abbaio, / bianca, lattata, com' color di vaio. beicari, 3-2-88:
ch'è sì bella in vista, / com' perde agevolmente in un marino / quel
povertade, chi ben t'ama, / com' più t'assaggia, più n'affama
tre miglia. petrarca, 209-4: ma com' più me n'allungo, e più
[al bimbo] di tutte paura com' puoi, / sicché non prenda sicurtà
, purg., 20-101: ma com' el s'annotta / contrario suon prenderemo
men bellezze, che l'altra, com' quelle che son dipinte. dante, par
138-12: l'error consueto, / com' più m'attempo, ognor più si fa
/ se no corno per forza, com' chi compra e bragagna / e compera tal
sovrana, / ma cor è a ciò com' ferro a calamita. muscia da siena
sennuccio del bene, ix-49: deh com' farò, ché pur mi cresce amore /
: / ch'e'mi soleva dir com' gran ventura / si conterie morir me
mela, con buccia covolto, / com' amor vuol, così le colorava. passavanti
rex sopran / e sta a comandamento, com' dè fà cristian. compagni, 2-9
davanti a consonante: com, com', con'), avv. e cong
xxxv-1-689: e sta a comandamento, com' de'fà cristian. novellino, ii-87:
: morto mi fu lo cor, sì com' vo'udite, / donna in quel
non potendo comparire cogli altri cavalieri, com' era usato, divenne a tanta tristizia e
centura: / ch'e'mi soleva dir com' gran ventura / si conterie morir me
compagno, di corrucciare tale omo com' voi siete, mi guardi dio. storia
sennuccio del bene, ix-49: deh com' farò, ché pur mi cresce amore
prego / a chi ti porta, com' dea, reverenza. l. martelli,
differve e non guardando a cui / vive com' fera senza uma nità te
men bellezze, che l'altra, com' quelle che son dipinte e non duran
iv-80 (43-10): deh! com' tu fai grandissimo peccato / sì alto sangue
. giamboni, xxviii-243: sono passate com' un'ombra e come fa la nave
che fugendo caccio / e sono arieto com' più vado avante, / se no
femmine discrete: ciascuna attende alla guardia com' puote. dante, / « /
iustisia, e i'nostra perfessione, com' e1 n'enpone, ma a visio
men bellezze, che l'altra, com' quelle che son dipinte e non dura
, selvaggio. caro, 6-121: com' più sì scotea, più dal gran dio
lividigno: / cela chi l'ha com' l'erba eliotropia. passavanti, 265:
maggiore, / gli siede accanto; e com' più 'l gusto incende / di
e i lusinghieri e indegni, / tratti com' vuol ragione, / che dà secondo
amoroso, 239: sapesse almeno volar sì com' seppe / lo sagio didalùs anticamente,
/ per suo consimil loco, / com' adamàs del ferro in la minerà. iacopone
vii-222: lo qual gli disse, com' fu innanzi a lui: / « 4
si volse, stava 'n sul ponte com' foss'un petrone; / colpiendo, 'l
di raggirarsi tanto intorno a i'fregolo, com' e'fa. 3. figur
che fugendo caccio / e son arieto com' più vado avante. meo de'tolomei,
, 23: gioia mia cara, com' te soffre il core / che 'l caro
me lamento de sta dea, / che com' più l'amo, più me sta
intelligenza, 128: stava 'n sul ponte com' foss'un petrone; / colpiendo,
legero, / ma a passo grada sì com' voi misura. 3. tr
né dar pregio gradisca / voler donna, com' pecato seguisca. petrarca, 128-61:
, 4547: natura a ciascun dà com' si conviene: / or non si turbi
. intelligenza, 24: grisolito com' auro risplendiente, / espande fiamme di
sentite grossa disciplina: / chi non guata com' va conven che fugga.
