di coloro, che della manchevolezza del comparativo ci rampognano, si è la copia di
lat. ampliare (formato su amplius, comparativo neutro di amplus 'ampio ')
o vogliam dire l'assoluto, che il comparativo, cioè il maggiore o minore.
: tutti i traslati proferiti coll'avverbio comparativo perdono il nome di metafora e si chiamano
, deriv. da vivacius, comparativo neutro di vivax -àcis 'vivace
forma * bassius, quale terminazione del comparativo, come risulta degli altri esiti romanzi:
. * candidiate, formato su candidius, comparativo neutro di candidus 1 candido ';
detto di aristotele è più tosto comparativo fra le due -anche: incolpare, accusare
intelligenzia, cioè effettiva e finale, che comparativo polo di roma cominciò a tumultuare per il
scoperta dell'america il loro valore comparativo [dell'oro e dell'argento] venne
esser divisa. -dopo un comparativo, in frasi ellittiche (e ha
vita) che esse rivelano allo studio comparativo (nella sistematica moderna le specie animali
. di maniera. ha valore comparativo, esprime un rapporto di somiglianza o
? ', e poi con valore comparativo e correlativo: * al pari di '
. -ci). fondato sul metodo comparativo, proprio del metodo comparativo.
sul metodo comparativo, proprio del metodo comparativo. = deriv. da comparatista
recente. = deriv. da comparativo. comparativismo, sm. metodo comparativo
comparativo. comparativismo, sm. metodo comparativo di indagine scientifica. comparativo
comparativo di indagine scientifica. comparativo, agg. che istituisce una comparazione,
questo detto di aristotile è più tosto comparativo fra le due spezie di causalità che si
, cioè effettiva e finale, che comparativo d'una intelligenzia e l'altra. segneri
dio: che sarà però il disprezzo comparativo? manzoni, 195: ecco in
ambienti cronologicamente o geograficamente distinti (metodo comparativo). a. cocchi, 5-1-62
, filologico, critico, rettorico, comparativo, atto a servir a tutti gli
manzoni, 933: un vocabolario non comparativo, può bensì insegnare se tali e
. gioberti, ii-268: lo studio comparativo delle stirpi, delle lingue, delle religioni
4. gramm. aggettivo, avverbio comparativo (anche sm., comparativo)
avverbio comparativo (anche sm., comparativo): che esprime la gradazione di
complemento di paragone (e si ha il comparativo di eguaglianza, il comparativo di maggioranza
ha il comparativo di eguaglianza, il comparativo di maggioranza e il comparativo di minoranza
, il comparativo di maggioranza e il comparativo di minoranza). varchi, v-93
avverbi, in simil guisa che del comparativo abbiam detto,... come
quando accenna alcun eccesso, si dice comparativo. de sanctis, iii-237: « celeste
di preciso, ma un semplice grado comparativo, un più e meno, un «
tutti i traslati proferiti con l'avverbio comparativo, pèrdono il nome di metafora e
o vogliam dir l'assoluto, che il comparativo, cioè il maggiore o minore.
2-. che istituisce un paragone, comparativo pancrazi, 1-199: gli artisti
-in particolare: fondato sul metodo comparativo (una scienza). vallisneri
animate tutti i traslati proferiti con l'avverbio comparativo pèrdono il nome di metafora, e
(come avviene in latino per il comparativo di maggioranza e il superlativo relativo e
, quale, secondoché, ha valore comparativo e modale, esprime conformità, corrispettività
, filologico, critico, rettorico, comparativo, atto a servir a tutti gli
lat. dèterior -óris 'peggiore ', comparativo di dèter (peraltro non attestato)
. dal lat. mollius, comparativo neutro di mollis 'molle'; cfr. lat
una serie storica, in un esame comparativo). leopardi, i-584: le
docimologìa, sf. neol. studio comparativo dei giudizi espressi da determinati individui o
elativo, agg. gramm. comparativo elativo: comparativo assoluto.
