da lui scelti come suoi collaboratori e continuatori della sua opera; anche i primi
aver secondato e applaudito cavour e i suoi continuatori nell'opera della confusione universale, sognano
, che agevole è riuscito poscia a'continuatori della medesima il proseguirla. botta,
l'affetto. carducci, iii-16-26: i continuatori del chiabrera e del testi, cioè
, o signori dicasteriali, voi siete i continuatori del sistema organico de'borboni, e
: io respingerei volentieri tutti que'disputanti continuatori, que'noiosi imitatori, que'nocivi
, 923: l'idea di farci continuatori alla storia di pouqueville, ci venne
, che agevole è riuscito poscia a'continuatori della medesima il proseguirla.
per indicare soprattutto l'indirizzo pittorico dei continuatori e dei ripetitori dei grandi artisti
] latinamente, ed è uno de'continuatori del danubio. ne ho vedute però
vari successivi poeti vogliono piuttosto essere i continuatori l'uno dell'altro che comporre i
mazzini, 39-236: noi non siamo continuatori di voltaire e del secolo xvii.
con un'ombra di disprezzo); continuatori. nievo, 9-5: già de'
che bonaggiunta da lucca, un de'continuatori della vecchia scuola, lo riconoscesse sì
un secolo da scrittori mediocri imitatori e continuatori, ma bensì da'grandi che si
; frutto della latinizzazioneromana della gallia meridionale e continuatori dell'antico provenzale e della lingua dei
b. croce, ii- 11-20: continuatori effettivi dell'opera religiosa del cristianesimo sono
11754), presente con i suoi continuatori in gran parte della romània (cfr.
, di origine incerta, che ha continuatori dial., nel signif. di '
veste rattoppata '), che ha continuatori dial. nel ven. e friulano panudd
metaplasmo; la voce ha come unici continuatori il lomb. ant. e friul.
pedis 'piede ', che ha continuatori nel provenz. pedatge, pezatge e
. percipere), che ha continuatori nel ir. (ant. perceivre,
(v. lessare), che ha continuatori nell'abr. (perlessà e perlessè
e manére 'restare, rimanere', che ha continuatori anche nel provenz. (permaner)
il dimin. * pestellum, che ha continuatori nel fr. merid. (pesteu
omo piacava. = voce con continuatori nel valtellinese piacà 'nascondere', poschiavino placò
* pitzinnus e * pitzinninus che hanno continuatori nei dialetti ital. pìccio1
picus, di etimo incerto, che ha continuatori nei dialetti ita!., nel
, nonché alla successione dei papi quali continuatori della missione e dei doveri del capo
forma mediev. pigritiosus, che ha continuatori nell'area fr. (paresseux)
migliorini, 8-86: i più immediati continuatori, innestando sulla poesia siciliana le prime
? = voce che ha numerosi continuatori nei dialetti ital., comp.
e sostituita nei dialetti merid. dai continuatori del lat. fumarius (v. fornaio
riduzione di post a pos, con continuatori dialettali nel sicil. (pistulèna),
1893 e sviluppato da numerosi allievi e continuatori, che si fonda sulla ricerca dei
sanctis, 9-9: vi sono de'scrittori continuatori e imi tatori del passato
raffel (da raffen), che ha continuatori dia! nel dominio linguistico ital.
v. rimorchio) e che ha continuatori nel provenz., catal. e spagn
. da ta>fxaio <; 'romano'in quanto continuatori dei romani. romaiòlo e
anzi i buoni architetti di oggi sono i continuatori della tradizione, intesa come vivente spirito
almanaccamenti arzigogolati del rossetti e dei suoi continuatori ed imitatori. 7. eliminare
periodici popolari, ii-177: voi siete i continuatori del sistema organico de ^ borboni,
v. sollecitare), con continuatori popolari in area non solo galloromanza (
ha soppiantato in gran parte della romània i continuatori del class, caput (v.
ne possono essere i depositari o i continuatori dell'opera intrapresa. -anche; lo
quanti ne possono essere i depositari e continuatori. fazio, ii-15-51: poi che
pestando con i piedi', che ha continuatori popolari con questo signif. nei dialetti
s'accorgono di essere gli eredi e i continuatori del vecchio 'triplicismo'dei nazionalisti italiani.
, corrispondente a cutrufo, che ha continuatori nello spagn. cotrofe e provenz. ant
avrebbe però ragioni per giustificarsi nei suoi continuatori. -nell'arte e nell'archit
, di origine indeur., con continuatori popolari nei dial. it (diécolo,
(v. verde), con continuatori nei dialetti merid. (cfr. abr
un deriv. vitis albula, i cui continuatori sono diffusamente attestati nei dialetti italiani.
cucutla (v. cocuzza), con continuatori regolari in fruii. (coce)