ma è voce tutta di nuovo conio, e, diciamolo pure, non del
pure, non del più bel conio. = lat. mediev.
fino argento, / alquanto frusta nel conio, / segnato d'un semispento / pallido
forando le radici e ficcandovi dentro un conio. marsilio ficino, 2-141:
un'equivoca e antiestetica borghesia di nuovo conio, come antiestetico e amorale era il
e si espongono betismo è di cattivo conio, figurarsi analfabetismo che all'aria, ed
l'analogia lo impronta del suo conio, niuno può non riconoscerlo per nazionale e
, 4-21: un certo virtuosismo di conio molto andante. moravia, v-55:
strigni con salci, e serra con conio l'amiestatura. = deriv. da
, un'equivoca e antiestetica borghesia di nuovo conio, come antiestetico e amorale era il
del tavolo da disegno, e rideva conio sguardo lontano. -figur. papini
tutti insieme inanimati e stretti / di conio in guisa, qual intera massa, /
i-172: approvvigionamenti, vocabolo di cattivo conio, equivalente di * vettovaglie * e qualche
una schiera appuntata a guisa d'uno conio, e foraro per mezzo della schiera
per picche. soderini, iii-163: un conio gobbo di fuori, piano dentro,
a questa, e riempila d'un altro conio simile. g. bentivoglio, 4-348
qual pietra ad arco noi altrove chiamammo conio. magalotti, 9-1-282: trema e
, un'equivoca antiestetica borghesia di nuovo conio. 3. luogo ripido,
posto buono altro che coi matti del tuo conio, con quelli cioè che in fondo
balordaggin prima, / par ch'altro conio il mio padron m'imprima. monti
con lavandaie e con donne di basso conio; anzi, con le più umili
venne che batté una moneta falsa del conio fiorentino, sanza che alcuno opporsegli ardisse.
riluce la medaglia nuova battuta in un conio senza bellezza. e. cecchi,
, ii-18: l'artefice che lavora di conio monete o medaglie, altrimenti detto
., battendo col martello sopra del conio soprapposto alla moneta o medaglia. =
come ima bietta aguzzata a guisa di conio, da ficcare nelle spaccature per fendere
chiaro che quelle eresie non erano di puro conio nostrale. = variante di bestemmiare
come una bietta aguzzata a guisa di conio, da ficcare nelle spaccature per fendere e
onesta fanciulla, con una bindoleria di nuovo conio, bada a tenere in corpo
/ di bella novità stampate al conio / le forme apprendi, onde assai
268: io non mi partirò mai, conio esemplo di qualunque cosa, da'miei
legno tagliato a sbieco a uso di conio che serve per aprire, serrare o
il capo per comporre un nome di conio singolare, ed io gliene son grato perché
aretino, 9-361: nelle gote aveva il conio ebreo, e nella fronte i caratteri
trofeo / il carattere greco e 'l conio ebreo. 21. acer.
, et non esser la prima causa del conio, perché il tuo carico, e
: * caschimpetto': brutta voce di conio italiano, con cui si vorrebbe sostituire il
nel numero stragrande di neologismi dello stesso conio. di per sé e propriamente debbono
: * cerziorare ', di pessimo conio latino, e voce non popolare de'mal
. dal gr. xépoc <; 'conio * e da plastica (v.
rigutini-cappuccini, 182: di svelto ma pessimo conio, * ciclabile ', di
, 176: e tutti son di conio fiorentino, / cimentati al colore, al
pratici,... e sta il conio antico e patente, e sta il
nel peso, nel conto, nel conio e nel patto. = deriv.
avvenire. giusti, 2-122: sapete il conio / che corre al mondo? /
cocchétta, e quivi ancora il conio ben forte stia. = dimin
barili, la quale corrottamente si dice conio. d'annunzio, v-3-105: domandato
a raso. biringuccio, 1-45: un conio di legno fatto al torno, che
il quale se fatto punzone, o conio che vogliam dire, stampa in qualunque
iv-150: « comitagi, parola di conio turco e vale 'affigliato al comitato '
, / di bella novità stampate al conio / le forme apprendi... /
compartire e battere in monete di vario conio e valore. -separare (nel tempo
'complessivo ', è di falso conio, e quindi da buttar via. boccardo
. battere monete o medaglie imprimendovi col conio l'impronta. dante, inf
'. dicesi quando per improntare il conio nelle medaglie, o monete, s'adopra
, 1-479: qui non son femine da conio; cioè da essere coniate
viene a dire ingannare, fare falso conio, falsa forma; trae il nome
. tommaseo-rigatini, 1410: * conio 'e 'coniare 'si usò in
= deriv. da conia: cfr. conio ». coniato (part
coniare), agg. impresso col conio (con riferimento a monete, medaglie
alle figure, alle immagini fatte col conio sulle monete o sulle medaglie stesse)
zecca, e trasformò il metallo senza conio, in metallo coniato. a.