/ e fatto tanto errare, / com' omo c'à giucato e crede guadagnare
, di comic- ciare tale omo, com' voi siete, mi guardi dio. grazzini
chè nulla meglio scopre / contrari due com' piccolo interstizio. b. segni,
, 24-20: è venuto grasso e fresco com' una rosa imbalconata. amenta, 1-72
inadatto. caro, 12-365: com' più sanamente / si rimirava, più
. anonimo, xxxv-1-330: ahi, com' laid'è maestrare / a quelli che
né dar pregio gradisca / voler donna com' pecato seguisca. = provenzalismo della
insieme con le conversazioni ed accarezzamenti. com' il presame che rappiglia il latte,
, ardita vita de gli amanti, / com' poco dolce molto amaro appaga. loredano
non fare indi- vinero, / sì com' tu fa'me, che vói che si
più non disii e brama: / com' più prendi, più quel voler t'ingombra
genti e de le cose, / com' più vorace sei de le più belle!
a onore / e premio saliria, com' sia il dovere. rosmini, 5-2-172
monte, xvii-653-16: chi me vedesse com' sono a repasso, / non soferìa di
il genovese / di genova cacciato, com' intonaco, / fér con que'dentro concordia
regno, a tutto il regno piace / com' a lo re che 'n suo voler
tue: ma verran tosto meno / com' l'altre umane cose, / irsute,
, xlvii-202: s'io fussi instrutto com' fu salomone / che del suo senno fu
! inghilfredi, 385: sono arieto com' più vado anante, / se non m'
che m'ha feruto / non mi sana com' peleùs sua lanza. tommaso da faenza
/ che largamente questo mondo piglia / com' regnasse così senza finita. c.
rima, / essendo due, semo un com' carne ed ungla. cavalca, vii-132
di trapassar parer sì pronte, / com' i'discemo per lo fioco lume. boccaccio
. inghilfredi, 385: sono arieto com' più vado anante, / se non
, / ma a passo grada sì com' voi misura. francesco da barberino, iii-
gine leggera / in giugnere a veder com' io rividi / lo sole in pria
, licenza. guittone, i-39-112: com' male tue ài uzato lo licensato e
, libero. guittone, i-39-111: com' male tue ài uzato lo licensato e
segonda, / che de la terza, com' de fero lima, / levare'piò
lividigno: / cela chi l'ha com' l'erba eliotropla. 2.
amoroso, 237: sapesse almeno volar sì com' seppe / lo saggio didalùs anticamente,
de lui fa beff'o schema / com' a puttana di taverna, / siali amorta
, / tanto degno ne fosse / com' esto re nanfosse. dante,
, par., 5-83: non fate com' agnel che lascia il latte / de
. anonimo, xxxv-1-330: ahi, com' laid'è maestrae / a quelli che
segonda, / che de la terza, com' de fero lima, / levare'piò
fare indi- vinero, / sì com' tu fa'me, che vói che si
betto da pisa, xxxv-1-293: ordunque com' faraggio, / poi la mia malatia
loro parte del mobole suo, sì com' apare per carta fatta per mano di ser
. m. frescobaldi, 1-41: com' più riguardo l'onesta bellezza / che sotto
chiaro davanzati, xxvi-26: mare, com' tempesta, l'onda butta. dante,
arido, ma sono d'una pasta gentile com' un lardo e ce li goderemo per
più volte indarno scosso, / ma com' più me n'allungo, e più m'
mi membra, lassa, / sì com' già fui d'amore, / pensando
impedimento, già ti fossi assiso, / com' a terra quiete in foco vivo.
più volte indarno scosso, / ma com' più me n'allungo, e più m'
, lxv-3- 65: maravigliate forse com' m'atento / blasmare amor cui zà
ascoli, 4547: natura a ciascun dà com' si conviene: / or non ti
più dolor ripiange / la sconsolata, com' più mira scorto / pendere in croce cristo
leggero, / ma a passo grada sì com' voi misura. guittone, 130-9:
loro parte del mobole suo, sì com' apare per carta fatta per mano di ser
. laude cortonesi, xxxv-11-16: quasi com' 'n la vi- trera, / quando
va ghignando accompagnando 'l morto, / com' e'non si sentisse esser mortale.
periglioso affare, / voi chiamo, com' altri fa deo, / tantosto liber
pinse ». cavalca, vii-237: com' sia gran peso l'anime guardare, /
nel mondo figura sì bella, / com' sete voi? g: villani,
vocabol di quella riviera, / pur com' om fa de l'orribili cose?
