cui mi sono trovato...; conosco il vostro core e so a quanti
voi naturalmente tutte siete pietose, tante conosco che la presente opera al vostro iudicio
nel cinquantanove. ghislanzoni, 4-29: io conosco la checchina, la fattora..
. cino, iii-58-13: io sol conosco lo contràr del mele, / che
questi calafati. questi rattoppatoli io li conosco. conciano barche e rattoppano tende
, i birbacciom! baldini, i-809: conosco le donne. a tutto penserà tranne
come razzi. bartolini, 20-207: conosco già, almeno in parte, le
rapidi progressi. mazzini, 59-107: io conosco, appartenenti al partito, dieci ricchi
che una circolare firmata da minghetti che conosco e da un luigi pizzardi invitava gli amnistiati
al re. v bompiani, i-14: conosco il prof. getto come un giovane
pensare è l'anima. / -già vi conosco: siete un refrattario. cacherano di
si dovrien portare. foscolo, iv-430: conosco che non si può rimutare la società
insegnare qualcosa. pratolini, 10-351: conosco soltanto il finale della bohème. lo
s. maffei, 6-306: io conosco che tu resti sorpreso nel- l'intendere
. gherardi, 2-iii-181: io bene conosco le donne essere non così cosa perfetta
, malignità. boccaccio, 9-85: conosco le malizie e la in degnazione conceputa
veduto l'italia, ch'io la conosco per relazione dei viaggiatori che hanno scritto
non adeguato. imbriani, 10-66: conosco le femmine quanto basta per sapere che
senza grandissime e amare punture d'animo conosco, e senza prò, il tempo che
vi voglio dire il vero liberamente, vi conosco tanto rendevole alle voglie de gli amici
negativa. tarchetti, 6-i-269: vi conosco bene, molto bene, marchese,
ti ho parlato di tutte le città che conosco. -in partic.: il complesso
massime in questa replicazione, perché io conosco che, faccendola, sia per giovare assai
molto bravo del resto, che io conosco. gozzano, i-315: sì, sì
ribaldo e importuno, ché adesso io conosco chiaramente che donna non vuol dinotare altro
o meno benigna, quassù, non conosco. pecchi, 13-116: in giro,
belle donnine!... certo ne conosco qualcuna che sarei tanto felice di ricevere
ricevitore. tolomei, 2-72: ben conosco... quanto io mi debbi sforzare
avuto in pagamento (una di qua conosco che non vuoi aiutarmi, ma te ne
vita. e. cecchi, 2-125: conosco una 'teoria della barba', che
allor più mi tempesta, / ond'or conosco che l'è spiacimento / lo mio
di quello che da loro cade e conosco la misera vita di quelli che dietro m'
tasso, 3-19: oimè! bene il conosco, ed ho ben donde / fra
quello de'volti di molte dame che io conosco non cascherebbe pure con un secchio di
resistenza. bacchetti, 1-i-509: lo conosco abbastanza per dirvi che è di cuore
, ora mi ricredo, ora soltanto conosco quanto io fossi illuso. 3
po). mazzini, 47-100: conosco le tue intenzioni. eccoti un biglietto
: astone pinti? ma io la conosco, signor astone. abbiamo parlato a lungo
stessa stregua. magalotti, 9-1-264: conosco di non poter arrivar alle scarpe 'dei
signoria rinascimentale. éanti, 10-223: conosco una famiglia, rigogliosa
comportamento. giraud, 2-165: io conosco d'esser rigorista. c. arrighi,
in me, se, dove acerbe conosco le percosse in altri, acerbissime le
e d'alto stato: / ben il conosco a le sue spalle quadre / ed
gherardi, 2-iv-217: ornai chiaro veggio e conosco che l'edioma fiorentino è sì rilimato
. boine, cxxi-i-195: non gli conosco un'idea che valga, oltre il
boccaccio, iv-162: senza dubbio io non conosco, qual temperanza a'riluttanti figliuoli [
, ti rimani, / ch'i'ti conosco, ancor sie lordo tutto. idem
vecchia rimbambita, che io non ci conosco né ci ritrovo più vestigio di quella
cintonchio a scantonarsi: / e ben conosco chi è ser marzucco, / che fornì
ventura è la tua, perché 10 conosco molte in questa terra che hanno i lor
iii-142: per la considerazione del rimedio conosco la grandezza del mio peccato. francesco di
come si dice, appunto perché ne conosco la pochezza. arbasino, 9-204: non
« io sono di bagnacavallo e non conosco la tua fidanzata, ma se vengo a
-scusatemi. non tarderà a rissalire, conosco il suo naturale, un quarto d'ora
quello stato. foscolo, iv-430: conosco che non si può rimutare la società
molto maggiormente. gozzano, i-1292: conosco anch'io il dolore che dànno le
insani. bartolini, 20-289: ti conosco, mondo sghembo, / tu che
assai di vipera: / questi io conosco, e fian molto giovevoli / per
non son nulla qui, che non conosco un uomo a nome, la sentinella presenta
uno studio. bettini, 1-139: conosco un fabbro / lavoratore / che senza
/ riportar qualche merzede, / or conosco el mie fallire. nardi, ii-117:
cuor del corpo mio, sì, assai conosco che così come tu se'il mio
p. nelli, 23: io ben conosco un che si giace / con la
adesso ti scrivo col cuore calmo, e conosco ciò che v'era di riprensibile nel
, compatta, grigia, che io conosco in ogni ombratura, fino a riconoscere
petrarca, 329- 5: or conosco i mie'danni; or mi risento.
