di affetto, comprensione o fiducia (conciliato da consuetudine di vita in comune e
e inefficace a primo aspetto, aveva conciliato a poco a poco l'approvazione e
dorate del mattino, mi aveva sempre conciliato col mondo, dato un brivido di speranza
la sera [i libri] / conciliato il facil sonno, allora / a la
e inefficace a primo aspetto, aveva conciliato a poco a poco l'approvazione e
avran la sera [i libri] / conciliato il facil sonno, allora / a
cui migliore uffizio è additare il bello conciliato col buono e col vero, piuttosto
davila, 15: si aveva talmente conciliato l'animo del re, che disponeva
animo a tutte le cose, che avrebbe conciliato ad sé non solo lo re de'
è pure assai che sin ora s'abbia conciliato tanta fede, ch'è stimato degno
pure assai, che sin ora s'abbia conciliato tanta fede, ch'è stimato degno
; poiché t'avran la sera / conciliato il facil sonno, allora / a la
di tutto il regno, gli aveva conciliato il favore e l'applauso universale.
, di una convenzione; concordato, conciliato. tommaseo [s. v.
ninnare), agg. acquietato, conciliato al sonno (dal canto della ninnananna
del cristianesimo e della civiltà, ritrovasse conciliato il sentimento religioso col sentimento patrio.
del cristianesimo e della civiltà, ritrovasse conciliato il sentimento religioso col sentimento patrio.
al '63 mi pareva di essermi ri- conciliato con la società e con la vita,
che non è prima col fratello ri- conciliato. a. f. doni, 4-84
fede cristiana, vuol essere da noi conciliato al suo testo. -che ha
di rimpaciare), agg. ri- conciliato. giusti, v-13: ho piacere
anni, rottamaio, bruino, non ha conciliato. = deriv. da rottame
solido integro conservando et cum l'universo conciliato. il quale solido chiamo tutto il
bontà familiare, le avrebbero pur anco conciliato l'amore e la venerazione dei vassalli.
fede cristiana, vuol essere da noi conciliato al suo testo. ardigò, ii-16:
. mazzini, 33-351: mi sarei più conciliato a carlo alberto se...