mia consuetudine con le persone che già conoscevo e che mi volevano bene. barilli,
: affettava quel sorriso vano che gli conoscevo bene, quel sorriso di donnaiuolo disgustato.
allontanò con un'agilità che non le conoscevo, quasi correndo nella sua palandrana lunga
mi sono amicate le costellazioni, che conoscevo così poco. 2. rifl.
beltramelli, ii-100: io non conoscevo allora se non le ancestrali strade,
del caffè. dessi, 4-217: non conoscevo appieno le persone che pure mi erano
la granata. palazzeschi, i-290: conoscevo un ricco possidente che passava per essere
d'annunzio, iv-1-495: io non conoscevo bene i sintomi dell'avvelenamento per morfina
: poiché io stesso sentivo e ri conoscevo tale amara verità, il fastidio e l'
da parte. bisticci, 3-57: io conoscevo che se io m'avevo a avviluppare
immaginato tutto, il quartiere, che conoscevo, le case vecchie, squallide, giallastre
di bastingaggi e di vele di pappafico, conoscevo tutte le fasi delle battaglie navali del
. e. cecchi, 3-176: conoscevo, al messico o agli stati uniti
fra i ragazzi del mio ceto, che conoscevo alle scuole, e i brindelloni che
e i miei studi campestri, non conoscevo per nome i suoi fiori del giardino,
in carne e ossa, quale lo conoscevo dai ritratti: curvetto, la bocca gonfia
che mi pregava, che se io ne conoscevo qualcuno, gnene avviassi. b.
. parlarono di altri, che non conoscevo, di fughe, di colpi di mano
la mia consuetudine con le persone che già conoscevo e che mi volevano bene; sebbene
compagnia e del vino, qualcosa che conoscevo, che mi ricordava la città d'altri
il conto. soffici, i-45: conoscevo l'alfabeto, i numeri, sapevo
coppie ballavano vociando sulla pista di cemento. conoscevo quei posti. « se la sala
d'uso pastorale e domestico, io conoscevo già qualche oggetto confezionato col sughero;
. panzini, ii-24: io non conoscevo molti di questi luoghi né meno di
ma pochissimo. slataper, 1-46: conoscevo il terreno come la lingua la bocca.
del nostro popolo... la conoscevo di vista, la incontravo per via
compagnia e del vino, qualcosa che conoscevo, che mi ricordava la città d'
carne e ossa, quale lo conoscevo dai ritratti: curvétto, la bocca gonfia
con quella strana voce che ancora non gli conoscevo: -dovrei parlarti. idem, iv-509
figur. piovene, 5-100: conoscevo... la sua opera di scrittore
qua io. alvaro, 13-30: conoscevo dunque di quali delicatezze e tenerezze era
si conciliò con suo marito. la conoscevo da molto tempo, l'avevo veduta
difficile *. piovene, 5-31: lo conoscevo già da tempo, ma questa volta
agenzia di collocamento, che per caso conoscevo, onde pregarla di trovarmi una persona
riconosciuto anche alla guerra, e già conoscevo per altra esperienza d'altri disumani dolori
stesso sorriso distratto e nebbioso, che già conoscevo in attilio. -porgere, prestare
fu portato al macello. e io conoscevo il lettuccio del supplizio, l'ordegno
sabato mattina. alvaro, 13-246: conoscevo tutto della strada, il dolciere che
d'annunzio, v-2-827: io già conoscevo e già soffrivo della inattesa parola del
in giro vedevo qual cuno, se conoscevo questo o quello. -interrogazione rivolta
: affettava quel sorriso vano che gli conoscevo bene, quel sorriso di donnaiuolo disgustato
gallerie d'arte moderna, che io ben conoscevo, e dove, com'egli sapeva
tizianesco colore! alvaro, 13-246: conoscevo tutto della strada, il dolciere che
volle essere del giuoco, ed io non conoscevo le carte. -presentarsi.