3. sm. moneta impressa col conio. a. f. doni,
conia, l'artefice che lavora di conio, monete o medaglie. 2
si metta per due o tre dita un conio di ferro, ovvero d'osso,
metteva nella fenditura che faceva, certo conio, perché e'la tenesse aperta, e
vien qua, figliuolo, metti qui il conio e dàgli. buonarroti il giovane,
e lieve. carena, 1-246: 4 conio ', pezzo di legno, lungo
sotto lo percote, non li fa conio di natura che l'abbia a inalzare;
una schiera appuntata a guisa d'imo conio, e foraro per mezzo della schiera
con la fronte a uso d'uno conio. b. davanzali, ii-72: affrontavansi
pensa / come e'si tragga l'amoroso conio. 5. figur. e
/ s'io gli potessi appiccar questo conio: / io intendo d'uli- vier
: orlando gli attaccò nel petto un conio, /... / a mezzo
porre, si dee far la tagliatura del conio delle due parti. 7
le tanaglie, i polzoni, il conio, lo strepito de'martelli, il
il quale se fatto punzone, o conio che vogliam dire, stampa in qualunque sia
stendardo della libertà e infrangervi l'ultimo conio della moneta che porta l'assunta e la
guatano / cardinal degli orsini e col suo conio / la riformò e di queto e
lontane / quelle dottrine, che 'l celeste conio / non ha segnato: ch'io
, rughe senili, / là dove il conio egizio ha il marchio impresso / de
mentecatto, che ciecamente ne abbia divisato il conio, e più ciecamente lo vada mettendo
, / di bella novità stampate al conio / le forme apprendi, onde assai
mandate avrebbe fatto meglio a rompere il conio -avrebbe fatto meglio a fallire. d'
nei popoli come il feto rannicchiato nel conio materno. serra, ii- 166:
nel suo metallo e impresso nel suo conio? 8. ant. l'arte
, 38: l'artefice che lavora di conio monete o medaglie,...
... battendo col martello sopra del conio sopraposto alla moneta o medaglia.
alla moneta o medaglia. -maestro di conio: chi è particolarmente abile nell'arte
mal senza può farsi, / col conio de'piacer, ch'è il contentarsi.
moneta o una medaglia, fatta col conio. -anche: la moneta stessa coniata
la moneta stessa coniata. -falsare il conio: falsare la moneta, i metalli
dissi falso, e tu falsasti il conio. idem, par., 19-141:
rascia / che male ha visto il conio di vinegia. plutarco volgar., 55
plutarco volgar., 55: e nel conio della sua moneta facea mettere armadure e
che batté una moneta falsa del conio fiorentino, sanza che alcuno opporsegli ardisse
: egli desidera che in qualche bel conio appaia la maestà de l'effigie vostra
, 10 non so / di che conio si sia vostra moneta. s. maffei
pratici,... e sta il conio antico e patente. g
degni. ben conosci tu delle monete conio e valuta, e le buone dalle false
: fissano tutti i loro sguardi sui conio d'una moneta, senza mai valutare la
/ a sostener la medaglia / di conio titanico, pronto / per conquistar la corona
sì tonda, / che nel suo conio nulla mi s'inforsa. marino, vii-566
trofeo / il carattere greco e 'l conio ebreo. di brente, conc.,
sovra napoleone alcuni cercheranno indarno questo doppio conio, di che natura suol pur sempre improntare
dei lineamenti odiosi. -moneta senza conio: falsa, senza valore. -anche
., 29-126: pagando di moneta sanza conio. boccaccio, dee., 6-10
, nulla altra moneta spendendo che senza conio per que'paesi. masuccio, 322:
. denaro, nella locuz. femmina da conio: donna da prostituire o che si
121: 4 qui non son femine da conio ', qui non son femine per
qualunque scappuccio, con una femmina da conio. d'annunzio, ii-849: la
ii-849: la pace era femmina da conio / che per ruffian s'avea qualche
drudi, / vittime stanche, femmine da conio, / barabba e alfonso, maddalena
e non esser la prima causa del conio, perché il tuo carico, e 'l
nel peso, nel conto, nel conio e nel patto; ma io veggo
compartire e battere in monete di vario conio e valore, ad oggetto di renderla spendibile
: ho già parlato al ministro pel conio della medaglia bodoniana, e ne ho
, e discendete fino all'ultima opera del conio. d'annunzio, v-1-897: tutto
ogni lingua ha delle espressioni di questo conio; ma ne'paesi colti nessuna civil
me ne spedisce un altro sullo stesso conio, e con questa mutua maniera di scrivere
antiche di valore, di forma, di conio. nievo, 47: non
il capo per comporre un nome di conio singolare. baldini, i-788: aveva
mentore dell'indomani, la parola di conio intero, la frase ricca, la cadenza
. e. gadda, 7-125: il conio de'vecchioni gravi e silenti..
