ragione (o ad altra forma di conoscenza umana) e non riconosce sopra di
i-109: il volere ch'è funzione della conoscenza adeguata, cioè la affermazione e la
che è il prodotto naturale o necessario della conoscenza adeguata. b. croce, ii-i
nello stesso tempo si fortificano maggiormente nella conoscenza e credenza delle vere, armandosi contro
. contrastanti con le forme categoriche della conoscenza umana. -disus. munire
, 315: 'ingegno, mente, conoscenza, cuore limitato 'dicono, in
un concetto, una dottrina, una conoscenza); certo, indiscutibile, inconfutabile
sguardo interiore, l'intelletto, la conoscenza). guarini, 240: oh
i capolavori dell'arte si presentano alla conoscenza dell'uomo, trasmettendogli per lo più
-saper lisca di qualcosa: averne una conoscenza molto scarsa. fagiuoli, v-101
'(perché qualche coppia di mia conoscenza vi si reca a litigare dopo gli insuccessi
mineralogia non sarebbero così rapidamente arrivate alla conoscenza di tutti gli oggetti ch'esse comprendono
la gente crede che il proprio della conoscenza storica della poesia sia di percorrere le opere
molto è da lodare la virtù della conoscenza, et è a dio graziosa. buti
, come dottrina affine alla teoria della conoscenza e alla psicologia, e, infine
criticismo kantiano, dottrina delle funzioni puredella conoscenza. galluppi, 4-i-59: adotto qui
l'affermazione che non vi ha altra conoscenza se non quella rappresentativa (o sensibile
suole dire), e che la conoscenza universale o concettuale è un'illusione.
8. disus. chi antepone la conoscenza teorica a quella pratica. salvini
sia oggettiva sia soggettiva; derivazione della conoscenza dal pensiero; razionalismo.
-venire in luce di qualcosa: venirne a conoscenza. sanudo, lii-364: non dovendose
e caduci. -essere capace della conoscenza divina. dante, par.,
diffuse in italia e in europa la conoscenza e l'uso del diritto romano,
affermano di possedere, consistente nel prendere conoscenza del mondo esterno in modo indipendente dalle
cognizione o insieme di cognizioni utili alla conoscenza e all'approfondimento di una data realtà
o che da queste si ricavano; conoscenza, informazione, notizia; ausilio intellettuale
. -rispetto a; con la conoscenza di; in base a, con
, sapere; essere o venire a conoscenza; avere esperienza. francesco da barberino
il genio, / di scarpinelli han conoscenza e pratica. dotti, 1-371: del
si getta per doglienza, / disperde conoscenza / e prende loco e stato di
eroe mitologico greco, celebre per la conoscenza della medicina; cfr. fr.
, capacità di maestro; dottrina, conoscenza, esperienza. ritmo di s.
, di grandè cura, di mirabile conoscenza dell'arte; che raggiunge risultati di
suo infame sistema di con notevole conoscenza dei princìpi e delle corruzione.
di guerra, di armi: perfetta conoscenza dell'arte militare; impiego sagace di
17. che ha una più profonda conoscenza di una dottrina o una più vasta
(il sapere, la dottrina, una conoscenza, un'informazione). iacopone
. favorito dall'oscurità e dalla maggior conoscenza dei luoghi, tenta il passaggio del
maggiori ribalderie e nefandezze, riscosse dalla conoscenza di dio e di se medesime,
magia): le scienze naturali, conoscenza scientifica. gelli. 15-ii-202: il
visitarlo, e con tale occasione presi conoscenza di più soggetti d'autorità, i
segreti che un magnano: essere a conoscenza dei fatti più segreti e riservati oppure
); profondo, esauriente (una conoscenza). chiaro davanzati, xvii-886-1:
consultazione delle raccolte a chi aveva imperfetta conoscenza del latino, sia a designare istituti
. senza perizia, pratica o conoscenza; in modo approssimato e confuso.
confidenza / ditemi un poco, avresti conoscenza / di qualche strega? -guarda! /
pene e angustie; che ha perfetta conoscenza del male che fa; malevolo,
da poche persone o è oggetto di una conoscenza superficiale e disattenta da parte degli altri
né si mala credenza, / ché sola conoscenza -halla in podere. dante, conv
m. -ci). che ha scarsa conoscenza, pratica, abilità, perizia nello
: anche della mia lingua ho una conoscenza approssimativa; tante paròle le evito,
necessarie si fanno per la condizion della conoscenza divina; ma per sé considerate non mancano
i terzi, anche se questi hanno avuto conoscenza del mandato. i terzi non hanno
portare lo spirito alla piena e terminale conoscenza di se stesso. -in senso
mangiare di qualcosa: non averne alcuna conoscenza né esperienza pratica; non provarne alcun
la prima volta e, rinnovata la conoscenza, s'era messo a proteggerla a
follia manicomiale al sesso come strumento di conoscenza. -sostant. e. cecchi
che, ne'primi momenti d'una conoscenza, contraffanno una antica amicizia. c
, ecc.); venire alla conoscenza di qualcuno (una notizia).
mano. -che è il risultato della conoscenza diretta dei testi e dei documenti originali
. -senza studiare o basarsi sulla conoscenza diretta di testi, di documenti,
, truffare. -anche: -nella conoscenza diretta, nell'esperienza rubare. concreta
indurlo a rissa. -far fare conoscenza, mettere in relazione una persona con
mentali e sistematiche per ravviamento alla conoscenza di una scienza, di una dottrina,
, 1-i-131: chi vuol mantenere la squisita conoscenza dei termini e la intrinseca vivacità delle
, che aveva per fine la conoscenza del futuro e della volontà divina
i migliori hanno la direzione e la conoscenza. vittorini, 5-359: un lavoratore
. -anche: fondato su una conoscenza non diretta, poco approfondita; frutto
dei nostri difetti. in somma questa conoscenza forma e formerà un'epoca ben marcata
senza alcuna pratica del paese, senza alcuna conoscenza, non avendo in così alto mare
anime e con gli angioli, e la conoscenza de'misteri della natura. della qual
, in casa angelini, facciamo la conoscenza del marzemino. che è un vino
una condizione, una circostanza la cui conoscenza da parte di altri si ritiene pregiudizievole
una condizione, una circostanza la cui conoscenza da parte di altri si ritiene pregiudizievole
ingiurioso. muratori, 6-384: nella conoscenza, e molto più nel possesso ed esercizio
e nel linguaggio delle matematiche ogni nuova conoscenza è un « trovare », perché
nella matematica il principale strumento di conoscenza e di approfondimento della realtà.
si valgono dell'empirica conoscenza del cuore umano; la poesia,
c'è... una 'materia'della conoscenza che vien fornita dai sensi e una
, 20-53: un tale di mia conoscenza, passato recentissimamente per genova, dice
: ma di che tipo è la conoscenza che è possibile in questi anni in cui
bisognerebbe al fine parlare con più sentimento e conoscenza d'arte e con meno declamazioni e
e vaghe / sul mattutino aprir di conoscenza / anime sono violate e torte / ad
pensiero generalizza i dati sensoriali traendo dalla conoscenza sensoriale (immediata) una conoscenza
dalla conoscenza sensoriale (immediata) una conoscenza intellettuale e astratta (mediata).
16-357: mi sono medicato secondo la conoscenza che ho della mia bestia (corpo
e le regole ed a riportarne la conoscenza dell'uomo sano, per congiungere queste
propria metodologia (comportante anche una certa conoscenza della legge e, in partic.
, a un medicone clandestino di sua conoscenza perché gl'insegnasse il modo più sicuro
solo l'amore di sé e conoscenza ontologica ». = deriv.
27. teol. scienza media: conoscenza che, secondo i molinisti, dio
ferd. martini, 4-224: con tale conoscenza degli uomini e tale sentore dei tempi
mazarino, possessore d'una intiera e maravigliosa conoscenza della natura e de gl'interessi di
nella memoria degli uomini: tramandarne la conoscenza alle età future, consegnarla alla storia
locuz. a menadito: con perfetta conoscenza, esattamente, per filo e per
qualcuno, presentargliela, fargliene fare la conoscenza. -anche: raccomandarla, affidarla alla
fondamenti, incompleto, parziale (una conoscenza, un'opinione); inesatto,
la particella pronom. diventare oggetto della conoscenza. gioberti, 4-2-101: la sensibilità
, conoscendo se stessa, produce una conoscenza a se stessa somigliante, e questa
mentre che scriviamo libri che ci danno conoscenza delle più minute particolarità dell'africa o
di qualcosa: vederli ricordati, venirne a conoscenza attraverso discorsi, scritti o citazioni.
, possessore d'una intiera e maravigliosa conoscenza della natura e de gl'interessi di
estens. acquisito per esperienza, per conoscenza, per istruzione, per educazione (una
del sole. i sacerdoti soli avendone conoscenza, aggiugne- vano...,
-vedere fino alla merolla: approfondire una conoscenza in modo esauriente. fazio, i-9-70
par., 17-12: non perché nostra conoscenza cresca / per tuo parlare, ma
, disse il notaio, levandosi 5. conoscenza profonda e piena padronanza di seno,
una data professione; che ha profonda conoscenza e vasta competenza in una specifica attività
-intendersi del mestiere: possedere una conoscenza vasta e profonda di una determinata
dalla esperienza di certi dolori e dalla conoscenza ormai accertata di certe battaglie. pirandello
conoscibile, può essere soltanto oggetto della conoscenza intelligibile, sia razionale sia intuitiva.
sanctis, ii-154: il volere è una conoscenza immediata, indimostrabile, fuori delle forme
riduce tutte le verità; è una conoscenza di un genere proprio, e si
] è quella tanta pratica e profondissima conoscenza ch'egli ha dell'uomo interno o,
4 oltre 'e yv&hy) 'conoscenza '). metagramma, sm.
oltre a ciò, bisogna che abbia conoscenza di molte altre scienze ed arti. primieramente
sanctis, ii-154: il volere è una conoscenza immediata, indimostrabile, fuori delle forme
. metasofìa, sf. letter. conoscenza intuitiva, immediata, che trascende quella
meteorologiche. è la verità, la conoscenza accadde in aprile. 2.
gadda, 18-3: un metodo è già conoscenza ed è ragione elettiva; presume nozioni
orientamento di ricerca intesa ad attingere una conoscenza teoretica per mezzo di procedimenti razionali.
e impiegata nel processo di acquisizione della conoscenza e della verità (e, a
analisi delle condizioni e dei limiti della conoscenza umana; kantismo. -metodo deontologico
è condotto gradualmente alla ricerca e alla conoscenza della verità; maieutica. galluppi,
pedagogico particolare o, anche, dalla conoscenza diretta, da parte dell'insegnante,
della scienza... il progresso della conoscenza è stretta- mente connesso al progresso strumentale
129: una signora di mia conoscenza ne ha acquistato proprio in questi giorni
conoscersi, o meglio di regolare la conoscenza di noi stessi sul metro della convenienza.