quello che da loro cade, e conosco la misera vita di quelli che dietro m'
gozzi, 75: quancfio vi guardo, conosco benissimo che la figliuola del sole è
, ii-11-157: con quello che non conosco, se bene mi facciano gentilezze,
ch'io sia veramente risorto, ma tuttavia conosco e sento che si può risorgere.
generale? -chiese esimio. -le conosco e per mio conto faro di tutto
. bemardoni l'ingiunta perché troppo mi conosco obbligato a corrispondere alle finezze di v
mi hanno messo fra i ritardanti. conosco la mia futura da quindici giorni.
guanciata. piccolomini, 212: lo conosco, certo, e vi giuro ch'un
/ -son di troppi color: non gli conosco; / ch'a ogni dì si
ritiro la arola! questa non la conosco ». faldella, i-2-209: allora il
di non ritoccare l'impaginatura: li conosco. -modificare il significato di un
segno dell'affanno usato? / io conosco il tuo affanno, ò penetrato / la
opinion non mi riesce, / e conosco e confesso l'error mio. della casa
. monti, vi- 162: non conosco il poema del ricci sulla georgica dei
giov. cavalcanti, 374: io mi conosco minimo e forse indegno di parlare non
per li peccati molti / in voi conosco, son penosa. sannazaro, iv-137
mina. tommaseo, 3-i-351: io non conosco nell'età nostra in italia uomini che
me si rida e goda / e conosco il mie male e non so donde /
più credo a quelle rodomontate loro quando li conosco a qualche segnale per istolidi o per
). sua testa intorpidita: « conosco mademoiselle ». l. cappelli
dell'uomo sono gli affanni, / conosco il ben che mascherato ha il rostro,
. f. doni, 2-142: conosco apertamente la vergogna di casa e la rovina
poco, eravamo sulla strada maestra che conosco tanto bene. -scendere con notevole pendenza
moravia, 18-292: va'là, ti conosco. il tuo desiderio non è schietto
riva. lucini, 4-262: conosco... l'utile indiretto che si
uomo. sinisgalli, 2-48: io conosco lo strano ruolo che le cose giocano nei
. c. croce, 293: conosco che tu sei parabolano malizioso e astuto benché
di roversi', pagine di psichiatria che conosco come le mie saccocce, questa parola
. arpino, 5-134: costui lo conosco, è tutto uno scodinzo- lamento,
ai quali è attaccatissimo, perché anch'io conosco per prova quella saetta dello star lontani
o sei lettere al giorno, 'perché conosco tanta gente'. -formulare spontaneamente una
nella massa. non mi lagno. conosco la trincea. 2. per
fece di molti figliuoli dei quali io ne conosco dui, uno canonico di grassa
femmina sorda a messaggier sovrano, / conosco già che troppo tardi hai sale.