. gramm. comparativo elativo: comparativo assoluto. = deriv. da
ed esperimentate; ma dietro l'esame comparativo dei loro effetti trova che la segala
voce dotta, lat. exterior -óris, comparativo di extérus 'che sta fuori';
o sintetico, pertanto le forme del comparativo e del superlativo sono da considerarsi anormali
. unzione. 24. usato al comparativo e al superlativo (raro e di
a fianco, allato (per un esame comparativo, una collazione). foscolo
dai nomi: grado positivo; grado comparativo (« di maggioranza, di minoranza
(1assoluto o relativo). cfr. comparativo, n. 4; positivo;
(sec. x). per il comparativo v. anche maggiore e minore;
un agg. o a un avv. comparativo, concorre a formare il superlativo relativo
5. premesso a un agg. comparativo, concorre a formare il superi,
voce dotta, lat. inferior -óris (comparativo di infèrus 'che sta più giù'
paragone: inferiore (con valore di comparativo). tolosani, 1-1-20: de'
1 sotto '). le forme del comparativo più infimo, del superi,
romane! 3. con valore comparativo: piuttosto (anche nella locuz.
e peccatrici. 5. con valore comparativo: a paragone di, a confronto
-indica posizione (e ha talvolta valore comparativo per indicare una posizione più avanzata
di soccorrerli. 3. con valore comparativo. ant. piuttosto. dante,
innanzi. 5. con valore comparativo: più che, al di sopra
la nostra repubblica interinale, l'elogio comparativo della democrazia fu soggetto di mormorazioni e
voce dotta, lat. interior -óris, comparativo di * intèrus 'interno 'a
intèrus 'interno 'a sua volta comparativo da in mediante il sufi. -tero
da un aggettivo o da un avverbio comparativo (di maggioranza o di minoranza),
2. seguito da un aggettivo o avverbio comparativo (sia di maggioranza, sia di
accidenti. 8. gramm. comparativo di maggioranza: v. comparativo,
gramm. comparativo di maggioranza: v. comparativo, n. 4. 9
di paragone, ha valore di comparativo di mag gioranza, mentre
uso improprio, con l'avverbio del comparativo o la desinenza del superlativo: più
., gli conferisce il valore di comparativo di maggioranza: più. nardi,
relazione con aggettivi o avverbi di grado comparativo, funge da secondo termine di paragone
la baldanza di coloro che della ihanchevolezza del comparativo ci rampognano, si è la copia
agg. qualificativo concorre a formare il comparativo di minoranza (ed è spesso seguito
con un avverbio (con valore sia comparativo sia superlativo). fiamma, 157
con uso improprio: maggiore (come comparativo di maggioranza). dante, conv
-medicina comparata: si avvale del metodo comparativo. tramater [s. v.
., gli conferisce il grado di comparativo di maggioranza: più, maggiormente,
. agg. invar. migliore (come comparativo di maggioranza). guidotto da
(ant. mino), avv. comparativo di poco: in quantità o in
. qualificativo, concorre a formare il comparativo di minoranza (e può avere una
4. serve a formare il comparativo di minoranza di un avverbio (sia
altro avv., talvolta di grado comparativo, indica la misura del raffronto (
vengono ricavate tutte le altre. -metodo comparativo: v. comparativo, n.
le altre. -metodo comparativo: v. comparativo, n. 2. -metodo deduttivo
a due termini di paragone vale quale comparativo di maggioranza di buono, seguito da
', deriv. dalla radice del comparativo minor 'minore '.
minoranze linguistiche. 5. gramm. comparativo di minoranza: v. comparativo,
gramm. comparativo di minoranza: v. comparativo, n. 4. 6
giore e ha valore di comparativo di minoranza in relazione con due
miti classici. -mitologia comparata: studio comparativo dei miti di varie popolazioni.
