorio, che i cor distringe e fura, /...
(116-13): non so come 'l cor tanto una situazione imbarazzante; tolto d'
amor c'agio in vui / lo cor mi distrui -avenenti. rinaldo d'aquino,
56-1: se col cieco desir che 'l cor distrugge / contando l'ore no
il sasso / distruggi e rompi al cor che cieco e lasso / langue pur troppo
imbriani, 2-273: qui, nel mio cor, giace un profondo strato / di
.. / diria che non è cor cotanto ardito / che non ne rimanesse sbigottito
chiaro davanzali, ii-330: pére chi cor non ave, / ma troppo è
, / slunga la spada e volge al cor la punta; / ma sidonio la
accesa, / mi fa sentir nel cor sì dolce séno, / che il cominciato
porte, / che le fe'il duro cor tenero e molle. tasso, 10-34
tu mesta in volto, e in cor pietosa e fida / ripor farai queste di-
. maffei, 336: or ciò nel cor pònti, né oblio / ten prenda
è desvanito, / dentr'a lo cor ferito, non se sente da fore.
/ d'ogn'altro obietto spesso il cor disvia / et a cantar l'alte
desiosa vi vede; / e lo mio cor da ciò non si disvia, /
, / mi lassa in mezzo al cor tanta dolcezza, / che noi porìan
carducci, 328: d'ogni aspetto in cor mi si rauna / un'alta voluttà
doria, 1-20: poi per neiente -lo cor mi cangiao /... /
dal ricco albergo, / vago il cor si desvia? -consolare, confortare
sì dolce e latina, / ma volgibile cor ven disvicina, / ove stecco d'
ariosto, 222: sovente il giorno 'l cor vole e disvole / spenger l'ardor
questa malvagia meretrice / t'abbi divelto il cor da la radice. 3
partito accortamente, prendi; / e del cor tuo divelli ogni radice / del piacer
dolore / o gelosia, che dal mio cor divella / il ben ch'io t'
folli desiri ormai divelli / dal miser cor, ond'ei non péra, quelli /
mal vivo mi divelsi, / fitte in cor le sue spade infino agli elsi /
1-2: o bello iddio ch'ai cor per gli occhi spiri / dolce disir d'
, quando quel giugne / che 'l dubbio cor diversa- mente inchina. b. cavalcanti
una parola amica, / e il cor diverte ai placidi / gaudii d'un altro
riso, / sì dolcemente nel mio cor venisti / per un soave sguardo che
stipa / quell'acerbo dolor che il cor gli incide. ariosto, 13-14:
negai servente, / però 'l meo cor da voi non fu diviso. iacopone,
rotto l'usbergo, in mezzo il cor gli mise; / ne l'altra zuffa
dal paradiso / ch'è nel mio cor lumera! dante, purg., 27-48
fosse noioso: / allora dico che il cor si divise. cicerchia, 1-142:
. cicerchia, 1-142: sentendo al cor le dolorose punte, / poco men
divino spavento / gli affannava il fatidico cor. leopardi, 2-65: voi,
/ misurata allegrezza / non avria * 1 cor; però forse è remota / dal
d'anguste mura avvinto / d'invitto il cor quand'io 'l credea divinto.
: / ma voglio che t vostro cor si rassetti / d'amare la donna,
e i penser casti, / che nel cor giovenil natura mise. bembo, 1-169
/... / che cangia 'l cor e divisa gli volti. tavola ritonda
: qui del trafitto piè, del cor non sano, / l'una piaga nasconde
due pensieri / così del veglio il cor pendea diviso. fogazzaro, 5-454:
spesso; / viver, stando dal cor l'alma divisa; / so mille volte
increbbe, / vedrai nel mezzo del mio cor diviso / come il dolor vie più
pietà che mi dea aita / e 'l cor nel pianto a'dolenti occhi apriva?
dive / memorie l'ombra mi tremava in cor.
ne l'età sua più fresca il cor m'accese / de la fiamma gentile,
vostri rai rinovellar vi lice / un cor quasi fenice, / e le piaghe saldar
petto alberga / fiera doglia, che 'l cor m'ange e divora. bonarelli,
per luoco selvaggio / tutto il mio cor di doglia si divora. b
lontana dimoranza / doglia m'ha data al cor lunga stagione: / or mi dobla
): la bella donna che nel cor mi sède, / lasso, mi dobla
solo sposo è dato / nodrir nel cor magnanima quiete, / mostrar nel volto ingenuo
petto alberga / fiera doglia, che 'l cor m'ange e divora. marirtb,
doglio. = lat. tardo \ cor \ dolium \ cfr. doglia.
