so dir io... che lo concio per il di delle feste. idem
compassionevole a vedersi, che un giovane concio e fazionato dai famosi padri. tommaseo
le galee] serrate e bene in concio, non le investirono, e non si
si sentiva affogare dall'odor grave del concio ribollito misto ai fiati della bestia e
la mondo e sarchiellata lievemente / la concio con la pula e con la morchia
dante, 63-61: così m'hai concio, amore, in mezzo l'alpi,
vi dica per me, come fui concio; ché ancora ancora, quando io ci
/ ché 'l mastro, che l'avea concio in quel modo, / come per
esta bella pargoletta, / che m'hanno concio sì, che non s'aspetta /
ché 'l mastro, che l'avea concio in quel modo, / come per mostra
a cavare dalla stalla il tritume del concio, a nettare la corte dalla fanghiglia
medici, ii-152: la m'ha sì concio e 'n modo governato / ch'i'
già a quest'ora ve l'avrebbono concio. d'annunzio, iii-1-537: balestre
fango delle strade, l'odore del concio, il bercio del trippaio, i brindelli
se il manigoldo de l'amore aveva concio il povero uomo, se la donna gli
, 10-246: e quando tu butti il concio e il perugino sulle braschette dei cavoli
fango delle strade, l'odore del concio, il bercio del trippaio, i
ad arte nella superficie esterna di un concio, in modo da farlo aggettare sul
. 35. locuz. -a buon concio: d'amore e d'accordo.
io mi possa da voi a buon concio partire. -a buon conto; a
(62): vedete com'è concio! butta sangue da tutte le parti.
porcaccio! mira come tu m'hai concio il mostaccio! ohibò, possi tu
io mi elessi per compagno, mi ha concio tutto il letto: che maladetto sia
: * pesce carpionato ', pesce concio nel modo che si soglion cucinare i
stuoia, / infranto, pesto, e concio malamente, / portar'n un cataletto
poco chinata, infino ch'egli è concio. livio volgar., ii-1-155: egli
arpesi. 19. archit. concio di chiusura alla sommità di un arco
: quello che ha funzione analoga al concio foggiato a cuneo. bocchelli, i-190
, 70-18: torello, recatosi in concio che era gottoso e debole, si mette
in due piatti alquanto di cinghiaro, concio secondo il costume della mia patria in
con intorno terra ricotta, terriccio, o concio spento, dei comi, dei coiattoli
, porcaccio! mira come tu m'hai concio il mostaccio! ohibò, possi tu
volta mia di diventare colonnello, o concio delle campagne spagnuole nel combattere per i
apodiao. « comp. di concio *. co nei aménto, sm
lavorare, se in prima non fusse concio in mortella in de la città di pisa
la mondo e sarchiellata lievemente / la concio con la pula e con la morchia
, 1-1: cotto adunque e ben concio il falcone, salardo e teodora si
iacopone, 47-93: tal m'hai concio a questa volta, che de me
bella pargoletta, / che m'hanno concio sì, che non s'aspetta / per
poggio in poggio / come m'ha concio 'l foco / di questa viva petra,
'l cavallo ch'era restìo, hammi concio come tu vedi, fusse stato buono,
: tu saresti buono disciplinatore: hai concio in modo costui che ci venissi il
vi domanda; / amor l'ha così concio il poveretto, / come vedete,
, va'! che t'hanno ben concio lidio tuo. ariosto, 464: -come
. vedete un poco se voi m'avreste concio pel di delle feste. marino,
, / poiché dal fulmin era stato concio. manzoni, pr. sp.,
dir io, griso, che lo concio per il dì delle feste. nievo,
, -mi gridò la cuoca -o ti concio io per le feste. carducci, 471
porcaccio! mira come tu m'hai concio il mostaccio! ohibò, possi tu crepare
io mi elessi per compagno, mi ha concio tutto il letto: che maladetto sia
innanti che allora si partino, abbiano concio ogni divizione et ogni scandalo si levi.