aristofane. bacchetti, 18-i-71: io conosco il goldoni e credo che, se fosse
, fermo e lucia, 268: io conosco questo frate, e son certo che
della porta, 2-19: io non conosco se non i popoli panet- tari,
al martiro, / ch'io non conosco il pescator né polo. daniello, 617
affatto. baldi, i-174: io conosco un, lettor, che l'ozio aborre
per la tua salutazione compunto sono e conosco veramente che tu se'servo del vero iddio
: se pur partite, eo vi conosco tale / che poco, 'n voi,
valltsneri [in muratori, cxiv-44-255]: conosco che sono una bestia, e voi
ma... io non ne conosco che due e il nome della terza è
). boine, cxxi-iii-573: non conosco nessun uomo così sanguinosamente obiettivo ed evidente
secondo c'hanno li uomini sani, certamente conosco che non hai male onde per ragione
, iii-105: da quegli articoli lo conosco per un valentuomo di giudizio ben acuto
intellettive. pasqualigo, 177: io conosco aver passato ogni giusto termine con lunghezza
conosco ancora avere errato / nel dì della domenica
udita faggio, / sapiendo ch'io conosco tuo fallire / e come dritto. non
apparisce... chiaro: 'ti conosco, sai?, ti veggo, sai
convertire in prosa quelle commedie alle quali conosco mal convenire il verso e che in
guardere'io, per veder s'i''l conosco / e per farlo pietoso a questa
sarà oggi morto uomo in israel? non conosco io che oggi sono stato fatto re
scienze fisiche in toscana, 14-2-1-77: conosco l'assidue occupazioni di vostra signoria e
paise. e iennaro, 129: conosco ben che sbegottito e smorto / intrar
terrazzi e foco, / ch'i'ti conosco e so tu vali poco. castellani
bracciolini, 1-4-28: io, che mi conosco alle batdolo, che è var.
denaro a mia moglie.. -non la conosco, signore. -mille lire, prima
. n. secchi, 2-37: conosco ben ch'io sono un sciocco semplice
, bighellone. dossi, 1-i-33: conosco studenti scampagnoni, che preparatisi per la
cintonchio a scantonarsi: / e ben conosco chi è ser marzucco / che fornì cerretel
: di ingegno credo d'intendermi e ti conosco abbastanza: quando una donna come te
proposito. imbriani, 4-182: io non conosco metodo più acconcio ad iscacciar il malumore
). sacchetti [tramater]: conosco donne... / che ne fanno
rivelazione che scatti dai documenti che già conosco. 15. avere inizio (
qui c'è il 'hamsin', e lo conosco da bimbo. è il vento che
gadda, 15-172: ho conosciuto e conosco molti narcissici che nell'ambito della vita
. ser gorello, 819: io conosco mia virtute scema / et ignorante più
ignoranza ch'altramente, ma or bene conosco e veggio che, come falsa e
, 83: per la vostra lettara ben conosco palesemente che tutte le scienze naturali,
vennero fatti da persone che io non conosco. bernari, 3-391: se un
in de iennaro], 25: io conosco tua persona / ch'è de scatta
sé s'inchiava. pertanto io non conosco giulio sì scemonnito che, volendo un sì
di qualcuno. malatesti, 80: conosco il mancamento d'onde viene: /
18- 292: va'là, ti conosco. il tuo desiderio non è schietto,
di una cosa mia, perché ne conosco l'immensa utilità, e mi pare
. guerrazzi, ii- 347: conosco queste ricette gesuitiche, bocconcini di arsenico
quasi bianco. alvaro, 8-21: conosco le ore di roma, da quelle estivequando
più gentile e amabile uomo ch'io conosco. lambruschini, 2-66: e sapienza il
medici n-127: io non la conosco che per averla veduta il giorno
desolazioni? arpino, 5-134: costui lo conosco, è tutto uno scodinzolaménto, una
la via, / a pena la conosco, 'n fede mia / e 'l nome
n. franco, 7-6: bene conosco che quanto il seggio è più cinque
con piacevole e inisti- magalotti, 9-2-101: conosco troppo bene la sua delicamabile modo dalla
. bertini, 7-68: io, che conosco benissimo il naturale del signor bertini,
le ma bastardi ch'io conosco. ni sciogliendo le dita intrecciate
il sistema rosminiano è già morto. ionon conosco il suo ordine; ma ho udito dire
cristo, / scusandosi col dir « non10 conosco ». piccolomini, 1-232: l'uomo
xii-139: son poesie sderenate (io le conosco!) estrascinate a coda di cavai pegaseo
denti secchi. gigli, 5-7: io conosco un certo signore che con la dote
, che ovunqueva con seco mena, anco conosco: questa è sua moglie, e una
bini, 73: a mente sedata, conosco il mal fatto. -consolato. -
monte, 1-70-13: io non ci conosco più rimedio! / poi c'astio
longiano, iv-154: per molti segnali conosco dovere comto, provvedere alla segnalazione dei
i segni della sorte futura dove la conosco, e dove la ignoro d'indovinarla.
