'l mondo alluma. idem, 7-58: contan ch'un dì ne la fucina ardente
fatiche alterna. marino, 7-58: contan ch'un dì ne la fucina ardente
d'adesso, laggiù a milano, contan molto, e son di quelli che hanno
le scale, giungono in cantina, / contan le botti piene, indi rimontano,
pover uomo, neanche in casa sua lo contan nulla. -se a suo tempo vi
. marino, 16-21: e contan tore in aspettar di quella / sacra
/ glie medici el sanno, che contan lo costo. m. villani, 1-83
qui si dice de'garbetti, ci si contan delle novelle. = dimin.
: a sì gran numero se ne contan le piante. 2. inalberare
ventre della odalisca circassa; / non contan li sgambietti della sivi- gliana; /
dì non si contavan punto / come si contan ora, e solo il mese
parlieri, / ch'a la sua donna contan lor pe- sanza. francesco da barberino
ma perché sudditi di quel dominio si contan fra 'veneti... lo
lottò già col domator de'forti / e contan che l'istesso umido nume / gl'
dio me ne scampi! / altri contan novelle, onde mai nulla / non se
dio me ne scampi! / altri contan novelle, onde mai nulla / non
le scale, giungono in cantina, / contan le botti piene, indi rimontano e
/ glie medici el sanno, che contan lo costo, / che scrivo lo 'ncosto
. infinita, / nella qual non si contan le giornate / né si teme =
a staffetta [i frati] o contan l'ore / gustando li bocconi ad uno
delle superfluità e delle sciocchezze che non contan più. -eccessiva e vuota loquacità
. pucci, 4-268: vi si contan molti barattieri, / perché v'han pien
infinita, / nella qual non si contan le giornate. fiamma, 1-347: non