salita, / onde al vero valor conven ch'uom poggi. idem, 28-42:
ti viene. petrarca, v-1-22: or conven che s'accenda ogni mio zelo,
. monte, 88-3-2: se conven carlo suo tesoro egli apra / e
; e così in pena molta / sempre conven che combattendo viva. idem, 356-13
petrarca, 166-8: altro pianeta / conven ch'i'segua, e del mio
compressa intorno da rabbiosi vènti / tosto conven che si converta in pioggia. idem,
par., 32-149: orando grazia conven che s'impetri; / grazia da quella
suo duro orgoglio / condotta ov'affondar conven mia vita. a. pucci,
gli altri erranti, / ove conven che 'l vulgo errante agogni. paolo da
vidi quella altera fronde / di cui conven che 'n tante carte scriva. cantari
la salita / onde al vero valor conven ch'uom poggi. idem, 28-16:
pochi anni, che le mura ampliare si conven nero. idem, dee
. or lass'andare, / ché conven ch'altri impare a le sue spese.
chi voi d'amor sempre gioire / conven ch'entenda in donna de valore, /
co'ramo. guittone, 38-11: non conven pentulaio auro ovrare, / e non
ii-243: non corra l'omo a cui conven gir tardi, / né quei
colpo, / che l'avanzo di me conven che rompa. boccaccio, dee.
pietoso e basso, / secondo lei conven mi regga e pieghi. boccaccio,
la salita, / onde al vero valor conven ch'uom poggi. idem, app
. petrarca, 166-7: altro pianeta / conven ch'i'segua, e del mio
sennuccio del bene, xi-1-376: guardare mi conven cose angosciose, / oscure,
vii canto / putente di magion conven ch'eo pose. = deverb
., 20-3: di nova pena mi conven far versi, / e dar matera
gli altri erranti, / ove conven che 'l vulgo errante agogni. marco polo
dice alpetragio quando afferma che quello che è conven che di sé vesta / l'un bene
causata di più cose; perché questa / conven che di sé vesta / l'un
si pò penetrare, sì perché si conven combattere a dieci usci prima che se arrivi
, se * 1 cibo manca, / conven per forza rallentare il corso, /
bembo, 1-248: a te non si conven doglia né pianto, / ch'ornai
bembo, 1-248: a te non si conven doglia né pianto, / ch'ornai
n. quirini, ix-22: ornai conven che vostra ensegna / de santa desia
canz. il-n: e certo e'mi conven lasciare in pria, / s'io
/ compressa intorno da rabbiosi vènti / tosto conven che si converta in pioggia. molza
. petrarca, 73-26: ma pur conven che l'alta impresa segua, / continuando
xxxiii-101: non corra l'omo a cui conven gir tardi. compagni, 1-16:
e così in pena molta / sempre conven che combattendo viva. boccaccio, dee
compressa intorno da rabbiosi vènti / tosto conven che si converta in pioggia. boccaccio
augelli vi convitano d'amare; / amar conven, la dolce criatura. guittone,
xxxiii-101: non corra tomo a cui conven gir tardi. compagni, 1-10:
via, se 'l cibo manca, / conven per forza rallentare il luogo all'altro merci
, se 'l cibo manca, / conven per forza rallentare il corso. ariosto,
buon pregio vole aver oriere, / conven ch'e'sia di sottil canoscenza / d'
: assai cretti celare / ciò che mi conven dire. giamboni, 7-22: scipio
xxxiii-101: non corra l'orno a cui conven gir tardi, / né quei pur
così madonna mia, similemente, / mi conven brevemente / accostarne di vostra vicinanza,
almi e sereni, / di cui conven che sempre scriva e canti. tasso,
più, se mi tardate; / conven per ben la morte mi conquida: /
, seculari uzare seculo non dizavene, ma conven quazi loro. egidio romano volgar
mi strinse, / ch'a snodarlo conven che si discioglia / lo stame,
i'spargo a mille a mille, / conven che 'l duol per gli occhi si
il rivo: / mirando sé, conven che si destille / quella sua rabbia.