ai segni del mio sol l'aere conosco. lorenzo de'medici, 11-242: la
chi non l'aita, sì 'l conosco ai segni ». boccaccio, dee.
sangue m'èrimaso che non tremi: / conosco i segni de l'antica fiamma.
e scaltriti? fagiuoli, xi-148: or conosco che amor è in ver tiranno,
di distruggere l'imperio di roma, conosco! / al finimento de mia trista guerra
hanne fatto circa la metà; e conosco che, averlo finire, tu perderesti di
boccaccio, v-200: assai bene ora conosco... che voglia dire la
del carretto, cvi-663: io ti conosco che d'amor sei calida / e
giosafatte, 121: bene veggo e conosco che tu se'salvatico al mondo e alle
una questione semi-legale, questione che io conosco molto poco. = comp. dal
: nell'altro luogo di 'spettatori', conosco che io non ho avuto cattivo senso
faadesso: quanto al senso, però, conosco bene che necessariamente ci sarà qualche diversità
inediti (secoli xvi-xvii), ne conosco già più di venti di varie località toscane
dì santi. galileo, 3-1-433: conosco di essermi alquanto sequestrato dalle strade trite
serragli e delle grandi famiglie? io conosco pascià che glieli provvedono, e so
, 260: ne'miei [versi] conosco esser stato fallire / che, grossi
architettonici. vasari, iv-13: io conosco bene una gran sicurtà di difesa in
gozzi, i-21-102: il mio cammin conosco, / né delle serpi ilfischio temo o
disciolta. idem, 9-82: ben conosco di avere assai acquistato essendo servata la
. s. antonino, 4-173: conosco bene, figliuola mia, che talemeditazione vorrebbe
si nere imbertonata. ma io che conosco le persone in due sottoponesse a
è di dire fedelmente quello che io conosco essere tuo commodo e onore ».
. f. cetti, 1-iii-202: conosco quell'altro pesce, il cui corpo è
fortuna in sui miei danni, / ora conosco i suoi occulti inganni. pulci,
la sfida, 7 s'io ben conosco il temerario ingegno, / che nel
spesso, / che appena ornai mi vi conosco io stesso, / tanto m'han
i segni della sorte futura dove la conosco, e dove la ignoro d'indovinarla.
sempre rifiutato di portarli. veramente nulla conosco che tanto sfregi il volto di un
). moravia, xiii-321: lo conosco. è un bugiardo sfrenato, addirittura
non sono un ragazzino le donne le conosco e certe cose non mi sfuggono. calvino
iniquo. bartolini, 20-289: ti conosco, mondo sghembo, / tu che
di non voler andare in carrozza? conosco così bene la mia sgraziataggine!
. brancati, 4-212: la conosco, mia sorella: sembra un muro
sospiri, nelle quali cose io apertamente conosco intero amore. ranieri, 1-i-227:
: alla mia domanda ha risposto: « conosco questa diceria. superstizioni popolari, leggende
manuscritto. leopardi, iii-481: non conosco lo stampato repubblica 24 luglio
ei trovò alla posta. / l'arme conosco che il sigillo adorna. monti,
. b. tasso, ii-xliv: conosco le mie egloghe non esser cosìsignore di se
quando pure quel signore, che non conosco e che perciò non posso né stimare
comun volere. carducci, ii-10-85: conosco, oltre la pietà e la tenerezza
c'è il hamsin, e lo conosco da bimbo. è il vento che chiamano
. menzini, iii-8: io mi conosco obbligato a disporre in ordinanza la schiera
. moravia, 25-133: quelle mani le conosco; ricordo, soprattutto, come potevano
bramare potessi. foscolo, xiv-258: conosco che tu sei in una situazione dolorosa;
non mi sia ancora slattato come discepolo, conosco... che la prepotente usanza
mie voglie smaghe, / perch'io conosco ispeso avere invano / le lor fatiche e
, vendersi? moravia, 19-6: conosco una donna ancora giovane, molto bella,
'io t'amo', ho studiato e conosco un numero sterminato di variazioni, trilli,
, 6-21: o geva, io lo conosco; / perché t'è uscito il manico
. aretino, 20-337: quante donne conosco io vestite di bigio digiunatrici, lemosiniere,
udito. f. cornaro, lxxx-4-339: conosco aver abusato della lunga sofferenza dell'eccellentissimo
/ dall'odore che le impregna / conosco tutta la loro storia / d'amore.