: sempre stringe / all'uomo il cor dogliosamente, ancora / ch'estranio sia,
piacer di quella / che lo mio cor solea tener gioioso, / m'ha tolto
se mercé non m'aiuta, il cor si mòre, / e l'anima trarrà
accesa, / mi fa sentir nel cor sì dolce sóno, / che il cominciato
dolce spira, / ch'ammollì il cor che fu dur marmo inanti. monti,
, / ma i dolci castelli pensando nel cor. carducci, iii-24-395: rivedevo il
ma tu con dolze lima / del cor ciascuno 'ngegno / disserrasti nel petto.
e piagne, / d'amorosi pensieri il cor ne 'ngombra. boccaccio, dee.
rima / de l'alta fronde che nel cor mi nacque / ne l'età fresca
. petrarca, i-2-6: giva 'l cor di pensiero in pensier, quando /
fronde, / che per dolcezza il cor m'aveva tocco. b. cavalcanti,
vederlo t'è grave, anch'esso in cor recherai. niuna cosa di dolcezza ferisce
d'amor leggiadri nidi / il mio cor lasso ogni altra vista sprezza. pulci
il giovane, i-iii: chiudete in cor le dolciamare piaghe. segneri, ii-285
vile, / io spesso albergo in cor d'illustre amante: / ella fel tutta
, 184: senta il furore -già del cor la destra / fatta maestra -in flagellar
: oi quant'è dura pena al cor dolenti / stare tacenti -e non far dimostranza
deboletta, / ch'esci piangendo de lo cor dolente, / coll'anima e con
/... / non c'è cor che non batta per te. de
565: di gioia / mi balza il cor dell'impugnarti, o brando, /
/ ben vi dovrite -infra lo cor doliri / de'mie'martiri, -se vi
il parto. -sostant. cor azzini, 3-87: oh, fratello,
pulci, 7-58: per dolore il cor se gli divide. michelangelo, i-23
; / vedete quel dolor che 'l cor me crieva! d. bartoli, 927-
vale, / donna, al mio cor che si consuma e tace. preti,
io rinnovelli / disperato dolor che 'l cor mi preme / già pur pensando, pria
taire del sezza'sospiro / entro 'n quel cor che i belli occhi ferirò / quando
, che mi donò favilla / accesa al cor, m'ha sì spento ogni vista
se mercé non m'aiuta, il cor si mòre, / e l'anima trarrà
, 9-27: fra color che mostraro il cor più franco, / latin, su
a trapassarsi il fastigevol caldo, vestita cor un candido guarnelletto che non altromenti che
quetar devrebbe / quella beata, e 'l cor racconsolarsi / vedendo tanto lei domesticarsi /
con colui che, vivendo, in cor sempre ebbe. boccaccio, dee.,
domini / ch'ognor fa del mio cor scempio durissimo? dovila, 192: l'
che già su lei / medita nel suo cor future imprese, / le domina dall'
quasi venti ognora / van dibattendo il nostro cor, non speri / d'incontrar,
gente / di più nobile mondo il cor di queste, / e il dominio del
pur che poi si donasse largamente. cor azzini, 3-79: donare e perdonare
con dolci sguardi / ferma speranz'al cor par che ne doni. castiglione, 443
e più che pria / guerra agognava il cor. d'annunzio, i-200: io
è miso? / e lo tuo franco cor chi mi l'ha priso, /
donna caunoscente, / donde lo meo cor sente / la gioì che mai non
tanta è l'angoscia ch'i'nel cor mi trovo, / donde la mente tremando
con durissime spronate / spesso melanconia nel cor mi fede. boiardo, 2-17-47:
dongèlla; onde lontano / non sia dal cor, se desia d'onor fama.
dante, 57-1: tre donne intorno al cor mi son venute, / e seggonsi
piena / come farò che sento il cor diviso? ». b. giambullari,
: quando giugne per gli occhi al cor profondo / l'imagin donna, ogni
ch'etna bolle / entro il fervido cor, maestro il vedi / del finger
i'per un cento / avesse magno cor, forz'o savere, / operandol sol
la notte io rendo, perché il cor non scoppie, / che di dolersi ognor
, / or che 'l sospinge il cor, che 'l dire il punge. fed
lor sorte: / e, 'l cor trafitto da temenza e zelo, / doppia
: amor per tal ragion sta in cor gentile / per qual lo foco in cima
. orsino, iii-289: il doppio cor conculca il cor sincero. goldoni, iv-285
iii-289: il doppio cor conculca il cor sincero. goldoni, iv-285: amici
il crin, curvo il collo, il cor guerriero. algarotti, 2-462: dai
ma la faconda / arte conobbe d'ogni cor regina, / possente a fabbricar dorati
; / et ha sì pieno il cor di maraviglia, / che non sa s'
pur l'occhio; / ma dorma il cor nella fiducia. 5. giacere nelpeterno
sgrave, che diletta / cotanto il cor, ch'ei vuol portarlo sempre.