: dogliosamente e con gran malenanza / conven ch'io canti e mostri una gramezza.
quella parte dove amor mi sprona / conven ch'io volga le dogliose rime, /
. chiaro davanzali, xvii-214-22: però conven da me venir l'aiuto, / eh'
/ chi non guata com va, conven che fugga; / udite, ch'anco
/ ché l'alma ignuda e sola / conven ch'arrive a quel dubbioso calle.
e gli altri erranti, / ove conven che 'l vulgo errante agogni. bianco
e gli altri erranti, / ove conven che 'l vulgo errante agogni. molza,
affanni, in gran periglio, / conven che al fine del suo viver passi /
parere buono. fiamma, 93: conven, che sia di santo zelo armato
espedir, meglio disporre / quel che conven? non è intricato nodo / che l'
quella parte dove amor mi sprona / conven ch'io volga le dogliose rime, /
ho poste, essendo lunge, / conven che disiando agghiacci e sudi. tasso,
. cecchi, ix-182: a te conven cbio'drizzi la mia face / dipinta
petrarca, 166-8: altro pianeta / conven ch'i'segua, e del mio
. anonimo, i-574: per lealtà conven che si mantegna / e per bel
., 20-1: di nova pena mi conven far versi. boccaccio, dee.
monica della scolastica indicante per conven zione il secondo dei sei
/ ch'i'dissi: « qui conven più duro morso ». michelangelo, i-13
. or lass'andare; / ché conven ch'altri impare a le sue spese.
mente). compagni, ix-285: conven che sempre stea prod'e accorto /
forte ina- moranza, / che mi conven dottare, / poi non posso mostrare
cino da pistoia, iii-72-5: a forza conven che pianga e gridi / il cor
vorrà montare in tal forzore, / conven ch'umile ed ubidente stea.
dritto fa bona posanza / e 'n ciò conven che tomo agia speranza; / e
104: can, traditori, vi conven morire, /... voi non
qualcosa. guittone, xiv-55: pur conven ch'eo matteggi; e sì facci'
gerigónza, sf. gergo, linguaggio conven zionale. f
i altri suoi giaffiri, / dove conven che l'universo miri, / darebber passione
più, se mi tardate; / conven per ben la morte mi conquida: /
dispone. chiaro davanzali, vi-59: conven ch'io faccia a giusto mio podere
nebbia /... / tosto conven che si converta in pioggia. bronzino,
: / chi non guata com'va conven che fugga. 28. poco
bonafè, xxxvii-107: ma el tempo conven che sempre guardi. velluti, 66:
/ chi non guata com va, conven che fugga; / udite, ch'anco
non s'arretra, / onde 'l conven morir, ché mai no impetra / merzé
. or lassa andare, / ché conven ch'altri impare a le sue spese.
, credendo oltrarti, / orando grazia conven che s'impetri. buti, 3-850:
intorno da rabbiosi venti, / tosto conven che si converta in pioggia. gherardi
/ emprima perdonò al ladrone / che conven a la sua devinitade. cavalca, 20-20
. cariteo, 342: consumar mi conven sempre in lamento, / per dar
speme un tempo vinse, / conven ch'io segua l'ostinata voglia.
/ ca per ismanza e per indivinalglia / conven che valgila -lo sentenziare. fra giordano
umor di quel sasso, altro pianeta / conven ch'i'segua. cicerchia, xliii-396
voi non m'intendete: / così conven si falli l'argomento. dante, inf
chi voi d'amor sempre gioire / conven ch'entenda in donna de valore. anonimo
cristo. petrarca, v-1-24: or conven che s'accenda ogni mio zelo, sì
ca per ismanza e per indivinaglia / conven che vaglia — lo sentenziare.