estivo e abbronzato che quasi non lo conoscevo, l'ansia mi si mutò in dispetto
svanito d'ireos e di mammola che conoscevo. -labile, diafano (un'
al quale egli apparteneva e che io conoscevo, e i parecchi di essi che si
di 'folklore 'subalpino, la conoscevo attraverso le versioni del nigra, ma la
i frammenti di quella storia, che conoscevo soltanto a spizzico. d'annunzio, iv2-
genealogico, da quante generazioni ne conoscevo, non aveva fruttato mai pazzi o
ti sarò garzone. pea, 5-7: conoscevo il medico, allora studente, da
in quale steccato mi toccava combattere, conoscevo i giudici della giostra e volevo non
, 9-41: riconobbi una donna che conoscevo, rivedevo... il modo
da tutte le dolci / cose che conoscevo, / in te che m'eri il
monelli, 2-396: quel poco che conoscevo della natura... di caligola
si poteva ingranare discorso perché io non conoscevo una parola di francese. baldini,
cuori inondi. verga, i-13: non conoscevo il passatempo di stuzzicare la legna,
-sostant. piovene, 6-304: conoscevo già qui l'irruzione e la furia
avevo voluto rivedere la campagna. non la conoscevo più, tant'era stata lavorata.
-figur. viani, 13-314: conoscevo qualche suo scritto e sapevo che aveva
. garibaldi, 2-61: io non conoscevo la gente meco sbarcata, per la
alessandro, che conosceva me come io conoscevo lui, colse nel mio sguardo questo
nell'animo mio un senso mistico che non conoscevo. bocchelli, 18-ii-144: [achille
, che né con 5-415: conoscevo l'opera tua di romanziere e, quandozappe
al coro. le parole, le conoscevo. il ritmo era marcato.
ardito di barche e di carretti e conoscevo a menadito tutta la nomenclatura marinaresca.
massacrante. arbasino, 171: non conoscevo altre alternative, o il dottorino
com'è -diceva santa, -siccome una volta conoscevo qualcuno e ho fatto la matta,
del suo grande poema di cui ora conoscevo i meandri e i pertugi. papini,
pretesto di cercare uno studente che non conoscevo, entrato nello spedale di santo spirito,
moravia, 15-63: il salotto, lo conoscevo. un salotto in stile russo zarista
delle dita. bigiaretti, 8-147: non conoscevo di lui... quella sua
seguita la presentazione di quelli che non conoscevo e particolarmente dei ministri militari. ojetti
mi sentivo soffocare il cuore e mi conoscevo certo esser morto. -con riferimento
una donna. alvaro, 13-333: poiché conoscevo ormai stella, o almeno potevo misurare
pavese, 4-155: un avventore che conoscevo... disse che in fondo
donna di servizio. levi, 2-104: conoscevo tanti monsignori, belli grassi e importanti
b. croce, iii-26-310: conoscevo questa risposta, che è del resto
, 93: era quello il carro che conoscevo; motoso fino alle sale, schizzato
è niente di male, no? » conoscevo benissimo il significato dell'espressione locale '
scuri. bigiaretti, n-12: io conoscevo già, in parte, i quadri
: nel libro del levi (ch'io conoscevo già un poco) vi sono questioni
di riparare a venezia, perché là conoscevo una famiglia d'oro a cui affidarla
. fenoglio, 2-225: dai primi tempi conoscevo ormai una partita di gente.
: nella lettera di lei, che già conoscevo per opera e per fama, s'
del suo grande poema di cui ora conoscevo i meandri e i pertugi.
fuori il profilo de'monti, che conoscevo come i lineamenti de'miei compagni,
'mpetrite e pettorute che quasi non conoscevo quelle medesime colle quali era solito conversare
pistola. e. cecchi, 3-176: conoscevo, al messico o agli stati uniti
, 3-107: credo bene non lo conoscevo! non è quel giovine che va
dormiva, contigua alla mia. prima io conoscevo che il suo sonno era profondo,
sapeva tutto. ché, se io conoscevo villon, egli conosceva una pleiade di poeti
stampata in sua vita che prima non conoscevo,... ho creduto bene di
perduto anche il ricordo. io stesso lo conoscevo soltanto per procura. paolo monelli,
: nel libro del levi (ch'io conoscevo già un poco) vi sono questioni
sgradevole. cellini, 581: io conoscevo che, con quella forma di bronzo
. moravia, ix-256: conoscevo le varie specie di cicoria una per
. pratolini, 10-245: io la conoscevo dai libri [la fresa 'genevoise
cascina, un campanile, e io conoscevo la qualità delle uve nei filari ma i
soldati, xl-224: c'era gente che conoscevo, e fui invitato a fare il
, 7-661: pensavo a voi che non conoscevo, nelle lunghe vigilie di quarto,
. d'annunzio, v-2-223: non conoscevo l'arezzo di marco perennio né l'arezzo
il tutto. cellim, 581: io conoscevo che con quella forma di bronzo che
queste verissime e bellissime cose 10 le conoscevo molto prima e, forse, un po'
del mar. ojetti, i-502: ne conoscevo la metà di quei rifiuti di strada
oro antico. bernari, 3-45: conoscevo uno, comprava libri rarissimi, ma
io mi fuggo. moretti, ii-620: conoscevo questo linguaggio. è di tutti i
rinvenire il signor cavaliere àrrighetti che veramente conoscevo benissimo, ma non lo ritrovavo.