: disse: che se n'era concio col vescovo. 23. rifl
o pezza di lino arsa, o cuoio concio arso. soderini, iv-3: di
nel suo dominio fiorentino cuoiame da suola concio con il sale o con la
in due piatti alquanto di cinghiaro, concio secondo 11 costume della mia patria in
tresche, e bevono insieme col vin concio la dimenticanza del vero culto d'amore.
si vende a taglio e il cavolo concio,... incapace di decidermi
un poco chinato infino ch'elli è concio. 8. danneggiato, guastato
, ridotto a mal partito. -mal concio: v. malconcio. paolo da
, né spezzato, né in quel modo concio, utile alcuno alla fabbrica non faceva
all'oratore, il quale pettinato e concio come può credere ognuno, appena potè
gli tagliò la lingua. / così concio egli cadde, e nella sabbia / fé
(62): vedete com'è concio! butta sangue da tutte le parti.
altro che dei morti. — concio dal vino: ubriaco fradicio. g
finché i servi / ravviando [il concio] il portassero d'ulisse / a concimar
.., avendo ciascuno desiderio di concio, che per mezzani assai di lieve
: quarantamila lire parigini / fecero il concio... / ma tristo a qual
dell'agnello per suoi ambasciadori fermò il concio con lui di dargli pisa e lucca e
, 40: rimisono in loro lo concio fare tra loro e li pistoiesi.
ordine, assetto. -mettere, porre in concio: mettere in assetto, preparare.
mettere in assetto, preparare. -essere in concio: essere in ordine, essere in
, essere in procinto. -venire in concio: cadere opportuno. -a buon concio:
concio: cadere opportuno. -a buon concio: con buona pace, d'amore
d'amore e d'accordo. -dar concio a una cosa: darle ordine, sistemarla
con trecento cavalieri bene armati e in concio, e passò sano e salvo. m
2-56: non essendo i perugini in concio da potere riparare a'nemici, fatta
: se gli si vorrà a buon concio da me partire, egli converrà che
361): e veggendo l'angiulieri in concio di cavalcar, disse: -che è
ancora? idem, iii-2-53: bene in concio ne gir ver creonte, / che
, 70-17: torello, recatosi in concio che era gottoso e debole, si
. e così si mise in concio e andò a pisa. masuccio, 200
: -parenti, io sono in concio dal canto mio; ma vui tro-
purch'io mi possa da voi a buon concio partire. pallavicino, ii-634: ottenne
licenza d'ire alla patria per dar concio alle faccende domestiche. 3. ant
poterla allevare, datile, invece di concio, questi pochi ornamenti, presi per
: mi sarei fitto certo anche nel concio. salvini, 15-1-90: solo l'arido
: solo l'arido suol di grasso concio / non vergognar di satollare. alfieri,
che gli schiavi son veramente nati a far concio. fiacchi, 13: quivi sovra
arenose / terre ingrassar, soma di concio pose. tommaseo, i-488: veniva la
volta mia di diventare colonnello, o concio delle campagne spagnuole nel combattere per i
fine di marzo in tante vetture di concio, se la creatura fosse campata. pascoli
997: tra poco al campo porteranno il concio / tiepido e nero; e poi
lo riconosce come riconobbe argo / sul concio il dire del molto travagliato / odisseo
paesino di quattro case, fragrante di concio e di fieni, l'ho scoperto giorni
zoccolo a cui s'era attaccato il concio della stalla. sbarbaro, 1-280: campagna
gli inerti, seminati di mucchi di concio; quelli smossi, soffusi già d'erba
. slataper, 1-11: dal mucchio di concio quasi senza strame scolavano, dopo la
persona vile si dice che tè un concio. = deverb. da conciare
le tre parti per murarvi uno concio di macigno. bisticci, 3-225: la
: un nostro linguaio, di quelli del concio fossecosaché, mi riprende severamente
peccato pervenire potesse. sannazaro, 10-155: concio siacosa che ora per lo
appoggio agli elementi contigui; cuneo, concio. c. bartoli, 1-85:
: sappi ch'io sono, amico, concio in modo / che non ne mangerebbon
seggiole, sgabelli, ecc., ovvero concio e crespo da riempierne materasse, guanciali
fiorentino, coiame forestiero da far suola, concio... senza mortella, o
sacchetti, 70-18: torello, recatosi in concio che era gottoso e debole, si
da un'alta cima, e s'era concio a quel modo. d'annunzio,
dotta, dal tema dal gr. * concio '. depulzellato, agg. letter
, 2-27: quando il vide enea così concio, con tristo volto e con voce
tresche, e bevono insieme col vin concio la dimenticanza del vero culto d'amore
azione fecondante delle materie che servono di concio è in ragione diretta delle sostanze che
; deforme; mal ridotto, mal concio, che è in cattivo stato.