avvocatesche. 14. locuz. -a conio: a forma di cuneo o di
, 3: useremmo anche dire 4 a conio ', per la similitudine che ha
l'intaccatura a coda di rondine col conio, largo in cima e stretto al fondo
altrettante sottili pietre lavorate dagli scarpellini a conio, quel tanto, che i conventi
appunto col centro. -in conio: sotto forma di moneta coniata (
oro / in massa e 'n conio. la vittoria vostra / solo in me
-di buono o di basso, cattivo conio: di buona o cattiva lega,
sollecito che questo pagamento di non buon conio fattogli in vita, in un migliore
lui, con tra altri di ben miglior conio. tommaseo, ii-194: il re
regia commissione per avverare se di buon conio siano i titoli della napoletana nobiltà.
ii-332: quel mio libertinaggio di basso conio, dopo esser durato alcuni mesi, cessò
guarito per sempre. -di nuovo conio: insolito, incredibile, di recente
egli chiamò lettera di sigillo di nuovo conio. giusti, v-106: si stampano,
girano manoscritti, sonetti e versi di nuovo conio. de roberto, 377: le
, 377: le male parole di nuovo conio, le imprecazioni. le bestemmie eruttate
un'equivoca e antiestetica borghesia di nuovo conio, come antiestetico e amorale era il
volto dei tempi. -nuovo di conio: nuovissimo, nuovo di zecca.
il vostro amore, ch'ai malvagio conio / odiar via più fareste che demonio
/ ruffiani qui non son femmine da conio. buti, 1-479: * qui non
: * qui non son femine da conio '; cioè da essere coniate et ingannate
viene a dire ingannare, fare falso conio, falsa forma: trae il nome dalla
vendere per modo di barattolo o di conio. statuto e ordinato è che ni
, per modo di barattolo o di conio o d'alcuna altra baratteria o tribal-
e frantese. di 'femmina da conio 'si fa un sinonimo di meretrice
...: * femmina da conio 'significa donna da ingannare. b
, che dante per 'femmine da conio 'intenda femmine da danaro o da
migliore concordanza d'immagini, per 'conio 'è più propriamente da intendere *
trecenteschi di dante, che interpretarono il conio dantesco come 'truffa, frode ';
v. conio1), che diedero a conio il significato di * denaro '(
dipoi. -mettere una cosa a conio con un'altra: metterla insieme con
, contra altri di ben miglior conio. nievo, 224: gli uomini come
: sottili pietre lavorate dagli scalpellini a conio, quel tanto che i conventi del lavoro
del rampollo da innestare, tagliato a conio], rimossa, e tolta via
con la fronte a uso d'imo conio. firenzuola, 448: il buon
stendardo della libertà e infrangervi l'ultimo conio della moneta che porta l'assunta e
: fra ogni due piastre pongano un conio, e due di loro con grossi magli
e 'l cuneo del legno, cioè il conio del legno, unto di mele vi
poi metteva nella fenditura che faceva certo conio, perché e'la tenesse aperta,
dà sotto a una predica di nuovo conio. bartolini, 17-61: quei cinque
incarnato. / quella testa aveva il conio / dell'alcova di un demonio. d'
di denari di cuoio cotto co 'l conio di san marco. t. alberti,
., creare una divozioncella di nuovo conio, scavallare un'antagonista, ordire una frode
, 2-52: salve, o bel conio, al secolo mercante / polare stella!
per due o tre dita un conio di ferro ovvero d'osso, che digradi
spontanamente dissolvere, se già l'un conio non è spinto dall'altro: dalla quàl
, 1-94: questo disonesto e brutto conio, / fornicazion s'appella tra'mortali
possa spontanamente dissolvere, se già l'un conio non è spinto dall'altro.
