discreta maturità, onde egli apprendesse di compatire a'deboli, attemperarsi alla capacità de'
o mostrandolo fanno ridere o si fan compatire. papini, 20-572: credettero di
. 2. inclinazione naturale a compatire gli infelici e a procurare di alleviarne
carnale. = deriv. da compatire. compatire, tr. (
= deriv. da compatire. compatire, tr. (compatisco, compatisci,
intesi ne le dolci tempre / lor compatire a me, più che se detto /
le tue pene, e alle altrui compatire. de sanctis, i-135: l'uomo
superiore... sa intendere e compatire al dolore dell'altro. imbriani, 1-165
151: gettatosi a piedi lo pregò di compatire l'officio, ch'egli era per
parenti! baldini, i-17: ero da compatire se quei giorni di marce forzate,
. bocchelli, 2-145: « sapete compatire le debolezze umane. e vi costa
, 7-114: vogliamo indulgere, vogliamo compatire alla pena, alla fatica, alla
e mostrandolo fanno ridere o si fan compatire. pananti, i-48: che si fe'
? / io dirò che s'è fatto compatire. manzoni, 1044: è stata
arte essi osano parlare, si fanno compatire per la mancanza di dati. baldini
-e se si potesse sinceramente conseguire, e compatire una discreta eguaglianza nell'universale, consentirei
compatito (part. pass, di compatire), agg. che è
compali * soffrire insieme '(v. compatire). compedito, agg. letter
sino ad approvarla. 2. compatire (con un sentimento di pietà mista
. compulsus, part. pass, di compatire 'spingere'. compulso2, sm
lat. computàtor -oris, deriv. da compatire * computare '. computazióne,
lat. compatita -onis, deriv. da compatire * computare '. computista,
se si potesse sinceramente conseguire, e compatire una discreta eguaglianza nell'universale, consentirei
c. bini, ii-205: voi potete compatire il suicida che si ammazza per debolezza
paese più disposto a perseguitare che a compatire. balbo, i-97: per non
; provare, manifestare grave dolore; compatire, commiserare; lamentarsi, rammaricarsi.
vostra altezza, ch'ella sia per compatire alle mie infirmità. g. gozzi,
quando cessano di patire, disapprendono a compatire. dossi, 297: alla luce serena
iii-42: spesso mi è avvenuto di compatire ah'alfieri, il cui stile tragico,
avete fatto? -niente; non vuol compatire la gioventù. -via, posso io accomodare
. 8. tr. ant. compatire. guittone, i-27-7: conpassione di
devi andare. calvino, 3-44: dovete compatire: si è ragazze di campagna,
sua benevolenza, e l'energia di compatire, di operare, di concorrere cogli
per lo innanzi egli aveva, di compatire. carducci, ii-7-106: non conosco
propri. deledda, iv-315: -bisogna compatire la gioventù, padrone! chi non
e con ogni più vera sincerità a compatire la rozzezza, ed il poco metodo
marchi, ii-715: c'era da farsi compatire, da farsi fischiare da tutto milano
forastiero. bocchelli, 6-460: ti fai compatire anche dai forestieri! 9
il popolaccio,... invece di compatire quei meschini, applaudiva freneticamente ai loro
, ii-247: son portato più a compatire che a frustare. de sanctis,
di fustigazioni. calvino, 3-44: dovete compatire: si è ragazze di campagna,
manda la gazzetta / per farsi unitamente compatire. manni, 2-135: gli avvenimenti
fede. -con grande benignità (compatire). boccalini, i-77: grandemente
ricordo del gustato diletto e 'l compiacersi del compatire... lo inciterà a la
, di commuoversi; che non sa compatire; insensibile, indifferente; duro,
con l'innata sua gentilezza sa benignamente compatire tante importunità. giordani, viii-50:
. presuppone unicamente l'impossibilità materiale di compatire il prossimo, vera spina nel cuore
..., la figlia vostra saprà compatire alle allegrezze de'fortunati. fogazzaro,
voglie. segneri, iii-3-218: non vorrà compatire più i loro danni, a cagione
. -avere, usare indulgenza: compatire, scusare, comprendere, accondiscendere.
