la commemorazione della morte in un modo consentaneo alla mia natura, affinché io trovassi
taschino. = comp. di consentaneo. consentaneità, sf. l'essere
. consentaneità, sf. l'essere consentaneo, conformità, corrispondenza. compagnoni
affinità. = deriv. da consentaneo. consentàneo, agg. che
sia lo fermo, e che sia consentaneo di catuna cosa. soderini, iii-4
conc., i-54: passo molto consentaneo alle verisimili circostanze, in cui trovasi
della vita... è ben consentaneo negli animali. de sanctis, i-14
visibile e umano. il che forse era consentaneo non solo alla sua filosofia, ma
la commemorazione della morte in un modo consentaneo alla mia natura. = voce dotta
a me genti adunate / con moto consentaneo / quasi fosser crescenti onde affollate /
dissentàneo, agg. ant. non consentaneo, che si differenzia da altri,
un sistema di forza pubblica tutto affatto consentaneo ai princìpi di libertà e di giustizia
. realtà sociale e culturale; ambiente consentaneo, congeniale. montale, 4-252:
berti, 1-i-184: questo è affatto consentaneo al costume di un ordine,
card-ucci, iii-10-306: né egli credea consentaneo alle sane dottrine che nelltnferno dantesco mancasse
da un ordine sociale vizioso a un ordine consentaneo alla giustizia. carducci, ii-19-113:
un ordine sociale vizioso a un ordine consentaneo alla giustizia: ella dura finché gli
cominciò a mostrare non essere conveniente né consentaneo allo spirito delle leggi statutarie che in
.: concetto sofistico dell'umiltà divina ma consentaneo al dogma panteistico che concepisce il finito
cominciò a mostrare non essere conveniente né consentaneo allo spirito delle o signori,
rimbombo non accorda to ma consentaneo delle varie campane, quali più, quali
tante sue turbelle et l'animo suo in consentaneo et indecente. = voce dotta,
un ordine sociale vizioso a un ordine consentaneo alla giustizia. 2. dominato
esaminati, il giudizio dello studioso (consentaneo all'opera e talora lusinghiero per me)