fa largamente accettare il pensiero improntato dal conio suo e il sentimento foggiato nelle forme
gr. tù7ro <; 'impronta, conio, figura, modello '; cfr
, / di bella novità stampate al conio / le forme apprendi. monti,
iv-220: 4 emìttero ', voce di conio scientifico dedotta dal greco e vale di
giusti, 2-52: salve, o bel conio, al secolo mercante / polare stella
/ del metallo sacro all'impresso / conio dell'epònima dea. -per simil
che quelle eresie non erano di puro conio nostrale. -disus. falsa religione
. martini, ii-1-1159: ardiva ancor più conio imporre nuovi gravami affinché l'erario non
, e discendete fino all'ultima opera del conio. boccardo, 2-249: i metalli
e peso dell'altra, mutando il conio con san giovanni più lungo e 'l
dissi falso, e tu falsasti il conio » / disse simone; « e son
delle monete nelle persone incaricate al pubblico conio. guerrazzi, i-39: invade le
a milano germogliano assai bene parole di conio arbitrario. famelicaménte, avv.
gara come omerici molti versi di loro conio. leopardi, v-258: qualche volta
/ e mal fa castrocaro, e peggio conio, / che di figliar tai conti
, 1-94: questo disonesto e brutto conio, / fomicazion s'appella tra'mortali,
e speranze d'origine filosofica o di conio scientifico, in cui balenava un principio di
: dipoi schierati in forma d'un conio, fenderon pel mezzo della massa di
milazzo l'osso del mento è un conio fatto per penetrare e fendere.
lucente, come una medaglia di perfetto conio. alvaro, 9-479: il viso è
luoghi loro per la forza e quasi per conio di una barbolina nata infra le congiunture
/ e mal fa castrocaro, e peggio conio, / che di figliar tai conti
giusti, 2-52: salve, o bel conio, al secolo mercante / polare stella
chiama amore. -fior di conio o a fior di conio: per indicare
-fior di conio o a fior di conio: per indicare, in numismatica,
lega e peso dell'altra, mutando il conio con san giovanni più lungo, e
il peso, le dimensioni, il conio, ecc.: fiorino di punto
auree di vari tipi, valore e conio, emesse nei secoli scorsi o ancora ai
passare quegl'italiani magri, sparuti, conio sguardo fisso, con l'aria trasognata.
, / di bella novità stampate al conio / le forme apprendi, onde assai meglio
: annovi una moneta di rame senza conio, ch'essi chiamano folari. balducci pegolotti
una schiera appuntata a guisa d'uno conio e foraro per mezzo della schiera dei
fargli con la fronte a uso d'uno conio... contro a questa forma
, per potere tra quello vacuo ricevere quello conio e circundarlo e combatterlo da ogni parte
2-23: appresso formerai nel rampollo il conio due dita o poco meno lungo tagliato di
, e aperta la fessura con alcun conio. rosa, 176: a formare il
formicolare nella testa certe fantasie di nuovo conio, fantasie che sto in dubbio se debba
anche introdotto, nome tutto di conio inglese, il 'fox- trott
e peso dell'altra, mutando il conio con san giovanni più lungo, e
e peso dell'altra, mutando il conio con san giovanni più lungo, e 'l
alie molt'alte, acciò che 'l conio del vento e dell'impeto l'alzi.
di taglio affilato, dipoi con un conio gobbo di fuori, piano dentro, appuntato
da prima la moneta di rame senza conio, grave una libbra. boriili,
dire (come si crede) senza conio. g. f. pagnini, 2-ii-181
quella lastra di rame grave una libbra senza conio detta 'aes grave '.
giusti, 2-45: demagoghi del solito conio, /... / uccellacci fregiati
/ ti mando questa impronta del mio conio, / supplicando che emendi mia imperizia
14-117: mal fa castrocaro, e peggio conio, / che di figliar tai
foglie. -in partic.: conio. gemelli careri, 1-11-183: le
. aretino, v-1-965: nel recevere del conio, in cui lo stile del vostro
su una moneta o una medaglia; conio. malispini, 123: i qua'
/ ti mando questa impronta del mio conio, / supplicando che emendi mia imperizia
quale si coniano monete, medaglie, conio; sigillo con cui si imprime nella
canna di legno] se li fa un conio di legno che la serri, ma
. lanzi, 1-3-507: l'arte del conio cominciò dal fare in rilievo il solo
abiamo voluto intender da dicti camballi conio pigliano dicti indiani, e dicono
sii schiera / appuntata a guisa di conio, / schiera di tre canti romana,
non la lascia, la quale come conio la tiene aperta. domenichi [plinio]
pass, di incudère 1 imprimere col conio '. incuspidare, tr. (
ed a le chieste laudi / da 'l conio onnipotente / non venda la mia mente
: questa parola e altre dello stesso conio... di tanto in tanto scappano
risponde al suo scopo, basterebbe incidere sul conio col numero un qualunque geroglifico infalsificabile
, infamandolo rovesciandogli addosso epiteti di novissimo conio. pratolini, i-m: no, lei
sì tonda, / che nel suo conio nulla mi s'inforsa ». boccaccio,
porci, / pagando di moneta sanza conio. chiose sopra dante, 1-684: dicie
di sigilli, di punzoni per il conio di monete e medaglie, di matrici metalliche
'(chiamiamoli con parola di recentissimo conio) solevano passare le sere d'estate sulle
, ed ebbegli consumati, rovinosamente quasi conio lo fesse. marino, 14-16:
fa o falsando la liga o falsando el conio. girolamo da empoli, i-23:
d'oro fatta del peso e lega e conio del fiorino d'oro di firenze.
