macinato un mulino. aretino, iii-177: concludo con lo esempio e de i lupi
pruni. sarpi, i-1-173: io concludo che la sapienza e la pazzia siano
oscuri o poveri. galileo, 463: concludo per tanto, l'intender nostro,
coll'eleganza? idem, i-1508: concludo che il barbarismo è distruttivo dell'eleganza,
dall'ozio perfetto nel quale viveva, concludo che la voglia di campar a ufa
seguaci della miglior filosofìa, non però concludo, pel converso, quelle opinioni e dottrine
dua ducati. machiavelli, 1-8: concludo che queste colonie non costono, sono
distruggere. de jennaro, 152: concludo insomma, el ditto senno excelso /
credere. loredano, 1-125: concludo dunque, che sono incompati
, singolarissimo. machiavelli, 7-8-134: concludo che può [il papa] dubitare
lecito esorbitare. galileo, 4-4-243: concludo... che li due stimatori
il creatore. gilio, l-n-36: concludo dunque, che l'opere estrinseche (
gli scettri reali. rosa, 1-129: concludo che voi non avete ancor veduto come
suoi misteri. loredano, 1-125: concludo dunque che sono incompatibili amore e virtù
135: fondato in saldissima ragione / concludo, affermo e il capo mio scommetto /
elogiativo). magalotti, 24-384: concludo che bisogna che io guarisca di questo
lo mondo. galileo, 3-1-38: concludo per tanto il solo movimento circolare poter
siculo in mia difesa, dove dichiaro e concludo che amore e umore, innamorato e
vostra novellettuccia della caduta del presidente, concludo che né pure frate cipolla del boccaccio
e maiordomo della cucina, s'io concludo questo parentado. gritti, li- 1-554
passi / che stien famati, ch'io concludo e serro / che magero vai nulla
f. doni, 2-149: io concludo che amore è un male senza rimedio,
manifestare la verità. pascoli, ii-1429: concludo qui che guido [cavalcanti] poiché
più perfetto. tasso, n-ii-349: concludo quindi che l'autunno sia la nobilissima
dei * si ', ne concludo che il poema di dante è scritto in
vostra novellettuccia della caduta del presidente, concludo che né pure frate cipolla del boccaccio.
che spesso a lor cagion fra me concludo / d'avere a rimanere infante e
, 3, 76]: nullissimo concludo e mi scuoio e mi sbrano.
e sottoponendosi. piccolomini, 1-483: concludo che, essendo l'uomo a questo
. rime inedite, lxv-296: or io concludo che le donne oneste /
nel fango nudo. / tanto ch'alfin concludo / che nullo vale, e ognun
iv-6-250: ora entrando in altro, la concludo con lo essortarvi a pensar meno che
cristiana. magalotti, 23-63: replico e concludo per tanto che l'idolatria è un
c. e. gadda, 11-130: concludo col ripetere che è lavoro degno proprio
l'illazione si deduce premesse; e concludo che il raziocinio costa di illazioni e di
culturale. machiavelli, i-vm-197: io concludo che molte cose sono quelle che non
e i greci. romoli, 244: concludo che il pesce allesso ottiene il prencipato
la fortuna. baldi, 297: concludo che queste due cose, cioè la
. macchie [solari] io finalmente concludo... che le sono contigue alla
pavese, ni- 64: io non concludo più nulla. sono morto, morto.
particella pronom. cavalca, 18-277: concludo che il giglio della castità si raffina
di considerare il vocabolo raggiante, e concludo che 'l verso è proprio da ragghiante.
primitiva bellezza. carducci, iii-25-301: concludo... pregando il comune a
q paganino bonafè, xxxvii-106: io concludo qui in sie righe / che tutte
e me ne giova, e però non concludo. botta, 6-i-446: noi siamo
. romoli, 244: di qua concludo... che i pesci arrosti son
vendo e compro qualunque oggetto, / concludo a pronti qualunque affare. 7
bartolini, 5-78: io sono quello che concludo e non voi con la vostra retorica
e me ne giova, e però non concludo. i... i.
. rebora, 3-i-63: mentre nullissimo concludo e mi scuoio e mi sbrano,
c. e. gadda, 11-130: concludo col ripetere che è lavoro degno proprio
passi / che stien famati, ch'io concludo e serro / che magero vai
lana. burchiello, 4: io concludo che gli spelazzini / ciascun vorrebbe doventar
burroni infecondo guidiccioni, 4-52: vi concludo che io penso che nostra sie ai
conversazione e la grandezza del donare, concludo che italia è bella apunto dove si dimostrano
buonarroti il giovane, 9-518: non concludo cosa / se non con mio strabocchevol
fagiuoli, vi-24: anch'io col chiacchierar concludo presto: / ma quel venire a'