rivelò un aspetto del suo carattere che non conoscevo. -dimostrare il proprio carattere
alla romanesca, le quali io tutte conoscevo di fuori. 10. prov.
, 1-56: della maestra... conoscevo la voce, quando l'afa l'
atto. bigiaretti, 11-12: io conoscevo già, in parte, i quadri rosseggianti
dei suoi discorsi di candidato rurale non conoscevo che quello della famosa siepe, pubblicato
(non ancora religione) sansimoniana. conoscevo gli antichi e nuovi progetti di socialismo
icasticità. montale, 51-675: lo conoscevo [pea] da trent'anni o
scapataggini. d'azeglio, 1-395: conoscevo a roma un giovane, guardia nobile
memoria). sinisgalli, 2-28: conoscevo tutte le astuzie per rendere la memoria
i celibi. piovene, 3-145: conoscevo da tempo che, quando anna mi
prendeva alloggio. calvino, 10-135: conoscevo già l'albergo in cui mi capito
della compagnia e del vino, qualcosa che conoscevo, che mi ricordava la città d'
93: era quello il carro che conoscevo; motoso fino alle sale, schizzato di
così 'mpettite e pettorute che quasi non conoscevo quelle medesime colle quali era solito conversare
: era una giovane signora straniera che conoscevo e viaggiava alla scoperta della sicilia. mi
vive al mio cuore, delle quali conoscevo ogni macchia, ogni screpolatura, ogni buco
, perché avevo appena 18 anni e conoscevo queste cose appena per sentito dire.
). marchesa colombi, 2-221: conoscevo quell'abito cortoed indovinavo il piede che si
: con quel poco di sloveno che conoscevo gli domandai se il suo comando era lontano
aveva uno sguardo smarrito che non le conoscevo; sulle labbra, un sorriso quasi timido
è un'immensa famiglia dispersa della quale io conoscevo un poco la storia e le tappe
acclamata. fenoglio, 2-232: io lo conoscevo [il prete] per averlo già
, 93: era quello il carro che conoscevo; motoso fino alle sale, schizzato
e uomini più stimolanti di quelli che conoscevo. calvino, 20-535: mi sento
. i rovi di stoppaculo appare un intrusoche conoscevo. = voce lomb. (cfr
al sole, / né più li conoscevo allo straniero aspetto. 14.
altra con una unica parola di cui non conoscevo il significato: « welcome ».
stuzzicava. verga, i-13: non conoscevo il passatempo di stuzzicare la legna,
un tratto svelò un'antipatia che non le conoscevo contro placido. -riuscire ad accertare
e rigoglio? sinisgalli, 2-28: conoscevo tutte le astuzie per rendere la memoria più
studi di folklore, subalpino, la conoscevo attraverso le versioni del nigra.
bazar del centro, ma io la conoscevo poco. -a traverso: v
fratelli raveggi, ed altri molti che conoscevo in orbetello, montai sopra un trespolo
mandatemi in dono, delle quali già conoscevo gran parte; ma più sono usabili così
mondo a mio talento: a quel tempo conoscevo tutti i valichi delle nostre alpi,
14-57: nel veneto nella mia infanzia ne conoscevo alcuni [di mendicanti] che sembravano
studi di 'folklore'subalpino, la conoscevo attraverso le versioni del nigra.
, non ti dico fatta, perché la conoscevo già, ma 'riassodata'amicizia con una