, / essendo due, semo un com' carne ed ungla. -che rivela
: / « o navicella mia, com' mal se'carca! ». pegolotti,
di tutto bono essetto, / e com' dovria il dir vostr'esser retto /
/ tormento e dico: lasso, com' face'io? boccaccio, iv-55: temendo
occaso è pien di voli, / com' è allegro de'passeri il garrire! scarfoglio
fa$a / de quel dol9e segnor, sì com' scrito s'acata, / c'ognuncana
vanagloria de l'umane posse! / com' poco verde in su la cima dura,
ardo, consumo e struggo pur pensando / com' son caduto e unde e com'mi
/ com'son caduto e unde e com' mi trovo. petrarca, 132-5: s'
ciascun puose cura / ver'sua parte, com' fosse più piacente. giustino volgar.
nudo dici solet: 'è a ordine com' un san giovanni '. fagiuoli,
. ugieri apugliese, xxxv-1-899: com' lo 'mperio per tencione / fu in
antonio da ferrara, 34: deh, com' serebbe giusto sacrifizio / al summo dio
, 1-48-4: tanto folleggiare, alcuno, com' potè / de l'altrui doni,
paiono li fiori / per me, com' già soleano. bonvesin da la riva,
/ a adir e's'agio, conto com' apare. dante, conv.,
ciascun puose cura / ver'sua parte, com' fosse più piacente. de luca,
non saria possuto dirsi / tosto così com' e'fuoro spariti; / per ch'ai
con ragione / lo tien sempre securo com' lione / e grande il fa nella
piedi, / per farti mover lento com' uom lasso / e al sì e al
teco. g. gozzi, 5-79: com' pavé il unionista dar di petto /
ai, chi 'm prima mi vide, com' pecò / 'n lasciar me vita
volen esse contente de tal belleza / com' lo segnor g'à dao, inanze
cione, xvii-522-5: deli ben m'aven com' al giu- catore / che più si
oferir la presia sì g'è tanta / com' el ge fos cent agni de perdonala
puose cura / ver'sua parte, com' fosse più piacente. francesco da barberino
escorialense, 19: deu!, com' grande bene vu'pe fati, / ke
, 1-11: io non so ben ridir com' i'v'intrai, / tant'era
17: non sago dire né pensar / com' fo grande pietae / de così sancto
volse, / stava 'n sul ponte com' foss'un petrone. 2.
/ che largamente questo mondo piglia / com' regnasse così senza finita. dante,
ch'avenire li potesse: / ché, com' più pena, tanto più ne vale
s'eu no dirai sì ben / com' se vorave dir, o s'eu dig
lauda escorialense, 15: oi madona! com' plangisti, / quando in cru ^
[s. v.]: com' è notato in pomologia, dopo il primo
, e stetter fermi e stretti / com' a guardar, chi va dubbiando, stassi
? poliziano, 1-743: come agghiacciai, com' arsi, / quando di fiori un
vana gloria de fumane posse! / com' poco verde in su la cima dura
mostrare! / vedrem mò se, com' di', carlo di franza / l'
di tutto bono essetto, / e com' dovria il dir vostr'esser retto /
onde la mia speranza -si conforta: / com' fenice per rinovar s'amorta. lacopone
lauda escorialense, 14: deu!, com' fusti dul ^ e mare / de sì
oferir la presia sì g'è tanta / com' el ge fos cent agni de perdonanga
, ch'el debia preveder cossi d'essa com' de mi medessimo. -in relazione
, chi 'm prima mi vide, com' pecò / 'n lasciar me vita!,
, viii-68: se voi veggendo, / com' solete non fate, / ché moro
volen esse contente de tal belleza / com' lo segnor g'à dao, inanze per
moscoli, vti-565 (20-13): com' se convèn, guardando al vostro aspetto
la dea prostituir se stessa, / com' ei parve arrogarsi. 4.
al prego / a chi ti porta, com' dea, reverenza. bandello, ii-1059
, del quale / vago me stava, com' prugna del pruno. crescenzi volgar.