, 4-i-83: io ho una vecchia conoscenza con questo giovane, e seppi fiutarlo;
persone, io ho sempre considerato una conoscenza nuova come un peso nuovo. montale,
della dialettica che, da dottrina della conoscenza e sostanza midollare della storiografia e della
iv-xvii-12: non si verrebbe a la conoscenza de le api per lo frutto de
non sono amico di quest'altra vostra conoscenza, di cui avete preso a tessere
, d'aver fatto anni addietro la conoscenza personale d'uno scimmiotto piuttosto anziano,
dal gr. yvcòoi <; 'conoscenza ', col sufi. astr. -ìa
la decadenza / come attività / di conoscenza, discontinua- inf ormale.
13. che ha una più superficiale conoscenza di una dottrina o più scarse esperienze
chi v'abbia scritto; ma la conoscenza dei miei viaggiatori nel punto che abbiamo
altezza d'ingegno, con quella profonda conoscenza degli uomini e del mondo che l'
di sopra a ogni altra forma di conoscenza... basterebbe la miracolosità del vantato
. ariosto, 115: l'aver voi conoscenza / di tanti pregi vostri, /
, vivevano certi eremiti di mia vecchia conoscenza e subordinati al mio potere come un
, sm. letter. mancanza di conoscenza o aperto rifiuto di riconoscimento e apprezzamento
miei. -insufficiente, inadeguato (la conoscenza di una materia, la competenza in
epica l'uno e per difetto di conoscenza vera nell'epopea medievale e antica
e dal gr. oocpia 'sapienza, conoscenza '. misteriosòfico, agg.
dall'alogicità con cui si esclude una conoscenza puramenterazionale; dall'annientamento dell'anima nell'assoluto
dal quale l'anima nostra deriva una conoscenza di dio e delle cose spirituali, non
presumono vanamente di raggiungere per mezzo della conoscenza l'assoluto, che si potrebbe raggiungere invece
, i riti, i sacramenti, la conoscenza teologica della religione cristiana e, anche
il mondo': proverbio che vale: la conoscenza di sé abilita a conoscere uomini e
di c. lévi-strauss, tipo di conoscenza concreta, basata su capacità di osservazione
pensiero scientifico, considerato come tipo di conoscenza non basato su una teoria del sensibile
volta alla ricerca della verità e della conoscenza. montale, 4-355: con
.. ho voluto fare una più stretta conoscenza con l'eroe della moda. pratesi
è un'associazione costituita per portare alla conoscenza del pubblico quella musica modernissima che,
iddii, noi secondo la nostra modica conoscenza abbiamo risposto. leandreide, lxxviii-11-395:
dovreste chiedere ai vostri amici se hanno conoscenza di ritratti esistenti di uomini o donne
, mio malgrado, sono venuto a conoscenza d'un segreto del vostro cuore,
mòira, ove non è patimento ma una conoscenza più amara del patimento. luzi,
o si esercita contemporaneamente in ambiti di conoscenza, in attività materiali o spirituali,
, come quello kantiano della 'materia'della conoscenza, cioè del contenuto sensibile nel suo
lo sviluppo dell'intellettuali- smo e la conoscenza larghissima di tutte le letterature del mondo
s. antonio mi aveva dato sufficiente conoscenza della loro moralità! -con
ignoranza in fatto di religione e della conoscenza e culto di dio. b.
o, anche, come oggetto di conoscenza. dante, inf., 26-98
negazione dell'obbietti- vità di ogni nostra conoscenza e sul monismo idealista dello « spirito
, 2-109: ciascuno s'affidi alla conoscenza dei luoghi, alla saldezza dei propri
ma sull'intima convinzione, suffragata dalla conoscenza di determinate circostanze altamente probanti o
descrizione critica, all'approfondimento, alla conoscenza dei costumi, della vita morale di
alla promozione, alla difesa, alla conoscenza, alla divulgazione di princìpi, problemi
passioni, è soltanto possibile mediante la conoscenza della verità. questa libertà coincide con
poi che tutta morta / fia nostra conoscenza da quel punto / che del futuro
in sé: spegnersi senza perdere la conoscenza, conservare fino all'ultimo le proprie
, e del quale nessuno aveva una conoscenza un po'positiva, quell'accidente era
a chemin-de-fer -tutto il repertorio occidentale di conoscenza. 3. locuz. mangiare un
liberarsene è la più gran vittoria della conoscenza. oriani, x-28-30: morire per seppellire
a rio alto qualche persona di mia conoscenza e i miei compagni già cominciavano a
puoi che tutta morta / fia nostra conoscenza da quel punto / che del futuro
s'era accostato a un prete, antica conoscenza, che l'aveva preso per aiutar
numi. 12. portare a conoscenza di qualcuno una verità, una scienza
la sua età e con la sua breve conoscenza del mondo. — mostro sacro
o di uno strumento di ricerca e di conoscenza. c. e. gadda,
son correlate alla movibilità del metodo della conoscenza, al flusso della attitudine, della vis
e vasta esperienza in diversi ambiti di conoscenza; dotato di una straordinaria vivacità intellettuale
o di spagna- mamma) prendono graduale conoscenza dei propri istinti e delle causali psico-fisiologiche
ci sarebbe altro che tu avessi qualche conoscenza teatrale o musicale. l. gualdo,
, llii-71: nascosa / ancor la dotta conoscenza sia / del vostro musicissimo linguaggio.
, ii-4-183: giorni sono ho fatto conoscenza con uno stupendamente bello gufo gufone corbacchione
, / che non aviti de zò conoscenza; / ma sempre si ve piace aver
e informazioni dei quali si è a conoscenza; reticenza. de sanctis, ii-1-77
e che niuno vi fosse alla mutua conoscenza. pontano, 91: per mutua
, napoletano, non posso, senza conoscenza, incastrarlo in una mia prosa spontaneamente
ma piuttosto ricerca attenta e caparbia della conoscenza di sé. saba, x-17:
mondo. piovene, 10-xvi: la conoscenza dell'america... segna anche
cronaca, storia; testimonianza documentaria; conoscenza, notizia, tradizione tramandata anche oralmente
luce, di necessità dànno nascimento alla conoscenza tutta mediante una serie di mentali operazioni
impedire di far conoscere, sottrarre alla conoscenza, rifiutare di comunicare, di divulgare,
giusta e corretta, di venire a conoscenza di una situazione (un pensiero,
la vista, la scoperta o la conoscenza di qualcosa o di qualcuno.
storia e la letteratura italiana debbono la conoscenza di molti nascosi tesoretti della biblioteca e
luce della scienza o sono oggetto di conoscenza esoterica gelosamente custodita (e possono suscitare
, i-1-84: noi non abbiamo altra conoscenza dell'attività se non come spiritualità,
, può e deve limitarsi a prendere conoscenza come condizionamenti e limiti della propria libertà
con parecchi giovani signori napoletani avea fatto conoscenza, amicizia con niuno: la mia
ragione, in contrapposizione alla possibilità di conoscenza superiore conferita dai mezzi soprannaturali della
indipendentemente dall'aiuto divino (una conoscenza, una verità); che trova fondamento
fenomeni soprannaturali). -mezzi naturali di conoscenza: in gnoseologia, l'intelletto,
saver monta / di sovra la naturai conoscenza. s. caterina da siena,
il perfezionamento della natura umana (la conoscenza della verità); confacente alla natura
dato naturalmente, senza la considerazione della conoscenza stessa. -che è presente fisicamente
della vita e poi l'albero della conoscenza del bene e del male. e di
psicologico: teoria gnoseologica che considera la conoscenza come derivante direttamente dalla sensazione o dalla
carducci, iii-23-277: nel '40, la conoscenza delle dottrine e della persona di augusto
eloquenza, che si valgono dell'empirica conoscenza del cuore umano; la poesia,
e formali, verrebbero in luce da una conoscenza più minuziosa della prosa alessandrina. nel
a lui si deve il progresso della conoscenza della costa occidentale dell'africa.
di navi gare (come conoscenza teorica e come applica zione
condurre la quale si richiede una speciale conoscenza pratica del regime delle correnti, dei
rilevato, od osservato, mediante la conoscenza del cammino percorso a partire da quel
intelletto umano, in quanto rivolto alla conoscenza dei supremi princìpi delle cose.
princìpi, avevan prodotto opere la cui conoscenza era stata ai molta efficacia. r
affatto diverse. gioberti, 5-459: la conoscenza e l'amor di se stesso come
parte della società, e quindi la conoscenza e l'amor di patria, costituiscono la
esperienza, di una situazione, alla conoscenza della verità o alla percezione della realtà
. 3. figur. impedimento alla conoscenza della verità. -anche: oscurità,
produrlo. labriola, i-124: la conoscenza metodica consiste nella intellezione dell'oggetto nella
l'uomo di diritto appetito e di vera conoscenza quelle [le ricchezze] mai non
tribunali, sono debitore d'una perfetta conoscenza del nostro ceto causidico. alfieri,
, di un'idea, di una conoscenza negativa; negando gli attributi che non
dee intendere per negatività l'imperfezione della conoscenza. 3. atteggiamento generalizzato
brignetti, 3-14: approfondire la conoscenza del magnetofono, sostenere tutte quelle iniziative
arrivare all'ignoranza mistica, quindi alla conoscenza di dio inteso come realtà superiore all'
soggetto risolve in sé l'oggetto della conoscenza e della realtà, per una corretta
di risolvere in sé l'oggetto della conoscenza è perfettamente inserito in una determinata realtà
a un determinato concetto o oggetto; conoscenza negativa. tasso, n-iii-1049: concedasi
simpatetica e antintellettualistica dei modi di conoscenza propri dell'anima negra, in contrapposizione
riflessione sulla scienza e a teoria della conoscenza; la distinzione fra l'aspetto psicologico
aspetto psicologico e l'aspetto logico-oggettivo della conoscenza; il tentativo di risalire dalle strutture
e fondato sulla tesi che l'oggetto della conoscenza non è parte o elemento del soggetto
modo d'essere proprio, indipendente dalla conoscenza, ma riconoscibile e descrivibile, che
e di erigersi a esclusiva forma di conoscenza, e all'idealismo, con la conferma
). montale, 12-15: la conoscenza di dante, dopo che la gloria
che non costituisce l'oggetto della vera conoscenza e può essere ignorato (e si
ant. e letter. mancanza di conoscenza in un ambito determinato; condizione di
-incuranza di sapere o di approfondire la conoscenza. bacchetti, 2-xix-500: quella nescienza
convivendo col marito, quella parte di conoscenza che a lei più si conveniva,
di nichilismo non si vede come la conoscenza del mondo potesse fiorire. de sanctis,
a ogni forma del sapere e della conoscenza, e l'affermazione della funzione primaria
tra gli uomini de'quali si ha conoscenza, nobili per le lane delle selve
fare dell'italiano uno strumento perfetto della conoscenza, della intelligenza della vita; per
dall'intelletto, punto di partenza della conoscenza discorsiva). -nella terminologia fenomenologica
. filos. nella teoria aristotelica della conoscenza, atto con il quale l'intelletto
noètica, sf. filos. conoscenza puramente intellettiva e concettuale.