perugini del trecento, lxxxvi-171: ben mi conosco aver la lingua balba / per produr
: sarà stranezza; ma io non conosco, / figliuoli cari, più dolce diletto
5. jacomuzzi, 1-i-62: « non conosco altra attività umana che in sviluppi sempre
al martire, / ch'io non conosco il pescator né polo. 2
guardere'io, per veder s'i''l conosco, / e per farlo pietoso a
e hànne fatto circa la metà, e conosco che averlo finire tu perderesti di capitale
maltrattamento che ne faccino i nostri padroni, conosco esser cose necessarie e fruttuose. atti
ah, ah, leonforte.. la conosco la sonata di leonforte.. è
notizia. tasso, i-167: io conosco d'aver fatto errore in far vedere il
, col panciotto nero a piselli bianchi. conosco un pretore che ha qualche somiglianza con
senta. / per altro sopranome io noi conosco / s'io noi togliessi da sua
disse: « baron, s'io ti conosco bene » / (ch'ai soprassegno
messo a soqquadro il salotto buono, conosco carlo dossi e vittorio imbriani.
orecchi di mercatante. goldoni, v-295: conosco che ponete la maschera all'amore.
baretti, i-151: l'amor fratellevole lo conosco in prova anch'io, ma dell'
contrario. lettere inedite, ii-202: conosco che quest'è mandar l'acqua alle
di sornacare che fai tu, i'conosco che tu ti fidi della mia parola.
le malattie. piovene, 7-198: conosco un villaggio del sud dove per trovar
v bompiani, i-548]: non conosco se non di fama canetti: tu fai
sostituisce. arpino, 9-97: conosco ogni ingegnere e sottingegnere passati di qui
1-iv-770): salabaetto mio, ben conosco che il tuo è vero e perfetto amore
soldati, 2-178: sono anni che lo conosco, anni che spasima per me e
differenze dipendenti (per quanto io ne conosco) dall'essere stato penetrato da quel sottilissimo
vederemo a faccia a faccia. ora conosco in parte, ma allora conoscerò secondo
uva, 103: veggo, conosco e so quel ch'è 'l mio meglio
lo pelerai. /... / conosco gli amori che tu hai. /
le mie voglie smaghe, / perch'io conosco ispeso avere invano / le lor fatiche
c. arrighi, 3-142: io conosco la ragazza e so come la spen18.
mi scrivi di romanelli. io il conosco per cattiva spesa da molto tempo.
pare. tansillo, 1-257: io non conosco sì spiacevol volto / che, specchiandosi
tommaso da faenza, avii-iog-te: or conosco che l'è spiacimento / lo mio adoman-
de amicis, xiii-52: partenopeo carissimo! conosco un bravo avvocato napolitano, che 'tiene'
. moravia, 25-133: quelle mani le conosco; ricordo, soprattutto, come potevano
podiani, 46: ah, ti conosco ben sì, mal erba, spinace:
miglio. serdini, 1-211: io non conosco spirito sì er- ronio, / né
, 1-26: omè, ch'io mel conosco, / ma spirito m'induce a
e nel cambiarle, ma non gliene conosco altri. -scoprire una parte del
/ il bel sellaio, or lo conosco espresso, / e fin di qua
bramar le tranquille ore, / ma conosco or ch'i'ero in grande errore,
brina. bizzarri, 9: adesso conosco che voi entrate nelle forme di un
isquadre, / fra le qua'più conosco essere indegno / poter trattare opre sì
intender la nespola, dicevamo: io conosco una cosa che ha cinque ali e cinque
senso). allegri, 217: conosco l'amare bagattella che ella fa col lupo
. carlo da sezze, iii-451: ben conosco la poca fermezza / che nelli cuori
b. moro, i-58: io ben conosco sarebbe tratto indegno stato il mio,
. g. gozzi, i-4-14: conosco ora che lo stampare costerebbe poca fatica
egregio: più sto, più lo conosco e l'ammiro. -avere la
servitore. guarini, 50: ben conosco il tenor de la mia stella:
il buon conte d'urbino, / conosco certo ch'ero spianata: / le persone
10-241: « ci penso soltanto ora. conosco le ragazze che lavorano in fabbrica,
decifrato bene, messer furbo, e ti conosco 'intus et in cute', malgrado
tanto! / omè, ch'io mi conosco avere errato! » / stillò
. (1-iv-576): donne, io conosco ciò che io ho imposto non meno
sfavorevole. liburnio, 1-26: interamente conosco io [giovani] di tanto dilicato
c. e. gadda, 24-68: conosco la stomatite per averne sofferto una volta
. svevo, 6-276: io conosco esattamente la storia del suo delitto. d'
. gozzi, i-366: io mi conosco assai caldo e strambo nel parlare.