: per penare spero posa, / com' pigliar lo prun pungente, / per coglier
monte, i-rx-133: nom poria dir com' povertà traripa! / bene foll'è
i'non so saettar quadrello, / farò com' fece caino ad àbello. novellino,
et aiutare non te posso; / or com' roma- gno taupina! iacopone, 21-45
disporre a suo modo, be- stemiava com' un prete, e voi dicevi: «
or son recognosuo / qe raegava si com' omo perdeno. diatessaron volgar.,
percezione. chiaro davanzati, 387: com' più vi sguardo, più mi si
disse: « o navicella mia, com' mal se'carca! ». boccaccio,
: / merveio, cui conosele, com' unc'amar le ausa. palmieri, 3-12-14
volen esse contente de tal belleza / com' lo segnor g'à dao, inanze per
di vostra terra in voi, sì com' ho detto. monte, 1-61-7: la
di tutto bono essetto, / e com' dovria il dir vostr'esser retto /
prend a recuin- tar, / sì com' la soa nave se venne a scavezar.
si ritirarono. fanfani, 3-100: mira com' e'ride la campagna! mira rigoglio
rima, / essendo due, semo un com' carne ed ungla. iacopone, 2-12
dante, purg., 27-50: si com' fui dentro, in un bogliente vetro
la mia speranza -si conforta: / com' fenice, per rinovar, s'a-
consumo e ardo, / ch'eo rinovello com' fenice face. libro della natura defili
sopra dolor ripiange / la sconsolata, com' più mira scorto / pendere in croce
no la dis a tempo, né sa com' el vada. iacopone, 33-11:
leggero, / ma a passo grada sì com' voi misura: / quand'ha pensato
perduto. chiaro davanzati, 63-3: com' forte vita e dolorosa, lasso,
, / la mia ragione non rivacilla com' ebbra? / è? non è?
recordase li tempi boni e rei, / com' fo de la nequicia de l'impi
. attribuito a petrarca, xlvii-177: com' la viva imagine si fugge / o
natura feminarum, xxxv-i-525: dieu, com' de grande gloria era plen 'sto cardino /
chiaro davanzati, 118- 12: com' pesce ad amo -od omo rotto a mare
lapo gianni, xxxv-ii-600: deh, com' ti piace star presto guerrero! /
ghe prend a recuintar, / sì com' la soa nave se venne a scave-
se venne a scave- zar, / com' el è stao grand tempo un robaor de
e responde rubesto; / elli allor, com' rabbioso can si duole.
sì grande rimessa, / fuggongli avanti com' foss'un leone; / in quel-
salde. v. colonna, 2-12: com' a saldo sigillo molle cera / fu
el te prende la tosse, guarda com' tu te lavori. / in l'oltra
quello stesso. caro, 12-364: com' più sanamente / si rimirava, più di
che m'ha feruto / non mi sana com' peleus sua lanza. petrarca, 29-17
capo scapilata, / e dicia: « com' son romasa! / suvra ogn'altra
ghe prend a recuintar, / sì com' la soa nave se venne a scave-
lapo gianni, xxxv-ii-600: deh, com' ti piace star presto guerrero! /
cione, xvii-520-3: s'ogn'om savesse com' è amor pungente / non tanerìa chi
che, formando un sione, andava com' un fulmine serpeggiando per il mare.