. croce, ii-5-16: col contrapporre la conoscenza intuitiva o sensibile alla concettuale o intelligibile
questa più semplice ed elementare forma di conoscenza, che è stata paragonata al sogno (
conosciuto unicamente dall'intelletto. - conoscenza noetica: nella teoria gnoseologica aristotelica,
noetica: nella teoria gnoseologica aristotelica, conoscenza intuitiva e primaria dei noemi, contrapposta
classificarle e agevo larne la conoscenza. -in partic.: studioso di
modo di chiamare ciascuno degli oggetti della conoscenza o dei concetti che appartengono a un
facilitare l'apprendimento delle nozioni o la conoscenza di una lingua; lessico specializzato o
3. voce che si diffonde rapidamente; conoscenza di un fatto, notizia.
. sbarbaro, 4-71: faccio la conoscenza del letterato militante. getta entrando la
ch'a non peccare / la ten sì conoscenza, / com'augel non potenza.
del xviii in tutti i rami della conoscenza umana, possedendo per tutti i problemi
l'ultimo dei gradi per giungere alla conoscenza di dio, simbolicamente rappresentati dai rami
sostiene il potere della ragione o della conoscenza. p. gentile,
non può se non coincidere con la conoscenza che essa aiuta a procurare delle opere
scienza diviene [nel cinquecento] la conoscenza dell'uomo, il 'no- sce
insufficiente livello igienico derivante dalla mancata conoscenza dei meccanismi di contagio. d'azeglio
. che predice, che porta a conoscenza un fatto in anticipo.
2. dir. che prende ufficialmente conoscenza di una notificazione (un ufficio)
riferire, esporre, attestare per propria conoscenza diretta; rendere pubblico, divulgare,
1761-1835), che si basa sulla conoscenza o sulla percezione sia della realtà sensibile
o la funzione di portare qualcosa a conoscenza di qualcuno; comunicazione, informazione.
d. romagnosi (1761-1835), conoscenza o percezione sia della realtà sensibile sia
un determinato fatto o atto documentale a conoscenza di un altro soggetto o, comunque
possa averne sicura, completa e tempestiva conoscenza (e l'avvenuta comunicazione con l'
accusa (pubblico ministero) viene a conoscenza di un fatto che, se vero,
vero, costituisce reato (e la conoscenza per ragioni di ufficio di un tale
notista), sf. cognizione, conoscenza precisa, sicura di fatti, di
. -ciò che è oggetto di conoscenza. rosmini, 2-88: il pensiero
istruzione, dottrina). -anche: conoscenza o perizia e competenza in una determinata
, agg. disus. che è a conoscenza di molte notizie e informazioni su particolari
-fare, rendere noto: portare a conoscenza, comunicare, annunciare, notificare;
. -venire noto: venire a conoscenza. dominici, 1-96: il caso
pubblico e risaputo da tutti, per conoscenza o per ammissione universale, comunemente,
delitto. -in partic.: conoscenza diffusa di leggi e di atti emanati
ai testi stessi ed è di pubblica conoscenza nell'ambito di una certa collettività (
alcuno. -fare notorio: portare a conoscenza in modo chiaro e persuasivo; far
della vista che accompagna la perdita della conoscenza. cesarotti, i-xvi-1-233: negra notte
, a un medicone clandestino di sua conoscenza perché gl'in- segnasse il modo più
avessero salvato in un altro mondo nella conoscenza del mondo noumènico e veramente reale,
-nella terminologia di kant, oggetto della conoscenza intellettuale pura, che si contrappone a
è diventato oggetto di percezione, di conoscenza, di esperienza, per la prima
: costituire o fornire nuovi elementi di conoscenza o di esperienza; rappresentare mutamento o
si forma di un qualsiasi oggetto della conoscenza; atto o operazione conoscitiva rivolta a
operazione conoscitiva rivolta a oggetti particolari della conoscenza (e il termine fu introdotto nel
fcwoia, con un significato generale di conoscenza astratta ed elementare, e tp6x7)
anche gli strumenti 'mentali ', la conoscenza filosofica. -conoscenza oggettiva,
avere nozione di qualcosa: esserne a conoscenza, averne notizia, esserne informato.
conoscere '. nozionismo, sm. conoscenza basata o derivata soltanto dall'apprendimento di
indirizzo pedagogico improntato a tale tipo di conoscenza. montale, 4-312: domani
che ostacola, disturba, impedisce la conoscenza piena, la visione chiara, diretta,
2. figur. ciò che impedisce una conoscenza piena, una visione chiara, diretta
di avere una visione chiara, una conoscenza piena e perfetta; che ottunde l'
in tale materia. sione della conoscenza dei problemi globalmente -massa nucleare:
figur. rivelare, svelare, portare a conoscenza. l. adimari, 1-192:
elaborazione concettuale (i sensi, la conoscenza sensibile). sarpi, vii-4:
: nel linguaggio delle matematiche ogni nuova conoscenza è un 'trovare ', perché la
; ciò che non è oggetto di conoscenza iniziatica, esoterica. vittorini,
di giudizio, di valutazione, di conoscenza, nel linguaggio della filosofia crociana).
dell'ingegno,... tanta la conoscenza e sì destra l'abilità nell'aiutarsi
. -anche: che non è a conoscenza, che non è informato di un
-impararne una nuova: venire a conoscenza di una notizia, di una cognizione
positivamente sul carattere; che arricchisce la conoscenza e l'esperienza. papini, v-821
un bene di cui non si ha conoscenza se non per nuvole e per enigmi
da uccello sanguisuga, egli aveva fatto conoscenza almeno una volta. -in un'endiadi
dipendente dai modi della percezione e della conoscenza individuale; oggettivamente. gioberti,
; che costituisce l'oggetto di una conoscenza, di una percezione. rosmini,
infuori di dio e sostiene che la conoscenza fronti. umana non può essere prodotta
fabbricazione o la tecnica di fabbriperfezionamento della conoscenza di una detercazione degli occhiali.
dell'anima, del cuore, della conoscenza, dell'intelletto, della ragione,
alcuno turbamento, perde gli occhi della conoscenza intra vero e falso. meditazione sopra
dalla divinità sull'uomo, alla perfetta conoscenza che ha della natura. passavanti
: prestarvi grande attenzione, venirne a conoscenza, acquistarne coscienza, mostrare di capirne
indulgenza o convenienza di non essere a conoscenza di determinati fatti e lasciarli correre.
, assopirsi. - anche: perdere conoscenza. dante, purg., 15-122
gadda, 18-3: un metodo è già conoscenza ed è ragione elettiva: presume nozioni
impedire di far conoscere, sottrarre alla conoscenza, rifiutare di comunicare o di divulgare,
la vista, la scoperta o la conoscenza. -anche: che tiene segreto,
non 10 veda e non ne abbia conoscenza; l'essere, il trovarsi nascosto
-il campo, il dominio della conoscenza, dell'arte. cicognani,
-sentire l'odore della verità: approssimarsialla conoscenza totale del vero. brancati,
della conoscenza salvifica del bene e del male e
di fronte al soggetto come oggetto di conoscenza distinta. -per estens.: collocarsi
, la modificazione in cui consiste la conoscenza; yoggettivismo metafisico, che ammette una
criticismo kantiano, per il quale la conoscenza è condizionata da un'attività 'a
saper nulla; sostenne l'oggettività della conoscenza. 2. carattere della considerazione e
; assumere le caratteristiche di oggetto della conoscenza o della rappresentazione, uscendo dallo stadio
, in quanto raggiunto con la conoscenza o conoscibile, e l'oggetto
, è ciascuno dei termini della conoscenza esistenti, contrapposti agli obiettivi,
b. spaventa, 1-33: la conoscenza è come un punto di contatto fra due
e gli altri attraverso gli studi è una conoscenza imperfetta. -come nome accademico
2. figur. procedere nella conoscenza e nell'esperienza della visione di dio
giungere con la mente o con la conoscenza oltre un determinato punto o limite conoscitivo
particolare esigenza critica nell'ambito generale della conoscenza storica, che conduce, dissolta l'
che riunisse i resultati più sicuri della conoscenza e dell'attività umana. =
[il detenuto] arricchito la propria conoscenza delle persone del suo stesso sesso, il
contratto, il compratore che ne abbia avuto conoscenza può domandare la risoluzione del contratto oppure
sempre creduto coscienza, dal desiderio della conoscenza. che un cuore onesto e
,... dopo limitata la conoscenza umana ai fenomeni, intronizzò nel di
non è propriamente storia, perché è la conoscenza del presente, dell'onnipresente, del
il più importante dovrebbe essere una migliore conoscenza delle nozioni scientifiche essenziali, divulgando la
. che ha o ritiene di avere una conoscenza vastissima, che sa tutto, che
di dio. 2. figur. conoscenza vastissima di tutti gli argomenti, cultura
che sa tutto, che ha una conoscenza vastissima o una cultura enciclopedica o anche
con questa occasione tanto onorata introdurla alla conoscenza e buona grazia di v. s
-serbare qualche onore: conservare una discreta conoscenza e familiarità. muratori, 7-iii-440:
per sé, oggettivamente, indipendentemente dalla conoscenza e dall'apprensione che ne ha il
contenente i princìpi e le condizioni della conoscenza a priori), sino ai vari
attribuiscono una funzione costitutiva della realtà alla conoscenza, all'apprensione), per arrivare
proprio della differenziazione, introdotta dalla relativa conoscenza umana, fra dio come essere oggettivo
si svolge e di qui attingere la conoscenza dei loro bisogni, qui indagare i
vercelli... doveva rappresentare la conoscenza pratica di quel senno provato che fiorisce
scettica della sofistica, che riduce ogni conoscenza a tale concetto, platone rende più
, di cui non si può dare conoscenza, mentre oggetto di vera scienza può
dubitare; spinoza lo identifica con ogni conoscenza che proceda da segni e che non
lati, senza altro ordine che di conoscenza e cortesia da montagne. f
. strumento intellettuale di ricerca o di conoscenza; facoltà intellettiva, volitiva; categoria
meccanica ordinanza, / come senza virtù di conoscenza / han fantasia, memoria e ricordanza
ordinata- mente si proceda ne la nostra conoscenza, cioè procedendo da quello che conoscemo
quello fine ordinate, sì come subiezione, conoscenza e obedienza. marco polo volgar.
