e aristocratico era il modo in cui consideravo e avversavo le cose del fascismo.
proferir verbo. d'annunzio, iv-1-558: consideravo mentalmente... i due disturbi
attentamente spia. settembrini, 1-175: consideravo attentamente tutte le cose che mi si
. aristocratico era il modo in cui consideravo e avversavo le cose del fascismo.
che, in fin dei conti, mi consideravo sempre come loro parente. gobetti,
per quanto fosse un avversario, lo consideravo persona degnissima. -ant. nobile;
la scrittura: -... io consideravo dalla destra, cioè dalle prosperità,
ci vuole. bocchelli, i-289: lo consideravo, apprezzando quei segni della sua mutata
(274): e tanto maravigliosamente consideravo la forza della virtù de dio in
generalastro. banti, 11-507: ormai consideravo murat uno sciocco generalastro ambizioso.
egli desiderava. bigiaretti, 8-87: io consideravo con pena la loro magra colazione,
onde io, come giovane che non consideravo più là, me n'andai con
nome. d'annunzio, iv-1-539: io consideravo la vita avvenire... -giuliana
, io pensavo agli eventi prossimi, consideravo le possibilità future. b. croce,
aerea. bacchelli, 2-xxiii-604: mi consideravo uomo appartenente, in tutto il rigore
, 11-11: il distacco con cui consideravo la mia città non era l'estraneità affettuosa
iii-2-1041: nell'entrare, già mi consideravo come un estraneo, quasi come un
, io pensavo agli eventi prossimi, consideravo le possibilità future, cercavo di scrutare
ed al seno. bigiaretti, 8-148: consideravo come un ballo cosiffatto possa dare una
fondo all'italia,... consideravo quello sporco paesello un po'come un
per l'appunto, in secoli. / consideravo la terra il centro del mondo;
. landolfi, 6-45: io consideravo con una specie di rimorso la mia fragilità