-ant. attribuire a qualcuno: considerarlo importante, assegnargli autorità, potere.
quale bellissimo favellatore era, cominciò a considerarlo e da lato e da capo e
, non è poi altro, a considerarlo in sé medesimo, che un capriolare
e benché si sia disputato se bisogni considerarlo così o non piuttosto quale connessione di
diletta, non è poi altro, a considerarlo in se medesimo, che un capriolare
si può così d'un tratto abituare a considerarlo come una figura da monumento. aggiungete
-fare cosa propria di qualcuno: considerarlo come appartenente al proprio sangue, trattarlo
ai sapienti d'ogni paese abituati a considerarlo persona grave e austera, ovunque lo
, non è poi altro, a considerarlo in se medesimo, che un capriolare sino
quale bellissimo favellatore era, cominciò a considerarlo e da lato e da capo e
-recarsi, avere qualcosa a disdegno: considerarlo offesa, sentirsene provocato. benvenuto
, che chi averà il pensiero a considerarlo tale, imaginerà i meriti delle donne
quale bellissimo favellatore era, cominciò a considerarlo e da lato e da capo e per
quale bellissimo favellatore era, cominciò a considerarlo e da lato e da capo e per
ogni errore. segneri, iv-349: considerarlo [dio] uno e trino,
. -iscrivere qualcuno nei dittici cattolici', considerarlo come cattolico esemplare. gioberti,
del nostro grande accademico, mi dispenserò dal considerarlo in quella esterna vaghezza che nelle parole
eravamo rivisti non mi ero ancora abituato a considerarlo diverso da quel nuto scavezzacollo e tanto
farfalla: attribuirgli poca importanza, non considerarlo degno di attenzione. pulci,
quale bellissimo favellatore era, cominciò a considerarlo e da lato e da capo e
imperiali. -arrecarsi qualcosa a favore: considerarlo come un piacere, un beneficio.
, non è poi altro, a considerarlo in se medesimo, che un capriolare
compiacersi come di frutto, voi potete considerarlo come fiore. giusti, 3-37: di
o far forza al testo, o considerarlo come assurdo. carducci, iii-20-58:
della sua coscienza non sapeva nemmeno se considerarlo come nemico o come figliuolo. pirandello,
-lasciare qualcuno per cura giudicata: considerarlo inguaribile; pronunciare su di lui una
-tenere qualcuno in un dato grado: considerarlo dotato di determinate prerogative. caro
. attribuire una colpa a qualcuno, considerarlo colpevole o indicarlo come responsabile di qualcosa
non avrebbe agio e pacatezza per ben considerarlo. ma supponetelo incatenato, che possiate
. ma supponetelo incatenato, che possiate considerarlo al sicuro: allora rifulgerà tutta la
in due modi: il primo modo è considerarlo come quella intelligenza che muove gli animi
se ti vien voglia di fissarlo e considerarlo intensivamente, allora ravvisi nell'aria del
un'imperfezione); privarlo (o considerarlo privo). compagni, 1-4
domine » o il « libera »: considerarlo spacciato. = significa: '
un elenco di persone sospette o moleste; considerarlo degno di severa riprovazione. tommaseo
: avvertite però... di non considerarlo a pezzi [il mondo] senza
: offrirgli il posto più onorifico; considerarlo superiore a tutti. c. campana
spiegare 1'esistenza del male è di considerarlo come 'una cessione dell'armonia coesistente
paskalovic! »; mentre ella pareva considerarlo con sprezzante attenzione. ma al di
, fare di qualcuno un mentecatto: considerarlo, a torto 0 a ragione,
! -mettere in reputamento qualcosa: considerarlo lo faceva apposta, perché capiva di
può così d'un tratto abituare a considerarlo come una figura da monumento.
morto qualcuno; fare morto qualcuno: considerarlo spacciato; supporre, per l'assenza
. -dare del napoletano a qualcuno: considerarlo o giudicarlo esibizionista, frivolo, eccessivamente
un problema, di affrontarlo, di considerarlo in una prospettiva giusta e corretta,
modo di pensare intuitivo, e così considerarlo in un modo assoluto, come oggetto
non avrebbe agio e pacatezza per ben considerarlo. carducci, iii-2-181: omiciattolo mio
. locuz. tenere qualcosa a onoranza', considerarlo un onore, un atto di omaggio
; ma sempre con l'aria di considerarlo un dilettante, un orecchiante, per
-fare il proprio paradiso di qualcosa', considerarlo come motivo esclusivo del proprio piacere
alla partita del passivo: rassegnarsi a considerarlo come non riuscito. panzini, iii-130
diletta, non è poi altro, a considerarlo in se medesimo, che un capriolare
. -mandare ai pazzerelli qualcuno: considerarlo matto, squilibrato. casti,
-non fidarsi di qualcuno col pegno: considerarlo troppo astuto o infido. pulci
, i gesuiti sarebbero troppo modesti a considerarlo come la causa principale di un avvenimento.