: c'era ora da far la conoscenza con la famiglia di clara. così portava
fine ultimo il possesso di dio, nella conoscenza perfetta e nella perfetta fruizione, per
, inventare, dimostrare e comunicare la conoscenza. tasso, n-ii-255: ne'sogni
uomo dalla propria imagine si leva alla conoscenza del suo tipo. questo è l'ordine
pratiche sia nel processo di acquisizione della conoscenza. l. dati, xxxv1-8:
risaputo, divenire noto; giungere alla conoscenza di qualcuno. guido da pisa,
-a orecchia: senza una precisa conoscenza della musica, seguendone intuitivamente l'armonia
vaga e indefinita che deriva da una conoscenza superficiale; risonanza (in un'opera
), agg. che ha una conoscenza superficiale, non ap profondita
casa mia che mi parve un'antica conoscenza, e dove ritrovai tanti ricordi in
, con, secondo orecchio: senza una conoscenza teorica della musica o senza leggerla da
risaputo, divenire noto; giungere alla conoscenza di qualcuno. cavalca, 20-234
affermazione della natura dell'arte in quanto conoscenza... che metterebbe in risalto
parigi, allo scopo di favorire la conoscenza e la mutua comprensione dei popoli,
mantenere e di diffondere i mezzi di conoscenza e, in partic., di
e l'altera potenza / de vostra conoscenza -, ch'or non pare? /
africa nord-orientale, in relazione con la conoscenza, l'esplorazione, i commerci,
integroque consilio '. -che deriva dalla conoscenza diretta dei fatti. manzoni,
originale, libero, aperto alla pura conoscenza, disposto alla pura contemplazione. gobetti
ossia chiarificandole con l'ori- ginarietà della conoscenza). b. croce, iii-32-46:
una qualità, un sentimento, la conoscenza, ecc.). galileo,
immanenza dell'essere nel pensare, cioè la conoscenza originaria della verità. labriola, iii-130
che fu l'origine fortunata della nostra conoscenza. de roberto, 10-171: particolare
intento di esprimere le forme primeve della conoscenza e l'emozione originaria della vita nel
'scavo ') e yvwctu; 'conoscenza '. orittografia, sf.
portato all'estensione e alla vastità della conoscenza piuttosto che alla profondità. papini,
di una vasta cultura o di una conoscenza determinata, dall'appartenenza a un
solo attraverso esperienze dolorose si arriva alla conoscenza. pataffio, 3: conoscoti,
attuato come opposizione al diffondersi della conoscenza, deltistruzione, della promozione individuale,
s'accendono. -che impedisce la conoscenza o la diffusione della verità,
1-594: in parte per oscurità di conoscenza, in parte per depravazion di talento
uomini e più n'è oscura la conoscenza e meno ne sono le genti capaci,
manifestarsi; che non permette la perfetta conoscenza delle cose; che annulla ogni ricordo
e razionalmente distinto (un grado di conoscenza). labriola, i-35: leibnitz
, impressione o commozione che era detta conoscenza oscura. 7. che
. -anche: che non è a conoscenza o non ha nozione di qualcosa;
.): che non è a conoscenza o non ha nozione di qualcosa; poco
strumenti e apparecchiature) per raggiungere la conoscenza di un fenomeno fisico, della struttura
deriva dall'esercizio dell'osservazione (una conoscenza, un'informazione). gioberti,
le ossa. -acquistare esperienza e conoscenza. montale, 8-122: bisognava avere
che aiuta altri nell'acquisizione di una conoscenza. gioberti, 4-23: il gran
froebeliane, a base di * sete di conoscenza ', che hanno fatto il loro
ottunde in se stesso il senso della conoscenza. -frenare, arrestare. gonzaga
in quella notte cimmeria ogni favilla di conoscenza viene a spiccar come un sole. calandra
da coscienza. 8. conoscenza approfondita di una disciplina, di un'
si fanno padroni. -approfondire la conoscenza. mascardi, 2-45: altri vi
sett. padroneggiaménto, sm. conoscenza approfondita e perfetta di una disciplina da
gatto in paese. -paese di conoscenza: ambiente, gruppo ben noto.
emma - si troverà in paese di conoscenza più che non crede. cinelli,
si era sentita subito in paese di conoscenza. -parere un paese, grande
scienze naturali (dalle quali trae la conoscenza dell'ambiente bio-fisico), nonché con
york, allo scopo di promuovere la conoscenza della cultura classica; costituì il principale
e dai fenomeni grafici elementi per la conoscenza della storia culturale. salvini,
), agg. portato a conoscenza di più persone, fatto sapere, rivelato
o per informazione; venuto o portato a conoscenza di tutti o in un ambito molto
, raccontare, riferire, portare a conoscenza una notizia o un fatto. monte
da permettere che tutti ne vengano a conoscenza; senza cercare di non essere visto
papini, ii-1117: gli oci di sua conoscenza hanno applaudito, collo sbatter delle palette
di libro, in ogni palmo di conoscenza. dessi, 3-80: suo padre gli
dimostrazione; chiaro al giudizio o alla conoscenza in modo immediato; evidente, palese
un mal pittore. -velame frapposto alla conoscenza spirituale e profonda del mondo (ed
. 6. che impedisce la conoscenza del vero. parini, giorno,
dell'esperienza e della realtà conciliando la conoscenza con l'attività pratica. =
.). -pane della scienza: la conoscenza che ne deriva. giamboni,
pane degli angeli: accedere a tale conoscenza. dante, conv., i-1-7
meno utilitario del pannaiuolo biellese nella ri- conoscenza storica. = deriv. da
pantòsofo, sm. chi ostenta una conoscenza enciclopedica; saccente. carducci
3-43: conoscere si deve. la conoscenza più intensa / della vita compensa della
. e un paradiso che fa onore alla conoscenza degli uomini da parte di maometto.
albero della vita e l'albero della conoscenza del bene e del male, i
contro 'e yvwcyu; * conoscenza '. pàrago1, sm. (
, si riferisce o è inerente a conoscenza o a esperienze acquisite tramite forme di
pretesto a diverse persone anche di recente conoscenza, e quando si dia il destro
abbia più agevolmente condotta l'anima alla conoscenza di dio che quella che più di tutte
avere). mostrarsi, manifestarsi alla conoscenza e all'esperienza sensoriale e intellettuale in
davanzati, xxvii-14: zo credendo la mia conoscenza, / però ch'io son blasmato
io. risultare in base a una conoscenza o a un'esperienza effettuata da
siano necessarie una particolare esperienza e una conoscenza approfondita. guicciardini, iv-45: sopra
ii-1112: l'anima, la cui conoscenza è imperfetta, per non essere sperta
popolo d'italia in molti dialetti, a conoscenza mia, dice * gli 'al
, e rivela per lo più una conoscenza alquanto profonda di un determinato argomento;
modo imperfetto, con scarsa proprietà o conoscenza, una lingua, un dialetto.
modo imperfetto, con scarsa proprietà o conoscenza una lingua, un dialetto.
: la confusione, derivante da scarsa conoscenza, fra paronimi di significato diverso.
amicizia, di amore o di semplice conoscenza con un'altra. leonardo del
tua gloria! -venire a conoscenza, essere informato. cristoforo armeno,
un evento, una nozione; portare a conoscenza di una o più persone, riferire
nel cortile si muoveva. 15. conoscenza di un segreto. mascardi, 3-32
fatto giuridicamente rilevante) viene portato a conoscenza, in modo ufficiale e completo,
del soggetto che ha diritto di averne conoscenza; l'attività con cui si attua
/ né senn'avere, -fuor di conoscenza. / non fan partenza, -ché son
queste son parti- celle, sia di conoscenza mirabile avvivato e governato. nievo,
e mentre che scriviamo libri che ci dànno conoscenza delle più minute particolarità dell'africa o
gioco, forse non avrei fatto la conoscenza di mario bernasca. era il partitante
totalmente. labriola, i-277: la conoscenza umana è imperfetta: essa non abbraccia
anche se non brillante abilità; con conoscenza limitata ma sufficiente. gualdo priorato
nazione, che il principe voglia aver conoscenza di que'che si spatriano, obbligandogli
da lui poco aspettata. -perdere conoscenza, svenire. firenzuola, 673:
anima per gravezza del corpo perde la conoscenza delle cose, sì che appena puote
o, anche, di svago, di conoscenza; passante, viaggiatore, viandante,
. sbarbaro, 4-71: faccio la conoscenza del letterato militante. getta entrando la
è una condizione indispensabile per la conoscenza. -condizione passiva rispetto a un
come bruti / senza seguir virtude e conoscenza '? b. croce, ii-1-100:
, 1-ii-7: la realtà della nostra conoscenza è... una verità primitiva di
a ogni passo senza né ragione né conoscenza. -a passi di formica:
il sindaco... fosse a conoscenza delle 'pastette 'dei compagni di
soddisfacimento del desiderio e della volontà di conoscenza, dalla contemplazione di esempi virtuosi,
la contemplazione de la natura, la conoscenza de le migliori scienzie et arti e
siamo noi, che per i bisogni della conoscenza e della pratica inventiamo i concetti e
; è dovere dei parroci portare a conoscenza dei fedeli tale documento, mediante lettura
, napoletano, non posso, senza conoscenza, incastrarlo in una mia prosa spontaneamente
chicchessia; venuto o portato a conoscenza di tutti o comunque in un ambito
gallozzole dai paternostri: avere un'esatta conoscenza delle cose. grazzini, 4-270:
, e attraverso l'amore avvia alla conoscenza, e patisce di questo destino,
v.]: 'patognomonia ': conoscenza delle malattie, de'loro fenomeni caratteristici
un determinato periodo storico. -anche: conoscenza o modalità tecnica che costituisce un modello
san marco con un visone di sua conoscenza e la sera, da martini,
guazzo, 1-304: oltre che della conoscenza di questa passione, [la donna
giocare interminabili partite a scacchi. la conoscenza dell'impero era nascosta nel disegno tracciato
. e letter. pilota esperto nella conoscenza dei fondali, delle secche, degli
un deciso peggioramento. 4. conoscenza molto lacunosa, dimenticanza progressiva.
profondamente la sua realtà. senza questa conoscenza tutte le critiche fatte a caldo risultano
, / aedo, e la mia conoscenza. / penetrabile fui e fecondo.