mi strinse, / ch'a snodarlo conven che si discioglia / lo stame con
. come il tutto fosse condito col gergo conven zionale che venivasi sempre più
umor di quel sasso, altro pianeta / conven ch'i'segua, e del mio
insemble vene in ogne lato; / dunque conven ch'e'agia doglie e pene /
me lega ed involve, / il qual conven che a simil beffate / in molte
: / ora a posta d'altrui conven che vada / l'anima che peccò
/ questo e quell'altro rivo / non conven ch'i'trapasse, e terra mute
, 100: amor, con più sospir conven ch'io canti / che non recopre
pietoso e basso, / secondo lei conven mi regga e pieghi. boccaccio,
: / qual fia perdente, -alor conven che moia. giamboni, 7-71:
molt'ha valore: / al lapidar conven ch'om se ne fidi. passavanti
tanta doglia e tanto affanno / me conven de sustinire. 2. malattia
99: dogliosamente con gran malenanza / conven ch'io canti e mostri mia graveza
svolva [la mente], / conven d'altra via segua, e mal suo
testa o giacomo da lentini, 411: conven ch'elio pur sia / che manifesto
. cariteo, 83: con lingua non conven farvi più fede / d'ardor sì
, gentile. guittone, xlix-133: conven con castitate a donna avere / umiltà
mansuetudine. guittone, xlix-132: conven con castitate a donna avere / umiltà
assai cretti celare / ciò che mi conven dire, / ca lo troppo tacire
misera e trista, / e finché vivo conven che sospire, / per essere lontano
., 20-2: di nova pena mi conven far versi / e dar matera
me pur istringe il core, / pur conven ch'io matteggi. novellino, vi-163
ma e'dice: * ciò che gli conven fuggire ', cioè una cosa che
mal porto li pono, / poi mi conven che lor mesdir discovra; / sì
umor di quel sasso, altro pianeta / conven ch'i'segua, e del mio
l'onda orrenda; / ché nel mondo conven che fulga e splenda, / a
di più cose; perché questa / conven che di sé vesta / l'un bene
tua tanta e sì vera? / conven dunque misèra / a te, madonna,
onore guida, / abassando d'aver conven ch'ucida. novellino, vi-169: il
, / ch'i'dissi: « qui conven più duro morso ». campofregoso,
la salita / onde al vero valor conven ch'uom poggi. boccaccio, dee
, o munire, / dove conven signar la fossa o 'l muro.
questo e quell'altro rivo / non conven ch'i'trapasse e terra mute. boiardo
tue, credendo oltrarti, / orando grazia conven che s'impetri. dominici, 1-46
. chiaro davanzati, 73-13: si conven cne la sposa si'amata / e
, i-258: quando di morte mi conven trar vita / e di pesanza gioia
or mo'de nuovo imparo / come conven che ben a mal s'avvime. capuana
assai cretti celare / ciò che mi conven dire, / ca lo troppo tacire
, se 'l cibo manca, / conven per forza rallentare il corso, /
de avere; / e per quello aver conven fugire, / oltragio recevere e puoi
, credendo oltrarti, / orando grazia conven che s'impetri / grazia da quella che
quali. mostacci, 149: mi conven brevementi / accostarme di vostra vicinanza,
anonimo, i-574: per lealtà conven che si mantegna / e per bel
ch'io te sgroppi / il lazzi ove conven eh'amor contempie, / or fa'
, 96-13: ora a posta d'altrui conven che vada / l'anima che peccò
., 32-147: orando grazia, conven che s'impetri / grazia da quella
/ colora viso tale / che li conven mal, tale / è soffine orgoglianza.
abbracciavacca, xxix-32: a scuro loco conven lume clero / e. ssaver vero
monte, 1-79-20: chi si paragona / conven ben che sia, la sua,
l'à: /... / conven poi voi laudar sanza far nomo,
. giano, xvii-605-2: disiosa vita -mi conven durare, / se rimembrare -vo'de
ché l'alma ignuda e sola / conven ch'arrive a quel dubbioso calle. idem
monte, 1-79-22: chi si paragona / conven ben che sia, la sua,
son venuto al passo / che mi conven morire inamorato. dante, par.,
.. / ora a posta d'altrui conven che vada / l'anima che peccò
infima pendice / de quei cui mendicar conven lor vita / e tutto el tempo
abbracciavacca, xxix-32: a scuro loco conven lume clero / e. ssaver vero
, / poiché mi sei figliuol, conven ch'io assenta. grazzini, 9-123:
cavalcanti, i-258: quando di morte mi conven trar vita / e di pesanza gioia
piangere ancora; / ché pianger ti conven per altra spada. cavalca, 20-15:
vidi quella altera fronde / di cui conven che 'n tante carte scriva. g.
