. cicognani, 12-92: senza contar la fatica del trasportare il materiale,
, /... / chi potesse contar, conteria ancora / ciò che sparge
pulci, 14-58: lungo sarebbe a contar tutti quanti [gli uccelli], /
ironicamente a colui che s'affolta a contar qualche gran meraviglia, e la metafora
. rosa, 126: chi puoi contar, chi puoi ridir gli strazi, /
de'medici, i-271: e chi potessi contar tutti i mah, / le stelle
giurate appiè dell'altare potessero per avventura contar qualche cosa. carducci, ii-8-15:
architettando certi romanzi che se li volessi contar ora, queste mie confessioni andrebbero all'
prezioso fior che tanto aulia, / contar né dir per me non poria.
e come non ha fondo / a contar la gioi'd'amore, / così nessuno
... / lungo sarebbe a contar tutti quanti, / che stan per fiumi
un capestro al collo, e fattogli contar quaranta bastonate in commemorazione del primo giorno
/ bertuccevole immenso e vario seme / contar gli atti e le prove,
birilli. -essere il billi: non contar nulla. berni, 34: giucar
credomi che sia / come a'birri contar le sue ragioni. note al malmantile,
al malmantile, 5-42: a'birri contar le sue ragioni, raccomandarsi a chi
... / lungo sarebbe a contar tutti quanti, / che stan per fiumi
. / col vecchio mercatante vo a contar le monete. algarotti, 3-276:
e tutti vole- van denari, senza contar quelli che gliene avevan da chiedere indietro
. idem, 9-652: n'ho sentite contar già tante e tante / di
mi incantucciava sotto la cappa a farmi contar fiabe da martino o da marchetto. e
mi incantucciava sotto la cappa a farmi contar fiabe da martino o da marchetto.
appresso, / ch'io non saprei contar; ch'empion d'onore / non
[in roma] a quest'ora posso contar l'amicizia di molte persone celebri per
finì coll'impadronirsi di me e farsi contar a cenni una parte della storia. carducci
schiatta, ch'io dico, a contar gli avi; / giulio, clemente,
fende il core, / sappiate ben contar de'miei martiri / la chiave che
. ariosto, 14-99: chi può contar l'esercito che mosso / questo dì contra
: mi incantucciava sotto la cappa a farmi contar fiabe da martino o da marchetto.
bisticciarsi, rappattumarsi, come chiunque sa contar fino ad undici può scandir endecasillabi.
figur. alfieri, i-139: senza contar poi la coda di questa per me
: solea la tanto amata scilla / contar gli altrui mal collocati amori. bruno,
esistenza. alfieri, i-139: senza contar poi la coda di questa per me
un capestro al collo, e fattogli contar quaranta bastonate in commemorazione del primo giorno
, xxiv-839: incominciò [cate] a contar sue favole a cillia, una giovane
cavalieri, / ché il re mandavi a contar. - / e contarono e contarono
anche la spia ai servi di dio per contar loro i bocconi! tutto in odio
casi- mirro e alle sue genti di contar loro cento mila scudi all'arrivare a'
un capestro al collo, e fattogli contar quaranta bastonate in commemorazione del primo giorno
mia reputazione, io mi compiaceva di contar l'uno e l'altro nel numero de'
gaudio son fuori, / che lingua contar noi porria. dante, conv.,
fende il core, / sappiate ben contar de'miei martiri / la chiave che vi
72-11: né già mai lingua umana / contar poria quel che le due divine /
contòe. ariosto, 22-59: e contar loro incominciò di quello / costume, che
petrarca, 30-28: che s'al contar non erro, oggi ha sett'anni,
ad eseguirla..., dovrebbe contar più sul trasporto delle persone che delle
servir sta chi con tene: / contar lo vi savria tal c'ha contato,
/ ch'altro non po l'om già contar ni conta / che 'l pregio suo
. pulci, 3-78: rinaldo, udendo contar la novella, / con molta festa
che devo a la sposa, figliuolo, contar? -da poco tempo. g
sarebbe però un bell'onore, senza contar la mancia, » diceva uno de'malandrini
ed infetto d'atra bile, in contar sogni e dir de pappolate senza construzione
bisticciarsi, rappattumarsi, come chiunque sa contar fino ad undici può scandire endecasillabi.
