eo tomi in guerigione. dante, conv., iii-ix-16: per lunga riposanza in
, commiato, congedo. dante, conv., ii-xi-2: accio che questa parte
retta via, tralignare. dante, conv., iv-vn-7: viene un altro appresso
detto la mia scorta. idem, conv., iv-xm-15: vedemo che la torta
linguaggio figurato o allegorico. dante, conv., iv-i-10: non esce buono sotto
una correlazione). dante, conv., i-iv-5: questi cotali tosto sono
tempo disponibile o stabilito. dante, conv., ii-iii-3: del numero de li
bieltate -è fatta sì forzosa. dante, conv., iii- xi-14: fine de
deriva secondo tale concezione. dante, conv., iv-xxm-13: una parte de la
li soperbii se possa omiliar. dante, conv., ili- canzone, 71:
ostinazione; calmarsi, tranquillizzarsi dante, conv, ii-i-3: lo savio uomo con lo
no te 'n fesse acorto. dante, conv., iv-xvii-7: l'undecima [virtù
a concetti astratti). dante, conv., iii-ii-3: amore, veramente pigliando
: incastonare una gemma. dante, conv., xxx-x-2: dov'è da sapere
riferimento alle persone trinitarie. dante, conv., ii-v-10: puotesi considerare lo padre
reciprocamente (dio). dante, conv., iv-i-i: amore, secondo la
, un ringraziamento, ecc. dante, conv., iii-x-2: onde, quanto la
unione mistica con dio. dante, conv., iv-xm-15: e però l'uomo
. - anche sostant. dante, conv., iii-ii-9: e questo unire [
questo conferma la sua unitade. dante, conv., ii-v-12: li numeri,
; accompagnato, accoppiato. dante, conv., i-xn-4: tanto è la cosa
, ecc.). dante, conv., iv-iv-8: la romana potensia non
l'intera umanità. dante, conv., iv-v-8: però che pace universale
loro rielaborazioni successive. dante, conv., ii-iv-5: chiamale plato 'idee',
complesso, nell'insieme. dante, conv., ii-xiv-9: manifesto è che 'l
all'uomo in generale. dante, conv., iv-iv-8: però che..
e tutto questo universo. dante, conv., ii-xiv-17: da vero non sarebbe
verbale valore impersonale). dante, conv., tv-canzone, 34: è tanto
-inanti scalfì un uovo. dante, conv., iv-cvi-7: lo circulo che ha
lunga usanza ch'avrai fatta. dante, conv., i-xi-7: l'abito di
vuoli conservare e mantenere. dante, conv., ii-vi-4: chi da la ragione
(un autore). dante, conv., iii-x-2: è una figura questa
divisione del tempo. dante, conv., ii-vi-2: queste ore usa la
-in forma impers. dante, conv., ii-x-8: ne le corti anticamente
estens., giusto. dante, conv., i-xni-12: questo sarà luce nuova
fa la sua cosa. dante, conv., i-viii-8: nel datore adunque dèe
, ed ossute le spalle. dante, conv., iv-ii-10: tutte le nostre
propri della lingua. dante, conv., i-v-14: lo volgare seguita uso
un ambiente sociale. dante, conv., ii-x-8. però che ne le
humile et pretiosa et casta. dante, conv., viii-11: si conchiude che
anche con uso neutro. dante, conv., iv-xvii-12: utile e convenevole fu
suo a che è posto. dante, conv., iv-xxvn-3: l'uomo è
mondo n'ha bene. dante, conv., i-vm-8: nel datore adunque dèe
a tutta una collettività. dante, conv., iii-xi-10: né si dèe chiamare
utilità de'giusti grandissima. dante, conv., iii-v-22: voi a cui utilitade
obiettivo o scopo. dante, conv., iii-xn-13: ne i'altre intelligenze
. -sostant. dante, conv., iv-vn-9: 'la via de'giusti'
senno e valore valente. dante, conv., i-iv-ii: e queste macule alcuna
amar, né ben servire. dante, conv., ii-xii-2: come per me
za non aio valore. dante, conv., ili -canzone, 17: se
/ vanagloria e baldore. dante, conv., i-x-2: la prima è cechitade
viene letto tale brano. dante, conv., iv-xvi-10: e però si legge
, ecc.). dante, conv., iv-xv-11: è manifesto a li
(un terreno). dante, conv., iii-xn-10: non sarebbe da laudare
, anche, affetto. dante, conv., iv-xvn-6: veritade...