. brignole sale, iii-235: troppo tenero cor, perché commosso / di questa cruda
la più avvenente / mi fa lo cor sovente / in gran disio languire e
leopardi, 22-33: né mi diceva il cor che l'età verde / sarei dannato
(ix-11): questo in vostro cor sempre si scriva, / che non si
amor vuole imparar dottrina, / abbia il cor franco ad esser sofferente. pulci,
alta sventura, / non c'è cor che non batta per te. alvaro,
9-1: che non può far d'un cor ch'abbia suggetto / questo crudele e
imagine sua, quand'ella corse / al cor là, dove forse / non potea
con ragion, s'io dal mio cor traeva / mille caldi sospir languido e
/ che me destruge l'alma e 'l cor ognora? ariosto, 5-53: ah
ch'io rinovelli / disperato dolor che 'l cor mi preme / già pur pensando,
è ruggier costui, / che col cor sempre, et or con gli occhi veggio
a voi venuto / ca 'l mio cor è feruto: deiatel medecare. giamboni
ciel potenzia singulare, / discemer possa il cor ch'altrui non vede. b.
/ onde, a chi nel mio cor siede monarca, / sono importuno assai
lo salutò, che in mezzo il cor gli passa; / poi fece con orlando
., 103: faria pietate a un cor crudel de tigre, / a un
de tigre, / a un crudel cor di drago, a un cor di petra
crudel cor di drago, a un cor di petra. l. guicciardini,
pietà credesse; / o che in quel cor, per indugiar di tempo, /
pugnai drizza, / e in mezzo al cor tutto mel pianta. manzoni, pr
augel pia / allor disia -'l me cor drudo avere. angiolieri, 65-3:
. dante, 10-18: priego il gentil cor che 'n te riposa / che la
ancor mantienimi. monti, 16-998: in cor dubbiava / se spronarli dovesse entro la
parla prudente; / se in suo cor la vittoria non sente, / in suo
: corro ad ormondo; e il debil cor d'arrigo, / la dubbia fé
: / tema e speranza il dubbio cor le scuote; / e di quella aventura
, 38: rianima / i cor nel dubbio estinti; / e sia divina
, 30-53: l'aspra percossa agghiacciò il cor nel petto, / per dubbio di
petrarca, 182-3: amor che 'ncende il cor d'ardente zelo, / di gelata
sì trafurello, / nascer dubitazione al cor si sente. [sostituito da]
, 25-72: quei la distillò nel mio cor pria che fu sommo cantor del sommo
. petrarca, 37-80: sien col cor punite ambe le luci, / ch'a
la pònta, / forte me ponse el cor nella sua giònta. francesco di vannozzo
palma, / una mi tolse il cor, poi l'altra l'alma. b
: - pensier - dicea - che 'l cor m'aggiacci et ardi, / e
lunghi duoli, / non de 'l suo cor la pena / a la notte serena
vergogna arde il viso, e il cor di duolo, / che tanti ad assalir
il duol trabocchi, / e sien col cor punite ambe le luci, f ch'
amore, e lamenta il povero sviato cor, e invoca dio a liberarlo da tante
neente, / ma passò dentr'al cor che lo sostenne / e sentési piagato duramente
non posso durar, tanto ho il cor vago / di fai * battaglia contra a
: se mi tardate, bella, lo cor mio / durar non pò più vita
sia quella dureza / che te è net cor gelata, e il falso amore /
... i... in cor di donna / si potesse destar fiamma
conti, 1-77: che 'l cor duro e la gelata mente / de chi
petrarca, 23-26: d'intorno al mio cor pen- sier gelati / fatto avean quasi
: dura legge d'amor, che i cor più saldi / a i tuoi servigi
con durissime spronate / spesso melanconia nel cor mi fede. giov. cavalcanti,
avrìa / dirti l'ebbrezza del mio cor segreto. idem, pr. sp.