fo contro a coraggio: / però conven da me venir l'aiuto, / eh'
nelle prime pille, / e più acqua conven che poi le lave. ramusio,
mercanti e marinar, / a chi conven usar per mar, / e meterve in
monte, 1-73-13: s'e'pur conven, carlo, piluchi il torso,
compressa intorno da rabbiosi venti / tosto conven che si converta in pioggia. ottimo,
di auliver, 5òcxv-i-509: e1 me conven sul lad dei plangent volger, /
dura la salita / onde al vero valor conven ch'uom poggi. ariosto, 7-62
colpo, / che l'avanzo di me conven che rompa. giusto de'conti,
, 96-13: ora a posta d'altrui conven che vada / l'anima che peccò
che vien potente e larga: / conven per forza che si mostri e sparga.
/ vate con dio, ch'el me conven partire. = voce di area ven
, se 'l cibo manca, / conven per forza rallentare il corso, / scemando
. petrarca, 267-10: per voi conven ch'io arda, e 'n voi
lontano. mostacci, 149: meglio conven merzé chiamare / che ci provegia
si possa compire. / donqua, meglio conven merzé chiamare / che ci provegia
xxxv-i- 509: e1 me conven sul lad dei plangent volger, / a
/ e volendol seguire, / interromper conven quest'anni rei, / perché mai veder
quella parte dove amor mi sprona / conven ch'io volga le dogliose rime,
. chiaro davanzati, xv-23: però conven da me venir l'aiuto, /
, / ch'i dissi: « qui conven più duro morso ». boccaccio,
compressa intorno da rabbiosi venti / tosto conven che si converta in pioggia. boccaccio
. chiaro davanzati, 73-14: si conven che la sposa si'amata / e
i altri suoi giaffiri, / dove conven che l'universo miri, / darebber passione
, 1-79-22: chi si paragona / conven ben che sia, la sua, gran
lungo tempo gran fermessa, / anzi conven che tomi a umilianza / e pata pene
, se 'l cibo manca, / conven per forza rallentare il corso. g.
« alleviar quel carco / che scarcar mi conven sol con l'andare ».
di ciò seguir più si rancora, / conven che finalmente ne perisca. cambino darezzo
. sannazaro, iv-192: al fin conven che per l'antiche colpe / stia resutùna
, xxxiii-105: non corra tomo a cui conven gir tardi / né quei pur pensi
/... « a me conven la laude / e a la reina del
e volen- dol seguire, / interromper conven quest'anni rei. bibbia volgar.
, 100: amor, con più sospir conven ch'io canti / che non recopre
/ ché se 'l vo'riveder, conven ch'io mora. ovidio volgar.,
relaxati, / seguire el megio è quel conven, che vole / aver felicità certa
più tarda / il soccorso del ciel, conven pur ch'arda. 5
[di amore]: / però conven ciascuno aumiliare / e star ge- chito
leale amante /... / conven che sofensca pene, quante / piace a
. anonimo, i-574: per lealtà conven che si mantegna / e per bel
vidi quella altera fronde / di cui conven che 'n tante carte scriva. tavola
/ me assido, del mio mal conven me lagne, / ché altro rissor che
fo contro a coraggio: / però conven da me venir l'aiuto, / ch'
caggia! », / senz'altro dire conven clrio scasoni / questo alberto todesco.
quest'un, del suo celestre lume / conven ch'io parli. tansillo, 2-142
« allevaria quel carco / che scarcar mi conven sol con l'andare ».
nelle prime pille, / e più acqua conven che poi le lave. leandreide,
suo duro orgoglio / condutta ove affondar conven mia vita. ariosto, 44-01: o
lo valente prende: / ma non conven si gitti in disperanza / e scorra
mal porto li pono, / poi mi conven che lor me- sdir discovra. giraldi
non se piega a le grand'onde / conven pur che de terra sia deschiuso.
canzone di auliver, xxxv-i-509: e1 me conven sul lad dei plangent volger, /
ho seguita anni petrarca, 316-8: or conven che col penser la segua. f.
di auliver, xxxv-i-509: el me conven sul lad dei plangent volger, /
da ferrara, 82: e1 me conven da vui, donna, partire /
, lii-14-73: al sentar di sua eccellenzia conven ne esborsar gran quantità di
ca per ismanza e per indivinalglia / conven che valglia - lo sentenziare.