spendere, né la moneta di buon conio. redi, 16-v-260: i miei sonetti
/ ch'è di cattiva lega e peggior conio. petruccelli della gattina, 4-239:
, e vi si dee mettere un conio ovvero caviglia di lentischio o di terebinto.
egli chiamò lettera si sigillo di nuovo conio. cuoco, 1-252: i francesi
da prima la moneta di rame senza conio, grave una libbra. astolfi, 1-123
... per un liberale di questo conio, dico, non parrà precauzione superflua
si temprano col fuoco ed in sul conio dell'acciaio stemperato, che debbe servire
rascia / che male ha visto il conio di vinegia. romanzo di tristano,
spirito il quale in sua vita falsò il conio del comune di firenze, inperò
in su la testa di sopra [del conio] percuoti con un grosso martello e
fa le medaglie, dandogli impronta e conio di parole. bonfigliuoli, i-520:
di milazzo l'osso del mento è un conio fatto per penetrare e fendere, l'
sé tre cose: che abbia il conio del prencipe del paese dov'ella si
altro che coi matti del tuo conio. codèmo, 73: -tu se'
, scambiando a ogni dua colpi il conio di sotto in sopra. citolini,
razione di forbici, né di conio, e senz'altro meccanismo, ma
.: ciascuno dei pezzi emessi dal conio di roma nell'età imperiale, più
mercanzia, senza riguardo alcuno al sigillo o conio che esse abbiano, perché non entrino
ii-849: la pace era femmina da conio / che per ruffian s'avea qualche bonturo
mai. uno scetticismo messianico di nuovo conio! 4. sostant. in
cronologia strampalate come la storia di suo conio e come la mnemotecnica e la metempsicosi
altrettante sottili pietre lavorate dagli scarpellini a conio quel tanto che i conventi del lavoro
] fare i fiorini alla lega e conio di quegli di firenze, e non v'
-sei venuto / dopo di me nel conio / della mia razza, tu mollume senza
con tre carati di mondiglia, se il conio è pronto. panzini, iii-535:
non doverrei con moneta di sì stravagante conio tentare di mostrare a v. s.
spendere, né la moneta di buon conio. algarotti, 1-iv-292: di somiglianti
dei loro personaggi monete battute ad un conio, entità senza vita, fuorché quella
1. -non essere moneta di buon conio: essere una persona infida e spregevole
, come dicono gl'inglesi, nell'istesso conio, che in buon italiano si dice
moneta bianca. -pagare di moneta senza conio: concedere indulgenze prive di valore.
porci, / pagando di moneta sanza conio. -pagare in moneta spicciola:
fuori una dozzina di monetuzze di vario conio. ojetti, ii-286: non ho più
zecca, denaro coniato; impronta, conio ', deriv. da monéta, epiteto
deriv. da monéta 'zecca, conio, denaro '(cfr. g.
giusti, 4-i-62: salve, o bel conio, al secol mercante / polare stella
: oltre che la voce è di conio tutto francese, riceve anche un senso figurato
gli elogi greci sembrano gettati nel medesimo conio: panegirico formale della città, narrazione
3-128: possiamo considerare i caratteri a conio come la scrittura monumentale più antica.
nome a simiglianti opere è di primo conio francese: 'vespa- siennes = urinoirs
dall'aspide d'una dissipatezza di nuovo conio. -profondamente suggestionato. savinio
il valore di venti lire per il conio d'oro, che era detta anche
, e di cinque lire per il conio d'argento). -per estens.:
navicella'. emesso da paolo iii su conio del cellini. citolini, 403
tolto de mie'occhi il tuo ver conio. s. caterina da siena, ii-168
44: o glorioso lume, o divin conio, / o disprezzati giuri che lui
(e in campo psichiatrico il loro conio e il loro uso possono essere considerati
una dozzina di monetuzze di vario conio.. tomba, sepolcro;
soderim, iii-502: il nocciuolo, chiamato conio, fa in ogni aere, sito
qual è il nodo, tal sia il conio. -sarto che non fa il
nome del sovrano regnante all'epoca del conio. arneudo [s. v.
