tale strafalcione, che basta raccennarìo per conoscerlo. 6. tr. fermare
presente quanto gli antecedenti di quello aiutano a conoscerlo ed a curarlo. -condotta
, 918: sforzandosi gli uomini di conoscerlo [il vero]... abbracciando
d'un libro, ci fosse bisogno di conoscerlo. lambruschini, 1-49: sistema ingannevole
4 a fondo, cercare di conoscerlo appieno ', oppure 4 trattarlo a
tal concetto, ch'egli ebbe vaghezza di conoscerlo. d'azeglio, 1-225:
gli uomini per natura sono atti a conoscerlo tanto che basta, e nella più
pittore: no: ma il disegno dovrebbe conoscerlo ogni uomo, e povero e ricco
era, ed esso rispostomi, mostrai di conoscerlo e con molte parole cominciai ad indurlo
dopo, il capo compartimento, volle conoscerlo e parlargli di persona. = comp
di cui il pensiero deve servirsi per conoscerlo ed esprimerlo in parole (nella filosofia
ed uno di essi, dicendo di conoscerlo da gran tempo, ne vantò le qualità
. -avere il codice in saccoccia: conoscerlo perfettamente. panzini, iii-100:
benché la breve esperienza le vietasse di conoscerlo profondamente, sapeva il mondo tutto pieno
: per fare il bene, bisogna conoscerlo; e, al pari d'ogni altra
d'ogni altra cosa, non possiamo conoscerlo che in mezzo alle nostre passioni,
da lungo tempo ho 11 desiderio di conoscerlo. alvaro, 7-193: al mio tempo
molto curiosamente, come se gli paresse conoscerlo, ma pur dubitasse, e diceva
segreto, quanta ne avesse perpetua di conoscerlo; onde, dopo aver respinti sempre
detta loro, erano così semplici da non conoscerlo. magalotti, 1-228: leggiamo un
dimorò tanto tempo quanto era necessario a conoscerlo. leopardi, 198: com'arse
di ver, di dritto, / e conoscerlo sol sarà delitto? gioberti, i-37
comincino a riguardare un solo, e conoscerlo per principe. guicciardini, i-97: la
qualche modo lo rappresenta e consente di conoscerlo; attestazione, espressione. savonarola,
segreto, quanta ne avesse perpetua di conoscerlo. leopardi, iii-281: mio carissimo.
-conoscere, riconoscere di faccia qualcuno: conoscerlo di vista, di presenza, di
al primo uomo, le pareva di conoscerlo. buzzati, 4-277: pensò di provare
dicessimo noi a rovescio, se potessimo conoscerlo, come 10 vorreste conoscere).
della natura, che poi che possiamo conoscerlo, ei non può valer nulla per noi
segreto, quanta ne avesse perpetua di conoscerlo. imbriani, 1-45: perché.
passare -mentre l'amica fingeva di non conoscerlo e dissimulava l'ansietà nell'afa dell'
da quei che hanno la fortuna di conoscerlo mi vien figurato per un prencipe di
di filosofia si accontentino anch'essi di conoscerlo indirettamente. -cultura. goldoni,
, 2-262: so che bramavi tanto conoscerlo / e l'occhio tuo del bel
conseguito l'oggetto desiderato, è di conoscerlo intieramente. landolfi, 8-102: ammettiamo
alla guatatura insolente e'mi par di conoscerlo. = deriv. da guatare.
nel vizio solo per via di conoscerlo e non illordarcene, così conosciuto dob
lo intelletto non impedito da affetti, conoscerlo [dio] come bene infinito.
decameron, 51: 'infingendosi paganino di conoscerlo '. in alcuni testi non molto
'non 'e scritto 'di non conoscerlo '... quel modo
assai più consigliabile... tentare di conoscerlo più esattamente..., non
si reputava l'autore aver detto di conoscerlo, quantunque egli fosse tutto fangoso.
10 l'amo più per simpatia che per conoscerlo intimamente. leopardi, i-23: questo
sentimenti, le aspirazioni dell'animo; conoscerlo a fondo. giovio, ii-118
natan, andando per ucciderlo, senza conoscerlo capita a lui. burchiello, 2-45:
quanto pesa la lana di qualcuno: conoscerlo a fondo; sapere con quale briccone
, sicché non s'è mai finito di conoscerlo. 7. sm. tipogr
che, non avendo l'onore di conoscerlo, non avrei ardito offrirgli il posto
mortuario; e mi spiace di non conoscerlo, per proporlo esempio classico alle necrologie
, mentre l'infermiera fìngeva di non conoscerlo e dissimulava l'ansietà, il maggiore
scena magistrale, in cui imparavano a conoscerlo, tardi ma bene. angioletti, 1-85
abietto, onde chi il vedeva senza conoscerlo reputavanlo un qualche manovale o altro vile
al ladro un carattere, onde poscia conoscerlo recidivo; e d'un cotal inchiostro
il suo corpo, dacché ha imparato a conoscerlo, da come certi maschiacci la guardano
dovrebbe impegnare i possidenti di pianure a conoscerlo, e piantarlo nei gran prati per meriggiare
suo corpo, dacché ha imparato a conoscerlo. a. verri [
il concetto di dio così profondo / di conoscerlo il modo è negativo, / e
tue fortune, e tu fingendo di non conoscerlo, dirli: chi sei tu?
non sia un sasso che il non conoscerlo in modo alcuno. gravina, 8:
concetto di dio così rotondo / di conoscerlo il modo è negativo, / e a
io non ebbi mai l'onore di conoscerlo né di nome né di persona.