l'ombra più nera / le fini labbra conosco. 3. che è proprio
d'illustrissimo. monti, v1-219: conosco di fare un indiscreto strapazzo della vostra
il suo amante. piovene, 7-198: conosco un villaggio del sud dove per trovar
raccomandarle strettamente questo ottimo signore che io conosco da molto tempo. -in orni
stretta. pavese, 3-205: vi conosco, voi uomini, voi parlate a bocca
una fune. d'annunzio, v-2-72: conosco le strìe -strie gravidiche-, strisce
. mazzini, 10- 318: conosco anch'io bo, natura strisciante, interesse
, / for ch'i'no ti conosco? ovidio volgar., 6-307: io
p. e. gherardi, cxiv-20-150: conosco d'esserìe riuscito stucchevole con sì lungo
brigatella a credenza. crudeli, 2-112: conosco i segni d \ m amor tradito
subaffittante. carcano, 41: conosco il signor pietro, subaffìttuale di parecchie
e le larghe influenze nostre ci guardo, conosco per dio, di soverchio la natura
. nelli, 23: s'io ben conosco, un che si giace / con la
se'madre e sposa; or ti conosco io tutta; / o forastiera isvergognata putta
: soficente servo / a vostr'altessa non conosco sono. lapo gianni, xxv-ii-591:
f. f. frugoni, vi-160: conosco la mia infamia [di lussurioso]
i-572: soficente servo / a vostrialtessa non conosco sono. n. franco, 22
del sogno della madre del nostro poeta conosco essere assai superficialmente per me fatta.
: confesso che ne'miei studi non conosco chi potesse supplirmi e rimpiazzarmi meglio di lui
. bandello, 2-13 (i-802): conosco che io maggior supplizio meritava. vincenzo
sto: di ciò posso mallevare perché lo conosco. de roberto, 3-200: poiché
modo. lanci, 38: io conosco tali, che se non fuste sì sviscerata
grillo, 141: io mi conosco ne'gusti dell'intelletto poco temperante:
, ii-7-206: io amo r; ne conosco i molti difetti, svolti fino allo
dei tabacchi. cantù, 3-261: conosco crestaie, fascettaie, fin tabacchine che
e il camuccini. piovene, 7-321: conosco almeno un paio di signori anziani.
: « non dubitare, io ti conosco ». -senza emettere alcun verso
. d'ambra, 23: io non conosco questo mario, e manco il suo
sieur lofi. lo conosce? -se lo conosco! mi ha fatto questo che ho
modo in questo panno / non ci conosco taglio senza danno. monosini, 293:
: se pur partite, eo vi conosco tale / che poco, 'n voi,
c. arrighi, 205: « lì conosco, ti conosco,...
, 205: « lì conosco, ti conosco,... sei il 'tale'
delizie. borgese, 6-97: li conosco questi misteri che nascondono spelonche tappezzate di
vestito di nero, per chiedere se conosco il senso dell'allegoria, e se ho
forze, né soldi. io mi conosco, se comincio non smetto. la donna
: ah figliolo dell'orca bricconzone / ti conosco, il veggo furbacchiotto / se io
annoso cigno. botta, 5-526: conosco l'umile mio stile ed il mio tarpato
sorrise divertita la guida autorizzata. « conosco il tritone come le mie tasche..