-trapelare, divulgarsi (una notizia, la conoscenza di un fatto). guicciardini
facil cosa è a veder la profonda conoscenza che in voi è de le
si vorrebbe tenere segreto; venire a conoscenza di esso grazie a informazioni confidenziali;
letti. 7. giunto a conoscenza, conosciuto, noto, risaputo.
forte e armi. 9. conoscenza, comprensione di un fatto, di
solo candidato alla successione. 10. conoscenza e comprensione dell'azione umana, indagine
di penetrazione, di analisi e quasi di conoscenza scientifica di aspetti ignorati delpuomo.
, finche di penitenza / per fina conoscenza / mi possa consigliare / con omo che
suo proprio pensamento in ordine all'intima conoscenza dello stato delle cose. s.
51): chi à senno di vera conoscenza j ne dèe portare affanno ne'pinsièri
, ecc.; il sistema di conoscenza e d'interpretazione della realtà proprio di
, nato nel 1908, il tipo di conoscenza proprio delle culture 'primitive limitato
che i fé sozzi, / ad ogne conoscenza or li fa bruni. idem,
/ pensando ch'è in voi gran conoscenza. rainerio da perugia volgar.,
crescenzio, 2-5-530: abbiamo noi la conoscenza della qualità del fondo calando giù lo
. ant. percètto). prendere conoscenza, per mezzo dei sensi e deltintelletto
deriva dalla percezione (considerata soprattutto come conoscenza sensibile). campanella, 5-12
nericamente l'azione del pensiero o la conoscenza empirica e immediata di un oggetto
è ignorato dai concorrenti che ne prendono conoscenza a mano a mano che procedono.
. -per estens.: giungere alla conoscenza, venire risaputo. petrarca, 73-28
carducci, iii-23-277: nel 40, la conoscenza delle dottrine e della persona di augusto
anima per gravezza del corpo perde te conoscenza delle cose. g. cavalcanti, i-164
alcuno turbamento, perde gli occhi della conoscenza intra vero e falso. leggenda aurea
che aristotele parli qui di quella ri- conoscenza delle cose la notizia delle quali fosse stata
-dimostrare inutile e fallace una forma di conoscenza, una dottrina. cavalca, vii-92
. -perdere conoscenza', v. conoscenza, n. 4. -perdere,
appetito, e verace, cioè di conoscenza, per loro [delle ricchezze]
b. croce, ii-12-38: la conoscenza di dio non concepibile dal pensiero dell'
, i-42: senza aver la menoma conoscenza della persona che lo teneva sì perdutamente
de la letizia umana consiste ne la conoscenza di dio. castelvetro, 8-1-447: omero
e fu ribrezzo e stomaco. -piena conoscenza. m. ricci, i-397:
-del tutto senza errori; con una conoscenza approfondita e sicura; esaurientemente; fin
da poco in qua sono a mia conoscenza, dico la 'pergolana'e l'* irtiola'
concetto di limiti attuali (provvisori) della conoscenza. bigiaretti, 11-42: le conversazioni
composte a scopo pratico per l'esatta conoscenza dei mari, golfi, porti e
alcuni popoli selvaggi abbia data sì povera conoscenza di sé e del suo fìgliuol gesù
forza, / aedo, e la mia conoscenza. -sostant. guicciardini,
e disciplina prestantissimi. 2. conoscenza molto vasta e approfondita di una disciplina
permalosa, che sfugge la nostra diretta conoscenza. 4. dimin. permalosétto
2. mancanza di chiara e completa conoscenza, di esatte informazioni, di notizie
precisa; mancanza di chiara e completa conoscenza, di informazioni esatte. -anche:
, / perché del suo saver la conoscenza / è generai, che spesso il falso
, dispetta e bestemmia. -per conoscenza diretta. mazzini, 38-49: il
in persona inclusive. -per conoscenza diretta. puoti, 1-190: oh
. d'aver fatto anni addietro la conoscenza personale d'uno scimmiotto piuttosto anziano.
direi, in ogni momento della sua conoscenza, vuole essere seguita fino in fondo
la posta personalmente. -per conoscenza diretta (per indicare la relazione che
. è medico... per la conoscenza definita delle parti del corpo sane e
misure e funzioni regolari e per la conoscenza dei mali che queste condizioni perturbano.
problema, una situazione; avere una conoscenza approfondita di una determinata scienza; possedere
codeste astrattezze. michelstaedter, 824: ogni conoscenza è un pessimismo, pessimismo è negazione
, dall'unione con dio, dalla conoscenza delle verità eterne. imitazione di
musicale, scientifica o filosofica o dalla conoscenza di una verità. novellino, 1-proem
-lacuna d'informazione; insufficiente conoscenza di un determinato argomento. dolce
così alta e sovrana, che possiede la conoscenza del mondo umano e di quello metafisico
conv., iv-xn-16: la sua conoscenza prima è imperfetta, per non essere
9-26: né si trovò che per conoscenza de'ricevuti meriti tossa di lui, ché
non può che portare il popolo alla vera conoscenza de'suoi diritti e de'suoi doveri
: pieno possesso e godimento; perfetta conoscenza; piena consapevolezza. -anche: piena
o occupato da un particolare oggetto di conoscenza, di riflessione; totalmente assorbito da
, esauriente (una notizia, una conoscenza particolare); universale, onnicomprensivo (
in estasi la prima volta che feci conoscenza con tutti questi signori di pietra e
12. -pigliare idea: ottenere una conoscenza, per lo più sommaria e generica
, da uccello sanguisuga, egli aveva fatto conoscenza almeno una volta, per quanto in
letterarie, classiche o popolane, la conoscenza dell'antichità. rebora, 3-i-584:
. - anche: navigatore esperto nella conoscenza dei fondali, delle secche, degli
avanti, infino a tanto che alla mia conoscenza pervenne la bella forma e vidi lei
] poco aiuto ebbe, per la conoscenza del nuovo pensiero tedesco, dalla retriva
smembrarsi, e allora, aiutati dalla conoscenza de'luoghi e dalla simpatia degli abitatori
pel giorno delle nozze. -venire a conoscenza. n. villani, 2-io:
piover diletto. poerio, 3-432: hai conoscenza alcuna / della mestizia bruna / che
mancanza di fiducia nella possibilità di vera conoscenza o di universali applicazioni di una
un rapporto stretto di amicizia o di conoscenza. p. petrocchi [s
sospettare d'essere ancora lontani dalla piena conoscenza delle sue doti pittoresche che ci dovranno
podagra. -avere una certa conoscenza di un'arte, di una professione
milionario. -con riferimento alla conoscenza limitata e superficiale di una lingua.
amata, e in quel supremo momento di conoscenza, di conversione, di perdono,
attitudini di attore e di tribuno nella conoscenza che ha, perfetta, dei costumi italiani
chi si atteggia a possessore di grande conoscenza e autorità; chi si dà arie ingiustificate
: -non vi dimenticate che questa nuova conoscenza di diletto l'avete appresa con un
2-73: non vi dimenticate che questa nuova conoscenza di diletto l'avete appresa con un
fisiche), dal primato attribuito alla conoscenza puramente intellettuale (secondo la dottrina delle
piano etico, dalla profonda connessione fra conoscenza e morale, e dalla concezione dell'
faceva di te nei primi tempi della nostra conoscenza non si fossero cambiati, avrei visto
'uomini somatici'o carnali, incapaci di conoscenza e quindi di redenzione. -che
divino e l'umano nello gnosticismo o conoscenza dello spirito creato e della sostanza spirituale
visioni da pochezza d'ingegno o di conoscenza degli uomini. leoni, 462: in
: lo ha detto il chiarini con quella conoscenza della letteratura e della critica straniera contemporanea
stuparich, 4-170: gli fu [la conoscenza di hebbel] da un lato dannosa
nel canto: esso importa solo alla conoscenza del suo temperamento, che è un'
poliglotto. poliglottìa, sf. conoscenza e uso di vari idiomi o
dei. 2. che riguarda la conoscenza, talora solo superficiale, di varie
kantiana, le acquisizioni razionali distinte dalla conoscenza dei fatti storici. tramater
cervellotica, che non ha fondamento nella conoscenza dei fatti e della realtà e,
. agg. che rivela grande esperienza e conoscenza dei problemi e dei maneggi politici.
nel dolore è la polla della migliore conoscenza; nel dolore è il principio motore
, xiii-247: un signore di mia conoscenza, che ha sempre la 'ramanzina'in bocca
altrui non ci avessero sconsigliato da una conoscenza fonda dei dialoghi del '38, tra
svelerà. -basso livello di conoscenza. rapini, ii-484: il vico
correvano vaghi sospetti, benché poi la conoscenza d'una lingua non sia l'invenzione
della vita e poi l'albero della conoscenza del bene e del male. e
. -il frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male, che
perché si possa giungere a una buona conoscenza e dimostrazione di abilità in tale ambito
molto diffuso; che è giunto a conoscenza di un grandissimo numero di persone.
10. trasmettere, diffondere una conoscenza; impartire un insegnamento, un'ammonizione
puoi che tutta morta / fia nostra conoscenza da quel punto / che del futuro
ciò che si frappone al progresso della conoscenza. poerio, 3-530: il volo
propri studi a un determinato grado di conoscenza. crudeli, 1-146: fu allora
cavolo, n. 4. -portare conoscenza a qualcosa: conoscerlo, comprenderlo.
-perfezionarsi raggiungendo un buon livello di conoscenza o di tecnica. s. contarini
, alla portata di qualcosa: averne conoscenza, esserne ragguagliato. bicchierai, 69
ottimo, i-298: ciascuno, per la conoscenza che aveano dell'abito e della portatura
dell'ordine naturale delle cose, della conoscenza o dell'esperienza umana, inducendo meraviglia
dell'ordine naturale delle cose, della conoscenza o dell'esperienza umana; dotato di
tesi che la scienza è l'unica conoscenza possibile e che il suo metodo è
, iii-23-277: nel * 40, la conoscenza delle dottrine e della persona di augusto
giudizio esistenziale non è predicato, ma conoscenza 'sui generis'; e questa conoscenza è detta
ma conoscenza 'sui generis'; e questa conoscenza è detta talvolta una 'posizione', tal
tacere di altri: il vantaggio della perfetta conoscenza dei luoghi. -con tutte le
sé. metastasio, 1-iv-405: questa conoscenza... non fa restar fra
questi grafici bisogna concludere che la nostra conoscenza dell'universo è molto labile e frammentaria
. -innato o acquisito (una conoscenza); fatto oggetto di conoscenza.
una conoscenza); fatto oggetto di conoscenza. piccolomini, 10-66: quel modo
-darsi in possessione: concedersi pienamente alla conoscenza. roseo, iv-23: imparando
di tal contratto. -procurare la conoscenza. rosmini, xxvii-342: la fede
, possessore d'una intiera e maravigliosa conoscenza della natura e degl'interessi di tutte
di lampedusa, 165: con la sua conoscenza del tancredi dell'epoca postgaribaldina, si
naturalistiche. pasolini, 9-287: la conoscenza impressionistica tende ora a un elegante e
. relativi sono quelli che reiterano la conoscenza de'nomi già posti. piccolomini,
, impossibile è prima venire a la conoscenza de l'altre che a la sua.