gaudio festeggia / allo sposo diletto al suo cor. d'annunzio, v-1-13: or
: nova mi nacque in prima al cor vaghezza, / sì dolce al gusto in
senso ebbrietà m'oppresse; / ch'ebbi cor nelle braccia al seduttore / di darmi
, 4-39: ombra soave ch'ogni cor ristora, / un rilievo vi fa che
mie imprese, / de l'invitto mio cor gli eccessi e l'opre / più
/ le fu da tanta doglia il cor trafitto, / che gravida disperse ed
, / poria 'l foco allentar che 'l cor tristo ange. poliziano, 1-458:
, / la mia vita al mio cor temprò le faci, / con lei seno
ride aprile, / dalle aiuole d'un cor tardo e pensoso / educati dal tuo
27-33: quando novellamente / nasce nel cor profondo / un amoroso affetto, / languido
né questo / gaudio superbo che in mio cor s'eleva, / ostentarti sul volto
/ che sotto le sue ali il mio cor tenne, / e parole e sospiri
1-168: « amor, ch'ai cor gentil ratto s'apprende ». questa sentenzia
ad ella / l'alma ferita che dal cor si svia. -nelle proposizioni comparative
vanìo per l'aure, e 'l cor mio tace. / cadde l'ellena dèa
mesti, atti dolenti / son di tacito cor messi quenza gl'affetti e le ragioni,
dolcemente folgorando, / e parte d'un cor saggio, sospirando / d'alta
mal vivo mi divelsi, / fitte in cor le sue spade infino agli elsi /
farsi sempre onore, / s'amor il cor non arde, nulla fanno, /
tutti gli / i monumenti, il cor palpita, e ferve / a begli estri
: né m'apra [amore] it cor perché di fuor l'incischi /
, 4-92: quel che più tempie il cor di meraviglia / è che negletto è
scosse roma 1 gran fianchi e il cor s'empiéo / di speme, e volse
testi, i-206: con emulo dente il cor vi rode / ambizion di fama.
24-33: se mai per prieghi ira di cor si emunse, / s'umiltà di
/ che d'ogni amor le lasciò il cor sì emunto, / ch'indi ebbe
, 10-36: evémero, credette necessario di cor / e disse: « taci,
c facea l'offizio / de la sillaba cor e quei due segni / sul capo
/ de lo stranio penserò ch'eie en cor se fese / d'enivriar lo pare
/ splenda nei carmi e forse in cor non sieda! / che ale spiegar di
morso, / el ge manjaria lo cor dentro lo corpo. pietro da bascapé,
agli occhi nel petto e ne trasse il cor mio. montale, 2-73: tu
esulta entro nel core, / e il cor si levà e là tristezza spoglia /
: un cane al petto pasce, al cor un angue, / l'un beve
pier ben degno erede, / volge il cor generoso almi pensieri. menzini, i-31
è dotato l'òm ch'à 'l cor gentile. proverbi toscani, 102: la
a lei ciascun pensier, che al cor mi monti, /... /
tua gloria indegno, / gradisci i cor devoti; / ché son nel ver troppo
: come vuoi che 'l prostrato mio cor ergasi / a poner cura in gregge umile
che dite voi? già nel mio cor, già tutte / le furie ho in
canta que'singhiozzi erotti / da l'imo cor, quando a l'alba vicina /
, il sasso / distruggi e rompi al cor che cieco e lasso / langue pur
non si commove all'ira / nel generoso cor. a. verri, i-208
il cor si scusa e nega. marino, 3-31
vostra terra, / traiete 10 meo cor ormai di guerra, / che per voi
rinaldo d'aquino, ii-156: lo meo cor non è co'mico, / ched
, x-3-181: virtù qualunque in uman cor s'accenda / della vita è conforto;
immortai la gloria siede, / giunga cor neghittoso e lento piede / per aereo
col dir, chi non ha il cor erto e sublime. -attento, vigilante
virgineamente erubescenti. monti, 15-707: in cor v'entri la fiamma / della
: con torvo ciglio e grosso cor la mira, / né cessa l'odio
, v-147: in ettemo, come 'l cor disia, / sia il tuo nome
sente / l'alta virtù, che 'l cor exalta e chiama / a gloriosa impresa
geme un olio soave, il tuo cor franto / geme in verso che esalta e
il leon vede: / tal il mio cor. ariosto, 39-50: ad olivier
avea l'adunco artiglio / tenacemente al cor dintorno attorto; / esangue, e col
6-105: oimè, ch'a nominarlo il cor si esanima! = voce dotta,
la vide; e freddo esanime / il cor le si gelò. manzoni,
grazi'e esaudizióne, / s'el col cor netto si move a pregare. boccaccio
, / che gran tempo deluso il cor raccolse / l'altrui vane bellezze e
in quelle luci accorte, / onde 'l cor prese ingordo l'esca e gli ami
/ e so, come scacciato al cor s'aventa, / e dentro v'è
lat. excursio -ónis (da excurrère * cor rere fuori '):
era in tal modo per vizio di scrittori cor rotto, che della litteratura
venti essercitato foco, / passato il cor di velenoso telo, / vendicarsi desia né
/ né cosa verrà mai che 'l cor mi esilare. castiglione, 261:
1: né lungo esilio il cor, donna, mi mosse / unqua da
/ quel core, arà te, cor, quel petto a sdegno. / misero
, 76-10: quanno iubel ha priso lo cor enna- morato, / la gente l'
, per lo cui colpo aprissi / lo cor, che nudo e senza arme profersi
siede / l'anima, che nel cor s'adoma pria. 2.