la spia ai servi di dio per contar loro i bocconi! pirandello, 5-289:
hai bellezza alcuna, / non la voler contar nelle derrate. esopo volgar.,
paia, signor, maraviglioso / sentir contar d'orlando innamorato: / ch'amor per
sorte di favellare, e non tralasceremo di contar le buone, se buona alcuna ve
tanta dolcezza, / che noi porìan contar lingue né inchiostri, /...
levare, / io noi porla zamai contar a vui. /... /
valerio, ove par che s'ardisca / contar ogni vertù sanza infintura. =
: hanno passata la loro vita a contar le epoche delle rocce granitiche, o
, alfin gli disse, / incomincia a contar fin da principio / e l'insidie
/ né pur dieci, dirai, contar si ponno. morando, 424: ahi
ventre per pregnezza esuberi, / non la contar, perché non vale a l'uopo
ha, che diano impaccio / se contar non si vuole un tavolino / che il
favonio. ariosto, 31-85: chi potesse contar, conteria ancora / ciò che sparge
, si pose seco a filare e a contar favole. fed. della valle,
fende il core, / sappiate ben contar de'miei martìri / la chiave che
. pulci, 3-78: rinaldo, udendo contar la novella, / con molta festa
de sermon / che se pò ben contar en zascuna mason / che sea de
un abito, del quale si possono contar tutte le fila. -abiti o
come il finocchio nella salsiccia: non contar nulla. g. m. cecchi
ii-12-86: già, l'italia potrà contar qualche cosa in politica, in economia,
, 145: vo'lasciar frenelli / contar di tanti versi con ciocchette. dominici,
molti [animali], / che contar non saprei, cui visco e ragna /
tenire, / e chi non vai contar di gran valore, / è losinga,
in sul bel principio, detto di voler contar molti casi orribili,...
/ del mio destino; e non contar gl'istanti; / e i profumi
ariosto, vi-485: sarebbe lungo a contar quanti nobili, / quanti plebei,
tenire, / e chi non vai contar di gran valore, / è losinga,
. latini, i-1333: s'io contar volesse / ciò ch'io ben vidi
/ in un'opera scabrosa, / se contar voglio ogni cosa. cesarotti, 1-xxvi-232
/ rieder su l'imbrunir, / contar le prede, e i colpi, /
[i fanciulli] arrivano prima a contar questi numeri, che a concepire le
questo / fastidio, e darmi schiaffi e contar ore, / noi sarem poco amici
mi incantucciava sotto la cappa a farmi contar fiabe da martino o da marchetto.
: [i fanciulli] arrivano prima a contar questi numeri, che a concepire le
. cavalcanti, i-136: non si porla contar la sua piagenza, / ch'a
carducci, 111-1-459: deh chi potria contar quant'era mesta / ne gli atti
corinto. idem, 6-91: a voler contar della carità che avea teresa verso i
ciel traluce / ch'i''ncomincio a contar il tempo e i danni. boccaccio,
valerio, ove par che s'ardisca / contar ogni vertù sanza infìntura. tommaseo [
dal ciel traluce / ch'i''ncomincio a contar il tempo e i danni. boccaccio
generosità grande e negletta / prende senza contar ciocché gli è dato. /..
, 1-461: oi lassa 'namorata, / contar vo'la mia vita / e dire
se il poeta stesso volesse insinuarsi a contar il principio della favola. salvini,
in avvenire tutte le nostre nuove consisteranno in contar ruberie e saccheggi e simili altre insolenze
troppa 'ntemerata, / io vi vorrei contar per alfabeto / i peccati di cricca
volte mi ha promesso, / di contar non può finire / che non facci uno
coll'impadro- nirsi di me e farsi contar a cenni una parte della storia.