del reale, gl'impediva anche la conoscenza veramente completa di quel mondo umano ch'
: a non peccare / la ten sì conoscenza, / com'angel non potenza.
e legato a un certo stadio della conoscenza. -deludente, inferiore all'attesa.
uomini del mio partito, per poco conoscenza e povertà d'intelletto, v'hanno
distrarre chi li riceve... dalla conoscenza di sé. nessuna lode nessun onore
per venire alla luce. -fonte della conoscenza. aretino, 22-200: se bene
, i professionisti legali che avevano una conoscenza, anche approfondita, dei testi e
ogni prammatismo che svaluta un atto di conoscenza per valutarlo come atto pratico. papini,
. assumere un atteggiamento pragmatico rispetto alla conoscenza del reale. c. e
v. pragma) e cxoipta 'conoscenza, scienza'. pràia, v
e hegel e altrettali eresiarchi) la conoscenza è discesa sulla terra...,
o nell'esercizio di un'attività; conoscenza di tutte le possibili applicazioni e risorse
teoriche. -con connotazione iron.: conoscenza spicciola, insistentemente ostentata. rappresentazione dell'
di miglior fortuna. 13. conoscenza approfondita di cose o persone derivante da
o gruppi, frequentazione, assiduità; conoscenza personale, diretta; intrinsechezza, confidenza
-di pratica, a pratica: per conoscenza empirica, senza fondamenti teorici.
competentemente bene dell'architettura. -acquisire una conoscenza approfondita. viani, 14-457: ognun
è la grammatica altra cosa è la conoscenza de'princìpi ed altra il saperli porre
una pista. -concreta e realistica conoscenza del mondo. bacchelli, 15-199:
doveva di certo avercela: una certa conoscenza degli uomini: e anche delle donne.
legati con essa da una relazione di conoscenza, di confidenza, di intimità;
più persone; mantenere un legame di conoscenza, di confidenza, di familiarità.
mente. -figur. avere una conoscenza approfondita. lancellotti, 366: fra
guardi come non ci sia una forma di conoscenza se non praticistica, immediata, a
12. che per esperienza di vita e conoscenza delle cose umane na acquisito un comportamento
-operatore professionale del diritto, con approfondita conoscenza dei testi di legge e della prassi
popolano, quantunque non si allargasse alla conoscenza di tutta la collaborazione storica preaccennata,
viene notificato o comunque portato a diretta conoscenza del destinatario. caro,
precezióne2, sf. filos. conoscenza che precede l'atto; precognizione.
depressione. carducci, iii-13-235: un'altra conoscenza nostra, basinio da parma, vediamo
lassa me, che rimiro? / o conoscenza acerba, o vista nova!
o di una tecnica, dalla profonda conoscenza di una materia o dalla lunga pratica
è detto con giudiziose parole che la conoscenza dell'ora precisa di nostra morte riempirebbe
x. inaccessibile alla fantasia, alla conoscenza, altesperienza; ignoto. muratori
sua notificazione gli ha impedito di avere conoscenza del processo o che la costituzione è
conosciute innanzi, che precedono un'altra conoscenza. = voce dotta, lat
f f precognizióne, sf. conoscenza anticipata di un fatto, di un
preconizarè), tr. portare a conoscenza di tutti mediante l'annuncio di un banditore
(ant. precognoscènza), sf. conoscenza anticipata di un fatto prima del suo
com'io, / con la predetta conoscenza viva, / tratto m'hanno del
o etica; diffondere, accreditare nella conoscenza generale, nell'opinione comune; propugnare
accio- ché dalla predimostrazione argomento prendiamo ogni conoscenza consistere nel signore della natura producente
, agg. ant. che eccelle nella conoscenza di un determinato argomento o dottrina.
l'altro è pregativo, e la conoscenza di ciò è della grammatica.
esprimere un giudizio prima di avere una conoscenza diretta o completa dell'oggetto; giudicare
che si forma a prescindere da una conoscenza diretta e completa dell'oggetto; che
o emesso a prescindere da una conoscenza precisa dell'oggetto e tale da im
, un fatto); venirne a conoscenza, esserne informato con anticipo. -
primo momento di un successivo processo di conoscenza. dante, par., 10-23
m. -chi). anteriore alla conoscenza o all'uso dei libri come mezzo di
a un'attività o per avviarsi alla conoscenza di un problema. magalotti,
voce e moto. ahi vista! ahi conoscenza! / non morì già, che
segno premonitore, presagio. -anche: conoscenza intuitiva che se ne ottiene; previsione
, o della quale si rinnovella la conoscenza, o generale o particulare, vuole
prese molte cose, ma specialmente la conoscenza della poesia inglese. vittorini, 5-172
6-435: avea la lucrezia presa qualche conoscenza con guglielmo, il quale era amico
. -prendere coscienza: acquistare la conoscenza consapevole di un problema o anche di
prenozióne, sf. letter. conoscenza anteriore. - in partic.,
partic., nel linguaggio della filosofia: conoscenza che precede il sapere scientifico o l'
in senso generico: informazione preventiva, conoscenza rapida e compendiosa. boccardo, 1-357
(per lo più con riferimento alla conoscenza e alla volontà eterna di dio,
per lo più con riferimento alla conoscenza e alla volontà eterna di dio o
scolaro... io, per la conoscenza che ho dell'ingegno del giovine,
. la facultà galleggiante, per isperimental conoscenza, si è provata inerente al corpo
d'esser nato uomo, perché cotal conoscenza non gli appaga il tutto? non
cui un deteminato soggetto acquisisce formalmente la conoscenza di un certo fatto e, in
cui la pubblica autorità acquisisce ufficialmente la conoscenza di un'attività svolta da un privato
ai suoi problemi (una forma di conoscenza). oriani, x-14-91: l'
. presciènzia), sf. teol. conoscenza perfetta che dio, in virtù della
3-38: un bimbo di mia stretta conoscenza che tutti chiamavano ze- brino per via
famiglia, questa del convitto, una sola conoscenza specifica, questa dei regolamenti e degli
un divieto. -ant. dottrina, conoscenza. onesto da bologna, i-44:
. 12. filos. conoscenza immediata e diretta; percezione, intuizione
contrapposto a rappresentazione che designa livelli di conoscenza mediati da schemi di interpretazione, ricordo
la 'pressione ', non avendo insomma conoscenza e pratica alcuna delle delicatissime macchine moderne
fatica al capitalista. -trasmettere una conoscenza, impartire un insegnamento. -anche:
che insomma eravamo vicini e che la conoscenza di un vicino si fa sempre troppo
temi letterari. monte, i-vu-5: conoscenza, saver e'nonn-è im presto, /
determinati indizi, in mancanza di una conoscenza certa o per convincimento personale; congetturare
con effetti e 4. dir. conoscenza di un fatto di per sé ignoto o
un procedimento intellettuale induttivo fondato sulla diretta conoscenza e prova di fatti noti che,
stesso attraverso cui si raggiunge una tale conoscenza (la quale è riconosciuta dalla legge
saper nulla e che non è materia ai conoscenza, ma il presente: non è
ritiri. 2. ant. conoscenza interiore e intuitiva, prenozione. s
.: nella filosofia della scienza, conoscenza delle modalità in cui avverrà un fenomeno
leggi esatte e rigorose (e tale conoscenza secondo il positivismo permette di agire sulla
legato ad altri da obblighi di ri- conoscenza, da affetto, da amicizia.
/... / poi mise conoscenza de pudore. chiaro davanzati, 113-9:
, che prima / me diè per conoscenza 'antonio mastro '. bibbia volgar
ogni prammatismo che svaluta un atto di conoscenza per valutarlo come atto pratico.
un artista o la prima portata a conoscenza del pubblico (e talora vi è
. quesro- dio cosi ammorza / la conoscenza in lei che non comprenda / che
-con riferimento al più basso dei gradi di conoscenza o di virtù o a una prova
chiamano anche princìpi. 4. conoscenza, insegnamento elementare di una particolare materia
mestiere o professione. -anche: solida conoscenza di base; indirizzo, impostazione.
, 660: principio d'ogni bene è conoscenza. s. bernardo volgar.,
generale di comportamento intellettuale derivato dalla conoscenza di una legge scientifica e stabilito come
; che non deve essere portato a conoscenza di altri (una lettera).
-in contesti filosofici: superiore (la conoscenza, una forma di esistenza).
per sé. gentile, 2-i-14: la conoscenza dell'uomo..., del
stesso del conoscere, è una privilegiata conoscenza. -eccles. ottava privilegiata: quella
che, rifiutando il dogmatismo e la conoscenza oggettiva della realtà, inclina a uno
definitivamente il dubbio intorno al valore della conoscenza umana che è continuamente rivedibile e problematica
. -in senso concreto: opinione, conoscenza, affermazione o teoria che appare o
delle opere posteriori di lui e la conoscenza della sua derivazione intellettuale mi fecero avvertito
/ principio d'o- gni bene è conoscenza. f. m. zanotti, 1-4-216
pubblicazione di questi salmi mi procacciò la conoscenza di varie persone, quella, tra altre
10. progredire nello studio, nella conoscenza, nel sapere. dante,
che ordinatamente si proceda ne la nostra conoscenza. grazzini, 6-232: tutti quegli,
rapporto sessuale come di uno strumento di conoscenza. 3. ant. che
dell'ordine naturale delle cose, della conoscenza e dell'esperienza umane (e a
dell'ordine naturale delle cose, della conoscenza e dell'esperienza umana; che è
qualcuno perché la esamini o ne prenda conoscenza. -in partic.: presentare in
mondo sensibile e fornire ciò che la conoscenza concettuale non fornisce, è necessario operare
realtà che corrispondessero ai due gradi di conoscenza che gli erano evidenti: quello che
riti religiosi o, genericamente, alla conoscenza specifica e approfondita dei princìpi di una
. son io... per la conoscenza c'ho del signor ottavio santa croce
profetici), sf. teol. conoscenza e predizione infallibile di eventi futuri,
fondata su un ragionamento logico, sulla conoscenza scientifica, sull'esperienza del mondo o
provinciale e il conte zio passava un'antica conoscenza; s'eran veduti di rado,
-atte a riprodurre la realtà: conoscenza della macchina da presa, degli effetti della
risultati, progredire nello studio, nella conoscenza; istruirsi, imparare, apprendere.
nato, come può avere intendimento e conoscenza delle cose profittevoli e delle nocive?