alla carità: scusare, indulgere, compatire. -intr. carducci,
, 8-ii-49: la virtù del saper compatire è la prima che dovrebbe insegnarsi a
lembi dell'eterna idea, può ben compatire a'suoi primordi, quando i savi
operare. ceracchini, 1-2-189: ricordiamoci di compatire; altramente non debbe dispiacerci se ci
codesti lembi dell'eterna idea, può ben compatire a'suoi primordi, quando i savi
che è incline al perdono, che sa compatire; clemente, indulgente, pietoso;
la sciagura e i dolori hanno insegnato a compatire il prossimo, e a perdonare anche
malizia in sommo grado non si puon compatire; un buon pensiero in una pessima
: non ci manca modi né vie di compatire e misurare questi nostri miseri giorni,
. presuppone unicamente l'impossibilità materiale di compatire il prossimo, vera spina nel cuore
. gadda, 6-i-20: lei pareva compatire al somaro, così gloriosamente sospinto dietro
: non ci manca modi né vie per compatire e misurare questi nostri e miseri giorni
ancora il trattino, si può ben compatire, ma non si dee già lodare
in un abitatore di montagna hassi a compatire qualche montanaresca inciviltà. idem, 3-584
: supplico v. s. illustrissima a compatire all'ostinato costume di coloro che mordono
nei più casi non si faceva neanche compatire. gramsci, 6-349: ci troviamo
sottocomune. malvezzi, 4-145: è da compatire il macchiavello, se è empirico nella
immaginativa di quei tali, risvegliandosi al compatire di quei funesti oggetti o della memoria
dal tempo, queste si debbono compatire e, s'uom lo voglia, lodare
luciano], iii-3-127: è da compatire se uno, sforzato dalla fame, neghi
tempi strambi si vive; non vi fate compatire, la mi'donna. ma lei
sei al perdonare essendo più tuo il compatire che l'indegnarti, sia suplicata la
piatare1, tr. ant. compatire. anonimo, i-537: vorrei
i fratelli] disposti assai meno a compatire le bizzarrie e le tristezze d'una ragazza
differenza dei tempi, piacciavi non solo di compatire a questa mia forse non meritata infelicità
contro que'giudici ch'abbino tenerezza per compatire ad un assassino e non l'abbino
tosità non istanno bene, che bisogna compatire alle educazioni un po'precipitate.
son poveri, et i poveri hannosi a compatire. sono stracciati, e perciò procurano
, se non fossi troppo inclinata a compatire le altrui debolezze. -trarre vantaggio
la carità c'insegna a guadagnarlo col compatire alla sua debolezza e col fare che la
ridere, se non fossi troppo inclinata a compatire le altrui debolezze. pirandello, 8-423
:... se uom si oda compatire da chicchessia,... egli
ombra la oscurasse, ero abituato a compatire i suoi umori, a spartire i suoi
però in tanto fermare le osate e compatire questi vocaboli, che nella nostra lingua suonano
visse ritirato. calvino, 3-44: dovete compatire: si è ragazze di campagna,
era più roma in culla per poter compatire tali rustiche imposture: era il secolo
la prevedibile: preghiera della scenatante di compatire la sua nervosità e di non tenere
schifiltosità non istanno bene, che bisogna compatire alle educazioni un po'precipitate. serao
ancora questa facenda et abbia la sofferenza di compatire tro cielo sopra la tribuna maggiore
484: scrollava la testa in atto di compatire. moravia, iv-224: « e
. considerare con indulgenza una manchevolezza; compatire un difetto. caterina, lxxxviii-ii-633:
la istituzione do non si puon compatire: un buon pensiero in una pesseminarile.
, solo perché essi abbino poi a compatire alli altri! -adoratore di una
, 1-9-106: io vi pregherei anche di compatire gli errori miei che troverete per questo
naturai simpatia che muove un fratello a compatire quando l'altro patisce. oriani, x-13-
novo periglio. loredano, 2-226: il compatire e 'l soccorrere agli infortuni degli altri
virtù consiste nel sopportare le imperfezioni e nel compatire i difetti del prossimo nostro. giuliani
che faccio male e che mi farò compatire dai 'sopracciò'della critica).
obbedire e rispettare i superiori e comandare e compatire i sottoposti. borgese, 1-54:
. presuppone unicamente l'impossibilità materiale di compatire il prossimo, vera spina nel cuore
(nell'espressione con valore rafforz. compatire e stracompatire). goldoni,
extra (v. extra) e da compatire (v.). straconfìccare,
[luciano], iii-3-127: è da compatire... se uno senza una vergogna
strambi si vive; non vi fate compatire, la mi'donna. -con
la tragedia vuole dispor gli uomini a compatire il male in altrui, e temerlo
que'giudici, che abbino tenerezza per compatire ad un assassino. faldella, i-4-221
s'andava scusando il duca di non poter compatire alla corte per la tenuità delle sue
poveri, e i poveri hannosi a compatire. sono stracciati, e perciò srocurano
la tragedia vuole dispor gli uomini a compatire il male in altrui e temerlo in lor
vi scandalezate di tante ciarle e sappiate compatire. = forse da collegare a tribbiare
canna palustre. leopardi, iii-11: a compatire la piccola opera mia la ecciterà il
fanno tutto per sé, senza mai compatire la debolezza, la povertà e l'ignoranza
), e che io non ti potevo compatire. = deriv. da vergogna
inchiostro... poveretta, bisogna compatire anche lei. = denom. da
non è raro che si abbia da compatire un mediocrissimo brucia-pentole, o fors'anche un'
veniresempreildubbiochelosi faccia per renderci interessanti e farsi compatire e accarezzare. r bucacuòri (