294: 'intervista': anche questa è da contar fra le gemme gallo-italiche. è 1'
odi, ceccone, / ti vo'contar: ascolta. - o bello intriso!
4. locuz. -essere invano: non contar nulla. a. pucci, cent
questa consiste nel ricercare da qual epoca contar si debba presso di noi l'abolizione
generosità grande e negletta / prende senza contar ciocché gli è dato. / e
g. visconti, 1-69: chi può contar nel mar ogni lapido / e quanti
i-461: oi lassa 'namorata, / contar vo'la mia vita / e dire ogne
di leggero / a la tua donna sì contar il vero, / che morte non
1-1-56: le gente solita in ferrarese a contar gli anni dalle rotte del po,
generosità grande e negletta / prende senza contar ciocché gli è dato / e lancia ogni
, / con tutti i pesi che contar si pono. vannocci biringucci, 35:
quelli, / che per dir breve contar non mi lece, / perché non
volte mi ha promesso, / di contar non può finire / che non facci uno
pulci, 3-78: rinaldo, udendo contar la novella, / con molta festa
, come s'è detto, a contar quivi i gradi della longitudine, procedendo
72-12: già mai lingua umana / contar poria quel che le due divine /
dal ciel traluce / ch'i''ncomincio a contar il tempo e i danni. felice
un lugo di pietate / nel misero contar del mio martire. = deriv
. d. bartoli, 1-3-9: il contar poi de'tempi colà tutto va a
chi è sottoposta la regione, cominciando a contar nell'istesso meridiano delle canarie verso levante
era famosa per distrarsi ogni tanto nel contar le maglie e le toccava allora tornare
n. franco, 143: chi può contar la lunga bravaria / e ciò che
ed infetto d'atra bile, in contar sogni e dir le pappolate senza construzione
da morte. lamenti storici, iv-156: contar non se potria el mio gran danno
quella notte al monte; / benché al contar ne mancherà poi molta, / aspetta
romore, / al manicare et al contar contanti. guarini, 338: -eri
pulci, 14-58: lungo sarebbe a contar tutti quanti [gli uccelli] /
: ornai finiamla intera, / per poi contar doman mattina a'marmi / le nostre
.. non rappresentare nulla, non contar nulla, essere in europa quello che
pulci, 14-158: lungo sarebbe a contar tutti quanti, [gli uccelli]
quand'ella andò soletta, / a contar come ella fussi rapita / e strascinata trista
d. bartoli, 2-3-278: il contar de gli anni alla cinese non va,
2-70: del mare la rena minuta / contar non si può. leonardo, 3-384
inganno così ordito e di questa trama contar non voglio ogni filo. dirò d'
in uno spago, che si usavano per contar le ore, mandandole da parte una
volte mi ha promesso, / di contar non può finire / che non facci
, donna di valore, / a compimento contar lo poria / lingua che parli
mantener ben lor libertate, / ti vo'contar quattro ordini ch'egli hanno. /
del valore di essa verzicola, che dovria contar tre volte e morendo conta due:
mucchio di barche che potemmo poi contar fino a dodici. bonghi, 1-35
. aretino, 20-261: tu puoi contar col naso le donne che per aver denari
con generosità grande e negletta / prende senza contar ciocché gli è dato / e lancia
dispiacere de'genovesi l'ottenne. d. contar ini, lxxx-4-295: per questo era
, 9: io non vi voglio contar la cagione / ch'a'figli suoi fu
* esserci per niente ': vale non contar nulla, non avere alcuna autorità o
doglia / non posso senza noglia / contar chi è mancato. lamenti storici,
d'ambra, 4-84: -perché debbovi / contar i fatti d'altri? -son nostrissimi
finiamla intera, / er poi contar domanmattina a'marmi / le nostre
, sapete da cui? / noi vo'contar per averlo in oblio. ugurgieri,
essere gaudente; / e non porria contar tono / tanto so ubidiente. =
« sarebbe però un bell'onore, senza contar la mancia, » diceva uno de'
le mani e'piedi. io posso contar tutte mie ossa. -per indicare
gli altri favellano, egli, o per contar la cosa meglio o per abbreviarla o
venire / io l'ho sì caro che contar noi posso, / e molto mi