; / e non mi siate sì com' lo scarpione / che prima gratta e poi
più dolor sopradolor ripiange / la sconsolata, com' più mira scorto / pendere in croce
par., 5-85: « non fate com' agnel che lascia il latte / de
e valorose suoe, / ché tanto, com' el dicie, àne già rotte.
dio. guittone, xxxi-34: sì com' el [cicerone) dice, / non
pietate. lamb. frescobaldi, 1-97-13: com' fa salvag- gia fera, / carlo
: valimento / vale per ubidenza, - com' moniaca. zonca, 31:
condizioni dell'etemità, della / com' portarì vui quelle sempiterna mai? iacopone,
onesto da bologna, i-81: or com' farò, che de pecar nonfino? /
monte, 1-ix-136: nom poria dir com' povertà traripa!! bene foll'è
ch'io noi vedessi sfavillar dintorno, / com' ferro, lucenti rote. diodati [bibbia
, xxxv-i-496: sapesse almeno volar sì com' seppe / lo saggio didalus anticamente, /
lo qual possedè sì gli manca, / com' quel per cui si stanca.
dal co del ponte; / e com' el giunse in su la ripa sesta,
mischio. chiaro davanzati, 63-5: com' forte vita e dolorosa, lasso,
/ e istando / in gioì, sì com' far solea. latini, rettor.
/ ché il suono rompe / guisa, com' so, mal sona, / ché mare
, mal sona, / ché mare, com' tempesta, l'onda l'aria e
e tardo. caro, 12-367: com' più sanamente / si rimirava, più di
se non con infermitade e debileza, com' pesto si pare, tuto si rivolta e
!) il campo, in su com' pare / l'aguiìia ad oro, che
all'aria l'attentato, / giva com' un spander per indagare / se di quello
ke spende lo so e no sa com', / no ne serve a deo ni
seren iscintillò mai astro. / e com' facieno i compassi davanti, / e spiritelli
laude cortonesi, xxxv-ii-15: quasi com' 'n la vitrera, / quando i
. lamb. frescobaldi, 1-102-3: com' forfè - forte, - e traforte
; / e non mi siate sì com' lo scarpione, / che prima gratta e
corso: / lo ver cernisce, com' ciascuno è corso! dante, inf.
monte, 1-45-16: chi me vedesse, com' sono a re'passo, / non
messo il senno in ubrianza, / sì com' lo struzzolo che lascia l'uovo,
k'el te prende la tosse, guarda com' tu te lavori. m. savonarola
, consumo e struggo pur pensando / com' son caduto e unde e com'mi trovo
/ com'son caduto e unde e com' mi trovo. g. cavalcanti, i-xvi-
/ del non sapersi 'l dove, com' e quando. 3. locuz
idem, purg., 20-102: com' el s'annotta, / contrario suon prendemo
monte, 1-x-62: così m'avien com' tempestata nave, / c'ongni vento
c'ongni vento c'è incontro, com' più n'àve. benvenuto da imola volgar
). uggieri apugliese, xxxv-i-899: com' lo''mperio per tencione / fu in
canto. g. gozzi, 5-79: com' pavé il timonista dar di petto /
/ che toma e 'n piè riman com' una gatta. n. villani, 2-217
monte, 1-ix-131: nom poria dir com' povertà traripa! -sm. sfogo
xxxv-i- 494: io triemo più com' fa la foglia al vento, / di
pensando / com'son caduto e unde e com' mi trovo. mocati 0 monaco da
metre: / de quili qe parla tropo com' se'n debia mendar, / con'
rima, / esendo due, semo un com' compagnia della lesina, i-56:
porta vagli. salvini, 5-228: com' le vagliaie d'oro han pieni i vagli
vana gloria de l'umane posse! / com' poco verde in su la cima dura
serà alguante, / le altre, sì com' disi, -serà significante; / donde
: morto mi fu lo cor, sì com' vo'udite, / donna, in
dante, purg., 27-49: sì com' fui dentro, in un bogliente vetro
perché vitando aver con voi quistione, / com' so rispondo alle parole ornate.
è in altrui voler con sè, com' bene, / ma mia volliènza è bene
, 1-48-3: tanto folleggiare, alcuno, com' potè / de l'altrui doni,
internet: baby. com ('bebé. com'), pregnancy. com ('gravidanza')