9. progresso nel sapere, nella conoscenza di una disciplina o di un'arte
-a lungo e con totale perdita della conoscenza. g. gozzi, i-13-156:
problema filosofico, in un processo di conoscenza o di contemplazione, nello sforzo di
fissamente e attentamente allo studio, alla conoscenza; tutto dedito alla filosofia, a
-al figur., con riferimento a una conoscenza, a una virtù difficilissima da raggiungere
sua età e con la sua breve conoscenza del mondo. savinio, 12-236:
perspicacia notevole; grande erudizione, perfetta conoscenza di una scienza. maestro alberto
-che permette di raggiungere una compiuta conoscenza. pascoli, i-14: fanciullo,
e dei concetti più complessi (una conoscenza, il sapere, la cultura).
su i colli ci avrebbe egli comunicato una conoscenza intima e profonda di queste celebri città
acume straordinario di osservazione, una profonda conoscenza del cuore umano. palazzeschi, 1-146
del profumiere. -in senso generico: conoscenza delle sostanze odorose e della loro
vita senza attività,... conoscenza senza progressione. b. croce,
e perfetti, con graduale aumento della conoscenza, della coscienza etica, della scienza
senziale dell'uomo è quello di prendere conoscenza e di identificarsi con le leggi,
perfettamente delineata. -fornire elementi di conoscenza. b. croce, iii-10-123:
calcolo è, per l'astronomo, la conoscenza affatto obbiettiva di situazioni, distanze,
-far progredire una disciplina di studi o la conoscenza di una data materia. bellori
ptitudine assidevano. 6. conoscenza precisa e sicura. pagliaresi, xliii-69
poi fu la sua fortuna, la conoscenza viva e una pronunzia impeccabile della lingua
messe. 6. divulgare una conoscenza, una scienza, la tecnologia per
-anche: portare inopportunamente e intempestivamente a conoscenza di troppe o mal scelte persone;
incontrare favore. -anche: diffondersi nella conoscenza e nell'apprezzamento di un vasto pubblico
di autori e opere e anche della conoscenza e dell'uso di una lingua o
altri, propagare, divulgare (una conoscenza); diffondere; comunicare. albertano
sia considerata, qualche volta, come conoscenza. lessona, suppl., 127:
di tinte smorzate. 3. conoscenza o pratica preliminare. carducci, iii-3-139
concetto di limiti attuali (provvisori) della conoscenza. sinisgalli, 6-289: non è
propinati, conoscendo non esser ciò della loro conoscenza, si rimettevano al giudizio de'
in cui chi ha fatto la proposta ha conoscenza dell'accettazione dell'altra parte. l'
con cui un determinato soggetto porta a conoscenza di un altro soggetto il tenore di un
in'cui chi ha fatto la proposta ha conoscenza dell'accettazione dell'altra parte.
di monsignor de jacobis, che davami conoscenza della questione proposta alla santa sede.
la anima per gravezza del corpo perde la conoscenza delle cose. -carattere specifico di
monte, i-iii-ii: di conoscenza, dicovi per vero, / pur è
/ né senn'avere, -fuor di conoscenza. -nel linguaggio comune, possesso esclusivo
italiani ha superato il tommaseo nella profonda conoscenza, nella ricchezza e soprattutto nella proprietà
mentre che scriviamo libri che ci dànno conoscenza delle più minute particolarità dell'africa o
1-185: ordine, modo, norma e conoscenza, / tutte riluce in te proprie
. locuz. -al proprio: con perfetta conoscenza e penetrazione di un argomento.
pubertade e pubero. -vicino alla conoscenza, al vero. cassiano volgar.
da un'inquieta, golosa e sicura conoscenza di testi anglosassoni, specie dei protoromantici
. 2. esperienza pratica, conoscenza diretta di un problema, di un
di un sentimento. -anche: la conoscenza acquisita tramite l'esperienza. della caducità
egli e prova; ma la ragione è conoscenza incerta, però vuol prova. vico
rilevante fra il fatto da dimostrare e la conoscenza di esso da perte del giudice,
. -esperienza di un'attività, conoscenza professionale. esopo volgar., 4-19
memoria de le vedute cose, buona conoscenza de le presenti e buona provedenza de le
dell'applauso. -esperienza, conoscenza; abilità, valentia, bravura.
/ i misti a separar, la conoscenza, / che da la vile lor terrestre
ne avvisa alcuno che, a sua conoscenza, pazzerello alquanto in gioventù, non
le gelide stelle stizzano l'appetito e la conoscenza di noi meschini, come ci seduce
.). pseudoconoscènza, sf. conoscenza che si pretende globale senza avere i
(v. pseudo) e da conoscenza (v.). pseudoconoscitivo,
si riferisce a una falsa, errata conoscenza; che da essa deriva.
. pseudopensièro, sm. forma di conoscenza complessiva che si fonda non su strutture
vitali in una persona che ha perso conoscenza (un farmaco). - anche
', o carnali, incapaci di conoscenza e quindi di redenzione. =
hoepli, 2766: 'psicognosia ': conoscenza dell'anima. = voce
v. psiche2) e yv&ktis 'conoscenza '; la forma psicognosi è registi-,
esistenzialismo a intendere la validità di ogni conoscenza e di ogni giudizio come subordinata a
. disciplina che ha per oggetto la conoscenza dei processi psichici reali e delle condizioni
congedo da tutte le persone di mia conoscenza, protestando pubblicamente che volevo ritornarmene in
o noto a tutti, il portare a conoscenza di molti. -anche: il palesare
pubblichi). rendere ufficialmente di pubblica conoscenza; dichiarare, palesare al pubblico;
rendere ufficialmente noto, portare legalmente a conoscenza della cittadinanza. statuto dei mercanti di
. -dir. portare ufficialmente alla conoscenza della generalità dei cittadini, attraverso apposita
pronom.). divenire di pubblica conoscenza; essere divulgato, diffondersi.
sf. il rendere ufficialmente di pubblica conoscenza. -anche: rivelazione pubblica, divulgazione
-carattere di notorietà, di diffusa conoscenza di un evento, di una situazione
facoltà, legalmente garantita, di averne conoscenza (con particolare riferimento alle istituzioni e
, volte a portare certi fatti alla conoscenza del pubblico. -anche: la natura
13-530: napoleone doveva avere una definitiva conoscenza militare. mussolini una fortissima conoscenza in
definitiva conoscenza militare. mussolini una fortissima conoscenza in senso propagandistico, pubblicitario. bacchetti
pubblicizzare, tr. diffondere la conoscenza, promuovere l'uso di un prodotto
pubblico c'era non poca dottrina e larga conoscenza di libri forestieri e, per effetto
la politica filosofia comprendono. -portato a conoscenza di un gran numero di lettori.
-pubblica luce: il portare a conoscenza di tutti mediante la stampa; pubblicazione
rispondermi in pubblico. -alla conoscenza di tutti. c. campana,
cristo, erano dotati esclusivamente dell'innata conoscenza di dio. c.
avea preso ed engannato; / poi mise conoscenza de pudore, 7 vedennose sì sozo
punto: per indicare l'esposizione, la conoscenza o l'esame preciso e dettagliato di
lassato! monte, i-m-io: di conoscenza, dicovi per vero, / pur è
segni, di quelli mi tolsero la conoscenza non potendo indietro tornarli. 24
impedisce una chiara percezione o una distinta conoscenza o, anche, l'intuizione mistica
, la poesia è la sola forma di conoscenza che si possa dire, in tal
nazione che giudica per istinto, non per conoscenza..., non è questa
, ii-1-14: in quanto essa è conoscenza non astratta ma concreta e tale che coglie
concepito come soggettività creatrice, nella quale conoscenza e azione, in diretto rapporto e
di cor perfettamente / non ha mai conoscenza né misura, / tant'è lo
completo (la vista del corpo, la conoscenza dell'animo). martello,
d'amaro che nasce... dalla conoscenza del mondo, purché non si corrompa
'academica che tratta il problema della conoscenza seguendo le dottrine probabilistiche di cameade e
delle apparenze sensibili; l'oggetto della conoscenza intellettiva; quiddità. salvini,
sua curiosità, nel suo desiderio di conoscenza. - anche con sineddoche. biondo
quindi: riconoscere a qualcuno una perfetta conoscenza della lingua italiana. e
o il sentimento della tua superiorità o la conoscenza del comune avvilimento potrebbero trarti forse a
, 1-379: è nata di qua la conoscenza / d'un vin sì salutifero che
mormora ancora soltanto nelle basse regioni della conoscenza, nelle dispute forensi e nelle appendici
questa favilla tutta mi raccese / mia conoscenza a la cangiata labbia, / e ravvisai
raccese in esso poeta la sua spenta conoscenza. -intr. con la particella
recandosi in jersey, far la vostra conoscenza e per mezzo vostro quella di qual-
a me, perch'io gli procuri qualche conoscenza. piovene, 12: io pensavo
. -l'uomo in quanto soggetto della conoscenza e dell'esperienza. gentile,
segretissime... arrivano rapidissimamente a conoscenza dei soldati in linea, prima ancora
cibi rirradiati si fonda... sulla conoscenza qualitativa e quantitativa di questi prodotti radiolitici
e quantitativa di questi prodotti radiolitici, conoscenza che ora la food and drag amministra-
-rinsaldare un'amicizia, approfondire una conoscenza. chiaro davanzati, 73-14: si
ellena. si poteva così raffermare una conoscenza già abbozzata. -appoggiare con prove
strumenti di potere. -anche: acquisire conoscenza e pratica in una determinata attività.
ne sviluppò i dettami, raggiungendo una conoscenza perfetta dei mezzi tecnici.
, e rivela per lo più una conoscenza alquanto profonda di un determinato argomento.
della verità o più in generale della conoscenza per mezzo del pensiero logico (.