norma di qualcosa: averne percezione, conoscerlo, comprenderlo. pigna, 33:
-avere in notizia qualcuno o qualcosa: conoscerlo, esserne informato, esserne al corrente
è macchina e parte è organismo: quindi conoscerlo anche ne'suoi spezzamenti non è possibile
, n-77: ognuno ambisce vederlo, conoscerlo, fargli ossequio. calandra,
si presenta a filottete mostrando di non conoscerlo, si palesa per figlio d'achille.
concede agli uomini per permettere loro di conoscerlo. bibbia volgar., v-169:
suo padre si sforza di voler disonestamente conoscerlo, per orrore di così detestabile sce-
e perché lo po- triano, nel conoscerlo, / tenere ai passi, cn abbia
-sapere qualcosa come il paternostro: conoscerlo a menadito. tommaseo [s
tr. percorrere un luogo per visitarlo, conoscerlo. cavazzi, 390: la brama
, mi chiudo gli occhi per non conoscerlo e tremo e mi abbandono con la memoria
mai con altro uomo, e panni di conoscerlo perfettamente. p. tiepolo,
perpetua a lui natia tendenza / di conoscerlo e amarlo. cesarotti, 1-xxxvi-160: mi
perché, in realtà, veniamo a conoscerlo al di fuori della sua volontà pianificatrice.
4. -portare conoscenza a qualcosa: conoscerlo, comprenderlo. g. cavalcanti
su qualcosa: vederlo di persona, conoscerlo direttamente e personalmente. a. cattaneo
. -avere pratica con, di qualcuno: conoscerlo molto bene. -avere qualcuno in pratica
vedete se io posso dire oramai sicuramente di conoscerlo. grazzini, 9-28: lo guardava
-avere qualcuno sulla punta delle dita: conoscerlo perfettamente. da ponte, 352
vigilanza del giardiniero, quasi potesse egli conoscerlo o sospettare almeno di qualche ragiro. p
braccio al ladro un carattere onde poscia conoscerlo recidivo. cinelli, 2-32: scontata la
al ladro un carattere, onde poscia conoscerlo recidivo; e d'un cotal inchiostro se
perpetua a lui natia tendenza, / di conoscerlo e amarlo anche le ha data /
il signor di minerbe e mi disse conoscerlo, ma riservò ad altro luogo di darmene
mio uomo, quale io avevo imparato a conoscerlo, dal personaggio che le due buone
questo movimento dell'ottava spera, per conoscerlo, i savi ne fecero tavole, alle
queste parti e questo popolo ti pare di conoscerlo: sono tanti secoli ch'è in
nome del fortunato sbancatóre nella speranza di conoscerlo. = nome d'agente da
era scaldata la testa per gramigna, senza conoscerlo neppure. c. carrà, 450
segreto, quanta ne avesse perpetua di conoscerlo. bernari, 3-49: il suo sguardo
de roberto, 3-166: fanny voleva conoscerlo, ma nardo si schivava per un
-sciogliere a qualcuno la giubba più segreta: conoscerlo nell'intimo. buonarroti il
, di dove il fiume xanto conoscerlo e per compararlo con un altro, si
di questioni secondarie, difficilmente giungeremo a conoscerlo. massaia, ii-45: le conversioni che
ad alcuno è stato trovato per seperatamente conoscerlo dagli altri. = comp. di
mentre che suo padre si sforza divoler disonestamente conoscerlo, per orrore di così detestabile sceleratezza
le api, ci vuol poco a conoscerlo... appena si alzano, se
nell'autocoscienza. ma iorre 'a'è conoscerlo; conoscere è giudicare; e giudicare è
l'amo più per simpatia che per conoscerlo intimamente, poich'egli ha volto liberale e
numero di persone che, avide di conoscerlo e di contemplarlo, inondavano tutte le vie
omero fosse interamente smarrito né alcuno potesse conoscerlo se non dalle osservazioni precedenti, niuno
9-83: perché ella non avesse cagione di conoscerlo per prete, se gli levò,
, si comincia in un tempo istesso a conoscerlo e a rispettarlo. -preponderante (
]: noi abbiamo il diritto di conoscerlo e perciò, in un certo senso,
per accertarne la verità, per riuscire a conoscerlo pienamente. -in partic.: studiare
l'osservazione scientifica, per riuscire a conoscerlo o comprenderlo pienamente. iacopone,
: se non lo conosci, impara di conoscerlo per sperienza de'fa tua la tua
: avere un organismo; quindi conoscerlo anche ne'suoi spezzamenti non vasto
fino a le mutande: / e in conoscerlo a l'arme, a la statura
che mi fece il maggior colpo fu il conoscerlo io uomo da non parlare a quel
facessero di non esser con lui né di conoscerlo e che di stanzia si procacciassero infino
segreto, quanta ne avesse perpetua di conoscerlo. carducci, ii-1-137: fatto sta
che silvera, la donna, uccide senza conoscerlo l'uomo amato), è stileggiato
. muratori, 11-170: la ragione può conoscerlo [dio] a posteriori, considerando
perpetua a lui natia tendenza, / di conoscerlo, e amar lo,
uomo, quale io avevo imparato a conoscerlo, dal personaggio che le due buone
noi altre donne, facilmente in parte conoscerlo può che considera a quanti incomodi noi
bestie al fontanile, avevano imparato a conoscerlo al verso. -destinare a una sorte
così avrò anch'io il gusto di conoscerlo quest'uomo, se è proprio come dite
gozzi, i-359: le risposi di non conoscerlo, e dissi una verità. aggiunsi
e dissi una verità. aggiunsi di conoscerlo di veduta tuttavia, additatomi nella piazza
noi siamo fatti a godere iddio ed a conoscerlo. bartolomeo da s. c.