: televisore. pratolini, 10-351: conosco soltanto il finale della bohème. lo
alfieri, 12-37: io ben costui / conosco, e mi ci son ben inter
una tavola apparecchiata per due persone. « conosco la vostra abituale temperanza, cavaliere »
allor più mi tempesta, / ond'or conosco che 1'è spiacimento / lo mio
lamenti storici pisani, 93: ben conosco che 'l meo gran martire sarà exemplo
a me stesso, i fatti che conosco; faccio la cronaca delle tenebre in cui
conte origo, che da molti anni conosco. nievo, 1-vi-670: ora che mi
tanto. guarini, 50: ben conosco il tenor de la mia stella; /
dello stato ii-462: io non conosco tua moglie, non so quando e dove
p. f. giambullari, 5-68: conosco quanto sarebbe qui necessario distendersi nella fede
poetiche. magalotti, 9-2-103: io conosco d'aver trasgredito di troppo i termini
i ladri. straparola, i-14: conosco ben ora che 'l padre quando testava
ho visto gli altri attori, non conosco il regista, non ho fatto le prove
. foscolo, xv-105: delp'ortis'conosco quattro edizioni: la prima dell'autore
si è ella senz'altro. la conosco al tìcchete tàcchete delle scarpette. =
ah figliolo dell'orca bricconzone / ti conosco, il veggo furbacchiotto / se io non
romanelli, cxxxiii-112: per sua regola io conosco / una semplice tisana, / che
beltramelli, ii-758: tutte facce che conosco; tutti quelli che, quando ci
, 16-140: per altro soprannome io noi conosco, / s'io noi togliessi da
: ed io, fin oggi, ne conosco un tale, / che se avesse
città sono più belle; ma non ne conosco nessuna di così movimentata, rumorosa,
. baretti, ii-22: ora che conosco il topografico dell'isole, ragguagliatemi di
a petrarca, xlvii-152: ma ben conosco ch'io dispiaccio / dov'io solia piacer
io vedrò di tormentare tutti quelli che conosco e che possono avere influenza, sì
sana. fagiuoli, xl-148: or conosco che amor è in ver tiranno / i
caldo eccessivo sia tormentoso in venezia e conosco che le suppliche e le raccomandazioni sono
corpo, non son più vecchio, poiché conosco dall'onere vostre e stato. capellano volgar
fosse mala tosa, / ché ben conosco ormai / di che se'goliosa. boccacdo
lusinghiero [amor] infedel, ben ti conosco, / mi mostri il mele,
quella lemene, 3-23: beltà conosco / ver me crudele, / che sembra
en ven roland; / a la toaile conosco li semblant. testi sangimignanesi, 64
e dantro e fuora / io ti conosco: alla plebaglia vendi / le tue iattanze
adesso sì che ti tracredo, e certo conosco che tu mi ami e ti sono
benché me moveno poco, perché le conosco. -vezzegg. tramicèlla (v
, 75: quand'io vi guardo, conosco benissimo che la figliuola del sole è
per tagliare troncando con fustelle: non conosco parola equivalente. d. fo, 1-vii-11
amaro. d'annunzio, v-2-633: ora conosco una felicità terribile; che sa portare
. de amicis, xiii-271: conosco una sola nuova parola italia
aveva la chiave. bacchelli, 1-ii-342: conosco la ca'morgosa: è un fondo
38: ben che siate assai trasfigurito, conosco che voi set'esso. tommaseo,
. magalotti, 9-2-103: ma io conosco d'aver trasgredito di troppo i termini
questo nome di 'amore platonico'io mi conosco obbligato a disporre in ordinanza la schiera de'
terra io farò tutto per lei, conosco il modo di trattare con gli indigeni,
ancora il vizio. goldoni, x-451: conosco / del villano rifatto / la superbia
: pianta del ge -li conosco trifolati. a. nere psoralea
. bemardoni l'ingiunta perché troppo mi conosco obbligato a corrispondere alle finezze di v
in milano si costuma, perché io conosco il trotto e l'andar del mio
tuo eccellenza, / el quale a te conosco esser vii cosa, / ricevil grato
tu non conosci, che io non conosco, monte kàl, ma vivono unite
m. cecchi, 1-2-164: io lo conosco perché gli è tutto del nostro spedalingo
tanto eccellenti, ch'io non gli conosco eguale. goldoni, vii-322: madama
altrui. savonarola, 7-i-87: io conosco bene le loro astuzie e li loro
confermazione della mia sicurezza, ed io ne conosco tutto il valore. comisso, v-12
artificiosamente raffinato. carducci, ii-9-54: conosco fapprentissage'dell'alta scuola milanese, un
mio non assomigliarmi a certe birbe che conosco. pananti, iii-127: vani del loro
. caro, 9-1-208: ma perché conosco con chi ho da fare, mi son
tuo eccellenza, / el quale a te conosco esser vii cosa, / ricevil grato
v'avessi per adietro, come ora conosco: piacciavi di conderlami. s. bernardino
. bianciardi, 3-85: io li conosco questi letterati, li ho visti venir
dica come è questo ragazzo. io li conosco tutti ». « èuno piccolo,
ricotta. tasso, aminta: 141: conosco la ritrosa fanciullezza: / qual tu
: eh! signor mio, 10 conosco il modo di farle andare [le cose
. garibaldi, 1-374: molti io conosco tra i grandi - benefici anzi angeli
come udita faggio, / sapiendo ch'io conosco tuo fallire / e come dritto.