come, nella stessa maniera (con valore comparativo). fra giordano, 3-9:
se, quasi che (con valore sia comparativo sia ipotetico). cavalca,
improprio e raro, in funzione di comparativo di maggioranza. alfieri, 9-89:
-ant. letter. in funzione di comparativo. dante, infr, 14-25:
un aggettivo o un avverbio di grado comparativo. latini, rettor., 84-20
. anche lat. multo (davanti al comparativo) 'assai'. moltóso
(considerata e analizzata in modo sia comparativo sia storico). -mutazione vocalica'.
secondo affinità e differenze rilevate dallo studio comparativo e dall'osservazione di una serie di
di ricerca messo a disposizione del metodo comparativo e secondo le quali l'area culturalmente
-in un'espressione ellittica con valore comparativo. patrizi, 2-56: ella è
novero (per lo più nel grado comparativo o nel superlativo relativo, riferito rispettivamente
-in un contesto comparativo, per indicare fissità, immobilità.
il derivativo e, col derivativo, il comparativo, il superlativo, il diminutivo,
espressione novellistica comparata si indicava lo studio comparativo delle novelle appartenenti a diverse tradizioni letterarie
prìncipi. corticelli, 177: il comparativo innanzi a sé può avere avverbi determinativi
considerar si puonno: prima tesser argomento comparativo, appresso l'includere due cose simili
un aggettivo ordinale o qualificativo di grado comparativo o superlativo indica la qualità, il
che ha inglobato in sé il grado comparativo o superlativo. 14. mus.
dell'ornato'. canone ricavato dall'esame comparativo di tali elementi. p
sciloppate. -in un contesto comparativo indica candore, purezza fisica e spirituale
serò tornato. -in un contesto comparativo. bandello, 1-25 (i-316)
: più ottimo (con valore di comparativo). savonarola, ii-77: nessuna
alla pancina. -in un contesto comparativo per indicare un delicato color rosa.
aggettivo o da un avverbio di grado comparativo (e in latino è costruito con
è, se nel superlativo si dà comparativo, il partito più disperato. tarchetti
di cui l'oggetto è lo studio comparativo dei fenomeni patologici che si manifestano nelle
., gli conferisce il grado di comparativo di minoranza: meno, in misura
valoroso o abile, peggiore (come comparativo di maggioranza). -anche preceduto da
a due termini di paragone vale come comparativo di maggioranza di cattivo, seguito da
, può venire usato in forma di comparativo e di superlativo per indicare un grado
il perfetto altro è positivo, altro comparativo, altro superlativo. 17
insopportabile (anche in formulazioni di tipo comparativo). -anche: sfogare con manifestazioni
: più pessimo (con valore di comparativo). cavalca, ii-114: la
: più pessimo (con valore di comparativo). cavalca, 20-435:
. -in prolessi di un costrutto comparativo. seneca volgar., 3-314:
più in molte dizzioni e rimane lo comparativo latino, come meglio, megliore lo
gr. 7: 0x0$ e usato come comparativo neutro di multus 'molto'.
