con mio danno ho conosciuto la tua consumatrice e dannosa natura ». alla quale
boccaccio, i-472: sia l'acerbità consumatrice de'cuori che la nutricano, degna
tratto dalla quotidiana realtà nella ardente, consumatrice regione delle visioni, dimentichi del minuto
sgraziata povertade all'uomo / del cuor consumatrice il cuor ti dia / d'impro-
: lo splendore della ricchezza inoperosa e consumatrice di se medesima non abbagliava più.
? serao, 3-13: la passione consumatrice, nell'ora che fuggiva, si
», che la plebe mencia, consumatrice di « cultura soda », sbircia con
con mio danno ho conosciuto la tua consumatrice e dannosa natura. giuliano de'medici,
; ma la gioventù, la gran consumatrice dei libri nuovi, era troppo occupata.
, 3-439: il tempo e la vecchiezza consumatrice di tutte cose, in luogo di
povertade, all'uomo / del cuor consumatrice, il cuor ti dia / d'improverar