passati senza pasto, / che né contar né rimembrar si ponno. ulloa [
tommaso] a questo patto / per contar tutto lo fatto / come areca 'l
, i-461: oi lassa 'namorata, / contar vo'la mia vita / e dire
madre. f. frizzo e s. contar ini, lxxx- 3-788: nipote rimane
con generosità grande e negletta / prende senza contar ciocché gli è dato / e lancia
noti anche l'espressione ven. equivalente contar tuti i peti); secondo altri,
quanto dicono, di trecento mila senza contar le donne e i fanciulli, piombare
carducci, ii-12-86: l'italia potrà contar qualche cosa in politica, in economia
e'bisogna a tutte l'ore / contar lor quelle tre lire. giraldi cinzio,
ariosto, 1-iv-388: sarebbe lungo a contar quanti nobili, / quanti plebei,
il porco dàmmi dàmmi, né mi contar mesi né anni. bocchelli, 1-i-387
in tutto o in parte, sarà da contar fra 'miracoli se un giovane.
, messo in piazza un tavolello da contar moneta, corrompevano svergognatamente il popolo,
con mortai favella / gl'immortar don'contar, che ne fecondi? pulci,
si gusti il tuo sapore, / non contar l'autore: / per che matteo
ed infetto d'atra bile, in contar sogni e dir de pappolate senza construzione e
mi ha promesso, 7 di contar non può finire / che non facci
: qui prima ti ritorno / a contar tutte intorno / le cautele provate / a
/ e 'n gioi saluto / ben contar no 'l porria c'all'alta stella.
credomi che sia / come a'birri contar le sue ragioni. -di santa
, 5: d'un franco cavalier contar vi voglio, / che fu figliolo di
. visconti, 1-69: chi può contar le stelle in cel la sera / e
i vostri detti punto reali, presumete contar le prodezze de'regi.
avaro il miglior divertimento è quello di contar danari per nasconderli in un recondito scrigno
ed infetto d'atra bile, in contar sogni e dir le pappolate senza construzione e
le porte, averemo di che poter contar di dì e di che pianger di
sarebbe però un bell'onore, senza contar la mancia », diceva uno de'
2-70: del mare la rena minuta / contar non si può. galeazzo di tarsia
percosser francamente / con tal romor che contar no 'l potrei. storie pistoiesi,
e comune, costumano i cronologi di contar gli anni non solo susseguenti ad essa,
. bonfadio, 1-163: cominciate a contar da mastro ro- mulo, fondator di
ben lor libertate, / ti vo'contar quattro ordini ch'egli hanno, / in
sorella alla dota, non fusse nel contar de la somma lo indugio. brusoni
opera de'suoi prologhi, non a contar l'argomento della commedia, sì a ribattere
, / ché il re mandavi a contar. - / e contarono e contarono,
1-148: qual lingua mai più sana / contar poma tanta dolcezza e amore, /
, sebbene di lui io non ho sentito contar azione alcuna di molto rilievo. guazzo
... / io m'abituo a contar le parole / dappoi che già dentro
un uomo avaro è in salvar doppioni, contar ducati, sco- dere danari, vender
, 72-14: già mai lingua umana / contar poria quel che le due divine /
i ripostigli, / mi trattenne in contar cento novelle, / tutte a rovescio,
gioia risbaldire; / non si può contar né dire, / sì fu dolce e
e se la dota / s'ha contar da grimalda, no vi dogga / l'
risega male, par che abbiamo a contar le spighe. 4. per
», continua, « e a non contar le femmine, portano appena il guadagno
cui infamie tacito inorridito, non le osa contar per minuto,... ritenuto
. petrarca, 30-29: s'al contar non erro, oggi ha sett'anni
gli altri favellano, egli, o per contar la cosa meglio o per abbreviarla o
percosser francamente / con tal romor che contar no'1 potrei. tavola ritonda,
, gli dico che non è salute contar balle ai partigiani. -prendere salute
volte m'ha promesso, / di contar non può finire / che non facci
pulci, 14-58: lungo sarebbe a contar tutti quanti [gli uccelli] /
per dodici anni, e a me contar dovea / zecchini d'oro censes
per dodici anni, e a me contar dovea / zecchini d'oro censessantadui.