salda della vostra mi affidi? la conosco la vostra lettera di stamani, mi fu
di preoccupazioni. caro, 12-i-328: conosco benissimo che non è una fronda di
, meschino. carducci, ii-2-16: conosco d'aver peccato villanissimamente di negligenza pigrizia
dossi, iii-52: io perfettamente conosco qual villanésmo si celi in codesta
ascolto a questa povera donna che io conosco da io anni. fu abbandonata vilmente dal
uscito né uscirò da recanati, non conosco nessun uomo celebre, salvo il povero giordani
belle; ma non ne conosco nessuna di così movimentata, rumo
città sono più belle; ma non ne conosco farmaceutico). nessuna di così movimentata
consecrato su l'altar d'amore: onde conosco che voi ancora foste un tempo idolatra
fussi liberato. goldoni, vili-1080: io conosco leandro da molto tempo; io l'
sm. bresciani, 3-39: ti conosco, volpaccione; ma non fuggirai lo
muratori, 8-ii-138: tre gradi ne conosco io di questa. nel primo sta
morte. tasso, n-iii-678: io conosco che vi spiace vestirvi in quel modo che
maneggiare proprio da maestri lo zappone! li conosco, gli uliveti di aquilea. tornasi
poi zendadi. aretino, ii-31: conosco alcuno che ha vendute le possessioni,
, scostumato. brusoni, 6-25: conosco povere contadinelle così avvenenti e graziose che
, a giudicare da molti ufficiali che conosco, è entrato in zucche anche più
venerdì [3-ix-1999], 90: li conosco i graffitisti, mi innamoro dell'hip
piovene, 7-10: una signora che conosco incontrò giorni fa jean ge- nèt ad
di qua sono io, povero, che conosco il vero mondo, il mondo dei
di necessità. arpino, 9-97: conosco ogni ingegnere e sottoingegnere passati di qui,
feroci delle tigri. oh! io li conosco. idem, 23-33: la fece segretamente
, la maggior parte dei ragazzi che conosco ha una 'tag'. = voce ingl
bontempelli, 18-56: io mi conosco fondamentalmente antiautobiografico. = comp.
assicurativi e previdenziali che io stesso non conosco. 2. che lavora nel
bitorzoluto. capra, 1-81: io conosco molti che... per ogni minimo
di cagliostro. labriola, 1-ii-367: conosco bene il sig. scarfoglio...
. invernizio, 1-142: siccome non vi conosco, e sono responsabile delle consumazioni,
vedo una speculazione di tipo demonizzatore. conosco rossi da anni ma non sono mai stato
andiamo alla discarica più vicina. la conosco, sta a due chilometri da qui »
ancora, il mio avvenire che non conosco ancora non sono cose da me separate
col macadam, materia ch'io non conosco ma che si dice molto soffivce per
scoramento. baretti, i-152: qui conosco poche persone, e non v'amo alcuna
amore né d'amicizia di quelle poche che conosco; sicché pensate come sconfortevolmente io deggio
invettiva). nievo, 11-217: conosco che tu sei tale da poterti punzecchiare con
non so quello che dice perché non conosco la lingua tagil. = adattamento di
non sono mai stato in messico, e conosco poco lo zapatismo, ma ho pensato