(anche nelle espressioni nuovo di conio, di pezza, di trinca
.]: 'nuovo di conio ': men comune, e non delle
uno di nuovo. -di nuovo conio: mai visto, mai udito prima;
una proposta, un concetto di nuovo conio. -anco la persona dicesi che 'è
la persona dicesi che 'è di nuovo conio ', d'originalità tutt'altro che
1-tu.: sei storielle di novo conio. -essere nuovo di compagnia:
altrettante sottili pietre lavorate dagli scarpellini a conio, quel tanto che i conventi del lavoro
di città varie, concorse a quel conio. delfico, ii-435: restarono in ozio
, con valore diverso a seconda del conio e del momento storico, usata in
facile senza operazione di forbici né di conio e senz'altro meccanismo, ma con la
/ padrone, intendo, del solito conio, / ché un po'tarpati e'
di moneta bianca, di moneta senza conio, in moneta spicciola, qualunque moneta'
/ è di lega miglior, di miglior conio / l'accorto e industrioso marcantonio.
di sì puro metallo e sì bel conio! segneri, 5-68: la moneta papalina
96: questa parola e altre dello stesso conio che di tanto in tanto scappano fuori
de'quali [vocaboli] è di bonissimo conio 'scettra- to 'da 'scettro
mia [di roma] e il conio / ad arnolfo, lo qual non fu
da prima la moneta di rame senza conio, grave una libbra, e la dissero
. ant. bietta, zeppa, conio. -stringere senza pennola: costituire un
oro fatta del peso e lega e conio del fiorino d'oro di firenze. balducci
sé tre cose: che abbia il conio del prencipe del paese dov'ella si spende
m. fiorio, 121: il conio, o vero la bietta, le più
. biringuccio, 2-45: con questo [conio] picchiando benissimo, si forma e
e peso dell'altra, mutando il conio con san giovanni più lungo e 'l
carducci, iii-22-40: la piccola moneta di conio in rame con testa pileata da una
loro, di figura piramidale somigliante al conio. barilli, 5-151: il treno passa
vantare una piramidale libreria stipata di suo conio. linati, ii-ii: questa
della cosa veduta e la punta del conio sta nella pupilla dell'occhio. l.
di nocciola di una specie del genere conio (corylus avellana). 0
le tenaglie, i polzoni, il conio. a. f. doni, 150
sii schiera / appuntata a guisa di conio. jahier, 133: io vedo
più porci, / pagando di moneta sanza conio. buti, 3-776: 'son peggio
300: dato che il falsario imiti il conio, è più facile per moltissime ragioni
: questa parola e altre dello stesso conio che di tanto in tanto scappano fuori
: questa parole e altre dello stesso conio che di tanto in tanto scappano fuori
inutile e impropria dai puristi e di conio francese. 'produzione letteraria, scientifica '
prompta in cera. -sm. conio, impressione. pasqualigo, 307:
. sacchetti, v-2: guastando il conio del prencipe e non essendo il peso né
. 15. numism. prova di conio: coniatura sperimentale di una moneta,
in tutte le lingue, ai buon conio com'è e per di più molto espressivo
partic.: luccicante, fior di conio (una moneta). a
detrimento dello strumento, perché è un conio che si ficca e non trova ostaculo ne
della cosa veduta e la punta del conio sta nella pupilla dell'occhio, onde
fossi un manutengolo. -figur. conio di un'espressione verbale, ecc..
di ridere il suo stile di nuovo conio e la purgatezza della lingua.
io. numism. disus. matrice o conio di monete, meaaglie e gettoni di
landino [plinio], 704: il conio nello argento fu carro di dua cavalli
landino [plinio], 704: il conio nello argento fu carro di dua cavalli
: data fu la 'nsegna mia e il conio / ad arnolfo, lo qual non
gli umori nocivi da una parte del conio. - anche assol. redi,
22 medaglie pontificie tutte bellissime e di conio, alcune però delle quali sono di
un irripetibile animale, pur essendo di banalissimo conio. = deverb. da riascoltare.
