. -fcr, da fero 'porto, conduco '). biliflavina, sf.
l. bellini, 5-46: io conduco voi per le vie lunghe e cimentose
, 9 (147) » vi conduco subito al monastero della signora. pellico,
bel rettilineo spazioso... io conduco forzando l'andatura. 3.
che una a ben non ne conduco. pellico, cono., i-280:
silenzi della morte / a veder mi conduco di pentita / madre ancor bella le
, / non sanza tema a dicer mi conduco. compagni, 1-26: a tanto
già del mi'poco i'me ne conduco, / ch'è 'n viver di speranza
coro 'e dal tema di &y<ù 'conduco '). coregono (popol.
canz., 104: se io me conduco nel cospetto / de quella per cui
. d'annunzio, v-2-69: non io conduco il mio passo, ma il passo
. d'annunzio, v-2-243: vi conduco a vittoria dapàle, e di corona
una slitta di corte, nella quale conduco la bella contessa di casa sparre.
, i-204: questa vita singolare che conduco, alla giornata, senza scopo,
di larissa. manzoni, 68: conduco genti / da me, qual ch'io
ii-226: io compio e alla perfezion sua conduco l'elogio di s. francesco di
da ¦ fjy ^ op-ou * guido, conduco '. egemonia, sf. polit
l'esca, di ch'io mi conduco. ariosto, 13-80: come raccende il
amando a lo esterminio, che mi conduco io certo, che di volontà e di
compagna ') e &yco * guido, conduco ', sul modello di pedagogo.
spende senza frodo. manzoni, 68: conduco genti / da me, qual ch'
niester. cicognani, 1-164: io conduco [la corsa] forzando l'andatura.
/ perché 'l cervello a galla mi conduco / ad ogni piè sospinto con baggiane
amando a lo esterminio, che mi conduco io certo, che di volontà e
f. frugoni, 1-533: s'io conduco il pensiero ad idearmi gli ecclesiastici di
nel mio tubo di ghisa e la conduco alla città distante,...
inalbando il mio misero petto, mi conduco a scrivere. tasso, 7-19: in
: tutto quanto / quel ch'io conduco, e deve aver del magno / e
., 126: a ciò non mi conduco per alcuna mia affezione, ma sol
in carrozza quel grazioso bambino e lo conduco co'miei allievi alla scuola di mutuo
. idem, 9-62: ma a che conduco io in mezzo gli antichi esempli?
') e dal tema di &yio 'conduco, guido '. mistagògico, agg
e dal tema di < 5yco 'conduco, guido '. mistaménte, avv
in carrozza quel grazioso bambino e lo conduco co'miei allievi alla scuola di mutuo
f. frugoni, i-533: s'io conduco il pensiero ad idearmi gli ecclesiastici di
verb. da &$7iyé
'e dal tema di bcyco 'conduco '). odegètria (odegìtria)
da é8r] yéto 'guido, conduco '(v. odegetica), attributo
'. cantoni, 825: la conduco [la bestia] a pascolare per
), deriv. da toxpàyco * conduco accanto '. paragògico, agg
non sai con qual patto / i'conduco li amanti a'loro effetti / più dolce
roxisóc; 'fanciullo 'e ayto 'conduco '. pedagogomachìa, sf.
49: già del mi'poco i'me conduco, / ch'è viver di speranza
rceptaxtos, deriv. da kepia-fio 'conduco, volgo intorno'. periadenite, sf
ma non awien, se in campo lo conduco? ramusio, cii-i-441: li camelli
in pianto. savonarola, 19: io conduco la mia vita in pianto. poliziano
dua pispolucce mezze morte / alle frasche conduco or questa, or quella.
/ polpa e suco della vita che conduco. -compagine. serdini,
f. frugoni, 1-533: s'io conduco il pensiero ad idearmi gli ecclesiastici di
bada intanto, o licino, come conduco il discorso, se è proemieggiato bene,
àywytq, nome d'azione da ayto 'conduco '. psicagògico, agg.
nome d'agente da ày (o 'conduco '. psicaìna, sf. farmac
7cé|a7: a) 'mando; conduco '. psicoprofilassi, sf.
'e dal tema di ayt » 'conduco '. psìlidi, sm.
monti del mio tubo di ghisa e la conduco alla città distante, quando traggo la
: spicco quell'occhio e presto lo conduco / ov'io ho preparato prima un buco
. bembo, 5-1: agevolmente mi conduco a non voler fatica alcuna rifuggire,
più presto che cervo o daino, mi conduco al desiato albergo, nel quale per
d'annunzio, v-2-69: non io conduco il mio passo, ma il passo
dal modo di vivere sciaguratissimo che io conduco. 5. che presenta imperfezioni
pena dura. crudeli, 2-193: qui conduco i miei giorni scuri e neri;
seccatura. crudeli, 2-193: qui conduco i miei giorni scuri e neri,
, 1-254: io, che volontieri non conduco l'autore fra i sepolcri deltistorie a
49: già del mi'poco i'me conduco, / ch'è viver di speranza
che non può stare, e la conduco via con me. padula, 501:
trattoria, svogliatamente. slataper, 2-343: conduco elody e elasa attorno per firenze,
chiaro e conoscenti / di me lor conduco alle pasture. savi, 1-137:
. na condurre, tr. (conduco, conduci). gestire come presentatore
: ed è molto; ma la conduco avanti lentissimamente, perché non voglio deludere