chiaro davanzati, x-14: non porrìe contar né dire quante / sien pur le
riceve un uomo avaroè in salvar doppioni, contar ducati, scodere danari. m.
avante che sdonnei, / che le saprà contar mia ragion bona. ottonelli, 201
dondolo, a fumar sigarette e a contar te stelle. -seggiola a sdraio-
ché forse anch'io qualcosa / ho da contar. d. sestini, 9: il
d'infiniti cristian sferrati e sciolti / contar giamai. zazzera, i-523: hanno
molti narratori, / che, pensando contar cose sfoggiate, / riescon, dopo,
per via si truovan sibille / i'nonotrei contar né dir per versi; / con bianchi
molte altre opere di considerazione si possono contar di lui, che, agiato di patrimonio
: item per onne salma e smetti di contar con le dita, somaro! » l'
72-13: né già mai lingua umana / contar porìa quel che le due divine /
sarebbe però un bell'onore, senza contar la mancia,... se,
firenzuola, 959: io vi potrei contar mill'altri casi, / s'io volessi
ferro, nelle sue tacche comincia a contar dal mille e seguita sempre a migliaia.
, spetta. vengo anche me a contar le stelle quante sono. 48
betocchi, 7-87: io m'abituo a contar le parole / dappoi che già dentro
. pignotti, 290: io di contar torrei quant'onde il mare / spinge
me lo stordimento / che non saprei contar la cosa intera. manzoni, pr.
i-311: piagnere la morte di britannico e contar gli strapazamenti d'ottavia, cose vecchie
un giuoco di bellichi, 1 ma contar non mel volse alla stroncata: / io
, un altro solo / tuo stupendo contar pregio verace. genovesi, 8: il
secoli futuri aranno di cne stupire udendo contar da tistorie come lo riverì e temè ogni
patecchio, v-136-71: aprés ve voi contar de sobèrbia e d'ira. uguccione
supera, appena può equivalerle; senza contar certe tare di ret- toricume aa togliere
nievo, 324: il reverendo padre sapeva contar i secoli, e voleva sanar il
, quante tartare, / che non saprei contar tutte s'adoprano! aretino, 26-85
, messo in piazza un tavolèllo da contar moneta, corrompevano svergognatamente il popolo.
a cena anche te, e smetti di contar così le dita, somaro! papini
pulci, 14-57: lungo sarebbe a contar tutti quanti [gli uccelli],
. pulci, 14-58: lungo sarebbe, contar tutti quanti [gli uccelli],
complessiva. fallamonica, 148: nel contar [le stelle] non ritrovai transunto
tutti i ripostigli, / mi trattenne in contar cento novelle. brusoni, 989:
(ii-304): ma non vuoi ben contar com'andò il fatto, / perché tu
. pulci, 14-57: lungo sarebbe a contar tutti quanti, [gli uccelli]
dire e vorria / la voglia mia / contar per mio parlamento / a quella che
poltroni adunque il dì... state contar le barche, che passano?
per dodici anni, e a me contar dovea / zecchini d'oro censessantadui.
, 958: 'dattilologia': l'arte di contar sulle dita; parlar colle dita.