), agg. impresso come nel conio. sacchetti, v-3: per
compartire e battere in monete di vario conio e valore ad
/ e mal fa castrocaro, e peggio conio, / che di figliar tai conti
la obbliquità dell'uccello a uso di conio, e quello alza per tanto tempo
ed ébe. -impronta, conio di una moneta, di una medaglia.
foscolo, ix-1-560: fu aggiunto di nuovo conio un 'magnificat', così rimato da
loro, di figura piramidale somigliante al conio da cui viene appunto denominata la medesima
, 1-56: metallo rinetto e ridotto a conio. -sottoposto a ripulitura o a
3. numism. ricollocare una medaglia nel conio per una nuova impressione. =
perché non awien sempre) e di- conio ai marinari; e in questo modo è
colpivano ed ebbegli consumati, rovinosamente quasi conio lo fesse. pellico, vii-222:
d'oro fatta del peso e lega e conio del fiorino d'oro di firenze sanza
menichino tornava dal melo per risalire al conio, gli parve di vedere du'ombre.
di codesto buffonevol nseccitante e risi- fico conio. = voce dotta, comp.
di codesto buffonevol nseccitante e risi- fico conio. = voce dotta, comp.
quest'anno d'ogm risma e d'ogni conio. = dall'ar. rizma,
falsificare) alcune voci dell'antico purgatissimo conio alla vilissima fecciosa lega di mercato vecchio
ei soppresse le ritaglie d'oro senza conio, con che si soleano pagare le
ritaglia e rattacca? -con riferimento al conio di una moneta compiuto adattandola su un
reputazione a questa milizia fu alberigo da conio romagnolo. pasquinate romane, 907
, / ruffiani qui non son femmine da conio ». boccaccio, vtq-1-167: le
della circonferenza di una grossis conio è attraversato da quattro striature radiali.
. sm. moneta d'oro fiore di conio. -in partic.: fiorino o
porci, / pagando di moneta senza conio. -in toponimi extraurbani o nella
appalto, di riscattare monete di diverso conio, risarcendole per il loro valore in
», dice serena e sgherri d'ogni conio / una gracchiante e parolaia banda,
di scalpellare e raschiare i segni del conio non mio. 2. per
il più, scambiando ogni dua colpi il conio di sotto in sopra.
e modi contrari. nobili di nuovo conio, cortigiani e accademici di nuova nomèa
1-170: gli scempi son tutti d'un conio. 14. dimin. scempiar èlio
: sei venuto / dopo di me nel conio / della mia razza, tu mollume
e procedendo, essa impronterà di suo conio tutta l'umanità. tommaseo, 3-i-
contare / come riccier giovanni giunse al conio. = deverb. da scongiurare.
radice, e vi si dèe mettere un conio ovvero caviglia di lentischio o di terebinto
/ ruffiani qui non son femmine da conio ». boccaccio, 1-ii-542: questa
estens.: battere moneta col proprio conio (uno stato). citolini,
. arici, ii-363: sul conio, batter monete, segnarle. c.
. -con meton.: sigillatura; conio. liburnio, 31: l'avaro
dei motori. 67. numism. conio, impronta. -segno di zecca:
doveva segnarsi come antica e di pessimo conio col marchio v. a., è
medaglia di fino argento, / alquanto frustanel conio, / segnata d'un semispento / pallido
o mattone, in forma di bietta o conio, la quale, cacciata nella sommità
, quando il nimisumati, rovinosamente quasi conio lo fesse. malpighi, 87:
giulio e mezzo... sono di conio del cellini che fu mastro di zecca
et in quella sfenditura incastrando come un conio la biet ta che suggelli bene d'
sono forse così denominati dalla forma di conio o cavicchio del loro corpo. =
2. marin. disus. conio d'acciaio che serviva per aprire le
: 'sfondatolo per la tromba': è un conio d'acciaio per aprire gli occhi della
conversare, ha saputo mantenere il suo conio primitivo. 3. intr.
si portò di nottea dormire anche donnacce da conio. bacchetti, 1-iii-624: sempre fra
marmo pario. 13. disus. conio, punzone per imprimere in rilievo figure
-per estens. impronta impressa con il conio. miei ragnel di dio.