di maniera / ch'un topo non più concio esce da un orcio, / non
in tresche, e bevono insieme col vin concio la dimenticanza del vero culto d'amore
vende a taglio 'e il cavolo concio, magari che torna a gola con
ancora, e per ac concio modo instillava. = comp.
altra. cicerone volgar., 1-90: concio siaché la natura dell'animo
. allora vi so dire ch'egli è concio. dossi, 32: una donnuccia
alla piazza dalla turba famelica e mal concio di parole e avventatogli de tozzi di
, di vetture fangose, e di concio. palazzeschi, 11-86: ricurva,
voi uscite dallo strettoio del noviziato ben concio e fazionato alla gesuitica. carducci,
feccia e rancidume di raccolta e di concio. -per simil. e al figur
azione fecondante delle materie che servono di concio è in ragione diretta delle sostanze che
lana. lastri, i-183: il concio ed altri ingrassi simili accrescono il vigore
toccò più di ml; per lo concio ebbe con filippo, che valsono più di
4-62: il puzzo del sangue, del concio, della frattaglia, con il tanfo
ferace di frutti. salvini, v-445: concio,... letame, litame
i'ti so dir che tu m'hai concio / ve'pel dì delle feste.
dir io, griso, che lo concio per il dì delle feste. verga,
è quello [vino] ch'è concio con la pece sola. ma dobbiamo anco
, 63-63: così m'hai concio, amore, in mezzo l'alpi,
'uvidus ', cioè d'imbriacato e concio dal vino; onde nel ditirambo si
affogate nella tiepida aurora, fumavano di concio e di lettiere rivoltate.
. d'annunzio, iii-z- 782: concio siete, messere, o divenuto / fuori
, il mescolar le differenti specie di concio per temperarlo e renderlo più attivo.
si vende a taglio 'e il cavolo concio, magari che toma a gola con
, gonfiato (secondo il tipo * concio 'per * conciato ').
, ii-152: la m'ha sì concio e 'n modo governato, / ch'i'
modo di scaglioni. collenuccio, 127: concio a gradi intorno in forma di tribunale
. 1425: argo in quel concio giaceva, il buon cane, gremito
villani, 7-57: ordinò e mise in concio d'armare più di cento galee sottili
tenga calde. lastri, i-184: il concio grosso o ancora non bene smaltito,
, 59: togli cuoio di cerbio concio in soatto e legavi dentro la detta lima
sotto le bestie, ed ottener molto concio, tornerà bene l'aver fatto in
algarotti, 1-vii-51: ora lo ha concio molto bene [il soffitto del laurenti
ulivi] concimati con dei calcinacci, concio di stalla e deposito d'inferno del frantoio
d'alto il falcone per ferire l'aerone concio al modo detto e inficcarsi in quegli
al forcone infilzato in un mucchio di concio, per batterglielo su la testa.