o a un aw. di grado comparativo. bacchelli, 2-xxiv-336: -i vostri
o a un aw. di grado comparativo. pascoli, 7-100: alla vostra
o a un aw. di grado comparativo. castelvetro, 8-1-460: se la
o a un aw. di grado comparativo. dante, inf., 1-7
o un avverbio, in contrapposizione al comparativo o al superlativo). p
nomi, quelli che possono avere il comparativo naturalmente, o per lo adverbio 'più'
quando accenna alcuno eccesso, si dice comparativo. pallavicino, ii-313: all'uso
che ne segua che, dovendo il comparativo supporre il positivo, l'istoria parimente
che ciascuna lingua ascenda dal positivo al comparativo e dal comparativo al superlativo. vico,
ascenda dal positivo al comparativo e dal comparativo al superlativo. vico, 4-i-1001:
derivativo, e, col derivativo, il comparativo, il superlativo, il diminutivo,
un aggettivo o un avverbio di grado comparativo o superlativo relativo, per lo più
. con valore di agg. di grado comparativo: superiore (per intelligenza, dottrina
, precipuo, maggiore (e i gradi comparativo e superlativo si giustificano semanticamente in
assoluta; che ha un sufficiente grado comparativo di conferma o di credibilità; plausibile
linguistica unitaria, ricostruita con il metodo comparativo, alla quale risalgono i dialetti amerindi
linguistica unitaria, ricostruita con il metodo comparativo, alla quale risalgono le lingue indoiraniche
linguistica unitaria, ricostruita con il metodo comparativo, alla quale risalgono le lingue germaniche
linguistica unitaria, ricostruita con il metodo comparativo, alla quale risalgono le lingue indoeuropee
linguistica unitaria, ricostruita con il metodo comparativo, alla quale risalgono i dialetti latini
linguistica unitaria, ricostruita con il metodo comparativo, alla quale si fanno risalire tutte
linguistica unitaria, ricostruita con il metodo comparativo, alla quale risalgono le lingue semitiche
linguistica unitaria, ricostruita con il metodo comparativo, alla auale risalgono le lingue slave
linguistica unitaria, ricostruita con il metodo comparativo, alla quale risalgono le
psicologica che faccia particolare ricorso al metodo comparativo (in senso più circoscritto spesso s'
di essi concorrono a formare i gradi comparativo { più bello) e superlativo (molto
il secondo termine di paragone dopo un comparativo). caro, 12-iù-168: tanto
quello o da quel che: dopo un comparativo introduce il secondo termine di paragone formato
o più persone o entità; esame comparativo, paragone (anche nelle espressioni a
, v-93: come cicerone mostrò che il comparativo posto dopo il superlativo era di maggior
agg. ordinale o qualificativo di grado comparativo o superi., indica la qualità
della negazione, nel domandativo, nel comparativo e nel condizionale. 2.
con il quale, attraverso l'esame comparativo di elementi linguistici comuni tratti da lingue
valore correlativo, causale, finale o comparativo). iaccrpone, 58-46: reputavete
, cioè porre per il positivo il comparativo. scambiatóre, agg. e sm
gli chiamata scudo, il valor comparativo d'ogni proprietà. gli ulteriori aumenti
. in correlazione con come, ha valore comparativo e modale. giamboni, 10-73
stesso modo che (e ha valore comparativo, esprimendo un rapporto di simiglianza o
la nostra repubblica interinale, l'elogio comparativo della democrazia fu soggetto di mormorazioni e
3. teol. studio, anche comparativo, degli aspetti formali, concettuali,
-teologia simbolica: studio, anche comparativo, delle confessioni di fede delle varie
: ei può - comparativo sintetico: quello formato da un'unica
f. giambullari, 2-172: riceveva il comparativo appresso i romani talvolta un secondo ablativo
paesi europei che possono proporsi come esempio comparativo. = comp. da sovra
, d'essermi troppo esteso in questo specchio comparativo fra la realità delle cose ed i
resta che tu vegga ora il niente comparativo, cioè quel niente che spicca piu,
, 1-61: sarebbe interessante un esame comparativo della tecnica del senso comune, della
gramsci, 6-48: un esame comparativo dei diversi drammi, quelli concepiti in
. o a un aw. di grado comparativo. g. gozzi, i-23-202:
, / - gramm. comparativo di uguaglianza: v. comparache pone
. o in partic. con un comparativo, per cui vedi ad es. le
, sf. scient. fondata sul metodo comparativo; insieme degli studi in cui si
. comparatista. = deriv. da comparativo. compariménto, sm. il comparire
concetti allo scopo di analizzarli in modo comparativo e di relativizzarli storicamente.
per adesso v'invito a fare uno studio comparativo fra bonghi coglionato e minghetti scoglionato.
per adesso v'invito a fare uno studio comparativo fra bonghi coglionato e minghetti scoglionato.
concetti allo scopo di analizzarli in modo comparativo e di relativizzarli storicamente. – per
quadruplici nuove, quale sia poi il loro comparativo intrinseco toccherà alli saggisti a riconoscerlo.
per adesso v'invito a fare uno studio comparativo fra bonghi coglionato e minghetti scoglionato.