espì / per lo sospiro che del cor è messo. = dal fr.
mano, / quasi a lei parli il cor. p. verri, i-iii-21:
ognun m'assale / in alcuna del cor tenera parte: / mentre ad uno
alla seduzion di vanagloria / benché il cor dì cattuna fosse esposito, / pur ricusò
abbiam nel volto espresso / come nel cor si sta. / un sospiretto languido,
or qual darti poss'io / di traviato cor più vivo esempio / di quel ch'
non l'opprime, / esprimendo del cor che nulla pavé, / benché infermo sia
descriveste, / o quel che del cor suo fu sì cortese, / in ambedue
. ariosto, 3-59: or, cor io dissi prima, / s'ho da
cupo alto lavoro / decifra, e il cor ne imprime. casti, 3-106:
erculea? metastasio, ii-265: infelice cor mio, qual altro attendi / disinganno maggiore
lunge il sente, / gonfia il cor di venen, geme dolente. marino,
, / ch'allumi ogn'intelletto e cor gentile, / riceverne, ben ch'
si distende / la virtù ch'è dal cor del genealcuni vogliono, fu de'lamberti
erano queste cose godimento / sommo? cor azzini, 3-9: so / che
da me este aiungiato / e lo meo cor tormenta / vegnendo a voi lo giorno
tansillo, 1: né lungo esilio il cor, donna, mi mosse / unqua
lor ch'ancor fia / li lor bon cor gioiosi / saranno tostamente. dante,
/ fermò l'andare, e 11 cor le venne meno. 23.
139-21: oh, s'io mai lo cor mio deggio savere, / amor,
il cui nome / t'è rimprovero al cor, d'ogni allegrezza / essiccate ha
27-30: quando novellamente / nasce nel cor profondo / un amoroso affetto, / languido
di pietà fessi sentire / al duro cor ch'a mezza state gela. paleotti,
quel vostro, atto a scaldar ogni cor era / d'agghiacciato e durissimo diamante!
/ che ben m'avveggo ove il tuo cor s'estende. betussi, 1-16:
apparenze esteriori, / non hanno i cor, non han gli animi tali. bandello
estima / ch'io mi tenga in cor mio. nievo, 556: giulio sorrideva
: scendi e ricrea; rianima / i cor nel dubbio estinti; / e sia
/ pensier d'oro non hai che 'l cor t'ingom- bre, / né qual
pavé. boccaccio, vii-117: sì nel cor s'impronta esto penserò, / che
, / agine pietate, ca lo cor sì ha forato ». tommaso di silvestro
essa pur regna in lui / pel cor saggio e il bel volto, e il
2-22: là 've s'erge il tuo cor deh il guardo estolli. p.
/ amor, gentil costume de un cor molle / e maniere le dà dolci e
io fea nell'estrar dal palpitante / cor di lucrezia il ferro, che ancor stringo
uscire. anguillara, 6-329: ma il cor poi con l'usura il foco rese
me si maravigli / se il mio cor arde e l'alma spera e teme.
l'estremo addio / ché soffrirlo il cor non sa. a. verri, ii-54
zanella, vi-725: punge il memore cor segreta cura / degli anni estremi.