, delle pecore morte, del gregge mal concio. mazzini, 1-227: a me
è perciò diverso dal concime e dal concio. c. ridolfi, i-190: ogni
egli è in terra, sbucciato e concio, perciocché... gli viene tra
gli dar fede, / che pare un concio smerlo e po'non riede. pontano
: mi hanno tante volte investito e concio male con più canzoni e sonetti, a
, ma trovandole serrate e bene in concio, non le investirono e non si afferrarono
prima avuto pratica, / l'averà così concio per invidia. nannini [ovidio]
il sacro cortigiano, così inzavardato di concio la faccia e le vesti sontuose,
iii-85: con la vanga sollecita e col concio / l'insterilita terra. ghislanzoni,
non è capace un cuore così mal concio e solamente ad- dusato a sospirar le
disse: chi vi ha così mal concio, o guerriero infelice? chi è stato
: venne co 'l capriolo... concio secondo il costume della mia patria in
gemma ed ariento solimato / ed ariento concio e lavatura. 4. nitore
compartito in due piatti alquanto di cinghiato, concio secondo il costume della mia patria in
: le scuderie... fumavano di concio e di lettiere rivoltate, smaltendo dagli
poggio in poggio / come m'ha concio 'l foco / di questa viva petra,
sapore acre di lucido e di concio che faceva nascere le luma
idem, liii-63: così m'hai concio, amore, in mezzo l'alpi,
. cantini, 8-97: il cuoio concio in pisa... verrà introdotto in
si macererà e si farà un ottimo concio. d'annunzio, v-1-385: il cadavere
, 9-28-1-24: in un uomo sì mal concio e sì male allogato, onde una
3-137: una sera, che era malamente concio, volendo vestire un novizio, né
verso le sette della mattina assai mal concio fra i due cocentissimi dolori dell'averla
... trovarsi lo stato mal concio da carestie. baldinucci, 9-x-182: le
pietà quando vedrete / come m'ha concio amor da voi lontano. verga, ii-258
delle scarpe usano un cuoio di asino non concio, che ligano con cordelle sopra i
quando parve a que'gioveni d'averlo concio a lor modo, tutto scosso dalle
] quando el vide tanto maltrattato e concio, cadde in terra come tramortita e
. sermini, no: i'ho concio di novo uno sparviero, / che
caro, 9-2-144: s'intende che ha concio molto bene i fatti suoi con gli
toscano concime (cfr. tose, concio 'letame '), mangime, lettime
imbuto di tela o un gran tubo alquanto concio e mantenuto dilatato mediante vari cerchi posti
: in questa mainera / m'ha concio amore e posto in tal travaglia /
il manigoldo d'amore l'aveva in modo concio che 'l povero amante più non poteva
: ai suoi occhi sembrano abbarcatori di concio e infilzafarfalle i pazienti manovali e facchini
in terra, di cuoio di cervo ben concio. b. de'rossi, 2-32
stalla si mette a marcire per fame concio. = deriv. da marcio1
bistorti, di vetture fangose, e di concio. baldini, i-629: a sutri
mascaréccia, sf.). cuoiame concio con allume e grassi (attualmente prodotto
vi consentirò, e in fine nacque concio tra loro. bandello, 2-45 (ii-144
or qua or là senza profittare del concio che depositano. cesari, ii-83:
[dello statuto anconitano]: 'cuorame concio e non concio, libbre millecinquecento a
]: 'cuorame concio e non concio, libbre millecinquecento a mesta. uva de
chiane e di fiumari, e bene in concio per combattere, e'perugini, mal
sbaraglino, come tu sai ch'io ti concio. girolamo leopardi, 2-83: a'
grosse... si concimano a concio minuto. graf, 4-123: la prima
lontano saetti, a questa volta tu hai concio e saettato me, quando io credeva
la mondo e sarchiellata lievemente / la concio con la pula e con la morchia
avere cuoio bianco, el quale non sia concio se non colla mortine. bisticci,
del sole per capovolgere le mucchia del concio. tom, ii-164: i covoni furono
, 15-18: in luogo molto grasso o concio col grassume pianterai i fichi africani,
vaccino, da suolo e da tomaio, concio, dentro alle cento miglia dalle città
della terra vi si vendono cordovani, concio d'ogni ragione, zafferano, e
ridolfì, 1-151: bisogna stabilire che per concio che io dirò normale, intendo quello
e poi con ferro ac concio metti tra la pelle spiccata un sommesso d'
di poggio in poggio / come m'ha concio 'l foco / di questa viva petra
quel coritadinello che raccoglie nelle strade il concio con la pala e ne carica l'asinino
35-16-18: tutto il cuoiame e pellame concio... si deve tenere..
dante, liii-64: così m'hai concio, amore, in mezzo l'alpi
sacchetti, 160-119: hannoci questi loro muli concio sì oggi la nostra mercatanzia che non
concime. giuliani, ii-215: il concio pecorino è buono; una manata basta
-concimazione. giuliani, ii-215: il concio pecorino è buono: una manata basta
il corallo, il cappero lavato e concio in aceto. de jennaro, 1-215:
... e si serbano sotto il concio di felci e di foglie di castagno
messenzio con loro amistadi e sono in concio di non pausare per fino che non
sermini, no: i * ho concio di novo uno sparviero, / che
, 10-246: quando tu butti il concio e il perugino sulle braschette dei cavoli
mani nocchiose, il volto indurato e concio dalle fatiche campestri. -l'essere
tutto lacerato e in sì fatta maniera concio che ciascuno giudicava lui morto. palladio
. gozzi, 1-99: pettinato e concio come può credere ognuno, appena potè
la mondo e sarchiellata lievemente / la concio con la pula e con la morchia.
