letto al balcone, e non concedo riposo alle mie membra nude aggrezzate,
: -qual è quel pesce, e ti concedo il vanto, / ripieno d'alga
il resto del letto, di cui ben concedo ancora che l'alzamento e il riempimento
ambiente. idem, 1109: gli concedo che il reflesso dell'etere ambiente la
sp., 5 (81): concedo che questo generalmente possa chiamarsi atto proditorio
. parini, 314: io vi concedo, che non so niente; / ma
politici. parini, 314: io vi concedo, che non so niente; /
, disagio. — sarebbe concedo che questo generalmente possa chiamarsi atto proditorio
bisogna, / quel della pecora più ti concedo. dante, purg., 13-62
alfieri, viii-53: intero io ti concedo / ai pensamenti il dì novel che sorge
servizio da nulla. baretti, 1-37: concedo anch'io che l'uomo non calcola
doveva averne. bar etti, 1-37: concedo anch'io che l'uomo non calcola
manzoni, 886: ebbene, ve lo concedo... ve lo concedo;
ve lo concedo... ve lo concedo; ma non so neppur io cosa
, 30-24: da questo passo vinto mi concedo / più che già mai da punto
di bronzo. galileo, 4-4-223: io concedo, i membri di tutta la sua
, viii-53: intero io ti concedo / ai pensamenti il dì novel
ai tra fosse mai; / non concedo però, che qui medea / ogni femina
curare degli scherni del mondo. lo concedo, quando la buona estimazione del mondo vi
fia, se più tarda? orsù, concedo / che tua speme prevegna e sue
, 30-22: da questo passo vinto mi concedo / più che giammai da punto di
ruota dentata. galileo, 4-4-223: concedo i membri di tutta la sua macchina
più nobili. bruno, 3-242: concedo che tutte le cose hanno in sé
fioretti, 1-118: così a te concedo che vadi... al purgatorio,
1 -intr.: e di più vi concedo che nella fabrile siate unico al mondo
e solide,... lo concedo, e lo concede anco aristotile: ma
/ il mio vigor, pace io concedo o tregua / al mio nemico. pratolini
servitor ch'è costui! / io tei concedo, / discreto alla mia moglie,
buona educazione. pallavicino, 8-239: concedo ben io che si pecca talora in
distaccato. galileo, 3-4-140: vi concedo, che non è possibile dire né
decisione ', dal tema di ètcitpé7tco 4 concedo '(comp. da ènl 4
diletto degli eleganti problemi etici e mi concedo anche il lusso di scambiare delle proposizioni
chiamar costanzia. tasso, 12-385: concedo io quel che vero stimo e che
e giulio. roberti, v-256: concedo... che certi modi e
, 7-8: quasi ogni giorno, mi concedo una illusione di vacanza che mi dà
con i propri orecchi, liberamente ammetto e concedo a chi l'ha dette che dette
-eccettuare. ariosto, 20-42: non concedo però che qui medea / ogni femina
del gamellino è una dissipazione che mi concedo ancora. pirandello, 6-66: lor signori
credo molto riprensibile; e non vi concedo che oggi queste cose importino poco.
