d. bartoli, 37-7: il considerarla [la religione di s. francesco]
-aprire la mente, vintelletto a qualcosa: considerarla con fervida attenzione. dante,
d. bartoli, 37-7: il considerarla [la religione di s. francesco
ciò non toglie che io non possa considerarla secondo un'astrattissima teoria. guglielmini,
sposo lo sa, come senza considerarla, e non... andar a
lingua... occorre di benevolmente considerarla. poi ch'ella è antica voce
ciancia, prender qualcosa a ciancia: considerarla una cosa da nulla, disprezzare.
cosa a coscienza: farsene scrupolo, considerarla una colpa. d. battoli,
dappoco: stimare pochissimo una persona, considerarla priva di capacità e di ingegno.
non ci verrà così facilmente fatto di considerarla, [ecc.]. b.
del capitale e del lavoro, il considerarla siccome dannosa... è per l'
che è non lasciar cosa veruna senza considerarla. parini, 557: il
-tenere, tenersi a favore qualcosa: considerarla, reputarla un beneficio, una cortesia
in festa: burlarsi di qualcosa, considerarla come uno scherzo. boccaccio, dee
ammirarne il vigore e la coerenza, considerarla come una forza poderosa che è da
, ma essendo da 20 anni abituato a considerarla come il suo stesso pensiero e come
a contemplar la bella duchessa e ben considerarla di parte in parte con giudizioso occhio.
reputare, recarsi qualcosa a grazia: considerarla come una grande fortuna, come un
9. -avere qualcosa di guadagno: considerarla una fortuna, un evento favorevole,
recare, tenere qualcosa a guadagno: considerarla come una fortuna, un privilegio.
data immagine di qualcosa: concepirla, considerarla in un dato modo. landolfi,
esistenza, la realtà, la validità; considerarla come non vera o non certa.
l'infallibilità o indefettibilità della chiesa bisogna considerarla in un modo largo, che è
piccolomini, ii-43: in altra maniera poi considerarla potremo [qualsivoglia cosa], se
piccolomini, ii-42: l'altro modo di considerarla [qualsivoglia cosa] sarà poi se
l'innominato salvini là, che, a considerarla ben bene, questo dare altrui pel
di mettersi incontro a lei, di considerarla intentamente, di scoprirne tutti gli aspetti
ciglia a quei che vogliono troppo innanzi considerarla. -combinazione. pallavicino,
la lebbra: non poterla sopportare, considerarla irrimediabile. f * ateili, 1-410
la civiltà scientifica con la borghesia e considerarla un risultato in sé alienante dell'alienazione
? -vedere qualcosa nella sua luce: considerarla nella realtà oggettiva, così com'è
-stimare qualcosa sopra la mediocrità: considerarla molto importante, di particolare interesse,
non che imporla come un dovere e considerarla come la propria essenza. mazzini,
dante da maiano, 1-31-2: la considerarla / mi mostra e fa parer veracemente
cuz. gettare mugi sopra qualcosa: considerarla conclusa, superata e dimenticata).
com'egli dice, della natura, a considerarla qual è e come opera, senza
dar causa ad alcun preclaro ingegno di considerarla a beneficio della nostra posterità e della
tenerti bene occupato anche un'ora sana in considerarla. -quarto d'ora:
questa, senza più la capacità di considerarla nel suo complesso o di restare all'
una giornata neutra, non poteva obiettivamente considerarla una giornata parassitarla. 3
questa nella sua formazione, bensì di considerarla nelle sue relazioni coll'idea e col
rinnegò anche la patria. -non considerarla come valore etico fonda- mentale, non
dall'altra, come è d'uopo considerarla quando si parla in astratto per dar luogo
si perfezionò per quanto più tempo prese a considerarla. 15. disus.
. -recarsi a petto un'ingiuria: considerarla come fatta a se stesso.
che mi fu forza di volgermi a considerarla in viso se mai vi raffigurassi alcun'
se i popoli potranno, di nuovo, considerarla confusa con una loro 'religione'. la
che vi sta occolta, lascio cercarla, considerarla e comprenderla a chi vuole e puote
presumere nemica, e però si dovrà considerarla soggetta a predamento. 3
animo l'opera vichiana e presero a considerarla e ad averla in pregio.
epoca di molto rilievo, perché si suole considerarla come il vero inizio della rivoluzione di
presumere nemica, e però si dovrà considerarla soggetta a predamelo. guglielminetti, 61
considerare la letteratura come arte, o considerarla semplicemente come., letteratura, cioè
dipendente dalla modalità. omise però di considerarla come continua e intensiva.
perfezionò per quanto più tempo prese a considerarla. 4. con valore di agg
: quell'altra della trasmigrazione, a considerarla in sé assolutamente, non è un assurdo
e che in questo rapporto bisogna unicamente considerarla. ojetti, iii-232: padre taccili
esplicita apologia di reato io non saprei considerarla un reato, e la terrei in
quella signora mi dava, tutto potevo considerarla fuorché aonna. -avversione, antipatia
grande tutti quelli che, senza leggerla e considerarla, bene sottoscrivono una scrittura.
-ripigliare qualcosa a oltraggio, a ingiuria: considerarla oltraggiosa, offensiva. caro,
ne sentiate, intendendo sempre che dobbiate considerarla per una scappata d'ingegno e per un
. non aveva avuto il coraggio di considerarla una donna giovane, amabile: pago
concime. bacchetti, 9-445: a considerarla sulla carta geografica, la conservazione di
che mi fu forza di volgermi a considerarla in viso se mai vi raffigurassi alcun'aria
, 10-ii-128: questa [beatitudine] a considerarla nella sua ragione e cagione, consiste
un filo sofo già a considerarla nella sua più matura e perfetta espres
, passare qualcosa sottobanco-, tralasciare di considerarla, tacerne. i. nelli,
attribuire un senso molto preciso: possiamo considerarla come indicante una sorta di regolamento comprendente
probabilmente da accostare a trangugiare piuttosto che considerarla deriv. dall'ant ted. walzan
de'figli miei, ed invece di considerarla come incenso,... giudicatela come
del roprio gran-signore è poca se vorremo considerarla nel- umiltà degli alberghi suoi così angusti
se i popoli potranno, di nuovo, considerarla confusa con una loro 'religione'.
verso, per il suo verso-, considerarla, trattarla o anche interpretarla nel modo
fotografia i canoni estetici della pittura e a considerarla dotata di valore artistico autonomo, non
glissons. la realtà che ci assale vogliamo considerarla 'un'altra realtà'. m. tobino