mercanzia, senza riguardo alcuno al sigillo o conio che esse abbiano, perché non entrino
i bostoli mostrare, e del bel conio, 7 il quale smozicar, ch'era
d'un soldo, di non buon conio o logora. nievo, 417: alla
381: 'individualismo': voce di nuovo conio, vale amore dell'individuo, cioè di
oro ruspo in bellissime monete / di conio antico e somiglievol quasi / alla tavola
: sei venuto / dopo di me nel conio / della mia razza, tu mollume
questa voce, che non par di buon conio, è d'uso generale nei teatri
corpo, conviene la dimensione de l'uno conio sostegna la dimensione de l'altro,
nella porta di legno la 'mpronta del conio del ducato e del grosso coll'aquila
sì come paglia per bietta o per conio. leonardo, 2-157: non mi
in sé tre cose: che abbia il conio del prencipe del s s
provveder voi pure le -spendere il proprio conio: dimostrare ciò che si sa mode di
si spendono. ibidem, tuo conio spendere. 81: il comprare
spendete più fatti. -spendere moneta senza conio: pagare a parole, con via
, balzano e do che senza conio. spendereccio. -spendere parole
compartire e battere in monete di vario conio e valore ad oggetto di renderla spendibile e
18-i-1960]: qualche re di nuovo conio vorrebbe che nel giuramento [dell'olim-
di ferro che, percossa in sul conio, lassa la sua forma in esso.
-l'impronta su una moneta, fatta col conio. ottimo, i-334: coniare è
sm. chi tosa le monete di primo conio alla zecca. guglielmotti, 871
artefice che tosa le monete di primo conio alla zecca. = deriv. da
. improntare una moneta o una medaglia col conio o un documento col sigillo; plasmare
che imprime l'impronta sulla moneta (il conio). leonardo, 2-358: il
leonardo, 2-358: il martello percussore del conio stampatore delle monete. 3
, ecc. -in partic.: conio per le monete. tommaso da
. vasari, i-142: in sul conio dell'acciaio stemperato, che debbe servire
/ la più nera, colei che al conio suda / de'falsati metalli e di
vantare una piramidale libreria stipata di suo conio. moravia, ii-370: dentro, la
. figura riprodotta su una moneta con il conio. benvoglienti, cxiv-6-178: la leggenda
. 2. lucido, fresco di conio. f. f. frugoni,
27: è una espressione di recente conio che sta a indicare la tendenza di
radici, e nel foro si metta conio di quercia. salvini, 12-2: è
- che reca impresso il segno del conio ufficiale (una gherardi, lxxviii-iii-326:
o di più. 8. conio per monete o medaglie. bibbia volgar
svasatura indicibile, ha una purezza quasi di conio novissimo. -tornitura della coscia o del
, in boemia, luogo del primo conio; la var. tollero è forse un
. tarìy 'fresco, tenero', cioè 'di conio recente'. tari (tari, tèri
fuori una dozzina di monetuzze di vario conio. l. bedeschi [« oggi »
antistrofe epodi. = voce di conio alfieriana, comp. dal gr. texeutf
: abbi in somma la marza forma di conio che da basso 21-30-1: ameto
una delle voci nuove ma di falso conio, la quale adoprano nel significato di insidioso
le monete divisionali d'argento, di conio nazionale, da una a due lire
nel suono... 'vitello thonné'è conio subalpino come 'échantillon, garde-enfant, notes
12. numism. figurazione incisa sul conio e impressa sul tondino di una moneta
). -in partic.: nel conio delle monete, rapporto fra il peso del
confonda. pronto per ricevere il conio di una moneta o l'impronta di
. numism. disco di metallo utilizzato come conio per fabbricare monete; tondello.
moneta]; / che nel suo conio nulla mi s'inforsa. b. pino
fanzini, iv-653: vitello thonné è conio subalpino... molti dicono vitello
5. punzone usato per il conio di monete o medaglie. cellini,
la memoria con una medaglia di buon conio che a borso antiquario possa parer domani 'opus
funebri] greci sembrano gettati nel medesimo conio. panegirico formale della città, narrazione
la zecca e trasformò il metallo senza conio, in metallo coniato. trentasette ducati larghi
fèr da prima la moneta di rame senza conio, grave una libbra, e la
], 8: troga è novello conio rugarliano (che sciascia giura apparirà presto o
odori bene exolenti exurgendo per l'aere conio tignamo storace a medio lo tureo odore
rampollo che s'innesta, fermisi il conio in tal maniera, che dall'ima e
fanno dei loro personaggi monete battute ad un conio, entità senza vita?
torchio a bilancia] nel quale il conio s'imprime mediante una vite poco differente
, quella che svergogna la femmina da conio, risonò cruda fra le quattro pareti.
. -in senso generico: addetto al conio di monete, medaglie, ecc.
far compagnia, tanto per citare 'ismi'di conio abbastanza fresco, a 'rambismo'e 'blobbismo'
termine 'metatesto'. ma se non esiste lo conio adesso, e lo uso in opposizione