incresca. pascoli, ii-273: io vi concedo che 'a priori 'non si
caro, 2-1-145: per infino da ora concedo che la comunità ne disponga durante la
resto del letto, di cui ben concedo ancora che l'alzamento e 'l riempimento non
, 2-326: per l'avvenire io le concedo tutti gli adornamenti che può inventare il
seco fermò d'andar tosto a prender concedo dal re. f. f. frugoni
michelangelo? baretti, 6-83: io ti concedo, amedeo, che milton è un
in massima. accetta in massima. concedo in massima '(non però nel
nervi. galileo, 8-viii-578: io concedo i membri di tutta la sua macchina
. f. giambullari, 116: ti concedo e ti do la vita, ancora
uva passa schietta; / e gli concedo ancor qualche merlotto, / magro ed arrosto
la lingua si migliorasse non poco, non concedo per questo a'latini alcuna prerogativa
note. bartolini, 5-101: vi concedo che tale quadro sia brutto, quantunque
grazia, virtù e bellezza; / concedo ch'ella meriti di star con morbidezza;
morbidi e dilicati che si lamentano, concedo loro che queste cose, che ora
. lucini, 1-308: or vi concedo parrucca ed artifici, / fili d'argento
a. cattaneo, iii-183: io non concedo neutralità: o dichiàrati per me o
lingua si migliorasse non poco, non concedo per questa a'latini alcuna prerogativa sopra
aspro e noioso, / vi concedo che possa tra voi farsi / qualch'altro
18-ii-332: un tempo, sì, concedo, sarebbe stata materia di novelle, canzonette
si deono. bruno, 3-242: concedo che tutte le cose hanno in sé anima
io prometto e per infino ad ora concedo che la comunità ne disponga durante la
ancorché la morte (che noi vi concedo) non fosse cotanto deforme come altri
roma? baretti, 6-361: io concedo che nelle città di toscana, e
mei, per questo io no 'l concedo / che gli apro, chiudo e ab
anche predisposto, predispostissimo al matrimonio - concedo! -indotto, stimolato, indirizzato a
de le stelle, non però vi concedo che vi sia alcuna violenza o necessità
. agostini, 1-70: ai contadini concedo raunanza di università e ad ogni castello con-
secondo che elle si profondan più, lo concedo. -venire collocato in ambiente sotterraneo
sbalzo dal letto al balcone e non concedo riposo alle mie membra nude aggrezzate,
poligono minore. torricelli, ii-3-270: concedo ora che l'acqua realmente in questo fosso
la famiglia da provvedere, ve lo concedo: ma non avete anche l'anima?
g. gozzi, i-26-118: io ti concedo ch'essa [erudizione] convenga a
, 30-23: da questo passo vinto mi concedo / più che già mai da punto
affligo, né lieto o tranquiìlulo / gli concedo giamai per un puntusculo.
è fatto per fi cristiani, ve lo concedo; ma con questo che i cristiani
-molto vasto. baretti, 2-206: concedo al signor zanon che 'in diebus
. panigarola, 187: io non concedo che da s. gregorio in qua
alveo suo. castelli, 1-132: anco concedo che possa essere che il serchio non
nel medesimo canale e non altrimenti lo concedo per quando l'acqua si diffonderà per
son mei, per questo io no 'l concedo / che gli apro, chiudo e
rossastra. galileo, 1-2-300: gli concedo che il reflesso dell'etere ambiente la
. a. cattaneo, i-330: concedo ancor io che in terra di furbi
alla scolastica con un lato modo, concedo. -intr. con la particella pronom
ammesso disseminato nella materia sottile, lo concedo soltanto quanto basta a salvar la necessità di
l'uomo a far semenza, / concedo », disse; « ma ch'esser
a questa sera dunque, fin'allora ti concedo di ubriacarti a spese mie, ma
ordinare contra. lubrano, 2-294: concedo che a nuovi peccati sempre sta pronta
e nova. panigarola, 246: concedo che nella scrittura alle volte bisogna intendere
, 30-24: da questo passo vinto mi concedo / più che già mai da punto
in tale sterquilinio, / nel qual concedo ben che l'alma exanima / la troppo
preci e vinto, a te concedo / quanto mi chiedi. 4
il predicatore: e per ciò mi concedo rispondere con un sacro testo: '
una specie di setticemia, te lo concedo, ma oggi si guarisce dal tetano,
a'vati alemanni con dovuto rispetto e non concedo loro l'onore di molti pregi?
, 30-24: da questo passo vinto mi concedo / più che già mai da punto
affligo, né lieto o tranquillulo / gli concedo giamai per un pun- tusculo.
. principe te, a cui concedo e perché devo concederla, la precedenza
: dirò a questo proposito ch'io mi concedo di solito qualche po'di vacanza mentale
guardando il mare. vedete che mi concedo anche le mie vacanze. carducci, ii-15-192
equilibrio del declivio. torricelli, ii-3-270: concedo ora, che l'acqua realmente in
vixo, raxone), così mi concedo anche di porre questa in luogo di
, / per avere una carica, concedo: / non è buono quel tale,