coman da. dante, conv., lv-canzone, 112: però nessun
(una sostanza). dante, conv., iv-xxiv-5: lo caldo naturale è
. galileo, 3-3-462: dante, conv., i-iii-5: veramente io sono stato
sentimentale; pulsione amorosa. dante, conv., ii-xm-24: la musica trae a
, in un altro modo. dante, conv., iv-xxi-7: la esposizione
variati) la tranquillità dante, conv., i-v-o: vedemo ne le cittadi
die e de la notte. dante, conv., ii-xm-9: l'altra si
tra più persone. dante, conv., i-vi-4: sono signori di sì
di una persona. dante, conv., i-ii-106: quasi esclamando, e
in età più recente. dante, conv., iv-xxvii-16: dice tullio in quello
in tale condizione. dante, conv., iv-xxvm-15: vedova fatta -per lo
del mio filglo vedovata. dante, conv., ii-ii-2: più da sua gentilezza
il corpo e l'anima. dante, conv., iv-xxvm-15: vedova fatta,
un organismo vegetale). dante, conv., iv-vii-n: vivere è per molti
potenza vegetativa). dante, conv., iii-ii-12: la potenza vegetativa,
mio cor non insonna. dante, conv., iii-i-i: lo quale amore poi
. t. cicerone. dante, conv., ii-vm-9: questo par volere tullio
proprie capacità ed energie. dante, conv., iv-xxvm-7: o miseri e vili
nel corso dell'esistenza. dante, conv., i-iii-5: veramente io sono stato
o dell'oscurità. dante, conv., il-xm-ii: lo cielo di mercurio
un fenomeno fisico. dante, conv., ii-iii-9: per te ferventissimo appetito
la pratica della caccia. dante, conv., iv-ix-13: con ciò sia cosa
da essi deriva. dante, conv., iv-xxv-7: vedemo ne le vergini
onde vengono tutte le cose. dante, conv., yv-canzone, 109: dunque
lunghissima o interminabile). dante, conv., iii-xiv-7: è scritto di lei
. f f dante, conv., iv-xxiv-2: della prima [l'
e nella forma latineggiante. dante, conv., iv-xxvi-5: qui adunque è da
i numeri semplici). dante, conv., iv-xxiv-3: lasciando ciò che ne
area tose.). dante, conv., il-xin-ii: alfragano dice quello [
numerale ordinale). dante, conv., iii-v-14: li punti di mezzo
, della modestia. dante, conv., iv-xxv-4: dico che per vergogna
. f f dante, conv., iv-xxv-10: la verecùndia è una
glianti con simigliante condizione. dante, conv., iv-vi-20: ponetevi mente,
, una donna). dante, conv., iv-canzone, 125: ubidiente,
la verità e di giudicare. dante, conv., ii-v-3: e disse a noi
, né veder veramente. idem, conv. iii-iii-11: ha l'uomo amore
- come personificazione. dante, conv., iv-ii-17: chiamo la veritade che
all'esempio di cristo. dante, conv., iv-xxiv-15: naturalmente vedemo ciascuno
usi e costumi. dante, conv., iv-vii-7: nevato è sì,
; modalità di apprendimento. dante, conv., ii-i-14: la natura vuole che
in noi naturalmente innata. idem, conv., i-xm-5: questo mio volgare
città, ecc. dante, conv., iv-iv-2: ancora la cittade richiede
al plur.). dante, conv., iv-iv-3: discordie e guerre conviene
nella forma unita). dante, conv., iv-vii-9: perché l'uomo da
e letter. viticcio. dante, conv., iv-xxiv-10: la buona natura.