maggiormente la pianticella del bertani e il concio onde maggiormente si nutrì fu l'insegnamento
in due piatti alquanto di cinghiaro, concio secondo il costume della mia patria in
era una pietà a vederlo così mal concio. duodo, lii-15-157: e gran
, un traditore non saria sì mal concio dalle loro parole; onde quello che
dei cani; a te, dal pingue concio, / rosso plaudir, battendo l'
e quando el vide tanto maltrattato e concio, cadde in terra come tramortita e col
... a te, dal pingue concio, / rosso, plaudir, battendo
porcàccio! mira come tu m'hai concio il mostaccio! ohibò, possi tu
per esempio noi vediamo che per il concio normale di stalla l'analisi ne è stata
si contentano di dar dei pugni di concio vicino ai grani nell'atto della sementa e
avuto pratica, / l'averà così concio per inviaia. bandeìlo, 2-39 (ii-14
balia alli ambasciadori di siena di fare lo concio co'lucchesi, li ambasciadori andarono a
che meno dello stato de'veneziani mal concio restasse, così a tempo si era
(e può essere costituito da un concio sagomato ad arte o da conci sovrapposti
pongono una fava con un pugnèllo di concio e vanno avanti; una zappata,
zappata, una fava, un pugnèllo di concio e avanti. massaia, ii-190:
, 4-67: da un pugno di concio un gambo di zucca, da un mucchio
purgato e sodo, e se ha buon concio di cardo, toccarò la sua morbidezza
buon testi antichi in fuori, era mal concio affatto. -forma originaria e inalterata di
o pezza di lino arsa o cuoio concio arso o putredine di legno corrotto.
so dir, che tu m'hai concio / ve'pel dì delle feste. -che
casa sì rabbaruffata e lui sì mal concio. 2. scompigliato, ingarbugliata
quando riceve alcuno panno crudo o vero concio... e poscia faccia essi
bene per le feste, acciò faccia così concio, rabbuffato e pesto più bella mostra
raccattaticci di foglie di bosso usate per concio. soffici, iii-206: un altro
le foglie più vecchie, o sotto il concio o in mucchi di rena nelle cantine
ogni feccia e rancidume di raccolta e di concio. 2. notizia inattuale,
padre, raspettasse, / quale hai me concio qui ti ritrovasse! ».
pala e un corbello, razzola sul concio. -giocare per terra, grattando
forcone sconvolgeva il fieno o capovolgeva il concio fumante o faceva la recisa ai giovenchi.
poteva più dare né acqua né pane, concio sia ch'avessi fatta gettare tutta la
batacchi, 2-257: veggio ancor io che concio per le feste / è questo reverendo
.. esposte senza ri concio al consumo del tempo. =
, e quantunque tu la salvassi rimanesti mal concio della persona, cosi che ti si
la pianticella del ber- tani e il concio onde maggiormente si nutrì fu l'insegnamento
ch'egli è in terra, sbucciato e concio, percioché subito per la sua molta
. torpè, 69: fili era sì concio di scabbia e di rongnia ch'elli
con un suo ronciglio, / il pingue concio. -figur. tormento, assillo
: non sia tenuto a fare alcuno concio di mattoni né d'altro: solo fare
... a questa volta tu hai concio e saettato me, quando io credeva
volto al sole et in luogo grasso o concio col grassume pianta gli africani, item
feccia e rancidume di raccolta e di concio. 2. rampa (anche
sbarbaro, 4-67: da un pugno di concio un gambo di zucca, da un
della terra vi si vendono cordovani, concio d'ogni ragione,...