. -pesare qualcuno a oro: considerarlo prezioso. proverbia super natura (eminarum
pianto di qualcuno o di qualcosa: considerarlo ormai perduto o finito, rassegnarsi alla
ch'io non potrei così in fretta minutamente considerarlo e discorrere a pieno sopra i suoi
locuz. mettere il polverino su qualcosa: considerarlo irreparabile, non più modificabile.
tali sono che è un stupore il considerarlo. = alter, di piombo1.
egli è nato, passiam ora a considerarlo dal lato di quei beni che gli
de'suoi avanzamenti. -stimarlo poco, considerarlo di scarso valore. salvini, vi-2-165
se medesimo... passiam ora a considerarlo dal lato di quei beni che gli
-non farsi un pregio di qualcosa: considerarlo un disonore. cesarotti, i-xvm-84
tanti anni nelle prigioni che si può considerarlo come un prigioniero. p.
tutta la moderna europa, pigliando a considerarlo unicamente per ordine di tempo e non
riguardevole, eccitasse le corone stesse a considerarlo et a ricercarlo per annodarsi poscia con
rivisti non mi ero ancora abituato a considerarlo diverso da quel nuto scavezzacollo e tanto
prendere qualcuno per quello che è: considerarlo obiettivamente (anche m polemica con precedenti
, nessuno di noi smise mai di considerarlo un abuso, a dispetto delle commendatizie che
qualcuno un telo di ragna: non considerarlo nulla, disprezzarlo. la spagna,
-mettere qualcuno in rango con altri: considerarlo dello stesso valore degli altri.
fascisti ', non si sapeva come considerarlo, se più vergognoso o più ridicolo
igiene dello spirito: troppo ripugna a considerarlo filosofo la qualità di ricetta, di medicina
conto di; accoglierlo, ritenerlo, considerarlo come tale (in relazione con un
'studiosi fascisti', non si sapeva come considerarlo, se più vergognoso o più ridicolo
apparisce singolarità, mi sento ristrascinato a considerarlo non giovane maturo e amatore di croci,
, ci si capisce poco. e a considerarlo ritualmente, non si sente piu odor
rivisti non mi ero ancora abituato a considerarlo diverso da quel nuto scavezzacollo e tanto
, donare uno scritto alle sardelle: considerarlo di nessun valore, usarlo per avvolgere
, farsi, prendersi scherno di qualcosa: considerarlo con leggerezza o noncuranza. pallavicino
, in, per scherzo: non considerarlo con serietà, prenderlo alla leggera,
per la scarsità dei risultati ottenuti; considerarlo con indulgenza, tanto da farlo apparire
. -seppellire qualcuno per morto: considerarlo spacciato, perduto irrimediabilmente. buonarroti
presero il primo quadro per vederlo e considerarlo appetto al secondo, lo trovarono tutto
generoso alto pensiero, / fisa lo non considerarlo o non occuparsene affatto. sguardo al
dell'arte europea del tempo, e considerarlo in connessione con gli altri movimenti paralleli
i-2-77: benché si sia disputato se bisogni considerarlo così o non piuttosto quale connessione di
di tutta la moderna europa, pigliando a considerarlo unicamente per ordine di tempo e non
basaglia, 1-i-499: la scienza, nel considerarlo un oggetto di studio smembràbile secondo un
il ricordo di un fatto; cessare di considerarlo importante; non darsi più pensiero o
dare un soldo della vita di qualcuno: considerarlo spacciato. c. gozzi,
una spyder sport laide non potrà più considerarlo un intellettuale, uno sparuto, un
fa mestieri d'altro che di 'considerarlo e renderlo comprensibile'. -istruzione
ma -portare qualcuno sopra stomaco: considerarlo con stomacosamente, che egli alla valle di
tanie. -porre qualcuno nelle tanie-. considerarlo alla stregua di un santo.
, discuterlo, affrontarlo, esaminarlo, considerarlo attentamente per lo più fra persone, in
croce, una riga su qualcosa: non considerarlo più, escluderlo. barilli,
e letter. temere qualcuno o qualcosa; considerarlo con timore, paventarne l'arrivo,
. locuz. -mettere in trono qualcosa: considerarlo in una posizione di preminenza, di
, a cessare di parlarne o di considerarlo, in partic. perché grandi
. locuz. tenere per verificato qualcosa: considerarlo avverabile, attuabile. c.
a qualcosa: rivolgervi viva attenzione, considerarlo di grande importanza; valutarlo col dovuto
del trenta e del quaranta persistevano a considerarlo un 'outsider', un 'eccentrico'..