non che punto, / ma trapassato il cor d'estrema ambascia. cornaro, 100
lor ricordasse, / e lor pungesse il cor d'animoso estro, / l'uno
.. ditemi voi / se più barbaro cor vedeste mai? alfieri, 1-198;
. segneri, iv-739: 'exultabit cor meum in domino'... ma
parini, xviii-307: sì che del cor, che al beneficio esulta, /
, 16-89: et io nel cor exusto / dal desio d'aver, la
idem, 22-28: né mi diceva il cor che l'età verde / saria dannato
fango, / oggi, mutato 11 cor da quel ch'i soglio, / d'
ti fei; / sì che 'l tuo cor, quantunque può, giocondo / s'
1-253: che speri? / che in cor di serva plebe odio od amore /
eterno, / che sempre quella d'un cor grato ascolta. manzoni, 314:
di canopo / con implacabil dente e cor ferigno. = voce dotta, lat
. tipico dell eufulsmo; che appartiene alla cor da eù 4 bene '
ornai il caldo / ch'avvampa il cor con sì terribil fiamma. loredano,
che il gran duol del petto il cor t'evulse. soldani, 1-107: saria
segno / non hai saùl, del cor, della innocenza, / e della
ha un bemolle in chiave e la sua cor rispondente minore è la scala
45: da gli orti del mondo il cor diviso, / fabriche- rassi al fine
sua figura / perché d'ognor nel cor me la vagheggio. lorenzo de'medici
la faconda / arte conobbe d'ogni cor regina, / possente a fabbricar dorati
. cino, iii-103-21: increscati del cor che giace morto / del colpo de
/ né cosa verrà mai che 'l cor mi esilare. 4. ombra
stanze / tu riedi, ed abbi a cor le tue faccende, / la tela
: che, se la faccia può del cor dar fede, / tutto benigno e
de'sospir mie piena, / rendigli al cor mie lasso e rasserena / tua scura
che dite voi? già nel mio cor, già tutte / le furie ho in
piace; / ma già pena il mio cor per altra face. a. verri
imagine sua, quand'ella corse / al cor, là dove forse / non potea
in tanta sete, / anzi al cor ne sentì più calde faci. bruni,
, / la mia vita al mio cor temprò le faci, / con lei seno
forze de l'amore, quanto in cor gentile egli le sue facelle accese avventa
marino 3-35: che sol fra tanti un cor piaghe
tue parole e sguardi / che sono al cor di cinzia / tante facelle e dardi
/ non fu, né fia da questo cor sentita. marino, 1-41: era
infradicia... le tue vesti. cor azzini, 3-104: il poeta,
scena. alfieri, 1-418: in cor di nobil foco / non ardi tu;
/ facondia muta e silenzio loquace, / cor che favella più quanto più tace.
la lingua mia, come il mio cor n'abonda. pindemonte, xxii-1009: le
la faconda / arte conobbe d'ogni cor regina, / possente a fabbricar dorati
far sì gran faglia! / lo mio cor mi degie rendre / ch'è distretto
zuffa un truce / venne consiglio al cor dell'invasato / lucifero: di
filum, con assimilazione piemont. filsèla 'cor dicella'; cfr. fr
i'per un cento / avesse magno cor, forz'o savere, / operandol
qual pensiero / verso te finalmente il cor m'assale? / non so se
donna caunoscente, / donde lo meo cor sente / la gioi che mai non
/ ch'aggia mercé de lo suo cor che fina. anonimo, ix-978: morte
, xxvi-5: perché no lo meo cor sempre sospira, / e gli occhi perché
, / fin che mi sani 'l cor colei che 'l morse, /..
, 18-7: i', che temo del cor che mi si parte / e veggio
m'aita, / che surga su di cor che in grazia viva: / l'
: / tema e speranza il dubbio cor le scuote; / e di quella aventura
: o di che vaga luce / al cor mi nacque la tenace speme, /
che sia / che fino amore a vostro cor mi manda. giacomo da lentini,
53-12): oi amador, di fin cor l'amorosa / lealmente ama senza mai
di che tempra fina / sieno i cor nostri. d'annunzio, iii-1-638: io
affanno esser gravato / poi di bon cor tal donna serveria. j. mostacci o
corpo, se mi sei / più a cor d'ogni cagion ed accidente, /
: deh, piacciavi donare al mio cor vita, / che si mor sospirando,
, / né tranquillo ogni stato del cor mio. cornaro, 67: sono in
canto; / tu sai che 'l mio cor vole / vivere con sospiri doglia e
elice / lagrime vere, e i cor più duri spetra. marino, 4-122:
224-1: una fede amorosa, un cor non finto, / un languir dolce,
e diffonde del suo bel valore / nel cor che ad amar quello in tutto è
. / e tanto dentro al tristo cor soggiorna, / che l'immagine finta al