. serve special- mente a raccattare il concio per le strade... dice uno
sbaraglino, come tu sai ch'io ti concio. buonaccorsi, 1-vi-94: ser andrea
in tutto o in parte sia mal concio, come se fosse stato mantruggiato dalla
, 12-652: fu portato a casa mal concio e sbuffava minaccie contra al re e
balducci pegolotti, i-295: allume scagliuolo concio. crescenzi volgar., 4-39: l'
gettavano, e raccorre olio a farne concio; e delle parti carnose a cavarne più
: diconsi scarnature le raschiature di cuoio concio, levatesi col cortello da scarnare dalle pelli
pelli dopo lavate e stropicciate e pel concio degli ulivi. fanfaniys. v.
. contile, ii-28: tu m'hai concio pe'1 dì de le feste:
sconvolgeva il fieno, o capovolgeva il concio fumante. -far girare, far
in seggetta. dottori, 1-350: fu concio gianfi- lippo dalla gotta, / in
, 3-3 (1-iv-256): concio che 'l povero amante più non poteva di
dell'altra a cavallo e bene in concio sopravvennero a questo ballo. tasso,
ogni maniera, arrivai, assai mal concio a dir vero, a perpignano.
buscherato. / oh come t'hanno concio, misera italia mia!.. »
mentre tutti ritiransi in barella, / concio ognuno d'assai brutta ferita / bestemmiando
medici, ii-277: la m'ha sì concio e 'n modo governato / che più
ficino, 4-26: giova anco il sinsibero concio la mat sommo giovamento.
affogate nella tiepida aurora, fumavano di concio e di lettiere rivoltate, smaltendo dagli
pan e si macerano, riuscendo perciò il concio più smaltito. -stemperato in acqua
: gli inerti, seminati di mucchi di concio; quelli smossi, soffusi già d'
. gli si dà un po'di concio, poi si spiana le solca. bacchetti
làstri, 1-4-164: quattro staia di concio cavallino o somari- studente che non si
giuliani, i-443: quand'ebbono concio l'organo, volevan ch'io lo
dapoi che [lo sparviero] sarà bene concio, cominciagli a sottrarre il pasto;
ben purgato e sodo e se ha buon concio di non più illudersi, non desiderare
, ma squarciato, tartassato e mal concio. monti, 19-198: giacciono squarciati.
8-207: quell'odor grasso e caldo del concio, quel tanfo secco e acre del
, atte sono a creare un ottimo concio. 2. intr. con
e'ci si rivolsono addosso e hannomi concio come voi vedete ». e'porci tuttavia
di un bove e una tanfata calda di concio. 2. figur. attacco virulento
pezza di lino arsa, o cuoio concio arso, o putredine di legno corrotto
: ma squarciato, tartassato, e mal concio. salvini, 16-374: prese la
. doni, 2-69: come io fossi concio dall'amore e tartassato da cupido,
mani nocchiose, il volto indurato e concio dalle fatiche campestri. -ragionare dei
gli tagliò la lingua. / così concio egli cadde, e nella sabbia / fé
la vita per quel si voglia caso: concio sia che, essendo la morte l'
'terricciato': composto di stallatico o altro concio e di terra ben mescolati assieme.
tresche, e bevono insieme col vin concio la dimenticanza del vero culto d'amore.
: e in questa mainera / m'ha concio amore e posto in tal travaglia,
in tresche, e bevono insieme col vin concio la dimenticanza del vero culto d'amore
non si contaminasse di oro, o sasso concio per altro usaggio. = dal fr
grande aorta ventrale lo aveva di certo concio a quel modo. -scherz.
3-137: una sera, che era malamente concio, volendo vestire un novizio, né
: gli inerti, seminati di mucchi di concio; 13. commerc. a
dante, liii-64: così m'hai concio, amore, in mezzo palpi, /
quando vedrete, / come m'ha concio amor da voi lontano. 2
pascoli, 1425: argo in quel concio giaceva, il buon cane, gremito di
della terra vi si vendono cordovani, concio d'ogni ragione, zafferano, e corone
]: si vende... cordovano concio... e zendadi e zendaducci
tosto qualche cosa familiare, togli zinzibero concio in zucchero. serpetro, 253: una
spezierie minute... allume scagliuolo concio... allume zuccherino...
buscherato. / oh come t'hanno concio, misera italia mia!..
vero che più qua e piùlà fra il concio pseudoclassico, pseudoromantico, pseudoraffaellita, spunta