, spinoza e leibniz, fonte della conoscenza della realta nella sua essenza, di
kant, facoltà che fornisce i princìpi della conoscenza a priori; per hegel è l'
suo nobile affare, / ched ha per conoscenza / e ragione e scienza. giamboni
: quella che comprende i princìpi della conoscenza a priori (ed è termine proprio
e la ragione. 4. conoscenza di una disciplina. sercambi, iii-326
danna inclementissina ragione. -studio, conoscenza del diritto; scienza o dottrina giuridica
civile, ragione canonica: studio, conoscenza, giurisprudenza che hanno come oggetto,
; parlare di qualcosa senza averne alcuna conoscenza. baretti, 2-311: corre e
ralluminati. 5. aprirsi alla conoscenza della verità (la mente);
. impresa ramo alimentare cerca rappresentante ottima conoscenza francese inglese. r. pettini [
lontane e rancide esperienze parigine e della sua conoscenza della lingua francese che si valeva,
san marco con un visone di sua conoscenza e la sera, da martini, con
buon uomo, son venuto a rannodare la conoscenza che fecimo qualche mese addietro. tarchetti
assorta nel rapimento del miracolo, non aveva conoscenza di quel che intorno avveniva. cicognani
. -riuscire a raggiungere la conoscenza di ciò che non è ancora noto
, un fatto di cui si è a conoscenza (e vi è connessa talvolta
importanti di cui egli sia venuto a conoscenza; oppure avvenire su convocazione del superiore
franchezza. 19. relazione, conoscenza, legame (anche amoroso o di
si provi che essi ne erano a conoscenza. 6. rappresentanza di commercio
dalla rappresentazione degli oggetti sensibili (la conoscenza). b. croce, i-2-6
l'affermazione che non vi ha altra conoscenza se non quella rappresentativa (o sensibile
suole dire), e che la conoscenza universale o concettuale è un'illusione:
intenta pende, / ratta in ammirativa conoscenza. -infervorato. tasso,
questa favilla tutta mi raccese / mia conoscenza a la cangiata labbia, / e ravvisai
l'aver qualche sapore del buono e conoscenza del bello. goldoni, xli-975: aprite
velo rawolse e ne difese altrui / la conoscenza. mazzini, 24-183: ho veduto
... [gli artisti] conoscenza fantastica, diremmo noi, e non raziocinativa
dal ragionamento (il giudizio, la conoscenza). dante, conv.,
i-281: vi ha tre gradi della conoscenza: l'inade- quata, la razionale
razionale: medicina scientifica basata sull'esatta conoscenza delle cause dei processi morbosi (in
e nei metodi razionali il fondamento della conoscenza e del giudizio umano in ogni àmbito
ma fonda l'universalità e necessità della conoscenza solo sull'attività sintetica a priori della
primitivo della coscienza ed in cui qualunque conoscenza riposa in ultimo come motivo mediato su
aver delle sensazioni, e anche di certe conoscenza senza idee universali, ma non si
che corrispondono a due diversi tipi di conoscenza: una che si muove nello spazio
dio, o razionalmente per la conoscenza dell'ordine provvidenziale con cui dio governa
. che presume di poter esaurire la conoscenza di qualsiasi fenomeno e di risolvere ogni
difetto. -mezzo che permette la conoscenza e la comprensione di una realtà;
partite a scac chi. la conoscenza dell'impero era nascosta nel disegno tracciato
dei suoi fenomeni; empirico (la conoscenza, un'esperienza, una dimostrazione)
come un oggetto di esperienza e di conoscenza non già di natura puramente formale e
clorindàj, e in quel supremo momento di conoscenza, di conversione, di perdono,
, senza attesa del futuro, con perfetta conoscenza della brevità della vita. bemari,
di fronte all'oggetto come soggetto di conoscenza distinta. b. spaventa, 1-95
col principio cartesiano secondo cui oggetto della conoscenza umana è soltanto l'idea (e
conto, piuttosto, di un contributo alla conoscenza del reato. -in partic
a. lloro per recarli a divina conoscenza. guidotto da bologna, 1-52: per
49: questa grandissima suttilità e grandissima conoscenza 4. accoglienza di una persona,
persona in questo libro; e senza essa conoscenza questo libro non se un ordine religioso
de figure e altro che rechere la conoscenza de quella grande sutilità. chiaro davanzati
concetti più complessi; approfondito (una conoscenza). tasso, n-iv-274: il
messi in luce (una notizia, una conoscenza). b. cavalcanti, 133
recondito misterio. rocco, 123: la conoscenza infallibile delle cose recondite è quella solamente
: si trattava nientemeno che di fare la conoscenza del 'principe dell'epigrafia '. con
molti si credono troppo bene avere intera conoscenza di lei [venezia], perciocché
senza una petizione precedente e sulla semplice conoscenza privata del mio desiderio... fu
altre più superficiali e aprire la via alla conoscenza dell'individualità, indicando la regione approssimativa
10. ripartizione del sapere, della conoscenza; campo di applicazione di una disciplina
cora soltanto nelle basse regioni della conoscenza, nelle dispute forensi e nelle appendici
1-i-131: chi vuol mantenere la squisita conoscenza dei termini... dèe custodir
mondo oggettivo come un puro soggetto della conoscenza. 14. grande diffusione nell'uso
immutabile e sempiterna onestà, anteriore alla conoscenza de'falsi dii e delrimmortalità dell'anima,
di nazione, che il principe voglia aver conoscenza di que'che si spatriano, obbligandogli
o regolati, il medico abbia preso conoscenza. muratori, iii-162: credo ancora
corretto, esatto (una nozione, una conoscenza). muratori, 8-i-46: ben
1-ii-64: non si vede che avessero conoscenza di arti, fuorché di fabbricar rozzamente qualche
particolare all'universale, oppure da una conoscenza dedotta alla conoscenza da cui si era
, oppure da una conoscenza dedotta alla conoscenza da cui si era partiti. -regresso
dimenticato. -in partic.: portare a conoscenza una verità con l'esempio o con
alla precedente altri o ulteriori elementi di conoscenza e comprensione o fondandosi su presupposti esegetici
3. figur. avviare qualcuno alla conoscenza di una dottrina; ammaestrare, educare
dall'altro, cioè: il reiteramento della conoscenza della cosa prima manifestata, il premostramento
. relativi sono quelli che reiterano la conoscenza de'nomi già posti. 4
questo proposito si distinguono un relativismo della conoscenza, un relativismo morale, un relativismo
-filos. la teoria della relatività della conoscenza, nella forma che ha assunto nel
., ogni concezione che consideri la conoscenza come insufficiente per comprendere la realtà nella
hamilton espresse la dottrina della relatività della conoscenza come azione condizionante del soggetto (della
della sua coscienza) sugli oggetti di conoscenza e come reciproca azione condizionante degli oggetti
come reciproca azione condizionante degli oggetti di conoscenza; a diffondere queste tesi fu soprattutto
che con spencer sostenne la relatività della conoscenza umana e l'inconoscibilità dell'assoluto;
spengler che sostenne la relatività di ogni conoscenza e di tutti i valori umani in rapporto
: ogni dottrina che considera la nostra conoscenza di sua natura relativa in quanto è
sua natura relativa in quanto è la conoscenza di un rapporto e nega quindi la
rapporto e nega quindi la possibilità della conoscenza della cosa in sé, cioè indipendentemente
7. filos. relatività della conoscenza: dottrina o tendenza di pensiero che
che afferma l'impossibilità di raggiungere una conoscenza assoluta e universalmente valida e l'imperfezione
e l'imperfezione e la parzialità della conoscenza, che non può prescindere dai fattori
fra il soggetto e l'oggetto della conoscenza. = deriv. da relativo;
stesse facoltà e dai nostri mezzi di conoscenza. borgese, 1-220: la ricchezza
. relativi sono quelli che reiterano la conoscenza de'nomi già posti. ruscelli, 2-395
corrispondere, mettersi in relazione, fare la conoscenza di qualcuno. business [19-x-1989
, 18-3: un metodo è già conoscenza ed è ragione elettiva; presume nozioni,
soggetto o la collettività; rapporto di conoscenza, legame affettivo, di parentela o
fra agente e paziente nell'atto della conoscenza. p. piccolomini, iii-3:
avere di qualcosa o di qualcuno una conoscenza non diretta, ma che fa riferimento
), ho voluto fare una più stretta conoscenza con l'eroe della moda.
-di relazione di qualcuno: di conoscenza di qualcuno. vieusseux, cix-i-90
: mettersi in contatto, fare la conoscenza di qualcuno, dare inizio a consuetudini
: essere costretto o volersi limitare alla conoscenza indiretta di un fatto o una persona;
o generico: capacità di ricordare; conoscenza approssimata o imprecisa. niccolò
il sapere, secondo la concezione della conoscenza come anamnesi delle idee archetipe (e
si contrappone a memoria, intesa come conoscenza potenziale). leone ebreo,
sua notificazione gli ha impedito di avere conoscenza del processo o che la costituzione è stata
e letter. manifestazione della propria ri- conoscenza a dio; ringraziamento per le sue grazie
. -per simil. ambito di conoscenza. pasolini, 16-94: perché la
diffusione di una notizia, di una conoscenza, della fama di un personaggio o di
(di cui la controparte era a conoscenza o di cui ha addirittura approfittato)
di esso [problema della verità della conoscenza] e della filosofia prima o metafisica
-figur. fatto nuovamente oggetto di conoscenza, studio e ricerche (una disciplina
intende [aristotele] che la ri- conoscenza di che parla, si ristringa solamente a
uno che incessantemente rettifica il modo della conoscenza. -modificare un regime alimentare.
le proposizioni teologiche in quanto forniscono la conoscenza del retto comportamento dell'uomo di
la determinazione del processo alla teorica della conoscenza, e questa desse alle forme logiche
che vi è anche uando la conoscenza è falsa, si ravvalori con la '
ravvalori con la 'rettitu -aine della conoscenza '. pascoli, ii-247: la prudenza
11. derivato da una profonda conoscenza o esperienza dei fatti, delle questioni
, i-33: come appunto la teorica della conoscenza, è quella scienza che * deve
* deve descrivere gli elementi universali della conoscenza e le condizioni del nostro spirito,
fenomeno, un esperimento, o anche la conoscenza. rosmini, xxv-195: sembra che
individuarne gli errori e di acquisire una conoscenza precisa dell'attività e dei risultati economici
revoca della procura devono essere portate a conoscenza dei terzi, con mezzi idonei.
, ii-126: michele aveva riacquistato la conoscenza. -in partic.: comperare
.. un bel giovanotto di mia conoscenza. dossi, iii-155: la portinaia.
per indicare il rimettere a disposizione una conoscenza. buonafede, 2-vii-244: noi abbiam
; ma averla percorsa dà bensì la conoscenza ma anche la stanchezza! bene;
meditativa, anelante. -rinsaldare la conoscenza di una notizia, di un fatto
; individuazione della verità. -anche: conoscenza, apprendimento. erizzo, 1-12:
espiazioni e addossandosi la colpa della prima conoscenza e di tutti gli altri innumerevoli peccati
fedel com'io, / con la predetta conoscenza viva, / tratto m'hanno del
le minor con loro. -prendere conoscenza dello stato di beni ereditari. goldoni
rivelamento d'ogni cosa. 2. conoscenza della creatura da parte di dio.
2. divulgare, propalare, portare a conoscenza di terzi non autorizzati a conoscerli fatti
una congiura della quale si e a conoscenza o della quale si è stati partecipi
successi della chiesa. \. conoscenza di cose ignote o future concessa la
una singola persona; comunicazione di tale conoscenza, profezia. machiavelli, 1-i-259:
proprio a chi non dovrebbe venirne a conoscenza; svelamento di trame o congiure