con riferimento a minerali. dante, conv., iii-111-3: le corpora composte prima
offesa o ingiuria. dante, conv., iv-i-7: de la falsa oppinione
né follia -comporta sofferenza. dante, conv., i-ii-11: villania fa chi
è la lingua non vilana. dante, conv., iv-vii-9: quelli che dal
irrilevanza di qualcosa. dante, conv., iv-xi-2: è da sapere che
(una facoltà). dante, conv., iii-iv-12: se 'l pensiero nostro
(una luce). dante, conv., iii-vn-4: certi sono tanto vincenti
contrasto con altri colori. dante, conv., iv-xx-2: lo perso è uno
viperine catene, che dante, conv., ii-iv-17: sì come afferma chi
di un testo). dante, conv., i-i-16: se ne la presente
con maturità di pensiero. dante, conv., i-i-16: se ne la presente
sé, la coscienza. dante, conv., iii-ii-15: lo filosofo massimamente nel
salto né ripente mutazione. dante, conv., iii-iii-3: le corpora composte prima
uomo vedo en gonventù. dante, conv., iv-ix-13: pescare pare aver parentela
; grazie ad esso. dante, conv., iv-v-7: per virtù di loro
è predisposto, efficace. dante, conv., i-v-11: ciascuna cosa è virtuosa
ordinata. gioberti, 4-2-497: dante (conv., i, 5) definisce
che se 'l vedessen vesibelemente. dante, conv., iii-vn-16: molti siano sì
la madonna). dante, conv., iv-xix-7: che cosa è l'
in modo diretto. dante, conv., i-ii-11: villania fa chi loda
vi desta d'allegrezza vita. dante, conv., ii-canzone-14: suol esser vita
qualcosa o di qualcuno. dante, conv., iv-v-14: chi dirà de li
. e e dante, conv., ii-ii-5: dirizzai la voce mia
so- stant. dante, conv., iv-xxvi-14: ciò che promise per
insulta, che denigra. dante, conv., iv-xxix-7: come chi uno valente
, maggiormente lo lodate. dante, conv., iii-iv-7: noi non dovemo
, e in molta vergogna. dante, conv., iii-iv-6: potersi purgare
gli vitiperi e le minacce. dante, conv., iv-i-5: lo, lei
vituperio d'una certa persona. dante, conv., i-ix-3: a vituperio di
-in un ossimoro. dante, conv., i-xi-8: impossibile è a loro
con vivacità cromatica. dante, conv., iii-iii-9: vedemo certo cibo fare
quel con- ugio demanda. dante, conv., i-i-13: e quelli e questi
, il genere umano. dante, conv., iv-vn-11: sì come dice aristotile
mentre che vivia. idem, conv., iv-vii-ii: vivere è per molti
e opera d'omini tutti. dante, conv., iii-xii-8: iddio tutte le cose
vive nella vita eterna. dante, conv., ii-vm-7: sarà bello terminare lo
abbondanza di grazie divine. dante, conv., i-i-9: acciò che misericordia è
l'amore di dio. dante, conv., iv-xx-3: quelli che hanno questa
abbi iddio per escusato. dante, conv., iii-vm-17: altri sono vizi consuetudinari
larga significazione del vocabulo. idem, conv., iv-xv-11: dico intelletto per la
come mi parven dette. idem, conv., iv-vi-3: chi ben guarda lui
. comando, ordine. dante, conv., iv-iv-5: ciascuno officiale ordina la
li remi a vogare. dante, conv., iv-ix-ii: è da sapere che
superbi, prepotenti. dante, conv., iv-vi-10: meglio sarebbe a voi
-anche: immaginare. dante, conv., iv-xxi-3: plato e altri volsero
e tremando si vogliono venerare. dante, conv., i-vii-2: la vera obedienza
espressione volgare di sì. dante, conv., i-x-12: per questo comento [
che mostrargli la via ». dante, conv., iv-xxv-4: tutte queste cose
mestiere de'layei, volgarmente. dante, conv., i-vi-i: poi sarà
, il proprio interesse. dante, conv., iii-xv-19: dal principio essa filosofia
una prop. subord. dante, conv., iii-xv-15: 'questa è colei ch'
, un'espressione. dante, conv., iii-xn-i: e però secondo le