suo duro orgoglio / condutta ove affondar conven mia vita; / così l'alm'
ch'io te sgroppi / i lazzi ove conven cìvamor contempie, / or fa'che
in vostra cera, / che pur conven che feran per dolcezza / lo cor di
) -2: di vii matera mi conven parlare / e perder rime, silabe e
egli addiviene / ch'a l'om conven celar zò ch'ha nel core / per
, madonna mia, similementi / mi conven brevementi / accostarme di vostra vicinanza,
xxxiii-104: non corra l'omo a cui conven gir tar di /.
laccio amor mi strinse / ch'a snodarlo conven che si discioglia / lo stame con
, 96-14: ora a posta d'altrui conven che vada / l'anima che peccò
., 20-3: di nova pena mi conven far versi / e dar matera al
non piangere ancora, / ché pianger ti conven per altra spada. tommaseo [s
la salita, / onde al vero valor conven ch'uom poggi. ar
i'spargo a mille a mille, / conven che '1 duol per gli occhi si
che vien potente e larga: / conven per forza che si mostri e sparga.
e di gioia sento, / che mi conven mostrare a voi parlando. compagni,
duro argo- glio / condutta ove affondar conven mia vita: / così l'alm'à
ed in- volve, / il qual conven che a simil di beltate / per molte
spasmo / pensando condizione / che mi conven partire. gidino da som
giano, xvii-605-3: disiosa vita -mi conven durare, / se rimembrare -vò de
lacerazione. monte, 1-74-25: conven ch'ogne altro ne riceva spezzo.
spietato punto, / che partir ma conven contra mia voglia / son tanta amara
dura la salita / onde al vero valor conven ch'uom poggi. boccaccio, 9-86
assai cretti celare / ciò che mi conven dire, / ca lo troppo tacire /
promesse. bonagiunta, lxiii-64: mi conven stare / a la sua dolze speranza
umor di quel sasso, altro pianeta / conven ch'i'segua e del mio campo
pannuccio del bagno, 1-xxi-6: dico che conven, su'cor che s'apra /
amaro / stillar non puote; or qui conven ch'io stime / onne mondan piacere
cui l'alma tua trista et infelice / conven per doglia se consuma e struga.
dì s'ap pressa e conven prima / render a voi l'eterna dilettanza
, xvii-159-101: non corra troppo a cui conven gir tardi; / e in quel
rimasta nel sangue bettoliera e tavemaia, in conven da tavelloni affiancati, usato
: assai cretti celare / ciò che mi conven dire, / ca lo troppo tacire
-anche: conduttore collegato alla massa terrestre conven 15. bibl. terra
monte, 1-73-13: s'e'pur conven, carlo, piluchi il torso, /
11-66: tosto e ben / non sì conven. pulci, 10-126: chi tosto
mie parti interne / dritto passare, onde conven ch'eterne / lagrime per la piaga
. / sì sono spento, pur conven che mora. g. villani, 11-140
di lupo vuol salsa di cani / così conven che l'un con l'altro treschi
xvii-159-101: non corra troppo a cui conven gir tardi; / e in quel
. canzone di auliver, v-548-18: conven de dred fais aisì con quel che
soggetto e predicato; ma stabilisce semplicemente una conven giallo -romano che si manifesta
lungo tempo gran fermessa, / anzi conven che torni a umilianza / e pata pene
, / che facci esto passaio -co'se conven de fare. chiaro davanzati, xliv-14
, / per che al suo piacer conven ch'io mi crolli. bersezio, i1-84
animo. petrarca, v-1-23: or conven che s'accenda ogni mio zelo, /
pur penando, / ché pur alfin vicin conven cadere. -quasi, pressoché.
. tristano e gli altri erranti, ove conven che '1 vulgo erransbuffi, a volgoli
96-14: ora a posta d'altrui conven che vada / l'anima che peccò
soverchio zustizia lo teme: / unde zustizia conven ch'el sentenza / po'contra el
. guinizelli, lxv-10-14: zustizia conven ch'el sentenza / po'contra el